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Fotobioreattori Alti

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  • Fotobioreattori Alti

    Creando un fotobioreattore molto alto di microalghe ( diciamo di circa 40 metri ). [ Adesso costruiscono edifici alti 1 km. ]

    E' possibile che le cellule morte si depositano sul fondo e attraverso un decomposizione chimica producono gas.

    Cellule morte che si depositano sull fondo possono essere utilizzate come fertelizzanti o per creare biocombustibili.

  • #2
    Ciao,
    ma hai presente che pressioni si raggingono con 40 metri di colonna d'acqua... altro che cellule morte sul fondo... il sistema avrebbe un costo di costruzione che non ti basterà l'olio prodotto per tutta la vita dell'impianto a ripagartelo.

    Le soluzioni migliori stanno quasi sempre nella semplicità.

    Ciao
    Roy
    Essere realisti e fare l'impossibile

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    • #3
      Fotobioreattore può appaggiare su un terreno scosceso ( collina. ).

      le cellule morte cadono sul fondo ? e se si, si crea una decomposizione chimica che produce gas ?
      Ultima modifica di energianow; 14-10-2008, 22:16.

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      • #4
        e le alghe con cosa le nutri?

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        • #5
          non è possibile che le cellule morte si depositino sul fondo perchè la coltivazione controllata di alghe (sia in vasche, che in photobioreattori) ha bisogno di agitazione continua.

          Detto ciò, qui o si è sordi o si fà finta di non capire:
          Ho passato diverse ore in altri post a ribadire che la alghe crescono, crescono bene e un pò dappertutto, al massimo c'è da stare attenti alle contaminazioni di altre alghe indesiderate; (una vasca profonda 25 cm è l'ideale secondo me), quello della crescita è un finto problema, il problema è come poi separarle dall'acqua per ottenere un prodotto valutabile a costi contenuti e riciclare l'acqua.

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          • #6
            Detto ciò, qui o si è sordi o si fà finta di non capire:
            Ho passato diverse ore in altri post a ribadire che la alghe crescono, crescono bene e un pò dappertutto, al massimo c'è da stare attenti alle contaminazioni di altre alghe indesiderate; (una vasca profonda 25 cm è l'ideale secondo me), quello della crescita è un finto problema, il problema è come poi separarle dall'acqua per ottenere un prodotto valutabile a costi contenuti e riciclare l'acqua
            Io non mi spiego bene ma voi cercate di capire :

            Io desidero che nei primi 10 metri, dove c'è la luce solare, le cellule si riporducono e negli ultimi 10 metri si depositano e attraverso un decomposizione chimica producono gas.

            In questo modo non c'è bisogno di separarle dall' acqua.

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            • #7
              Originariamente inviato da energianow Visualizza il messaggio
              Io non mi spiego bene ma voi cercate di capire :
              Già, dobbiamo cercare di capire anche come fanno le alghe a depositarsi lentamente sul fondo quando ci sono le bollicine di gas che salgono porprio dal fondo..

              ma siamo certi poi che le alghe morte siano più pesanti di quelle vive? non è che quelle vive nuotino e stanno in alto, vero?
              Perchè non pensi invece ad un allevamento di pesci? quando i pesci muoiono vanno verso l'alto, e galleggiano.. così possono sviluppare biogas senza dar fastidio a quelli vivi che stanno sul fondo....

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              • #8
                Io sono qui per imparare.

                Le aglhe ( microalghe ) morte si depositano su fondo ? o come i pesci salgono verso l' alto ?

                se salgono verso l' alto è meglio.

