Conversione 2 capannoni da aerotermi a gas -> 4 Kita + fotovoltaico - EnergeticAmbiente.it

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Conversione 2 capannoni da aerotermi a gas -> 4 Kita + fotovoltaico

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  • Conversione 2 capannoni da aerotermi a gas -> 4 Kita + fotovoltaico

    Ciao a tutti,

    ho scoperto qualche giorno fa questo ricchissimo forum e ho cominciato a studiare, a tal punto che mi sono messo in contatto con la concittadina Templari per un sopralluogo (prossima settimana).

    La mia situazione è questa: 2 capannoni no cappotto termico nè simili, 1x 900mq alto 9 metri, 1x 600 mq alto 13 metri. Ciascuno riscaldato con 4 aerotermi a gas ventennali. Considerando anche la parte uffici (6 caldaie di recente installazione che fanno termosifoni e acqua calda sanitaria) la spesa è di 17000 euro l'anno di solo gas.

    Abbiamo installato 5 anni fa un fotovoltaico da 36 kWh, zona Padova.

    I capannoni vengono riscaldati dalle 2 del pomeriggio alle 9 di sera (uso sportivo).

    I miei ragionamenti si basano anche sul concetto secondo cui il riscaldamento a PDC non è così immediato come gli aerotermi a gas (in mezz'ora fa già praticamente caldo, in due ore si bolle) e pertanto andrebbe mantenuta temperatura più o meno costante tutto il giorno: se l'obiettivo sono ipoteticamente i 18-19 gradi durante l'uso (14-21), la notte non si dovrebbe farlo scendere troppo. Al mattino, con il sole, si dovrebbe già cominciare a far pompare le macchine sfruttando l'energia fotovoltaica per arrivare alle ore 14 con i capannoni caldi. Dalle 16, con il calar del sole e il calore accumulato nell'ambiente, sperare di poter continuare in "energy saving" ed andare avanti "a fil di gas" fino a sera.

    L'estate, invece, parlando di climatizzazione, si raggiungerebbero livelli di efficienza notevoli, vista la produzione fotovoltaica. Ma quello dell'estate è naturalmente argomento di secondaria importanza.

    Che impressioni/consigli avete? E' possibile ipotizzare di che morte (bollette) dovrò morire con un sistema del genere?

    Grazie a tutti per il contributo che date in questo meraviglioso forum!

  • #2
    Vuoi montare delle kita aria/aria? Non capisco poi le 6 caldaie a gas per gli uffici? Quanti n-mila metri quadri hai per gli uffici? Vuoi sostituire anche quelle con le kita? Penso di no cmq.
    PDC Templari Kita M, Boiler TML Wp1V da 500lt, puffer separatore idraulico in mandata da 300lt, impianto doppia temperatura (radiante RDZ 165 mq + 11 fancoil idronici Innova usati sporadicamente) con 2 circolatori Magna3 2560 - VMC Paul Novus 450 con ricircolo e batteria di Post. Sistema di termoregolazione fatto da me, interfacce IO e sonde su bus rs485. Zona Climatica D gradi giorno 1.694

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    • #3
      Sì, naturalmente mi riferivo alle Kita aria aria, che sono le uniche che mi risultano essere idonee all'uso nei capannoni.

      No, le 6 caldaie non ho almeno momentaneamente intenzione di sostituirle, essendo recenti (circa 5 anni di vita).

      L'impianto è vasto, ci sono due gruppi da 3 caldaie ciascuno, non so perché sia stato gestito così. Le metrature servite da queste caldaie (acqua) sono circa 800 mq con due serbatoi piuttosto grandi (non so quantificare) di acqua, a causa della presenza di spogliatoi (circa 15 docce).

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      • #4
        Ho ricevuto il primo sopralluogo.

        Si parla in effetti di 2 kita aria aria ogni capannone. Considerando che non scarico l'IVA mi costerebbero circa 12-13.000 euro l'una (ivate per l'appunto), tramite un'agenzia che te le sconta immediatamente tramite la cessione del "conto termico" per lo smaltimento delle caldaie a gas.

