Dal G8 la conferma che bisogna agire dal basso - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Dal G8 la conferma che bisogna agire dal basso

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Dal G8 la conferma che bisogna agire dal basso

    Riporto un articolo presente su <a href="http://qualenergia.it/index.php" target="_blank">qualenergia.it</a> sui risultati del G8: scoraggianti e assolutamente miopi. Tutti sembrano volere la morte, pur se con qualche spicciolo in tasca...<br><br>La prima reazione che ho avuto dopo la lettura è stata: basta, devo smettere di comprare petrolio a qualiasi costo&#33;<br>Come facciamo?<br><br>Buona lettura.<br>Roy<br><br>- <b>Segnali sconfortanti vengono dal G8. Oltre al prevedibile boicottaggio USA, nulla di positivo arriva anche dalle posizioni di Cina e India. Minacce dell’Opec ai paesi occidentali per i biocarburanti.</b>-<br><br>&quot;Gli ultimi giorni hanno messo in evidenza che non c’è effetto serra o picco del petrolio che tenga di fronte al timore di perdere qualche punto di crescita del Pil.<br>Segnali sconfortanti vengono dal G8, e qui nessun accarezzava illusioni di accordi epocali, ma nulla di positivo arriva anche dalle dichiarazioni di Cina e India contrari ad un impegno formale per ridurre le emissioni di CO2 e dalla sfida dell’Opec ai paesi occidentali originata dal sempre più massiccio ricorso ai biocarburanti.<br><br>Il titolo di apertura del Financial Times di ieri è proprio sull’Opec che minaccia forti rialzi del prezzo del petrolio se le nazioni industrializzate continueranno ad incrementare la diffusione dei biocarburanti nei propri paesi.<br>Il segretario generale dell&#39;organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (40&#37; della produzione petrolifera mondiale), Abdalla El-Badri, ha fatto sapere che i paesi legati al cartello stanno valutando l’ipotesi, nel caso queste politiche si spingessero più avanti, di tagliare gli investimenti in nuove produzioni di greggio.<br><br>Se l’Opec arriva a fare queste dichiarazioni probabilmente sente che la domanda mondiale di petrolio non è più garantita negli anni a venire. Ma a parte il fatto che ricorrere su grande scala ai biocombustibili sia una scelta del tutto discutibile per motivi ambientali e alimentari, e lo stesso segretario Opec lo mette in luce, ci chiediamo però quale dovrebbe essere, secondo i paesi produttori di petrolio, il lasso di tempo accettabile per considerare una domanda stabile: 20, 40, 60 anni? Veramente credono che non verranno cercate altre soluzioni ai fini della sicurezza degli approvvigionamenti petroliferi? Se, ad esempio, l’Europa decidesse di investire nel trasporto privato elettrico, cosa auspicabile, chiuderebbero gran parte dei loro pozzi e farebbero immediatamente salire il prezzo del barile alle stelle? L’Opec parla di investimenti di lungo periodo che verrebbero tagliati. Ma quanto petrolio a basso prezzo c’è ancora da produrre? Non sar&agrave; più probabile che il prezzo salir&agrave; “naturalmente” come effetto della scarsit&agrave; dell’offerta?<br><br>La tutela degli interessi nazionali è ben evidente anche dai resoconti del G8 di Heiligendamm. Alle prevedibili posizioni americane contrarie ad ogni accordo, segnali poco incoraggianti vengono anche da Giappone e Canada. Per quanto riguarda George W. Bush, in pochi credevano alla sua svolta ambientalista (vedi articolo Qualenergia.it) e, infatti, per bocca del suo consigliere per il clima, John Connaughton, gi&agrave; prima dell’apertura del summit, ha dichiarato che il testo finale dell&#39;accordo del G8 sul clima non avrebbe contenuto nessun limite sull&#39;aumento di temperatura e riduzioni sulle emissioni di gas inquinanti come alcuni speravano dopo le esternazioni dei giorni scorsi del presidente americano e, in particolare, il cancelliere tedesco Angela Merkel che spinge per una taglio delle emissioni del 50&#37; al 2050. Continua quindi il boicotaggio di Kyoto da parte dell’amministrazione Bush che si dimostra ancora una volta un interlocutore inaffidabile su queste tematiche. L’Europa dovr&agrave; andare avanti con decisione sulla sua linea e sperare nel nuovo presidente degli Stati Uniti.&quot;<br><br>LB<br><br>7 giugno 2007
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Concordo in pieno sulle affermazioni dell&#39;articolo che riporti e aggiungo le mie considerazioni.<br><br>1) Bush ha senz&#39;altro fatto la sua sparata, forse buon allievo di qualche politico italiano, promettendo qualcosa a partire dal prossimo mandato elettorale (proprio così aveva detto&#33, quindi ha ipotecato l&#39;azione di chi gli succeder&agrave;, che magari non avr&agrave; neppure il suo stesso colore politico. (In Italia abbiamo visto una cosa simile con lo scalone delle pensioni, ma anche col ponte sullo stretto e l&#39;alta velocit&agrave; ferroviaria);<br><br>2) Un aumento del prezzo del greggio non far&agrave; che rendere più conveniente utilizzare fonti alternative, investire in risparmio energetico e, in generale, ridurre il consumo dei combustibili fossili. Quasi, quasi, me lo augurerei che si arrivasse a tanto&#33;<br><br>3) Il potere dei paesi produttori di petrolio è forte fin tanto che possono vendere il proprio prodotto, un aumento del prezzo lo possono operare se riducono la produzione... ed ecco che i biocarburanti trovano spazio per affermarsi <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/32fa5081b40f3d08e341d24d1722271c.gif" alt=":P"><br><br>4) La Shell lo sta gi&agrave; facendo: chi tratta petrolio e suoi derivati, potrebbe trarre vantaggio, ora che ha risorse e mezzi da investire, per cavalcare l&#39;onda della produzione dei nuovi carburanti ecologici, diventando loro stessi meno dipendenti dalle fonti fossili e mantenendo una posizione primaria nella fornitura di carburanti e combustibili.<br><br>Ma la tua domanda è: cosa possiamo fare noi dal basso?<br><br>Difficile risponderti cose che gi&agrave; non si stiano facendo, forse è giusto dire che quel che facciamo dobbiamo divulgarlo meglio e sperare che sul nostro esempio, e spinti dai costi del barile in aumento, ci seguano in massa.<br><br>energeticambiente.it la sua parte credo che la stia gi&agrave; facendo, grazie a chi l&#39;ha fatta nascere e a chi ora la mantiene così vivace e gradevole.

