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Un desolfatatore che promette molto bene

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  • acido esausto

    ciao
    ci metti mezzo chilo di soda e puoi metterci quasi anche le mani, in quanto diventa come acqua.
    un buon chimico come il buon Emilio D Alessandro , ci potrebbe spiegare meglio

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    • Quando rigeneriamo le batterie col Megapulse,non sostituiamo l'elettrolita,
      ma lasciamo il suo,e se hà un livello scarso,aggiugiamo acqua distillata.
      Il Megapulse è un apparecchietto elettronico che permette di disgregare
      i cristalli di solfato,facendo tornare il valore dell'acido quasi come
      all'origine.Spero di essermi spiegato,un saluto da"areand"

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      • Qui si affacciano dei discepoli che cominciano a dispensare consigli
        Beh tante teste is meglio che One diceva qualcuno.
        Quoto con te areand anche perche l'elettrolita ci serve per capire di quanto abbiamo recuperato la batteria,se lo si cambia si compromette totalmente le rilevazioni,
        Vero discepolo areand???

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        • Ma nel caso che si debba sostituire l'elettrolito dove lo si smaltisce? Aggiungendo una base forte come Na0H sono d'accordo che netralizzo l'acido ma col piombo che è un metallo pesante e fortemente inquinante come la mettete?

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          • Io sinceramente se lo dovessi smaltire lo metterei in una tanica dell'acqua demineralizzata,la chiuderei per bene,scriverei cosa contiene e la porterei all'ecocentro da dove prendo le batterie.poi sapranno chi di dovere cosa fare,dove riciclano le batterie depurano anche l'acqua.
            Sai quante batterie arrivano senza piu acido?crepate o rotte?chissa quanto liquido va a finire in giro.
            Cmq nel nostro caso il problema non sussiste,se la batteria è fisicamente rotta la riporti all'ecocentro e fine della storia.
            Se non mi sbaglio una volta levato l'elettrolito le sostanze pesanti si depositano sul fondo,quindi si potrebbe parzialmente recuperare come dice udos.Ma è meglio l'ecocentro.

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            • Scusa Dolomitico, se hò invaso il tuo campo,non l'hò fatto apposta.
              Ti prometto che non lo farò più.Un saluto da "areand"

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              • Ma figurati areand,non dirlo neanche per scherzo,ho messo i sorrisi apposta per farti capire la mia approvazione,e poi è bello vedere anche i risultati altrui e confrontarli.ciao

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                • scusate ma mi sono preso 43 giorni di ferie per un viaggetto in tailandia... con degli amici..purtroppo il caldo infernale e gli sbalzi di temperatura mi fanno stare male rafreddore mal di gola febbre..ma qualche massaggino mi rimetterà in forma.. il mega pulse è rimansto attaccato alla batteria...quando rientro gli ultimi di febbraio spero di vedere i risultati...

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                  • Ciao pepe e buon viaggio,vedi,tu viaggi e lui lavora,questo è progresso,ciao

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                    • Ciao dolomitico sono tornato anche se stavo meglio li......
                      Ho rifatto le prove con il desofatatore purtroppo sempre il solito... ma sembra che adesso rimane nel fondo solo una pallina anziche 2-3 significa che il desolfatatore tedesco il suo l'ha fatto allego le foto dimmi che ne pensi.
                      File allegati

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                      • Manca un foto ma penso che il risultato si vede a occhio anche sensa un densimetro precisissimo prima la palline in ordine delle celle
                        cella (1) 2 palline a fondo adesso 1
                        cella (2) 2 palline a fondo adesso 1
                        cella (3) 2 palline a fondo adesso 1
                        cella (4) 2 paline a fondo adesso 1
                        cella (5) 2 palline a fondo adesso 1
                        cella (6) 1 palline a fondo adesso 0

