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Discussione Stirling della SUN-MACHINE

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  • Discussione Stirling della SUN-MACHINE

    Questa documentazione è arrivata sulla mia mail.....non penso di violare alcunchè pubblicandolo omettendo naturalmente il nominativo e la funzione aziendale di chi me lo ha inviato.

    ****

    La Sun-Machine è una macchina co - generatrice in grado di produrre 3 Kwh di energia elettrica e 10.5 Kwh di energia termica.
    Per fare questo la suddetta macchina consuma circa 3 Kg di pellets l’ora,
    gassificandoli.
    Nel processo di Massificazione vengono prodotti precisamente 15 Kwh di energia.
    I suddetti 15 Kwh vengono così utilizzati:
    3 Kwh vengono utilizzati per produrre l’energia elettrica di cui sopra
    10.5 Kwh vengono utilizzati per produrre energia termica (di cui specificherò le caratteristiche in seguito).
    1.5 Kwh vengono dissipati.

    Caratteristiche delle produzioni energetiche ottenute:
    I 3 Kwh di energia elettrica vengono prodotti mediante un motore Stirling (di cui parlerò in seguito) e possono essere impiegati per un qualsiasi utilizzo ma il target ottimale in tal senso è rappresentato dall’uso domestico.
    I 10.5 Kwh di energia termica hanno un utilizzo adattabile a seconda delle esigenze, questa adattabilità dipende però fortemente dall’ impiantistica di corredo. Questi 10.5 Kwh termici sono recuperati utilizzando l’acqua di raffreddamento del motore Stirling che è alla temperatura di circa 80 gradi.
    Gli step di recupero prevedono i seguenti passaggi di temperatura:
    1) 80 °C all’uscita del raffreddamento
    2) 70 °C all uscita di uno scambio termico montato internamente alla macchina.
    3)65 °C all’uscita di un’ eventuale serbatoio di acqua calda
    A titolo di esempio, l’acqua così prodotta può essere impiegata in radiatori termici, inquanto giungerebbe a questi ad una temperatura superiore ai 60 °C, ed è in grado di riscaldare una casa di 150 m2 circa.
    I restanti 1.5 Kwh di energia vengono dispersi nell’ambiente mediante i gas di scarico che hanno una temperatura di circa 55 °C.
    Si sta cercando di riutilizzare anche questa energia mediante scambio termico
    dei gas a fini di riscaldamento, portando così il rendimento energetico totale
    poco oltre il 92%.

    Caratteristiche del motore Stirling.
    Si tratta del motore Stirling, a parità di energia elettrica prodotta, in assoluto più
    piccolo e più affidabile al mondo.
    Le dimensioni massime sono approssimativamente: altezza 50 cm, larghezza
    45cm, profondità 18/20 cm.
    Il dato fondamentale riguardo l’affidabilità riguarda il numero di giri al minuto
    che compie questo motore, solamente 1000 giri al minuto ( nei prossimi sviluppi
    si prevede di portarli a 800), il che consente di avere un affidabilità tale da
    prevedere un primo controllo dopo 80000 ore (cioè 9 anni, 1 mese, 17 giorni,
    10 ore e 48 minuti). Va detto che dagli esperimenti è risultato un numero di ore
    necessario per il primo controllo maggiore di 80000 abbiamo preferito
    sottostimarlo per garantire l’utenza.
    Ogni controllo consiste in un aperture della macchina e in un testing del gas di
    lavoro nello Stirling ( Azoto) e della lubrificazione. Eventualmente ne saranno
    aggiustate delle parti usurate.

    Caratteristiche di esercizio della macchina.
    Il primo controllo sull’ usura della macchina va effettuato proprio dopo 80000 ore (ovvero 9 anni, 1 mese, 17 giorni, 10 ore e 48 minuti) inquanto il motore Stirling è la parte più soggetta all’usura dell’ intera macchina.
    La macchina va inoltre aperta massimo 2 volte l’anno per una pulitura generale delle ceneri (biodegradabili) e del gassificatore.
    La macchina va aperta due volte l’anno se viene utilizzata a ciclo continuo.
    Prescindendo dal tipo di impiantistica che utilizza i 10.5 Kwh termici e che dissipa gli 1.5 Kwh, termodinamicamente il buon funzionamento del motore Stirling, sia per quanto riguarda l’usura che il rendimento, necessita di una dissipazione di almeno 8.5 Kwh sull’ ammontare energetico iniziale, ovvero 15 Kwh.

