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Nuovo dispositivo per far andare un'auto ad acqua

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  • #31
    CITAZIONE (mav_top @ 31/1/2007, 09:14)
    tanto per cominciare consigliano l'uso del HPP sui camion o trattori, comunque il guadagno e' di circa il 10-12%

    basta vedere nei Test in pdf, usano acqua distillata per fare l'elettrolisi e con 4 galloni ci fanno 5000 miglia quindi

    1250 miglia per gallone, quindi 2000 km (usando 1,6 per le miglia) ogni 4,86 lt, quindi 411 km con un litro di acqua

    Certo se l'attrezzo costasse intorno ai 50-100 euro magari uno potrebbe farci un pensierino, anche se il guadagno

    ottenuto non e' moltissimo perlomeno si inquina meno e poi far camminare la macchina ad acqua sarebbe il massimo

    mav_top

    Ciao,
    scusa la domanda ma dove posso trovare i pdf di cui parli?
    Il 12% mi sembra davvero pochino, ho letto che alcuni sistemi simili lavorano intorno al 35% di risparmio sul carburante.... è tutto da appurare ovviamente per qesto sono curioso di leggere i pdf.
    Sarebbe interessante vedere anche se le emissioni sono meno inquinanti.

    Saluti
    j3n4
    We are BORG: http://www.hitechfree.info

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    • #32
      vi siete mai chiesti , perche dovrebbe essere per forza corrente quella che divide l'acqua è non una frecuenza o pure un suono ? se cosi fosse puo darsi che ci voglia meno corrente di quella che ci vogliono far credere . non ne capisco molto, pero ci sono delle aziende in germania che le stanno sperimentando .ciao a tutti leon 73

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      • #33
        CITAZIONE (leon73 @ 27/2/2007, 18:07)
        vi siete mai chiesti , perche dovrebbe essere per forza corrente quella che divide l'acqua è non una frecuenza o pure un suono ? se cosi fosse puo darsi che ci voglia meno corrente di quella che ci vogliono far credere . non ne capisco molto, pero ci sono delle aziende in germania che le stanno sperimentando .ciao a tutti leon 73

        C'è già in vendita un dispositivo, l'Aquatune, che promette di dissociare l'acqua con gli ultrasuoni. Ma non mantiene le promesse...

        Ho già proposto un thread, a suo tempo, su come dissociare l'acqua trovandone la frequenza di risonanza, che la maggior parte dei forumisti riteneva fosse pressappoco 42800 Hz e sue armoniche.

        Ma è andato abbandonato, perchè si riteneva inefficiente come approccio. Qualcuno disse: è come usare un cannone per sparare ad una mosca, o giuù di lì...

        Si faceva l'esempio dei dispositivi per aerosol domestici, che usano un criterio simile per ottenere vapore...

        Questo è quanto mi viene in mente.

        Penfenuto amico tettesco! <img src=">
        Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen

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        • #34
          grazie. ma ho scrito male , dicono che raggiungono la frecuenza è con un piccolo voltaggio mentre vibra si scinde l'acqua .ciao grazie

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          • #35
            Dunque, dovresti fare un po' di chiarezza. Il punto in comune resta la frequenza di risonanza, alla quale l'assorbimento di corrente cala vertiginosamente, e la quantità di gas prodotto sale vertiginosamente. Se viene raggiunta con degli elettrodi immersi, hai replicato i brevetti di S. Meyer, altrimenti (se hai usato un trasduttore, una cassa audio per intenderci)... Hai fatto qualcosa di "nuovo".

            P.S.: anche se in quest'ultimo caso è impossibile che la corrente assorbita dalla cassa diminuisca, perchè questa non ha feedback dal reattore...
            Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen

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            • #36
              Normalmente la scissione di un litro di acqua richiede 6,3 kwh ovvero 22,68 MEGAjoule.

