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Motori Esotermici a Doppio Effetto

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  • #61
    Ok ,a questo punto mi sembra evidente che non c'è storia . Mi sembra sia chiaro che il ciclo stirling vada eliminato immediatamente e con esso anche tutti quelli che ci stanno provando !!! Per quanto riguarda il Tidal possono leggersi i particolari solo quelli che sono sufficentemente informati quindi stai barando . Mi sembra altrettanto chiaro che a te non interessa lo sviluppo del motore stirling ma piuttosto il contrario , ( leggere i post ! ) stai denigrando e remando contro . Indubbiamente avrai i tuoi motivi così come io ho i miei x segnalarti alla Moderazione . Non stai facendo niente per portare qualcosa di positivo , solo chiacchere e teorie mal costruite con tendenze discutibilissime .
    Ciao . Spartano .

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    • #62
      niente di personale ma questo è interessante : La galleria di Francamente - Suoni, voci, musica/Alberto Sordi - Te c’hanno mai mandato a quer paese
      YouTube - Alberto Sordi - Te channo mai mannato a quel paese
      Ciao . Spartano .

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      • #63
        Ciao Sparti. Non capisco perchè te la prendi tanto. Se per te portare qualche cosa di costruttivo significa non correggere gli errori o non segnalare le sviste allora è meglio che non si scrive.
        Il Tidal è un caso conosciuto. Tanto che è stato trattato anche da Walker. E per chi non fosse tanto informato ho postato io il brevetto originario scaricato dalla banca dati mondiale dei brevetti. Se questo è barare dimmi tu cosa è invece portare argomenti seri.......
        Peraltro a mia conoscenza è l'unico bifase che sia arrivato a girare. E se pur girava, sappi che nella seconda versione, per aumentarne il basso rendimento, è stato addirittura trasformato in ciclo composito con due circuiti separti in cui evoluivano due fluidi diversi tutti e due bifase.
        Siccome non sempre la memoria mi assiste, Walker alla mano, vi do il numero preciso: Rendimento vicino al 10%, 3,6 W (leggi watt) con una Tmax di 382 °C. E questo era il motore a circuito doppio (Walker pag 418).
        Quello a circuito singolo rendeva prevedibilmente meno.
        Ovvio che le previsioni teoriche erano migliori, 15% per il singolo e 20% per il doppio circuito a due fluidi (Walker pag 416 e 417).
        Ma anche così si evince facilmente che il rendimento max è ben inferiore a quelli massimi possibili con lo stirling normale a pari temperature massime.
        Ma allora perchè farlo? Quale era il vantaggio atteso? C'era un vantaggio?
        Ovvio che si. Il vantaggio è la concentrazione di potenza. Avvicinando lo stirling al motore a vapore se ne pardono parte dei vantaggi di rendimento, ma si prendono parte dei vantaggi di quest'ultimo: facilità di funzionamento alle basse temperature, relativa insensibilità alle perdite organiche della macchina dovuta alla concentrazione di potenza che rende sempre superiore la potenza resa ai prevedibili attriti.
        Non è colpa mia se la termodinamica da queste parti sia una cosa presa spesso come una opinione. Non lo è, sono numeri, e come tali, anche se difficile da accettare, sono veritieri.
        Forse non lo sai ma uno degli sport più diffusi tra gli inventori è la violazione del secondo principio (quelli che violano anche il primo, la conservazione dell'energia, non li considero neanche). Ma il secondo principio è ancora li mentre le milioni di invenzioni che lo violano stanno tra le carte vecchie e si sono tradotte solamente in alberi abbattuti per fare la carta che è servita a presentare la domanda di brevetto.

        PS: per quanto riguarda le teorie mal costruite e discutibilissime ti sfido a metterti tu e tutti i moderatori messi assieme a confutarle dati alla mano.
        Perchè se c'è una cosa su cui puoi stare sicuro è che io non baro mai. E quando affermo una cosa è perchè posso sostenerla. Quindi non temo nessun confronto serio.
        Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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        • #64
          Altra considerazione questa volta personale.
          Scomodare la buonanima di sordi non è che sia di gran gusto. Pur essendo un io suo fan non è che lui fosse un luminare della termodinamica.
          Se i tuoi argomenti per confutare le mie affermazioni sono questi hai perso in partenza.
          Invece di fare le crociate, come i sostenitori di Tesla, cerca di capire cosa c'è scritto sui libri.
          Magari scopri che invece di remare contro io non faccio altro che mettere a fattor comune la mia conoscenza di termodinamica per dare indicazioni a chi ne sa meno di me. Come i milioni di post in cui si ripropongono sempre le stesse cose dimostrano è normale che chi prova a ragionare incappi in qualche cosa che qualcun altro ha già inventato prima. Come ho già scritto è capitato anche a me di aver lavorato anni a qualche cosa che credevo unica per poi scoprire che era arte nota o perlomeno già brevettata.
          E ritengo utile segnalare a queste persone i risultati storici, anche se spesso negativi, sull'argomento.
          Se tu o qualcun altro lo ritenete un remare contro rispetto l'opinione, ma continuerò a farlo.
          Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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          • #65
            Tidal Regenerator Engine