    ••••••••••••

    Commenta


    • #3
      Devo dire che anche io parteggiavo nel mio piccolo per l&#39;Albert a stelle e strisce, ma il termine &quot;promesse elettorali&quot; ha lo stesso significato in ogni paese, e non abbiamo ahinoi questa esclusiva. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0492d00783bacf63fc31f2110ea072c5.gif" alt=""><br>Promuovere le energie alternative aumentando i prezzi delle altre opzioni non è un modo conveniente di agire, soprattutto visti gli ultimi dati Istat, che vedono l&#39;entropia della distribuzione del denaro in costante diminuzione. Il segnale deve arrivare dalla produzione, incrementandola ed abbattendo i prezzi. Altrimenti si fa lo stesso gioco dei petrolieri alle spalle dei meno abbienti.<br>Il potere purtroppo non è in mano ai paesi produttori di petrolio, ma a poche persone. Queste hanno tutto l&#39;interesse a mantenere il controllo del mercato energetico, e sono gi&agrave; al sicuro per quando sar&agrave; finito il petrolio.<br>Dal basso si può vincere la pigrizia e combattere contro le proprie comodit&agrave; che vediamo come vitali ma sono puro surplus. Quante delle nostre esigenze energetiche (in ogni ambito) quotidiane sono strettamente necessarie e quante comodit&agrave; su cui ci adagiamo?

      Commenta


      • #4
        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (eroyka @ 7/6/2007, 10:15)</div><div id="quote" align="left">Per quanto riguarda George W. Bush, in pochi credevano alla sua svolta ambientalista (vedi articolo Qualenergia.it)</div></div><br>Infatti la tesi della &quot;svolta ambientalista&quot; partiva da considerazioni del tutto sballate. Bush sta cercando di convertire alcune tendenze di approviggionamento per motivi assolutamente lontani dalle ideologie ambientaliste.<br>Se è vero che ha dato forte spinta ai biocarburanti, alla produzione da solare termoelettrico, al FV, ad auto elettriche ecc. NON lo ha fatto per la preoccupazione del clima o il benessere dei panda. E nemmeno lui lo ha mai granchè preteso.<br>La vera spinta che sta dietro alla politica bushiana è quella che spinge molti, io compreso, a preoccuparsi per quello che potrebbe succedere in caso di vera crisi energetica. Se Bush parla di idrogeno autoprodotto lo fa perchè teme la dipendenza estera per altre fonti, non perchè gli sia apparso l&#39;arcangelo Gabriele con il manuale della nuova produzione distribuita. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/46affd064147f8909a5f67879d3c808f.gif" alt=":P"><br>Inutile crogiolarsi nell&#39;ottimismo del pacifismo ad oltranza, nel caso qualcuno ci prenda per la gola... l&#39;energia ce la andremo a prendere o almeno tenteremo. Con le buone o con le cattive.<br>Ed in questo senso a mio parere l&#39;emergenza climatica è importantissima, ma forse è ancora il pericolo minore.<br>Comunque, dato che la soluzione principe (produzione da FER) è la stessa per ambedue i problemi... quello che possiamo fare è spingere anche da noi per la svolta che magari potremmo chiamare più &quot;energetico-autarchica&quot; che &quot;ambientalista&quot;, così togliamo anche qualche prevenzione ideologica e magari convinciamo anche la parte più filobush della nostra politica.<br>Diciamo una sapiente operazione di rinnovamento dell&#39;immagine <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b8ce83f371b6c631483a09c8b24dcb28.gif" alt=""><br><br>Comunque il tempo stringe e io vedo troppa indifferenza ed ottimismo ingiustificato nel prossimo miracolo. Gli USA saranno anche contro Kyoto, ma almeno sulle FER stanno viaggiando a ritmo molto più elevato di noi. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f410028caf7e7eb2fcfabe308aad5e67.gif" alt=":unsure:">
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

        Commenta


        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 7/6/2007, 11:46)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (eroyka @ 7/6/2007, 10:15)</div><div id="quote" align="left">Per quanto riguarda George W. Bush, in pochi credevano alla sua svolta ambientalista (vedi articolo Qualenergia.it)</div></div><br>Infatti la tesi della &quot;svolta ambientalista&quot; partiva da considerazioni del tutto sballate. Bush sta cercando di convertire alcune tendenze di approviggionamento per motivi assolutamente lontani dalle ideologie ambientaliste.<br>Se è vero che ha dato forte spinta ai biocarburanti, alla produzione da solare termoelettrico, al FV, ad auto elettriche ecc. NON lo ha fatto per la preoccupazione del clima o il benessere dei panda. E nemmeno lui lo ha mai granchè preteso.<br>La vera spinta che sta dietro alla politica bushiana è quella che spinge molti, io compreso, a preoccuparsi per quello che potrebbe succedere in caso di vera crisi energetica. Se Bush parla di idrogeno autoprodotto lo fa perchè teme la dipendenza estera per altre fonti, non perchè gli sia apparso l&#39;arcangelo Gabriele con il manuale della nuova produzione distribuita. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/2958effdbf64eb9f300fd42651ad3ef1.gif" alt=":P"><br>Inutile crogiolarsi nell&#39;ottimismo del pacifismo ad oltranza, nel caso qualcuno ci prenda per la gola... l&#39;energia ce la andremo a prendere o almeno tenteremo. Con le buone o con le cattive.<br>Ed in questo senso a mio parere l&#39;emergenza climatica è importantissima, ma forse è ancora il pericolo minore.<br>Comunque, dato che la soluzione principe (produzione da FER) è la stessa per ambedue i problemi... quello che possiamo fare è spingere anche da noi per la svolta che magari potremmo chiamare più &quot;energetico-autarchica&quot; che &quot;ambientalista&quot;, così togliamo anche qualche prevenzione ideologica e magari convinciamo anche la parte più filobush della nostra politica.<br>Diciamo una sapiente operazione di rinnovamento dell&#39;immagine <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bb0f29a2b14eed6e01104d402bc37497.gif" alt=""><br><br>Comunque il tempo stringe e io vedo troppa indifferenza ed ottimismo ingiustificato nel prossimo miracolo. Gli USA saranno anche contro Kyoto, ma almeno sulle FER stanno viaggiando a ritmo molto più elevato di noi. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/14715f8f7953e5862aa25f43f1d5bc9f.gif" alt=":unsure:"></div></div><br>Stra quoto... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d2f6c27589dcd67521e921e348523ee9.gif" alt="-_-"><br>Nulla da aggiungere. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/00059270b8499a74ba880d117553cb4c.gif" alt="">