    Alimentazione e scarichi della macchina.
    Come già detto in precedenza la macchina utilizza circa 3 Kg di pellets all’ora per
    produrre i risultati energetici di cui sopra.
    La Casa produttrice Sun – Machine consiglia vivamente, al fine di garantire un buon
    funzionamento della macchina e il rispetto dei parametri tecnici oggetto di questa
    relazione, di utilizzare solo pellets di tipo D.I.N. (Deutch, Industries, Normal)
    , cioè i pellets standard tedeschi, o di qualità naturale equivalente.
    Il tenore di ceneri, che vengono rilevate esclusivamente durante la pulitura della
    macchina è inferiore allo 0.03% (perfettamente entro la norma).
    Il tenore di polveri sottili rilevabili nei gas di scarico è anch’esso inferiore allo 0.03%
    (perfettamente a norma).
    Va notato che il tenore delle ceneri e delle polveri sottili prodotti dalla gassificazione
    risulta talmente basso che non risulta quantitativamente rilevabile.
    I gas di scarico risultano talmente poveri di polveri che non necessita alcun filtro interno alla macchina e alcun camino per lo scarico ma bensì basta una marmitta.
    A titolo del tutto cautelativo la Sun – Machine può essere fornita anche con un piccolo camino dotato di un filtro.

    Nell’ impiantistica esterna va previsto un inverter montato fuori dalla macchina.
    La temperatura di ritorno dell’acqua di raffreddamento nello Stirling è di 35 °C.
    La temperatura di gassificazione è di circa 2500 °C.
    La temperatura di esercizio in testa allo Stirling è di circa 600 °C ed è ottenuta mediante uno scambio termico trà una parte del liquido di raffreddamento e il gas a contatto con la fiamma viva (a circa 2500 °C).

    Notizie economiche provvisorie Sun - Machine.

    Le seguenti notizie economiche sono da valutare in senso provvisorio inquanto la macchina entrerà sul mercato italiano a maggio e dunque ci sono alcune valutazioni, di cui parlerò, che vanno ancora effettuate.

    Il costo della macchina ovvero del gassificatore, del minisilos pellets, dello Stirling e delle interconnessioni, sia elettroniche che idrodinamiche, e di circa 25000 euro all’ utente finale.
    Da valutazioni che riguardano esclusivamente la produzione di energia elettrica, l’intero ammontare del costo della macchina risulta recuperabile mediamente in 7.5 anni.
    In questa valutazione sono stati considerati i ricavi ottenuti dall’ENEL per l’energia elettrica ceduta, il risparmio dell’energia elettrica ( non più comprata dall’ENEL), il
    costo dei pelletts utilizzati nella gassificazione.
    Questi tempi di recupero sono stati previsti per un tempo di utilizzo della macchina
    di almeno 9 ore al giorno.
    Eventuali incentivi, che comportino contributi in conto capitale della macchina, in cui la macchina può rientrare sono in fase di valutazione.
    Ad ogni buon conto non è stata valutata alcuna forma di incentivo nel calcolo del
    recupero costo di cui sopra.
    Nel piano di recupero costo non è stato valutato nemmeno il risparmio (pur considerevole) dovuto al recupero termico.
    A titolo di esempio basti considerare che se la macchina venisse utilizzata per riscaldare un appartamento di 150 m2 ci consentirebbe di risparmiare un litro di
    gasolio all’ ora a fronte dei tre chili di pellets impiegati.
    Nel piano di ammortamento della macchina non è stato inserito questo aspetto
    perché va valutato di volta in volta, considerando l’impiantistica esterna a corredo
    della macchina e gli utilizzi cui vengono destinati i 10.5 Kwh termici riutilizzati.
    Se per assurdo si decidesse di dissiparli non ci sarebbe alcun risparmio in questo senso.
    Il piano di incentivazione in conto capitale della macchina non risulta ancora definito perché si tratta di una macchina assolutamente nuova.
    Da alcuni studi che ho effettuato personalmente la macchina dovrebbe rientrare
    perfettamente, come detto prima, negli incentivi del decreto Bersani.

