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Parallel Path Gigante

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  • #31
    CITAZIONE (kekko.alchemi @ 30/1/2008, 23:19)
    Ci abbiamo già provato con altri dispositivi PP, fidati è veramente tempo perso! Diventerebbe un MEG...
    Un conto è un PP che attira un ferro, e un conto è un carico inverso prodotto dalle bobine di prelievo! Come basta una piccola perturbazione elettromagnetica per far spostare il campo, ne basta una altrettanto piccola per nn farlo spostare, e quindi quando si attaccherà un carico sulle bobine di prelievo ci sarà a sua volta lo stesso carico anche sulle pilota, vanificando il tutto!

    ti butto li una idea, poi.... chissa se va

    quando spengi le bobine
    hai un movimento del flusso magnetico (che si riposiziona) attraverso le bobine
    questo genera una ddp

    se prelevi corrente avviene il fenomeno che hai descritto sopra
    ma
    se lasci che la tensione salga (ovvero un pò di campo si è spostato)
    e poi prelevi corrente dalle bobine di eccitazione
    ti trovi una perturbazione magnetica che agisce sul campo parzialmente deviato
    (e intanto prelevi potenza)
    questa perturbazione ha lo stesso effetto di un impulso di alimentazione delle bobine :wub:
    quindi il flusso "torna indietro" invertendo la polarità della ddp ai capi della bobina...

    ma se prelevi con un SEMI-ponte a diodi
    in questa fase non succhi corrente quindi il flusso tornerà ancora indietro
    e prelevi ancora corrente se la ddp passa un certo valore

    in questo modo potresti avere una serie di picchi di potenza resa dal dispositivo
    mentre il flusso va a riposo <img src=:">

    il trucco credo che sia quello di prelevare corrente quando la tensione è abbastanza alta
    e (ovviamente) quando la bobina non è alimentata

    fatemi sapere che ne pensate
    00mei

    PS
    il trucco delle batterie serve a spostare nel tempo la fase di acquisizione e restituzione della energia

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    • #32
      su questo potrà rispondere kekko,che è lui quello che si è interessato parecchio sul comportamento e sul recupero dei picchi.. io sto al limite delle mie conoscenze in campo elettronico.. :sick:

      ma intanto grazie dei suggerimenti, che non bastano mai...

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      • #33
        CITAZIONE (mac-giver @ 31/1/2008, 13:20)
        mm il picco se carica un condensatore, che poi non fa manco in tempo a caricarlo,

        perdonami,
        mi spiegheresti gentilmente
        che prove sono state fatte ?

        ( non è una critica, stò cercando di capire perchè non dovrebbe funzionare con i condensatori )

        la mia preparazione di base in elettrotecnica non è delle peggiori
        capisco perchè bedini dice di usare batterie al piombo e non i condensatori
        ma qui le condizioni al contorno sono ben diverse...

        ... eppoi, visti i risultati e la perizia (soprattutto mentale) che dimostrate
        ho la convinzione che qualche prova la avete fatta, prima di fare affermazioni <img src=">

        grazie
        00mei

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        • #34
          I sistemi di bendini lavorano sempre con piccni di Lenz.E' probabile che il condensatore nn riesca ad assorbire l'energia intrinseca del picco,mentre la batteria si......sempre che le macchine di bendini funzionino <img src=">
          Oggi ho assemblato un PP(piccolo <img src="> )l'ho alimentato con un segnale quadro 5 volt 400mA circa...ottengo un picco di Lenz di circa 280v.....Ho provato a caricare un condensatore (poliestere con diodo)ma si ottiene ben poco....il problema che il mio PP è poco performante <img src="> devo rifare gli avvolgimenti......infatti ho provato a togliere i magneti e il picco è rimasto sempre a 280v......uff.....bisognerebbe provare con qualcosa di più grosso...mmmm.........mac-giver fai questa prova: alimenta il tuo mostroPP con un segnale quadro da 2 v e guarda che succede al picco.......magari prova a prelevare con un diodo il picco e mandalo su una lampadina......vedrai ad bota! <img src=">