              Se riuscissi a farne la scissione con un solo joule avrei fatto sicuramente una violazione della legge di conservazione dell'energia.
              L'unico barbatrucco possibile senza fare nessuna violazione sarebbe quello prendere un pò di energia che è nascosta nella massa, in altre parole (durante la produzione di idrogeno) fare una trasmutazione nucleare.

              Premesso che la risonanza non permette trasmutazioni nucleari, possiamo tentare con l'altissima tensione elettrica come già avveniva nel 1930-1940 negli acceleratori lineari.

              Fare trasmutazioni nucleari con l'altissima tensione è la scoperta dell'acqua calda perchè ciò già avveniva nel 1930-1940.

              In sostituzione della risonanza io consiglio:

              Prendere una picolissima cella elettrolitica per fare la scisione dell'acqua, alimentarla con bassisima tensione elettrica e anche bassa corrente, ottenre un piccolissimo flusso di gas di idrogeno.
              Incanalare il piccolissimo flusso in un tubo lungo un metro, il gas di idrogeno appena prodotto deve andare verso l'alto.

              Sopra la piccola cella c'è un valvolone contenente 2 elettrodi, questi elettrodi devono essere sottoposti alla tensione di 100 mila volts e anche più, quindi il gas di idrogeno viene ionizzato e i protoni lanciati a forte velocità contro un target di materiale pesantissimo, per esempio piombo,bismuto,torio, tungsteno.

              Il materiale lentissimamente decade e scalda moltissimo, utilizzare questo grande calore per fare girare un generatore di corrente che alimenta la piccolissima cella elettrolitica che sta sotto.
              Ed ecco fatto la produzione gratuita di idrogeno senza violare le leggi della fisica classica e senza utilizzare le scemenze della risonanza.

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              • #37
                CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 09:03)
                Sopra la piccola cella c'è un valvolone contenente 2 elettrodi, questi elettrodi devono essere sottoposti alla tensione di 100 mila volts e anche più, quindi il gas di idrogeno viene ionizzato e i protoni lanciati a forte velocità contro un target di materiale pesantissimo, per esempio piombo,bismuto,torio, tungsteno.

                C'è un sistema simile ma MOLTO più pulito del bombardamento di nuclei pesanti.

                Dovresti conoscerlo, dato che hai postato una delle tue 'sentenze' (sbagliate) in proposito: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5618581
                p + 11B => 3 particelle Alfa ad elevatissima energia cinetica e NESSUNA radiazione. Oltretutto se le si fanno attraversare forti campi elettromagnetici, possono generare DIRETTAMENTE elettricità.
                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                • #38
                  CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 09:03)
                  Normalmente la scissione di un litro di acqua richiede 6,3 kwh ovvero 22,68 MEGAjoule.

                  Se riuscissi a farne la scissione con un solo joule avrei fatto sicuramente una violazione della legge di conservazione dell'energia.
                  L'unico barbatrucco possibile senza fare nessuna violazione sarebbe quello prendere un pò di energia che è nascosta nella massa, in altre parole (durante la produzione di idrogeno) fare una trasmutazione nucleare.

                  Premesso che la risonanza non permette trasmutazioni nucleari, possiamo tentare con l'altissima tensione elettrica come già avveniva nel 1930-1940 negli acceleratori lineari.

                  Fare trasmutazioni nucleari con l'altissima tensione è la scoperta dell'acqua calda perchè ciò già avveniva nel 1930-1940.

                  In sostituzione della risonanza io consiglio:

                  Prendere una picolissima cella elettrolitica per fare la scisione dell'acqua, alimentarla con bassisima tensione elettrica e anche bassa corrente, ottenre un piccolissimo flusso di gas di idrogeno.
                  Incanalare il piccolissimo flusso in un tubo lungo un metro, il gas di idrogeno appena prodotto deve andare verso l'alto.

