Strumenti di calcolo sui motori esotermici - EnergeticAmbiente.it

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Strumenti di calcolo sui motori esotermici

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  • #31
    Ciao fort41,
    se il regolamento di Energeticambiente non prevede limitazioni alla promozione pubblicitaria, non c'è niente di male e sei libero di farla. Anzi, sapendo che l’autore è diventato un frequentatore del forum c’è qualche possibilità in più che qualche utente possa decidere di comprare il tuo libro per approfondire gli aspetti teorici e pratici prima di cimentarsi nella costruzione di dispositivi inutili.

    Impegnarsi nella costruzione senza aver prima approfondito la teoria può essere molto dispendioso e frustrante. D’altronde più si conoscono i dettagli teorici più ci si rende conto che un eventuale motore di Stirling sarà sempre un oggetto fine a stesso e la sua realizzazione niente di più che un hobby come un altro.

    Ti confermo che sono sempre disponibile al dialogo tecnico, ma per ora non ho nessun quesito da porti perché non hai ancora scritto nulla che ha stuzzicato la mia curiosità.

    A questo proposito, hai avuto la possibilità di verificare se i risultati dei miei strumenti di calcolo sono corretti?
    Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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    • #32
      ciao Yuz,
      io penso invece che il motore Stirling può non essere un oggetto fine a se stesso, destinato ai "modellisti": ci sono già parecchie ditte che fanno oggetti da 5-10 kw per la co-generazione domestica, ce ne sono un paio nello spazio, e se poi pensiamo alla macchina frigorifera sembra che il campo del già applicato sia ancora più vasto. Poi ci si può divertire a calcolarli per il solo scopo di realizzare un modello che funziaona, e che "torna" decentemente col calcolato, e arriviamo agli strumenti.
      Non sono riuscito a capire come fare a mettere su questo blog uno dei miei, per esempio quello per il motore Manson, che è molto semplice (è in excel).
      Poi potremmo discutere dei più complessi, arrivando all'alfa che è quello, a mio avviso, il cui funzionamento reale più si scosta dal calcolato; ti faccio un esempio: con la teoria isoterma si arriva a dire che i due pistoni devono essere sfasati di 90 gradi.
      Bene, io ne ho fatti alcuni, e se non porti lo sfasamento verso i 120 gradi, o più (cribbio!), il motore non gira.
      Ora sappiamo bene che la teoria isoterma è una prima approssimazione, ma ciò non giustifica lo scostamento così grande: tu hai idea cosa causi questo scostamento?
      Io non ho trovato quasi nulla al proposito, dico quasi perchè ho trovato uno scritto dove l'angolo non era il canonico, ma non si diceva altro; per contro sono parecchi i casi di chi dice di avere fatto un alfa a 90 gradi che non gira.
      Quindi, quell'approsimazione che nel gamma non comporta scostamenti, nell'alfa è micidiale: la struttura della formula che esprime il lavoro è la stessa, sempre con un massimo ai 90 gradi, cosa negata dall'esperienza.
      Ma se nella teoria applicata (quella isoterma) lego correttamente le pressioni ai volumi (tutti) e alle relative temperature, vuol dire che c'è un'altra incognita nascosta, almeno a me: forse il ruolo dei volumi del riscaldatore e del raffreddatore, ruolo che in questa teoria di fatto viene non considerato, e sono visti come soli volumi morti, mentre sono funzionali.
      Hai qualche idea in proposito?
      fort41

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      • #33
        Ciao fort41,
        spendo due parole sul ciclo di Stirling teorico che permettono di gettare le basi per futuri ragionamenti.
        Nel ciclo teorico la fase di espansione isoterma calda è l’unica fase “spontanea” (perché produce lavoro di volume), la compressione isoterma fredda è l’unica fase “forzata” (perché consuma lavoro di volume) e le due isocore sono fasi “neutre” (perché entrambe sono associate a lavoro di volume nullo).
        In presenza di pressione ambientale (atmosferica o pressurizzazione del carter) la situazione cambia: l’espansione isoterma calda appare un po’ meno “spontanea” in quanto il lavoro utile netto che compete alla fase risulta ridotto del lavoro fatto contro la pressione ambientale mentre la compressione isoterma fredda appare un po’ meno “forzata” in quanto il lavoro utile netto da fornire risulta ridotto del lavoro fatto dalla pressione ambientale.
        Se la pressione alla fine dell’espansione isoterma calda risulta superiore alla pressione alla fine della compressione isoterma fredda e se la pressione ambientale risulta compresa fra questi due valori, anche la fase di compressione isoterma fredda appare completamente “spontanea”.
        Quando tutte le fasi del ciclo possono avvenire in modo “spontaneo” il ciclo risulta autoavviante e non è necessaria la presenza di un volano.