            http://www.energeticambiente.it/atta...us3984982a.pdf

            Finalmente sono riuscito a trovarlo, adesso proverò a capirlo, ma non è detto che ci riesca...

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            • #66
              Stirling e Vapore... convivenza difficile

              Ci sono almeno tre buoni motivi per cui la macchina di Stirling non va troppo d'accordo con il cambiamento di fase:
              1 - L'insufficienza degli scambi calorici
              2 - L'impossibilità di gestire una rigenerazione efficiente
              3 - L'esaltazione dell'adiabaticità interna

              Gli scambi.
              La quantità di calore sottratta alla parte calda da un'evaporazione è semplicemente enorme e quindi, a meno di non avere una parete calda altrettanto enorme, ci sarà sempre una mediazione, in basso, tra la T della parete calda e la T del liquido che vaporizza.
              Ora, secondo la formula di Carnot è la Tmax del mezzo di lavoro che entra in gioco nel calcolo dell'efficienza, non la T max a disposizione della parete calda.
              Inevitabilmente quindi l'evaporazione abbassa la Tmax del mezzo di lavoro e con questa anche l'efficienza della macchina. Uno Stirling a gas è quindi più efficiente anche solo per il fatto che la Tmax del suo gas rimane molto più alta: sarà più efficiente, anche se meno potente.

              Il rigeneratore.
              Il rigeneratore prevede normalmente un flusso di gas caldo che va nella parte fredda e viceversa. Col vapore questo è impossibile visto che il volume del vapore è nel caso più favorevole di liquidi speciali, almeno 100 volte il volume del condensato. Nessun dislocatore riuscirebbe a spostare il condensato nel senso inverso a quello del vapore. C'è la necessità di una "pompa" a parte per il condensato. In tal caso però il rigeneratore avrebbe un flusso di vapore unidirezionale e non pendolare come dovrebbe essere.

              L'adiabaticità interna.
              La tensione di vapore in un contenitore è quello della temperatura della sua parete più fredda.
              Ora, come tutti sappiamo, la camera di Stirling ha due pareti di cui una è molto fredda.
              E' inevitabile che durante la fase calda, ci sia una condensazione addirittura tumultuosa nella sua parte fredda con Bypass termico e perdite parassite, il tutto favorito dall'aumento di pressione del sistema (adiabaticità interna).
              E a questo non si pone rimedio.

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              • #67
                Tutto giusto caro Rampa. Sfortunatamente per noi. Comunque il vantaggio della concentrazione di potenza anche a basse temperature rimane. Era uno dei motivi per la sua scelta come cuore artificiale. Lo spazio nel petto del pasiente è limitato e la potenza richiesta altina.
                Comunque al programma erano stati presentati anche diversi altri tipi di motore a circuito chiuso, tra cui uno Stirling cinematico a guida rombica, ed un Ericsson del tipo Bush.
                Il Tidal, in cui è facile riconoscere una Stirling del tipo Martini altrimenti detto "Amplificatore di Energia", era però l'unico regolabile dell'esterno in maniera precisa.
                L'Ericsson aveva bisogno di un sistema di accumulo intermedio per poter regolare l'outpt, mentre il cinematico doveva variare la sua pressurizzazione.
                Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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                • #68
                  Tensione di vapore freddo

                  E' il limite principale dello Stirling a vapore.

                  Nel tidal viene in parte risolto, poco efficacemente a mio parere, "nascondendo" per così dire la parte fredda col sollevamento del liquido, ma pagando un prezzo altissimo di scambi impropri e di perdite parassite nella fase successiva.
                  Sto continuando a leggerlo, per capirlo meglio, per cui per ora non esprimo giudizio in merito.

                  Una soluzione diversa potrebbe essere quella di far chiudere la parete fredda dal dislocatore, separando di fatto le due zone termiche nella fase di espansione del vapore. Ho una mezza proposta a dire il vero...