                  Sopra la piccola cella c'è un valvolone contenente 2 elettrodi, questi elettrodi devono essere sottoposti alla tensione di 100 mila volts e anche più, quindi il gas di idrogeno viene ionizzato e i protoni lanciati a forte velocità contro un target di materiale pesantissimo, per esempio piombo,bismuto,torio, tungsteno.

                  Il materiale lentissimamente decade e scalda moltissimo, utilizzare questo grande calore per fare girare un generatore di corrente che alimenta la piccolissima cella elettrolitica che sta sotto.
                  Ed ecco fatto la produzione gratuita di idrogeno senza violare le leggi della fisica classica e senza utilizzare le scemenze della risonanza.

                  Ummm... mi si è tipo accesa una lampadina... e se funzionasse davvero?

                  Quasi quasi ci provo, ma prima ho delle domande da fare:
                  Non serve un grande amperaggio giusto?
                  Per fare qualcosa che si avvicina ai 100mila volt si potrebbe usare un trasformatore di riga o una bobina per automobile oppure è troppo poco?
                  Inoltre il contenimento dei protoni (ad esempio in piombo), che caratteristiche deve avere?
                  Inoltre perchè il tubo deve essere lungo 1Metro?
                  Che pericoli si corrono a fare questo esperimento?

                  Saluti
                  j3n4
                  We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                  • #39
                    CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 12:00)
                    Ummm... mi si è tipo accesa una lampadina... e se funzionasse davvero?

                    Quasi quasi ci provo, ma prima ho delle domande da fare:
                    Non serve un grande amperaggio giusto?
                    Per fare qualcosa che si avvicina ai 100mila volt si potrebbe usare un trasformatore di riga o una bobina per automobile oppure è troppo poco?
                    Inoltre il contenimento dei protoni (ad esempio in piombo), che caratteristiche deve avere?
                    Inoltre perchè il tubo deve essere lungo 1Metro?
                    Che pericoli si corrono a fare questo esperimento?

                    Saluti
                    j3n4

                    Elettrorik dice che il boro è più pulito, io invece pensavo a meteriali molto pesanti tipo tungsteno, piombo, bismuto, torio.
                    Come già detto prima il materiale scelto deve essere bersagliato con ioni di idrogeno veloci: (ioni di H appena prodotti da una banale piccola cella elettrolitica).

                    Per la scelta del materiale da bersagliare sciegli tu, secondo le tue possibilità.

                    Per fare l'alta tensione la bobina della macchina è secondo me un po pochino, ma si può provare.

                    Io preferirei il famoso moltiplicatore di tensione diodo-condensatore, oppure moltiplicatore di tensione con trasormatori parallelo-serie (primari collegati in parallelo e secondari collegati inserie).

                    Il pericolo è ovviamente l'alta tensione, poi l'altro pericolo è l'emissione di qualche neutrone da parte del target : quest'ultimo il pericolo non c'è se si usa il boro ma la tensione minima per scardinare il boro io non la conosco, la conosce elettrorik (in questo momento e lui che il sostenitore del boro).

                    Non interessa che la corrente sia elevata, l'importante è la tensione.

                    La lunghezza di un metro è simbolica va bene anche mezzo, servirebbe per separare l'alta tensione con la cella elettrolitica che sta in basso, un kilometro non va bene perchè il tutto sarebbe troppo ingombrante, un centimetro non va bene perche l'alta tensione influenzerebbe la cella elettrolitica, quest'ultima ha il compito di produrre un piccolo flusso di idrogeno e basta.

                    Commenta


                    • #40
                      CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 12:37)
                      Elettrorik dice che il boro è più pulito, io invece pensavo a meteriali molto pesanti tipo tungsteno, piombo, bismuto, torio.
                      Come già detto prima il materiale scelto deve essere bersagliato con ioni di idrogeno veloci: (ioni di H appena prodotti da una banale piccola cella elettrolitica).

                      Per la scelta del materiale da bersagliare sciegli tu, secondo le tue possibilità.

                      Per fare l'alta tensione la bobina della macchina è secondo me un po pochino, ma si può provare.

