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Ottenere acqua potabile nel deserto dal ciclo di Stirling

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  • Ottenere acqua potabile nel deserto dal ciclo di Stirling

    Salve , mi chiedevo se ,per mezzo di una macchina frigorifera di stirling Macchina frigorifera Stirling - Wikipedia azionata da un secondo stirling con parabola a concentrazione e ventole di raffreddamento elettriche ( a loro volta azionate da energia elettrica prodotta da 1 pannello solare ) , si potrebbe condensare l'acqua presente in atmosfera.

    per tale scopo( ricavare acqua potabile nel deserto dall'aria ) gia' esistono sistemi frigoriferi ad assorbimento (NH3 + H2O). Ricavare acqua potabile dall'umidità dell'aria nel deserto che ne pensate? l'idea secondo voi puo' essere valida??
    grazie in anticipo per la collaborazione

    Francy
    Ultima modifica di Mr.Hyde; 29-08-2013, 11:53.

  • #2
    *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

    Ma nel deserto c'e' cosi' tanta umidità?
    La notte la temperatura cala molto. Se ci fosse alta umidità la mattina ci sarebbe la rugiada..... e non sarebbe piu' deserto!
    Ultima modifica di nll; 02-09-2013, 20:08.

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    • #3
      ciao egabriele, innanzi tutto ti ringrazio per l'interessamento al thread
      Ti posso rispondere in questo modo sperando di essere esaustivo

      Nel deserto del Negev in Israele, per esempio, la media annua dell'umidità relativa dell’aria è del 64%. in ogni metro cubo di aria ci sono 11,5 ml di acqua.

      I ricercatori tedeschi del Fraunhofer Institute hanno così recentemente annunciato di aver sviluppato un nuovo metodo per trasformare l’umidità presente nell’aria in acqua potabile utilizzando energie rinnovabili, rendendo il sistema energeticamente autonomo. Essi propongono grandi impianti di raccolta acqua che possono essere collocati anche nei luoghi più remoti, come il deserto del Sahara.

      Un team di ricercatori americani sta lavorando a sistemi sempre più efficienti per estrarre acqua dalla nebbia e dalle brume mattutine. Ne potranno beneficiare i paesi più assetati ma anche il mondo occidentale. Con numerosi vantaggi per l'ambiente. (Focus.it, 2 maggio 2011)
      Nebbia deserto

      L'idea non è del tutto nuova: impianti simili sono già utilizzati da più di 30 anni in Chile, Perù , Ecuador e Guatemala. Si tratta di grandi reti di nylon o polipropilene che intrappolano e fanno condensare l’umidità sospesa nell’aria.

      La Stenocara gracilipes è un coleottero del Naib, dove l'aria fredda e umida dell'Oceano portata verso il continente incontra l'aria calda del deserto formando una coltre di nebbia. L'umidità che si genera quando il sole va a dissipare questa nebbia si condensa sull'estremità dell'addome della Stenocara formando delle piccole gocce, che scivolando sul suo dorso altamente idrorepellente giungono per gravità alla bocca del coleottero dissetandolo. Questo stratagemma consente all'animale di arrivare a vivere anche otto o nove anni in zone del deserto dove cadono meno di 40 millimetri di pioggia ogni anno.

      In alcuni deserti l'umidita' relativa scende anche al 20% , i deserti meno umidi sono quelli ghiacciati

      cordialita'
      Ultima modifica di Mr.Hyde; 02-09-2013, 17:14.

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      • #4
        Si, direi che sei stato esauriente.
        Da qui mi viene in mente se strutture del genere poste in punti strategici ai bordi dei deserti non potrebbero fermare il processo di desertificazione.

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        • #5
          inizia tutto da qui
          http://people.unica.it/fisicatecnica...crometrico.jpg

          il 20% di umidità relativa a 40°... è una discreta quantità di acqua.
          grossolanamente è relativamente facile condensarla sotto i 10°c

          ci sono tanti modi, attivi e passivi, per farlo.

          la macchina frigo ciclo stirling, azionata da un'altra macchina stirling, azionata dal sole e raffreddata da una ventola elettrica grazie un fv... mi sembra un pelo troppo complicato per avere un buon rendimento.
          visto che ora i pannelli fv sono meno costosi.... e le celle di peltier pure... io proverei a capire i rendimenti ottenibili in questa piu semplice configurazione.
          bisognerebbe accumulare l'energia elettrica prodotta, in quanto il processo è energicamente meno costoso quando l'umidità relativa è piu elevata grazie all'aria meno calda.

          grossomodo cosi:
          fv -- tensione in DC -- accumulo in batteria ed eventuale utilizzo immediato--- cella peltier raffredata ad aria da ventola DC ---- lato freddo della peltier raffredda superfice che si porta sotto la temp di saturazione dell'umidità, che condensa.

          può funzionare tutto anche senza batteria.... che è la cosa piu costosa... difficoltosa da trasportare.-... che si logora nel tempo.
          mentre il resto dei componenti.. ben dimensionati e installati... teoricamente ha durata illimitata.. (a parte la ventola non ci sono parti in movimento)

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