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                  • #69
                    Oscillatore termo meccanico SP

                    Ho cercato di ri-animare questo motore esotermico a doppio effetto che vorrei chiamare "oscillatore termo meccanico SP".

                    L'animazione lo mostra plausibilmente funzionante.

                    Per fruire dell'animazione si deve:
                    1 - Avviare il File col programma OpenOffice.org Impress
                    2 - Andare su Presentazione
                    3 - Cliccare su Impostazioni presentazione
                    4 - Azzerare Tipo Automatico
                    5 - Premere F5

                    http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1281379016

                    .
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                    • #70
                      L'animazione GIF

                      Vediamo se si riesce a trasmettere l'animazione...

                      http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1281430341


                      Pare di sì...
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                      • #71
                        Applicazione

                        Possiamo proporre un'applicazione solare molto semplice per questo Stirling Alfa doppio effetto free piston.
                        Trattasi di membrane siliconiche elastiche che resistono a 250°, facilmente reperibili in commercio.
                        Da notare che essendo ermetico, può essere pressurizzato a volontà.

                        http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1281520573


                        .
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                        • #72
                          Semplice, ma non troppo...

                          Le membrane delle due camere calda e fredda, devono entrare in risonanza meccanica tra di loro in modo da provocare un'oscillazione forzata.

                          Oscillazione forzata sistema meccanico - Wikipedia

                          L'eccesso di oscillazione prodotto dalla sintonia di frequenza, potrà essere raccolto da una dinamo lineare, idonea a provocare a sua volta lo smorzamento del moto armonico.

                          Lo sfasamento a 90° delle due membrane viene prodotto automaticamente per una legge naturale.

                          L'accordo del movimento delle due membrane si ottiene al nostro livello solo sperimentalmente, e dipende nel nostro caso da tre fattori:
                          1 - Coefficiente di elasticità delle membrane
                          2 - Temperatura che agisce sul coefficiente di elasticità
                          3 - Massa di spostamento

                          Qualcuno ha fatto dei calcoli:
                          Oscillatore smorzato - Runge-Kutta - IV ordine

                          Noi possiamo procedere un po' come fa un accordatore di pianoforte, agendo però sulla sola membrana calda:
                          1 - riscaldandola fino a temperatura di regime
                          2 - aggiungendo massa fino ad accordarla con quella fredda che resta il punto di riferimento...

                          La sintonia può essere raggiunta misurandola con un oscilloscopio...

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                          • #73
                            Divertimento grafico puro e semplice

                            Volevo illustrare graficamente le basi teoriche del funzionamento dell' "oscillatore termo meccanico", senza quindi usare formule matematiche e quant'altro di complicato, ma solo immagini animate.

                            Ripeto, non c'è niente di nuovo, si tratta pur sempre di uno Stirling Alfa Free Piston Doppio effetto.
                            La piccola novità, forse, consiste nell'approccio alle leggi fisiche dei moti oscillatori forzati e smorzati, moti che ben si addicono ad un motore come quello di Stirling, che è per natura un motore oscillante.

                            Un'altra piccola curiosità teorica consiste nell'enunciare che nessun motore Stirling con dislocatore a doppio effetto può essere implementato come free piston se non appunto l'alfa, nella versione da me proposta; quindi non c'è modo di vedere un Beta o un Gamma doppio effetto in versione free piston.
                            Al contrario negli Stirling a dislocatore singolo, la versione free piston è comunemente proposta nel Beta e nel Gamma, ma non è possibile farla nell'Alfa.

                            E veniamo all'argomento: per avere un oscillatore meccanico basta avere una massa ed una molla.
                            Nel nostro caso lo facciamo con un cilindro, un pistone e due molle come indicato nel disegno.

                            http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1281775223

                            Se avessimo molle ideali, nessun attrito e nessuna turbolenza, il movimento andrebbe avanti all'infinito, senza conoscere mai sosta.


                            .
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                            • #74
                              in realtà..

                              avremo questo movimento circa...

                              http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1281776802

                              Se affianchiamo un altro oscillatore uguale otterremo questo:

                              http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1281776873

                              .
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                              • #75
                                conclusione

                                Se invece aggiungiamo un rigeneratore che scalda il gas che passa da destra a sinistra e lo raffredda viceversa, avremo un aumento di pressione sul pistone di sx che a sua volta si ripercuoterà su quello di destra e otterremo un'oscillazione forzata.

                                http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1281778789


                                .
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                                • #76
                                  Credevo e Speravo...