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          • #35
            Ciao ragazzi
            per quando riguarda i picchi di lenz sul mio leomotor come sapete ho messo i diodi di recupero
            il circuito è fatto in modo da poter isolare il condensatore di recupero dal circuito di alimentazione
            e con il circuito isolato il condensatore da 100uF ha raggiunto la tensione di 25V con una alimentazione
            di 6V e quando è collegato il voltaggio del condensatore durante l'impulso sale provvisoriamente
            di circa 1V come si vede chiaramente dalla foto dell'oscilloscopio che ho postato nell'altra discussione
            comunque per il recupero è indispensabile che i diodi siano del tipo ultraveloce possibilmente
            del tipo a goccia di ceramica solo questo tipo garantisce il pieno recupero in quando i tipi normali
            hanno un tempo di recupero troppo alto ed il picco di Lenz andrebbe per la maggior parte perso.
            ciao a tutti
            leo48
            -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
            -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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            • #36
              ciao framoro, i PP piu li fai piccoli e meno funzionano bene..

              cmq hai messo i magneti in parallelo? nord nord sullo stesso lato

              e poi il verso di avvolginento delle bobine è giusto?


              per quanto riguarda il mostro, togliendo i magneti il picco non si averte piu sulle mie dita..

              mentre quando ci sono i magneti.. sbbaaamm un scarica terribile..

              dobbiamo modificare la sonda dell oscilloscopio e allora posteremo tutte le misure..

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              • #37
                CITAZIONE (Framoro @ 31/1/2008, 18:57)
                ....
                Oggi ho assemblato un PP(piccolo <img src="> )l'ho alimentato con un segnale quadro 5 volt 400mA circa...ottengo un picco di Lenz di circa 280v.....Ho provato a caricare un condensatore (poliestere con diodo)ma si ottiene ben poco....il problema che il mio PP è poco performante <img src="> devo rifare gli avvolgimenti......infatti ho provato a togliere i magneti e il picco è rimasto sempre a 280v

                Allora qualcosa non torna...
                il fatto che tu abbia 280 V con e senza i magneti
                può indicare che:
                - c'è un errore di misura
                - c'è recupero dell'energia del solo campo magnetico generato dalle bobine (e non quello dei magneti)
                - c'è un "qualcosa" che fa scaricare la bobina prima che la tensione salga oltre i 280 V (perdite della bobina)
                - il diodo fa schifo in quanto a capacità parassita

                inoltre i condensatori al poliestere non sono certo strepitosi come risposta in frequenza
                basta qualche decina di KHz per farli scaldare

                fossi in te farei queste prove (economiche e veloci)
                prendi dei diodi ultra fast come scritto da Leo (ricambista di roba per TV, li montano sugli switching)
                e prova a caricare condensatori di capacità diversa
                devi trovare valori diversi di tesione <img src=">

                ... Q=C*V :wub:

                da qui si ricava l'energia che viene immagazzinata nel Condensatore

                un altro trucchetto "elettronico" è quello di usare condensatori a bassa capacità montati in parallelo
                perchè sono fisicamente piu piccoli e hanno L e R parassite molto minori (bei tempi quando giocavo con la RF)

                ciao
                00mei

                CITAZIONE (mac-giver @ 31/1/2008, 19:53)
                dobbiamo modificare la sonda dell oscilloscopio e allora posteremo tutte le misure..

                metti un partitore grezzo con 2 resistenze da 220 KOhm (non induttive <img src="> )
                cosi puoi calcolare facilmente il valore reale del picco misurato

                .. e anche se sbagli del 5% che ti importa in questo momento ?!?