          Commenta


          • #6
            Il mio parere è che il maggior difetto del Protocollo di Kyoto è insito nel suo indirizzo ai governi nazionali e solo indirettamente al singolo cittadino.<br>Abbattere le ostilit&agrave; alle fonti rinnovabili significa convincere gli scettici a <b>testare</b> la convenienza delle FER nella quotidianit&agrave;.<br>Il cittadino non va&#39; costretto, ma convinto.<br>La costrizione genera insofferenza e diffidenza, la convinzione personale è una spinta forte ed inesorabile&#33;<br><b>Ma per creare convincimenti, bisogna agire sul lato economico.</b><br>In questo senso sono totalmente d&#39;accordo con nll sull&#39;opportunit&agrave; dell&#39;aumento del prezzo del petrolio come spinta per l&#39;incentivo all&#39;uso delle rinnovabili.<br>Parlo per esperienza personale:<br>quotidianamente per lavoro incontro molta gente e quando parlo loro dell&#39;importanza delle FER, inevitabilmente il discorso vira sui costi.<br>Frasi tipo: <i>&quot;con 20000 euro per un impianto fotovoltaico ci faccio 15 anni di bollette&quot;</i> sono all&#39;ordine del giorno.<br>A questo posso rispondere in due modi:<br>1) Citando le emergenze ambientali nel Protocollo di Kyoto e la necessit&agrave; di fare qualcosa in concreto per ridurre le emissioni e renderci liberi dalle fonti fossili.<br>2) Insistendo sulla bont&agrave; dell&#39;investimento FER, cifre alla mano, ricordando la convenienza e magari invitando ad un investimento minimo, tipo uno di quei kit per la luce in giardino o in garage, una piccola stufa a pellet oppure una bici elettrica (solo ad esempio) e verificare il risparmio economico a distanza di un anno o due.<br>In sintesi, in questo Forum ci sono persone come voi e me che certamente hanno capito l&#39;importanza di dare un futuro sostenibile ai nostri figli anche assumendosene gli oneri, ma fuori di qui c&#39;è ancora molta, troppa gente che deve essere educata in questo senso.<br>E&#39; una battaglia che possiamo vincere solo partendo dalle piccole cose, giorno per giorno.<br>E il miglior modo per non trovarsi impreparati di fronte ad un&#39;eventuale crisi energetica, è creare una rete di rinnovabile <b>libera, delocalizzata, condivisa e diffusa</b>.<br>Ed il metodo più veloce è agire partendo dal portafoglio.<br><br>Pace&#33;<br>Gym
            Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
            Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
            Grazie!

            Commenta


            • #7
              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (zintolo @ 7/6/2007, 11:42)</div><div id="quote" align="left">Promuovere le energie alternative aumentando i prezzi delle altre opzioni non è un modo conveniente di agire, soprattutto visti gli ultimi dati Istat, che vedono l&#39;entropia della distribuzione del denaro in costante diminuzione. Il segnale deve arrivare dalla produzione, incrementandola ed abbattendo i prezzi. Altrimenti si fa lo stesso gioco dei petrolieri alle spalle dei meno abbienti.</div></div><br>Beh, certo aumentare il prezzo del petrolio e punto non sarebbe una grandissima idea. Ci sono alcuni aspetti che non consideriamo subito, ma vanno tenuti in conto: La produzione industriale dipende direttamente dal costo energetico. Noi ci possiamo definire più ricchi dei nostri nonni non perchè la zecca italiana stampa miliardi di banconote in più, ma semplicemente perchè possiamo produrre molti più beni a un costo molto minore grazie alla tecnologia e all&#39;abbondanza di energia a basso costo.<br>Per questo insisto che faro di ogni rivoluzione energetica deve essere sempre l&#39;approviggionamento garantito di energia a basso costo alle imprese.<br>Il discorso però è evidentemente diverso se parliamo di consumi privati. Dove ha anche un senso, per quanto ridotto, parlare di riduzione volontaria delle esigenze energetiche tramite rinuncia. Infatti io posso pensare a dire - mi accontento di tenere 2 lampadine accese sul lampadario invece che 6, tanto ci vedo lo stesso - ma non posso dire alla Fiat - accontentati di produrre 1 milione di auto invece che 2 così risparmi&#33; -<br>In questo caso un costo energetico più vicino fra FER e tradizionali sarebbe davvero una spinta al passaggio alle rinnovabili. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ea8d58e40f42805f9889be9b79d30464.gif" alt=""><br><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gymania @ 7/6/2007, 13:48)</div><div id="quote" align="left">quotidianamente per lavoro incontro molta gente e quando parlo loro dell&#39;importanza delle FER, inevitabilmente il discorso vira sui costi.<br>Frasi tipo: <i>&quot;con 20000 euro per un impianto fotovoltaico ci faccio 15 anni di bollette&quot;</i> sono all&#39;ordine del giorno.</div></div><br>Gi&agrave; sarebbe una cosa ottima se fosse possibile ottenere finanziamento facilitato per questa spesa. Se quei 20.000 € li tira fuori qualcun altro che si accontenta di 20 anni di bollette, diciamo, togliendomi ogni problema di responsabilit&agrave;, di permessi per l&#39;installazione, di assicurazioni, di carico debitorio (ipoteca sull&#39;impianto e gg), di ansia per aumenti energetici e la cosa mi garantisce ulteriori 10 anni di consumi gratuiti... beh secondo me ci penserebbe molta più gente.<br>Alla fine il discorso è simile all&#39;acquisto di un immobile. Se di fronte alla possibilit&agrave; di ottenere un mutuo agevolato per acquistare un appartamento ti rispondessero &quot;con quei soldi ci pago 20 anni di affitto&quot; la riterresti una pensata furba? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/2faa71e05274774e17e586d45fd95628.gif" alt=""><br>Se poi c&#39;è pure la coscienza tranquilla perchè aiuto il mondo, ma ben venga. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ea8d58e40f42805f9889be9b79d30464.gif" alt=""><br>
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

              Commenta


              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 7/6/2007, 14:37)</div><div id="quote" align="left">Se di fronte alla possibilit&agrave; di ottenere un mutuo agevolato per acquistare un appartamento ti rispondessero &quot;con quei soldi ci pago 20 anni di affitto&quot; la riterresti una pensata furba? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/e523cef8454f95339b2c7c206a3a22bf.gif" alt=""><br>Se poi c&#39;è pure la coscienza tranquilla perchè aiuto il mondo, ma ben venga. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1abd38b5ef56efc995660357faec0813.gif" alt=""></div></div><br><b>Parole sante&#33;&#33;&#33;</b><br><br>Però crediateci o no, c&#39;è gente che il conto energia non sa neppure cosa sia.<br>E c&#39;è gente che fa confusione tra solare termico e fotovoltaico.<br>Come pensiamo di fare per istruire questa gente, se non convincendoli a &quot;provare&quot; a partire da piccole cose?<br>Penso al condominio &quot;X&quot; di Denew che installa il FV per la luce scale distribuendo la spesa tra i singoli.<br><br>Pace&#33;<br>Gym<br>
                Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
                Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
                Grazie!

