Piantare troppi alberi può danneggiare l'ambiente - EnergeticAmbiente.it

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Piantare troppi alberi può danneggiare l'ambiente

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  • Piantare troppi alberi può danneggiare l'ambiente

    <a href="http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=PRIMA_PAGINA&amp;doc=ALBERI" target="_blank">Ecco la nuova frontiera</a>. L&#39;articolo poi spiega che una coltivazione intensiva di boschi a rapida crescita può essere un danno al sistema idrogeologico, ma il titolo sparato in prima da l&#39;idea di quanto dannosi siano i giornalisti, soprattutto quando devono stupire a tutti i costi.<br>Senza citare nessuno è uno stile che si diffonde.

  • #2
    si capisce, son giornalisti. Devono sempre essere drastici nelle soluzioni, o tutto o niente.<br>Come la storia che se TUTTE le auto andassero a biodiesel non rimarrebbe spazio per fare alimentari....<br>
    ciao
    Giorgio
    Il mio: Fotovoltaico a inseguimento - Caldaia a biomassa - Pannello solare

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    • #3
      Sottrarre nutrienti al suolo non è un danno, ma significa proteggere le falde dai nitrati. E comunque è una sottrazione momentanea, il tutto rimane poi incamerato nella sostanza organica. Non ho letto tutto l&#39;articolo, ma l&#39;incipit è sufficiente per dire che chi ha scritto non ha capito nulla. Del resto pare che tale Spampani abbia riassunto un articolo di un certo Visconti, dunque è probabile che il primo non abbia capito cosa c&#39;è scritto.

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      • #4
        Si sono d&#39;accordo che è un articolo scritto magari condensando un ragionamento più ampio e complesso.<br><br>A proposito adesso l&#39;articolo, o meglio una parte di esso lo trovate qui:<br><br><a href="http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2007/04/co_9_070417070.xml" target="_blank">http://archivio.corriere.it/archiveDocumen...9_070417070.xml</a><br><br><br>Comunque ritornando al concetto espresso dal giornalista, posso anche io affermare che preso così come è scrittto, non si regge in piedi.<br><br>Diverso è invece il concetto, che andrebbe portato avanti, cioè: che non tutta l&#39;ecologia è vera ecologia.<br>Esiste una &quot; nuova ecologia degli yuppies&quot; che consiera gli alberi, come tutti uguali...... io lavoro nell&#39;industria cartaria, e sento molte volte la frase &quot; Cellulosa proveniente da piantagioni.&quot;<br><br>Il tentativo di continuare a fare carta sempre più morbida, che, ricordo, serve solo per buttare in un cesso, è reso possibile, utilizzando delle conifere secolari.<br>Per darsi un aspetto di paladini dell&#39;ecologia, molti speculatori hanno inserito il nuovo concetto di &quot; TAGLIO ECOLOGICO&quot;.<br>Quindi a molte scolaresche in visita ad una cartiera vengono sbandierare le parole: &quot; Questa cellulosa proviene da piantagioni &quot;,<br>oppure: &quot; per ogni albero tagliato ne viene ripiantato un&#39;altro.&quot;<br><br>Bella cosa, sono felice di questo, se taglio un Pino del sud, dovrei ripiantare un altro Pino del sud......<br>Oppure se taglio una Quercia, devo ripiantare una Quercia... e via dicendo.<br><br>Gli alberi sono di due tipi:<br> Conifere, alberi secolari che hanno un consumo di CO2 elevato e a lenta crescita.<br> Latifoglie, alberi ventennali che hanno un basso consumo di CO2 e sono a veloce crescita.<br><br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/38a6af4f8c0c5499fec2483ead30be2e.gif" alt="&lt;_&lt;"> mmmm, aspettare un secolo per poterlo ritagliare? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b37bd1d887d602978c80847bbf234f94.gif" alt=":huh:"> ..... per ammortizzare il mio investimento devo attendere cento anni? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/79ae3179b2417a5f615d5501ce93186b.gif" alt=":blink:"><br>ma siamo pazzi? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/60f56f91ee9e7e7f4ee97e615842e6e1.gif" alt="-_-"> megli una betulla, <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a738aaee8e24a790e5cdff7c5c3005f1.gif" alt=":woot:"> cresce molto più in fretta, e fr&agrave; quindici anni sulle balle della mia<br>cellulosa che vendo invece di &quot;fibra lunga&quot; scriverò &quot; fibra corta&quot;, tanto la fibra lunga la prendo dal bosco accanto <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/825d01eb168b0d3148015845a1b77ecc.gif" alt=""> .<br><br>Ma non ho ricostruito lo stesso bosco, prima erano tutti pini secolari, adesso sono tutte betulle di una ventina d&#39;anni.<br>Il bosco da me creato non è nemmeno la millesima parte di quello che era, anzi, ho fatto un inganno gigantesco, perchè<br>alla gente ho dato ad intendere che sono un ecologista.<br><br><u>Un bosco di betulle, non è e non sar&agrave; mai un bosco di Querce. </u><br><br>Nemmeno per il terreno sar&agrave; la stessa cosa, la foresta che prima era un bene prezioso adesso è diventata una fabbrica che serve solo a produrre profitto.<br><br>Non fatevi ingannare, quando andate in bagno e premete il pulsante del water, una parte di foresta che non torner&agrave; mai più finisce ai pesci. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/dd9c88bb96353531389c79d30ebcbbb1.gif" alt=":"><br><br>............Pensateci, la parola &quot; ecologia &quot; adesso f&agrave; rima con businnes, ed è purtroppo molte volte violentata, poi se di mezzo ci si intrufola pure la politica &quot; addio i mi limoni &quot; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/2d41ce03f9efb5d9f7522cfa1eec0fdd.gif" alt="^_^"><br><br>Enrico la Talpa<br><br><span class="edit">Edited by Enrico la talpa - 15/5/2007, 18:03</span>

