Velomobile, veicolo a pedali per tutte le stagioni - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Velomobile, veicolo a pedali per tutte le stagioni

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #31
    Il cambio è un 3x9, con tre corone anteriori e 9 rapporti posteriori. Il range è molto ampio (50-11, 22-36 se non ricordo male) per cui si può pedalare dai 4-5 km/h di velocità minima ai 60-65 di quella massima. Non ha sospensioni ma la carenatura è bloccata con dei supporti elastici al telaio per cui se le strade non sono piene di crateri si viaggia comodamente. Chiaro che se si fa fuoristrada il rumore e le vibrazioni ci sono, come su una auto sportiva. Per il cruscotto uso uno smartphone con un programma per il ciclismo (Runtastic) che registra e visualizza tutti i dati. C'è un porta cellulare sulla destra, si vede sul parafango nelle foto. La posizione non è ottimale però ci sono tutti i dati importanti che possono servire. Come dici tu, ho intenzione di spostarlo più al centro e usare un programma che visualizzi tipo cruscotto delle auto.

    Commenta


    • #32
      Vedo solo oggi questo thread, e ti faccio i complimenti per la realizzazione del trabiccolo, che da appassionato di tecnologia giudico molto interessate. Disponendo di posto per parcheggiarlo, abitando in una zona pianeggiante, non troppo trafficata ma magari fredda e piovosa (non a caso è diffuso in Olanda) è certamente un mezzo interessante per i piccoli trasferimenti.

      Da tecnologo pigro però, posto che siamo oramai ben lontani da peso ed ingombro di una bici pieghevole, mi piacerebbe vedere un evoluzione con motorino elettrico ausiliario, recupero dell' energia in frenata, e magari un pannellino sul tetto, giusto per partire con le batterie già cariche.
      Il che lo renderebbe più sfruttabile anche nel traffico ed in zone ricche di saliscendi, anche per andarci al lavoro senza che una volta arrivati ci si debba far una doccia.

      Commenta


      • #33
        Hai sollevato delle ottime questioni, tutte a lungo dibattute fra gli appassionati di questi mezzi.
        La mia esperienza: dopo aver percorso circa 500 km con il velomobile, in zone collinari, posso risponderti che il peso si fa chiaramente sentire. La prima versione del mezzo veleggiava sui 40 kg, senza contare il peso aggiuntivo degli attrezzi, acqua e cibarie, cambio vestiti ecc..
        L'ho usato finora per 3 settimane per andarci al lavoro+passeggiatina post lavoro. Con un minimo di allenamento si va in salita a circa 8-9 all'ora con una pendenza intorno al 5%. Detto questo, vista l'importanza del fattore peso, ho alleggerito già la struttura con un sedile di fibra di carbonio (-2kg) e le cose sono migliorate parecchio, soprattutto per la spinta molto più redditizia. Entro questa settimana dovrebbe essere pronto il portellone in carbonio (-2kg), rendendo il mezzo ancora più godibile.Per le altre questioni, non è un mezzo da città o almeno non per città tipo Milano, lì le pieghevoli sono enormemente più comode e versatili.
        Sono mezzi per città dotate di tranquille ciclabili o per il tipico percorso casa-lavoro su strade periferiche. Ho provato anche la pioggia, è un vero piacere essere protetto e non rischiare mai di prendere la "lavata" per il temporale improvviso (qui la pieghevole può fare poco).
        In ogni caso, l'elettrificazione è quasi indispensabile, almeno per l'utente medio non troppo allenato. Si tratta di aggiungere circa 6 kg (3 di motore e 3 di batteria) e circa 1000 Euro di spesa ma rendendo il mezzo molto più rilassante da usare. Le medie che si riescono a tenere sono intorno ai 25 km/h che sono gli stessi valori che impongono i limiti di legge per l'uso della pedalata assistita (mentre la velocità massima in pianura è di circa 55 km/h, almeno per me con il mio ridotto allenamento). Una ricarica garantirebbe intorno ai 50 km con servoassistenza quasi totale e quindi si potrebbe arrivare al lavoro e tornare quasi senza sforzo, per poi ricaricarlala la notte.

        Sul fatto del pannellino fotovoltaico non so, spazio ce ne sarebbe ben poco, quindi si tratta di pochi Wh con però più peso e complicazioni di collegamenti elettrici. Anche sul recupero in frenata, occorrerebbe il motore nel mozzo, mentre siamo orientati di più sulla soluzione di servoassistenza sul movimento centrale, che garantisce un'efficenza maggiore del motore. Secondo me non vale la pena, però è tutto da sperimentare.