    Risulta evidente che la stima fatta per i 7.5 anni occorrenti per recuperare il costo della macchina ha un buon margine di miglioramento.

    OMISSIS.....
    Ultima modifica di eroyka; 27-08-2009, 11:31.
    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

  • #2
    Ancora una volta mi trovo a dubitare di queste "eccezionali" caratteristiche.
    Un rendimento termico del 35% di un motore a legna a combustione esterna, è decisamente troppo. Perchè anche il generatore elettrico ha il suo bravo rendimento che per quella taglia è intorno all'85%. Questo porterebbe al calcolo del rendimento del solo motore stirling del 35%. Il resto può anche tornare, anche se ho ancora dei dubbi sul recupero energetico dai gas di scarico. Sulle 80 mila ore senza manutenzione... a quelle temperature... mah. :unsure:
    In particolare:
    CITAZIONE
    La temperatura di ritorno dell’acqua di raffreddamento nello Stirling è di 35 °C.
    La temperatura di gassificazione è di circa 2500 °C.
    La temperatura di esercizio in testa allo Stirling è di circa 600 °C ed è ottenuta mediante uno scambio termico trà una parte del liquido di raffreddamento e il gas a contatto con la fiamma viva (a circa 2500 °C).

    Suppongo che per liquido a 2500 °C si parli di sodio metallico... <img src=:">
    E tutto il resto pare fantascienza, gasificare pellet a 2500 °C con cosa? Usano ossigeno liquido anche loro? Bhò...
    E la temperatura di raffreddamento del motore non doveva essere a 95 °C per il riscaldamento?
    Gatta ci cova...


    Questa è già la seconda volta che sento queste cose in rete e non vorrei che fosse una bufala collettiva vista la somiglianza dei valori proposti. C'è un sito dove questo portento di motore è pubblicizzato?
    Spero che qualcuno smentisca me e quell'antipatico di Carnot... :lol:

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    • #3
      beh, sulla combustione del legno

      http://www.aelcimini.it/legno.htm

      Odisseo

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      • #4
        No ho trovato nulla sulla Sun-Machine nel sito del legno, sei sicuro Odi? :unsure:

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        • #5
          infatti, lì non si parla di macchine specifiche, si parla del legno e della sua combustione, in termini generali

          per esempio, la gassificazione, avviene ad una temperatura di circa 600° e, la combustione raggiunge i 1300°

          Valori decisamente differenti da 2500°

          Odisseo

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          • #6
            Ah, ecco. <img src=">

            Comunque, per spremere rendimento termico dagli stirling, il problema è che il calore deve passare attraverso lo scambitatore tra i gas di combustione, esterni, ed il gas del motore, interno.
            Con un ventilatore si riesce ad ottenere delle temperature di fiamma molto più alte dei 600°C di combustione della legna sovraossigenando la combustione. Il kokums viene alimentato addirittura ad ossigeno puro e gasolio per ottenere un rendimento decente.
            Ma, bisogna considerare che la meccanica del motore non può stare ad una temperatura superiore ai 100/120°C e che lo scambiatore anche se è di INOX AISI 306 non resiste a temperature oltre i 700/800 gradi senza carbonificarsi, rigonfiarsi per la pressione interna o rompersi nei giunti che comunque dovranno essere realizzati sul motore che dovendo essere a 100-120°C appunto, non potrà fare a meno di estrarre calore da buttare nel sistema di raffreddamento. Questi sono i limiti dei motori a combustione esterna. Nei motori a combustione interna invece, la combustione avviene in aria in un tempo così breve che il calore che viene scambiato con la camera ed il resto del motore consente quei rendimenti preclusi ai combustione esterna. Rendimenti che nel caso dei turbodiesel di grosse dimensioni sono intorno al 30%...
            Trascurando la cogenerazione naturalmente... -_-

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            • #7
              Devo dire che la descrizione, per lo meno, sembra fatta da qualcuno che si intende un pochino di queste cose. L'unica cosa che mi lascia perplesso è proprio il fatto che tutto il calore della caldaia deve passare per il motore, visto che l'acqua calda per il riscaldamento si recupera dal rafreddamento della parte fredda.
              Non mi convince troppo.

