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Batteria a ricarica liquida automatica per auto elettrica.

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  • Batteria a ricarica liquida automatica per auto elettrica.

    Salve a tutti.
    Facendo seguito a una mia idea di pila chimica ho progettato un nuovo tipo di batteria in fase liquida.

    Batteria per auto elettrica con serbatoi di ricarica .

    Questa batteria si propone di risolvere il problema della ricarica per le auto elettriche o per i sistemi elettrici non raggiungibili dalla rete elettrica ENEL.
    Come è noto, uno dei grossi problemi inerenti le auto elettriche è quello della ricarica delle batterie e della perdita di potenza durante il funzionamento.
    In generale una ricarica richiede parecchie ore (4-8 ore) per le batterie al litio o al piombo.
    Questo perché le sostanze chimiche attive ossidante-riducente sono in fase solida ed inamovibili una volta che la batteria viene sigillata.
    Ho pensato perciò che se le sostanze ossido-riducenti fossero in fase liquida sarebbe semplice togliere il liquido e ricaricare istantaneamente la batteria.
    Ho progettato una batteria composta da dieci celle elettrolitiche con elettrodi inerti e con due soluzioni di sostanza chimica ossidante e riducente che sviluppano ognuna 1.2volt , complessivamente 12 volt.
    Quindi ho realizzato un sistema tale da ricaricare questa batteria in maniera automatica con le due soluzioni , quando la potenza della batteria comincia a scendere e la tensione è sotto 11 volt .
    Come nelle auto a combustibile sono necessari i serbatoi di benzina e di acqua distillata per il raffreddamento, in questo tipo di auto elettrica sono necessari due serbatoi di sostanze chimiche per caricare la batteria in maniera automatica ed istantanea.
    Facendo in questo modo la batteria che possiede due serbatoi esterni di riserva di energia, raggiunge una autonomia tale da fare percorre all'auto elettrica 80-120 km (dipende dalla grandezza dei serbatoi o dall'uso moderato o sportivo).
    Una volta che i serbatoi sono vuoti, similmente alle auto a benzina, si può fare rifornimento (in rifornimenti attrezzati) e riprendere la marcia con la batteria nuovamente carica.
    E' stata presentata domanda di brevetto all'UIBM.




    <O</O

    <O</O
    Ultima modifica di experimentator; 09-12-2012, 21:47.
    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

  • #2
    Qualcosa di simile esiste già:
    Flow battery


    http://www.seas.harvard.edu/news-eve...r-green-energy

    http://www.theengineer.co.uk/news/fl...014804.article



    "... la potenza della batteria comincia a scendere sotto 11 volt ..."
    Quella è la tensione.

    MaZ
    Ultima modifica di Mazarul; 09-12-2012, 19:16.

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    • #3
      Salve.
      Hai detto bene, qualcosa di simile ma non uguale.
      Certe persone quando cercate di criticare quello che non capite, cercate di informarvi prima di esprimere giudizi approssimativi e superficiali.
      Cosa mi mandi a leggere WIKIpedia?
      Pensi che sia il vangelo?
      Questa discussione è già stata trattata in altra sede:
      http://www.energeticambiente.it/accu...nnovabili.html
      A livello superficiale potrebbe sembrare la stessa cosa, ma non lo è. Intanto non utilizza vanadio che è tossico e cancerogeno.
      Prima informati e poi ne parliamo.
      Quando si esprime un giudizio tu e altri del blog esprimetelo con parole vostre,giustificandole tecnicamente e scientificamente , ma non rimandando ad altri testi sacri.
      Saluti.
      Ultima modifica di experimentator; 09-12-2012, 20:02.
      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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      • #4
        Salve

        Scusate ma nessuno ha da fare domande su questo tipo di batteria? Va tutto bene?

        Domande però pertinenti senza rimandare a link vari?

        Veramente lo schema proposto è molto semplificato, oltre a dire che è una pila a flusso e non lo è, non ci sono altre caratteristiche strane?