        Un'altra questione è il fatto di arrivare al lavoro sudati. Tutto dipende dalla filosofia con cui si usa un velomobile. Se deve essere un sostitutivo puro dell'automobile, allora la pedalata assistita è ovviamente obbligatoria e deve essere usata al massimo delle prestazioni, con ricariche continue ecc. Si può allora andare al lavoro con i pantaloni lunghi e una camicia (non di certo la giacca, comunque sarebbe come fare una passeggiata). Però, dall'altra parte non dimentichiamoci una cosa fondamentale: il velomobile (così come una normale bicicletta) consente di sfruttare il tempo che sarebbe altrimenti speso in automobile, per tenersi in forma. Che senso ha impiegare 20 minuti in auto tornando a casa per poi riprendere la stessa automobile e andare a in palestra a fare spinning un'ora? O per fare mezz'ora di corsa dopo lavoro, la questione non cambia. Tanto vale andare al lavoro in bici! O, meglio, in velomobile, perchè in questo caso non dipendo dalle condizioni atmosferiche, ci posso andare sempre sia che piova o che faccia freddo. Per cui sarebbe in questo caso accettabile arrivare al lavoro un minimo accaldato per poi cambiarsi. In sostanza è quello che sto facendo in questi giorni.
        Io percorro circa 10+10km, con un dislivello di circa 50 metri. Mi vesto con pantaloncini e maglietta e una volta arrivato, mi cambio. Alla sera, processo inverso con la differenza che di solito allungo il giro e mi godo una bella pedalata. Arrivo al lavoro rilassato, ritorno a casa felice. In conclusione, dovreste provarlo.

        Il velomobile è un mezzo per molti versi rivoluzionario e mi spiace che in pochi stiano cogliendo tutti questi aspetti. Per la sicurezza, essendo un mezzo molto particolare, gli automobilisti ti stanno lontano, e quindi è molto più sicuro della bicicletta. Oltre ad essere anche un mezzo pubblicitario: non vi dico le foto, i filmati e i gesti di approvazione che mi rivolgono quando ci vado in giro...

        Domenica 8 giugno saremo a Santhià (VC) per una gara con le "formula 1 a pedali", tutto il giorno, zona Outlet del mobile all'uscita dell'autostrada. Domenica 15 giugno (e magari sabato) saremo a Monza, in pista, per la festa dello sport, durante la quale sarà disputata la prova unica di campionato italiano HPV. Due ore di gara sulla pista della Formula 1 (quella vera) a partire dalle 14.00. Se qualcuno è in zona, potrà tranquillamente venire e provare il mezzo (ce ne sono anche altri oltre al nostro, perlopiù biciclette reclinate).
        Saluti!
        Ultima modifica di Markciccio; 03-06-2014, 22:39.

        Commenta


        • #34
          Premesso che io sono l'ultimo degli utenti papabili, in quanto lavoro a Trieste, e vivo a parecchi km (e 350m di dislivello), la città è tutto un saliscendi, tantoché per alcune vie all' epoca dei ciao piaggio la versione con variatore era d'obbligo, ed anche con un motore da 1,5cv talvolta era d'uopo la pedalata di assistenza al motore, ed in alcune situazioni ha un traffico piuttosto caotico oltreché in alcune zone non c'è posteggio manco per gli scooter, sui quali nessuno si azzarda a montare cupolini-parabrezza perché in inverno a causa della nota bora il motociclo finisce facilmente a terra sia senza guidatore che con. Mi rendo conto tuttavia che basta spostarsi di poche decine di km ad ovest per trovarsi in zone in cui nei piccoli tragitti arrivi prima in bici che in auto e non occorre fare il g.p. della montagna per andare al lavoro, ed in inverno l'unico pensiero è la pioggia. Vivendo da quelle parti sarei già che butto giù un progettino, magari unendo i grandi vantaggi dell' aerodinamica alla pedalata assistita per sconfiggere il maggior peso.

          Riguardo al discorso pedalata assistita ( propriamente detta, altrimenti oltre a non essere a norma di legge, non parliamo più di cicli, ma di auto-moto elettriche-solari) se posso darti una dritta, oltre ai soliti siti di e commerce, vista l'esplosione di bici elettriche e relativi kit di conversione in Cina, visita i siti aliexpress o madeinchina nelle sezioni di vendita al dettaglio... i mozzi motorizzati li trovi con un centinaio di euro spediti a casa, e anche per gli altri componenti o i kit completi non vai a spendere cifre neanche vicine a mille euro!

          Per quanto riguarda il recupero dell' energia in frenata, a differenza del kers usato in f1, quelli per le bici sembra non aiutino granchè, pensavo a dei banali pannellini solari da campeggio (magari quelli flessibili) in quanto la carrozzeria si presta abbastanza all' applicazione, e magari, contribuendo alla ricarica anche da fermi, 50w di economici pannellini magari sono più utili del complesso recupero in frenata a contribuire alla ricarica specie nelle giornate più soleggiate in cui ci farebbe meno piacere faticare, anche se un opportuno dimensionamento delle batterie li rende comunque inutili... insomma sarebbe da trovare la quadratura del cerchio tra PESO, efficacia, utilità e chiaramente COSTO dei componenti

          Commenta


          • #35
            Ieri si è svolta a Monza sulla pista della Formula 1 la prova unica di campionato italiano HPV per mezzi a propulsione umana. C'erano rappresentanti di diverse nazioni, una ventina di partecipanti in tutto. Non molti ma di qualità molto alta.