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              • #8
                CITAZIONE (Lawrence @ 11/2/2008, 12:21)
                Ah, ecco. <img src=">

                Comunque, per spremere rendimento termico dagli stirling, il problema è che il calore deve passare attraverso lo scambitatore tra i gas di combustione, esterni, ed il gas del motore, interno.
                Con un ventilatore si riesce ad ottenere delle temperature di fiamma molto più alte dei 600°C di combustione della legna sovraossigenando la combustione. Il kokums viene alimentato addirittura ad ossigeno puro e gasolio per ottenere un rendimento decente.
                Ma, bisogna considerare che la meccanica del motore non può stare ad una temperatura superiore ai 100/120°C e che lo scambiatore anche se è di INOX AISI 306 non resiste a temperature oltre i 700/800 gradi senza carbonificarsi, rigonfiarsi per la pressione interna o rompersi nei giunti che comunque dovranno essere realizzati sul motore che dovendo essere a 100-120°C appunto, non potrà fare a meno di estrarre calore da buttare nel sistema di raffreddamento. Questi sono i limiti dei motori a combustione esterna. Nei motori a combustione interna invece, la combustione avviene in aria in un tempo così breve che il calore che viene scambiato con la camera ed il resto del motore consente quei rendimenti preclusi ai combustione esterna. Rendimenti che nel caso dei turbodiesel di grosse dimensioni sono intorno al 30%...
                Trascurando la cogenerazione naturalmente... -_-

                Scusa se mi permetto Lawrence , ma come AISI 306 ? Mi sono perso qualcosa ? Io mi ero fermato ad un sano AISI 312 . Da quanto mi risulta è questo il tipo di inox che si usa in questi casi , lo so x certo perchè mi è capitato di saldare delle parti di turbine x elicotteri USA e il problema era sempre quello di usare un tipo di acciaio resistente al calore . Ricordo che al collaudo diventavano rosse e poi gialle , ma dopo il raffreddamento non dovevano rompersi . Aggiornami perchè mi sono perso . Ciao . Spartano .

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                • #9
                  Entrambi sono acciai austenitici, non sono cioè suscettibili di tempra, e vengono per questo utilizzati in settori del genere, proprio perchè anche in stato ricotto offrono comunque una certa resistenza, mentre negli acciai temprabili normali il divario tra temprato e ricotto dovrebbe essere molto notevole. Almeno questo è quello che so io, il beneficio del dubbio è d'obbligo, visto che uso questi acciai in un settore molto diverso <img src=">

                  Avete quindi ragione entrambi, questo acciaio resiste abbastanza bene ad alte temperature, diciamo intorno ai 600-800 gradi, cioè sotto una temperatura che non lo faccia diventare troppo malleabile per certe applicazioni. Però è anche vero che un sistema cilindro pistone, non credo funzionerebbe tanto bene a queste temperature, sia per le dilatazioni, che per l'ossidazione che verrebbe a formarsi e che gripperebbe tutto quanto.

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                  • #10
                    No , non abbiamo ragione entrambi perchè io sostengo che nelle parti " calde " di quasi tutti gli stirling si usa un tipo di acciaio diverso da quello che dice Lawrence , e gli ho solo chiesto se mi sono perso qualcosa . Che entrambi siano acciai austenici e suscettibili di tempra ..........va bè , oggi sono di buon umore e ti rimando ad uno studio approfondito sulla tempra degli acciai inossidabili . Mai sentito parlare di martensite ?

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                    • #11
                      Beh se dici a me, gli acciai martesitici classici tipo aisi 420-440 a-b-c gli uso spesso per lavoro e gli tempro io stesso in laboratorio, anche se preferisco acciai migliori.