                                  Credevo che un membro del forum riconoscesse il suo doppio alfa, fonte peraltro di numerose discussioni in passato.
                                  Speravo che almeno lui scrivesse qualcosa...
                                  Nella discussione ero intervenuto e anch'io allora lo davo come non funzionante.
                                  L'dea in embrione era la sua, a cui mancavano solo quattro fottutissime molle, ed il gioco era fatto.

                                  Mah !

                                  Commenta


                                  • #77
                                    Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                                    Speravo che almeno lui scrivesse qualcosa...
                                    Nella discussione ero intervenuto e anch'io allora lo davo come non funzionante.
                                    L'dea in embrione era la sua, a cui mancavano solo quattro fottutissime molle, ed il gioco era fatto.
                                    Adesso dico la mia. L'idea delle molle non mi convince, per me non servono, l'unico punto in perfetto equilibrio del doppio stirling alfa è quando i pistoni della camera calda e della camera fredda sono fermi a metà corsa, e allora essendo riscaldati dalla parte calda due volumi perfettamente uguali l'aumento di pressione è identico, secondo me basta spostare il pistone caldo da questo punto e il motore si avvia da solo, come nello schema che hai messo nel post 71.
                                    La funzione delle molle potrebbe essere nociva perchè tendono a riportare i pistoni nella posizione in cui il motore non può avviarsi. Tra l'altro è lo stesso gas, che è compressibile, che ha un effetto molla assorbendo la forza d'inerzia dei pistoni a fine corsa e restituendola (anche se parzialmente) quando si inverte il moto.
                                    Ciao SE-POL.
                                    Ultima modifica di SE-POL; 15-08-2010, 18:37.

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                                    • #78
                                      ecco...

                                      Ciao SE-POL...
                                      Io invece sono fermamente convinto che le molle siano indispensabili per accumulare l'energia cinetica data dalla dilatazione termica del gas di lavoro.
                                      Nel post 71 mettevo membrane elastiche, molle quindi.
                                      Non credo che si possa usare il gas di lavoro anche come molla, o fa da lavoro o fa da molla.
                                      Comunque l'idea in embrione l'avevo espressa nel post 199 della discussione Stirling no-piston e allora la davo come non funzionante.
                                      Questo motore deve essere adescato... basta una calamita dall'esterno.
                                      Ciao !

                                      Commenta


                                      • #79
                                        Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                                        Ciao SE-POL...
                                        Io invece sono fermamente convinto che le molle siano indispensabili per accumulare l'energia cinetica data dalla dilatazione termica del gas di lavoro.
                                        Chiariscimi meglio, secondo te le molle servono per accumulare energia cinetica ricevuta dai gas in espansione, o per assicurare l'avviamento e il funzionamento del motore stirling?

                                        Perchè nel primo caso questa energia cinetica, comunque deve essere restituita ai gas per essere trasmessa ad un pistone con un'asta che azioni un generatore (lineare o rotante) con perdite di energia che mi sembrano inutili. Ammenoche tu non abbia pensato a dei pistoni che lavorino come induttore magnetico mobile di un generatore lineare, ma questo non lo hai detto.

                                        Nel secondo caso proprio non riesco a capire il principio che garantirebbe il funzionamento del doppio stirling alfa con il pistone free.
                                        Ciao SE-POL.

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                                        • #80
                                          a cosa servono le molle

                                          Le molle servono essenzialmente a due cose:
                                          1 - a movimentare alternativamente il relativo pistone
                                          2 - a ricevere la spinta del gas caldo in espansione

                                          Con 1- si ottengono due effetti:
                                          a - spostamento del gas da una camera all'altra (dislocamento)
                                          b - movimentazione alternata della calamita induttrice (generazione elettrica)
                                          Il pistone freddo infatti può essere un magnete (pistone-magnete) o, se membrana, può essere ancorato ad un magnete (come ben si vede nello schema #71...!!!)
                                          In teoria anche il pistone caldo potrebbe essere un magnete, ma in pratica non può esserlo perchè il calore lo smagnetizzerebbe quasi subito.

                                          Con 2 - si ottiene un accumulo momentaneo di energia cinetica nella fase di spinta/espansione del gas caldo, energia cinetica che diventa energia potenziale nella molla e che viene restituita nella fase successiva.
                                          In questo modo vengono vinte le resistenze interne del motore e si ricava un surplus di energia che, movimentando il pistone-magnete, produce elettricità.

