Sarebbe interessante conoscerla, sai ci sono cose cui manca sempre un pelino per funzionare e più persone ci pensano sopra, maggiori sono le possibilità di non sbagliare.
Je suis Charlie e amo mamma e papà.
Quindi non importa più scrivere la Legge di Moto della Camma? Uff, menomale!
Ma, mi pare si stava ragionando di un sistema per isolare la parte calda da quella fredda, vedi post #1: "un sistema che interrompa alternativamente il contatto del fluido con le due zone motore", cosa c'entra la movimentazione del dislocatore?
La quale nel post #16 spieghi che "Facendo muovere il dislocatore da una camma ...e ... rimane appoggiato alternativamente alla testata calda e a quella fredda"
Del che mi stupivo in quanto per appoggiarsi deve toccare ed è risaputo e notorio che gli organi in ratto alterno moto non devono toccare fine corsa pena urti demolitori, e ancora non si è sciolto questo dubbio che te ne vieni con un'altra mezza idea, saresti tanto gentile da spiegare cosa intendevi con "rimanendo appoggiato"?
Sennò già lo so come va a finire, va a finire che quello diventa uno scoglio: ogni giro del motore è un'onda e il dislocatore una fragile barchetta, che finché viene sbatacchiata fra le onde va tutto bene, ma se viene sbatacchiata su uno scoglio di sbriciola.
Ma dai, ci sono gli elastici, la spugna, i respingenti, non ti fossilizzare su quisquiglie e pinzillacchere, lascia che che ci dettagli meglio le sue mezze idee.ogni giro del motore è un'onda e il dislocatore una fragile barchetta
Je suis Charlie e amo mamma e papà.
ciao Tordesillas le tue considerazioni sono corrette (tanto di piu quanto maggiore è il peso in movimento e quanto piu
rigido èil materiale di cui sono fatte le parti che si toccano) per cui la soluzione stà nel trovare dei materiali leggerissimi e sufficientemente elastici
Tra i materiali che ho preso in esame, per la realizzazione del dislocatore, nonostante la scarsa
resistenza alle alte temperature,quello che si presta di più sembra essere il poliuretano,che però
funzionerebbe solo con macchine che lavorinno a temperature relativamente basse, e quindi con
basso salto termico.
A questo punto, bisogna capire se, un motore stirling modificato,secondo la mia proposta, in
accoppiata con un impianto solare termico,possa essere una valida alternativa al fotovoltaico.
e quindi con basso rendimento termodinamico.
Io sarei per il sughero, comunque cerchiamo di inquadrare il rendimento, tanto ho già capito che del tuo sistema non ne vuoi parlare;
il rendimento teorico, se mi ricordo, è Temp Sorgente Calda meno Temp Sorgente Fredda diviso Temp. SC, la temperatura essendo espressa in kelvin.
Col dislocatore in poliuretano, massimo che potrai andare sarà intorno 80 °C, 355 K; come raffreddi? diciamo che raffreddi a 30 °C, 305 K.
Quindi abbiamo:
355 - 305 = 50;
50 : 355 = 0,14.
Ora introduciamo i rendimenti di un sistema reale, mettiamo un generoso 0,5, e abbiamo che il rendimento elettrico del sistema è 0,07;
anche i pannelli solari termici hanno un rendimento, diciamo 0,9, per cui il rapporto energia solare ricevuta/energia elettrica esportata diventa 0,063; con ciò, per esportare un chilowatt di potenza elettrica, il sistema deve captare circa 1 500 kW di energia termica solare, il che si può fare facilmente con un duemila metri quadrati di collettori.
Mi pare che questo problema sia risolto. La tua proposta modifica qual era, di preciso?A questo punto, bisogna capire se, un motore stirling modificato,secondo la mia proposta, in
accoppiata con un impianto solare termico,possa essere una valida alternativa al fotovoltaico.
Penso che questo sia il 13milionesimo tentativo di modifica del motore Stirling, senza sapere in cosa consista la modifica.
Je suis Charlie e amo mamma e papà.
e quasi tutti senza aver chiaro come funziona il modello base ...
ma guarda cosa ho trovato per la tua edificazione: http://www.energeticambiente.it/free...rmosifone.html
Bello, molto bello. Non ho seguito tutto il 3d, ma, facendo due conti, le colonne dovrebbero essere alte 13500 metri, metro più, metro meno,
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