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                • #9
                  ma se salgono verso l'alto allora i 10 metri illuminati li occupano loro e quelle vive si trovano sotto nei 10 metri bui... e senza luce muoiono pure loro. Ed ecco inventato il biouccisore di alghe. Ci vorrebbero allora delle alghe bioluminescenti sotto (sono ogm, le hanno presentate da poco), così la luce se la fanno da sole e dove serve, non importa se sotto o sopra. A quel punto visto che non serve più neanche il sole basta usare un condotto fognario in salita, magari lungo la famosa collina, e si risparmia pure il tubo del bioreattore. E sarebbe una vera comodità: basta collegare poi lo scarico del lavabo della cucina (della casa sulla collina) al fornello della cucina e il biogas esce direttamente sotto la pentola di fagioli. Unica accortezza rimane quella di isolare tutti gli altri scarichi in fogna della casa, rimarrebbe antipatico espletare le proprie funzioni corporali su una tazza del cesso che emette biogas, specie per i fumatori incalliti....
                  Per alimentare le alghe niente di più semplice: qualche avanzo di cibo che contenga nitrati dal lavabo, la CO2 se la prendono direttamente dal processo di decomposizione anerobica, che come si sa produce metano e appunto CO2. Non serve nemmeno uscire di casa o pulire i vetri del bioreattore! niente pompe, niente opere murarie, nessun impatto architettonico, niente sistemi di separazione o estrazione delle biomasse... ogni due anni si apre la fogna a valle e glu glu glu tutta la porcheria se ne va via, e si ricomincia con alghe nuove.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da energianow Visualizza il messaggio
                    Io sono qui per imparare.

                    Le aglhe ( microalghe ) morte si depositano su fondo ? o come i pesci salgono verso l' alto ?

                    se salgono verso l' alto è meglio.
                    Forse inizio un pò a capire ciò che vuoi dire.
                    La risposta purtroppo è sempre la stessa, le microalghe hanno un peso specifico e una dimensione simile a quella delle molecole dell'acqua (ecco la difficoltà di separazione) quindi non andranno a depositarsi sul fondo ne saliranno verso l'alto, resteranno in soluzione con l'acqua.
                    In più, quando le microalghe superano la loro concentrazione ottimale dello 0,1% nell'acqua, iniziano a soffrire e non si moltiplicano più con i ritmi necessari, ma senza depositarsi o addenzarsi.

                    Saluti

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                    • #11
                      La risposta purtroppo è sempre la stessa, le microalghe hanno un peso specifico e una dimensione simile a quella delle molecole dell'acqua (ecco la difficoltà di separazione) quindi non andranno a depositarsi sul fondo ne saliranno verso l'alto, resteranno in soluzione con l'acqua.
                      In più, quando le microalghe superano la loro concentrazione ottimale dello 0,1% nell'acqua, iniziano a soffrire e non si moltiplicano più con i ritmi necessari, ma senza depositarsi o addenzarsi.
                      Per theSandam è possibile sapere se è possibile attuare un decomposizione chimica con alghe sospese nell' acqua ? se si gli scarti si depositano nel fondo ?

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                      • #12
                        Non sono un esperto nel campo ma penso proprio di no (diciamo 99,9%), perchè la concentrazione di microalga nell'acqua è troppo bassa (0,1%) per essere trattata in qualsiasi modo, che sia esso fermentazione o altro.

                        Attualmente sembra che l'impiego migliore della microalga sia darla in pasto ai pesci (non scherzo) ovvero coltivarla nelle vasche dove si allevano gli avannotti, che se ne cibano.

                        Saluti

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                        • #13
                          il problema è come poi separarle dall'acqua per ottenere un prodotto valutabile a costi contenuti e riciclare l'acqua.
                          Io penso che possano intervenire in aiuto le nanotecnologie. Un cellula è grande in media 15 um ( ma di solitò è molto più grande.). Magari qulache centro di ricerca è in grado di costruire un setaccio da 5 um. Che cosa ne pensi ?

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                          • #14
                            i filtri esistono di tutte le dimensioni, e probabilmente anche in grado di filtrare microalghe.

                            Un conto però è poi farci passare un litro in quel filtro e un conto milioni di litri al giorno, i tempi diverrebbero biblici.

                            Commenta


                            • #15
                              filtri esistono di tutte le dimensioni, e probabilmente anche in grado di filtrare microalghe.

                              Un conto però è poi farci passare un litro in quel filtro e un conto milioni di litri al giorno, i tempi diverrebbero biblici.
                              Chi ti ha detto che devo avere un filtro. Per un milioni di litri al giorno nè usero più di uno.

                              Commenta


                              • #16
                                Non mi sembra molto fattibile, infatti per separare grandi quantità di acqua si usano le centrifughe, attivare decine di migliaia di filtri la vedo una impresa impossibile e senza motivazioni.

                                Purtroppo anche usare una centrifuga è molto problematico.