                      Io preferirei il famoso moltiplicatore di tensione diodo-condensatore, oppure moltiplicatore di tensione con trasormatori parallelo-serie (primari collegati in parallelo e secondari collegati inserie).

                      Il pericolo è ovviamente l'alta tensione, poi l'altro pericolo è l'emissione di qualche neutrone da parte del target : quest'ultimo il pericolo non c'è se si usa il boro ma la tensione minima per scardinare il boro io non la conosco, la conosce elettrorik (in questo momento e lui che il sostenitore del boro).

                      Non interessa che la corrente sia elevata, l'importante è la tensione.

                      La lunghezza di un metro è simbolica va bene anche mezzo, servirebbe per separare l'alta tensione con la cella elettrolitica che sta in basso, un kilometro non va bene perchè il tutto sarebbe troppo ingombrante, un centimetro non va bene perche l'alta tensione influenzerebbe la cella elettrolitica, quest'ultima ha il compito di produrre un piccolo flusso di idrogeno e basta.

                      Ok genco, a me del boro adesso non interessa, la tua idea mi sembra molto più semplice e realizzabile (per adesso), se ti va ti faccio ancora altre domande per approfondire meglio il discorso.
                      A fare un prototipo ci dovrei mettere davvero poco tempo, ma prima di fare il tutto voglio conoscere e capire bene con cosa sto giocando.
                      Se la discussione sembra troppo OT si potrebbe aprire un nuovo thread riguardo questo esperimento ma rispondi prima alle mie domande perchè prima di agire bisogna conoscere bene nel dettaglio.

                      Intanto ti dico in base alle tue risposte come ho intenzione di procedere:

                      CITAZIONE
                      Per la scelta del materiale da bersagliare sciegli tu, secondo le tue possibilità.

                      Userò piombo, quanto deve essere spessa la parete?

                      CITAZIONE
                      Per fare l'alta tensione la bobina della macchina è secondo me un po pochino, ma si può provare.

                      Io preferirei il famoso moltiplicatore di tensione diodo-condensatore, oppure moltiplicatore di tensione con trasormatori parallelo-serie (primari collegati in parallelo e secondari collegati inserie).

                      Ok tralasciamo un momento la tensione, visto che non serve tanta corrente i metodi per farla ce ne sono molti, quindi anche questo punto è fattibile.

                      CITAZIONE
                      La lunghezza di un metro è simbolica va bene anche mezzo, servirebbe per separare l'alta tensione con la cella elettrolitica che sta in basso, un kilometro non va bene perchè il tutto sarebbe troppo ingombrante, un centimetro non va bene perche l'alta tensione influenzerebbe la cella elettrolitica, quest'ultima ha il compito di produrre un piccolo flusso di idrogeno e basta.

                      Lascia perdere il discorso della cella io l'idrogeno lo ottengo in modo chimico e anzichè avere idrogeno ed ossigeno ho solo H2.

                      DOMANDE:
                      CITAZIONE
                      Il pericolo è ovviamente l'alta tensione, poi l'altro pericolo è l'emissione di qualche neutrone da parte del target : quest'ultimo il pericolo non c'è se si usa il boro ma la tensione minima per scardinare il boro io non la conosco, la conosce elettrorik (in questo momento e lui che il sostenitore del boro).

                      Emissione di neutroni equivale a dire che emette radioazioni giusto? Ma sono radioazioni a livello mortale o no? Il piombo diciamo 4mm non basta a schermarle?
                      Tralasciamo il modo in cui otteniamo sia l'alta tensione e l'idrogeno, come dovrebbe essere fatta secondo te la valvola ionizzatrice del gas?
                      Mi viene il sospetto che quello che sto realizzando è una specie di reattore nucleare o sbaglio?

                      Saluti
                      j3n4
                      We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                      • #41
                        Mah! per me è un'altra Gencata!
                        E cmque tutto parte da una affermazione :

                        CITAZIONE
                        Normalmente la scissione di un litro di acqua richiede 6,3 kwh ovvero 22,68 MEGAjoule.