                      Ora mi hai fatto venire il dubbio che il 306 e il 312 non siano austenitici, ma vado subito a controllare. <img src=">



                      No infatti, tutta la serie 3xxx è austenitica, vedi su wikipedia:

                      http://it.wikipedia.org/wiki/Acciaio_inox

                      Commenta


                      • #12
                        Sì tutta la serie 300 è austenitica ma pensavo che il 306 fosse altro perchè io sui miei testi non lo trovo proprio da nessuna parte , forse è perchè sono un pò vecchiotti , non so . Senti ma tu cosa sceglieresti al posto di un 440 C ? Mi serve saperlo x lo stirlig e altro . Ciao . Spartano .

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                        • #13
                          Ciao é piu' probabile che si usi l'AISI 310!

                          Commenta


                          • #14
                            Assolutamente d'accordo , ho già messo in moto i contatti x recuperare ritagli di lamiere in 310 sia x il displacer che x la sua camicia ecc , il 440 C mi serve x altre cose . Ciao . Spartano .

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (spartano @ 17/2/2008, 00:14)
                              Sì tutta la serie 300 è austenitica ma pensavo che il 306 fosse altro perchè io sui miei testi non lo trovo proprio da nessuna parte , forse è perchè sono un pò vecchiotti , non so . Senti ma tu cosa sceglieresti al posto di un 440 C ? Mi serve saperlo x lo stirlig e altro . Ciao . Spartano .

                              vedi qui:
                              http://www.tecnocentro.it/ita/tabacciai_inoxchim.htm
                              OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                              • #16
                                Grazie Biomassoso , me la stampo e vado a confrontarle con quelle che ho . Purtroppo ho solo due testi ed entrambi sono dell' 80 / 81 , uno è
                                La Chiave dell'Acciaio e l'altro è quello di Gabriele Di Caprio , Gli Acciai Inossidabili . Però è evidente che sono rinco al cubo x chè non riesco a trovare il 306 neanche su quello che mi hai mandato , abbi pazienza , tanta pazienza ma non lo trovo <img src="> . Saluti . Spartano .

                                Commenta


                                • #17
                                  Guarda anche queste ultime ..personalmente mai sentito dell' AISI 306....forse si confonde col 316?
                                  Avrò una decina di tabelle ma in nessuna viene menzionato.... <_<

                                  http://www.centroinox.it/files/tabelle_tecniche.pdf
                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                  • #18
                                    Ok , di nuovo grazie , salvato da stampare . Bè allora mi consolo perchè forse non sono del tutto rinco , anche io penso ad un semplice errore , forse il 316 o probabilmente il 309 letto in fretta <img src="> , comunque la cosa importante è sapere che anche tu non lo trovi , anche secondo me non esiste ma l'importante è saperlo perchè altrimenti divento scemo inutilmente nel cercare qualcosa che non esiste x niente . :lol:
                                    Ti ringrazio e ti saluto . Spartano .

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Uff, oggi non riesco a mandare una risposta, ho la connessione in panne, è da stamattina che provo.

                                      Spartano, ora capisco che intendevi per il 306, sinceramente non ci ho fatto caso, sono sigle che non ho mai usato, non so proprio se esista in commercio o no, con quella sigla, probabilmente si, oppure si è confuso con il 316, ma non vedo il problema.


                                      Ecco infatti sè ciucciato mezza risposta!! ufff <img src=">

                                      Dicevo.....

                                      Riguardo un'alternativa al 440, non saprei che dirti, dipende dall'uso che ne devi fare, in commercio c'è una valanga di acciai inox, ma i più comuni e poco costosi sono senz'altro gli aisi. Io uso acciai speciali, ma per certi particolari meccanici non credo sia tanto conveniente usarli, sopratutto per il costo alto.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Sì ho capito , lo so che in commercio c'è di tutto e di più ma volevo sapere che cosa useresti al posto di un 440 C perchè questi acciai li usi e li tempri con una certa consuetudine e hai detto che ne esistono di migliori . Non sto facendo la pigna , mi interessa solo capire quale potrebbe essere un valido sostituto di questo acciaio . Ciao . Spartano . PS : di costi alti sugli acciai ne so qualcosa , non preoccuparti di questo .