                00mei

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                • #38
                  QUOTE (mac-giver @ 31/1/2008, 01:58)
                  ciao berliz.. non il primo motorello non consumava 0,45 watt ma 3 watt!

                  porta in rotazione un volano da 1kg di 10cm di diametro in 10 secondi a 1000g.min

                  questo mostro di paralle path consuma o,45 watt <img src=">

                  Ciao mac-giver,
                  per quello che ho capito, tu hai fatto la prova del volano solo col primo parallel path, cioe' quello da 3 watt, mentre non l'hai fatto con quello da 0,45 watt. Puoi fare la prova anche con quest'ultimo?
                  Ad ogni modo, ho calcolato la potenza necessaria per portare il volano a regime secondo i tuoi dati ed il risultato e' stato di 0,65 watt. Il che e' un po' troppo poco rispetto ai 3 watt di ingressso, ma se venissero confermati gli stessi dati anche con il secondo parallel path allora sarebbe un ottimo risultato.
                  Ciao
                  Francesco

                  Commenta


                  • #39
                    Per quanto riguarda i picchi ci stiamo lavorando... I condensatori sono la prima cosa a cui abbiamo pensato\provato, però anche se ultra veloci con diodi fast, il probl è che il condensatore cmq non riesce a immagazzinare tutto il picco!

                    L'idea è questa, cosa ci facciamo con il picco una volta immagazzinato? Lo rimettiamo nell'alimentazione per poi rimandarlo in bobina... Però se potessimo mandarlo direttamente in bobina senza accumularlo nn sarebbe meglio? Quindi abbiamo pensato di usare 2 PP e di mandare il picco direttamente nell'altro tramite dei diodi fast. Così facendo appena si genera il picco viene subito mandato nell'altro PP e si riesce quindi a sfruttarlo meglio, anche perchè le bobine se ricevono una scarica in tensione nel momento del pilotaggio, risultano "caricarsi" più velocemente, e quindi si risolverebbe anche il ritardo di deviazione delle bobine.

                    In parole semplici, oltre a recuperare completamente il picco (senza immagazzinarlo), si addrizzerebbe il fronte di salita di carica della bobina che risulterebbe quindi più veloci!

                    ...per quanto riguarda il secondo PP quello grande, è logico che avrà prestazioni di gran lunga superiori al PP del motorello, pensate soltanto che il PP piccolo, a regime non impulsato, devia 70 Kg con 8 watt, questo grande devia 500 Kg con 0,45 watt, il miglioramento è netto!!

                    saluti kekko

                    Commenta


                    • #40
                      CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 00:12)
                      Per quanto riguarda i picchi ci stiamo lavorando... I condensatori sono la prima cosa a cui abbiamo pensato\provato, però anche se ultra veloci con diodi fast, il probl è che il condensatore cmq non riesce a immagazzinare tutto il picco!

                      E' proprio questo che non capisco....

                      cosa intendi per " il condensatore cmq non riesce a immagazzinare tutto il picco! " ????

                      scusa se mi permetto,
                      vorrei evitare che vi prendiate l'abbaglio di pensare che
                      un picco di 200 V debba per forza caricare un condensatore a 200V

                      ... perchè se è questo che vi aspettate.... :angry: :angry:

                      se invece c'è una teoria fondata sul valore di tensione che dovreste trovare sul condensatore
                      e trovate un valore piu piccolo
                      ... beh...
                      di condensatori me ne sono costruiti un bel pò <img src=">
                      magari una dritta ve la posso dare
                      (è veramente facile costruire condensatori migliori di quelli in commercio se non avete problemi di spazio)

                      Insisto sul condensatore,
                      piuttosto che un uso immediato del picco sul secondo PP
                      per un motivo di praticità:
                      immagazzinando la carica la si può avere a disposizione QUANDO SERVE
                      quindi se in un futuro ci fosse la necessità di fare dei sincronismi
                      diventerebbe tutto molto piu facile....