        Il ciclo delle versioni alfa e beta è distorto rispetto a quello di Stirling teorico.
        La sua rappresentazione nel piano P-V in presenza dello sfasamento canonico di 90° assomiglia a un uovo nella versione beta e a un boomerang nella versione alfa.
        Mentre nella forma a uovo è ancora possibile trovare delle condizioni tali per cui le fasi “spontanee” risultano predominanti, la distorsione del ciclo a forma di boomerang comporta la comparsa di fasi “forzate” ineliminabili che possono essere superate solo in presenza di un volano adeguatamente dimensionato e un avviamento forzato.
        L’incremento dello sfasamento nella versione beta modifica la forma del ciclo facendo progressivamente perdere i connotati del boomerang a favore di quelli di un uovo e permette di acquisire la possibilità di rendere il ciclo prevalentemente “spontaneo”.
        Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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        • #34
          ciao Yuz,
          mi sono spiegato male: quando dicevo che il motore "non parte" non mi riferivo al self-starting, che gli stirling reali, fatta una piccola eccezione per quelli a pistoni liberi (non overdriven, da discutere) non sanno cosa sia, ma al più banale fatto che, cessato il lancio, anche poderoso, il motore fa qualche giro, grazie al volano, e si ferma.
          Come l'auto quando la batteria è ben carica (lancio poderoso), ma non arriva la benzina.
          Questo fatto l'ho riscontrato regolarmente negli alfa; poi porti lo sfasamento da 90° a verso i 130 °, e con piccolo lancio il motore lavora, ma, fatto sintomatico a mio avviso, richiede temperature calde decisamente più alte del calcolato.
          Il beta e ancor più il gamma non soffrono di questa crisi di identità (col programma di simulazione, sia mio che di altri), e si comportano bene: quindi è la simulazione dell'alfa che non è aderente alla realtà fisica, mentre la stessa è accettabilmente descritta per gli altri due.
          Qualcosa di simile accade, sia pur in misura molto ridotta, anche con il ringbom overdriven.
          Però tutti continuano a utilizzare la teoria isoterma, almeno quelli che conosco io.
          Io una ideuzza ce l'ho, e ci sto lavorando sopra con penna, calamaio e pc, da qualche giorno, e mi comincia a spaventare l'equazione che si profila all'orizzonte.
          Penso che rimetterò in efficienza un qualche vecchio alfa, con le dovute varianti, per verificare se il problema è dove penso, prima di spingermi avanti troppo con le equazioni: non sono più un giovanotto, e non ho più la capacità di calcolo matematico di una volta.
          Parlo naturalmente di cicli attesi di motori reali: quelli teorici è ora di lasciarli, con la massima stima e gratitudine, al Reverendo: propongo di bandire le parole isoterma e isocora, seppur con rammarico, utilizzando le più generali curva di compressione (dal p.m.i. al p.m.s.) e curva di espansione (dal p.m.s. al p.m.i.), che solo dopo aver ben capito come avvengono nella realtà (dell'alfa), potremo modellizzare matematicamente in modo più preciso.
          Si deve affinare bene il modello fisico, solo allora ha senso fare della matematica, ed è quello che ho iniziato a fare.
          Tu sai se qualcuno ha fatto reali passi avanti rispetto al buon Schmidt ?
          Poi un giorno se vuoi parleremo del self-starting, che però prima richiede una definizione esaustiva: per capirci, quelli che vedi su youtube che partono con piccolissimi "fruk" meccanici, NON sono self-starting.
          fort41

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          • #35
            Originariamente inviato da fort41 Visualizza il messaggio
            Tu sai se qualcuno ha fatto reali passi avanti rispetto al buon Schmidt ?
            Non te lo so dire perchè non mi sono mai interessato ai lavori di Schmidt.
            Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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            • #36
              ciao Yuz,
              a mio avviso, e non solo visto da quanti decenni il lavoro di Scmidt regge e tutti continuano a riferirsici, quel lavoro è la pietra miliare fondamentale nella storia dello stirling reale, punto di partenza indispensabile se non si vuol fare solo della Termodinamichetta come ho già detto nel passato, o se si vuol fare dei simulatori che abbiano senso, e non siano un banale esercizio su un ciclo nella realtà inesistente.
              Come ho suggerito, il ciclo teorico lasciamolo al buon Reverendo, che ha già fatto tanto, e vediamo di portare il testimone un po' più avanti: nel mio scritto precedente, oltre alla domanda cui hai risposto, ho posto un problema non da poco, problema che speravo fosse commentato. Comunque, tetragono agli eventi, sono andato avanti, e l'ipotesi che ho fatto sul perchè il simulatore stirling alfa sbagli di molto (mentre il beta e il gamma sono veraci) si profila essere sempre più consistente e fisicamente logica.
              Al momento ho abbandonato (non un via definitiva!) la soluzione per via analitica per le complessità che presenta, e sto cercando di inserire nel mio simulatore un processo iterativo che approssimi la soluzione.
              Se poi interessa a qualcuno, la racconterò, sempre che confermi i risultati pratici su un po' di motori alfa che ho fatto.
              Ciao tutti (anche se ho l'impressione che siamo solo noi due)
              Fort41

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              • #37
                Ho scelto di non interessarmi ai lavori di Schmidt per non privarmi del divertimento di scoprire da solo i “segreti” dello Stirling e applicando solo i concetti di base di quella che tu chiami “termodinamichetta” si arriva a comprendere l’inutilità tecnologica del motore di Stirling.
                Gli strumenti di calcolo che sto realizzando nel mio tempo libero servono a rendere maggiormente accessibili dei concetti che altrimenti resterebbero soltanto privilegio di pochi con la speranza che con il tempo le persone possano acquisire le conoscenze per poter valutare e riconoscere in modo autonomo le potenzialità di una tecnologia invece di credere ciecamente allo Schmidt di turno.
                Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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                • #38
                  ciao Yuz,
                  ognuno ha diritto alle proprie idee, fino a che non sconfinano nella distorsione della realtà.
                  Se ho cominciato, alcuni anni addietro, a interessarmi dello stirling è proprio perchè c'era troppa gente che vi poneva sopra speranze infondate ed esagerate, stimolata da pseudo scienziati: anche questo forum ne è un esempio, ed era d'uopo dare una ridimensionata; vedi come ho plaudito quando tu hai ben sottolineato che il rendimento favoloso di Carnot c'ere se, e solo se, era presente il rigeneratore ed era perfetto (Erig=100% !).Dettaglio trascurabile ma regolarmente disatteso.
                  Però penso anche che chi è in certe posizioni abbia il dovere moral-scientifico di dire cose vere e provate: circa l'inutilità dello stirling ti invito a leggere gli scritti del prof.Senft (articoli e libri), o del prof.Vincenzo Naso ("La macchina di Stirling", quindi per semplificare motore e criogeneratore), o del prof.Finkelstein, o del prof. A.J.Organ, o del prof.Urieli, e , se vuoi, molto immodestamente e non certo all'altezza teoretica dei precedenti, del sottoscritto.
                  Molto interessante e fondamentale è poi il libro di Martini della NASA: come ti ho già detto, ci sono un po' di stirling nello spazio.
                  Apprezzo molto che tu abbia deciso di ignorare oltre a Schmidt anche questi ultimi signori per poterti divertire, è una cosa molto intelligente senz'altro: però, quando poi si esce dal privato e si entra nel pubblico (web) si ha il dovere di dire le proprie idee e quelle di chi la pensa al contrario; la par condicio è più importante nella scienza e nella tecnica che nella politica.
                  Guarda che mai i veri "Schmidt di turno" vogliono essere creduti ciecamente: dicono i perché e i percome, soprattutto quelli degli altri, e portano avanti il testimone, per tutti.
                  Ho pensato di potere dare il mio piccolissimo contributo a questo avanzamento scrivendo un libro e poi su questo forum, in particolare l'ultimo "perché" sullo stirling alfa di cui ho già parlato, e di cui finalmente stanotte sono arrivato a capo, ma vedo ora che qui non c'è spazio per questa aperta discussione, e pertanto lo inserirò nella prossima edizione del mio libro, o anche in qualche forum che viva nel 2000 e non nel 1830 circa, se c'è.
                  Dovresti però cambiare nome alla sezione, io almeno per strumenti di calcolo intendo qualcosa che calcoli "bene", e non che faccia autoerotismo parascientifico, fine a se stesso: metti la gente in condizione di calcolare bene, poi loro, visti i risultati, decideranno se la tecnologia è quella che gli serve o è solo un divertissement più intelligente di altri. Diversamente, sei tu che decidi al posto loro.
                  Stammi bene,
                  fort41