                        Ne siamo Veramente Sicuri ????
                        Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )

                        Commenta


                        • #42
                          CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
                          Emissione di neutroni equivale a dire che emette radioazioni giusto?

                          In generale le radiazioni sono di 2 tipi: la radiazione elettromagnetica di altissima frequenza (raggi gamma), la readiazione neutronica composta semplicemente da neutroni
                          Rispettivamente per il primo tipo serve una lamiera di piombo, per il secondo tipo serve acqua di rubinetto.
                          Nel caso di questo particolare progetto ritengo che ci siano ambedue, ma comunque si tratta se di piccola quantità.

                          CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
                          Ma sono radioazioni a livello mortale o no?

                          Non penso perchè si tratterebbe un piccolo aggeggio fatto in garage e non di una gigantesca centrale che fornisce energia a tutta la regione.


                          CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
                          Il piombo diciamo 4mm non basta a schermarle?

                          Le radiazioni elettromagnetiche, SI
                          Quelle neutroniche NO, necessita uno schermo di acqua di rubinetto.


                          CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
                          Tralasciamo il modo in cui otteniamo sia l'alta tensione e l'idrogeno, come dovrebbe essere fatta secondo te la valvola ionizzatrice del gas?

                          Il piombo fonde a 600,61 Kelvin cioè 327,46 gradi celsius, questo significa che diventerà liquido e si comporterà come tale, quindi il valvolone deve essere messo in verticale perchè pezzi di piombo dovranno essere contenuto in un vaso resistente alle alte temperature.
                          Il piombo dovrà essere collegato al segno MENO del moltiplicatore di tensione, questo è logico perchè deve attirare gli ioni di idrogeno.
                          Per la valvola avevo pensato ad un tubo di vetro che si possa chiudere da ambo le parti, ci sono i laboratori di apparecchi scientifici che fanno le sagome di vetro con le misure che si desidera.



                          CITAZIONE (j3n4 @ 28/2/2007, 13:03)
                          Mi viene il sospetto che quello che sto realizzando è una specie di reattore nucleare o sbaglio?
                          Saluti
                          j3n4

                          Penso proprio che sia un reattore nucleare in miniatura, che però può fornire idrogeno a gratis fino a quando quasi tutto il piombo contenuto nel vaso è trasmutato in altri elementi, cioè 1 kg ogni paio di anni.

                          Commenta


                          • #43
                            siamo partiti dalla risonanza comunque se è un bene per tutti quello che avete detto ,fatelo e fateci sapere come si fa in parole povere per noi che non capiamo(schema) niente ciao grazie.

                            considerate che attualmente produrre idrogeno in casa ,(un metro cubo )ci vogliono circa dai 4 ai 6 euro per cui se funziona è buonissimo , l'unico inquinante sarebbe un pezzo di piombo ogni due anni

                            Commenta


                            • #44
                              Ok Genco questa volta mi hai quasi convinto al 89%.
                              Che ne dici si apre un Post e si progetta qualcosa insieme? Che ne dici?

                              Saluti
                              j3n4
                              We are BORG: http://www.hitechfree.info

                              Commenta


                              • #45
                                Per me va bene, lo apri tu ?

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                                • #46
                                  CITAZIONE (stranger @ 28/2/2007, 22:22)
                                  Per me va bene, lo apri tu ?


                                  Ok lo apro in questa sezione: Nucleare a fissione e fusione calda

                                  Saluti
                                  j3n4
                                  We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                  • #47
                                    Scusate se mi intrometto,
                                    ho letto da qualche parte che per ottenere energia in un auto si potrebbe utilizzare il calore del tubo di scappamento con una conversione termoelettrica.
                                    La differenza di calore (circa 200 gradi) può generare 1 Kw.