                      L'altra cosa che stò cercando di capire
                      è cosa vuoi dire con "si addrizzerebbe il fronte di salita di carica della bobina che risulterebbe quindi più veloci!"

                      anche qui non capisco se intendi dire che alimentando la bobina con una tensione piu alta
                      la risposta del PP è piu rapida

                      Questo lo capisco se usi un alimentatore che ha una limitazione in corrente molto superiore a quella che ti serve per deviare il flusso
                      ma (sperando di sbagliarmi)
                      ho la perplessità che alimentando il PP con il picco di Lenz di un altro PP
                      non si riesca ad avere la stessa efficienza dell'alimentatore...

                      La perplessità nasce da un bilanciamento energetico presente tra le bobine
                      (e non dal movimento del flusso magnetico che origina il picco)
                      quindi in una zona totalmente passiva...

                      ripeto, spero vivamente che mi smentiate

                      00mei

                      PS
                      comunque siete da bandiere alla finestra !!!

                      Commenta


                      • #41
                        CITAZIONE (00mei @ 1/2/2008, 01:54)
                        CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 00:12)

                        scusa se mi permetto,
                        vorrei evitare che vi prendiate l'abbaglio di pensare che
                        un picco di 200 V debba per forza caricare un condensatore a 200V

                        Se il condensatore è di piccola capacità,qualche manciata di nanoFarad,si ricarica si' a 200 Volt; questo puo' servire per misurare l'effettiva tensione con il tester,svariati secondi dopo,sfruttando l'effetto ''memoria'' del condensatore.

                        Se il condensatore è di grande capacità,e serve come serbatoio di accumulo,allora la tensione letta dal tester è proprio come osservi tu,molto inferiore .

                        Ci sono tuttavia ancora alcune cose che neppure a me quadrano,anche perchè sono abituato a usare i Watt solo in rapporto al tempo espresso in secondi. Leggere 0.45 Watt, o 3 Watt,non mi permette di capire se il test magnetico sia durato 20 secondi,oppure 1 millesimo di secondo.
                        Ma andate avanti cosi' che va piu' che bene!

                        Commenta


                        • #42
                          allora il probl è che il picco ha una capacità energetica, pari all'impulso dato, se lo immagazziniamo in un condensatore sarà impossibile immagazzinarne il 100% perchè il condensatore ha cmq le sue perdite, senza considerare poi il problema della fasatura!

                          Il problema della fasatura è questo, quando noi preleviamo un picco generiamo sempre e cmq una magnetizzazione inversa sul PP, che ci sposterà il punto di fase (anticipo\posticipo) delle spazzole o sensori ottici... Quindi non è che possiamo mettere un condensatore a casaccio :P và calcolato, e và calcolato in base alla tensione di alimentazione, agli rpm che fa il motore, e all'anticipo che si da alle fasi!

                          Ora come potrete vedere questi 3 fattori, tensione di alimentazione, rpm(soprattutto), e anticipo d fase, cambiano continuamente perchè non sappiamo il punto di rendimento massimo del motore, quindi è per questo che stavamo pensando di mandare il picco direttamente in un altro PP.
                          In modo che di qualsiasi entità esso sia, trovi sempre lo stesso carico, e soprattutto trovi il carico variabile con l'aumentare degli rpm, visto che i PP cambiano freq man mano che gli rpm aumentino. Così è tutto rapportato, aumentano gli rpm, diminuisce la durata del picco, e insieme diminuisce anche il tempo del carico, facendo così il motore dovrebbe trovare da solo un punto di equilibrio ("risonanza").

                          Cmq accettiamo volentieri ogni vostro consiglio, anzi se ci volete dare una mano... magari!!
                          Non potete capire quanto tempo stiamo dedicando al progetto, praticamente lavoriamo anche la notte, anche ora mentre scrivo sto studiando i picchi che si producono con magneti e bobine, come cambiano togliendo i magneti e tutto il resto, mac-gyver ora è in officina a costruire l'albero a gomito per il mega PP... insomma ogni vostro aiuto sarà ben gradito!