        Vi tengo aggiornati man mano con dei dati più precisi sui consumi. Ad oggi, comunque spendiamo 17.000 euro circa di gas e dalla bolletta risulta un costo totale di 0,66 € al metro cubo, probabilmente abbastanza basso grazie a riduzioni di accise di cui beneficiamo in quanto società sportiva.

        Vi saluto intanto.

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        • #5
          Sicuro che non ti convenga di più fare un cappotto?
          Templari Kita S Plus - Cordivari TERMOMAS 1 PDC 500 lt

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          • #6
            Convenire in che termini? E' una soluzione comunque che non ho ancora preso in considerazione.

            La soluzione PCD mi servirebbe anche perché abbiamo caldaie oramai ventennali e prima o poi bisognerà intervenire. L'idea di sfruttare il fotovoltaico con consumo proprio e di poter avere temperatura più costante in capannone durante il giorno e anche rinfrescare d'estate fa anch'essa molto gola.

            Con un amico ingegnere si ragionava anche del fatto che l'aria prodotta dai generatori a gas è estremamente calda e pertanto tende a stratificare molto, laddove invece l'aria prodotta dalle PDC sarebbe più vicina alla temperatura finale che si vuole avere ad altezza uomo e pertanto si produrrebbe meno differenza di temperatura tra sotto il soffitto e altezza uomo.

            Sono ovviamente tutti ragionamenti a mente aperta, ma a logica porterebbero a perseguire la strada delle PDC.

            Nel frattempo cercherò di produrre dati scientifici quanto più precisi possibili per fare delle stime.

            Il timore, naturalmente, sarà quello relativo alle giornate più fredde dell'inverno, ma qualcuno suggerisce di tenere un generatore a gas di emergenza (cosa che però non mi permetterebbe di tappare i fori di sfogo per gas incombusti sul tetto, dai quali sicuramente esce un sacco di calore).

            Sicuramente, poi, il cappotto potrà essere cosa da mettere sul piatto. Hai qualche elemento in tal proposito?

            Grazie

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            • #7
              Lo dicevo perchè in generale si ha più convenienza a coibentare rispetto a cambiare metodo di riscaldamento, certo che avere già il fotovoltaico aiuta nella scelta, ma valuterei bene i pro ed i contro con qualcuno che sappia cosa sta facendo.
              Templari Kita S Plus - Cordivari TERMOMAS 1 PDC 500 lt

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              • #8
                Originariamente inviato da MarcoPau Visualizza il messaggio

                Il timore, naturalmente, sarà quello relativo alle giornate più fredde dell'inverno, ma qualcuno suggerisce di tenere un generatore a gas di emergenza (cosa che però non mi permetterebbe di tappare i fori di sfogo per gas incombusti sul tetto, dai quali sicuramente esce un sacco di calore).

                Sicuramente, poi, il cappotto potrà essere cosa da mettere sul piatto. Hai qualche elemento in tal proposito?

                Grazie
                Per quanto riguarda i tappi di sfogo puoi risolvere facilmente con delle serrande elettroattuate, che tieni aperte se tieni accesi i generatori a gas. Per maggior sicurezza puoi fare che siano serrande normalmente aperte (con molla di apertura automatica) e che tieni espressamente chiuse quando non vai a gas. In questo modo in caso di emergenza/incendio etc se va via la corrente le serrande restano aperte. io ho fatto cosi per il buco di aspirazione della cappa.

                Per il cappotto penso che si parla di ben altre cifre anche se ovviamente il maggior risparmio si ha evitando di sprecare l'energia immessa (quindi con le coibentazioni).