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                                        • #21
                                          Umf, in mezzo a tanta gente che ama sparare stupidate, ti stai impuntando proprio su chi non ama farlo, e non ne ha proprio necessità.

                                          Ho già detto che il mio uso dell'inox è diverso da quello che probabilmente serve a te. In particolare costruisco atrezzi da taglio. Ho usato un pò di tutto, ma5m, 12c27, rwl34, tutti gli aisi 420 a-b-c e 440 a-b-c, ma ultimamente uso principalmente n690, e credo che userò sempre quello.
                                          Poi a seconda dell'uso che se ne deve fare, bisogna scegliere il materiale idoneo per quella applicazione, ad esempio se devi migliorare al massimo l'inossidabilità, o la resistenza, o la resilienza, etc, etc.
                                          Se vuoi andare a cercare caratteristiche particolari, non c'è che l'imbarazzo della scelta, ad esempio esistono gli acciai sinterizzati che si dice abbiano caratteristiche particolarmente superiori, non gli ho mai provati però, ma costano uno sproposito e sopratutto sono difficili da trovare.

                                          Lo so che si rimane un pò schifati a sentire tante stupidate in giro, ma impara a dare il beneficio del dubbio, alle persone che non conosci.

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                                          • #22
                                            Non puoi sapere cosa mi serve se non sono io a dirtelo !!! :lol: Però mi hai risposto chiaramente e mi hai detto quello che volevo sapere ! Quelli che hai citato li conosco tutti tranne l'ultimo ...............n 690 ! Non amo i sinterizzati , lasciamoli perdere . Il beneficio del dubbio x chi non conosco resta sacro , infatti ho chiaramente scritto che : "non sto facendo la pigna " , che tradotto vuol dire che io non sono uno che vuole essere fastidioso quanto una pigna infilata in quel posto sacro a tutti ! Non è una mia invenzione sono costretto a subire il gergo studentesco e qui gira in questo modo , pensavo fosse valido x tutti . Comunque ti stresserò con qualche MP , voglio saperne di più su questo acciaio . Ciao . Spartano .

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                                            • #23
                                              eh eh <img src="> ok <img src=">

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                                              • #24
                                                Questa è d'integrazione al 3d iniziale e lo vedo utile per il calcolo energetico....copio-incollo da un'altro forum:

                                                OMISSIS°°°°
                                                Tralascio i commenti alle castronerie con strafalcioni annessi per il modulo SUN-MACHINE che ho postato precedentemente: io l'ho messo come ricevuto.....gli errori macroscopici voluti o meno come forma pubblicitaria sono così smaccatamente evidenti che l'avevo postato più che altro per dire: ATTENZIONE alla pubblicità commerciale!., non credete ai marziani...
                                                Certo, ha ragione chi sostiene che la resa energetica si calcoli necessariamente con questa formula:

                                                L = energia (= lavoro) che ottengo / energia (= calore) che fornisco

                                                http://www.to.infn.it/~marocchi/motore%20di%20Stirling.pdf

                                                Però non posso usare il totale dell'energia immessa per calcolare il rendimento elettrico se ne uso solo una percentuale ed il resto la converto direttamente in calore......è come se dicessi che per calcolare la resa di questo Stirling accoppiato ad un motore automobilistico si dovesse dividere l'energia in uscita diviso energia in entrata, cioè i kW del motore o i litri che brucio in un'ora......il che sarebbe altamente diffficile da dimostrare.....non uso tutta l'energia del combustibile per far girare l'accrocchio, ma una minima parte!......il resto mi serve per far girare le ruote!



                                                Nella cogenerazione si dovrà necessariamente dividere l'efficenza dell'energia totale in uscita fra kW elettrici e kW termici: come esempio la STM POWER da un rendimento globale combinato fra elettrico e termico dell'80%....se dichiarano una resa elettrica del 30%, significa che il restante 50% rimane termico.....non passa per la canna fumaria!