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                  • #39
                    Gli strumenti di calcolo sono un’opportunità per chi sceglie di non impegnarsi nello studio della teoria e per questo motivo non costituiscono mai un punto di arrivo.
                    Ho scelto di renderli accessibili gratuitamente e li ho proposti in questo forum alla ricerca di un dialogo che purtroppo non è ancora iniziato.
                    Noto che hai ascoltato il mio consiglio e approfitti continuamente per fare pubblicità al tuo libro e ora anche alle tue future pubblicazioni.

                    Yuz di Scienza Laterale
                    Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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                    • #40
                      simulatori

                      Salve a tutti, anche se pochini.
                      E' ormai passato un anno, siamo nel 2015, e degli "strumenti di calcolo" non ho visto nulla, se non quello che definii "termodinamichetta", per dire che erano quattro chiacchere su delle trasformazioni teoriche che il vero motore , eso o endo che sia, si guarda bene dal fare. Evidentemente qualcuno non si vuole mettere in gioco, o impegnarsi più di tanto.
                      Allora, per supplire, chi fosse interessato a un bellissimo "strumento di calcolo" del motore stirling, accessibile in rete, cerchi il simulatore del prof.Zig Herzog: ci caricate i dati del vostro motore e lui vi spara fuori tutto, diagrammi (quelli veri o quasi, reali, non la termodinamichetta), potenze e così via.
                      E fa una analisi adiabatica, finalmente !
                      O, se volete, più semplici e che danno risultati entro qualche percento da quello ora citato, i miei simulatori, che fornisco gratis a chi è interessato, basta mandarmi un messaggio e l'indirizzo mail, lavorano in Excel, sono per tutti e tre i tipi di Stilrling, Ringbom compreso, e per il Manson
                      Avevo pensato di metterli in questo sito, ma poi ci sono state reazioni oscurantiste e ho lasciato perdere: chi è interessato me li chieda.
                      Fort41
                      Ultima modifica di fort41; 07-03-2015, 19:38. Motivo: correzione

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                      • #41
                        Non c'è alcuna fretta di aggiungere una lapide sulla tomba della tecnologia Stirling con altri strumenti di calcolo.

                        Yuz di Scienza Laterale
                        Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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                        • #42
                          Saluti a tutti , è parecchio che non scrivo ma leggo e ascolto quando posso ( sto ristrutturando casaaaaaa!!!!!!!) .
                          Con lo stirling sono fermo con le mani ma faccio andare la testa e ovviamente ho comprato il tuo libro e dopo averlo "ciucciato" ne ho consigliata la lettura a due amici (purtroppo non leggono questo forum) che puntualmente lo hanno acquistato . Mi dispiace che ci siano questi attriti tra voi due ma ancora di più mi dispiace che ci sia poca partecipazione . Il problema è che state parlando la lingua giusta , niente cazzate con le lattine e i barattoli ma calcoli , formule cazzute che """o le capisci o ti fai aiutare o lo stirling NON LO COSTRUISCI """ Qui fate sul serio e quindi una parte degli stirlingari molla perchè non ha le balle per costruire seriamente , oppure perchè è intimorita dalla preparazione TEORICA che dimostrate di avere . Sì , teorica per forza dato che fino ad ora non è dimostrato che rispettando i rationals di un gamma da 1cc

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                          • #43
                            Scusate ieri sera la tastiera mi ha mollato dopo soli 12 anni , adesso l'ho cambiata . Dicevo che : Sì , teorica per forza dato che fino ad ora non è dimostrato che rispettando i rationals di un gamma da 1cc questi valgano anche per un gamma da 500cc . No mi sono sbagliato , i rationals sono sempre quelli ma i parametri ( tutti ) cambiano al variare della cilindrata . Ho i disegni di uno stirling tedesco che funziona ed è in vendita da anni , adesso voglio vedere dove hanno sbagliato i crucchi o dove avete sbagliato voi . Una citazione d'obbligo :
                            Parlo naturalmente di cicli attesi di motori reali: quelli teorici è ora di lasciarli, con la massima stima e gratitudine, al Reverendo: propongo di bandire le parole isoterma e isocora, seppur con rammarico, utilizzando le più generali curva di compressione (dal p.m.i. al p.m.s.) e curva di espansione (dal p.m.s. al p.m.i.), che solo dopo aver ben capito come avvengono nella realtà (dell'alfa), potremo modellizzare matematicamente in modo più preciso.
                            Si deve affinare bene il modello fisico, solo allora ha senso fare della matematica, ed è quello che ho iniziato a fare.
                            Mi chiedo dove sono Rampa , Stranamore e tanti altri che non cito perchè tantissimi !!!!

