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Chi sta testando il Parallel Path?

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  • #91
    Mi stavo chiedendo l'effettiva utilità dell'airgap,o traferro,comunque lo si voglia chiamare.
    Se è vero che impedisce l'effetto di saturazione nei lamierini,a causa di una modifica della permeabilità magnetica,è anche risaputo che nei due lamierini laterali il flusso si riduca però tantissimo;sto pensando seriamente di tenere a stretto contatto tra loro tutt'è quattro i gruppi di lamierini,quando faccio alcuni test.
    Che l'airgap sia utile per 'prelevare energia dal vuoto',come ho letto varie volte,è alquanto dubbio,a questo punto: l'ipotetico COP è dovuto principalmente alla somma magnetica di bobine e magneti allocati,e si dovrebbe attestare proprio sul valore di 4. L'aria è un pessimo conduttore magnetico,si sa.
    Concentrare i campi magnetici con le bobine alimentate,e doverli poi ridurre con un airgap d'aria,mi sembra un artifizio quanto mai dubbio.
    A meno che non si parli di ''accordare'' il sistema per farlo risuonare al meglio,ma trattandosi di bassissime frequenze l'aria infrapposta non mi sembra un espediente molto geniale,visto che elettronicamente si puo' salire e scendere di frequenza,oltrechè variare l'intensità delle correnti e delle tensioni.

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    • #92
      Ciao OVI,
      l'airgap non penso che serva a ricavare energia dal nulla.
      Anzi non credo proprio.
      In effetti l'idea di farci un alternatore non è male, ma ovviamente l'idea si basa sul fatto che il costo per deviare il campo sia minore di quello che si ottiene in uscita dalle bobine di recupero.
      L'airgap è solamente un "espediente" per applicare una sorta di resistenza all'interno del ferro.
      Infatti se tu stacchi leggermente il lamierino tramite airgap quando devi il campo occorrerà una forza minore per staccarlo dal parallelpath.
      Oggi abbiamo testato il pp con corrente pulsante applicata "a mano", fornendogli 3V e 2A abbiamo ricevuto in uscita picchi fino a 2.7V con airgap minimo... ossia lo spessore del nastro isolante.
      Qualcosa mi dice che usando impulsi più veloci e ripidi possiamo avere un risultato più interessante... e per tale motivo in questi giorni mi concentrerò sul circuito di pilotaggio.
      Ma come ho già detto se il costo energetico che occorre per spostare il campo sarà maggiore di quello che otteniamo in uscita ci sarà ben poco da fare.

      Una dato interessante:
      Abbiamo applicato 12v e 7A alla bobina di recupero e anche lei è riuscita a deviare il campo... l'unico problema è che le bobine si sono scaldate moltissimo, eravamo al limite del danno.
      Applicando 3V e 2A invece non ci è riuscita.

      Saluti
      j3n4
      We are BORG: http://www.hitechfree.info

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      • #93
        Analizzando quanto mi esponi,hai immesso 3 Volt 2 Ampere nella bobina di uscita,senza ottenere alcunchè: non mi stupisce,visto che circuitalmente parlando hai distribuito i Watt ad entrambi i magneti,anzichè ad uno solo. Tra l'altro hai lavorato con corrente continua,sapendo sicuramente che stai realizzando una piccola stufa a Joule.
        Ottima per l'inverno...... non molto ideale per oggi,viste le medie climatiche..... <img src=">

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        • #94
          Salve ad entrambi, buona giornata, mentre si scalda la macchinetta del caffè, ho letto le vostre perplessità sull'air gap, :huh:

          Non vi nascondo che lo stesso dubbio mi era venuto in mente ieri sera, ma poi ho pensato alla macchina di Van de Graaf, che ho realizzato, si è vero che l'aria è un pessimo conduttore, ma quando si ionizza, si trasforma in un ottimo conduttore, ammazza che scintille <img src=">

          Nel p.p. non si tratta di ionizzare l'aria, non stiamo parlando di un sistema che sviluppa cariche elettrostatiche, ma di un circuito magnetico, quindi l'air gap potrebbe avere, forse, una certa utilità o comportamento anomalo a noi favorevole, ad una determinata frequenza, che potremmo quindi chiamare di risonanza. Sono dell'idea che si debba realizzare il P.P. in modo da poterlo testare sia con air gap (variabile meccanicamente) che senza, cerchiamo di non lasciare nulla per scontato, testiamo tutte le possibilità, per fare questo, ritengo inutile insistere con test in CC, ma si dovrebbe passare subito ad un'alimentazione in CA, dove vi deve essere la possibilità di variare i seguenti parametri : air gap, frequenza, tensione sulle bobine pilota, duty cycle, senza escludere la possibilità di ripetere più volte i stessi test con tipi di bobine diverse.