                                          Allego un'animazione che ben spiega il movimento del pistone e la funzione della molla. Per capire questo, bisogna avvicinarsi allo studio del movimento oscillatorio smorzato e forzato e analizzare la situazione sotto questo nuovo punto di vista, liberando momentaneamente la mente da qualsiasi altra visione di Stirling reali e immaginari.

                                          http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1282064389

                                          Nell'immagine di sinistra si verifica l'oscillazione smorzata: dopo pochi cicli il pistone si ferma, causa imperfezioni della molla, attriti e turbolenze.

                                          Nella figura in mezzo il movimento del pistone riceve una spinta dal basso, spinta che potremmo immaginare fornita dal gas caldo in espansione, ma che potrebbe benissimo essere un soffio fatto da noi stessi nel momento più opportuno cioè nella fase di rientro della molla. Questo soffio, se continuato e se sufficiente, rende il movimento perpetuo. Assomiglia alla spinta che si dà all'altalena del bambino che gioca, una spinta che deve assecondare il movimento dell'altalena, pena la fermata della stessa.
                                          Nella figura a destra i soffi vengono dati sia nella fase ascendente del movimento, sia in quella discendente ed è quello che in pratica succede nell'alfa doppio da me proposto.

                                          Basta un soffio, dato al momento giusto...

                                          La vera obiezione da fare per questa macchina di Stirling è questa: chi o che cosa mi garantisce il perfetto sfasamento del movimento dei due pistoni ?

                                          Ma questo è un'altro discorso...


                                          .
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                                          • #81
                                            L'unione perfetta

                                            L'unione tra moto oscillatorio tipo massa-molla e il ciclo termodinamico di Stirling realizza l'accoppiata perfetta.
                                            Concettualmente non è molto dissimile dal principio che regola lo Stirling termo-acustico. In entrambi i casi si verifica l'amplificazione di un'onda per effetto del calore. La differenza per così dire risiede nella frequenza delle due onde...
                                            Sempre e comunque nei due sistemi si realizza una variazione alterna di energia cinetica ed energia potenziale e l'onda viene amplificata nel momento giusto...

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                                            • #82
                                              Calcoli su ipotesi

                                              Ammettiamo che l'oscillatore termo dinamico si muova in realtà come viene indicato nei post 70-71-75: qualcosa di sconosciuto lo fa muovere cosi... magari ipotizziamo che sia anche solo la nostra forza di volontà...
                                              E allora, ecco la domanda, come si comporterebbe la pressione del gas a seconda dei movimenti dei pistoni ?

                                              Dobbiamo calcolarlo per saperlo. E mi sono preso la briga di farlo.
                                              Utilità della cosa: se i movimenti creano pressioni congrue, allora sono giusti, altrimenti il movimento è sbagliato, tuttalpiù si tratta di un ciclo frigorifero...

                                              Tutto qui.

                                              il foglio di calcolo è il seguente:

                                              http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1282478778

                                              Consente l'immissione di
                                              - pressione iniziale in Atm
                                              - temperature ambiente, minima e massima in Kelvin
                                              - volumi totali e volumi morti in m3

                                              L'animazione dell'oscillatore con la risultante delle forze che agiscono sui pistoni, è la seguente:

                                              http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1282479068

                                              L'animazione dovrebbe essere commentata, fotogramma per fotogramma... ne risulterebbero conseguenze concettuali veramente interessanti.

                                              .
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                                              • #83
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                                                Mi ero subito accorto che i calcoli fatti nel post precedente dovevano essere sbagliati.
                                                Li ho rifatti e ricontrollati numerose volte e sopratutto alla fine li ho travasati nell'animazione seguente che rende visibile il movimento dei due pistoni e le forze vettoriali del gas che agiscono sugli stessi.
                                                La colorazione bianca del vettore indica la sua congruità col movimento del pistone. Il vettore rosso indica forze opposte alla cinetica del pistone.

                                                http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1282904130

                                                E sono uscite delle conclusioni abbastanza sorprendenti.

                                                1 - Così com'è, l'oscillatore termo meccanico presenta degli ottimi argomenti per non funzionare, purtroppo.

                                                2 - Lo Stirling Alfa Doppio effetto non può essere free piston.

                                                Tutto lavoro inutile allora ?
                                                No ! Ho acquisito ulteriori conoscenze sull'Alfa e poi con il nuovo foglio di calcolo sono in grado di controllare la dinamica e la cinetica teoriche di qualsiasi Stirling !
                                                Inoltre, anche se l'Alfa DE non può essere free piston, è sempre possibile implementarne uno funzionante con altri meccanismi di trasmissione.