                Commenta


                • #9
                  Bush dice:&quot;India e Cina cominciano a smettere di produrre gas serra... e DOPO smettiamo anche noi&quot;.<br><br>Rappresentante cinese dice :&quot;Usa ed europei cominciano a smettere di produrre gas serra... e DOPO smettiamo anche noi&quot;.<br><br>Poi rappresentante cinese giustamente aggiunge:&quot;Americani ed europei incomicnciarono loro gi&agrave; un secolo fa, quindi è giusto che inizino loro a dare l&#39;esempio&quot;<br>------------------------------<br>Tutti dicono gli altri devono iniziare e nessuno inizia, secondo me è giusto che inizi prima l&#39;america che da un secolo è il maggiore inquinatore.<br><br>C&#39;è da dire chi inzia si tira una pesante zappa sui piedi perchè l&#39;economia di una nazione va a catafascio con le energie rinnovabili, quest&#39;ultime molto costose impoveriscono il sistema perchè non competitivo con gli altri sistemi che usano mezzi inquinanti a basso costo.<br><br>Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, aveva proposto un paio di anni fa di imporre con la legge l&#39;uso di autovetture solo con idrogeno a inquinamento zero.<br>Naturalmente questa proposta mirava a tirare su molti voti degli ambientalisti, ma Formigoni non dice che in quel modo l&#39;Italia sarebbe andata in bancarotta fraudolenta peggio dell&#39;Albania.<br><br>L&#39;autovettura a idrogeno va bene se la usano tutti, ma se la usa solo uno povero lui...<br><br>L&#39;Italia è gi&agrave; il fanalino di coda dell&#39;Europa perchè non c&#39;è il nucleare e nei paesi confinanti invece si, figuriamoci se mettiamo le auto a idrogeno... gli italiani diventerebbero esattamente come quelli del biafra, moria generale di fame e di stenti.<br><br>Purtroppo i politici italiani, <span style="color:gray">(diversamente da quelli giapponesi e cinesi)</span>, pensano soltanto al loro interesse personale e non importa se tutti gli altri moriranno di fame e di stenti.<br><br>Per ciò che riguarda lem energie rinnovabili lo slogan dovrebbe essere: <b><span style="font-size:14pt;line-height:100%">TUTTI O NESSUNO</span></b>.<br>Chi inizia prima diventa meno competitivo degli altri e far&agrave; morire i suoi connazionali di fame e di stenti.<br><br><br>Io propongo sempre, quando ci sono le votazioni, di votare ingegneri, l&#39;Italia ha bisogno di politici che conoscono di più ingegneria e un po&#39; meno la letteratura medioevale in latino.

                  Commenta


                  • #10
                    Magari sapessero almeno di letteratura medioevale e latino&#33; I servizi di Striscia e delle Iene hanno fatto vedere che anche nella cultura generale non è che abbiamo delle cime in parlamento. Però sono quelli che abbiamo votato, un po&#39; di mea culpa anche noi dovremmo farcelo e fare un poco più d&#39;attenzione quando andiamo a mettere la nostra crocetta alle prossime elezioni.<br><br>Non sono d&#39;accordo, come te, sul rimpallo di chi debba iniziare a ridurre le emissioni inquinanti, del resto anche chi ha iniziato prima a inquinare non c&#39;è modo di costringerlo a dare il buon esempio, come vedi, eppure qualcosa occorre fare e alla svelta.<br><br>Non sono così sicuro che non ripaghi la scelta di puntare sulle FER, anche senza attendere il resto del mondo, perché i benefici per l&#39;ambiente si sentono localmente prima ancora che su scala mondiale e gi&agrave; questo sarebbe una buona ragione. L&#39;esempio indurrebbe senz&#39;altro qualcuno a prendere in considerazione la possibilit&agrave; d&#39;imitarci, cosa che sta accadendo, ma non siamo noi l&#39;esempio, lo sono i paesi del nord Europa.<br>L&#39;ecologia sta diventando anche una buona occupazione, che produce reddito e occupazione, perché non esserne pionieri e coglierne le sue opportunit&agrave;?<br><br>Una ricerca e un&#39;applicazione ad ampio raggio può aprirci un ventaglio di applicazioni in grado di sostituire in buona parte, se non in toto, il ricorso alle fonti energetiche esauribili, basta non puntare tutto su un solo cavallo.

                    ••••••••••••

                    Commenta


                    • #11
                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (stranger @ 7/6/2007, 16:54)</div><div id="quote" align="left">C&#39;è da dire chi inzia si tira una pesante zappa sui piedi perchè l&#39;economia di una nazione va a catafascio con le energie rinnovabili, quest&#39;ultime molto costose impoveriscono il sistema perchè non competitivo con gli altri sistemi che usano mezzi inquinanti a basso costo.</div></div><br>Non sarei così drastico&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/cb5fe284633bc85d2fd0c984f356a4ac.gif" alt=":blink:"><br>Il discorso del costo di produzione energetica è complesso e non è riducibile solo a un banale &quot;meno costa più ci mangiano&quot;.<br>Facciamo esempi concreti: la bolletta energetica italiana (cioè le importazioni di gas, petrolio, carbone ecc.) è stata di quasi 50 miliardi di € nel 2006.<br>Ipotizziamo, per assurdo ovvio, che domani sostituiamo tutta questa importazione con un bel pò di pannelli FV che ci costano 1000 miliardi.<br>Indipendentemente dal fatto ovvio che non esiste nè il capitale necessario nè che la produzione di pannelli di tutto il mondo non basterebbe a coprirne un decimo... se analizzi la situazione come si farebbe per un piano industriale sei di fronte a un investimento che raggiunge il rientro dopo 20 anni e da quel momento garantisce un utile di 50 miliardi anno (senza contare inflazione e aumenti di costo).<br>In termini di bilancio famigliare è la situazione simile alla famiglia che decide di farsi il mutuo. E&#39; ovvio che di affitto pagherebbe magari meno, ma per tutta la vita e col rischio di vedersi aumentare la pigione o peggio essere sfrattato&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/062b9959ec3fa13eb123b1202df723ff.gif" alt="&lt;_&lt;"><br><br>Non è un problema così drammatico il passaggio alle FER e non credo proprio che i primi a passarci diventeranno i nuovi biafrani. E&#39; sicuramente un passaggio costoso, ma alla fine autoprodursi l&#39;energia sfruttando sole, vento, pioggia sar&agrave; sicuramente meno costoso alla lunga che importare.<br>Non scordiamoci i costi accessori delle fonti fossili&#33; Costi sanitari e ambientali certo, ma la guerra in Irak ha costi che non dovrebbero essere addebitati solo alla lotta al terrorismo mi sa. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0e646b4ef98cafd0c1bab7e60528e7f7.gif" alt=":P"><br>Poi c&#39;è l&#39;ipotesi nucleare ovvio. Ma io la vedo accettabile solo come integrazione centralizzata e solo con netto miglioramento delle garanzie e della gestione scorie. Perlomeno in Italia. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6f2a8e49dd7262e6689bea7676783553.gif" alt=""><br><br>
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                      Commenta