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da energianow Visualizza il messaggio
                                  Chi ti ha detto che devo avere un filtro. Per un milioni di litri al giorno nè usero più di uno.
                                  [quote=energianow;118880761]

                                  le mie domande non sono stupide, al massimo xxxxxxx (moderazione: non sono ammessi insulti)

                                  [color=black][font=Verdana]Per è meglio che tu stai zitto piuttosto che affermi che io faccio domande stupide.


                                  Ho appena finito un lungo colloquio con il Comandante Kirk della Entreprise riguardante la coltivazione delle alghe nei fotobioreattori. Kirk dice che sulla Entreprise da mò coltivano alghe , vuoi perchè ha notato che gli Omega3 gli migliorano la voce quando fa del Rock e sopratutto per risolvere il problema della CO2 ( dice che il processo digestivo dei vulcaniani produce un mucchio di CO2, per non parlare delle puzzette) . Loro non hanno mai provato la selezione gravitativa delle alghe perchè la microgravità artificiale dell'astronave è talmente bassa che " chiste manco se ne futtono" ho messo tra virgolette perchè temo sia Klingon e non ho trovato una traduzione letterale. Qui ho capito che gli aveva già parlato Sandman perchè mi ha rivelato che usano delle grosse centrifughe dette multipurpose che hanno calettato all'albero un grammofono a 78 giri che via via che centrifuga mette in onda un disco di Nilla Pizzi ,così tutta l'astronave canta Nilla Pizzi e l'umore dell'equipaggio migliora. Mi ha detto che non hanno mai preso in considerazione tubi alti 40 metri, non solo sulla Entreprise ma anche nel giardino di Nilla Pizzi perchè anche dalla Nilla sulla terra la pressione relativa al piede dei tubi sarebbe di 4 Bar ( il bar che diceva lui non è quello dove si prende l'aperitivo) . Questi 4 Bar non sarebbero esercitati solo sul liquido ma anche sulle alghe ( magari per le alghe vale ancora la frase Klingon) e sui gas , compresa la CO2 che in quantità omologhe a 4 Bar fa delle cose che a 1 Bar fa in maniera differente e a 10 metri dalla estremità superiore del tubo la pressione sarebbe di un Bar.Poi, mentre mi raccontava che hanno il problema dei ladri di panello, lui lo chiamava in un altro modo ( cacke panel kake, cache , non ho capito bene ) che esce dallo oil expeller protonico. Dice che sono i klingon ( ma forse è come da noi che oramai tutte le volte che rubano qualcosa è colpa degli albanesi . E i nostri ladri? Saran mica tutti diventati Fiorani ? ). Comunque accusava questi klingon di spacciare sto panel ai vulcaniani che se lo fumano ( ha confessato che ha provato anche lui ma è come rollarsi 2 o 3 sardine e bruciarle con il cannello, a noi umani non piace).
                                  Comunque , con Kirk divago sempre, l'altro problema che evidenziava era il riscaldamento, perchè ste alghe devono star calde quando fa freddo e quando fa caldo. Allora il comandante ha detto : i due modi più semplici per scaldare un liquido ( dalla missione su Oberborn sulla Entreprise non sono più utilizzati i microonde ) sono per convenzione o per conduzione, non ho capito bene cosa vuol dire ma ho capito che in tutti e due i casi l'acqua tende a muoversi quando la scaldi , creando vortici ( Kirk ha confessato di aver letto Ricci Lucchi durante un noiosissimo viaggio da Urano con il navigatore dell'iperspazio rotto) Tutte le particelle sospese in un liquido hanno una loro velocità critica di deposizione , vuol dire che se l'acqua si muove le particelle non si depositano ( probabilmente le alghe faticano a depositarsi a V=0 ).
                                  Da questo ho dedotto che è impossibile effettuare i 3 cicli che hai fantasiosamente immaginato nello stesso ambiente , ma non è tutta farina del tuo sacco , Kirk dice che anche ai Pokemon era già venuto in mente.
                                  Il fenomeno che tu e i Pokemon avete immaginato in un fotobioreattore nel giardino di Nilla Pizzi, quando si verifica in natura si definisce eutrofizzazione e produce ciclicamente la morte di tutte le forme di vita nelle acque chiuse in cui avviene.
                                  Burlonsulzer
                                  Ultima modifica di gattmes; 22-10-2008, 12:15.

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