          Insomma un bel lavoro, ma se vogliamo dei risultati attendibili, credo sia l'unica cosa da fare.

          j3n4, hai in mente di realizzare il circuito pilota, hai già uno schema valido ?, mi interesserebbe analizzare la soluzione per lo stadio finale, inizio ora a modificare il mio, non sò se riuscirò a farlo funzionare come dico io, cioè deve mantenere una forma d'onda quadra perfetta sia a basse frequenze che alle alte, dovrebbe partire da circa 20 Hz ed arrivare fino a 400 Khz, con linearità, senza deformare la quadra, questo perchè non sappiamo a che frequenza possa risuonare il P.P.

          OK ora inizia il divertimento, un buon caffè e giù al lavoro a testa bassa <img src=">

          Buona giornata a tutti.

          emc2

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          • #95
            Buon Giorno!!!
            Nelle mie piccole prove l'air gap(per ora)nn fa altro che farmi perdere rendimento,ho provato vari spessori.(e varie posizioni per i magneti"persinino tolti")Ma per ora il mio pp nn è altro che un trasformatore quindi nulla di nuovo.
            Bisognerebbe provare a realizzare le bobine con piattina di rame!!!!!(Come qualcuno ha fatto) dove la vendono,di spessore adeguato?????

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            • #96
              CITAZIONE (Framoro @ 26/8/2007, 07:52)
              Bisognerebbe provare a realizzare le bobine con piattina di rame!!!!!(Come qualcuno ha fatto) dove la vendono,di spessore adeguato?????

              Buon Giorno, Framoro,

              quello che cerchi, puoi trovarlo presso quegli artigiani che realizzano impianti di raccolta di acque piovane per i tetti delle abitazioni, ne hanno di tutte le misure, oppure puoi rivolgerti presso quei rivenditori di materiale edile, nel caso peggiore, sanno a chi rivolgersi per l'ordinazione.

              Potresti chiedere anche a quelle aziende che realizzano trasformatori, molte volte, hanno uno schermo realizzato con piattina di ottone o rame, non credo facciano difficoltà a fornirtene una certa quantità.

              Buon lavoro.

              emc2

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              • #97
                Ciao emc2,
                lo schema che sto realizzando rispetto al tuo è veramente ridicolo.
                Però anche se ho studiato elettronica non è che mi ritengo fortissimo e quindi ho optato per qualcosa che si possa prestare allo scopo senza troppe pretese.
                Come ho già detto (e sto già facendo), userò un PIC con il quale intendo pilotare un mosfet.
                Per renderlo più flessibile ho intenzione di montare 4 pulsanti per aumentare e diminuire frequenza ed ampiezza.
                Lavorando nel range impulsivo che varia da secondi a microsecondi.
                Per le prove che intendo fare questo sitema penso che si presta bene, inoltre sto costruendo altri due pp per fare delle prove su strutture più grandi e robuste.
                Ormai siamo quasi alla resa dei conti e penso che per questa settimana potrò pubblicare qui tutti i risultati degli esperimenti.
                Ripetuti e confermati presso un ente di ricerca molto importante qui in italia... non so se posso dire il nome perchè non è ufficiale ma solo un favore quello che mi stanno facendo.
                Quando sarò lì chiederò se potrò divulgare sul forum la loro partecipazione, spero di si, perchè fare i test presso le loro strutture è stato davvero un colpaccio oltre che un grande onore.

                Saluti
                j3n4

                P.S. Sempre parlando del circuito elettronico: Dovendo simulare un alternatore tipo quello di automobile in teoria basterebbe raggiungere un regime di 1200 pulsazioni al minuto.
                Per questo motivo non ho ritenuto importante lavorare a frequenze molto alte, inoltre se con una bobina dovesse funzionare bene si potrebbe tentare di montare una seconda bobina e invertire l'alimentazione per farlo lavorare più velocemente.
                Qualcuno lo aveva proposto nei primi post e non mi sembra una idea da scartare.

                Edited by j3n4 - 26/8/2007, 10:50
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                • #98
                  CITAZIONE (j3n4 @ 26/8/2007, 09:59)
                  Ormai siamo quasi alla resa dei conti e penso che per questa settimana potrò pubblicare qui tutti i risultati degli esperimenti.
                  Ripetuti e confermati presso un ente di ricerca molto importante qui in italia...
                  Saluti
                  j3n4

                  Salve j3n4,

                  Io ho appena finito di rifare tutti i calcoli ed ho iniziato a realizzare di nuovo tutto il circuito, si è complicato ancora di più, però credo che questa volta non ho commesso errori, spero bene, poi passerò a realizzare le bobine, ne farò diverse, utilizzando dei supporti in plastica, in modo da poterle sostituire velocemente, utilizzando sempre lo stesso nucleo, altrimenti non potrei effettuare delle comparazioni attendibili.