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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Enrico la talpa @ 15/5/2007, 17:18)</div><div id="quote" align="left">Gli alberi sono di due tipi:<br> Conifere, alberi secolari che hanno un consumo di CO2 elevato e a lenta crescita.<br> Latifoglie, alberi ventennali che hanno un basso consumo di CO2 e sono a veloce crescita.</div></div><br>Questa poi non la capisco, più un albero è veloce nella crescita più carbonio organica.

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          • #6
            Le latifoglie che sono a veloce crescita hanno un diverso tipo di fibre, chiamate fibre corte,<br>a differenza di quelle di una conifera, dove le fibre invece sono lunghe.<br>Il consumo di CO2 di una conifera è superiore perchè la qualit&agrave; delle sue fibre è migliore ed in quantit&agrave; superiore rispetto alla latifoglia.<br>La latifoglia giocando sulla velocit&agrave; di crescita, che gli permette di primeggiare rispetto a tutte le altre piante il tempo sufficiente per riprodursi, ma la qualit&agrave; delle sue fibre è molto più scadente.<br><br>Puoi rendertene conto bruciando un pezzo di Quercia oppure una Acacia, due cose completamente diverse.<br>

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            • #7
              Cosa intendi per &quot;consumo di CO2&quot;? Intendi quanta CO2 assorbe una pianta crescendo? Se è così, più una pianta cresce più CO2 trasforma in biomassa...<br>Cosa c&#39;entra la qualit&agrave; della fibra con l&#39;assorbimento di CO2? E perché poi mi paragoni due latifoglie (al di l&agrave; del fatto che mi devi dire a quale specie di quercia ti riferisci, una rovere o un leccio hanno legno ben diverso da una quercia rossa, e a quale acacia ti riferisci, forse alla <i>Robinia pseudoacacia</i> che non è neppure un&#39;acacia? Perché il legno di robinia è ottimo da bruciare, quello della vera acacia (ad esempio una mimosa) fa schifo. Ma tutto questo c&#39;entra poco con l&#39;assorbimento di CO2 che dipende dalla velocit&agrave; di crescita, quindi la robinia assorbe assai più CO2 di una rovere.