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                            • #44
                              cicli attesi di motori reali: quelli teorici è ora di lasciarli, con la massima stima e gratitudine, al Reverendo: propongo di bandire le parole isoterma e isocora, seppur con rammarico, utilizzando le più generali curva di compressione (dal p.m.i. al p.m.s.) e curva di espansione (dal p.m.s. al p.m.i.), che solo dopo aver ben capito come avvengono nella realtà (dell'alfa), potremo modellizzare matematicamente in modo più preciso.
                              Si deve affinare bene il modello fisico, solo allora ha senso fare della matematica, ed è quello che ho iniziato a fare.>

                              Ciao Spartano,
                              Hai ragione, propongo di scolpire le tue parole nella pietra, e belle profonde!
                              Sai, molte volte la gente applica qualche formula matematica poi dice che ha fatto il modello matematico: non è così, come tu ben riassumi: prima si deve capire la realtà fisica, coi suoi limiti, e poi vedere di descriverla matematicamente, magari in modo approssimato; non è praticamente mai possibile avere delle descrizioni perfette, quelle approssimate vanno benissimo se abbiamo ben valutato i termini e il significato delle approssimazioni.
                              Circa l'assenza di feeling con fecondi autori di questo blog, a me non piace l'oscurantismo e l'apriorismo, molte volte celano dietro a se la non conoscenza (nota bene: non ho detto ignoranza) dei temi; poi ognuno è libero di mettere pietre tombali dove vuole, però se si guarda in giro vede che è solo lui a farlo o quasi.
                              Certo che è più facile giocare con gli espansorini adiabatici con il pistolino sul pistone che apre la valvola di immissione, reggendo, se ci riesce, a migliaia di martellature al minuto per un po' di tempo (po' nel senso di molto poco), o giocare con schemi funzionali di strani motori Manson a effetti multipli: se lo Stirling è morto, perchè non lo è il Manson che gira gira è un po' peggio, sia come rendimento che potenza specifica, del precedente?
                              Misteri della psiche!
                              Circa i rationals e il cc, hai toccato un aspetto bellissimo e pochissimo trattato che è quello della scalabilita di un motore:
                              per capirci, presumi di avere realizzato diciamo l' 1cc. e che esso dia certe prestazioni, come lavoro atteso, potenza, numero di giri, coppia, e così via: se lo stesso motore lo scalo geometricamente di diciamo due volte, cosa succede ai parametri precedenti? Per esempio, raddoppiano tutti?
                              Pensaci un po'!
                              Comunque Spartano, vai avanti così che vai bene.
                              Fort41
                              Ultima modifica di fort41; 04-05-2015, 12:22. Motivo: piccola correzione

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                              • #45
                                [QUOTE=Yuz;119612585]Non c'è alcuna fretta di aggiungere una lapide sulla tomba della tecnologia Stirling con altri strumenti di calcolo.

                                Ti consiglio di dare una occhiata al La Repubblica di oggi 4 Giugno del '15 :ditta RIPASSO, svedese, 2 sistemi Stirling solari nel deserto del Kalahari, rendimento del 32%; questo a riprova che sei tu ad avere troppa fretta a mettere pietre tombali!
                                Eh, l'espansore adiabatico a valvola comandata dal pistone, quello si che è degno di un Proceeding!
                                Se cambi idea, non è mai troppo tardi, scrivimi che lo mando anche a te il simulatore (quello del motore reale, non quello del ciclo teorico, che non serve a niente perchè bastano due stupide formulette per dire tutto quello che dice!).
                                Fort41

                                Commenta


                                • #46
                                  Ciao Fort,
                                  immagino che tu ti stia riferendo a questo articolo: Rinnovabili, da un motore dell'800 il fotovoltaico più efficiente del mondo - Repubblica.it

                                  Nell'articolo si legge: Larsson ha annunciato che il prossimo passo è la commercializzazione della sua tecnologia. Il problema, per ora, sembra essere il prezzo finale, che dovrà rimanere contenuto se vuole competere con quello del normale fotovoltaico.

                                  Ti rispondo con una domanda che nel mondo reale è l'unica che conta: in quanto tempo si ripaga un impianto come quello presentato nell'articolo di Repubblica?
                                  Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Ti rispondo con una domanda che nel mondo reale è l'unica che conta: in quanto tempo si ripaga un impianto come quello presentato nell'articolo di Repubblica?[/QUOTE]

                                    Allora, così va già un po' meglio, la pietra tombale non è "assoluta", ma dipende (come quasi è sempre) dal pay-back:
                                    quei due affari sono costati non so quanto ma sicuramente un spataffio, e non daranno pay-back mai, almeno quello in moneta sonante !
                                    Certe cose si fanno per ritorni non necessariamente puramente economici, quali il test in ambiente reale ostico (il Kalahari non scherza), o per motivi pubblicistici, o per altro ancora, o magari soltanto per creare un back-ground di conoscenze, il tutto chiaramente per poi trarre vantaggio (pay back in soldini) in un secondo tempo.
                                    Quindi, potremmo dire, c'è gente che non mette pietre tombali a gogò come fai tu, ma che pianifica una serie di azioni proprio per poter ben valutare le prestazioni che un oggetto può dare (o deve dare) , da cui il costo dell'oggetto e da cui il pay back, ambiente per ambiente (al polo nord il ghiaccio non costa niente, nel Kalahari vale più dell'oro).
                                    Così almeno si fa nelle industrie serie, e solo alla fine, se proprio non esiste ambiente in cui ci sia un pay back decente, si passa l'ordinativo alle pompe funebri per la lapide.
                                    Chi è nato saputo invece può saltare tutti questi passaggi.
                                    Fort41

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                                    • #48
                                      Forse un giorno aprirai gli occhi anche tu e diventando amaramente consapevole del fatto che
                                      l’unico ostacolo alla diffusione degli Stirling e di tante altre tecnologie spacciate per innovative e rivoluzionarie ma mai decollate è la mancanza di una convenienza puramente economica.
                                      L’applicazione Stirling con solare a concentrazione (quella dell’articolo di Repubblica che hai segnalato) è probabilmente una delle peggiori sul piano di rientro economico. Fra le altre cose non si tratta neppure di una novità e almeno una ditta che li produceva in passato ha chiuso i battenti dopo poco tempo portando i libri in tribunale per il fallimento. Se cerchi nelle discussioni di questa sezione del forum puoi trovare i dettagli dell’accaduto.