                  Mi ci vorrà ancora un pò di tempo e poi potremo confrontare i risultati.

                  Per il tuo test, ti auguro un " In bocca al Lupo e che CREPI".

                  Buona Domenica.

                  emc2

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                  • #99
                    Ciao emc2,
                    ottima idea quella dei supporti in plastica.
                    In realtà quando si giocherella con le bobine questa del supportino per la facile rimozione sarebbe da fare sempre.
                    Ma in effetti i prototipi che ho realizzato erano fatti in fretta e furia.
                    Per i prossimi due che sto costruendo penso proprio che farò proprio come stai facendo tu.
                    In bocca al lupo anche a te per gli esperimenti.

                    Saluti
                    j3n4

                    P.S. Il circuito con il pic l'ho finito ieri, mi manca il mosfet, se oggi funziona tutto procedo anche con il display lcd e i pulsanti.
                    Mah... speriamo che va <img src=">
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                    • Ciao, j3n4

                      se posso ti dò un'altro consiglio, non saldare i finali direttamente sul c.s., ma bloccali elettricamente tramite un connettorino a 3, come ho fatto io, ti permetterà, in caso di necessità, di poter sostituire velocemente i finali senza ricorrere al saldatore.

                      ti allego la figura.

                      image

                      Buon lavoro.


                      emc2

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                      • Heem... finali? Che finali?
                        Mi sono perso qualcosa? Io avevo intenzione di attaccare il mosfet direttamente alla bobina... sto per fare una boiata?
                        Una idea dell'ultimo momento:
                        Ho intenzione di tramutare questo accrocchio che sto costruendo in uno scanner.
                        Con questo tipo di device sarà possibile provare frequenze e duty in modo veloce, basterà far funzionare il pic anche come multimetro e leggere che impedenza si trova ai capi del mosfet.
                        In questo modo il pic proverà tutte le frequenze possibili e magari una volta finito torna alla frequenza migliore che ha trovato.
                        Altre idee carine sarebbero di dotarlo di una eeprom per salvare le frequenze migliori e un menù interattivo per selezionare la modalità di funzionamento.
                        Mah... in effetti sto improvvisando un pò... sarebbe meglio se mi mettessi a progettare seriamente... però quando sono ispirato generalmente vado avanti così e vado bene... speriamo che anche sta volta sarà così.

                        Saluti
                        j3n4
                        We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                        • Ciao a tutti,
                          una domanda per framoro:
                          A pagina 4 mi sembra che tu abbia detto che hai un assorbimento di 400mA con il tuo pp.
                          A questo punto mi piacerebbe sapere quante spire hai usato e con che spessore.
                          Inoltre mi tornerebbe comodo sapere anche quanta resistenza interna misuri ai capi del tuo pp.

                          Sono info che ritengo essenziali per dimensionare meglio il prossimo pp che sto costruendo.

                          Da quanto emerge da tutto il discorso è essenziale ottenere il minimo assorbimento possibile dalle bobine di pilotaggio e praticare un airgap adeguato in modo che la bobina di recupero nel momento in cui si trova sotto carico anche se andrà a sfogare il campo inverso verso il pp non sia sufficiente a sbilanciarlo.
                          Fatto in questo modo si dovrebbe poter misurare un eccesso energetico ai capi della bobina di recupero... voi che ne dite? è un ragionamento corretto?
                          Del resto se l'airgap fosse insufficiente, otterremmo che un campo inverso sulla bobina di recupero riporterebbe il campo magnetico nella condizione iniziale... e in questo caso si verificherebbe lo stesso tipo di attrito che abbiamo nei comuni alternatori... ummm... spero che per questa sera avrò misure da potervi esporre.

                          Saluti
                          j3n4
                          We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                          • CITAZIONE (j3n4 @ 27/8/2007, 09:24)
                            Heem... finali? Che finali?
                            Mi sono perso qualcosa? Io avevo intenzione di attaccare il mosfet direttamente alla bobina... sto per fare una boiata?

                            Forse mi sono espresso male io, per finali intendo i Mospower, quando descrivo un circuito, delle volte parlo, o meglio scrivo, con uno schema mentale a "blocchi", quindi invece di scrivere "mospower IRF..." scrivo semplicemente "Finali".

                            La tua soluzione di saldarli direttamente sulle bobine, mi lascia qualche dubbio, quando dovrai sostituire le bobine per le prove, dovrai sempre dissaldare anche i "finali" e risaldarli su di un'altra, credo che la soluzione migliore sia quella di tenerli sul C.S.