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              • #8
                Leggi questi documenti, non sono cose che dico io, le ho imparate strada facendo:<br><br><a href="http://digilander.libero.it/giosim/storia.htm" target="_blank">http://digilander.libero.it/giosim/storia.htm</a><br><br><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Legno" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Legno</a><br><br><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Conifera" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Conifera</a><br><br><a href="http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?obj_id=6524" target="_blank">http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?obj_id=6524</a><br><br><a href="http://www.arcobonsai.com/Atti-94Poli.htm" target="_blank">http://www.arcobonsai.com/Atti-94Poli.htm</a><br><br><br>Poi leggi qui che spiega un pò meglio di me...... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f096904f84d892ec2bcdee1e79ccec0a.gif" alt=":unsure:"><br><br><a href="http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=9988" target="_blank">http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=9988</a><br><br><br>Il rendimento della fotosintesi è diverso fra una conifera e una latifoglia, e la densit&agrave; del legno è diversa pure quella..... fai un pò i tuoi calcoli.<br><br><br>Io più che altro conosco.<br>il Pino, che è una cellulosa &quot; SOFTWOOD&quot;,<br>e che per farne una balla da 220 kg sono necessari circa 320 kg di cippato corrispontenti a circa 500 kg (valore approssimativi)di &quot;foresta&quot;.<br><br>la betulla che invece è una &quot;HARDWOOD&quot;<br>e che per farne una balla da 220 kg sono necessari circa 280 kg di cippato corrispondenti a circa 350 kg (valore approssimativo) di &quot;foresta&quot;.<br><br>Poi non parlo del processo chimico par ottenere il bianco più bianco, perchè altrimenti vi spaventate...<br>Il bianco super è necessario, perchè se la carta non raggiunge 87° di punto di bianco,<br>(che è quello che piace al consumatore) ritorna indietro, perchè il cliente non la vuole.... d&agrave; l&#39;idea di sporco <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b46aff45a11c5f1572a6a8c501d4d3c3.gif" alt=":huh:"><br><br>La differenza è che la fibra corta presenta un ciclo ventennale, mentre la fibra lunga, &quot; è quella di gesù, che finita quella, un cen&#39;è più&quot; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/9ab1a3221fb731e860037840b0848aac.gif" alt="^_^"><br><br>per fare carta igienica adesso si usa 40&#37; di fibra lunga e 60&#37; di fibra corta / 80 - 100 tonnellate di carta al giorno........ <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a4240a2854f0b0bfdbd48466a52d2284.gif" alt=":P"><br>Se si usa solo la fibra corta è molto difficile fare carta, e la produzione che esce è carta molto debole, che si strappa troppo facilmente,<br>e il cliente quando compra una cartqa troppo debole, protesta e cambia tipo di carta <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/405847b10e3720941c5f585696e82955.gif" alt=""><br>Perdonami, ma io sono un tecnico cartaio ed elettronico, conosco la materia, perchè è 25 anni che lavoro fra le cartiere e cellulose e ca@@i vari,<br>ma, non ho mai fatto il boscaiolo.<br>Riconosco la differenza fr&agrave; una Quercia e una Noce, perchè mi casca una ghianda sulla testa oppure una noce, altrimenti... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a4240a2854f0b0bfdbd48466a52d2284.gif" alt=":P"><br><br><br>Ciao<br><br><span class="edit">Edited by Enrico la talpa - 16/5/2007, 15:48</span>

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                • #9
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Perdonami, ma io sono un tecnico cartaio ed elettronico, conosco la materia, perchè è 25 anni che lavoro fra le cartiere e cellulose e ca@@i vari,<br>ma, non ho mai fatto il boscaiolo.<br>Riconosco la differenza fr&agrave; una Quercia e una Noce, perchè mi casca una ghianda sulla testa oppure una noce, altrimenti...</div></div><br>Non sminuirti, sei un pozzo di scienza su un tema assolutamente settoriale... e ci stai aprendo una bella pentola...<br><br>Vediamo un po&#39; se ho capito bene...<br><br>La Betulla mi è il &quot;fast food&quot; dell&#39;industria... veloce veloce (ehm... vegetativamente parlando&#33, conveniente, economica... ma me ne esce quel che me ne esce...<br><br>La Quercia mi è un presidio Slowfood, ad ultra valore aggiunto e in serie limitata... giusto? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1f8dd8e4a8584765de0d138ad739fdc0.gif" alt=":unsure:"> &#33;<br><br>Ok... grazie per averci sottoposto questi aspetti, che non sempre sono noti a tutti....<br><br>Tornando però al topic, dire che disboscare comporta dissesto è un eresia.<br><br>Semmai è vero il contrario&#33; Il sistema radicale degli alberi agisce come una vera e propria struttura di imbrigliamento e ritenzione degli strati più superficiali dei versanti... Mah... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/357790e0750251e2140e03cd18e6adfb.gif" alt="&lt;_&lt;"> ...<br><br><br><br><br>