        Saluti.
        zag.
        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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        • #5
          Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
          Salve

          Scusate ma nessuno ha da fare domande su questo tipo di batteria?
          Ciao Zag.
          In effetti dopo aver letto attentamente le caratteristiche di questa batteria non posso definirla una semplice batteria a flusso.
          Intanto le celle non sono laminari, ma hanno un loro volume per consentire una parziale scarica, e poi la cosa importante sono i serbatoi di carico e di scarico, questi ultimi non esistono nelle flow cell. Però i serbatoi in questo caso sono quattro.
          In pratica credo che con questo artificio tecnico è possibile ricaricare le sostanze ossidoriducenti mentre la pila è in funzione.
          Oltre alle caratteristiche che la pila per iniziare a lavorare non ha bisogno del flusso iniziale.
          In pratica quando si comincia a scaricare immette del reattivo nuovo per ricaricarsi, ed il flusso si interrompe, quindi il flusso è intermittente non continuo. Nelle flow cell il liquido scorre, si scarica e ritorna nei serbatoi e si miscela con il liquido carico diluendo la carica totale rimanete.
          In questo tipo di pila discontinua in pratica allo svataggio di avere quattro serbatoi, si aggiunge però il vantaggio che la pila immette sempre sostanze nuove con la massima carica elettrochimica.
          La nota dolente forse potrebbe essere la densità di carica cioè i kW/kg, che non è confrontabile con le batterie al litio.
          Hai già fatto un prototipo?
          Ultima modifica di experimentator; 23-12-2012, 21:49.
          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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          • #6
            Originariamente inviato da jumpjack
            Questo thead poteva diventare interessante!
            Chi sa qualcosa di più sui materiali usati in questa batteria?
            Per maggiori chiarimenti puoi consultare questi:
            http://www.energeticambiente.it/accu...nnovabili.html
            http://www.energeticambiente.it/accu...possibile.html

            CIAO
            Ultima modifica di nll; 30-12-2012, 21:06.
            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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            • #7
              Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
              Per maggiori chiarimenti puoi consultare questi:
              CIAO
              Visto le numerose richieste, vorrei dire qual è la differenza tra le pile a flusso o flows cells e la batteria qui proposta a ricarica liquida discontinua automatica.
              La pila a flusso è composta da elettrodi a lamelle disposte parallallelamente impilate una accanto all’altra. La pila all’inizio del flusso è come se fosse morta non produce corrente. Appena si accende il flusso la batteria comincia a funzionare e produrre corrente. Il flusso è continuo ed i liquidi ossidoriducenti dopo essersi scaricati ritornano nei due serbatoi mescolandosi con il liquido ancora carico diluendo la carica totale.
              La pila a ricarica liquida automatica invece è composta da elettrodi inerti e le celle contenenti il liquido hanno un loro volume caratteristico di 50-100 ml .
              La pila comincia funzionare e produce corrente per 20-30-40-50-60 sec dipende dal carico .
              Un sistema di controllo che può essere voltmetrico – amperometrico –galvanometrico possibilmente gestito da computer immette reattivo fresco in pochi secondi e ricarica la pila, dopo di che si ferma.
              I serbatoi sono quattro due di carico e due di scarico.
              <O></O>
              File allegati
              Ultima modifica di experimentator; 01-01-2013, 06:56.
              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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              • #8
                Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                Visto le numerose richieste, vorrei dire qual è la differenza tra le pile a flusso o flows cells e la batteria qui proposta a ricarica liquida discontinua automatica.
                I serbatoi sono quattro due di carico e due di scarico.
                <o></o>
                Ciao zag.
                Scusa una domanda pertinente ma nello schema che hai proposto sopra per la batteria per auto, i serbatoi sono due, non quattro. Come mai?
                Sarà una svista o è diversa.
                Poi come mai in alcuni schemi metti un voltmetro in un altro un amperometro?
                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                • #9
                  Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
                  Ciao zag.
                  Scusa una domanda pertinente ma nello schema che hai proposto sopra per la batteria per auto, i serbatoi sono due, non quattro. Come mai?
                  Ciao Tonino50.
                  La tua domanda è pertinente all’argomento, anzi sei l’unico che sa fare le domande giuste, vuol dire che hai capito bene il sistema.
                  No i serbatoi debbono essere quattro, non due come appare nella figura. I serbatoi sono due realmente, ma virtualmente sono quattro.
                  Mi spiego meglio per quanto riguarda la batteria per auto ho apportato una modifica migliorativa rispetto alla versione originale per evitare di trasportare serbatoi troppo ingombranti.
                  Seguendo lo schema che riporto sotto ho pensato di modificare il serbatoio originale dividendolo in due comparti con una parete flessibile impermeabile, in modo che i due liquidi non si miscelano tra loro. Il volume globale del liquido è sempre lo stesso e quindi uscendo dal primo serbatoio passa per la pila e ritorna nello stesso serbatoio dall’altro ingresso. In questo modo il serbatoio praticamente rimane sempre pieno evitando rumore per agitazione.
                  Questo tipo di serbatoi in effetti non esistono e bisogna fabbricarli apposta (io non ne ho visti in giro) , potrebbero fare parte di un altro brevetto, ma non mi posso mettere a brevettare la minima cosa. Io ogni caso in questa sede ne rivendico la priorità, nel caso non siano già esistenti.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Serbatoio con parete flessibile.JPG 
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ID: 1933944
                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                  • #10
                    Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                    No i serbatoi debbono essere quattro, non due come appare nella figura. I serbatoi sono due realmente, ma virtualmente sono quattro.
                    Mi spiego meglio per quanto riguarda la batteria per auto ho apportato una modifica migliorativa
                    Ciao zag.
                    Eccellente, ottimo, non so come difinire questa tua modifica dei sebatoi di carico e di scarico. In effetti non ho mai visto dei serbatoi di tale tipo, esitono quello dei laboratori analisi che sono flessibili e sgonfiafili ma ad un solo contenuto.
                    Ti consiglio di non fornire troppi particolari su questa batteria, potrebbero copiare e fabbricarli senza che puoi fare niente.
                    Per quanto riguarda l'uso per autro trazione però è importante il peso trasportato cioè i KWh/kg.
                    Comunque un uso di tale pila per impianti fissi potrebbe essere possibile e utile.
                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                    • #11
                      Salve, riprendendo il discorso sulla batteria.
                      Le sostanze utilizzabili per la batteria, da me proposta, sono numerose e sto cercando la soluzione migliore.
                      Una delle soluzioni da me sperimentata per questo tipo di batteria a semifusso utilizza delle sostanze note per la ricarica delle batterie,come la batteria al piombo. Il piombo non si trova però allo stato solido di ossido in ac. Solforico, ma si trova allo stato ionico di sale solubile di tetracetato di Pb o di acetato di Pb in ac. acetico.
                      Uno schema semplificato di tale sistema si trova qui descritto. In tale schema non viene menzionato il sistema di ricircolo o il sistema potenziometrico di controllo del flusso.Uno dei vantaggi di tale pila è che non avviene il fenomeno della solfatazione con il piombo, poichè non vi è ac. Solforico con cui potrebbe formare solfato di piombo insolubile, danneggiamdo le piastre.
                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   pila acetetato di piombo.JPG 
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ID: 1935015
                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                      • #12
                        Se volete aggiornavi sugli ultimi sviluppi di questo tipo di batteria, consultate:
                        http://www.energeticambiente.it/accu...nnovabili.html