                                                http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1282906465

                                                La spiegazione di tutto deriva dall'analisi dell'animazione: nei fotogrammi 1-2-3 e 9-10-11 il pistone freddo si muove in modo opposto alla pressione del gas e la situazione viene bel evidenziata dalla colorazione rossa del vettore pressorio.
                                                Potesse anche completare per inerzia il suo ciclo, di certo il pistone freddo non è utilizzabile come magnete induttore.
                                                Bisognerebbe poter utilizzare a tal fine il pistone caldo, che funziona divinamente secondo le forze, se non fosse che appunto... è troppo caldo !
                                                Quindi è necessario che una gran parte dell'energia accumulata dall'oscillazione del pistone caldo venga scaricata in qualche modo sul pistone freddo, in modo da permettergli di completare il suo ciclo e di agire come magnete induttore. Addio Free Piston !

                                                Riflessioni: il pistone caldo nell'alfa agisce contemporaneamente sia da dislocatore che da pistone di potenza... e a cosa serve il pistone freddo ?
                                                Serve solo ed esclusivamente a completare la dislocazione del gas e per questo assorbe energia che gli deve essere fornita dal pistone caldo.
                                                Per questo è teoricamente molto improbabile che un Alfa DE possa essere Free Piston... CVD !


                                                .
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                                                  Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                                                  Riflessioni: il pistone caldo nell'alfa agisce contemporaneamente sia da dislocatore che da pistone di potenza... e a cosa serve il pistone freddo ?
                                                  Serve solo ed esclusivamente a completare la dislocazione del gas e per questo assorbe energia che gli deve essere fornita dal pistone caldo.
                                                  Non è del tutto corretta la riflessione che hai fatto; il pistone caldo e quello freddo assieme fanno da dislocatore. Se guardi il funzionamento di un motore stirling alpha noterai che per 180° il motore non fornisce energia ma l'assorbe, 90° durante la dislocazione del gas dal cilindro caldo a quello freddo e 90° nella dislocazione da cilindro freddo a caldo. È questo il motivo per cui non si può realizzare un motore stirling in configurazione alpha con solo due cilindri se pur a doppio effetto, lo si può forse realizzare, complicando parecchio il sistema, a quattro (o sei) cilindri ognuno a doppio effetto.
                                                  Personalmente non sono amante dei free-piston, anche se dal punto di vista teorico sono i più affascinanti, perché credo che siano molto delicati nella messa a punto e abbiano un range ti temperatura di funzionamento molto stretto, ad esempio uno stirling free-piston solare funzionerebbe bene solo in certi periodi.

                                                  Ciao
                                                  Dino

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                                                  • #85
                                                    Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                                                    ...
                                                    Riflessioni: il pistone caldo nell'alfa agisce contemporaneamente sia da dislocatore che da pistone di potenza...
                                                    .
                                                    Riconosco l'imprecisione, dovevo scrivere:
                                                    "il pistone caldo nell'Alfa Doppio Effetto..."

                                                    Dobbiamo però intenderci su termine "Doppio Effetto"

                                                    Il doppio effetto di cui parli tu probabilmente è questo:

                                                    http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1282917200

                                                    Io invece intendo questo:

                                                    http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1282917213

                                                    Da ora in poi parlerò di "Stirling Doppio".

                                                    Nello Stirling Doppio, trattandosi in effetti di due motori contrapposti sfasati di 180°, il pistone caldo lavora per 360°, mentre quello freddo assorbe energia per 2/4 del ciclo, proprio come indicato nell'animazione del post 83.

                                                    Ciao, Rampa


                                                    .
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                                                      Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                                                      Nello Stirling Doppio, trattandosi in effetti di due motori contrapposti sfasati di 180°, il pistone caldo lavora per 360°, mentre quello freddo assorbe energia per 2/4 del ciclo, proprio come indicato nell'animazione del post 83.
                                                      Forse non riesco a capire bene io, ma se nel sistema "Stirling Doppio" il pistone caldo lavora (nel senso che produce lavoro positivo) per 360° e quello freddo assorbe per 180° (2/4 ciclo = ½ ciclo = 180°) significa che il pistone caldo fornisce lavoro nella fase di espansione del gas, nelle due fasi di dislocazione e nella fase di contrazione del gas mentre il pistone freddo assorbe energia per metà ciclo (non so quale ), credo che tu stia facendo confusione; tanto più che non si può sostenere che un pistone (quello caldo nel tuo esempio) fornisca energia quando l'altro l'assorbe, essendo il movimento dei due pistoni legato l'un l'altro; è il sistema nella sua interezza che fornisce o assorbe energia!
                                                      360°-180°=180°, torniamo alla mia osservazione e cioè che il sistema non fornisce energia nelle fasi di dislocamento, come se fossero due "stirling alpha tradizionali" uniti e sfasati di 180° l'un l'altro.