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                  • #10
                    Centrato il bersaglio, complimenti <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bd744e8fa2ec54207561a2c486d3e64c.gif" alt=""><br><br>Tramite un messaggio privato, ti mando un indirizzo web, che forse avrai gi&agrave; letto, ma comunque vai a vederlo.<br><br>Li potrai leggere dell&#39;altro, ma non posso pubblicarlo apertamente,........ capisc&#39;ammé <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5d9bc7cc813e28bf746ac9167ef19c89.gif" alt=":unsure:"> &#33; anche io sono negli ingranaggi di questa macchina <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/818fc45c26d2adc46153250c275a4214.gif" alt=""><br><br>Io sono un accanito sostenitore degli impianti di disinchiostrazione, cioè riciclare la carta e ripulire la fibra per farne nuovamente carta.<br><br>Gli impianti di disinchiostrazione, sono complessi, devo essere perfetti altrimenti inquinano, non sono impianto facili da costruire ed avviare,<br> e richiedono investimenti notevoli... ma è il futuro, non c&#39;è altra strada.<br><br>Solo chi veramente vede lontano si getta in un&#39;avventura come quella di costruire un disinchiostratore....<br><br>All&#39;estero stanno andando di molto, la gente st&agrave; imparando a comprare con il cervello.<br><br><br>Ciao

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                    • #11
                      Caro Enrico<br>Sul recupero della carta stampata ho delle sensazioni abbastanza allarmanti.<br>L&#39;eliminazione degli inchiostri pare sia una cosa abbastanza costosa.<br>Mi pare che la donna più ricca della Cina si sia fatta una barca di soldi recuperando la carta da macero che le mandavano gli americani.<br>Naturalmente lei la recuperava fregandosene dell&#39;ambiente.<br>Per il recupero della carta igenica la vedo dura, ma anche per quella normale non mi pare tanto facile.<br><br>Ciao, salutami Beppe<br>Tersite
                      Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                      Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                      • #12
                        Caro Enrico, io non discutevo affatto della qualit&agrave; della fibra, riguardo alla quale nulla so. Sostenevo soltanto che più biomassa un albero produce (riferiamoci alla sostanza secca ovviamente) e più CO2 avr&agrave; assorbito ed organicato in quella biomassa. Che il legno sia tenero o duro non importa nulla...conta quanta s.s. è stata prodotta.