                        adesso non so se è l massimo risultato ottenbile o se con piu tempo riesco a far galleggiare tutte le palline in tutti gli elementi della batteria piu omeno il desolfatatore cè stato dal 10 gennaio al 26 febbraio 45 giorni circa chiaramente essendo alimentato da un fotovoltaico non h24 e nei giorni di nuvolo non ha funzionato (io non so perche non cèro in tai cèra sempre il sole)ma calcolando 6 ore di sole per la metà dei giorni 135 ore di desolfatatore....IO ho messo tutti dati che avevo a disposizione adesso Dolomitico dimmi le tue impressioni si può chidere di piu dal desolfatatore in piu tempo o mi accontento e passo ad un altra batteria....?
                        allego l'ultima foto
                        File allegati

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                        • Ti saprei dare delle risposte piu precise con l'altro tipo di densimetro,ma anche con le palline mi pare di capire che sei a buon punto.
                          Se hai altre batterie da trattare puoi anche collegarlo li,io personalmente farei un ciclo completo,cosi che quella batteria è a posto,hai misurato la tensione con la batteria a vuoto?
                          Mi sembra cmq un buon risultato.
                          Per vedere la capacita che vi è puoi fare un test di scarica.Colleghi un carico noto per un ora e misuri la tensione prima e dopo,risalendo alla differenza di percentuale stimi che capacita ha e se tiene lo sforzo.

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                          • Un consiglio da Dolomitico o altri esperti. Ho tra le mani alcune btr da 12 volt 240 Ah e vorrei capire se sono recuperabili. Ancora non ho il Megapulse ed ho provato a sollecitare più volte con carica e scarica ed ho ottenuto il seguente risultato:
                            tensione a vuoto 6 volt, carico per alcune ore ed assorbono costantemente circa 10 A, a scarica lenta (1 A) reggono abbastanza (5,8 V), a scarica violenta (10-20 A o più) mi vanno a zero. Il densimetro mi segnala scariche. Fondo dei tappi molto scuro.
                            I sintomi sono sufficienti per un eventuale recupero con il megapulse oppure sono partite?
                            Grazie e complimenti.
                            -Impianto da 100 kWp - 420 moduli TopRaySolar 240W e 8 inverter Power-One 12,5 kW dal 2010
                            -Impianto da 5,04 kWp CE - 24 moduli Aleo 210W, inverter Power-One 6 kW dal 2007
                            -Impianto da 5,06 kWp in SSp - 22 moduli 230 W, inverter Power-One 6 kW dal 2019
                            -Auto elettrica BMW I3, piano cottura ad induzione, PDC Nimbus 70 Net

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                            • qualcuno a provato il desolfatore della bhm thecnologies?
                              shadanaelettronica dice che funziona bene
                              il bello é che costa 24 euro il brutto che dice sul sito che lavora bene su batt da max 70 a
                              che fregatura qualsiasi batteria di casa mia supera i 70 a!
                              domanda, desolfa lo stesso mettendoci piutempo oppure non regge la batteria grande?
                              ospedale bevete bene fratelli

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                              • Originariamente inviato da frandi Visualizza il messaggio
                                Un consiglio da Dolomitico o altri esperti. Ho tra le mani alcune btr da 12 volt 240 Ah e vorrei capire se sono recuperabili. Ancora non ho il Megapulse ed ho provato a sollecitare più volte con carica e scarica ed ho ottenuto il seguente risultato:
                                tensione a vuoto 6 volt, carico per alcune ore ed assorbono costantemente circa 10 A, a scarica lenta (1 A) reggono abbastanza (5,8 V), a scarica violenta (10-20 A o più) mi vanno a zero. Il densimetro mi segnala scariche. Fondo dei tappi molto scuro.
                                I sintomi sono sufficienti per un eventuale recupero con il megapulse oppure sono partite?
                                Grazie e complimenti.
                                Ciao frandi,non è molto facile rispondere a spanne,intanto 6 volt è fuori scala per sapere se tutte le celle sono attive,da 10 volt in giu puo essere che una cella o piu sia in corto,i tappi neri anche non è un buon indice,é normale che vadano a zero,gia contengono poco e poco possono dare,se non vuoi spendere tanti soldi per il pulser cè anche il "battery activator"costa meno e sembra funzioni similmente,anche se io presumo il megapulse sia piu un lavoro di fino.
                                Se quelle batterie sono da avviamento gia immagino che carico di lavoro abbiano supportato.
                                L'unica è provare è anche una questione di fortuna,ogni tanto va bene ogni tanto no,non esiste una teoria infallibile,solo indizzi che possono darti un idea se conviene o no,ma bisogna provare su ogni batteria per vederne gli effetti....

