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    Ciao a tutti ,<br><br>Goffredodsd mi hai chiesto cosa uso per sistema di accumulo.<br>Avevo messo due parole sulla tag ma sono sparite.<br><br>Premetto che sono un autodidatta con poche conoscenze nella teoria e di questo me ne scuso se la mia spiegazione risulta un pò confusionaria.<br>Io ho un inverter a sinusoide pura da 3 Kwp che si alimenta con 36 volt.<br>Ho dovuto cosi&#39; realizzare tre gruppi di batterie da 12 volt a loro volta in serie per ottenere i 36 volt. Non avendo molta disponibilit&agrave; finanziaria, invece del regolatore di carica ( utilissimo e quasi indispensabile) monitorizzo ciascun gruppo di batterie (in garage) con un voltmetro su a casa in un quadro di comando (autocostruito) con tasti commutatori su ciascuno dei tre gruppi.<br>Le batterie che uso sono per autotrazione con taglie che vanno da 100 Ah a 200 Ah.<br><br>Ciao.<br><br><a href='http://img318.imageshack.us/my.php?image=quadro9ro.jpg' target='_blank'><img src='http://img318.imageshack.us/img318/1577/quadro9ro.th.jpg' border='0' alt='user posted image'></a> <br><br><span class="edit">Edited by amario - 14/10/2005, 20:07</span>

  • #2
    Ciao Amario, grazie per la risposta, approfitto per chiederti maggiori info:<br><br>Hai preso le batterie da un demolitore oppure nuove?<br>Quante batterie sono in totale e di quale taglia?<br>Qual&#39;è l&#39;intervallo di carica e come lo gestisci ? in manuale?<br>Anch&#39;io sto pensando ad un sistema del genere ma con batterie usate ho paura di distruggerle subito a causa della eterogeneit&agrave; delle stesse sia in termini costruttivi sia per effetto del voltaggio diverso. grazie per il tuo prezioso aiuto&#33;<br>

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    • #3
      Ciao a tutti<br><br>Ciao Goffredodsd,<br><br>Le batterie le recupero dai demolitori , se ne trovano con mezza vita. Mi sono procurato quello strumento che usavano gli elettrauti , composto da una resistenza e un voltmetro.Se la batteria mi mantiene i 12 volt per qualche secondo, la porto via.<br><br>Il problema è la taglia , ne ho di tutti i tipi.Nelle mia ignoranza cerco di equiparare ognuno dei tre gruppi da 12 con le stesse taglie e nel totale ognuno dei tre gruppi ha piu&#39; o meno gli stessi Ah. Esempio: se il primo gruppo è composto da 10 batterie in parallelo da 100 Ah quindi ho 1000 Ah. Nel secondo serco di raggiungere gli stessi Ah con taglie piu&#39; grosse tipo 7 batterie da 150 Ah = 1050 Ah.Cosi via col terzo.<br><br>Della carica ti confesso che me ne frego, appena supero i 12 volt ( tutti e tre i gruppi)accendo l&#39;inverter mi stacco dalla rete enel e consumo la mia. Tanto le batterie fanno da stabilizzatore ai pannelli , e sono utili negli spunti che danno gli apparecchi elettrici ( frigo, monitor pc , ecc. ecc.).<br><br>Mi scuso se risulto confusionario e tecnicamente non corretto.Appartengo a quella schiera di asini senza soldi che arrancano.<br><br>Ciao.<br><br><a href='http://img8.imageshack.us/my.php?image=inverter1nh.jpg' target='_blank'><img src='http://img8.imageshack.us/img8/9389/inverter1nh.th.jpg' border='0' alt='user posted image'></a><br><br><span class="edit">Edited by amario - 2/11/2005, 19:51</span>

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      • #4
        Ciao Amario, complimenti&#33;<br>Mi sfugge però il discorso di avere 3 gruppi con differente capacit&agrave; di accumulo.<br>Comunque hai a disposizione una bella capacit&agrave;, circa 3000 Ah per 36 V fa ben circa 100 Kwh nominali, senza scaricare troppo le batterie puoi utilizzare il 60/70% del nominale.<br><br>Grazie