                        ci sono delle novità che non posso ripetere su due discussioni.
                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                        • #13
                          Un altro tipo di batteria realizzabile con questa pila a ricarica automatica potrebbe essere la famosa pila alcalina, poco costosa e con sostanze facimente reperibili.
                          In questo caso ho portato in soluzione le sostanze che altrimenti nella pila tradizionale sarebbero in fase solida.
                          In questo caso si utilizza lamina di Zn + soluzione di KOH al polo negativo, sol. di KOH + KMnO4 al polo positivo.
                          Un elettrodo è composto dalla lamina di zinco e l'altro da una barra di grafite, come nelle tradizionali pile zinco-carbone, quindi è un ibrido tra una pila alcalina ed una pila zinco-carbone.

                          Come ho spiegato in altre parti, il flusso del liquido non è continuo come nelle flow-cell , ma "on demand" , il flusso viene attivato quando la batteria si comincia a scaricare (sistema voltmetrico-amperometrico). Infatti come ho detto più volte questo un tipo di "pila a ricarica liquida automatica", ciò vuol dire che il liquido viene immesso quando la batteria si comincia a scaricare, non continuamente come nelle flow-cell.

                          Il liquido esaurito non ritorna più nel sebatoio di carico, ma inviato nel serbatoio di scarico.
                          Dal serbatoio di scarico il liquido può essere successivamente riciclato - ricaricato ed immesso nel serbatoio di carico. In questo modo si immettono in circolo nella pila sempre sostanze con la massima carica possibile (ecco uno dei vantaggi), mentre nelle flow-cell tradizionali il liquido si scarica durante il funzionamento ed il ricircolo.