            Ho partecipato anche io con il mio velomobile.

            Risultato: secondo di categoria velomobili, complici rotture meccaniche e uscite dei favoriti. Sono vice campione italiano 2014.

            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   1402869505.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 140.7 KB 
ID: 1945059

            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   1402869447.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 169.4 KB 
ID: 1945060

            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   1402869504.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 125.8 KB 
ID: 1945061

            A breve dovrei pubblicare altre foto e filmati qui:

            Monza - incontro del 15/06/2014

            Commenta


            • #36
              Ciao Markciccio, ho recuperato dall'altro forum le dimensioni del tuo trike; sto cercando di creare un modello virtuale (blender) di un ipotetico mezzo a propulsione bivalente umana/elettrica, forse più per esercitarmi col programma che per reali fini costruttivi, ed utilizzo la tua "creatura" come base di partenza del progetto. Mi potresti confermare alcune dimensioni? Il diametro delle ruote: 24" anteriori e 26" la posteriore? Indicativamente qual'è la distanza tra la fine del sedile e la croce tra il telaio e la traversa delle ruote anteriori? Angoli di camber e caster: 15° e 17°, giusto?
              Domotica: schemi e collegamenti
              e-book Domotica come fare per... guida rapida

              Commenta


              • #37
                Ciao, le ruote anteriori sono da 20 pollici, quella posteriore ? da 26 o 28 a seconda dei percorsi.Il camber ottimale ? di 3 o 4 gradi al massimo e il caster attuqle nell'ultima versione circa 7 gradi. Non ho capito bene quale misura ti manca. Intendi parte anterore o posteriore del sedille?

                Commenta


                • #38
                  Ciao Mark, grazie per le risposte; si, tra la parte anteriore del sedile e la traversa a cui sono collegate le ruote anteriori.
                  Per le ruote anteriori, immagino che la scelta di un diametro così ridotto sia dovuta al tentativo di ricercare una maggiore stabilità (baricentro più basso), per compensare un maggiore attrito volvente hai anche ridotto la larghezza del battistrada?
                  Domotica: schemi e collegamenti
                  e-book Domotica come fare per... guida rapida

                  Commenta


                  • #39
                    Tra l'estremo anteriore del sedile e la traversa (punto centrale) ci sono 29 cm. Tieni conto che io sono abbastanza alto (1.87) per cui il sedile è un po' arretrato. Il camber e il caster li ho modificati notevolmente nell'ultima versione. L'incidenza di 17° era troppa, rendeva poco reattivo lo sterzo. Una decina di gradi vanno benissimo. Il camber invece è passato da 1° a 4°, per avere una carreggiata maggiore (ora è 75 cm) e quindi meno tendenza al ribaltamento. Ovviamente c'è un pizzico di attrito volvente in più.
                    Per la scelta della ruote da 20" è una questione di ridurre il più possibile il diametro di sterzata senza interferire con gambe e braccia quando si gira. Inoltre si trovano ruote da bmx con perno da 14 abbastanza facilmente e con una spesa ridotta e quelle ruote di solito sono da 20". Inoltre si ottimizza l'aerodinamica a scapito di un minimo di attrito di rotolamento in più. Essenziali sono le coperture, le più usate sono le Schwalbe Kojak, larghezza 1.35", slick. Sono velocissime, confortevoli e abbastanza durevoli e hanno una aderenza incredibile. In futuro vorrei provare ad usare le ruote da 24" all'anteriore, però le 20" sono un ottimo compromesso tra prestazioni e ingombri.
                    Ti consiglio vivamente di non fermarti al solo disegno, questi sono mezzi che se usati tutti i giorni danno enormi soddisfazioni, non comparabili con una qualunque bicicletta. Se hai bisogno di una mano, rimango a completa disposizione.

                    Ti posto una foto della evoluzione 3 del trike, con sedile in carbonio e vari alleggerimenti.

                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20140806_111917.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 254.1 KB 
ID: 1945808
                    Ultima modifica di Markciccio; 09-08-2014, 16:24.

                    Commenta


                    • #40
                      Progetto Italiano

                      Ciao a tutti,
                      sono Michele e sono nuovo in questo forum.
                      Da tempo mi frulla in testa di utilizzare un quadriciclo a pedale con motore elettrico per la pedalata assistita, al fine di utilizzarlo come mezzo di locomozione.
                      Secondo me in questo forum ci sono le competenze per potere creare un gruppo di lavoro atto a realizzare un quadriciclo come quello esposto da Markciccio.
                      Le tecnologie moderne ci consentirebbero di potere lavorare assieme anche se abitiamo nelle varie città d'Italia.
                      Dal canto mio posso mettere in campo le mie competenze e capacità.
                      A chi vuole aderire alla realizzazione di questo team sono a chiedere di contattarmi privatamente.
                      Il progetto non deve prevedere scopo di lucro, una volta realizzato e standardizzato deve essere reso pubblico perchè chiunque lo passa realizzare a casa sua.