                                                      Originariamente inviato da rampa
                                                      nel post #83
                                                      La spiegazione di tutto deriva dall'analisi dell'animazione: nei fotogrammi 1-2-3 e 9-10-11 il pistone freddo si muove in modo opposto alla pressione del gas e la situazione viene bel evidenziata dalla colorazione rossa del vettore pressorio.
                                                      In queste due fasi il gas viene "dislocato" e la sua pressione non cambia, come non cambia il volume totale (dato dalla somma del volume all'interno del cilindro caldo e freddo); se non si ha variazione di volume e/o pressione non si ha lavoro (escludendo sempre gli attriri, altrimenti si ha lavoro negativo)
                                                      Ultima modifica di DinoDF; 27-08-2010, 23:47.

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                                                      • #87
                                                        Problema fisico matematico...

                                                        Credo di non essere stato capito forse perchè non mi sono ben spiegato.
                                                        Per intenderci, bisogna che seguiamo il filo logico della discussione, perchè estrapolare un singolo post o addirittura una singola frase di un post, porta solo a confusione.

                                                        Si era partiti dall'idea costruttiva dell'oscillatore termo-meccanico come indicato nel post n° 70.
                                                        Due cilindri uniti tra loro con due condutture e un generatore per ogni conduttura.
                                                        I due cilindri contengono due pistoni tenuti in posizione da due molle ognuno.
                                                        Abbiamo cioè due oscillatori meccanici contenuti dentro due cilindri: sarebbero come "due pendoli a molle".
                                                        Sulle due facce dei due pistoni agiscono quindi solo le pressioni del gas, non essendoci nessun tipo di collegamento meccanico tra i due pistoni.
                                                        Questa configurazione, senza cioè nessun collegamento meccanico ma solo pressorio tra i due pistoni di uno Stirling viene chiamata, in altre configurazioni ovviamente, "Free Piston".

                                                        Il problema fisico matematico era questo: scaldando un cilindro e raffreddandone l'altro, possono i due oscillatori meccanici (pistoni e relative molle) entrare in funzione e mantenere un movimento costante e realizzare così quello che io ho chiamato "oscillatore termo-meccanico" che funziona da solo, senza cioè che ci sia una qualche forma di trasmissione meccanica tra i due pistoni se non quella pressoria del gas ?
                                                        In pratica, un Alfa Doppio così improntato, può essere "free piston" ?

                                                        Il problema viene risolto calcolando le due P che agiscono sulle facce dei pistoni per ogni singolo fotogramma (16 in questo caso) attraverso l'equazione di stato dei gas.
                                                        Sottraendo i due valori (sono forze opposte) ne risulta un vettore di forza che come tutti i vettori ha un punto di applicazione, un'intensità (lunghezza) e una direzione e che viene applicato come mostrato nell'animazione del post n° 83 sui due pistoni movimentati graficamente con la sfasatura a 90°.
                                                        In pratica, un dato vettoriale realistico (la risultante delle pressioni dei due Stirling contrapposti) viene applicato ad un movimento ipotetico ideale, quello cioè dei due pistoni: se vettore e movimento sono congrui (vanno cioè nella stessa direzione) il vettore viene rappresentato in colore bianco, se invece il movimento del pistone è opposto al vettore, quest'ultimo viene rappresentato in colore rosso.

                                                        Risultato: nell'animazione 83 (che è frutto come ben si capisce di un lavoro molto accurato) si vede benissimo che la risultante pressoria non è congrua sul pistone freddo nel tratto del suo movimento che va dal centro all'estremità del cilindro: in pratica la risultante delle pressioni dei gas nei due Stirling contrapposti impedisce in modo evidente il completamento della dislocazione calda.

                                                        Quindi, così com'è, questo oscillatore termo meccanico, in configurazione "free piston" non funziona !

                                                        Comunque, ripeto, a parte il numero di neuroni coinvolti, questo esercizio non è stato inutile...
                                                        Ultima modifica di rampa; 28-08-2010, 14:53.

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                                                        • #88
                                                          Sicuramente sono stato poco chiaro fin dall'inizio, quello che volevo esporre è il perché il sistema non funziona, non funziona perché la dislocazione non viene completata.

