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Statistiche Istat sui trasporti urbani

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  • Statistiche Istat sui trasporti urbani

    Ciao a tutti,

    Purtroppo la nostra società è ancora lungi dall'abbandonare l'in-civiltà dell'automobile come trasporto personale e, troppo spesso UNI-personale.

    Finchè si costruiranno nuove strade, nuovi parcheggi a pagamento e si considererà il mondo dell'automobile come foriero di posti di lavoro e incremento del PIL e salvezza delle casse comunali (con multe e parcheggi), non si lavorerà realmente alla demolizione sistematica e progettata della principale causa di malattie mortali, di una spesa sanitaria enorme e di una insalubrità e invivibilità generale del territorio che ci circonda.

    L'epoca dell'abuso dell'auto passerà, come tutto, ma per adesso i segnali non spingono verso un veloce miglioramento.

    Vi presento l'ultimo rapporto ISTAT sulla mobilità urbana, aggiornato al 2007, che mette in luce la pochezza di interventi sostanziali a favore di una migliore qualità della mobilità.

    Che ne pensate? La discussione è aperta.
    Roy


    File allegati
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Pedemontana

    Vicino a casa mia partiranno i lavori per la costruzione della pedemontana, ma a quanto pare la proposta di costruire il tratto urbano iterrato è troppo onerosa con conseguente inqiunamento acustico ed atmosferico. Molti degli abitanti che hanno una casa sulla collina avrebbero così il panorama dell' autostrada, altri verrebbero espropriati delle loro abitazioni (ma quanto è l'indennizzo per gli espropriati?). Spero proprio che la Società Pedemontana faccia uno sforzo e spenda qualche soldo in più per salvare il nostro paesaggio.

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    • #3
      L'argomento da trattare andrebbe suddiviso tra mobilità urbana ed extraurbana.

      Sulle scelte di fondo extraurbane si può incidere poco.

      Sulle scelte urbane possiamo e dobbiamo pretendere di più dalle amministrazioni. Da noi (Trieste) intendono risolvere il problema così
      - all'ingresso della città un centro commerciale, con un parcheggio
      - sotto la piazza principale della città, un megaparcheggio e vicino un megaacquario
      - nel centro storico della città megaparcheggio scavato nella collina
      - pedonalizzazione di due viuzze

      La realtà è che:
      * abbiamo un centro storico che si percorre in dieci minuti da parte a parte
      * le persone sono dipendenti (psicologicamente) dall'uso dell'automobile
      * l'amministrazione è attenta alle esigenze delle lobbies locali (costruttori, benzinai,...) prima che dei singoli cittadini
      * i cittadini (in primis gli amministratori) sono ignoranti e miopi riguardo gli effetti sanitari dell'inquinamento

      Da più parti si cerca di intervenire, colloquiando con le amministrazioni, con i cittadini più attenti e attivi, con la cittadinanza, ma questi sforzi non sembrano ottenere risultati.
      Una proposta potrebbe essere: condividere, tutti assieme, un obiettivo ed un modo per arrivarci.

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      • #4
        Circa la mobilita' urbana.
        Se non ho capito male da chi ne sa piu' di me, tra i principi generali per migliorarla vi e' quello di creare aree di sosta tutt'intorno alla citta' e di potenziare il trasporto pubblico al suo interno. Le persone in entrata dovrebbero fermarsi, col proprio mezzo individuale, all'esterno dell'urbe ed entrarvi con mezzi pubblici (metro', tram, bus, bici e moto elettriche) eventualmente fruendo di tariffe e biglietti convenzionati con i parcheggi.