                      Grazie per l'attenzione e buon fine settimana a tutti

                      Commenta


                      • #41
                        Ciao Mark, sono Cesare del forum di Autocrossitalia, stiamo iniziando anche noi il progetto per un veicolo unano/elettrico. ho letto il tuo lavoro, davvero notevole.

                        Per quanto riguarda la motorizzazione abbiamo un dubbio: il kit con il motore-ruota è molto facile da montare ma il motore fa più fatica, invece con un motore centrale che tira la catena, si riuscirebbe a sfruttarlo meglio, tu cosa ne pensi? Io ho trovato anche questa soluzione: Kit MicroBike motorizzazione elettrica per la vostra Super Bicicletta

                        Commenta


                        • #42
                          bellissimo lavoro complimenti!
                          mi piacerebbe costruirne una ma viste le strade e i tragitti che faccio in media avrei paura a girarci!

                          per curiosità , carabinieri stradale e company non ti han mai fermato? se si come te ne sei uscito?
                          "non sono una persona mattiniera...penso sia perchè ho cosi tanti pensieri profondi ,che la mia mente ha bisogno di molto tempo per rigenerarsi"

                          http://gospa87.blogspot.it

                          Commenta


                          • #43
                            Ciao a tutti, bella domanda quella di HP. Considerando che il"mezzo" in questione (imho) è da considerarsi come un velocipede (con pedalata assistita o meno), esso dovrà ovviamente rispettare, per la circolazione in aree pubbliche, il CdS.
                            A questo link i principali articoli che riguardano questa categoria di veicoli.
                            Ad una veloce lettura (ora sono un po' di fretta) sembra che la principale restrizione costruttiva sia:
                            (art. 50.2)

                            "2. I velocipedi non possono superare 1,30 m di larghezza, 3 m di lunghezza e 2,20 m di altezza."

                            Per il resto mi dà da pensare... (art.68.6/7/8):

                            "
                            6. Chiunque circola con un velocipede senza pneumatici o nel quale alcuno dei dispositivi di frenatura o di segnalazione acustica o visiva manchi o non sia conforme alle disposizioni stabilite nel presente articolo e nell'articolo 69, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 19,95 a euro 81,90.
                            7. Chiunque circola con un velocipede di cui al comma 4, non omologato, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 33,60 a euro 137,55.
                            8. Chiunque produce o mette in commercio velocipedi o i relativi dispositivi di equipaggiamento non conformi al tipo omologato, ove ne sia richiesta l'omologazione, è soggetto, se il fatto non costituisce reato, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 343,35 a euro 1.376,55"

                            Vorrei capire come, quando e dove essa avvenga

                            Domotica: schemi e collegamenti
                            e-book Domotica come fare per... guida rapida

                            Commenta


                            • #44
                              Ciao a tutti,
                              finora con il velomobile, tra prima e seconda versione, ho percorso circa 700 km. Li sto percorrendo tutt'ora che fa freddo ed è buio e lo uso dopo il tramonto, tragitto casa-lavoro. Sono dotato di luci a led (due fari anteriori tondi e due strisce sul muso) e luci posteriori (striscia a led rossa). Inoltre ho strisce catarifrangenti bianche e rosse, oltrechè le indispensabili frecce. Non mi hanno mai fermato e se mai lo faranno sarò perfettamente in regola con il codice della strada. Non lo dico io, lo dicono i produttori di velomobili che circolano in Europa da parecchi anni. Si tratta di circa 2000 esemplari di vari produttori diffusi soprattutto in Olanda, Germania e Francia. Questi velocipedi per circolare devono avere le dotazioni di sicurezza previste ovviamente dal codice e cioè luci, avvisatore acustico (ho un clacson da motorino), catarigrangenti e, dopo il tramonto, il giubbino riflettente. Questo ovviamente sarebbe inutile da indossare per cui ho trasferito la parte "riflettente" all'esterno. con le apposite strisce. Per non farmi mancare niente, ho aggiunto pure una bandierina, costruita con lo stesso materiale del giubbino, posizionata sulla coda ad una altezza di circa 140 cm. Addirittura ho pure le ruote riflettenti.
                              Nessun velomobile deve essere sottoposto a crash test o omologazioni particolari. Non è una macchina, è una bici a tre ruote, un trike carenato.
                              Unico dubbio è quello relativo ai segnalatori di direzione. Teoricamente ci sarebbe da segnalare con la mano, quindi le luci intermittenti su una bicicletta non sarebbero utilizzabili ma voglio proprio vedere che mi fermino per dirmi qualcosa. Ripeto: ci sono circa 2000 velomobili che circolano in Europa e non ci sono casi di contestazione, altrimenti non potrebbero circolare. Su youtube trovate un po' di filmati, basta cercare "velomobile pulled over", tipo questo:

                              https://www.youtube.com/watch?v=zCS8wvmvS4Y

                              Finora ho incrociato una decina di volte la polizia, carabinieri e vigili urbani ma mai mi hanno dato più di un'occhiata. E' tutto legale e vorrei vedere il contrario...

