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Motori Esotermici a Doppio Effetto

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  • Bene. Mi par di capire che la scelta di costruire con configurazione a "prevolume" sia la più opportuna.
    In effetti la soluzione ideata prevede piuttosto una "precamera" (opportunamente espandibile secondo i rapporti di compressione che si intendano usare), separata rispettivamente dal radiatore e dal cilindro di espansione da due valvole sfasate tra loro di mezzo giro: quando è aperta l'una, è chiusa l'altra.

    Per far capire meglio la situazione posto uno schema che assomiglia a quello del post 160 (http://www.energeticambiente.it/atta...-precamera.png), ma che evidenzia le valvole sincronizzate che separano il radiatore dalla "Precamera".

    http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1290331432

    Le valvole, essendo a cassetto, vengono aperte e chiuse istantaneamente al PMS e al PMI; hanno portata praticamente illimitata, tanto che il problema sarà piuttosto quello delle condutture del gas, sopratutto quello esausto.

    .
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    Ultima modifica di rampa; 21-11-2010, 10:43.

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    • Le valvole frapposte ti introducono di nuovo le perdite "da fasatura" anche se hai la precamera. In effetti se immagini un radiatore di volume interno grande ed una valvola comandata all'uscita del compressore ti sei riportato esattamente alla situazione da te disegnata.
      Per non avere le perdite devi avere il volume aggiuntivo nel cilindro senza strozzature. Il che equivale a dire che ci deve essere una sezione del cilindro non spazzata dal pistone. E sopra di questa le valvole più grandi possibile con la velocità di apertura e chiusura maggiore possibile.
      Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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      • Si, la precamera va concepita come una specie di radiatore caldo a volume adeguato ma fisso che:
        1 - si carica in pressione mentre il cilindro scarica il gas esausto
        2 - e si scarica direttamente nel cilindro aprendosi quando il pistone è posizionato al PMS rimanendo aperta fino al PMI.

        Ripeto, le valvole a cassetto si aprono istantaneamente e hanno portata massima, non sono un problema, semmai il problema potrebbe essere la portata delle condutture esterne...

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        • Dimenticavo di dire che la precamera sarà anche bypassabile: si tratta tutto sommato di un espansore volumetrico da sperimentazione...

          Sappiamo già (siamo in due... pazzoidi...) che potrà funzionare con una certa resa:
          1 - ad aria compressa semplice
          2 - ad aria compressa combusta
          3 - a vapore o ORC

          Bypassando la precamera, può funzionare anche a liquido in pressione.

          Vedremo, se aggiungendo il compressore, potrà rendere anche per il ciclo Bayton ad aria calda, ma a riguardo abbiamo troppi dubbi...

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          • Quello che ha cercato di spiegarti Stranamore nel suo ultimo post è che la precamere dev'essere interna al cilindro, senza valvole che la separino dal cilindro stesso, altrimenti sarebbe inutile; la pressione all'interno della precamera è la stessa che hai nel radiatore, a questo punto converrebbe aumentare il volume del radiatore ed eliminare la precamera come l'hai immaginata tu.

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            • Originariamente inviato da DinoDF Visualizza il messaggio
              Quello che ha cercato di spiegarti Stranamore nel suo ultimo post è che la precamere dev'essere interna al cilindro, senza valvole che la separino dal cilindro stesso, altrimenti sarebbe inutile....
              Ho capito benissimo quello che intende Stranamore, ci mancherebbe, lo avevo ben inteso anche prima, tanto che nei post precedenti io stesso parlavo di "prevolume", intendendo con questo un volume compreso dentro il cilindro di espansione adiabatica.
              Abbiamo scelto invece volutamente e coscientemente di posizionare questo "prevolume" in una "precamera", separandola dal radiatore caldo e dal cilindro da due valvole che si aprono e chiudono in modo contrapposto.
              Stranamore e tu stesso però, ovviamente non potete sapere come sono le valvole interposte, e pertanto dovete fidarvi e non considerarle assolutamente una strettoia, per quanto questo possa sembrare assurdo.
              Originariamente inviato da DinoDF Visualizza il messaggio
              ... la pressione all'interno della precamera è la stessa che hai nel radiatore...
              No ! Durante l'espansione adiabatica del cilindro, la pressione della precamera cala assieme a quella del cilindro, essendo chiusa la valvola che la mette in comunicazione col radiatore.
              Durante invece l'espulsione del gas esausto, la precamera si carica e raggiunge la pressione del radiatore caldo, essendo comunicante solo col radiatore e non col cilindro.
              Originariamente inviato da DinoDF Visualizza il messaggio
              ... a questo punto converrebbe aumentare il volume del radiatore ed eliminare la precamera come l'hai immaginata tu.
              No ! La precamera ha prorpio lo scopo opposto, quello cioè di creare una specie di radiatore più piccolo che comunica col cilindro di espansione e che consente di ingrandire a volontà il radiatore caldo.

              Ma perchè è stata fatta questa scelta costruttiva ? Quale vantaggio se ne trae ? Lo spiego...

              Nel caso del provolume diretto, la valvola di immissione deve aprirsi a cavallo del PMS (penalizzante) e chiudersi molto prima del PMI (difficile da attuare), pena la rinuncia alla completa espansione adiabatica, perchè finchè la valvola è aperta, c'è comunicazione col radiatore caldo.

              Nel caso invece della presenza della precamera, la valvola si apre al PMS e si chiude al PMI (mezzo giro secco), consentendo la completa espansione adiabatica di tutto il gas contenuto nella precamera e solo di quello, semplificando enormemente la movimentazione valvolare.
              Oltre al fatto, ma son quisquilie, che se l'espansione adiabatica non è avvenuta in modo completo, al momento dell'espulsione del gas incompletamente esausto dal cilindro di espansione, la precamera può conservare ancora nel suo interno il resto di gas in pressione e non ancora espanso, dato che non comunica più col cilindro di espansione.

              L'equivoco di fondo comunque nasce dal fatto che la valvola interposta tra precamera e cilindro viene considerata una strettoia... in questo caso vi assicuro che non lo è...
              Ultima modifica di rampa; 21-11-2010, 16:30.

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              • Adesso che hai spiegato meglio il concetto direi che qualche potenziale ce l'ha. Però solo se effettivamente la valvola non rappresenta una strettoia.
                Sezioni larghe quindi. La velocità di otturazione con questa configurazione diventa meno importante.
                Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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                • Sfasatura a movimentazione rombica

                  Mando un'immagine animata della movimentazione cosiddetta rombica utilizzata nel motore di Stirling ma anche nell'espansore adiabatico.

                  http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1291571916

                  La formula matematica che definisce le posizioni delle 4 P nel piano cartesiano, è scritta nella seguente immagine:

                  http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1291571823

                  Faccio notare che movimentazioni di lunghezza diversa si possono ottenere variando la lunghezza del braccio e il raggio (nell'animazione è indicato in rosso)
                  Il movimento non è sinusoidale, e lo si intuisce dal fatto che in quest'immagine il movimento verso sinistra è più rapido del movimento verso destra.


                  .
                  Ultima modifica di rampa; 05-12-2010, 19:15.

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                  • Mi sono accorto che l' indicazione nell' immagine di r" è sbagliata.
                    La formula però è giusta: correggo subito...

                    http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1291825123


                    .
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