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                        • #13
                          Ciao Tersite, vedi il riciclaggio della carta è una cosa che hanno ( mi permetto di azzardare) inventato gli italiani.<br>La carta agli inizi dell&#39;ottocento si faceva con gli stracci, e di conseguenza dove cerano fabbriche di filati nascevano<br>le prima cartiere. In toscana, dove abito le fabbriche di maglierie e stoffe erano a Prato... che era vicino a Firenze.<br>Ora per fare la carta c&#39;era bisogno di acqua, ma non di acqua normale, ma di acqua con una descreta pendenza,<br>tanto da poter girare una ruota di mulino.<br>A Lucca c&#39;e un paese che si chiama Villa Basilica.<br>Insieme a Villa Basilica anche in altre citt&agrave; come Fabriano che si trova fr&agrave; Perugia e Ancona,<br>oppure Grenoble che si trova nell&#39;alta Savoia in Francia, tutte queste citt&agrave; hanno in comune una strada: LA VIA DELLE CARTIERE.<br><br>Per farla breve, quando ci fù una penuria di stracci, molte cartiere cominciarono a lavorare il legno.... in Italia non avevamo molto legno,<br>allora iniziammo a lavorare la paglia.<br><br>La carta &quot;usa e getta&quot; non esisteva, non c&#39;era carta igienica, niente fazzoletti, niente tovaglioli.... e tutto filava liscio... o quasi.<br><br>Dopo la guerra in molte case nacquero i bagni, e di conseguenza la prima carta che finì nel bagno fù il quotidiano, tagliato a striscioline.<br><br>Ma i giornali non si trovavano sempre, ed erano troppo costosi.<br>Allora molte cartiere cominciarono a pensare un modo di fare una carta che fosse economico, e che potesse sostituire la carta di paglia, inutilizzabile per il bagno <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f1081710b7015524d34242a5ddfa2627.gif" alt=":P"><br><br>Iniziò la fabbricazione della prima &quot; carta igienica &quot;, siccome era fabbricata su macchine pluricilindriche ( macchine per cartone molto grosso)<br>la carta non era proprio come l&#39;igienica che usiamo ora, ma costava sempre meno di altri tipi di carta.<br><br>Per fare questo tipo di carta igienica si utilizzava la cartaccia che poteva essere raccolta, non si toglieva nemmeno l&#39;inchiostro,<br>tutto dentro. La carta, veniva di un colore grigio topo, e siccome le stampe erano sempre al piombo, le lettere non si sfacevano,<br>rimanevono sane nel foglio di carta igienica, quindi quando andavi in bagno sul pezzo di carta igienica potevi leggere spezzoni di parole<br>o pezzi di fotografie.<br><br>Con la fine della stampa a piombo, che ormai è scomparsa da tutto il mondo da una decina di anni, il problema degli<br>inchiostri non era cosi rilevante. Ma, c&#39;è un ma. Nel frattempo la cellulosa pura stava prendendo piede, portata dall&#39;America.<br>Facile da utilizzare, con pochi soldi puoi fare carta, pulita, non hai effetti collaterali, tranne il disboscamento.<br><br>Nota: Tutta la carta &quot; Usa e Getta &quot; non può essere riutilizzata, v&agrave; in mare e basta.<br><br>Quasi tutta la carta prodotta fino agli anni 60 era fabbricata con riciclato.<br>Poi i clienti cominciarono a diventare schizzinosi, e il colore &quot;grigio topo&quot; non piaceva più,<br>era arrivato il momento di Calimero, che l&#39;olandesina con un miracolo lo trasformava in un pulcino bianco.<br>Una enorme ditta, (non faccio nomi) inventò un prodotto chiamato: &quot; SBIANCANTE OTTICO &quot; ( in varie carte x uso alimentare adesso è proibito in molti paesi )<br><br>Questo sbiancante ottico ha la possibilit&agrave; di cambiare la frequenza della luce ultravioletta e rifletterla sulle frequenze della luce visibile,<br>risultato: la carta era visibilmente più bianca. Inganno, ma al cliente appariva più bianca, e lui la comprava.<br><br>Verso gli anni 80 nacquero cosi i primi impianti di disinchiostrazione, toglievano inchiostri e altri inquinanti e restituivano una fibra molto vicina all&#39;originale.<br><br>nota: lo sbiancante ottico non può essere tolto da una fibra, c&#39;è e ci rimarr&agrave; per sempre.<br><br>I produttori di cellulosa cosa fecero e cosa stanno facendo attualmente, per parare questa invasione della carta disinchiostrata,<br>cominciarono ad invadere il mercato con la cellulosa, facendo abbassare i costi in maniera esagerata....<br>le foreste pluviali dell&#39;Indonesia, Perù, Bolivia, Brasile, ecc,ecc adesso sono dei giganteschi parcheggi.<br><br>Disinchiostrare bene eliminando tutti gli inquinanti, e rispettando regole di ecologia è possibile, ma purtroppo è costoso.<br>Finquando le cellulose manterranno prezzi così bassi nessuno potr&agrave; imbarcarsi in un&#39;impresa dove il prodotto finito<br>al supermercato coster&agrave; un 20 &#37; in più rispetto quelli di pura cellulosa.<br><br>Ma,ma,ma.....molta gente st&agrave; usando il cervello e nonostante il costo superiore della carta disinchiostrata st&agrave; comprando quella carta.<br><br>Paesi come Germania, Inghilterra, Svezia, Norvegia, Finlandia, Giappone, e udite udite Stati Uniti..... si, proprio loro.<br><br>In questi paesi il disinchiostrato vive e lavora, nonostante i produttori di cellulose e i loro prezzi stracciati.<br><br>Il disinchiostrato se fatto nella maniera corretta, ha un impatto ambientale simile alle cartiere tradizionali, ma ha il vantaggio che<br>salva molti alberi.<br><br>Nota:<br>Impianto corretto è inteso Macchina,<br>Impianto per disinchiostrazione,<br>Impianto biologico per il trattamento delle acque,<br>Impianto per la cogenerazione di energia elettrica,<br>impianto essiccamento fanghi di scarto<br><br>L&#39;acqua di una cartiera a disinchiostrato non viene gettata, con gli attuali mezzi si purifica con l&#39;impianto biologico e si reimmette nel ciclo.<br>I fanghi di scarto ( esenti da piombo o altri veleni, come sono attualmente gli inchiostri delle riviste e delle stampanti)<br>vengono poi utilizzati per la fabbricazione di laterizi per costruzione.<br><br>Non è semplice, il processo è molto complesso, ma se si fanno le cose bene non ci sono pericoli di sorta.<br>Se l&#39;Europa si decidesse a mettere una tassa per il consumo di cellulose, e dasse incentivi per l&#39;utilizzo di carta da macero,<br>allora sarebbe veramete il decollo di questa tecnologia.<br><br>Scusate se sono stato troppo lungo, ma dovevo....

