Buon pomeriggio a tutti,
sono nuova ma mi piace molto questo forum, leggo delle opinioni di persone competenti e pertinenti.
La mia situazione: abito nella provincia di BG (credo sia classe E), sto ristrutturando quasi totalmente la mia casa, una porzione di villetta bifamiliare che (con recupero sottotetto/ampliamento di 1 piano) arriverà ad essere 150 mq. Coibentata con cappotto da 12 cm, infissi coibentati nuovi, ecc. Riscaldamento a pavimento. Trattandosi di ristrutturazione importante, al pari delle nuove costruzioni, per l'impianto idraulico ho l’obbligo di copertura da fonti rinnovabili per almeno il 50% del fabbisogno calcolato in fase di progettazione. Sulla ex legge 10 presentata in Comune è stato predisposto un impianto composto da: FV+PDC e collettori solari (senza coinvolgermi peraltro nella decisione per una tale scelta). Al momento di chiedere i preventivi su un impianto di questo tipo, al di là dei salati costi che mi sono stati sottoposti, più tecnici di aziende specializzate nella fornitura di questi pacchetti chiavi in mano mi hanno fatto notare che mettere dei collettori solari per la produzione di ACS e i pannelli solari sia un po' un doppione: una buona pompa di calore da 11 Kw con boiler da 500 lt (che faccia riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS) abbinata ad un impianto FV da 6 kw è più che sufficiente. Anche io non ho mai voluto il solare termico, ma sto trovando delle resistenze da parte dell'Ingegnere e del suo termotecnico. Non capisco se sia la mancanza di volontà a fare una rettifica della ex legge 10 o se effettivamente sia obbligata a mettere questo maledetto solare termico. Secondo voi?
Ci tengo peraltro a sottolineare che sul tetto si farà già molta fatica a mettere abbastanza pannelli da raggiungere 6 Kw di fotovoltaioco, mi hanno detto che non c'è lo spazio materiale anche per il solare termico!
Scusate la lunghezza del messaggio, e grazie a chi mi aiuterà.
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La mia situazione: abito nella provincia di BG (credo sia classe E), sto ristrutturando quasi totalmente la mia casa, una porzione di villetta bifamiliare che (con recupero sottotetto/ampliamento di 1 piano) arriverà ad essere 150 mq. Coibentata con cappotto da 12 cm, infissi coibentati nuovi, ecc. Riscaldamento a pavimento. Trattandosi di ristrutturazione importante, al pari delle nuove costruzioni, per l'impianto idraulico ho l’obbligo di copertura da fonti rinnovabili per almeno il 50% del fabbisogno calcolato in fase di progettazione. Sulla ex legge 10 presentata in Comune è stato predisposto un impianto composto da: FV+PDC e collettori solari (senza coinvolgermi peraltro nella decisione per una tale scelta). Al momento di chiedere i preventivi su un impianto di questo tipo, al di là dei salati costi che mi sono stati sottoposti, più tecnici di aziende specializzate nella fornitura di questi pacchetti chiavi in mano mi hanno fatto notare che mettere dei collettori solari per la produzione di ACS e i pannelli solari sia un po' un doppione: una buona pompa di calore da 11 Kw con boiler da 500 lt (che faccia riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS) abbinata ad un impianto FV da 6 kw è più che sufficiente. Anche io non ho mai voluto il solare termico, ma sto trovando delle resistenze da parte dell'Ingegnere e del suo termotecnico. Non capisco se sia la mancanza di volontà a fare una rettifica della ex legge 10 o se effettivamente sia obbligata a mettere questo maledetto solare termico. Secondo voi?
Ci tengo peraltro a sottolineare che sul tetto si farà già molta fatica a mettere abbastanza pannelli da raggiungere 6 Kw di fotovoltaioco, mi hanno detto che non c'è lo spazio materiale anche per il solare termico!
Scusate la lunghezza del messaggio, e grazie a chi mi aiuterà.
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