                      • #12
                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 7/6/2007, 17:37)</div><div id="quote" align="left">Poi c&#39;è l&#39;ipotesi nucleare ovvio. Ma io la vedo accettabile solo come integrazione centralizzata e solo con netto miglioramento delle garanzie e della gestione scorie. Perlomeno in Italia. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4f0cd61b85e18607aaedb0324870fb6d.gif" alt=""></div></div><br>è esattamente quello che stiamo facendo: &quot;che se le puppino in francia&#33;&#33;&quot; (perche ai mw nucleari in italia non si è rinunciato)... ma quanto costa&#33;&#33;&#33;<br><br>cmq più che il petrolio costa e pie vengono spinte fer e nucleari.<br><br>l&#39;opec come ritorsione può aumentare artificialmente i prezzi del petrolio, accelerando il processo.<br><br>cmq il prezzo del petrolio sale indipendentemente dai giochini. oggi il prezzo del petrolio è 66.97 , le previsioni ad un anno sono &#36;87.06 (<a href="http://www.oil-price.net/index.php?lang=it" target="_blank">http://www.oil-price.net/index.php?lang=it</a> )
                        www.energyraft.org: energia da solare ad un costo inferiore a quella da nucleare (http://www.energeticambiente.it/term...e-commons.html)

                        Commenta


                        • #13
                          Su corsera di oggi un bell&#39;articolo di Franco Venturini sulla probabilit&agrave; (in aumento) del ritorno del nucleare e sui vantaggi di questa scelta in campo ecologico, climatico ed economico. Interessante.<br>Mi sa che o ci si mette di buzzo buono a incentivare le FER possibili, senza aspettare l&#39;avvento del motore ad acqua, o presto potrebbero non bastare gli anatemi e i cortei a impedire il risveglio dell&#39;atomo. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b0fb001b66e89fbf1a2c3de0e0007002.gif" alt="&lt;_&lt;">
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                          Commenta


                          • #14
                            ribadisco che non si tratta di ritorno al nucleare. in italia si usa l&#39;energia nucleare.
                            www.energyraft.org: energia da solare ad un costo inferiore a quella da nucleare (http://www.energeticambiente.it/term...e-commons.html)

                            Commenta


                            • #15
                              Purtroppo l&#39;energia nucleare è molto conveniente dal punto di vista del portamonete, poi aggiugiamo che non c&#39;è aumento di effetto serra.<br><br>Qualcuno dir&agrave;:&quot;<i>Ma per estrarre combistibili nucleari dalle rocce bisogna scavare con le ruspe e le ruspe fanno aumentare l&#39;effetto serra</i>&quot;.<br><br><br>Si è vero...<br>Ma si tratta di un istante iniziale che passa presto, è anche verò che trivellare e installare pozzi petroliferi occorre la ruspa o cose simili.<br>Poi in più il le centrali termiche funzioananti col petrolio o carbone producono grande quantit&agrave; di gas serra, e qui c&#39;è la grande differenza cioè superato lo scoglio iniziale la centrale nucleare va avanti per anni senza contribuire minimamente all&#39;aumento dell&#39;effetto serra.<br><br><br>L&#39;automobile nucleare rimane e rimarr&agrave; per molto tempo un sogno del futuro, anche l&#39;automobile produce effetto serra.<br>In teoria se un chilowattore costasse solo 2 centesimi converrebbe sicuramente prodursi il carburante in casa facendo l&#39;elettrolisi dell&#39;acqua.<br>Ma i 2 centesimi sarebbero possibili SOLTANTO con il nucleare, non di certo brucianto benzina o carbone o altro.<br><br>In ultima analisi, con le tecnologie attuali, solo con l&#39;energia nucleare si può affrontare efficacemente il problema dei gas serra, non c&#39;è altra soluzione possibile.

                              Commenta


                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (stranger @ 8/6/2007, 16:00)</div><div id="quote" align="left">In ultima analisi, con le tecnologie attuali, solo con l&#39;energia nucleare si può affrontare efficacemente il problema dei gas serra, non c&#39;è altra soluzione possibile.</div></div><br>un&#39;altra soluzione c&#39;è, e sono le FER.<br>la parte di problema non risolto dalle FER (speriamo poco o nulla) potr&agrave; essere risolto solo con il nucleare.
                                www.energyraft.org: energia da solare ad un costo inferiore a quella da nucleare (http://www.energeticambiente.it/term...e-commons.html)

                                Commenta


                                • #17
                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">la parte di problema non risolto dalle FER (speriamo poco o nulla) potr&agrave; essere risolto solo con il nucleare.</div></div><br>Non sono d&#39;accordo che necessariamente la strada sia quella, intanto cominciamo a utilizzare le FER, poi diamo modo alle industrie di sviluppare prodotti più efficienti e meno costosi, curiamo un po&#39; di sana devoluzione e forse del nucleare (a fissione) se ne potr&agrave; fare del tutto a meno, oppure avremo dilatato i tempi a sufficienza per permettere al nucleare da fusione di venir fuori dai laboratori e iniziare a produrre energia per l&#39;umanit&agrave;.

                                  ••••••••••••

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Sono d&#39;accordo con Nll&#33;<br> Le FER ci potranno consentire di aspettare il prossimo treno &quot;pulito&quot; senza dover salire su questo...<br><br>Sempre che ci si muova anche sul piano strategico dell&#39;efficienza e del risparmio energetico, inteso non come decrescita forzata, ma come riduzione della domanda energetica a quella EFFETTIVAMENTE necessaria al nostro stile di vita, senza sprechi...<br><br><br>

                                    Commenta


                                    • #19
                                      però dovete essere coscienti che il treno pulito lo state aspettando, adesso, grazie all&#39;energia nucleare, che anche voi state (stiamo) utilizzando con le scorie e tutto quanto.<br><br>solo che lo stiamo facendo in maniera economicamente conveniente...oppure vista diversamente ci stiamo comprando la scusa per poter essere ipocriti e dire che siamo contrari al nucleare mentre lo si sta usando.
                                      www.energyraft.org: energia da solare ad un costo inferiore a quella da nucleare (http://www.energeticambiente.it/term...e-commons.html)

                                      Commenta


                                      • #20
                                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (cirowsky @ 9/6/2007, 17:52)</div><div id="quote" align="left">però dovete essere coscienti che il treno pulito lo state aspettando, adesso, grazie all&#39;energia nucleare, che anche voi state (stiamo) utilizzando con le scorie e tutto quanto.<br>solo che lo stiamo facendo in maniera economicamente conveniente...oppure vista diversamente ci stiamo comprando la scusa per poter essere ipocriti e dire che siamo contrari al nucleare mentre lo si sta usando.</div></div><br>Iniziamo con l&#39;eliminare gli sprechi pubblici di energia, poi vedremo se realmente è necessario acquistarla da altri oppure basta la nostra.<br>E nel frattempo incentiviamo le FER.<br>E&#39; accaduto che &quot;qualcuno&quot; anzichè iniziare una lotta sensata agli sprechi pubblici, ha preferito la via più semplice del comprare ulteriore energia.<br>Sul perchè sia stata iniziata questa politica si possono fare varie ipotesi.<br>Ognuno può farsene una propria...<br><br>Pace&#33;<br>Gym
                                        Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
                                        Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
                                        Grazie!