                                                Spero di aver portato un piccolo contributo alla comprensione, ma questo è naturalmente solo il mio modo di vedere le cose.....gli altri possono vederla in un altro modo e non me la prendo per questo....saluti...
                                                Ultima modifica di eroyka; 28-01-2010, 16:24.
                                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                • #25
                                                  In genere è proprio così ma ci sono ancora dei punti da puntualizzare.
                                                  Come dice il documento, il rendimento del motore è in definitiva comparabile con il rendimento di carnot. Questa affermazione è giusta ma può essere interpretata male.
                                                  Il rendimento di carnot è sempre il massimo possibile per un motore termico e mai avvicinabile in realtà perchè presuppone che il gas perfetto in entrambi i punti del ciclo, raggiunga alternativamente la temperatura alta e la temperatura bassa. Tutto il volume di gas e la temperatura, ripeto, la temperatura che prendiamo come valore per la formula.
                                                  Nel caso che abbiamo degli scambiatori di calore la temperatura esterna a questi sarà perciò più alta, quella alta, e più bassa, quella bassa. Se poi gli scambiatori stanno dentro a contenitori o in mezzo alla fiamma, le temperature saranno rispettivamente maggiori e minori ancora una volta. Poi, dobbiamo considerare i ponti termici ed il raffreddamento della meccanica. Dobbiamo considerare anche che a causa di queste conduzioni termiche non saremmo capaci di mantere un ciclo neppure lontanamente somigliante a quello di Carnot. Otterremo un specie di cerchio schiacciato. Quindi in definitiva, il rendimento finale del motore sarà soggetto a tutti questi rendimenti.
                                                  Nel caso famoso del bruciatore che brucia il 100% di calore introdotto per via chimica ci sarà una percentuale che se ne va via per la canna fumaria sempre e comunque, una percentuale verrà dirottata verso il motore stirling. Una parte di questo verrà convertita in lavoro ed una parte se ne andrà nell'ambiente dalla parte fredda del motore tramite un radiatore o usata per scaldare l'acqua a bassa temperatura. Parte dell'energia se ne andrà per raffreddare gli organi meccanici del motore in aria, oppure ancora nell'acqua di raffreddamento. Poi, c'è il calore che se ne va per irraggiamento e/o per convezione da tutte le parti.
                                                  Quindi, se prendiamo un fenomeno di per se semplice, quando andiamo a fare qualcosa di reale, alla fine ci troviamo con migliaia di complicazioni che quel piccolo esempio didattico neppure prevede. <img src=">

                                                  P.S. Una resa elettrica del 30% ma di cosa? Dell'energia termica convertita oppure del totale dell'energia termica impiegata? Fa una bella differenza.

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                                                  • #26
                                                    ciao a tutti....
                                                    se potete aspettare fino ad aprile forse forse....
                                                    Si perchè dovrei andare in Germania a vedere e a " toccare" con mano la sunmachine..... visitare la fabbrica e vedere impianti in funzione in diverse località.....
                                                    Se di quello che dicono della macchina sia vero solo l'80 %.... io mi accontenterei.... avete fatto 2 conti? tra conto energia e riscaldamento (un fabbrica che lascerebbe acceso la sunmachine tutto l'anno .....) l'ammortamento può essere di circa 4/5 anni.... una differrenza con il fotovoltaico (il migliore sul mercato e con esposizione ottima ...a temperatura costante....ecc ecc = circa il 16% di resa!!!) ...
                                                    Vi terrò aggiornati...

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      ciao a tutti....
                                                      quasi un buco nell'acqua..... il progetto di andare in germania per vedere la sunmachine funzionante ed eventualmente intraprendere un discorso di acquisto.... è rimandato (spero ...) a causa di una interpretazione sbagliata del rappresentante della sunmachine in Italia.... in pratica mi hanno soffiato la possibilità di una eventuale concessione per favorire non so chi .... che bella è la vita!!!!
                                                      ma naturalmente non demordo... vi farò sapere eventuali news....

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