                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   PILA ALCALINA LIQUIDA.JPG 
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ID: 1935213

                          Le reazioni che avvengono alle due semicelle sono simili a quelle descritte su Wikipedia per le pile alcaline:
                          La semireazione di riduzione avviene sulla superficie metallica catodica (inerte) e coinvolge il biossido di manganese. La stechiometria della semireazione di riduzione non è esattamente nota ed è probabilmente costituita da più reazioni parallele. Una reazione rappresentativa è la seguente:
                          <DL><DD><TT>MnO2 + 2 H2O + 2 e- ? Mn(OH)2 + 2 OH-</TT> </DD></DL>Il potenziale di riduzione (E) di questa semireazione equivale a quello standard (E°) in quanto MnO2 e Mn(OH)2 sono solidi e OH- è ad una concentrazione molare alta, vicina ad 1 M (standard). Quindi E = E° = +0,25 V. Tale potenziale E è inoltre costante in quanto la concentrazione molare di OH- rimane alta durante il funzionamento della pila e dell'ordine di grandezza di 1 M (KOH è il componente in eccesso). La semireazione di ossidazione avviene sulla superficie interna della barra metallica anodica (inerte) del contenitore di zinco e può essere così espressa:
                          <DL><DD><TT>Zn ? Zn2+ + 2 e-</TT> </DD></DL>Il potenziale di riduzione (E) di questa semireazione non equivale a quello standard (E°) in quanto la concentrazione molare di Zn2+ è molto più bassa di 1 M ([Zn2+] << 1 M). La presenza di KOH fa infatti precipitare Zn(OH)2 (che poi si convertirà in ZnO), stabilendo una concentrazione bassa e costante di Zn2+:
                          <DL><DD><TT>KPS = [Zn2+] [OH-]2</TT> </DD></DL>Essendo KPS = 6,8 10?17 ed essendo [OH-] = 1 M, si può desumere che [Zn2+] = 6,8 10?17. Applicando poi l'equazione di Nernst si ottiene che E = -1,25 V. Si verifica anche la reazione di formazione del complesso di coordinazione Zn(OH)42-, ma si può dimostrare che ciò non cambia la concentrazione molare di Zn2+ libero.
                          La reazione redox completa è:
                          <DL><DD><TT>Zn + MnO2 + H2O ? ZnO + Mn(OH)2</TT> </DD></DL>A differenza della tradizionale pila zinco-carbone, nella pila alcalina entrambi i potenziali di riduzione (E) all'anodo e al catodo sono noti, stabili e costanti durante il funzionamento della pila, garantendo una ?E = 1,5 V.
                          Ultima modifica di experimentator; 01-04-2013, 08:14.
                          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                          • #14
                            ciao zagami mi ricordo che tempo fa chiedevi possibili contributi sulle coppie da utilizzare ox/red , prova a valutare questo tipo di semireazioni ad alta differenza di potenziali in Evolt ............... 1_ox/red (MnO4-) +(8H+) + 5e---->(Mn++) + 4H2O .. =+1,51Evolt ...................... 2_red/ox (S2O4--) + 4(OH-)------->(SO3--) + 2H2O + 2e = -1,20 Evolt , totale differenza pila = 2,7 Evolt ... si tratterebbe di una soluzione di ioni permanganato e ioni manganosi in ambiente acido (al catodo) , e di una soluzione di ioni ditionito e solfito in ambiente basico (all'anodo) ... la differenza tra celle è notevole (2,7Evolt) ...sono in soluzione come chiedevi e come piastre si puo' usare grafite sia all'anodo che al catodo cordialita' Francy p.s. mentre nell'MnO2 il manganese ha numero di ossidazione +4 , nello ione permanganato è a +7..... l'MnO2 è solido(insolubile) invece il permanganato è solubile in acqua ed è un'ossidante da paura


                            Note di Moderazione: nll
                            Non è consentito postare lo stesso messaggio più volte. L'altro messaggio è stato rimosso. Normalmente non dovrebbe capitare che uno stesso messaggio sia in tema in più discussioni diverse, se ciò accadesse significherebbe che le due discussioni sono da accorpare.

                            Ultima modifica di nll; 02-04-2013, 21:22.