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                                • Scusami Dolomitico ma ho sbagliato a scrivere il voltaggio delle btr. Sono da 6 volt e non da 12. Quello che non capisco è perchè sembra che si carichino per ore assorbendo molta corrente per ore e poi invece mi accorgo che alla scarica ne hanno quasi niente....
                                  -Impianto da 100 kWp - 420 moduli TopRaySolar 240W e 8 inverter Power-One 12,5 kW dal 2010
                                  -Impianto da 5,04 kWp CE - 24 moduli Aleo 210W, inverter Power-One 6 kW dal 2007
                                  -Impianto da 5,06 kWp in SSp - 22 moduli 230 W, inverter Power-One 6 kW dal 2019
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                                  • Ti rispondo io,perchè ci sono delle celle in corto o super solfatate,
                                    l'unica cella buona è quella che scalda tanto,essa si fà carico di tutta la corrente fornita dal caricabatterie.Io per individuare le celle che scaldano,
                                    e qulle meno, uso un termometro ad infrarossi che dall'esterno mi rivela la temperatura,quelle in corto o supersolfatate sono praticamente fredde rispetto a quella che scalda tanto e porta in ebollizione l'elettrolita.
                                    Spero di averti dato un contributo,un saluto da "areand"

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                                    • Grazie Areand, posseggo anch'io un termometro infrarossi e posso fare altre prove.
                                      E dopo aver individuato le celle solfatate come posso agire? Nel mio caso pensi che si possa intervenire efficacemente con il megapulse?
                                      -Impianto da 100 kWp - 420 moduli TopRaySolar 240W e 8 inverter Power-One 12,5 kW dal 2010
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                                      • Inanzi tutto bisogna avere il Megapulse,che nel tuo caso vuole a
                                        6 Volt,poi bisogna provare e se continua a bollire vuol dire che c'è un
                                        elemento in corto.
                                        Io le carico con inserito il Megapulse,poi dopo un paio di ore le scarico
                                        inserendo un inverter che da 12 Volt mi accende una lampada da 100 W
                                        230 Vca,in base al tempo che mi avverte il cicalino dell'inverter,più si allunga
                                        questo tempo,più la batteria si recupera.Se ciò non avviene,vuol dire che
                                        quella batteria non è recuperabile,e non vale la pena di perdere tempo.
                                        Inoltre io hò anche uno strumento della VOLTCRAFT che hà una
                                        resistenza di potenza per scaricare le batterie,mentre il tester mi dà una
                                        diagnosi.Come vedi ci vogliono gli strumenti ed un pò di esperienza,fare una diagnosi a distanza non è facile,comunque spero di averti illustrato
                                        il sistema che uso io.Un saluto "areand"

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                                        • Anche a me è successo di una batteria che assorbiva tanta corrente,anche 10A dopo ore che l'ho lasciata cosi si è trasformata in una stufetta,l'elettrolito era caldissimo,questo sempre con il pulser collegato,ed infatti la densita aumentava,poi scollegando tutto per lasciarla raffreddare si scaricava da sola.
                                          Alla fine ho desistito.
                                          Scusa Areand che strumento hai della volkraft?è quello con la mollettona che usano i meccanici per rilevare se cè ancora potenza o è qualcosa di piu sofisticato?
                                          Vedo con piacere che ormai sei diventato esperto pure tu in questo tema,bene sono contento...