                Per me la PDC ha un gran senso perchè cosi ti svincoli dal gas e specialmente in estate dove fai cuocere gli atleti hai il FV in ora di punta che produce tanto.
                PDC Templari Kita M, Boiler TML Wp1V da 500lt, puffer separatore idraulico in mandata da 300lt, impianto doppia temperatura (radiante RDZ 165 mq + 11 fancoil idronici Innova usati sporadicamente) con 2 circolatori Magna3 2560 - VMC Paul Novus 450 con ricircolo e batteria di Post. Sistema di termoregolazione fatto da me, interfacce IO e sonde su bus rs485. Zona Climatica D gradi giorno 1.694

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                • #9
                  Originariamente inviato da tommytek Visualizza il messaggio
                  Per quanto riguarda i tappi di sfogo puoi risolvere facilmente con delle serrande elettroattuate, che tieni aperte se tieni accesi i generatori a gas. Per maggior sicurezza puoi fare che siano serrande normalmente aperte (con molla di apertura automatica) e che tieni espressamente chiuse quando non vai a gas. In questo modo in caso di emergenza/incendio etc se va via la corrente le serrande restano aperte. io ho fatto cosi per il buco di aspirazione della cappa.
                  Resta comunque che quando il riscaldamento va, lo faccio andare di fatto con un paio di finestre aperte. Questo tuo suggerimento tornerebbe utile solo per la notte o comunque quando i riscaldamenti non vanno.

                  Ad ogni modo, mi sono portato avanti ieri facendo visita all'azienda di consulenza che ci montò il fotovoltaico e studiando un po' su internet.

                  Così su due piedi mi sembra ci siano soluzioni molto più "potenti" delle Kita, che sono indubbiamente delle belle macchine, ma che mi trasmettono comunque delle incertezze. Mi spiego meglio: oggi c'è il conto termico, e una macchina la porto via con una decina di migliaia di euro. Le macchine sono veramente piccoline, non dico che diano l'idea di esser sottodimensionate, ma sono indubbiamente dei simil elettrodomestici che potrebbero avere una durata inferiore ai 10 anni. Cosa mi succede tra ipotetici 8 anni, quando una macchina mi lascia a piedi e magari non c'è più il conto termico? 20.000 euro per sostituirne una? Sarebbe un bagno di sangue...

                  Premessa abbastanza importante: siamo proprietari dell'immobile, e ci staremo per più generazioni, lì dentro. Non siamo una'azienda in affitto nel capannone che cerca la soluzione plug-n-play che dura quel che dura perché poi si sposta o perché comunque fattura, scarica, ecc ecc... La nostra struttura è fondamentalmente una struttura immensa rispetto ai ricavi, tipico delle realtà sportive/no profit.

                  Detto questo, ho visitato un paio di strutture tipo "passivhaus" che vanno con sistemi fotovoltaici + pompe di calore: unità grosse, che fanno anche l'acqua calda e dotate di serbatoi di accumulo consistenti. Una struttura aveva anche un impiantino geotermico che scalda a 12° gli ambienti a costo zero (per il resto, interviene la PDC).

                  Tutto questo per dire che mi sembra ci siano soluzioni industriali meritevoli di essere studiate bene. Essendo no profit potremmo anche accedere a contributi a fondo perduto da parte di enti per l'efficientamento energetico, potremmo organizzare campagne di donazione/prestiti a interessi zero con le famiglie dei bambini che fanno sport da noi...

                  Riguardo invece la questione caldaie a gas di backup, ho pensato che basterebbe molto semplicemente salvarne una per capannone ed installarla esternamente praticando un foro per il passaggio dell'aria. In quel modo potrei togliermi l'impiccio delle caldaie indoor, spostarle su un tetto rendendone più facile la manutenzione, ed eliminando i famosi tappi di sfogo, primo importante step per migliorare l'"isolamento".

                  Originariamente inviato da tommytek Visualizza il messaggio
                  Per me la PDC ha un gran senso perchè cosi ti svincoli dal gas e specialmente in estate dove fai cuocere gli atleti hai il FV in ora di punta che produce tanto.
                  Esattamente. Anche in ottica di marketing, oltre che di servizio in sè, questa cosa potrebbe giocare un ruolo determinante.

                  Grazie per il confronto.

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