                          Ora la cosa che più ci serve è recuperare a dovere questi picchi... tenendo conto di tutti quei parametri scritti sopra, che poi sono quelli il vero probl!

                          kekko

                          Edited by kekko.alchemi - 1/2/2008, 03:27

                          Commenta


                          • #43
                            CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 03:02)
                            allora il probl è che il picco ha una capacità energetica, pari all'impulso dato, se lo immagazziniamo in un condensatore sarà impossibile immagazzinarne il 100% perchè il condensatore ha cmq le sue perdite, senza considerare poi il problema della fasatura!

                            ho dei dubbi in proposito,
                            adesso mi schiarisco le idee....

                            CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 03:02)
                            Il problema della fasatura è questo....

                            Ora la cosa che più ci serve è recuperare a dovere questi picchi... tenendo conto di tutti quei parametri scritti sopra, che poi sono quelli il vero probl!

                            altre idee che mi devo schiarire


                            CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 03:02)
                            Cmq accettiamo volentieri ogni vostro consiglio, anzi se ci volete dare una mano... magari!!

                            ho pochissimo tempo libero disponibile
                            per questo faccio girare i neuroni e chiedo sempre lumi
                            piuttosto che prendere il saldatore in mano...

                            BTW

                            Adesso vedo di fare una pensatina su quanto hai scritto
                            perchè a lume di naso vedo delle incongruenze

                            appena uno dei neuroni tira fuori qualcosa di sensato
                            lo scrivo <img src=">

                            00mei


                            Commenta


                            • #44
                              Nella mia prova(molto veloce)ho usato un diodo 1n4007 il più lento della terra <img src=">.....poi il mio pp è da migliorare....devo rifare gli avvolgimenti.
                              Ho trovato un diodo (da una scheda tv) fatto tipo transistor con contenitore to220 con solo due gambine.
                              Ciao

                              Commenta


                              • #45
                                CIao kekko, ciao mac,

                                potreste postare uno schemino veloce del "Mostro" con dimensioni e n di avvolgimenti per provare a replicare?

                                Io riuscirei ad avere ad una cifra modica dei lamierini tagliati ad ok per costruire il rotore da mettere attorno al Mostro, in modo da evitare il biella-manovella.

                                Commenta


                                • #46
                                  Dubbi... sempre piu dubbi...

                                  ma la scossa alla mano la prendi nel momento in cui chiudi il contatto con la pila o nel momentoin cui apri il contatto ????

                                  grazie
                                  00mei

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                                  • #47
                                    CITAZIONE (LunicoSmemo @ 1/2/2008, 17:54)
                                    Io riuscirei ad avere ad una cifra modica dei lamierini tagliati ad ok per costruire il rotore da mettere attorno al Mostro, in modo da evitare il biella-manovella.

                                    scusa, ma allora non conviene optare per la configurazione motore, tipo flynn...che sicuramente, avendo i lamierini tagliati è MOLTO più semplice?!?!?!
                                    <img src=">
                                    chiaramente solo un consiglio spassionato.

                                    -D-

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                                    • #48
                                      no fermi aspettateee.. il discorso biela manovella l ho preso in considerazione solo perchè è il piu semplice e versatile nella realizzazione, e in tempi brevi..

                                      serve solo per dimostrare l'efficienza del PP..

                                      poi se vediamo un super rendimento cosi, figuriamoci poi con configurazioni piu consone..

                                      ho gia costruito l asse, tutto in acciaio inox un fuori centro da 2 mm dove sarà montata una biella che come perno ha un cuscinetto..

                                      sto azzerando gli attriti..sol che ci sono forze in gioco terribili e allora lo sto facendo piu solido possibile..

                                      il cuscinetto dove sarà montata la biella si vede in foto..


                                      per quanto riguarda la scossa, è quando apri il contatto..si chiama picco inverso infatti che ritorna con la polarità opposta all impulso quando l'impulso finisce..