                                      Per quanto riguarda il Colibrì, ovvero l’espansore volumetrico che continui a disprezzare, si tratta di una tecnologia in commercio da alcuni anni in una caldaia cogenerativa lion-Powerblock, BHKW Animation | lion energy

                                      A mio avviso il Colibrì è un dispositivo che potrebbe avere successo anche nel mondo industriale perché, diversamente dallo Stirling, ha le carte in regola per rendere sfruttabili le sorgenti termiche a bassa entalpia (cioè con temperature che possono essere anche inferiori ai 100°C) attualmente inutilizzabili.
                                      Se sono rose fioriranno.
                                      Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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                                      • #49
                                        Si va bene che forse è antieconomico ma sarebbe interessante capire quale è il meno peggio . Alfa beta gamma . Manson ? Sarebbe interessante approfondire se ci serve il carnot o il ciclo reale proposto da fort41 , yuz fai uno sforzo e aiutaci a capire . Lo stirling a concentrazione è antieconomico nella stessa misura in cui è antieconomico un suv a benzina . Il problema secondo me va affrontato con il paybak reale e quindi mettendoci dentro tutto il protocollo di kioto e i nubifragi che colpiscono il centro italia o la california . Yuz ma cosa vuol dire che è antieconomico ? Sono *******te prescritte e non sto parlando del solito presunto complotto ma sostengo che questi motori possono essere una valida alternativa perchè sono semplicissimi da costruire e da gestire , il problema unico è " LA PROGETTAZIONE " . Tutti noi stirlingari sappiamo che l'unica azienda seria che ha speso cifre per lo studio di questi motori è la philipsh degli anni 70 e adesso ci si trova in difficoltà perchè gli studi fatti sono sempre e solo teorici ( senft, shimith, martini,naso ,ross e che balle ! ) e l'unico metodo valido è il concetto del " motore reale " e non assolutamente il motore teorico con tutte le nostre belle balle di carnot che va quando vuole , basta disegnarlo ed è perfetto !!! Ma non è perfetto il gamma costruito ***** !!!! Non va , non va e non va !!! Quindi ben vengano tutti i sistemi che ci aiutano a progettare il motore reale e non teorico perchè di teorico ne abbiamo piene le balle ,con questo sono certo di rappresentare una parte significativa di stirlingari . Kiss.

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                                        • #50
                                          [QUOTE=spartano;119628484]Si va bene che forse è antieconomico ma sarebbe interessante capire ........]
                                          Ciao Spartano,
                                          ogni tanto vengo a dare un'occhiata per vedere se poi sono usciti gli "strumenti di calcolo" per confrontarli con i miei simulatori, e non trovo nulla: si vede che il discorso non interessa più di tanto, neanche a chi l'ha iniziato.
                                          Comunque, tornando al tuo discorso, alla fine proverò a inserire un articolo di Pascale Stouff, a mio avviso piuttosto interessante, fa un bel quadro della situazione dello Stirling nel mondo, ed è uno che mi piace perchè non ha la "lapide tombale " facile come Yuz.
                                          Però consentimi una considerazione (semplificando parecchio): per il progetto di un motore (Stirling reale) possiamo posizionarci a uno di questi tre livelli:
                                          1) sono un pivellissimo, uso il diagramma teorico e quello che lui mi dice con la sua "termodinamichetta isoterma" (Yuz); sono stato molto bravo, e ho inserito anche i volumi morti: poi realizzo il motore, nel caso dello Stirling, se è un gamma molto probabilmente gira, se è un beta forse, se è un alfa o un Ringbom manco ad ammazzarlo.
                                          2) sono un poco più evoluto, uso il diagramma che nasce dall'andamento reale dei volumi, ma uso ancora approccio "isotermo" (é il caso dei miei simulatori): faccio il motore come dai dati che ne escono, e scopro che funziona "quasi quasi" come calcolato se è un gamma, se è un beta, se è un Ringbom, e se ho fortuna e ho letto attentamente certi libri, e magari sono passato a un approccio "adiabatico" anche se è un alfa.
                                          3) sono più evoluto ancora, e uso gli approcci consentiti dall'uso di grossi computer, con soluzioni numeriche di sistemi di equazioni differenziali : se ho il simulatore (chi ce lo ha se lo tiene ben stretto!) faccio il motore, l'alfa, e lui funziona, "quasi" come calcolato. Come calcolato mai, neanche a questo livello 3 !
                                          NOTA: se non funziona neanche il gamma, è bene che metta in discussione le mie capacità "meccaniche"!
                                          Però, come ho già detto molte volte, una cosa e il progetto termodinamico, già a livello due si va molto bene, e un'altra cosa è il progetto meccanico e la sua realizzazione che lo rende riproducibile e utilizzabile nella pratica.
                                          Qui, per uscire dalla fase del modello, entra in ballo in know-how: non ti aspettare che le ditte che sono a questo livello ti dicano come devi fare, se lo tengono per loro, gli è costato troppo guadagnarselo!
                                          Intendo lavorazioni , materiali, tolleranze, problematiche di lubrificazione, pressurizzazioni, ecc ecc.
                                          Uno stirling motore e non modello non si fa con martello e black&deker il sabato pomeriggio.
                                          Quindi devi decidere: se vuoi fare dello stirling professionale, o vai a lavorare in una ditta che fa questi robi qui, o ti fai la ditta che li fa.
                                          Nell'allegato vedi chi sono le ditte che se ne occupano a questo livello.
                                          Oppure ti fai dei bei modelli, intelligenti e divertenti, e hai la soddisfazione di sapere "quasi" come vanno le cose, e di farle andare. Perchè non ci provi ? Ti consiglio di partire dal gamma.
                                          Avrai, e già cominci, anche il vantaggio di non parlare a vanvera di certi argomenti.

                                          Stouff - les_moteurs_a_air_chaud.pdf
                                          Fort41
                                          Ultima modifica di fort41; 23-07-2015, 14:48.

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                                          • #51
                                            Non è la possibilità di costruire uno Stirling funzionante ad essere in discussione.
                                            Non è in dubbio neppure il fatto che la realizzazione di un motore degno di questo nome sia precluso agli hobbisti.
                                            A loro restano accessibili i giocattoli di cui esistono già innumerevoli testimonianze sul web.