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                            • #15
                              Ciao Hyde
                              Ti ringrazio per la tua collaborazione.
                              La mia proposta di collaborazione è sempre valida per chiunque volesse dare il proprio contributo.
                              Tu sei l'unico che ha aderito e perciò ti ringrazio, mentre altri non sanno fare altro che criticare, senza cognizione di causa.
                              La tua proposta di reazione tra permanganato e ditionito è senz'altro interessante e cercherò di fare delle prove con la batteria che ho autocostruito, per testare in effetti la quantità di carica che è possibile estrarre.
                              La cosa importante è anche che la reazione sia reversibile cioè che sia possibile ricaricare come un accumulatore di corrente, senza però che si sviluppino delle sostanze volatili agli elettrodi , tipo idrogeno o ossigeno.
                              Ciao saluti.
                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                              • #16
                                figurati è un piacere , io la vedo una buona idea la tua, e studio chimica da 28 anni (ricerca) quindi mi sono detto perché nn dare un contributo a questo ragazzo cosi' appassionato e volenteroso .Mi piacciono un sacco le persone con nuove idee e concezioni e sono del parere che vanno invogliate per dare il massimo sia a loro stessi che agli altri .per le critiche ...haha .. non preoccuparti molte sono costruttive e ti spingono a fare meglio altre sono solo il frutto di invidie e nn servono a nulla . esempio : Galileo è stato processato per aver detto che la terra ruotava intorno al sole ... morale: è la mancata concezione della scienza che crea queste critiche nn costruttive (o meglio l'ignoranza!!!)....... per la reversibilita' nn ho provato, se mai cerco altre coppie di semielementi (ne ho parecchie in registro)

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                                • #17
                                  Per il moderatore NLL.
                                  OK i due argomenti trattati sono simili, ma non uguali.
                                  L'errore iniziale è stato mio in quanto ho visto solo dopo che esisteva una sezione relativa alle batterie e pile , mentre prima avevo inserito la discussione sui sistemi di immagazzinamento di energia.
                                  In effetti la pila da me trattata non serve solo per l'autotrazione, ma anche ad accumulare corrente, che forse mi sembra a questo punto della discussione la più promettente.
                                  Ok per non duplicare la discussione la prossima volta metterò semplicemente una nota di richiamo sull’altro argomento: http://www.energeticambiente.it/accu...nnovabili.html

                                  X Hyde . All'inizio della discussione avevo pensato, poiché avevo letto, che parecchi del forum avrebbero potuto dare qualche suggerimento utile su argomenti di chimica, ma mi accorgo in effetti che pochi sono inseriti nel campo.
                                  La maggior parte sono competenti di macchine termiche e di fotovoltaico, ma questo senza nulla togliere, nè demerito.
                                  E poi ognuno è libero di farlo o meno.
                                  Comunque ti ringrazio per i tuoi preziosi suggerimenti.
                                  Ho chiesto suggerimenti, non perchè io non abbia la mia idea su come costruire la famigerata pila,ma perchè esiste un proverbio che dice "chi non ascolta non regna".
                                  E' bene quindi ascoltare anche i suggerimenti di altri, che possono vedere la cosa da un punto di vista diverso.
                                  Infatti l'idea di questa pila risale a molti anni fa e solo un paio di anni fa ho deciso di presentare brevetto, dopo aver visto quello che c'e in giro, specialmente in italia che siamo fermi da questo punto di vista.
                                  L’idea era nata su come poter accumulare l’energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici anziché con i soliti accumulatori in fase solida che si accumulano solo parzialmente nell’arco di una giornata, con un sistema liquido in grado di trasformare una sostanza ossidante in riducente, e immagazzinare questa sostanza in un serbatoio, che contiene un’alta percentuale della sostanza.
                                  A sua volta questa sostanza deve poter essere trasportata da un posto all’altro come fonte di energia (tipo petrolio), senza dover trasportare pesanti pacchi di batterie che bisogna poi connettere con morsetti in parallelo o in serie.
                                  La batteria deve rimanere ferma nel suo posto di utilizzo, senza essere connessa o disconnessa dai cavi, quello che deve essere trasportato ed accumulato deve essere il liquido energetico. Per fare questo la mia pila non poteva essere una Flow-cell comune tradizionale sigillata e poco trasportabile.
                                  L’idea da me pensata era questa: se io ho un accumulatore in fase solida, tipo una batteria al piombo, per accumulare corrente durante la giornata io cosa debbo fare? Carico la prima batteria , una volta carica , debbo scollegare i cavi e collegare un’altra batteria e cosi via. Perché allora non inventare una batteria al piombo liquida ? Una volta carica la batteria–accumulatore, un sistema voltmetrico misura che la batteria è carica e immette altro liquido da ricaricare, versando quello energetico in un serbatoio e cosi via.
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • #18
                                    oggi mi era venuta in mente anche un'altra idea , se posso ... i 2 liquidi esausti che vanno nei serbatoi di raccolta potrebbero essere rigenerati direttamente sull'auto inserendo un'altra pila secondaria di rigenerazione (i serbatoi gia' ci sono) i due liquidi rigenerati a loro volta potrebbero ritornare nei serbatoi di alimento della pila primaria ox/red.. l'energia di rigenerazione potrebbero prenderla da un'alternatore+inverter collegato al movimento delle ruote oppure in discesa o in frenata non so se sia possibile per fattori energetici ..ma potrebbe essere presa in considerazione..... è chiaro che nn riusciresti a rigenerarli completamente(tutto il volume) ,ma potrebbe fungere da riserva per aumentare il kilometraggio ... non so se mi sono spiegato bene e non so se sia possibile (energeticamente parlando) ... ma l'idea volevo esprimerla :-D

