Ancora una idea 'rivoluzionaria' sul motore stirling - EnergeticAmbiente.it

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Ancora una idea 'rivoluzionaria' sul motore stirling

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  • #31
    Il prezzo intorno ai 7 euro o poco più (tasse incluse) al quintale è realistico. Parliamo di fornitura per 220 t/anno (rimanendo sull'ipotesi di 1 solo motore), 15 bilici, uno ogni 4 settimane.

    L'acquisto di una macchina simile a questa sarebbe obbligatorio. Due uomini possono preparare 220t di combustibile in 15 giornate lavorative (15t al giorno).
    Un uomo impegnato a caricare gli impianti automatici tutto l'anno, logicamente l'acquisto di un altro paio di mezzi per lo spostamento e lo stoccaggio...

    Certo il costo iniziale è indubbiamente elevato, soprattutto se si rimane nell'idea di una piccola potenza da 30Kwp. Però se rapportiamo tutto a 300Kwp (10 motori), i costi di impianti e combustibile sono progressivi, forse c'è un piccolo risparmio sul personale, e invece le macchine acquistate possono espletare il lavoro anche per gestire dieci volte 220t.

    Con un flusso di cassa di 750k €/anno, utili per 350k/anno lordi (a fronte di un investimento iniziale di 1-1,2 milion), pensi che non varrebbe la pena?

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    • #32
      Probabilmente se hai 30 anni, se sei nel ramo o vicino o contadino, puoi considerare di allargare le tue attività e potrebbe essere redditizio. Se non sei abituato, è dura. Pensa solo all'up-front di spese; per cominciare devi creare uno stock di due anni, il che vuol dire che hai anticipato quasi tre anni di prodotto, se aggiungi l'acquisto del resto, rimani esposto e non hai cash-flow. Pensi di poter garantire che gli incentivi durino per 10 anni? Non ti scordare che partono da quando entri in produzione.
      Se hai 60/70 anni il tuo milioneedue te lo godi.
      Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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      • #33
        Mi piacerebbe veder considerato anche un indicatore non economico, cioè se invece di consegnare 220 t/anno di legna da ardere a migliaia di chilometri da dove viene raccolta per avere trenta chilowatt elettrici continui, con tutto il gasolio e l' energia e materiali per costruire i camion e le strade (in quota-parte, naturalmente), e i giorni uomo per costruire e far funzionare tutto quanto, non sarebbe meglio fare un generatore a gasolio direttamente?
        Vero però che pensando a 350 kEuro/anno (lordi) certe considerazioni perdono mordente.

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        • #34
          Tutte valide considerazioni.
          Guardando bene tutte le spese, senza incentivi non c'è molta convenienza.
          Poi mi chiedo se abbia senso offrire incentivi così sostanziosi per produrre energia bruciando biomassa in generale.
          Recuperare parte del calore integrando o affiancando un'altra attività, come intende mgc, probabilmente converrebbe anche senza supporto esterno.
          Certo che l'alto costo di questa tecnologia è un ostacolo non da poco..

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          • #35
            Se non ci fossero gli incentivi, quasi tutte le fonti alternative sarebbero castronate.
            L'unica soluzione per renderle vantaggiose, sarebbe un valido sistema di accumulo. Perdonate se, a volte, confondo batterie ed accumulatori.
            Pensate che l'energia solare sarebbe più che sufficiente per i nostri bisogni, ma l'utilizzo non è efficiente. La rete elettrica, disperde il 30% dell'energia trasportata in calore. Sia per resistenze dei cavi sia per garantire l'utilizzatore. I PV, pur producendo più dei consumi singoli, sprecano energia, quando non è richiesta. Le centrali idro hanno bisogno di ripompare l'acqua per non sprecare troppa energia. Le torri eoliche soffrono, anche loro, delle variabilità climatiche.
            Se si potesse avere un accumulo con tempi di carica/scarica in linea con la produzione ( mi perdonino gli esperti), si avrebbe la soluzione.
            Fintanto che le batterie viaggeranno su livelli di 250 W/h/Kg e tempi di ricarica di ore, non avremo soluzioni accettabili. Purtroppo la chimica è lenta.
            Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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            • #36
              stirling a milano

              Ho già telefonato io oggi a milano, e mi sembra sia un'altra bufala.
              Le solite storie: sono prototipi..., niente garanzie di legge..., stiamo fornendo le università..., lo scopo è la ricerca..., Niente di pratico insomma, al solito Pantalone paga a tempo indeterminato.
              Ho visitato il sito della Whispergen (mi sembra si chiami così), concetto interessante ma niente di sfruttabile a biomassa.
              C'era un'azienda neozelandese che ne produceva e della quale non ho più trovato traccia in rete.
              Almeno 2 produttori di caldaie idro a cippato ne hanno in catalogo un modello con cogeneratore Stirling da 1 Kwh che somiglia più a un soprammobile...
              Nessuno che mi dia 5 Kw?
              Eppure siamo andati sulla luna...

              Saluti a tutti.

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              • #37
                Ma sulla luna ci siamo andati davvero?
                Ma un motore stirling che sfrutta l'idea di sixto ramos?

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                • #38
                  Originariamente inviato da tumiza Visualizza il messaggio
                  Ma sulla luna ci siamo andati davvero?
                  Si, e anche 5 volte se non erro.

                  Ma quei tempi la nasa aveva un budget esagerato.

                  Una industria non deve fare uno stirling solo che funzioni, ma anche che ci stia con un prezzo accettabile. Forse non hanno ancora trovato la chiave in tal senso?

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                  • #39
                    Speravo almeno qui di non avere a che fare con complottisti, esoterici e negazionisti dello sbarco, ma tant'è...
                    Tornando al problema Stirling: il motore è stato concepito un paio di secoli fa e da allora è rimasto sempre più o meno uguale all'idea originaria a causa dello sviluppo del motore endotermico e dei fiumi di denaro ad esso dedicati, e anche se la situazione ha lasciato al palo il povero don Stirling, sinceramente credo che il risultato sia confortante per l'efficienza ottenuta sul versante "endo".
                    Purtroppo l'endotermico non è adatto a tutto, e la tecnologia della combustione esterna potrebbe dare ottime risposte su certe applicazioni.
                    Ad esempio: se qualcuno si è dedicato alla ricerca del sistema di recupero e sfruttamento dei cascami di energia, forse la soluzione a combustione esterna meritava più attenzione.

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