                                            Lo sconcerto e lo sconforto dilagano invece quando si apprende che anche persone “imparate” dimostrano di non aver compreso che il fallimento della tecnologia Stirling deriva solo dalla mancanza di competitività economica nell’attuale mercato energetico.
                                            Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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                                            • #52
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                                              Lo sconcerto e lo sconforto dilagano invece quando ....
                                              Perdince Yuz,
                                              Mi dispiace averti causato questa esondazione.
                                              Vedi, io penso che tu ti sia lasciato trascinare dalla vis polemica, e ora ti trovi a difendere una posizione che neanche tu condividi appieno, ma che ormai hai fatto.
                                              Io non sono certo uno di quelli che si aspettano per domani la cinquecento Stirling, e neanche per dopo domani, ma da qui a parlare di "pietre tombali" su una tecnologia che invece sta trovando le sue applicazioni, tanto ne corre.
                                              Parlo di tecnologia della macchina, e quindi non del solo motore (e quindi anche pompe di calore, ecc)
                                              E che sia così lo puoi vedere, se vedere vuoi, anche dai siti indicati nella mia precedente.
                                              Va bene che tu sei quello che "non ho mai letto nulla di Schmidt per non privarmi del piacere di scoprirlo da solo ....", ma se applichi questo concetto a qualsiasi fatto fisico o tecnologico, in un attimo sei fuori.
                                              Quanto meno, fatta la scoperta in autonomia, un piccolo confronto con i vari Schmidt et al. è duopo tanto per non essere totalmente autoreferente, posizione che non si addice alla scienza.
                                              Tra l'altro, cavami una curiosità: in un tuo scritto precedente, hai parlato dei ciclo "reale" stirling, che diventa patatiforme riempendosi ecc ecc: questo non puoi averlo visto dal tuo simulatore del ciclo Striling teorico, devi avere usato un simulatore "reale": non è che per caso hai comprato il mio libro, perché anche io ho usato questi termini, e il libro l'ho scritto due anni addietro, e quindi in tempi non sospetti.
                                              Se l'hai fatto sappi che penso che non ci sia di che vergognarsi: perché, anzichè questa stupida polemica, pensa che bello se tu mi avessi scritto, per esempio : " a pag.xxx, tu dici che bla bla; io penso invece che sia blu blu, perchè ..bli bli.... ecc ecc"!
                                              Così fan gli uomini, e il mondo va avanti.
                                              Fort41

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                                              • #53
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                                                Bastano (e avanzano) le elucubrazioni fisicomatematiche che si possono leggere gratuitamente sul web.

                                                Non mi pare di aver mai usato il termine “patatiforme” per descrivere il ciclo reale di Stirling. Potresti indicarmi lo scritto in cui avrei usato questa parola che tu consideri prova provata del mio aver letto il tuo libro oppure ti sei fidato ciecamente della tua memoria?
                                                Se posso essere di aiuto nella ricerca, nel commento #33 ho parlato di “uova” e di “boomerang”.
                                                Le patate non sono proprio riuscito a trovarle, ma potrei non aver cercato abbastanza.


                                                Originariamente inviato da Yuz Visualizza il messaggio
                                                La sua rappresentazione nel piano P-V in presenza dello sfasamento canonico di 90° assomiglia a un uovo nella versione beta e a un boomerang nella versione alfa.
                                                Sperimentazioni di fusione fredda e LENR - www.scienzalaterale.blogspot.com

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                                                • #54
                                                  alfa e gamma.pdf

                                                  Caro Yuz,
                                                  io non sono un micranioso, guardo ai concetti e non tanto alle parole con cui sono espressi, e non ho certo voglia di seguirti sulla tua strada, se vuoi le patate le puoi andare a zappare dove ti pare.
                                                  Rimane il fatto che le “elucubrazioni” come le chiami tu non nascono certo dalla tua “termodinamichetta”. E in questo non c’è nulla di offensivo, “termodinamichetta”, (come “fisichetta”) erano gli esercizietti che qualche pomeriggio alla settimana si facevano durante il corso di base.
                                                  Poiché penso che forse c’è rimasto 1 lettore a questo sf****o blog, per non deludere anche lui ho trattato un po’ la questione originaria, interessantissima al di là degli aspetti ortofrutticoli.
                                                  Spero di riuscire a fare l'annex del mio pdf !
                                                  Fort41
                                                  alfa e gamma.pdf

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                                                  • #55
                                                    Ciao Yuz, Ciao Spartano e ciao fort41.
                                                    Sono colpevole di assenza e mi scuso. Come attenuante posso solo portare gli impegni eccessivi ma lo so che l'argomentazione è debole.
                                                    Ho letto solo stasera la discussione. La trovo interessante e mi spiace che ci sia una cosi profonda diversità di vedute tra voi. Tra l'altro ho l'impressione che in fondo stiate dicendo la stessa cosa.
                                                    Quale?
                                                    Che lo stirling funziona se fatto bene e che per farlo bene servono un sacco di soldi.
                                                    Con buona Pace di tutti queste sono due argomentazioni oggettive ed inoppugnabili.

                                                    La diversità di vedute su some simulare il motore è secondaria.
                                                    Io per esempio ho un punto di vista che è ancora diverso dai vostri due.
                                                    Ho studiato tanto sullo stirling. Ho letto, più volte ognuno, tutti i libri che ha citato fort41 e molti altri (non quello di fort41).
                                                    Ho scaricato dal web tutto quello che c'era d l'ho riletto più volte.
                                                    Ho guardato i simulatori che ci sono in giro e me ne sono fatti io.
                                                    Alla fine ho capito che la simulazione moderna non passa più dalla teoria ne dalla termodinamica ma dalla modellizzazione del sistema fisico di cui si definisce la dinamica e le condizioni al contorno.
                                                    L'ho già scritto mi pare nel topic sulle macchine a combustione esterna dotate di valvole, topic che non sono più riuscito a portare avanti nonostante tonnellate di materiale già messo da parte, che esistono in commercio programmi in grado di simulare praticamente tutto. Noi in azienda usiamo il GT-Power per i motori a combustione interna. Ma può simulare anche uno stirling. Tra i loro esempi forniti dalla casa software c'è il modello di un alfa.
                                                    Ci si può giocare a cambiare i parametri e vedere l'effetto che fa.

                                                    Ma dopo tanto studiare io sono arrivato alla conclusione che per rompere l'equazione perversa tra rendimento e costo delle macchine ad aria calda serve un approccio "originale". E siccome sono un inventore con decine di brevetti all'attivo ho fatto che inventario quell'approccio. Ho applicato le valvole, di cui una sola comandata, allo stirling adiabatico e mi sono creato il mio motore a combustione esterna personale. I motivi per cui le valvole possono aiutare li ho descritti ampiamente nel topic citato prima.
                                                    Il veloce simulatore in Excel ha dato risultati superiori alle aspettative e sto lavorando al modello del sistema fisico nel software descritto sopra. Se è per questo ho anche già scritto il brevetto ed appena avrò i risultati lo depositerò.