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
                                      oggi mi era venuta in mente anche un'altra idea , se posso .
                                      Ciao Hyde . Certamente, con questo sistema con serboi di scarico, la tua idea è possibile. Molte auto elettriche funzionano con il secupero di energia in frenata, ma non so in pecentuale quanta se ne può recuperare.
                                      Se la % di recupero dell'energia si aggira su 20-30% di quella consumata nel movimento, la cosa potrebbe essere interessante, ma se la % fosse di solo 2-3% forse non ne vale la pena.
                                      Un 'altra idea di ricaricare le batterie potrebbe essere quella di utilizzare il "gatto": cosi mentre da un lato i serbatoii si scaricano, dall'altro lato vengono ricaricati, ma non so se in efffetti questo dispositivo funzioni, nè quanta energia possa fornire.
                                      Ultima modifica di experimentator; 05-04-2013, 10:52.
                                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                      • #20
                                        Pila zinco aria in fase liquida ricaricabile.

                                        Salve .
                                        Un altro tipo di pila che può essere realizzata, con questo sistema a ricarica liquida, potrebbe essere la pila zinco aria.
                                        Questo tipo di pila tra quelle analizzate è la più ecologica ed a basso impatto ambientale .
                                        Inoltre la densità di carica è confrontabile con le pile al litio di 100 Wh/kg.
                                        I cicli di ricarica dovrebbero essere teoricamente illimitati, in quanto in fase liquida, ma praticamente si attestano sui 1000-2000 cicli. La differenza di cicli di ricarica, a quanto ho potuto verificare, dipende da quanto profondamente avviene la scarica. E’ consigliabile, come tutti i tipi di batterie non scaricare profondamente, ma utilizzare solo il 50% della carica totale fornibile.
                                        Il che consentirebbe l’utilizzo per l’autotrazione in concorrenza con le pile al litio. Inoltre non presentano lo svantaggio di autoincendiarsi delle batterie al litio. Basso costo di produzione, facilità di reperimento e smaltimento del materiale, emissione nulla di sostanze tossiche o nocive.
                                        Le reazioni chimiche coinvolte dovrebbero essere secondo lo schema :

                                        Zn > Zn++ +2e- volt = -0,79
                                        O2 +4H3O+ +4e- > 6 H2O volt= 1,22
                                        Volt = 2,01
                                        Con una tensione di 2.01 Volt per cella è possibile costruire una pila con sei celle che produce una tensione di circa 12 Volt , confrontabile con le pile al piombo e che può essere sostituita in tutti gli utilizzi che trova tale tipo di batteria, che sono molteplici.
                                        Lo schema me proposto per tale tipo di cella elettrochimica è quello riportato in figura, naturalmente molto schematico e semplificato (per dare un’idea), dove non compare il sistema di ricarica .
                                        Se fossi un imprenditore italiano io investirei in questo campo, con tale tipo di batteria, per cui prevedo un ottimo futuro. Io sarei disposto a cedere per due anni a titolo gratuito la mia idea e poi vedere come va e mettersi d’accordo.