                              L'unico mezzo che deve essere omologato è il risciò che viene noleggiato nelle località balnerari, quello deve avere una sorta di collaudo in quanto ha 4 ruote ha più di un occupante che può pedalare. Ma non è un velomobile.

                              Direttamente dal sito della Polizia di stato:

                              http://www.poliziadistato.it/polizia...p?cod_art=3593

                              Rispondo anche a Cesare, che conosco per un'altra passione in comune che abbiamo.
                              Dopo parecchie valutazioni, installeremo la classica motoruota, sia per motivi di costi, sia perchè è un sistema che stressa meno la trasmissione. Tra l'altro lascia molta più libertà di rapporti tra corona e pignone, rispetto al sistema che agisce direttamente sul movimento centrale. Il rendimento potrebbe essere inferiore ma il difetto dovrebbe essere compensato da quanto scritto sopra. Francesco mi ha parlato del vostro progetto top secret, sono proprio curioso si sapere di cosa si tratti.
                              Ultima modifica di Markciccio; 19-12-2014, 16:28.

                              Commenta


                              • #45
                                Eccomi Mark! In questi giorni ho finito il progetto, è stata dura e mi ha impegnato più del previsto, non immaginavo che fosse cosi difficile. per il momento realizziamo un trike, stiamo raccogliendo tutti i materiali e contiamo di realizzarlo entro la primavera, perchè poi voglio provare ad usarlo anche io per andare al lavoro.
                                Ho una curiosità da chiederti: il trike lo abbiamo fatto con tutte le ruote ammortizzate con davanti i bracci a triangolo oscillante.
                                Ho letto su una discussione di bicireclinate che anche tu sullo Zephir hai utilizzato la stessa soluzione.
                                Io sono un forte sostenitore di questa soluzione per la sua semplicità, tant'è vero che l'ho usata per la sospensione posteriore del kart, però qui mi sono trovato in difficoltà perchè dalle simulazioni in 3D mi ha un bump steering mostruoso. per ragioni costruttive non posso mettere lo snodo del braccetto sterzo sulla stessa linea del centro di rotazione del braccio, e questo mi causa i problemi di bump steering.
                                Volevo chiederti se anche a te si presenta lo stesso problema e se sei riuscito a limitarlo a livelli accettabili

                                Commenta


                                • #46
                                  Un minimo di bump steering è inevitabile, però è possibile minimizzarlo. Tieni conto comunque che si parla di una corsa di 2 cm quando proprio prendi i buchi più secchi e in questo caso di parla di un paio di cm su 5 metri (aumenta la convergenza) per cui si tratta di qualche decimo di grado. Nella guida normale la cosa non si nota affatto. Lo snodo della convergenza non è esattamente all'altezza dell'asse di rotazione del triangolo ma appena sopra. Il sistema che abbiamo usato è questo:

                                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20141223_143010.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 214.4 KB 
ID: 1947975

                                  Aumentare la corsa degli ammortizzatori portandola oltre a 2-3 cm è abbastanza inutile in termini di comfort ed aumenta l'instabilità, specie quando si spinge forte sui pedali. Non è un assetto da autocross, piuttosto è un assetto da piccola formula 1 però ti assicuro che non si sta affatto male a pedalare così . Riesci a postare qualche foto del tuo avantreno?

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Posto un pò di immagini del progetto:


                                    image hosting


                                    free image hosting


                                    image hosting


                                    image hosting

                                    Se l'escursione della ruota è di 20-30 mm allora il bump steer è accettabile, io avevo calcolato le escursioni dell'autocross! hahaha!
                                    In teoria il progetto è finito, ma la forma dei bracci non mi convince, ho visto delle altre foto stasera e probabilmente li modificherò. Il peso totale del veicolo sono 20 kg, potrei risparmiare qualcosa facendo il telaio in tubi tondi, ma per il momento questo è solo un prototipo per avvicinarsi all'argomento, e quindi ho usato lo scatolato quadro per semplifica la costruzione. Ho visto le foto del tuo velomobile, veramente fantastico, per il momento sei tu in testa e noi ti seguiamo "a ruota"!! hahaha!
                                    Riguardo al tema "sociale" dei trike e delle recumbent, nei giorni scorsi sono andato a fare un giro a Vigevano per trovare un mio parente, e la mentalità in quella città è molto differente di quella dove abito io, lì sono molto più attenti alla mobilità con bici e mezzi elettrici... E' solo una questione di mentalità delle persone...

