Sto leggendo il nuovo conto termico, qui tratterò solo la parte riguardante la pdc tralasciando il solare biomassa ecc...
Dovrebbe essere stato già approvato , non fucilatemi anzi fatemi notare le imprecisioni se dovessero esserci, ecco punti salienti semplificati:
1) sostituzioni di impianti esistenti, quindi non nuova abitazione / nuova installazione.
2) dentro tutti, aziende privati e pubblico.
3)Procedure semplificata sotto i 35kW ma serve asseverazione di un tecnico.
4)soldi tanti, pure troppi: Abbiamo eseguito dei semplici calcoli di prova per la kita M plus da 20kw porta a casa 2.900 e rotti € all'anno per due anni.
la L66 sfiora i 6.000€ anno per due anni. Ovviamente viene messo un tetto massimo pari al 65% di contribuzione (esempio spendo 10.000€ di macchina, installazione, tecnico, al massimo restituiscono 6.500€) (sembrano talmente tanti che siamo in attesa di chiarimenti da parte GSE)
5) tempistiche: se contributo sotto i 5.000€ unica rata, se superiore prima dopo 90gg seconda l'anno dopo.
6) requisiti minimi: inverter cop 3,9 massima potenza 7/35 mentre le on/off 4.1 7/35 (EN 14511)
7) valido anche per le ibride
8) dati e rendimenti basta la dichiarazione del costruttore.
Commenti del tutto personali:
Si da così il via al magna magna in grande stile, all'italiana.
ricordo a tutti che l'Italia non ha aderito al protocollo europeo e che quindi gli istituti certificatori italiani non sono (purtroppo ) accreditati EHPA.
Gli stati europei, sotto il controllo EHPA erogano dei soldi a fronte di un certificato di un ente terzo e riconosciuto appunto da EHPA che deve vigilare e evitare la furbate/truffate.
Con questo vi sto dicendo che ogni macchina commercializzata in Italia come per magia sarà in grado di soddisfare i requisiti minimi, con una precisazione: la 14511 è del 2004, quindi anche i limiti imposti creavano problemi oltre 10 anni fa, ora come ora dovrebbero fare sorridere i costruttori... invece...
è come dire che una casa automobilistica nel 2016 dovrebbe riuscire rientrare nella EURO3 con la nuova autovettura...
Nonostante ciò vi assicuro che ci sono schifezze in giro ben sotto i 4.1...
Ci hanno tenuto tanto i nostri rappresentanti e le nostre associazioni di produttori di pompe di calore togliere l'obbligo di certificazione che prima invece c'era, per riuscire a inchiappetarvi per bene, perchè non esiste nessuno che deve vigilare ne multare...
e come dico sempre, se stampare soldi falsi si va in galera, stampare carte false visto che è permesso, porta soldi veri.
Consiglio di rimanere svegli e chiedere macchine che abbiano un pezzo di certificato, meglio se riconosciuto EHPA, poichè le cause e denunce che farete dopo vi porta un ulteriore dispendio economico e non vi porta a niente in quanto non potete dimostrare che la macchina o l'impianto va male. (nemmeno se spendete di più di quanto spendavate prima con il metano per scaldarvi)
scusate l'acidità ma lavorare in Italia è sempre peggio.
Dovrebbe essere stato già approvato , non fucilatemi anzi fatemi notare le imprecisioni se dovessero esserci, ecco punti salienti semplificati:
1) sostituzioni di impianti esistenti, quindi non nuova abitazione / nuova installazione.
2) dentro tutti, aziende privati e pubblico.
3)Procedure semplificata sotto i 35kW ma serve asseverazione di un tecnico.
4)soldi tanti, pure troppi: Abbiamo eseguito dei semplici calcoli di prova per la kita M plus da 20kw porta a casa 2.900 e rotti € all'anno per due anni.
la L66 sfiora i 6.000€ anno per due anni. Ovviamente viene messo un tetto massimo pari al 65% di contribuzione (esempio spendo 10.000€ di macchina, installazione, tecnico, al massimo restituiscono 6.500€) (sembrano talmente tanti che siamo in attesa di chiarimenti da parte GSE)
5) tempistiche: se contributo sotto i 5.000€ unica rata, se superiore prima dopo 90gg seconda l'anno dopo.
6) requisiti minimi: inverter cop 3,9 massima potenza 7/35 mentre le on/off 4.1 7/35 (EN 14511)
7) valido anche per le ibride
8) dati e rendimenti basta la dichiarazione del costruttore.
Commenti del tutto personali:
Si da così il via al magna magna in grande stile, all'italiana.
ricordo a tutti che l'Italia non ha aderito al protocollo europeo e che quindi gli istituti certificatori italiani non sono (purtroppo ) accreditati EHPA.
Gli stati europei, sotto il controllo EHPA erogano dei soldi a fronte di un certificato di un ente terzo e riconosciuto appunto da EHPA che deve vigilare e evitare la furbate/truffate.
Con questo vi sto dicendo che ogni macchina commercializzata in Italia come per magia sarà in grado di soddisfare i requisiti minimi, con una precisazione: la 14511 è del 2004, quindi anche i limiti imposti creavano problemi oltre 10 anni fa, ora come ora dovrebbero fare sorridere i costruttori... invece...
è come dire che una casa automobilistica nel 2016 dovrebbe riuscire rientrare nella EURO3 con la nuova autovettura...
Nonostante ciò vi assicuro che ci sono schifezze in giro ben sotto i 4.1...
Ci hanno tenuto tanto i nostri rappresentanti e le nostre associazioni di produttori di pompe di calore togliere l'obbligo di certificazione che prima invece c'era, per riuscire a inchiappetarvi per bene, perchè non esiste nessuno che deve vigilare ne multare...
e come dico sempre, se stampare soldi falsi si va in galera, stampare carte false visto che è permesso, porta soldi veri.
Consiglio di rimanere svegli e chiedere macchine che abbiano un pezzo di certificato, meglio se riconosciuto EHPA, poichè le cause e denunce che farete dopo vi porta un ulteriore dispendio economico e non vi porta a niente in quanto non potete dimostrare che la macchina o l'impianto va male. (nemmeno se spendete di più di quanto spendavate prima con il metano per scaldarvi)
scusate l'acidità ma lavorare in Italia è sempre peggio.
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