                            Per quanto riguarda lo scanner che dicevi, mi sembra una buona soluzione, un pò come il sistema "auto-tuning" dei TVC, ricercano la frequenza di un programma e poi la centrano sul segnale più forte.

                            Ti allego l'immagine di quello che stò realizzando, non è ancora ultimato, mancano svariati componenti, credo di riuscire a finirlo per questa sera.

                            ora torno al lavoro, a presto.

                            image

                            Quarda in alto sull SX della foto, si vede come ho sistemato i Finali ed il sistema di rapida sostituzione che ho adottato.

                            Bye. emc2

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                            • Ho usato del filo smaltato da .35 circa * 10 metri(poi diviso per due,avvolg..tesla)Ho avvolto due fili vicini lunghi 5m circa....mi sembra che la resistenza sia circa 1 ohm.Questo per tutti due i listelli.....poi collegati in serie tra loro....

                              image

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                              • Grazie a Framoro ed Emc2 per le informazioni.

                                X emc2:
                                aaah parlavi di una morsettiera per staccare e attaccare le bobine!!
                                Ma si certamente! Grazie per la dritta comunque era una scelta obbligata visto che devo provarlo con almeno 3 pp diversi fra loro.

                                X framoro:
                                Trovo che sia impossibile che assorba SOLO gli ampere che dici... il mio pp ha 8ohm di impedenza e se gli do 10A si consuma 10A.
                                Come è possibile che un carico da 1ohm non venga visto quasi come un corto circuito?
                                Penso che se attacchi quelle bobine a una batteria tipo quelle del motorino o dell'automobile minimo ti prendono fuoco tutto.

                                Cmq questa sera faccio qualche misura, spero di aver qualche buona notizia per tutti.

                                Saluti
                                j3n4
                                We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                • CITAZIONE (Framoro @ 27/8/2007, 15:21)
                                  Ho usato del filo smaltato da .35 circa * 10 metri(poi diviso per due,avvolg..tesla)Ho avvolto due fili vicini lunghi 5m circa....mi sembra che la resistenza sia circa 1 ohm.Questo per tutti due i listelli.....poi collegati in serie tra loro....

                                  Salve,

                                  Framoro, mi sorge qualche dubbio, parli di un filo di diametro da 0,35 mm, lungo 10 metri, sei sicuro che la sua resistenza sia solo di 1 ohm ?
                                  Per carità, non ho avuto la possibilità di misurare, sono al lavoro, ma mi sembra che 10 mt di filo di quella sezione debba misurare un pò di più che solo un ohm. Forse mi sbaglio, controlla bene, grazie.

                                  Per j3n4, mi riferivo al fatto di tenere i finali sul circuito stampato, magari fissandoli con una morsettiera per poterli sostituire con velocità in caso di bisogno, per il collegamento delle bobine, utilizzerò delle boccole rosso/nero da pannello dove inserirò dei spinotti chiamati "banane", dato che monterò tutto il circuito all'interno di un contenitore metallico in modo da schermare il tutto ed evitare eventuali rientri o inneschi a frequenze alte.

                                  Bye.

                                  emc2

                                  Commenta


                                  • per j3n4
                                    alimento il tutto con 1,2 volt,fate voi i conti......due bobine in serie da 1 ohm danno 2 ohm,mi sembra normale l'assorbimento di 400mA......

                                    Comunque il mio PP per ora funzione come un normale trasformatore <img src="> .....

                                    Forse un amico mi rimedia un traformatore da 400 500W da smontare <img src="> ......
                                    Poi mi devo comprare nuovi magneti...i mie nn bastano.....
                                    Pensavo....... il prototipo di Hypercom era formato da un listello a E(tagliato quindi a C) e un listello a I,con solo due air gap,credo.Poi per fruttare al meglio le caratteristiche delle bobine di tesla,secondo me, va usato la piattina di rame.Due piattine parallele,isolate fra loro con una striscia di carta(isolante)...Per ora ho trovato del nastro di alluminio largo 4cm spesso ".2 penso"lungo 9 metri........

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                                    • CITAZIONE (Framoro @ 27/8/2007, 20:14)
                                      per j3n4
                                      alimento il tutto con 1,2 volt,fate voi i conti......due bobine in serie da 1 ohm danno 2 ohm,mi sembra normale l'assorbimento di 400mA......

                                      Buona sera, a tutti

                                      Framoro, se non vado errato, se hai una resistenza di 2 ohm con una tensione in continua di 1,2 volt, la corrente che circola sulla bobina dovrebbe essere di 600 mA e non 400, per questo ti avevo chiesto se avevi misurato bene il valore resistivo. Se il valore della corrente circolante è giusto, perchè è stato da tè misurato, allora vuol dire che è errato il valore della differenza di potenziale che vi era sulla bobina e questo potrebbe essere dato che hai usato una batteria e ti sei fidato del valore letto a vuoto su di essa, questa è solo una mia deduzione derivante dal fatto che non mi tornano i conti.