                                                    Con questo voglio dire che la speranza non è morta. Chissà quanti altri come me stanno lavorando e spremendosi le meningi.
                                                    Oggi il costo del petrolio è basso e diesel con il 50% di efficienza non sono più utopia. Quindi la 500 stirling non la vedremo. Ma neanche con il mio motore. Semmai con un'altra mia invenzione che fa consumare un motore benzina meno di un diesel. Ma l'innovazione o la si fa per necessità o per legge, che poi sempre necessità è. Quindi tutto rimandato a dopo il 2020.

                                                    Ma se le macchine ad aria calda languono quelle a vapore non gioiscono. Alla fine qui si parla di convertire energia solare. Che è l'unica vera applicazione sensata per i motori a combustione esterna. Ed il sole si concentra. Quando la temperatura si alza il vapore non è più competitivo. Se togliamo la centrale Archimede nessuno ha costruito altri impianti in Italia nonostante gli inventivi fatti apposta per quel tipo di centrali. E Archimede è una presa in giro. Il sole viene utilizzato come preriscaldo per il ciclo combinato delle turbogas a metano. Alla faccia della Green economy.

                                                    Concludo.
                                                    Bello il lavoro di Yuz, utile a far capire i principi base a chi si avvicina alla materia.
                                                    Bello sicuramente anche il lavoro di fort41, forse più utile al dimensionamento di massima.

                                                    Nessuno dei due può essere lo strumento della soluzione al problema intrinseco dello stirling, perché a mio parere quel trade off tra efficienza e costi è intrinseco al concetto stesso di questo motore. In questo senso non sono utili neanche i programmi che uso io. Ti danno risultati ineccepibili..... ma rimane che se lo vuoi efficiente costa un casino.
                                                    Questi programmi sono infatti disponibili commercialmente. Basta pagare la licenza. E in giro ci sono anche i pirati!
                                                    Se la soluzione allo stirling efficiente e poco caro esistesse l'avrebbero già trovata le migliaia di persone che "godono" dei finanziamenti per l'innovazione e che continuano a proporre stirling.

                                                    Quindi non vale la pena accapigliarsi sull'approccio. Piuttosto collaborare.
                                                    Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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                                                    • #56
                                                      ciao Stranamore,
                                                      è sempre un piacere leggerti.
                                                      Vedi, io con i miei scritti ho solo voluto mettere in grado, chi vuol farsi la centralina da 5 kw, di avere una idea abbastanza precisa, delle dimensioni dell'oggetto; ho poi scritto, più volte, che io ho avuto due "duemila 4 cilindri": una bellissima Lancia Gamma, e una (più di una, in verità) meno bella Audi; avevano circa lo stesso progetto termodinamico, solo che con la prima si e no sono arrivato a 250 mila km, mentre le seconde le ho buttate via a 500 mila, stanco di vedermele intorno: forza delle differenze fra i progetti meccanici !
                                                      Son molto d'accordo con quanto dici, in particolare per l'uso delle valvole comandate: con una comandata e una automatica si può fare un Ericsson o un Brayton, andando a pressioni, e quindi rendimenti, molto più alti; inoltre, per questi tipi di motori le differenza fra il ciclo teorico e quello reale è piccola, al contrario dello Stirling, dove ci vuole molta buona volontà per riconoscerlo come tale, e quindi i discorsi sul rendimento sono un poco più veritieri.
                                                      Almeno con i miei simulatori.
                                                      A proposito, vorrei il tuo parere sull' Alfa adiabatico, in altri termini la tua opinione sull sfasamento migliore: 90, molto di più (135 dico io), di meno dicono altri, pochi per la verità questi ultimi.
                                                      Che dice il tuo GT Power?
                                                      Ho scritto qualcosa su questo tema nell'allegato al mio messaggio precedente.
                                                      Che ne dici ?
                                                      Fort41
                                                      Ultima modifica di fort41; 01-09-2015, 16:34. Motivo: grafia

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                                                      • #57
                                                        Ciao a tutti.
                                                        Soddisfo la curiosità di fort41.
                                                        Il modello, fatto da loro lo ricordo, è basato su una configurazione alfa classica.
                                                        Adotta come parametri un fluido caldo a 700 °C ed uno freddo a 10 °C, interagenti con il gas di lavoro mediante scambiatori di calore finiti.
                                                        Io non ho fatto altro che impostare una serie di casi di simulazione in cui l'unico parametro variato era lo sfasamento tra i due cilindri.
                                                        Angoli simulati: 90°, 100°, 110°, 120°, 135°.
                                                        La speranza era di trovare nell'intervallo almeno un massimo relativo. Speranza vana, il massimo sta all'estremità dell'intervallo.
                                                        Il motore funziona decisamente meglio con i canonici 90° di sfasamento dimostrando in quel punto una efficienza simulata del 30,9%.
                                                        Da li è tutto uno scendere ripido per arrivare al circa 11% a 135°.
                                                        Tenete presente che per avere questi risultati sono state necessarie circa 4 ore ininterrotte di macinatura dati, circa 45 min a caso.
                                                        D'altronde il solutore agli elementi finiti vuole i suoi tempi. E la mcchina usata non è proprio una schiappa, un surface 3 con processore intel I7 dual core con 8 Gb di ram e disco SSD.
                                                        Do queste informazioni solo per dare il senso della misura della mole di calcoli necessaria ad avere risultati plausibili.
                                                        Un'ultima avvertenza. Questi risultati sono valide nel limite delle ipotesi fatte.
                                                        Per esempio sono state fatte a 2000 giri/minuto e con una certa dimensione imposta alle superficie di scambio.
                                                        Nulla toglie che cambiando queste ipotesi si potrebbero avere risultati diversi.
                                                        Un'ultima cosa: la mole di calcoli e tempo necessario impone o una spiccata "sensibilità ingegneristica" per decidere quali casi escludere a priori e quali invece portare avanti o una metodologia DOE per limitare i casi simulati. Diversamente si rischia di diventare vecchi periam di arrivare ad una conclusione certa.