                                                          Non ho verificato i tuoi dati ma credo che vi sia un errore da qualche parte nel calcolo del modulo dei vettori (ma posso sbagliarmi).
                                                          Prendiamo ad esempio il fotogramma 2
                                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                          Dai tuoi calcoli risulta che i due vettori hanno modulo maggiore di 0 e verso verso l'alto, questo significa che la pressione nei cilindri C1 e C2 è minore della pressione nei cilindri C3 e C4?
                                                          Se sì essendo il volume del gas in C1 uguale al volume del gas in C2 ed il volume del gas in C3 uguale al volume del gas in C4 per avere pressione minore in C1 e C2 significa che in quell'istante stiamo sottraendo calore dalla camera C2 in misura maggiore del calore fornito alla camera C1, oppure che stiamo fornendo più calore alla camera C3 di quanto sottratto alla camera C4
                                                          O è solamente dovuto al contributo delle molle? in questo caso si dovrebbero rifare i calcoli eliminando le molle e studiare, come già suggerito, un sistema a più cilindri sfasati, ad esempio 4 cilindri "doppi" sfasati di 90° o 6 cilindri "doppi" sfasati di 60°; oppure rifare i calcoli eliminando le molle nel cilindro freddo
                                                          .

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                                                          • #89
                                                            Originariamente inviato da DinoDF Visualizza il messaggio
                                                            Sicuramente sono stato poco chiaro fin dall'inizio, quello che volevo esporre è il perché il sistema non funziona, non funziona perché la dislocazione non viene completata.
                                                            Stessa mia conclusione !
                                                            Originariamente inviato da DinoDF Visualizza il messaggio
                                                            Non ho verificato i tuoi dati ma credo che vi sia un errore da qualche parte nel calcolo del modulo dei vettori (ma posso sbagliarmi).
                                                            Prendiamo ad esempio il fotogramma 2
                                                            [ATTACH]12201[/ATTACH]
                                                            Dai tuoi calcoli risulta che i due vettori hanno modulo maggiore di 0 e verso verso l'alto, questo significa che la pressione nei cilindri C1 e C2 è minore della pressione nei cilindri C3 e C4?
                                                            .
                                                            Si ! Corretto ! Però C3+C4 spinge in su solo perchè di volume inferiore di C1+C2. Lo scambio di calore non c'entra per niente. Adiabaticità interna (!).
                                                            L'equazione di stato dei gas (opportunamente modificata per questo calcolo) prevede che:
                                                            P2 = R*(n1*K1+n2*K2)/V2
                                                            n1 = moli di gas in C3
                                                            n2 = moli di gas in C4
                                                            K1 = K° massimo (in C3)
                                                            K2 = K° minimo (in C4)
                                                            V2 = C3+C4

                                                            Ora, le moli di C1+C2 = moli di C3+C4
                                                            Idem per le T°che sono uguali
                                                            Che cambia sono i volumi: C1+C2 >> C3+C4

                                                            Inevitabilmente P2 > P1

                                                            La percentuale di contatto dei gas con le superfici calde e fredde non dovrebbe essere conteggiata nell'equazione di stato, per il fatto che con un rigeneratore efficiente il problema non si pone più.

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                                                            • #90
                                                              Originariamente inviato da rampa Visualizza il messaggio
                                                              .....
                                                              Quindi è necessario che una gran parte dell'energia accumulata dall'oscillazione del pistone caldo venga scaricata in qualche modo sul pistone freddo, in modo da permettergli di completare il suo ciclo e di agire come magnete induttore.
                                                              ......
                                                              Chiariti i dubbi, proseguiamo col filo del discorso.
                                                              Se le due camere invece di essere affiancate vengono sovrapposte, è possibile collegare dinamicamente con degli steli i due pistoni.
                                                              Le soluzioni proposte sarebbero ben quattro, ma una solo mi affascina di più per vari motivi.
                                                              Ed è la soluzione animata, che io chiamerei AlfaYoYo... intuibile il perchè:

                                                              http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1283072005

                                                              Le altre le mostro nel disegno solo per completezza, ma non sono degne di essere animate, a mio giudizio.

                                                              http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1283072351

                                                              Non sono in grado di proporre calcoli a riguardo, per ora.
                                                              Dovrò affrontare comunque a breve lo studio fisico matematico delle molle e dei relativi oscillatori meccanici.
                                                              Un settore affascinante...


                                                              Mi accorgo adesso che mancano i rigeneratori nel disegno: vanno messi, ovviamente...


                                                              .
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