                                      Comunque per quanto riguarda la piattina di rame, ho i miei dubbi, dovrebbe aumentare solo l'effetto capacitivo, data la notevole superficie a contatto isolato che si creerebbe, tipo un condensatore elettrolitico, non sò se hai visto come è realizzato, se questa potrebbe essere una soluzione, allora basterebbe realizzare l'avvolgimento con del filo comune ed aggiungere un condensatore in parallelo.

                                      Poi mi sembra di aver visto che il nucleo era realizzato con 2 "C" intersecate le une nelle altre, ma comunque quel prototipo lascia il tempo che trova, io ti consiglierei di andare per la tua strada e non di tentare di realizzare quel modello, ti faccio un esempio per farmi capire meglio:

                                      io a scuola, se non sapevo fare il compito in classe, non copiavo mai quello del mio compagno di banco, perchè se era sbagliato, non solo sbagliavo anch'io, ma il professore si sarebbe accorto, notando lo stesso errore nel procedimento che uno dei due aveva copiato, se invece tentavo lo stesso di arrivare alla fine, potevo anche commettere degli errori, ma sarebbero stati i miei e avrei pagato le conseguenze per un mio errore e non per quello di un'altro, il risultato è stato che comunque io avevo una media di voti sempre più alta di altri, che invece avevano scopiazzato, proprio perchè il professore apprezzava l'impegno che vi avevo messo.

                                      Ora se quel prototipo non funziona, avrai perso tempo e danaro, quando magari potresti aver avuto l'intuito giusto ma non lo hai seguito. . .
                                      non aggiungo altro.

                                      Adesso è arrivata l'ora della NINNA <img src="> buona notte a tutti e, come al solito, BUONA RICERCA A TUTTI e che Tesla sia con NOI.


                                      emc2

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                                      • Con i comuni tester è difficile misurare valori bassi di resistenza(sotto i 2 ohm).......Forse è questo l'arcano.

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                                        • Ciao Framoro,

                                          pensavo che avevi usato uno strumento digitale più preciso, effettivamente con strumenti a bobina mobile è difficile avere una misura precisa,

                                          comunque ho finito il circuito, sembra rispondere bene da una frequenza di 6,54 Hz, fino a 131,58 Khz.
                                          Non ho ancora provato ad alimentare lo stadio finale applicando un carico resistivo, proverò questa sera, se tutto va bene incomincio ad assemblare i vari pezzi all'interno del mobiletto metallico e poi . . . . si passa alla realizzazione delle bobine.
                                          Se non incontrerò ostacoli di natura "Lavorativa" cioè se non avrò lavoro arretrato da svolgere, per domenica mattina, forse ho la possibilità di accendere il mio primo Parallel Path.

                                          Se ci riuscirò, Vi darò i primi risultati, sia che siano negativi che positivi, anche se per questi primi test, mi aspetto solo risultati negativi . <img src=">

                                          Ora torno al lavoro, a presto.


                                          emc2

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                                          • CITAZIONE
                                            strumenti a bobina mobile

                                            No no ho usato uno strumento digitale <img src=">
                                            Ma comunque per valori bassi ci vuole uno strumento specifico.Mi sembra che nuovaElettronica avesse presentato,a suo tempo, un circuito per misure di bassa resistenza,dell'ordine di 1 fino a 00,1ohm.

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                                            • CITAZIONE (Framoro @ 26/8/2007, 07:52)
                                              Buon Giorno!!!
                                              Nelle mie piccole prove l'air gap(per ora)nn fa altro che farmi perdere rendimento,ho provato vari spessori.(e varie posizioni per i magneti"persinino tolti")Ma per ora il mio pp nn è altro che un trasformatore quindi nulla di nuovo.

                                              Scusami se riprendo questo vecchio post, ma mi sorge una curiosità, come hai alimentato il tuo P.P.
                                              con un segnale alternato, sicuramente, ma anche con duty-cycle ? e a che frequenza hai provato?



                                              Grazie.

                                              emc2

                                              Edited by emc2 - 28/8/2007, 19:07

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                                              • Prima l'ho provato con un accrocchio improvvisato (multivibratore realizzato con un relè che commutava l'alimentazione creando l'inversione di polarità + - )pochi hz 20 circa e funzionava male.......Poi ho adattato un circuito formato da un mofet e un 555,però solo con segnale positivo.Però in questo caso ho provato varie frequenza 20 hz fino 50 khz e oltre ......ma il risultato è stato sempre (trsformatore classico) e i magneti nn infuiscono sul sistema.....forse nel mio PP i magneti sono piccoli per il traferro.Devo provare a ridurrlo.
                                                Ciao.