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Non sono molto ottimista sulle prospettive del risparmio, credo sia risaputo, e non penso proprio che anche se riuscissimo in un impeto di ingegnosit&agrave; italica a raggiungere la cifra di risparmio necessaria questo risparmio andrebbe a eliminare l&#39;importazione estera. Fatti due conti per i produttori resta più conveniente acquistarsela o prodursela all&#39;estero e rivendercela ai nostri costi. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/c416af8c113696b2877c3305b15a4bd2.gif" alt="&lt;_&lt;"><br>Nel caso dell&#39;importazione di ee prodotta da nucleare dall&#39;estero comunque non vedo alcuna contraddizione nell&#39;effettuarla. Non è che l&#39;Italia ha abbracciato la tesi del no nuke costi quel che costi eh&#33; Al massimo la contraddizione può essere nella coscienza dei singoli, ma esistono alcune societ&agrave; che gi&agrave; offrono fornitura sicuramente verde... basta attaccarsi a loro e pagare quel che chiedono e problema superato. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/e9d1215b91cb354193da9ea06d027b26.gif" alt=""><br><br>Io non sono anti nuke, ma ritengo semplicemente che, al momento, quella di gettarsi nella costruzione di venti centrali sul territorio italiano non sia la via più facile, veloce, economica per l&#39;Italia. Punto molto sulle FER e anche se il treno è ancora lontano mi limito a dire che sarebbe molto opportuno cominciare perlomeno a costruire dei buoni binari... poi vedremo. Non è che siamo con l&#39;acqua alla gola, c&#39;è il tempo per preparare le cose e io concordo con Rifkin quando dice che l&#39;Italia potrebbe essere una piccola Arabia Saudita della produzione di energia da FER. Certo che se, al solito, aspettiamo che siano i lapponi a dimostrarcelo poi qualcuno si irrita.<br>Nel frattempo concordo col fatto che ora ci serve l&#39;energia prodotta, nei modi che viene prodotta, e che ci consente appunto di effettuare la graduale transizione verso le FER. E quindi ben venga la ee nuke da Francia e Slovenia, (almeno finchè ce la venderanno. Perchè è questo il vero pericolo, casomai qualcuno non se ne fosse accorto&#33 <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a1e55513a4352d97eb70382af232f24d.gif" alt="">
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                          Commenta


                                          • #22
                                            sul costruire dei buoni binari per le FER penso che qui siamo tutti d&#39;accordo.<br>sulle speranze che l&#39;italia possa diventare una piccola arabia saudita delle fer, anche (però secondo me in africa potrebbero fare di meglio)<br>il punto è che se tutti gli anni compriamo una centrale nuke alla francia (questo lo ha detto francobattaglia...è giusto?), non ci converrebbe anche costruire qualche centrale, tanto per tenere i piedi in più staffe?
                                            www.energyraft.org: energia da solare ad un costo inferiore a quella da nucleare (http://www.energeticambiente.it/term...e-commons.html)

                                            Commenta


                                            • #23
                                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 10/6/2007, 09:52)</div><div id="quote" align="left">Non sono molto ottimista sulle prospettive del risparmio, credo sia risaputo, e non penso proprio che anche se riuscissimo in un impeto di ingegnosit&agrave; italica a raggiungere la cifra di risparmio necessaria questo risparmio andrebbe a eliminare l&#39;importazione estera.</div></div><br>Attenzione, non <b>risparmio</b>, ma <b>lotta agli sprechi</b>.<br>Non decrescita, ma sviluppo sostenibile&#33;&#33;&#33;<br>Il funzionario pubblico che regola il climatizzatore a 15° e lascia di proposito le finestre aperte, <b>v&agrave; cacciato a calci nel cu&#33;o</b>.<br>Poi per il resto, te l&#39;ho gi&agrave; detto, sono d&#39;accordo con te&#33;<br><br>Pace&#33;<br>Gym<br>
                                              Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
                                              Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
                                              Grazie!

                                              Commenta


                                              • #24
                                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gymania @ 10/6/2007, 23:02)</div><div id="quote" align="left">Attenzione, non <b>risparmio</b>, ma <b>lotta agli sprechi</b>.<br>Non decrescita, ma sviluppo sostenibile&#33;&#33;&#33;<br>Il funzionario pubblico che regola il climatizzatore a 15° e lascia di proposito le finestre aperte, <b>v&agrave; cacciato a calci nel cu&#33;o</b>.</div></div><br>Gymania, anch&#39;io sono d&#39;accordo. Parlavo giusto ieri con un amico che, dovendo fare degli esami, si è recato in ospedale. Alle 8 del mattino a Savona in giugno con temperatura esterna di forse 24 gradi e umidit&agrave; minima c&#39;era l&#39;aria condizionata a manetta. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f72722d84f27cb4c0f0197edfa1bff24.gif" alt=":"><br>Risultato? 30 persone bestemmianti in piedi FUORI dalla sala d&#39;attesa dove potevano sopravvivere solo i pinguini e gli infermieri di passaggio che se la cavavano col solito &quot;non so, non è nelle mie mansioni&quot;. Alla fine si è scoperto che probabilmente non era stata spenta dalla sera precedente.<br>Evabbè che sar&agrave; mai? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/510a28bc6637ab0eb6fbfbdd72156f64.gif" alt=""><br>Quello che temo però che il pur doveroso sforzo di lotta allo spreco alla fine non sia in grado di garantire la riduzione della domanda tale da consentirci di fare a meno dell&#39;importazione. Ma è un timore personale che sarei felice di vedere smentito.<br>Sulla decrescita mi astengo, dato che qui dovrei moderare. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/db6150ae24c0f95583e1b37c03dea48d.gif" alt="">
                                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Ciao,<br>discussione interessante, ma non avete/abbiamo toccato un punto sul quale io invece volevo fare delle considerazioni più approfondite: il PIL<br><br>Questo parametro, come configurato al giorno d&#39;oggi, è solo uno specchio dei &quot;consumi pagati&quot; e non c&#39;entra nulla con la qualit&agrave; della vita.<br>Nell&#39;articolo, ma tutti i giorni i nostri politici, ci dicono che il PIL deve crescere, che il PIL è importante, che + PIL = più soldi per tutti... a me sembra invece che il PIL debba diminuire per far si che si stia meglio.... meglio davvero&#33;<br><br>Tutto ciò che è gratis non rientra nel pil, tutto ciò che risparmio fa scendere il PIL, tutto ciò che condivido non incrementa il PIL, se spengo l&#39;auto al semaforo consumando meno benzina, faccio diminuire il PIL, la mia associazione ONLUS Energoclub propone servizi che non fanno crescere il PIL, se faccio una salutare passeggiata a piedi nel bosco, invece che una bella coda in autostrada, faccio decrescere il PIL.... insomma a me sembra che dobbiamo puntare a far decrescere il PIL o, meglio ancora, a trovare degli indici di qualit&agrave; della vita che possano davvero essere specchio di un miglioramento della nostra salute e benessere. Ora il PIL è lo specchio della salute dell&#39;economia ma NOI NON SIAMO L&#39;ECONOMIA&#33;&#33;&#33;&#33;<br>Questa è la malvagia e subdola identificazione che tutti ci propinano: UOMO=ECONOMIA. Ora mi viene da dire: Ma VAFFAN...O&#33;&#33;&#33; Io non sono l&#39;economia, non sono una moneta e ho la mia vita con i miei valori e la mia qualit&agrave; esistenziale che punta sempre più a una vita semplice, nella natura e in rapporto stretto con altre persone. Che questa scelta faccia abbassare il PIL... chi se ne frega&#33; Ed anzi ne sono contento poichè vuol dire che ho consumato meno, sono pesato meno al pianeta ma, soprattutto, sono stato BENE&#33;<br><br>Roy<br><br>
                                                  Essere realisti e fare l'impossibile