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                                        Ultima modifica di experimentator; 09-04-2013, 10:15.
                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                        • #21
                                          Ciao Zagami, se posso apportare il mio piccolo contributo, relativamente ai due serbatoi, puoi realizzarli mettendo semplicemente (home-made) una sacca dentro un serbatoio rigido. La prima conterrà il liquido "esausto" il secondo quello "attivo".
                                          Utilizzando un serbatoio col tappo relativamente grande non dovresti aver problemi ad infilarci dentro la sacca.
                                          Per provare puoi utilizzare le sacche di fisiologica utilizzate negli ospedali (si trovano facilmente nelle farmacie) hanno già la predisposizione per l'aggancio dei relativi tubi e sono abbastanza robuste
                                          Domotica: schemi e collegamenti
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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                                            una sacca dentro un serbatoio rigido. La prima conterrà il liquido "esausto" il secondo quello "attivo".
                                            Ciao Lupino.
                                            Grazie per la tua idea. Il tuo suggerimento è ottimo.
                                            Con il sistema che dici tu non ho bisogno di fabbricare un bidone ad hoc come avevo pensato prima. Infatti l'idea del bidone che conteneva una parete flessibile allinterno mi era venuta osservando questi contenitori flessibili da laboratorio.
                                            Come suggerisci tu la cosa è rapidamente realizzabile, basta infatti prendere un bidone rigido tagliarlo e metterci dentro i due contenitori flessili.
                                            Man mano che uno si svuota l'altro si riempie, mantenento il volume totale costante, come se il bidone fosse uno solo.
                                            OK ottima idea ciao.
                                            Questo conferma ancora una volta quello che ho sempre detto, bisogna lavorare in equipe, da soli non si va da nessuna parte, per questo chiedo sempre la vostra collaborazione ed i vostri consigli, nonostante io abbia reso pubblico delle ricerche personali.
                                            http://www.energeticambiente.it/accu...nnovabili.html
                                            Ultima modifica di experimentator; 14-04-2013, 20:58.
                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                            • #23
                                              ...prendere un bidone rigido tagliarlo e metterci dentro i due contenitori flessili...
                                              Ancor più semplice, senza tagliare e con una "sacca" sola
                                              Domotica: schemi e collegamenti
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                                              • #24
                                                OK. Ora ho capito.
                                                Tu dici di utlizzare quei bidoni a bocca larga, che si usano per esempio per il mosto, con ribinetto laterale. Buona idea.
                                                Ma come hai fatto questo disegno e la filettatura a vite? Iteressante. Hai un programma di grafica?
                                                Saluti.
                                                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                • #25
                                                  Inkscape, grafica vettoriale, free, open source, sia per linux che windows e... direi ottimo.
                                                  Se ti interessa ne esiste anche una versione portable, puoi scaricarla a questo link: News :: winPenPack - The Portable Software Collection
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                                                  • #26
                                                    OK grazie Lupino.
                                                    Come ho già specificato più volte, il tipo di pila chimica che ho realizzato si presta ad essere utilizzata per molteplici scopi, utilizzando sostanze chimiche diverse. Ognuno di queste sostanze presentano pregi e difetti, come avviene per le batterie allo stato solido tipo al piombo o al litio o al NiMH.
                                                    Bisogna trovare un compromesso tra quello che la batteria offre come vantaggi e gli usi a cui si vuole sottoporre.
                                                    Non esiste la batteria ideale per tutti gli usi, questo è bene che si capisca.
                                                    Le batterie al Li-po pur con tanti vantaggi ha lo svantaggio di costare troppo, per cui un utente non riesce a ammortizzare la somma spesa. La strada che sto tentando io, è utilizzare sostanze già conosciute, ma poco costose, che consentano un ciclo di ricarica adeguata per consentire al cliente di cambiare la batteria a poco prezzo ed un certo numero di anni (minimo 5).
                                                    Un tipo di batteria-accumulatore di corrente che sarei propenso e sicuro di utilizzare è quella al Tetraacetato di Pb IV e diacetato di Sn II.
                                                    Questo tipo di abbinamento di due sostanze, totalmente in fase liquida, toglie il problema del consumo degli elettrodi, nel caso che uno degli elettrodi partecipi alla reazione di ossido riduzione, come nelle pile al piombo solido.
                                                    Le reazioni sono :
                                                    Sn 2+ > Sn 4+ + 2e- ossidazione 0.15 V (1)
                                                    Pb 4+ + 2e- > Pb 2+ riduzione 1.45 V (2)
                                                    I
                                                    potenziali riportati sono quelli standard, ma nella pila reale, dove vi è una concentrazione maggiore delle due sostanze e dei Sali, la d.f.p si aggira a 1.5 V per cella.
                                                    Questa è quella spontanea nel processo di scarica, in cui viene fornita l’energia elettrica.
                                                    Nella fase di carica la reazione è inversa:
                                                    Sn 4+ +2e- > Sn 2+ riduzione
                                                    Pb 2+ > Pb 4+ +2e - ossidazione
                                                    Queste reazioni sono totalmente reversibili e possono avvenire miglia di volte senza nocumento alcuno, se le soluzioni sono ben sigillate per non far evaporare H2O.
                                                    Gli elettrodi di grafite sono inerti e non partecipano alla reazione e quindi non si consumano.
                                                    Inoltre, dato il basso costo di questo materiale, non sarebbe un problema al loro sostituzione.
                                                    Nella figura più sotto, riporto in forma schematica la pila che può funzionare esclusivamente con il sistema di ricarica da me ideato, in quanto la pila funzionerebbe solo per 5 -10 minuti tal quale , ma avrebbe bisogno, dopo la scarica ( reazioni 1 e 2), di nuove sostanze che vengono immesse automaticamente, altrimenti non avrebbe senso.