                                                Commenta


                                                • x emc2

                                                  ..scusa mi sono perso alcuni passaggi..... cmque/brevemente:
                                                  CITAZIONE
                                                  Avevo testato solo a 20 Hz e sembrava funzionare, la forma d'onda era perfetta, ma quando ho ripreso il circuito, ieri sera e sono andato sù di frequenza. . . uno schifo !

                                                  Questo è un altro problema...
                                                  nello schema che ho visto mi sembra che usavi dei transistor per invertire il segnale da inviare a dei mos.... 1 transistor per ogni inversione... questo significa che è uno stadio molto simile ad un classe A, ovvero quando il transistor chiude... beh è lui a farlo e quindi "l'impedenza" da lui dipende, ovvero è molto bassa (principalmente dipende dal TR e dal pilotaggio, oltre che dai parametri di lavoro tipo F ecc.).... quando apre invece dipende (princip..) dalla resistenza in collettore.

                                                  Purtroppo i mosfet sono dispositivi comandati in tensione e non in corrente. Questo vuol dire che se ipoteticamente con il TR di pilotaggio pilotavi un TR bipolare (non mos!) di potenza, interdicendo il tr di pilotaggio sarebbe venuta meno la corrente di base del TR di potenza... e quindi, a parte discorsi tipo cariche minoritarie/maggioritare et affini, la R di collettore si sarebbe dovuta occupare di caricare/scaricare (secondo come la vedi) solo le piccole capacità in gioco tra C del TR pilota e B del TR finale, cmque molto piccole (pF).

                                                  Nel caso del mosfet non c'è corrente (facciamola semplice.. o proviamoci..) di GATE (ex base del TR bipolare..), quindi aprire/interdire il TR pilota non cambia nulla! Quel che serve è "spostare" la tensione in G da un valore ad un altro. Essendo il G con comportamento molto capacitivo (stavolta però anche di svariate migliaia di pF..) per far ciò significa dover far passare TRANSITORIAMENTE corrente , in un senso o nell'altro, per muoverlo di tensione.

                                                  Quindi per ricapitolare:
                                                  Se il TR di potenza è un BJT per tenerlo "pilotato/chiuso" bisogna dare (o prendere secondo come lo vedi /PNP-NPN...) corrente IN CONTINUAZIONE; viceversa per interdirlo basta smettere di fare ciò.
                                                  Se il TR di pot è un MOSFET bisogna dare SOLO TRANSITORIAMENTE corrente (o prendere .. vedi su..) per SPOSTARE il valore di tensione sul G (circa un Cond.)... il problema è che bisogna fare lo stesso ANCHE per interdirlo! (Con "polarità" opposta: se si dava corrente transitoria, si preleva corrente transitoria e viceversa...)
                                                  Quindi un pilotaggio che "tira" bene solo in un senso (pochi ohm o addirittura milliohm quando il TR pilota è ON e 100k [o quello che metti in collettore] quando il TR diventa OFF) e "tira" male nell'altro provoca un pilotaggio veloce (muovi velocemente il G) in una fase (in quel circuito l'ON dei mosfets P) e lentissimo nell'altro (in quel.. l'OFF del mosfet P)

                                                  DAL MOMENTO CHE I TR PILOTAVANO DEI MOS P piuttosto "duri", con quel circuito ottieni ON veloci (centinaia di nanosecondi) e OFF molto lenti (centinaia di microsecondi.. o addirittura svariati millisecondi!!).
                                                  Cioè significa che con basse frequenze hai ancora un segnale accettabile, ma salendo rischi di arrivare per primo a zone dove alla conduzione non si alterna più una interdizione ma un fase intermedia (mos in zona attiva) e, salendo ulteriormente, a situazioni dove il/i mos P è/sono PERENNEMENTE ON (con ovvie conseguenze quando attivi il mos N di sotto...)

                                                  indicativamente serve uno stadio pilota tipo totem-pole (o giù di li) ovvero con almeno 2 TR che "tirano" nei due sensi...
                                                  (to be continued...)