                                    Ho visto che tu hai i selettori del cambio con il manettino a manopola, io invece ho recuperato un cambio Shimano Deore con i selettori rapidfire con le levette, adesso monterò quelli, ma penso che siano scomodi da usare su un manubrio verticale, probabilmente passerò anche io ai selettori a manopola come i tuoi
                                    Ultima modifica di Fastback84; 05-01-2015, 23:19.

                                    Commenta


                                    • #48
                                      Molto bello!
                                      In effetti il tirante dello sterzo così rimane con lo snodo molto in alto e molto all'interno rispetto all'asse di rotazione del triangolo, per cui il bump steering sarà abbastanza evidente. Tieni comunque sempre conto che la corsa della ruota in compressione-estensione è di 2-3 cm, non di più per cui credo che rimanga abbastanza limitato. Hai controllato l'ackermann?
                                      Per il resto credo che dovrai utilizzare ammortizzatori da 1500 lb/in essendo molto orizzontali (mentre sul mio velomobile sono perfettamente verticali e li stiamo usando da 550 lb/in anche se sono un pelo duri e penso passeremo al 300). Il movimento centrale è piuttosto alto (40 cm è una misura normalmente accettabile) la carrucola che sta davanti ai triangoli costringe la catena a passare con un angolo di 45° circa che è molto. Tieni conto che più la catena passa in orizzontale e con angoli poco accentuati e meno attriti hai (e quindi più efficienza). Se ci fosse la possibilità io farei passare la catena in mezzo al triangolo. Altra cosa, tieni conto che il sedile dovrebbe prevedere un piccolo rigonfiamento lombare per sostenere la curva della schiena, così dritto probabilmente potrebbe risultare un po' scomodo anche se poi puoi tranquillamente usare una imbottitura per compensare questa cosa. 20 kg sono pochi, più che altro dovresti usare componentistica abbastanza leggera, altrimenti potrai stare sui 22, secondo me (che comunque è un peso assolutamente accettabile, non ci devi fare il Giro d'Italia ma andarci al lavoro, magari anche con poche salite).
                                      In ogni caso il progetto mi piace molto anche perché sostanzialmente è uguale allo scheletro che ho all'interno del velomobile.

                                      Posto altre foto dello Zephyrus, versione aperta, con carrozzeria in carbonio, spero che vi piaccia:

                                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20141223_142805.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 178.8 KB 
ID: 1947983 Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20141223_142850.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 196.7 KB 
ID: 1947984 Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20141223_142939.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 341.5 KB 
ID: 1947985 Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20141223_142958.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 377.8 KB 
ID: 1947986 Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   20141223_142819.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 365.9 KB 
ID: 1947987

                                      Commenta


                                      • #49
                                        Grazie mille per le dritte, provvedo subito alle modifiche. per la staffa centrale dello sterzo posso provare a distanziare di più gli uniball in modo che si avvicinino di più all'asse di rotazione del braccio in modo da limitare il bump steer ancora un pò. per l'ackermann ho inclinato la staffa del mozzo di 10° all'interno rispetto all'asse longitudinale, dovrebbe essere una via di mezzo perchè preferisco non abusare di questa geometria.
                                        Per gli ammortizzatori ho a disposizione molle da 1000 lbs, faccio due calcoli sulle leve delle sospensioni in modo da poterli sfruttare in modo ottimale, visto che non c'è ancora materiale al taglio posso ancora fare qualche aggiustamento. Il movimento centrale è a 400 mm spaccati da terra, può sembrare alto perchè il telaio e la seduta li abbiamo tenuti abbastanza bassi per limitare il fenomeno di eventuali ribaltamenti in curva.
                                        Per la carrucola anteriore è molto inclinata la catena ma temo di non poterci far nulla, non posso farla passare in mezzo al braccio perchè c'è già l'ammortizzatore e il braccetto sterzo che non lasciano altri passaggi. Per il sedile hai ragione, una bombatura lombare aumenterebbe il comfort, ma il sedile lo voglio tenere cosi perchè si realizza molto facilmente, mi farò fare da mia madre che è una bravissima sarta un cuscino sagomato.
                                        Per il peso è stato Francesco a spingere per non sfondare i 20 kg, infatti ho dovuto fare uno sforzo pazzesco per recuperare ogni grammo possibile, anche se non avevamo i pesi di altri trike da prendere come riferimento. Però sono sicuro che se avessi utilizzato tubi tondi e senza sospensioni anteriori sarei riuscito a recuperare ancora qualcosa.
                                        Lo Zephyrus è assolutamente spettacolare, però ho dei dubbi su quel tipo di sospensioni con gli ammortizzatori fissati alla scocca, perchè secondo me, anche se la scocca è realizzata in carbonio, con le vibrazioni ed il tempo il materiale intorno ai duomi si creperà e cederà... questa ovviamente è una mia supposizione, perchè sono stato sempre scettico sulla durata nel tempo sulle strutture composite, io preferisco il buon vecchio metallo o alluminio per le strutture che sopportano gli sforzi, come in questo caso i duomi degli ammortizzatori.
                                        Ma questo è un altro discorso, avremo sicuramente occasione di riparlarne quando arriveremo anche noi al velomibile!