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                                          • Ciao Dolomitico,no lo strumento è più moderno,per collegarlo ci sono
                                            due pinze grosse,poi c'è un interruttore temporaneo che tieni pigiato
                                            per 10sec.,il quale fà riscaldare una grossa resistenza,poi leggi sullo strumento
                                            il responso;io lo uso anche per fare una scarica rapida delle batterie.
                                            Appena posso ti mostrerò un immagine.Un saluto da "areand"

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                                            • Ciao a tutti ultimamente 4 settimane fa ho collegato in parallelo il megapulse ha 100watt di pannelli solari 4 batterie sigillate braga moro da 95amper se non ricordo male che davano una buona tensione 12.2-12.3 circa ma duravano poco a carico... erano state trovate hai bidoni e le ho messe in serie nel mio impianto a 48volt fotovoltaico... appena ho tempo rifaccio le prove di carico e vi faccio sapere se hanno avuto benefici...
                                              da 3-4 giorni invece cè collegato il megapulse e una batteria da motorino che era completamente asciutta da circa 2 anni abbandonata ....... insomma da buttare e di tensione cira 10-11 volt ma di corrente non ne erogava in piu essendo trasparente le piastre non sembravano particolarmente piegate ma parecchiosolfatate... ad occhio sembra che il colore sia già piu scuro come se le inrcostazioni si stanno sciogliendo ...non appena ho tempo provo a collegarci una lampadina da 50watt.
                                              Non appena ho aggiornamenti certi vi faccio sapere.

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                                              • Allora ho deciso di entrare a far parte degli utilizzatori del famigerato Megapulse. Prima di ordinarlo però toglietemi un altro dubbio: vorrei prendere quello da 12 volt in quanto sono le batterie più diffuse, anche se adesso ho delle 6 volt da recuperare. Ma non posso usarlo su due btr in serie?
                                                Ancora, va bene per le btr a gel oltre che per quelle ad acido?
                                                -Impianto da 100 kWp - 420 moduli TopRaySolar 240W e 8 inverter Power-One 12,5 kW dal 2010
                                                -Impianto da 5,04 kWp CE - 24 moduli Aleo 210W, inverter Power-One 6 kW dal 2007
                                                -Impianto da 5,06 kWp in SSp - 22 moduli 230 W, inverter Power-One 6 kW dal 2019
                                                -Auto elettrica BMW I3, piano cottura ad induzione, PDC Nimbus 70 Net

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                                                • Va bene per tutte le batterie,cè espressamente scritto.
                                                  Certo che lo puoi usare su 2 batterie in serie da 6 volt,l'importante è che se lo prendi da 12V ovviamente le batterie devono essere da 12V,poi se sono 2 da 6 volt o 6 elementi da 2 volt non cambia proprio,poi mentre pulsi ne puoi mettere in parallelo fino a 300 Ampere di capacita,non occorre che ne fai una alla volta,questo ovviamente se vi colleghi un caricabatteria,per i pannelli non va bene a causa del fatto che di notte non caricando permettono alle batterie di scaricarsi l'una con l'altra,e non va bene..

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                                                  • Salve a tutti, ho costruito il desolfatatore dello schema in allegato.
                                                    Collegando il tutto ad una batteria si vede con l'oscilloscopio che da dei picchi di tensione positivi di circa una ventina di volt, a me sembrano un pò pochini... Lascianolo due giorni su una batteria con una clla che durante la carica non bolle la situazione non cambia, la cella continua a non bollire, segno che non si stà caricando.
                                                    Questi benedetti picchi devono essere positivi, negativi, di che ampiezza e durata? Sarebbe bello vedere con un oscilloscopio collegato ai capi (sonda sul + e massa sul -) di una batteria cosa fà il blasonato desolfatatore della Megapulse...
                                                    File allegati
                                                    Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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                                                    • ...l'immagine l'ho già postata in questa stessa discussione.....pagina nr.6.