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Ciao Roy,<br>ho letto il tuo post e, per quello che ho capito, non credo che spegnere l&#39;auto ai semafori faccia diminuire il PIL.<br>Il mercato non penso funzioni così. Provo a fare un esempio concreto in tema di risparmio energetico.<br>Mettiamo che Roy e ProgettoMeg riescano a trovare il sistema tale per cui le lavabiancheria domestiche facciano il loro mestiere consumando però la met&agrave; in EE e 40 litri in meno di acqua per lavaggio.<br>Non si abbatte certo il PIL anzi; siccome quella che descrivo come ipotesi è quanto realmente successo negli ultimi 15 anni, possiamo approfittare delle cifre esistenti: Il consumo elettrico destinato al lavaggio famigliare dei panni , nel periodo in esame, è calato solo del 10&#37;, poco più alta la quota per l&#39;acqua. Nel contempo però le vendite della lavabiancheria sono cresciute ad un ritmo di 2-3&#37; l&#39;anno.<br>Nel complesso il &quot;Pil&quot; del settore è cresciuto, nonostante si parli di mercato maturo e di un prodotto con saturazione altissima.<br>Insomma, la diffusione delle salubri passeggiate nel bosco faranno crescere un mercato che magari prima non esisteva ma che dannegger&agrave; molto poco quello di mobilit&agrave; e di entertainment tradizionale.<br>Diciamo che le ns. scelte, se non presuppongono un reale peggioramento della personale qualit&agrave; della vita, non danneggiano l&#39;economia.<br>Hike <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/bf92454414ef642298c6ddb2ff66b4f2.gif" alt="">

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Ciao Caro Hike,<br><br>io non sono contro l&#39;economia in se, sono contro &quot;se va bene l&#39;economia vuol dire che stiamo meglio&quot;. Questo non è assolutamente vero&#33;<br><br>nfatti sarebbe giusto cabiare i parametri che creano questo maledetto PIL in relazione al BENESSERE percepito dalla popolazione e non basato su quello che percepisce la sciura economia&#33;<br><br>Se poi scopriremo che benessere reale della popolazione si sposa anche con una sana economia crescente (o più realisticamente stabile)... ben venga&#33; Ma la seconda deve essere al servizio del l&#39;uomo e non il contrario&#33; (mi rovino la vita lavoranto 15 ore al giorno però... caspita, l&#39;economia avanza&#33;&#33.<br><br>Ciao&#33;<br>Roy<br><br>P.S. perchè l&#39;economia dovrebbe essere la sola cosa al mondo a crescere sempre??? Non richiediamo forse overunity infinita??? In un sistema finito??
                                                      Essere realisti e fare l'impossibile