                                      che botte.. poi kekko vi dirà che succede con sti picchi.. che oggi abbiamo fatto qualche esperimento..

                                      cmq dal momento che si rimanda il picco alla bobina successiva e viceversa, c'è un guadango energetico notevole..


                                      dimenticavo.. nel blocchetto di ferro che vedete sono alloggiati tre cuscinetti, cosi l'asse puo essere anche tirato a sbalzo da una parte sola, ma non ci sono giochi flessioni e niente...


                                      image

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                                      • #49
                                        CITAZIONE (mac-giver @ 1/2/2008, 18:17)
                                        per quanto riguarda la scossa, è quando apri il contatto..si chiama picco inverso infatti che ritorna con la polarità opposta all impulso quando l'impulso finisce..

                                        Avevo capito bene...
                                        ... ma ci sono delle cose che non mi tornano "elettromagneticamente" parlando !!!

                                        CITAZIONE
                                        cmq dal momento che si rimanda il picco alla bobina successiva e viceversa, c'è un guadango energetico notevole..

                                        se guadagni energia, ....... allora c'è OU :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:

                                        nel we spero di schiarirmi un pò di dubbi

                                        00mei

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                                        • #50
                                          guadagno..eh eh diciamo che risparmio energia..

                                          del tipo.. il sistema consuma 0,45watt
                                          rimando il picco nella bobina e il consumo scende a 0,22 watt

                                          per parladi di OU bisogna vedere quanto il sistema faccia uscire fuori..

                                          cmq.. quale puo essere un lavoro meccanico svolto da 0,2 watt? il motorino della vibrazione del celulare? <img src=">

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                                          • #51
                                            CITAZIONE (mac-giver @ 1/2/2008, 20:31)
                                            per parladi di OU bisogna vedere quanto il sistema faccia uscire fuori..

                                            Non basta sapere quando restituisce
                                            devi sapere bene quanto butti dentro
                                            e non stò parlando di W ma di Joule... -_-

                                            cmq
                                            adesso mi ristudio il principio di Dragone
                                            perchè penso che sia applicabile a questo PP

                                            va a finire che mi prendo una settimana sabbatica e me lo monto <img src=">

                                            00mei

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                                            • #52
                                              quello che butto dentro LO so.. è la batteria dell orologio

                                              3 volt 0,2A

                                              ^_^

                                              principio di chi??? :wacko:

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                                              • #53
                                                Ciao mac-giver,
                                                riesci ad eseguire la prova del volano anche al parallel path gigante?
                                                Ciao
                                                Francesco

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                                                • #54
                                                  CITAZIONE (mac-giver @ 1/2/2008, 21:45)
                                                  quello che butto dentro LO so.. è la batteria dell orologio

                                                  3 volt 0,2A

                                                  ^_^

                                                  principio di chi??? :wacko:

                                                  Principio di Dragone,
                                                  un tipo che ha fatto un modello fisico di come si può ottenere OU con i campi magnetici

                                                  Se volete posto i pdf (quando li ritrovo...)



                                                  Sapere che funziona con 3 V con 0,2 A
                                                  non ti dice quanta energia serve per farlo funzionare :wacko:

                                                  se vuoi calcolare o misurare il rendimento energetico
                                                  devi lavorare con l'energia e non con la potenza
                                                  quindi con i Joule e non con i Watt

                                                  e se non conosci esattamente quanto dura l'alimentazione
                                                  non puoi sapere quanta energia immetti

                                                  -> devi sapere esattamente per quanto tempo dai corrente alla bobina


                                                  Sapere quanta energia esce dal circuito è piu facile
                                                  perchè "il mio amico condensatore" :woot:
                                                  permette di conoscere l'energia immagazzinata al suo interno
                                                  misurando la tensione ai suoi capi e misurando la sua capacità

                                                  E = C*V*V/2

                                                  E = energia immagazzinata
                                                  C = capacità del condensatore
                                                  V = Tensione ai capi del condensatore

                                                  00mei

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                                                  • #55
                                                    quanta energia..