                                                      buona Pasqua

                                                      Ciao

                                                      Fox
                                                      16 moduli ST170M Conergy Inverter IPG3000 vision

                                                      alla tv -calcio +rally

                                                      http://www.evalbum.com/2123

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                                                      • Si l'avevo vista grazie, però un singolo impulso non dice niente, bisognerebbe stringere la base dei tempi dell'oscilloscopio in modo da vedere più impulsi e poter quindi ricavare la frequenza. Poi la sonda era attaccata ai capi della batteria? C'era anche il caricabatterie connesso?

                                                        Ho visto che Triac60 si stava interessando; più fatto niente Triac?
                                                        Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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                                                        • Originariamente inviato da Eli-sir Visualizza il messaggio
                                                          Ho visto che Triac60 si stava interessando; più fatto niente Triac?
                                                          Purtroppo no Eli-sir, avevo lasciato perdere....
                                                          Ma adesso che ho sottomano un oscilloscopio e la batteria della mia macchina comincia a fare capricci sto cercando un pò di tempo libero per riprendere il discorso...

                                                          Dal post di pag. 6 di Tonini ho preso questi dati, che mi sembrano i più salienti.

                                                          Maximum 16.7 V
                                                          Burst Width 35.5 ns

                                                          La tensione max generata dai burst sembra 16.7V, ma questo può sviare, biognerebbe misurarla a vuoto, ovvero senza batteria, poichè la batteria si comporta come un enorme condensatore che livella tutto.
                                                          Probabilmente il valore in tensione è moooolto più alto a vuoto, e potrebbe essere di qualche centinaio di volt, ma.....
                                                          La larghezza dell'impulso è di 35.5 nanosecondi, questo è un dato importante, e facilmente riproducibile, probabilmente la 'strettezza' dell'impulso è tale da non stressare la batteria, e l'intervallo tra un impulso e l'altro(che non conosciamo) lascia tempo sufficiente per far si che i cristalli si possano sgretolare senza danno.

                                                          Questi altri due dati indicano semplicemente il fronte di salita e di discesa dell'onda quadra, determinati in parte dalla bontà dell'oscillatore e in larga parte dal circuito LC elevatore di tensione.

                                                          Rise Time 32.8 ns
                                                          Fall Time 23.3 ns

                                                          La difficoltà di realizzazione credo che stia nell'accordare lo stadio finale elevatore LC.
                                                          Nello schema che hai postato (pag.13) ho notato una strana configurazione nel 555, ovvero il condensatore C3 è collegato in un modo strano che non conosco, e non saprei commentarlo, bisognerebbe provarlo.(secondo me non oscilla)
                                                          Se andrò avanti col mio circuitino vi farò sapere, mi rimane solo da avvolgere un elevatore di tensione su un toroide.

                                                          Ciao a tutti.
                                                          Ultima modifica di triac60; 17-04-2009, 21:09.

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                                                            Mi ricordo shardana che il suo desolfatore (che ha comprato su ebay)lavora con una frequenza di 3,qualcosaMhz(non ricordo bene) In pratica i cristalli di zolfo hanno una frequenza di risonanza preciasa!!!!Fare un oscillatore su tale frequenza???Altro che 1khz dei circuiti che si trovano in rete!!!!!
                                                            Framoro...

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                                                            • X Triac: I 16.7 V mi sembrano un pò pochini per rompere i cristalli, il mio circuito con una piccola batteria 12 V 12 Ah dà una ventina di volt di sovratensione, anche questi un pò pochini a mio avviso...

                                                              X Gianfranco: vedo che tu in termini di sovratensione hai ottenuto maggiori risultati, potresti postare uno schemino del tuo desolfatatore ed il modello delle induttanze murata che hai utilizzato?
                                                              Per quanto riguarda la frequena dei tre Mhz... non sò, c'è chi dice che sono sufficienti i picchi di sovratensione indipendentemente dalla frequenza, e chi dice che questi picchi devono anìvere una frequenza ben precisa... mah non lo sò ho un pò di confusione in testa, per questo volevo vedere cosa dava in uscita un Megapulse...
                                                              Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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