                                                  Edited by gattmes - 29/8/2007, 15:05
                                                  Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                  Commenta


                                                  • Effettivamente cio' che dice gattmess ... non farebbe che bene piazzare un pnp assieme al bsx per ottenere un totempole di pilotaggio dei gate. Comunque le frequenze in gioco sono ancora relativamente basse,
                                                    CITAZIONE (emc2 @ 21/8/2007, 14:50)
                                                    CITAZIONE (Framoro @ 21/8/2007, 10:02)
                                                    emc2 quando puoi,posta anche il finale per tali frequenze........
                                                    Ciao

                                                    Se risponde bene, proverò anche a frequenze più alte, potrebbe sostituire definitivamente l'altro stadio finale. Vedrò...
                                                    Per quanto riguarda il costo dei componenti ... <img src="> la ricerca ha i suoi costi :lol:

                                                    image

                                                    Buona giornata a tutti.

                                                    emc2



                                                    Edited by Elektron - 29/8/2007, 11:09

                                                    Commenta


                                                    • Tanto per non darmi per disperso vi comunico che ho quasi finito il circuito di pilotaggio.
                                                      Questo pomeriggio aggiungo due transistor perchè a quanto pare il povero pic non riesce a pilotarlo decentemente e probabilmente dovrò aggiungere anche un sistema di protezione del mos usando una resistenza e un condensatore... ancora non so bene se funzionerà dovrò provarlo prima a pezzi e poi montare tutto.
                                                      Spero che se non saltano fuori altri imprevisti per questa sera dovrei aver finito tutto.

                                                      Saluti
                                                      j3n4
                                                      We are BORG: http://www.hitechfree.info

                                                      Commenta


                                                      • Vediamo qlcosa in + sul pilotaggio..
                                                        con riferimento allo schema prec. si nota l'uso di un 2110 dopo lo SG.
                                                        Ora questo è già un driver, quindi dovrebbe essere l'ultimo "oggetto" (attivo) prima del Gate del mos.
                                                        2ndo me non ha senso interporre uno stadio.. quantomeno fatto con "open collector" e quindi molto + scadente del driver stesso... non ha nemmeno tanto senso l'uso di totem-pole a transistor (bipolari) in quanto 2110 è + performante, visto che usa un simil-totempole a mosfet per via...
                                                        vedere schema a blocchi:
                                                        image
                                                        il "catalogo" completo (data sheet) è disponibile a questo indirizzo:
                                                        http://www.irf.com/product-info/datasheets/data/ir2110.pdf
                                                        ..secondo il contenitore la piedinatura "saliente" è circa la seguente:
                                                        HIN 10 - HO 7
                                                        LIN 12 - LO 1
                                                        Intanto notiamo che la parte H->"High" presenta la caratteristica di pilotare un mos N "high side", ovvero usato al posto dei P del circuito precedente (vedere catalogo x dettagli). Quindi è possibile usare 4 mos N x il ponte ad acca (gli N sono + robusti + performanti + veloci - capacitivi - costosi dei P, oltre che in una + varia scelta...), oppure si può continuare con la soluzione precedente.
                                                        Comunque sia consiglierei di evitare l'uso dei TR pilota (o almeno x quanto riguarda la configurazione della soluzione a 1 transistor, vedi schema prec.) IN USCITA (casomai in ingresso) e passare in ogni caso all'uso di 2110 come driver.

                                                        In ogni caso quindi occorre duplicare il 2110.
                                                        A seconda poi dei mos usati (2P2N o 4xN) bisognerà "negare" (invertire di logica) alcuni "IN" del 2110 o meno... In tal caso è possibile usare una confi a TR simile alla precedente PRIMA del 2110 (essendo a + "basso livello" anche l'impedenza di 100k viene "bufferizzata" dal driver, quindi vista dal mos come molto meno...) anche se consiglio l'uso di una logica (anche CMOS tipo 4049 4069 ecc.).

                                                        Tener presente che la sezione "uscita" del 2110 (leggi tensione lavoro mosfet ponte ad acca), vedi catalogo, può lavorare a tensioni ben diverse da qulla d'ingresso/SG (tipo anche centinaia di volt!) quindi potrebbe aiutare a risolvere il problema del ritardo (x via dell'oscillo..) SENZA sfondare i gate dei mos..

                                                        Edited by gattmes - 29/8/2007, 14:49
                                                        Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                        • Ciao Gattmes, avevo provato con 4 Mos canale N, ma non sono riuscito a configurarli bene, quello avente il carico sul D, reagiva bene, ma quello con il carico sull'S scaldava, quindi ho optato per una coppia N/P.
                                                          Se hai uno schema valido, su come realizzare lo stadio finale con 4 Mos canale N, sarei curioso di vederlo.

                                                          Comunque ho modificato il circuito ed ora sembra funzionere bene, nonho ancora testato lo stadio finale sotto carico, mi è mancato il tempo, proverò domani che ho il pomeriggio libero dal lavoro, comunque il nuovo circuito è questo:

                                                          image

                                                          image


                                                          Come si vede, ho spostato i BSX prima dell'ic IR, ho anche utilizzato 4 IR, dato che avevo notato, che le uscite 1 e 7 non erano perfettamente uguali.