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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (amario @ 2/11/2005, 20:31)</div><div id="quote" align="left">Le batterie le recupero dai demolitori , se ne trovano con mezza vita. Mi sono procurato quello strumento che usavano gli elettrauti , composto da una resistenza e un voltmetro.Se la batteria mi mantiene i 12 volt per qualche secondo, la porto via.</div></div><br>Ehehe<br><br>anche io ho recuperato le mie prime batterie (le sto ancora usando) dal demolitore... ma sono stati molto piu' brutali... mi hanno dimostrato che funzionavano con un bel cavo facendo fare scintilla ai poli in corto&#33;&#33;&#33;<br><br>sono rimasto un po' colpito dal primo... ma quando lo ha fatto pure il secondo ho capito che e' "normale"... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/35b135d60efa2325a7f8268c2844b090.gif" alt="wink.gif">)<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (amario @ 2/11/2005, 20:31)</div><div id="quote" align="left">Mi scuso se risulto confusionario e tecnicamente non corretto.Appartengo a quella schiera di asini senza soldi che arrancano.</div></div><br>E allora siamo in due...<br><br>A proposito... prima di comprare le batterie specifiche per accumulo (quelle che usano per i muletti... quelle che mi hanno detto essere "senza spunto" piu' adatte per lo scopo)<br><br>.... ne vale la pena?&#33;?&#33;?<br><br>Costano piu' del doppio di quelle "normali" a parit&agrave; di AH<br><br>... ma nessuno... finora.... mi ha saputo giustificare la scelta...<br><br>Cosa vuol dire che hanno piu' capacit&agrave;'.... gli elementi "piu' spessi" o cose del genere... se alla fine gli Ampere Ora sono gli stessi?&#33;?&#33;?&#33;<br><br><br><br><span class="edit">Edited by alessandro.sv - 7/4/2006, 14:41</span>

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          • #6
            ho letto diverse versioni su qusto argomento...<br>- le batterie Gel<br>- le batterie sigillate piombo calcio<br>- le normali ad acido<br><br>sostanzialmente dicono, ma non ho testi scentifici che le sigillate e le gel hanno:<br>- minore effertto memoria (quello che nei cellulari fa sembrare la batteria carica anche quando non lo è)<br>- costanza nelle prestazioni<br>- maggiore resa nei cicli carico-scarico<br>- assenza di manutenzione<br>- maggiore resistenza nel tempo (10 anni anzichè 5 a parit&agrave; di uso)<br><br>ripeto, tutte notizie lette nei vari siti... ma non ho prove...<br><br>Shalom<br>FLavio

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            • #7
              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (amario @ 2/11/2005, 20:31)</div><div id="quote" align="left">...<br> Esempio: se il primo gruppo è composto da 10 batterie in parallelo da 100 Ah quindi ho 1000 Ah.<br>Nel secondo serco di raggiungere gli stessi Ah con taglie piu' grosse tipo 7 batterie da 150 Ah = 1050 Ah.Cosi via col terzo.</div></div><br>Ciao,<br>spero vivamente che tu NON colleghi le batterie in <u>parallelo</u>, ho letto che NON è possibile collegare batterie al piombo in parallelo se le batterie non sono <u>identiche</u> e <u>nuove</u> per identiche intendo stesso lotto di produzione. Si può rischiare l' esplosione della batteria con minore resistenza interna per il fatto che collegando i poli senza limitatore di carica la batteria tende a caricarsi con una corrente altissima che fa riscaldare gli elementi interni e produrre una enorme quantit&agrave; di idrogeno (gas estremamente infiammabile ed esplosivo).<br><br>Ricordate di posizionare le batterie in luoghi ventilati ma non esposti direttamente al sole&#33;&#33;&#33;<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (alessandro&#46;sv @ 7/4/2006, 14:40)</div><div id="quote" align="left">A proposito... prima di comprare le batterie specifiche per accumulo (quelle che usano per i muletti... quelle che mi hanno detto essere "senza spunto" piu' adatte per lo scopo)<br><br>.... ne vale la pena?&#33;?&#33;?<br><br>Costano piu' del doppio di quelle "normali" a parit&agrave; di AH<br><br>... ma nessuno... finora.... mi ha saputo giustificare la scelta...<br><br>Cosa vuol dire che hanno piu' capacit&agrave;'.... gli elementi "piu' spessi" o cose del genere... se alla fine gli Ampere Ora sono gli stessi?&#33;?&#33;?&#33;</div></div><br>Ciao, le batterie di cui parli non hanno più capacit&agrave; (la capacit&agrave; si misura in Ah) ma hanno minore autoscarica; questo significa che le batterie mantengono per un tempo maggiore la carica, poi sono costruite con una tecnologia che permette un maggiore numero di cicli di carica/scarica nella vita della batteria, circa il doppio, ed evita che la batteria si danneggi se caricata in maniera non ottimale.<br><br>D.<br><br><span class="edit">Edited by DinoDF - 27/4/2006, 22:59</span>