                                                        Spero di aver dato un contributo.
                                                        Salute a tutti.
                                                        Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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                                                        • #58
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                                                          il tuo contributo, vorrei dire come sempre, è notevole, ma (accidenti ai ma, ci sono sempre e spaccano le balle!) rimane il fatto che in almeno cinque o sei alfa ho riscontrato sperimentalmente un massimo decisamente spostato verso i 130 °, se non oltre.
                                                          E non voglio ricordarvi cosa diceva Galileo a proposito di ciò che l’esperienza dimostra.
                                                          Ora, aggiungiamo al puzzle un altro elemento, sempre proveniente dall’esperienza: la fuga dai 90° canonici era tanto più marcata quanto più la temperatura calda era bassa, mentre portando a ferro e fuoco lo scambiatore caldo ecco che, quando era bel rosso, il motore girava anche a angoli più vicini al valor teorico.
                                                          Ora, se consideriamo il caso (reale) adiabatico, cioè quello in cui non riteniamo il fluido a temperatura costante nella sua massa e pari al valore della superficie di scambio (o percentuale, non importa), e immaginiamo di far girare il motore a viva forza, partendo con lo scambiatore caldo alla stessa temperatura di quello freddo, il motore non potrà assorbire calore, e quindi dare lavoro, fino a che non si supera la temperatura che il fluido raggiunge per la compressione adiabatica (o quasi).
                                                          Questa temperatura è il limite (teorico) di funzionamento inferiore del nostro motore.
                                                          E sappiamo che anche con rapporti ci compressione relativamente bassi è facile arrivare ai 250-350 °C.
                                                          Infatti, dal mio simulatore, si vede che a queste temperature la curva di compressione è più alta di quella di espansione nella parte alta del ciclo, che assume così una forma a otto, e la temperatura nel cilindro caldo può essere notevolmente più alta di quella dello scambiatore cado.
                                                          E si vede anche che, crescendo l’angolo, calando il rapporto di compressione, il ciclo si ravvede e diventa patatiforme (tanto per tornare ai vegetali).
                                                          E allora?
                                                          La mia opinione è che il fatto che un simulatore usi un processo di calcolo agli elementi finiti non è automaticamente sinonimo di perfezione: dice solo che il sistema è stato capace (prova e riprova) di trovare una soluzione numerica al sistema di equazioni che qualcuno gli ha messo dentro: se una di queste è sbagliata (nel senso che non corrisponde alla realtà fenomenologica) tu capisci bene quello che succede al risultato: sei sicuro che il simulatore sia “adiabatico” ?
                                                          Mi ricordo una storia vissuta: in un progetto europeo, un gruppo di ricercatori (di varie nazioni), dovendo capire come si sarebbe evoluto un certo parametro negli anni futuri, fino al 2050, partì da una serie storica, la approssimò allo spasimo, calcolando tutti i coefficienti del polinomio osculatore con un metodo alla differenze finite, tant’è che al sistema finale potevi dare qualunque anno tu volessi e lui ti sparava fuori un risultato più che coincidente con quello la sequenza storica (che terminava nel 2006, se ben ricordo eravamo nel 2007).
                                                          Quando obiettai che ciò non dava però valori significativi per il futuro, ci fu una ribellione da parte dei ricercatori, con accuse di lesa maestà e cose del genere fino a che un prof. Dell’Università di Ankara che aveva ben capito la mia obiezione gli disse : cercate di capire, voi state guidando una macchina guardando nello specchietto retrovisore!
                                                          Capirono.
                                                          Ciao,
                                                          Fort41

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                                                          • #59
                                                            Ciao fort41.
                                                            Del simulatore sono più che certo dei risultati. Lo utilizziamo per simulare processi ben più complessi e da risultati che si discostano di pochi punti percentuali dalla realtà. Certo alcune cose vanno "calibrate". Ma più che altro tale esigenza è relativa alla fase di combustione.
                                                            Per quanto riguarda gli scambi termici e la parte fluidodinamica ci sono pochi dubbi.
                                                            Una possibile spiegazione, tanto per fare una ipotesi, del comportamento dei tuoi motori è che erano stati costruiti con un rapporto di compressione troppo alto. Come hai detto tu affinché il gas assorba calore dalla sorgente superiore la temperatura della stessa deve essere superiore a quella di fine compressione. Aumentando lo sfasamento il rapporto di compressione diminuisce.
                                                            Di solito non si supera negli stirling un rapporto di compressione di 2:1. D'altronde in un motore con degli scambiatori di superficie degna è ben difficile anche arrivarci a 2:1. Però in motori con riscaldamento dalla testa, visto i minori volumi morti, si può superarlo.
                                                            Ecco allora che il fenomeno da te osservato non è più strano ne in contraddizione con le simulazioni.
                                                            La domanda se il simulatore sia adiabatico o isotermo con questo tipo di software non assume significato compiuto.
                                                            Nessuna ipotesi è assunta a priori, ne sono delineate le trasformazioni termodinamiche.
                                                            Viene descritto un sistema fisico mediante oggetti precostituiti, cilindri tubi scambiatori ecc.., e si definiscono alcune condizioni al contorno.
                                                            Per esempio le temperature delle pareti, il regime di rotazione, l'angolo di sfasamento ec.. ec..
                                                            Il sistema genera un sistema di equazioni differenziali del primo ordine linearizzando in serie di Fourier quei componenti non lineari e ne trova una soluzione usando le condizioni al contorno.
                                                            IL risultato è l'evoluzione ne tempo di tutte le variabili fisiche (pressione, temperatura) e geometriche (volumi, angoli di manovella ec..).
                                                            Volendo, se si assegnano anche le masse dei vari componenti mobili, anche i dati di transitorio possono essere un output.
                                                            Resta ovviamente il fatto che la soluzione assume un senso solo all'interno delle ipotesi fatte.
                                                            Il motore è stato descritto con due scambiatori di valore rispettivamente a 700 °C e 10 °C e con le pareti dei cilindri caldo e freddo mantenute alla stessa temperatura dei rispettivi scambiatori. Il rigeneratore è stato descritto come una serie di capacità termiche discretizzate in serie. Gli attriti del motore poi sono ovviamente imposti, ma sulla base di misurazioni fatte su motori simili. E' una di quelle cose da calibrare. Ma dato che tutte le prove sono state fatte alla stessa velocità sono una invariante.
                                                            Questo tipo di simulatori è utilizzato anche per simulare sistemi free-pistone, anche se è un Po più complicato.
                                                            Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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                                                            • #60
                                                              Per tuo riscontro posso fornire le curve di evoluzione della pressione e della temperatura all'interno dei due cilindri.
                                                              Uno dei vantaggi di questo tipo di software è che queste informazioni sono disponibili solo cliccando un tasto.
                                                              Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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