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                                    • #48
                                      CITAZIONE (Sandro_52 @ 10/5/2007, 14:45)
                                      Scusate se mi intrometto,
                                      ho letto da qualche parte che per ottenere energia in un auto si potrebbe utilizzare il calore del tubo di scappamento con una conversione termoelettrica.
                                      La differenza di calore (circa 200 gradi) può generare 1 Kw.

                                      hai centrato il problema: per le note leggi della termodinamica (nonchè di murphy <img src="> ) ciò che sembra funzionare in un sistema chiuso va a quel paese appena lo apri. aveva detto bene qualcuno qualche post fa: se qualche energia si libera qualcos'altro si deve consumare (entropia). è così anche nella cosiddetta fusione fredda (ecco perchè ci credo): lì si consumano o gli elettrodi o il solvente di conduzione!

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                                      • #49
                                        Un saluto a tutti.

                                        anche io ho fatto qualche esperimento per
                                        la produzione di idrogeno mediante elettrolisi dell'acqua,
                                        con l'intenzione di alimentare l'auto.
                                        Per le mie prove ho utilizzato una cella standard con elettrodi in carbone
                                        di storta / grafite, materiale comunemente utilizzato per realizzare l'elettrodo
                                        positivo delle batterie a secco.
                                        La cella era alimentata con la batteria dell'auto.
                                        Purtroppo la quantita' di idrogeno che si puo' produrre e' esigua, tuttavia
                                        penso che l'idea base sia valida.
                                        La mia intenzione era di far confluire l'idrogeno+ossigeno prodotti dalla cella
                                        direttamente entro la presa d'aria del carburatore, in modo da arricchire la
                                        miscela aria-benzina.
                                        Ci sono studi in proposito, secondo i quali questa miscelazione produce un
                                        combustibile con effetto energetico potenziato e riduce , di riflesso, il consumo
                                        di benzina.
                                        Penso che questa possa essere una buona linea da seguire, almeno per iniziare.
                                        L'idrogeno si puo' produrre in continuazione, anche a motore spento, e accumulare
                                        in modo da utilizzarlo , quando raggiunge una soglia sufficiente, su comando del guidatore.
                                        Cosa ne dite ?
                                        Rolago

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                                        • #50
                                          CITAZIONE (rolago @ 11/12/2007, 17:17)
                                          Un saluto a tutti.

                                          anche io ho fatto qualche esperimento per
                                          la produzione di idrogeno mediante elettrolisi dell'acqua,
                                          con l'intenzione di alimentare l'auto.
                                          Per le mie prove ho utilizzato una cella standard con elettrodi in carbone
                                          di storta / grafite, materiale comunemente utilizzato per realizzare l'elettrodo
                                          positivo delle batterie a secco.
                                          La cella era alimentata con la batteria dell'auto.
                                          Purtroppo la quantita' di idrogeno che si puo' produrre e' esigua, tuttavia
                                          penso che l'idea base sia valida.
                                          La mia intenzione era di far confluire l'idrogeno+ossigeno prodotti dalla cella
                                          direttamente entro la presa d'aria del carburatore, in modo da arricchire la
                                          miscela aria-benzina.
                                          Ci sono studi in proposito, secondo i quali questa miscelazione produce un
                                          combustibile con effetto energetico potenziato e riduce , di riflesso, il consumo
                                          di benzina.
                                          Penso che questa possa essere una buona linea da seguire, almeno per iniziare.
                                          L'idrogeno si puo' produrre in continuazione, anche a motore spento, e accumulare
                                          in modo da utilizzarlo , quando raggiunge una soglia sufficiente, su comando del guidatore.
                                          Cosa ne dite ?
                                          Rolago

                                          Non puoi inserire gas a caso dentro il motore... A parte che lo rovini, l'idea mi dispiace ma è irrealizzabile. In pratica stai cercando di muovere la macchina con l'energia della batteria. Una macchina per muoversi necessita di almeno 5 kW più o meno, la batteria ne fornisce al massimo 1 o 2 (ma si scarica immediatamente). In più se ci metti in mezzo un passaggio energetico aggiuntivo con uno scarso rendimento l'unica cosa che ottieni è uno spreco di energia della batteria e conseguentemente di benzina (la batteria viene poi ricaricata dal motore).