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                          • #14
                            ciao, il peso specifico cambia, quindi un metro cubo di conifera pesa di più di un metro cubo di latifoglia.<br><br>La latifoglia per fare in fretta lascia molto spazio fr&agrave; una fibra e l&#39;altra, mentre la conifera ha le fibre più compatte ed un peso specifico più alto.<br><br>é come due persone di 100 kg uno, tutto muscoli e l&#39;altro tutto grasso, chi consuma più ossigeno e sviluppa più energia?<br><br>Be, adesso devo andare ci sentiamo fra due o tre giorni, qui in Australia ho finito, per terminare definitivamente<br>il lavoro ho lavorato anche di notte... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/77ef5a2401083a68dc766a91b01e2175.gif" alt=":P"> ... bè ho controllato che tutto andasse bene e fr&agrave; 7 ore ho l&#39;aereo che mi riporta in<br>Italia..<br><br><br>Ciao ci sentiamo fra tre o quattro giorni, quando mi sarò ripreso dal jet-leg

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                            • #15
                              Grazie Enrico<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">Poi i clienti cominciarono a diventare schizzinosi, e il colore &quot;grigio topo&quot; non piaceva più,</div></div><br>Mi hai fatto rivivere i miei 20 anni.<br>Mi ricordo che la carta igenica associata alle razioni K dell&#39;esercito aveva un colore molto simile all&#39;elemento che doveva pulire, poi venne quella rosa.<br>Ma prima ci fu il giornale tagliato a striscie.<br>Chiss&agrave; se saremo pronti a tornare all&#39;informazione.<br><br>ciao Tersite<br>
                              Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                              Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Enrico la talpa @ 16/5/2007, 20:48)</div><div id="quote" align="left">ciao, il peso specifico cambia, quindi un metro cubo di conifera pesa di più di un metro cubo di latifoglia.</div></div><br>Non mi pare che Lolio abbia mai detto di voler misurare la biomassa in volume.

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                                • #17
                                  Infatti, ma è inutile insistere.

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                                  • #18
                                    Ciao Enrico, ieri sono scappata e non ho avuto modo per ringraziarti per il prezioso link&#33;<br>Graaassie e a buon rendere&#33;<br>Ciauciau&#33;