                                                          Gattmes, cosa ne pensi ?. Ammetto che ho svariate lacune per quanto riguarda i Mospower, se hai una soluzione per utilizzare 4 Mos N, ti sarei grato, sono ancora in tempo per modificare.


                                                          emc2

                                                          Edited by emc2 - 29/8/2007, 15:38

                                                          Commenta


                                                          • Ciao
                                                            ..suppongo si usa ciò che ci è intorno... infatti non dovendo usare la funzione High side è possibile optare per driver doppi "normali" (che non presentano le piccole differenze dovute al sistema di "pompaggio" HS, vedi schema blocchi prec.).
                                                            Cmque (visto che non si devono produrre/commercializzare 100000 pezzi) 4 x 2110 sono ok. Lo schema comincia a piacermi un po di + anche se qlcosa mi sfugge circa
                                                            CITAZIONE
                                                            ho anche utilizzato 4 IR, dato che avevo notato, che le uscite 1 e 7 non erano perfettamente uguali.

                                                            .... se non hai problemi con i TR così usati come inverter non dovresti avere problemi con le piccole dif tra H e L.. mahhh... lasciamo perdere...

                                                            Al momento vediamo la soluz. attuale (x i 4 mos N poi..)

                                                            mmhhh.. vediamo un pò..
                                                            Da ricordare: c'è ancora il problema sui mos P (ritardo) che potrebbero sfondarsi visto che il driver è alimentato da una parte e loro (il loro S) da un'altra (lo vediamo dopo)..

                                                            Noto l'uso delle reti R-Diodo tra driver e Gates. Intanto l'uso di una R non fa mai male (permette anche ritocchi e protegge - anche il drv- da fenomeni strani che si possono instaurare a causa di particolari situaz. ... vedi Sig. Miller... che tralascio).

                                                            Di norma il diodo serve a bypassarre la R in una delle due fasi di pilotaggio/spilotaggio.Vediamo l'uso sui mos N (sotto nel ponte acca). Di norma si pilota (VGs sale, la corrente esce dal drv, attraversa la R -diodo in inversa- ed "entra" nel G ) con la R, quindi un po + lenti, e si spilota via D (Vgs scende, la corrente esce da G, attraversa il diodo - in diretta- ed entra nel Drv). Bene.

                                                            Vediamo per i P..... Ops! Vgs per i P è negativa, quindi se l'uso R-D serve per ..vedi su.. allora i diodi devono essere girati! (quando piloti i P SCENDI, quindi usi la R; quando li spiloti SALI=corrente uscente dal drv quindi devi passare dal diodo)

                                                            Cmque noto delle R di .... niente ohm... ora non so che diodo usi ma dubito che cambi molto (cmque una variazione c'è. lascia pure così a patto di girare quelli sui P, solo che tieni presente che i diodi non sono ideali e le correntixfrequenze elevate... non usare diodi "seppia" [ne shottkly] ne "grissino".
                                                            Una nota: 2110 è dato come 2.5A source-sink tipici a 15V; questo significa che non è molto distante da 5-6 ohm (che vedi in serie alla R di uscita.... e basta se "freddi" bene con C ceramico tra + e - di alimentaz. del 2110... vicevresa vedi ben altro... e come "impedenza" più che resistenza, quindi mi raccomando il "layout")


                                                            ---------------------------------------------
                                                            messaggio successivo
                                                            mhhhh IRFP250 -> 200V... domanda: quale è la Vmax in drain????

                                                            Edited by gattmes - 29/8/2007, 16:27
                                                            Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                            • Salve a tutti, ho appena finito di montare il mio circuito oscillatore per pilotare il parallel path. Ho usato molto più semplicemente un NE555 regolando la frequenza con un trimmer, inoltre così facendo posso anche sapere la frequenza che utilizzo facendo questo piccolo calcolo (che in realtà faccio fare a un programmino per velocit&agrave

                                                              f = 1 / (.693 * C *(R1 + 2 * R2))

                                                              Come range di frequenza posso andare da 10Hz fino a 1200Hz.
                                                              Per lo stadio finale uso un transistor di potenza 2N3055, che sopporta fino a 10A e 60V, se non ricordo male...
                                                              Cmq il cirucuito funziona alla grande e riesco a pilotare le bobine senza problemi, forse dovrò solo aggiungere, come suggerito da j3n4, un condensatore, una resistenza e un diodo per proteggere il transistor dalle extra-tensioni che produce la bobina.

                                                              Allego qui una foto dello schema (davvero semplice) e una foto del circuito che ho realizzato.

                                                              Saluti kekko

                                                              Attached Image

                                                              Attached Image

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