        La mia esperienza diretta nel comune di Ventimiglia, tra i piu' grandi dell'estremo ponente ligure: hanno presentato due progetti (tra l'altro pare affetti da gravi errori tecnici e in odore di collusione con forti interessi privati - ma sembra sia l'andazzo generale di questa nostra povera Italia moderna) per costruire grandi parcheggi sotterranei per sosta oraria proprio in centro citta'!
        E pensare che tra le piu' semplici norme preventive da attuare vi sarebbe stata quella di imporre ai costruttori/speculatori delle molte palazzine sorte negli ultimi 30 anni, che fossero assicurati nelle realizzazioni degli stessi garage in numero pari o superiore agli appartamenti soprastanti.

        La mia esperienza diretta nel piu' grande e vicino comune francese di Nizza: ripristino delle linee tramviarie (eliminate molti decenni orsono)! La viabilita' e' migliorata notevolmente e quasi la totalita' dei cittadini ne hanno riconosciuto la fattiva efficacia. Pare che l'intero progetto sia costato molto denaro pubblico e grandi sacrifici da parte dei cittadini ma quasi nessuno piu' sembra ricordarsene, tanti sono gli innegabili vantaggi acquisiti. E il sistema e' elettrico, in un paese che e' sempre ben contento di impiegare la grande quantita' di energia elettrica di produzione nucleare (che risulterebbe senno' sempre in eccedenza e dunque svenduta all'estero).

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        • #5
          mi aggiungo a Levio

          Di questi esempi ce ne sono anche in Italia: Milano. Non sono mai state smantellate le linee storiche filoviarie e tranviarie anche extraurbane, anche se tuttavia hanno subito un drastico ridimensionamento negli anni '60 - '70. Negli stessi anni però si è avviata la costruzione di linee metropolitane urbane e extraurbane che contano oggi 75 km e sono coadiuvate da delle linee di passante ferroviario e di metrò leggero di superficie. Il 72,4% dei posti-km è oggi offerto su mezzi elettrici (fonte dati ATM). Le stesse statistiche pubblicate da Eroika confermano. Basta cogliere l'esempio. Purtroppo invece nel nostro paese la disinformazione regna sovrana...
          Pensate che l' azienda di trasporto pubblico milanese insegna pure all'estero con una vera e propria a attività di consulenze.
          Ultima modifica di SiPuòFare; 05-05-2009, 21:53. Motivo: ho sottoscritto la notifica via e-mail

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          • #6
            Quello che intendevo dire è: non si può generalizzare quando si tratta di mobilità e trasporti. La statistica è una generalizzazione, che mette in luce la pochezza degli interventi.
            1) Bisogna capire cosa registra la statistica ufficiale
            2) Trovo utile questa critica per giungere a delle proposte, che però non potranno essere universalmente adottate.
            A Trieste è inutile una metropolitana urbana. L'urbe la si percorre in dieci minuti. Serve una metropolitana leggera extraurbana (allo studio della provincia dagli anni '80), che colleghi paesi e città vicine. Serve una separazione del traffico veicolare dai cicli e pedoni, ed il trasporto delle bici su autobus e metro futura.
            Quando a Trieste si parla di pista ciclabile, si parla solo di cicloturismo. E stanno realizzando una pista bellissima nel verde. Ma secondo me, anche se questa pista rientra nella statistica, non migliora mobilità e inquinamento. Può migliorare la gita in famiglia la domenica, d'estate, che non è poco!

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            • #7
              Parliamo di macchine o di persone? da chi è fatto il traffico?

              interessanti le statistiche del primo post.
              Però uno sforzo aggiuntivo lo poevano fare.Qui si parla solo di mezzi, sia quando si parla di autobus sia quando si parla di auto.
              E' importante sapere quanti mezzi ecologici ci sono, se questi restano in garage e viceversa circolano solo quelli piu' inquinanti?
              E quale è il tasso di riempimento dei mezzi? sia auto che autobus?

              Dai Istat, uno sforzo in piu' lo potevi fare! O forse li fa questi sondaggi e qui al forum non ne siamo a conoscenza?

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              • #8
                Informazioni sull'Ecopass a Milano

                Aria pulita

                Ciao
                Mario
                Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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                L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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