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                                    • #19
                                      Quanto ossigeno produce un tot di superficie fogliare (ad esempio 1 mq.) e quanta CO2 assorbe sempre un tot di superficie fogliare (ad esempio 1 mq.) ?<br><br>(Risponde Ida Lucia Grimaldi)<br><br>Ida Lucia Grimaldi<br><br>-Laurea in biologia, 1969 in genetica dei microorganismi, sui batteriofagi di E.coli.<br>-Iscrizione all&#39;ordine professionale 1974<br>-Insegnamento negli anni 1968/1969 I.T.I.S. G. Leopardi, di Sesto San Giovanni<br>-Responsabile Laboratorio Microbiologico 1970/1991, in due differenti aziende farmaceutiche<br>-Responsabile Controllo Qualit&agrave; dietetici e alimentari 1991/1998<br>-Membro del direttivo della SIMA, Societ&agrave; Italiana Microbiologia Applicata negli anni 1975 - 1976<br><br><br><br><br>La variabilit&agrave; tra piante è talmente alta, che difficilmente possono essere trovati valori comuni. Prendiamo ad esempio una pianta acquatica, una foglia di quercia, un filo d&#39;erba ed una spina di cactus,<br><br><u><b>oppure confrontiamo una foresta di conifere ed una di latifoglie, la resa in fotosintesi è diversa e quindi è diverso anche il consumo di CO2 e il rilascio di O2.</b></u><br><br>Da non dimenticare poi che la maggior produzione di ossigeno della biosfera si ha nelle acque, una grandissima parte, alcuni dicono addirittura il 90&#37; dello O2 consumato, viene rimpiazzato dalle alghe. (Encyclopedia Brittannica, 1994).<br><br>Comunque si può dire che le piante siano in grado di assorbire, al giorno, 15-13 milligrammi di CO2 per ogni dm2 di superficie fogliare (L. Monfroni-1987) e la loro produttivit&agrave; sia calcolabile, in media, in 22 ± 0,3 tonnellate per anno per ettaro di superficie verde.<br>Per quanto riguarda l&#39;ossigeno rilasciato dalle piante nell&#39;atmosfera con la fotosintesi, si deve calcolare lo stesso volume di CO2 consumata, essendo trascurabile l&#39;ossigeno utilizzato per la fosforilazione e la respirazione delle piante, rispetto a quella necessaria agli animali.<br><br>Si calcola che la fotosintesi pareggi le 10000 tonnellate di ossigeno al secondo consumate dalla respirazione di tutti gli organismi viventi e dalla combustione di materiale organico sulla Terra (Hall-1972).<br><br>Una stima indica che un grande albero che abbia un diametro di 100 cm ad altezza petto di un uomo, rilascia 0.31 Kg di ossigeno al giorno. Un albero più piccolo, diametro 30 cm circa, rilascia solo 0.06 Kg al giorno.<br>Per confronto un uomo usa 0.84 Kg di ossigeno al giorno per la respirazione.<br><br>Secondo il sito <a href="http://www.treepeople.org/" target="_blank">http://www.treepeople.org/</a> , in un anno un acro - cioè 4046,9 mq - di conifere (il calcolo riguarda gli alberi di Natale) può fornire ossigeno a 18 persone. In un altro studio, una alberatura in citt&agrave;, circa 204 alberi/acro contro i 480/acro di una foresta, fornisce ossigeno a 14 persone.<br><br>Da: <a href="http://www.iprase.tn.it/natura/atlante/FUSTO/Fust_6.htm" target="_blank">http://www.iprase.tn.it/natura/atlante/FUSTO/Fust_6.htm</a><br><br>---------------------------------------<br>Continua Enrico la Talpa.<br><br><br>Provo a spiegarle in maniera più chiara, sono cose che mi hanno sempre insegnato,<br><br>Prendiamo un taglio di un tronco di pino lunghezza 2 m per un diametro di 1 m per un volume totale di 6,283 metri cubi di legno.<br>Prendiamo un taglio di un tronco di betulla lunghezza 2 m per un diametro di 1 m per un volume totale di 6,283 metri cubi di legno.<br><br>Cosa cambia in questi due pezzi di albero..... il peso, perchè il peso specifico del legno è diverso e quindi se non sono diventato pazzo<br><br>il taglio di pino pesa di più e quindi ha utilizzato più ossigeno per costruire il suo legno, cosa che invece la betulla non ha fatto.<br><br>Un metro cubo di pino ha &quot; MANGIATO &quot; più ossigeno rispetto ad un metro cubo di betulla.......<br><br>Senza contare che una è una sempreverde e l&#39;altra è una decidua.....<br>la sempreverde ha una fotosintesi clorofilliana costante durante l&#39;anno, mentre la betulla NO &#33;<br><br>In 365 giorni il pino emette quasi il doppio di ossigeno rispetto una betulla........<br><br>Fate come volete, ma una foresta di pini non è uguale ad una foresta di betulle............ <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/9684268c56e055927e243dca5547592e.gif" alt=":B):">

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                                      • #20
                                        Ecco un'altra campana, con relativa sperimentazione: URBAN COOL-DOWN: Wind



                                        Ciao
                                        Mario
                                        Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                                        Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
                                        -------------------------------------------------------------------
                                        L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                                        Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
                                        ------------------------------------------------

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                                        • #21
                                          Ecco invece un'interpretazione letteraria del fatto di piantare ossessivamente gli alberi:
                                          "L'Uomo che Piantava gli Alberi di Jean Giono".
                                          Chi fosse interessato a vedere di che tratta, può leggerlo su:
                                          4shared.com - free file sharing and storage - Login
                                          loggandosi come francesc.omat@hotmail.it e password francescomat
                                          (poi però compratelo...)

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