                                        Per il sedile stavo pensando di prendere un cuscino dal sito di Ventisit http://www.ventisit.nl/en/recumbent-bicycles, visto che sembra sia molto traspirante, però ho letto in qualche discussione di qualcuno che si è lamentato dei sedili fatti con questi cuscini, tu hai avuto occasione di provarli?

                                        Commenta


                                        • #50
                                          Sì li ho provati ma solo occasionalmente. A me piace la seduta molto rigida e quindi uso il semplice tappetino che si usa per fare gli esercizi di ginnastica a terra che trovi al Decathlon. Il Ventisit è molto traspirante e molto usato nei mezzi reclinati, non penso che sarebbe una cattiva scelta però sarebbe da provare a lungo.
                                          Per quanto riguarda la resistenza del materiale composito, gli ammortizzatori sono vincolati a una piastra di acciaio molto larga, avvitata tramite degli occhielli a una tavoletta di legno annegata nel composito che ha pure un'anima di rinforzo in poliuretano espanso estruso (XPS). Non credo che darà molti problemi, almeno lo spero. In 8 mesi e circa 1000 km non ho visto nessun accenno di cedimento, vedremo con il tempo. Tieni conto che la maggior parte dei velomobili in carbonio sono costruiti così, e percorrono molti km all'anno.

                                          Commenta


                                          • #51
                                            Sul sito Repubblica.it potete trovare alcune foto del velomobile, è stato online a partire da sabato (addirittura nella parte alta della pagina) e dovrebbe essere ancora presente, ieri sera era fra i "Temi Caldi" con 2400 condivisioni (!).



                                            Venerdì abbiamo fatto una intervista telefonica su Radio Deejay (potete scaricare il podcast della trasmissione Tropical Pizza del 9 gennaio, con argomento "Zephyrus),

                                            http://www.deejay.it/audio/zephyrus/415311/

                                            dopo che era apparso un articolo su Varese news in settimana.

                                            http://www3.varesenews.it/gallarate_...ia-303809.html

                                            Mi dicono che poco fa hanno parlato del progetto anche su Radio24.
                                            Ieri abbiamo fatto la presentazione ufficiale a Gallarate e c'è stato molto interesse. Potete trovare foto e interviste sulla pagina dei Facebook di Italian Dream Cycle.
                                            Spero che ora qualcuno si stia accorgendo che sia un progetto è da valorizzare, visto l'enorme interesse che ha suscitato in un fine settimana.
                                            Ultima modifica di Markciccio; 12-01-2015, 19:28.

                                            Commenta


                                            • #52
                                              Complimenti!!! Speriamo che questo cominci a suscitare curiosità e interesse da parte delle persone verso questi tipi di veicoli. Come avevi detto te in dei post precedenti, il problema non è di costruzione dei veicoli, ma di cultura e mentalità delle persone... staremo a vedere cosa succederà...

                                              Commenta


                                              • #53
                                                Martedì siamo stati invitati a "I fatti vostri" su Rai Due, domani partiamo per Roma e spero riusciremo anche a fare un po' di foto nella città più bella del mondo, con due velomobili, il mio e quello del mio socio nell'impresa. Abbiamo 5 minuti in trasmissione da sfruttare, speriamo di fare bella figura.
                                                Ultima modifica di Markciccio; 18-01-2015, 22:22.

                                                Commenta


                                                • #54
                                                  Andati e tornati da Roma. Abbiamo parlato diffusamente con Magalli di mobilità alternativa mentre presentavamo il velomobile. Sono apparsi tutti molto interessati, ci hanno dato ampio spazio, circa 5 minuti ma penso anche qualcosa di più che per una trasmissione del genere è una enormità. L'intervento andrà in onda martedì prossimo (il 27) su Rai Due verso mezzogiorno all'interno della rubrica "ufficio brevetti". Dovevamo andare in diretta poi hanno avuto vari cambi dell'ultimo minuto e quindi la messa in onda è slittata di una settimana. Sentendo i vari commenti, la nostra era una delle poche "vere" invenzioni che sono passate in trasmissione ultimamente.

                                                  La sera prima della trasmissione, lunedì, nonostante il tempo non bellissimo, siamo andati in giro con due velomobili per Roma, in zona Piazza di Spagna e del Popolo, scatenando l'interesse dei presenti. Ci fermavano per strada e una volta fermi, siamo stati tempestati di domande e complimenti.
                                                  Questo tipo di mobilità alternativa, ecocompatibile a impatto ambientale praticamente nullo (giusto il costo dell'elettricità per le batterie della pedalata assistita) piace, piace piace veramente moltissimo. In un mese abbiamo avuto una esposizione sui media molto grande, anzi enorme, soprattutto considerando il fatto che non l'abbiamo richiesta noi direttamente ma sono stati i vari giornalisti a contattarci.
                                                  Spero che anche questo forum si possa rendere conto che se c'è una via per andare in giro in maniera sostenibile, questa via assomiglia molto al velomobile. Non può rimanere un progetto fine a se stesso, ne sono sicuro.