                                                    0,45watt OGNI ORA

                                                    quindi se lascio in moto il PP un ora! lui mi avra consumato da una batteria in un ora 0,45watt

                                                    poi se li traduci in joule che cambia?

                                                    se dall asse ho una energia meccanica pari a 1 watt ORA E LA BATTERIA MI SI è SCARICATA DI 0,45WATT COSA HO OTTENUTO?

                                                    ma a me sembra facile il conto..

                                                    no? :blink:

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                                                    • #56
                                                      Allora, questa è la foto del picco di lenz all'oscilloscopio, dove il picco orizzontale rappresenta l'onda quadra dell'impulso, e la l'onda verso il basso tipo sinusoide rappresenta il picco mandato in un condensatore da 50 uF e poi scaricato con un corto-circuito.

                                                      image

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                                                        x Mac-Giver....

                                                        ok, nn ci siamo capiti
                                                        si, il conto è facile
                                                        io stavo già pensando all'ottimizzazione elettrica :wacko:

                                                        perchè ottimizzare elettricamente il sistema potrebbe far aumentare il rendimento

                                                        credo che ne parleremo poi....

                                                        00mei


                                                        Edited by 00mei - 2/2/2008, 03:10

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                                                        • #58
                                                          X kekko.alchemi

                                                          Non ho capito come hai fatto quella prova con l'oscilloscopio
                                                          capisco l'onda quadra (tre quadretti e mezzo)
                                                          e capisco il ciclo del condensatore (simil-semisinusoide)

                                                          ma non capisco il cortocircuito... mi sembra che il C si scarichi troppo lentamente per essere in corto...

                                                          per fare delle misure che diano un valore di energia
                                                          dovresti (secondo me) pilotare la bobina con impulsi di corrente ad onda quadra
                                                          recuperare il picco di lenz con un diodo e una resistenza
                                                          e mettere su 2 tracce dell'oscilloscopio la tensione ai capi della bobina e ai capi della resistenza

                                                          Pilotando la bobina a corrente costante
                                                          vedrai la tensione ai capi della bobina salire a rampa
                                                          per poi stabilizzarsi
                                                          da li ricavi il tempo di carica e sai quale duty cicle utilizzare per l'onda quadra
                                                          inoltre,
                                                          conoscendo la corrente di alimentazione, la tensione letta sull'oscilloscopio e la durata dell'impulso
                                                          puoi trovare l'energia immessa nel PP
                                                          leggendo la tensione sulla resistenza di carico e la durata della scarica sulla resistenza hai il valore di energia restituita

                                                          00mei

                                                          PS
                                                          qual'è la base dei tempi dell'oscilloscopio in quella foto ?
                                                          che succede se se alimenti per un tempo inferiore ?
                                                          ovvero se le l'onda quadra dura 1 quadretto invece di 3 e mezzo ?
                                                          e con un tempo maggiore ?
                                                          come varia la tensione sul C ?

                                                          Edited by 00mei - 2/2/2008, 11:57

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                                                          • #59
                                                            Tra un pò di tempo arrivera anche il MEGA-LEOMOTOR
                                                            image
                                                            ciao a tutti
                                                            leo48
                                                            -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
                                                            -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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                                                            • #60
                                                              ooohhh finalmente un PP come si deve <img src=">

                                                              basta con i PP per alzare l'ascensore nella casa di barbie e ken <img src=">

                                                              dai scherzo, ma veramente piu sono grossi e meglio funzionano!

                                                              stiamo vedendo che se mettiamo i lamierini a grani orientati possiamo arrivare a quasi 2 tesla sulla stessa superficie senza arrivare alla saturazione..

                                                              significherebbe un aumento della forza di attrazione non solo a contatto, ma anche a distanza!

                                                              a contatto si arriva oltre la tonnelataaa :wacko:

                                                              mi stanno venendo in mente idee mostruose :shifty:

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