                                          Nota: in una cella elettrolitica non vengono mai prodotti idrogeno ed ossigeno puri, a meno che non utilizzi acqua altamente deionizzata. Qualunque tipo di sale presente produce gas secondari che possono danneggiare gravemente il motore (Cl2, SO3, NOx ecc. )


                                          CITAZIONE (kydor69 @ 2/7/2007, 19:08)
                                          CITAZIONE (Sandro_52 @ 10/5/2007, 14:45)
                                          Scusate se mi intrometto,
                                          ho letto da qualche parte che per ottenere energia in un auto si potrebbe utilizzare il calore del tubo di scappamento con una conversione termoelettrica.
                                          La differenza di calore (circa 200 gradi) può generare 1 Kw.

                                          hai centrato il problema: per le note leggi della termodinamica (nonchè di murphy <img src="> ) ciò che sembra funzionare in un sistema chiuso va a quel paese appena lo apri. aveva detto bene qualcuno qualche post fa: se qualche energia si libera qualcos'altro si deve consumare (entropia). è così anche nella cosiddetta fusione fredda (ecco perchè ci credo): lì si consumano o gli elettrodi o il solvente di conduzione!

                                          Beh quello che ha detto Sandro è corretto, è un sistema per ricavare energia dal calore di combustione che altrimenti andrebbe buttato... In questo modo si alza il rendimento totale dell'auto. L'unico problema è che i generatori termoelettrici sono costosissimi... un modulo TEG da 1 kW mi sa che verrebbe a costare quanto il motore stesso.

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                                          • #51
                                            CITAZIONE (rolago @ 11/12/2007, 17:17)
                                            ....
                                            La mia intenzione era di far confluire l'idrogeno+ossigeno prodotti dalla cella
                                            direttamente entro la presa d'aria del carburatore, in modo da arricchire la
                                            miscela aria-benzina.

                                            Ci sono studi in proposito, secondo i quali questa miscelazione produce un
                                            combustibile con effetto energetico potenziato e riduce , di riflesso, il consumo
                                            di benzina.

                                            ...Cosa ne dite ?
                                            Rolago

                                            Per quello che vuoi fare (ridurre i consumi di carburante dell'autovettura del 20/30%) ci sono già degli apparati funzionanti ed ampiamente testati in vendita in particolar modo negli USA.
                                            H20... cerca un pò in giro

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                                            • #52
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                                              • #53
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                                                CITAZIONE
                                                Prima di tutto questa tecnologia fu usata negli anni ottanta nei rally. Le auto andavano più veloce sviluppando più potenza e consumavano la metà del carburante.

                                                So che in passato si sono usati sistemi a iniezione d'acqua nelle macchine da competizione ma si mirava ad ottenere potenze maggiori e ridurre le sollecitazioni ai propulsori. Il consumo di benzina non era inferiore a parità di potenza erogata ma si ottenevano abbassamenti delle temperature di lavoro e ciò permetteva di aumentare le pressioni di sovralimentazione.
                                                Ben diverso è il voler utilizzare l'acqua o i suoi elementi componenti come alimentazione per il motore..

                                                Eddy

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                                                • #54
                                                  CITAZIONE
                                                  Il consumo di benzina non era inferiore a parità di potenza erogata ma si ottenevano abbassamenti delle temperature di lavoro e ciò permetteva di aumentare le pressioni di sovralimentazione

                                                  .
                                                  Infatti. L'effetto è simile all'inserimento del turbo.
                                                  Comunque, il sistema è ben più antico... si usava in aeronautica fin dagli anni trenta, come booster in caso di bisogno.

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