                                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   pila acetetato di Pb e Sn.JPG 
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ID: 1935477
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                                                      Per il tetraacetato, leggo dalla wiki, è ottenibile tramite reazione tra il minio e l'acido acetico; per il diacetato?
                                                      P.S. (per eventuali sperimentatori)
                                                      ATTENZIONE il tetraacetato è un composto tossico e pericoloso
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                                                      • #28
                                                        Lupino questi esperimenti debbono essere fatti da chimici esperti ed abilitati.
                                                        Un chimico sa come ottenere queste sostanze, non ha bisogno di consulttare wikipedia. Anche l'acido acetico è tossico e nocivo se leggi bene su Wikipedia, fatto stà che condiamo l'insalata con l'aceto. Tutto dipende dalle concentrazioni.
                                                        Ho già specificato sopra che il sistema deve essere ben sigillato, sia per evitare evaporazione, sia per evitare il contatto " senza nocumento alcuno".
                                                        Le batterie al piombo contengono acido solforico ben più pericoloso tossico e caustico dell'acido acetico, e piombo egualmente tossico dove lo metti metti, per questo si consiglia sempre lo smaltimento a ditte specializzate del settore. Mai abbandonare batterie in discarica o in fondo al mare come fanno purtroppo alcuni diportisti incoscienti.
                                                        Tutte le pile debbono essere smaltite in modo appropriato, nessuna esclusa, anche le più utilizzate per cellulari o laptop o auto elettriche (Li-po,NIMH, vanadio). Purtroppo ci vuole coscienza e consapevolezza in quello che facciamo e bisognebbe informare al massimo su quello che usiamo incosapevolmente.
                                                        Se poi vogliamo parlare dei carburanti che usiamo giornalmente per l'autotrazione, non sono solo i gas combusti nocivi, ma anche gli stessi carburanti e additivi usati, ad essere tossici e nocivi e anche cangerogeni (benzina e diesel). Anche l'alcool è tossico e nocivo, eppure lo beviamo.
                                                        Per non parlare poi degli stessi detersivi che una la massaia usa ogni giorno o dell'acido muriatico (HCl).
                                                        Ormai viviamo in un mondo inquinato e dobbiamo cercare di evitarlo, confinando e sigillando le sostanze pericolose.
                                                        Esempio : se una pila al piombo per auto, viene utilizzata secondo il proprio uso, non deve e non può inquinare l'ambiente esterno, se viene smaltita come viene raccomandato, cioè conferita a ditte specializzate che ricilclano nuovamente il piombo senza contaminare l'ambiente.
                                                        Tutto dipende dalla coscienza nostra di cittadini non buttare la spazzatura per strada, perchè tutto si rivolta un domani su noi stessi e sulla nostra salute.
                                                        Ultima modifica di experimentator; 17-04-2013, 21:15.
                                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                        • #29
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                                                          Anche il mio monito era rivolto a queste persone; tra gli utenti di queste pagine esistono chimici a cui certi avvertimenti possono parere inutili ma nel contempo anche semplici "appassionati" magari non altrettanto avvezzi a maneggiare o trattare determinate sostanze a cui ricordarne o evidenziarne certe "caratteristiche" ritengo sia un ottima cosa.
                                                          Domotica: schemi e collegamenti
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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                                                            semplici "appassionati" magari non altrettanto avvezzi a maneggiare o trattare determinate sostanze a cui ricordarne o evidenziarne certe "caratteristiche" ritengo sia un ottima cosa.
                                                            OK. La precisazione è corretta.
                                                            Chiunque si accinge a maneggiare delle sostanze chimiche deve sapere quello che fa.
                                                            Il fatto è che non tutti conoscono i simboli riportati nelle etichette. Alcuni sono di facile interpretazione altri no.
                                                            Comunque non tutti possono comprare certe sostanze chimiche pericolose, per cui è necessario avere delle autorizzazioni.
                                                            Io sto solo riportando le informazioni minime atte alla comprensione della pila, ma non certamente tutti i componemti necessari,quindi qualsiasi tentativo di replicazione, se non si ha una preparazione, risulterebbe vano.
                                                            Questo per scoraggiare semplici appasionati che volessero cimentarsi.
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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