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (eroyka @ 11/6/2007, 12:51)</div><div id="quote" align="left">P.S. perchè l&#39;economia dovrebbe essere la sola cosa al mondo a crescere sempre??? Non richiediamo forse overunity infinita??? In un sistema finito??</div></div><br>Il sistema è sicuramente finito e quindi non vi può essere crescita infinita concordo. La soluzione della decrescita però a mio parere è pericolosamente illusoria.<br>Il PIL è soltanto un indice, non una legge economica imposta dall&#39;alto. La crescita del PIL non fa altro che registrare la spinta a &quot;migliorare&quot; le proprie condizioni di vita che agita il 99,9&#37; della popolazione e che nessuno impone se non con le convenzioni sociali (se mi presento in ufficio con le ciabatte ammuffite e sfilacciate induco una reazione nel resto della societ&agrave; di cui mi tocca tenere conto, per quanto possa io essere poeticamente convinto che non ho alcun bisogno reale di scarpe nuove).<br>Che ci sia bisogno di profonde modifiche nella metodica di calcolo del PIL può essere, ma questo non cambia l&#39;evidente verit&agrave; che chi potr&agrave; acquistare un paio di scarpe nuove, sentendone il bisogno, lo far&agrave;, indipendentemente da quello che dice il PIL o la crescita imposta dall&#39;alto.<br>Inoltre la recessione (cioè la faccia economica della decrescita) porta con sè diversi problemi, ben conosciuti, che non è corretto sperare di mettere da parte con il pur condivisibile ritorno alla natura. Se decresce il PIL decresce anche la quota di ricchezza a disposizione dei più poveri ed è facile pensare a godersi la passeggiata in campagna invece di lavorare 15 ore al giorno se hai uno stipendio da x migliaia di € al mese. Molto meno facile se fatichi ad arrivare alla fine del mese&#33;<br><br>Intendiamoci... so bene che la riflessione sul consumismo sfrenato e senza senso ha basi molto razionali e concrete. Ma il segreto secondo me non sta nel ricercare un&#39;impossibile arcadia solidaristica. Anzi vedo molti rischi di conclusione tragica e violenta in queste ipotesi.<br>La soluzione sta tutta nel raggiungere una &quot;stabilit&agrave;&quot; (nè crescita nè decrescita quindi) che sia garantita dalla produzione energetica TOTALMENTE rinnovabile e dal TOTALE riciclo delle risorse consumate. Cose entrambe possibilissime con le attuali tecnologie e che hanno il solo difetto di essere &quot;costose&quot;, cioè non adeguate all&#39;economia di predazione in cui continuiamo a sguazzare, magari sognando la rivoluzione ecologica a venire. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5332563bddf01711d927942c5cf45bd6.gif" alt=""><br>E&#39; in fondo, se ci riflettiamo, l&#39;applicazione del ciclo naturale nascita-vita-riproduzione-morte. Per qualcuno può essere senz&#39;altro un&#39;esagerazione consumistica cambiare il cellulare ogni 6 mesi per stare alla moda. Ma se il cellulare venisse totalmente riciclato e fosse impiegata solo energia da FER per realizzarlo... alla fine non sarebbe altro che un modo per far circolare la ricchezza. Certo decidessimo tutti di tenerci il cellulare stoicamente per 8 anni si avrebbe lo stesso risultato, ma non credo che chi campa costruendo cellulari ne sarebbe entusiasta. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/22f5fd4c32562aadf0d65cf6d1d2e2a9.gif" alt=":P"><br>Semmai è sulla pretesa (questa si del tutto assurda) di potere continuare indefinitamente nella assurda crescita demografica che occorreva riflettere sul sistema finito e preoccupazioni correlate. Ma chi vi ha riflettuto trent&#39;anni fa è stato preso per scemo... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/746914535538b041706ea66b0ebb4cec.gif" alt="&lt;_&lt;"><br><br><br>
                                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Forse posso aiutare a comprendere.<br><br>Se prendiamo un villaggio affricano di 60 persone che non riceve aiuti dall&#39;esterno nè umanitari nè economici, il PIL di questo villaggio è la quantit&agrave; di acqua e di cibo che riescono a produrre in un anno per sostentarsi. Se nessuno fa nulla e stanno tutti a poltrire all&#39;ombra delle palme ed i giovani a far sesso con chi gli capita nella boscaglia, alla fine i figli moriranno di stenti, di malaria di qualsiasi altra cosa procuri un&#39;infezione. Se gli adulti saranno saggi, andranno a pescare o cacciare, in quel caso il PIL è il risultato della caccia su base annua.<br>Il risultato della voglia di lavorare e non delle risorse disponibili, ha portato l&#39;odiosa civilt&agrave; che oggi chiamiamo evoluta al livello di valutare il PIL su altre basi più complesse, ma il significato è il solito.<br>Se tu risparmi, cosa fai con i risparmi? Li metti dentro il materasso o li investi? Se li metti nel materasso fai esattamente come i fanno gli africani che se ne stanno a poltrire. Se li investi contribuisci al PIL perchè la banca alla quale li affidi li investir&agrave; per poter dividere con te i dividendi. Se non lavori non produci PIL ma neppure benessere per te e per chi ti sta vicino.<br>L&#39;Italia è in crisi profonda, pericolosamente profonda, perchè la politica passate presente e forse anche futura, spero di no, non ha saputo investire, ma ha solo sperperato. Come se gli abitanti del villaggio africano invece di scavare un pozzo e murarlo con mattoni di argilla cotta, scavare è fatica e cuocere l&#39;argilla in Africa... fa un caldoooo, mandano le donne a prendere l&#39;acqua a secchi ad un pozzo naturale o abbandonato dai colonizzatori di altre epoche qualche chilometro più in l&agrave;...<br>Le economie moderne si basano su parametri diversi e più complessi ma il succo della situazione è quello. Se il PIL non aumenta cosa succede quando si ha la svalutazione per inflazione della moneta?<br>Il PIL rappresenta una variabile incredibilmente variabile di variabili. Le aziende nascono, crescono e aumentano il PIL man a mano che crescono. Ma non tutte crescono, qualcuna arriva ad un livello stazionario, altre falliscono. Se l&#39;andamento globale del PIL non è positivo non si compensano le altre variabili globali, e si cade in recessione. L&#39;Italia, come al solito, è il paese dell&#39;incontrario, per questo risulta meno evidente il legame tra PIL e tutto il resto, anche perchè l&#39;informazione mette tutto su piani da asilo filtrando le notizie come il &quot;grande fratello&quot;. E per questo, per vivere meglio dovremmo tornare a vivere in villaggi medioevali di 50/100 unit&agrave; a zappare la terra a mano e arare con i buoi, morir di fame a causa della siccit&agrave; o degli alluvioni, o a causa delle cavallette, perchè questo è molto più ecologico. Forse se la razza umana organizzasse un silenzioso ed ecologico suicidio estintivo di massa, alla fine Gaia, il pianeta che vive, sorriderebbe sollevato dai suoi problemi... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f06eb5269cb6b61b958cdd4df3f800c9.gif" alt="">

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            Ciao,<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Il risultato della voglia di lavorare e non delle risorse disponibili, ha portato l&#39;odiosa civilt&agrave; che oggi chiamiamo evoluta al livello di valutare il PIL su altre basi più complesse, ma il significato è il solito.<br>Se tu risparmi, cosa fai con i risparmi? Li metti dentro il materasso o li investi? Se li metti nel materasso fai esattamente come i fanno gli africani che se ne stanno a poltrire. Se li investi contribuisci al PIL perchè la banca alla quale li affidi li investir&agrave; per poter dividere con te i dividendi. Se non lavori non produci PIL ma neppure benessere per te e per chi ti sta vicino.</div></div><br>caro Law, manca un punto cruciale nelle tue parole: la crescita forzosa del PIL. La voglia di lavorare, che tradurrei meglio in &quot;la voglia di creare qualcosa di bello&quot; è insita nell&#39;uomo ma non quella di dare i soldi alle banche&#33; Se lavoro è per crearmi una situazione di vita migliore (invece di prendere l&#39;acqua dal pozzo tirando la corda sulle spalle, lavoro per costruirmi una bella carrucolina che mi semplifica la vita <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/7de622e33038090a8e13193c45c0188c.gif" alt=""><br><br>Questo porter&agrave; a una maggior qualit&agrave; della mia vita. Il lavoro deve servire a questo&#33;&#33; Altrimenti è meglio che stò a far sesso tutto il giorno nella boscaglia: morirò magari presto ma stanco e felice&#33;&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/638915eea4bfaac43490b8001adc9cf0.gif" alt=":woot:"><br><br>Il punto è che ci vuole un equilibrio. Se quello che creo mi porta un vantaggio, non importa che questo sia economico o meno, deve essere un qualcosa che migliora la mia vita al di la dei soldi (questo è l&#39;originale valore del lavoro). Ma, oggi come oggi, se non rendo il mio lavoro schiavo (solo) del denaro, il PIL (ribadisco così come gestito oggi) ne risente solo in parte facendo sembrare che il &quot;mercato&quot; è fermo e che rischiamo la recessione. Siccome a me onestamente del mercato me ne frega il giusto, e so che il mio lavoro mi ha reso migliore la vita (e quella di coloro che mi circondano) sono contento ugualmente.<br><br>Questo non vuol dire che dobbiamo tornare tutti a zappare la terra ma semplicemente che mirare ad avere un PIL sempre in crescita è un&#39;emerita cavolata che non riflette migliori condizioni di vita e che, tra l&#39;altro, è un non senso matematico. Sto PIL ha da fermarsi&#33;&#33; Per forza&#33;<br><br>Capite quello che voglio dire? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/0e6a2cc15cfe137548165ee66c0ce60f.gif" alt="&lt;_&lt;">
                                                            Essere realisti e fare l'impossibile

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X