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              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (DinoDF @ 27/4/2006, 22:59)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (amario @ 2/11/2005, 20:31)</div><div id="quote" align="left">...<br> Esempio: se il primo gruppo è composto da 10 batterie in parallelo da 100 Ah quindi ho 1000 Ah.<br>Nel secondo serco di raggiungere gli stessi Ah con taglie piu' grosse tipo 7 batterie da 150 Ah = 1050 Ah.Cosi via col terzo.</div></div><br>Ciao,<br>spero vivamente che tu NON colleghi le batterie in <u>parallelo</u>, ho letto che NON è possibile collegare batterie al piombo in parallelo se le batterie non sono <u>identiche</u> e <u>nuove</u> per identiche intendo stesso lotto di produzione. Si può rischiare l' esplosione della batteria con minore resistenza interna per il fatto che collegando i poli senza limitatore di carica la batteria tende a caricarsi con una corrente altissima che fa riscaldare gli elementi interni e produrre una enorme quantit&agrave; di idrogeno (gas estremamente infiammabile ed esplosivo).<br><br>Ricordate di posizionare le batterie in luoghi ventilati ma non esposti direttamente al sole&#33;&#33;&#33;</div></div><br>beh, certo che sono in parallelo&#33; e poi *normalmente* rischi di saltare per aria solo se colleghi una batteria mezza piena in parallelo a una piena perche si caricano a vicenda a circa 400-500 A di corrente. roba da fonderti un cavo con sezione di 1-2 cm&#33;&#33;

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                • #9
                  Facciamo due calcoli invece di cifre "x" amper....<br>....batteria "piena" 13,5V...<br>...batteria "mezza piena", facciamo "vuota" (che è peggiorativo) 10,8V<br>...differenza 13,5-10,8=2,7V<br>..resistenza interna batteria...facciamo 12,5milliohm da moltiplicare x 2 ovvero 25milliohm (0,025 ohm)...be se usate 2000Ah potrebbe essere certamente meno, ma visto che A) una delle due e scarica B)probabilmente non sono batterie da auto/accensione (forti spunti) C) non credo che il parallelo avvenga secco tra i poli, con una batteria "capovolta" sopra l'altra...D) se non vi piace il numero (0,025) andate a prendere i cataloghi/pdf e vedete il valore reale (compreso quello della batteria "mezza piena"...)<br><br>...dicevo la corrente massima sar&agrave;: 2,7/0,025=108A...e non di più.<br>Detto ciò la corrente dovrebbe poi scendere, in quanto una batteria si carica ovvero sale di tensione...forse in un primo momento scende molto di resistenza, ma l'altra scende di tensione...al limite c'è una fase sul costante...per poi scendere sicuramente.<br><br>Comuque logicamente PRIMA si equalizzano le due batterie collegandole tramite un carico (e non secco-secco), poi si parallela secco-secco (della serie: il cervello, visto che c'è, usiamolo comunque&#33; ..Oppure della serie: non andiamo a cercarcerla con il lanternino&#33<br><br><br>Sicuramente mi sento di sconsigliare caldamente il paralellaggio tra una batteria buona e una andata (che è diverso da nuova/vecchia...)...indipendentemente dallo stato di carica<br><br>In ogni caso non vedo come 100 Amper possano portare ad esplosione ...a meno che le scintille nel collegamento inneschino qualche gas prodotto (le batterie devono essere ben ventilate...nel senso che il locale deve avere una "finestra" aperta e non un buchino di 10cm diam)<br><br><span class="edit">Edited by gattmes - 28/4/2006, 18:18</span>
                  Fare si può! Volerlo dipende da te.

                  Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                  Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                  Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                  • #10
                    era scritta in questo topic quella dei 400 A...<br><br>era scritta in questo topic quella dei 400 A...

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                    • #11
                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">era scritta in questo topic quella dei 400 A...</div></div><br>??<br>non ho capito.<br>..cmque dierei che quello da me prima postato dovrebbe essere il calcolo da seguire per sapere la corrente massima circolante, mentre i vari suggerimenti (dei vari i posts) sono da seguire per ordine pratico.<br><br>ricordo solo che in scarica le correnti fornibili sono generalmente robuste (altrimenti risulterebbero inutilizzabili per molte applicazioni vedi trazione, ecc.) mentre in carica (sorpresa) vale lo stesso se si tratta di "momentaneamente"...viceversa se applichiamo correnti maggiori della capacit&agrave; nominale a 20 ore diviso 10 (eccezioni diviso 5), ovvero 10A (20A) per batterie PIOMBO da 100Ah, rientriamo nei problemi di surriscalamento bla bla bla...ecc.<br><br>...e x il parallelo, visto che si fa la PRIMA VOLTA, e non una volta ogni tot ore previo uso (come prelievo di energia) diverso da batteria a batteria quando non in parallelo (ci stiamo arrampicando sugli specchi...) fatelo DOPO equalizzazione degli elementi da parallellare (Per esempio usate una lampada auto da 50-60 watt tra i due positivi e i negativi collegateli secco. Lasciate così per un bel po di ore, verificate con il tester la differenza di tensione togliendo la lampadina, lasciando il collegamento sul negativo, aspettando 5 minuti e misurando tra i due positivi....se inferiore a 0,1--0,5V poi collegate anche i positivi secco, viceversa lasciate ancora un po in eq)<br><br><span class="edit">Edited by gattmes - 28/4/2006, 18:29</span>
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