                                                  https://www.youtube.com/watch?v=mvKDJK61A_o
                                                  Ultima modifica di nll; 22-01-2015, 23:07. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    Marco scusa, ma a livello normativo per parcheggi è equiparata ad una bicicletta, ma per gli stalli, non potendola inserire nella classica rastrelliera puoi utilizzare gli stalli motociclette o auto ? e strisce blu?
                                                    E per gli accessi è sempre come fosse una bicicletta quindi si a divieti di qualsiasi tipo, ztl etc e si a piste ciclabili con obbligo o anche su strada normale in loro assenza.
                                                    Bella la livrea scelta, complimenti davvero, il consumo poi è veramente basso... un birra e una pizza e vai...
                                                    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Il velomobile occupa lo spazio di uno scooterone, appena più lungo (255 lunghezza, 80 larghezza). Io al lavoro lo metto nel posteggio delle moto e anche in città può essere messo lì. Tieni conto che è largo 10 cm più del manubrio di una mountain bike. Certo, a rigore, non esiste uno spazio studiato perfettamente per questo mezzo ma non esiste nemmeno per i vari tricicli tipo cargo bike o trike che ogni tanto si vedono in giro per cui credo che ci si possa adattare posteggiandolo dove si posteggia una moto. Rispetto all'automobile, il rapporto tra l'occupazione del suolo dell'uno e dell'altro è 1:8 circa, il rapporto fra il peso è 1:40 e similmente il consumo (con 20-30 centesimi di corrente si fanno 70-80 km) mentre la media passa da circa 35 km/h (basta vedere cosa segna il computer della vostra auto) a 28-30 km/h grazie alla pedalata assistita (senza siamo a 20-25km/h a seconda dell'allenamento). Il peso è fondamentale, un mezzo che pesa pochissimo consuma pochissimo, inquina pochissimo e tiene medie alte.
                                                      Per gli accessi, è una bicicletta, nel video vedi infatti che accediamo a Piazza del Popolo e Piazza di Spagna con presenti le forze dell'ordine che non dicono niente, anzi sorridono divertiti. Quindi l'accesso è completo a qualunque zona dove possono (o devono) accedere le biciclette. E' un velocipede a tre ruote che rispetta gli obblighi indicati nel codice della strada, articolo 182. Sembra strano ma un velomobile è completamente legale e si può utilizzare senza dover pagare bollo, assicurazione e senza essere in possesso di una patente, anche in caso di assistenza elettrica (250W).

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        Chiedo scusa ma devo fare un paio di domande ancora.
                                                        Si potrebbe usare la ruota posteriore sterzante ?
                                                        Ho notato la complessità della gestione sterzo sulle due ruote anteriori, se si ruotasse in senso verticale di 90° il supporto della ruota posteriore in modo da ottenere un giunto posto in verticale sopra la ruota stessa, essa potrebbe avere un grado di libertà di quasi 360° consentendo una manovrabilità molto maggiore del mezzo ed una semplificazione costruttiva dell'albero anteriore.
                                                        Ovvio che in tale circostanza la trazione deve essere demandata alle ruote anteriori e ciò potrebbe anche semplificare la gestione della catena portandola in posizione avanzata.
                                                        Dato che esistono già i servizi di bordo per luci ed assistenza elettrica, si potrebbero demandare a servocomandi le gestioni sterzo e freni in stile drive-by-wire
                                                        Giunti a questo punto, si potrebbe ottenere un ausilio di pedalata con le mani?
                                                        Aggiungendo un ulteriore 'pedale' manubrio comandi che integri la pedalata tradizionale.
                                                        Altra cosa, per un maggiore confort si potrebbero montare le ruote ammortizzate tipo questa Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   RuoteAmmortizzate.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 101.1 KB 
ID: 1948830
                                                        Mi sta intrigando non poco la velomobile.
                                                        Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

                                                        Commenta


                                                        • #58
                                                          Ciao,
                                                          mi fa piacere che la cosa ti interessi. Ti faccio quindi perdere un po' di tempo vagliando ogni proposta nei dettagli, ti assicuro che ne vale la pena se il progetto un minimo ti sta interessando.

                                                          Le tue considerazioni sono tutte molto valide. Tieni però conto che tutto quello che hai scritto è già stato valutato e vagliato in varie sedi, tra cui le 57 pagine, gli 800 messaggi e le 30000 visualizzazioni della discussione sul Bici Reclinate Italia dedicate a questo mezzo:

                                                          http://bicireclinateitalia.forumfree.it/?t=67490232

                                                          Prima cosa: il mezzo è dotato di sospensioni sulle tre ruote, di tipo meccanico o, in fase di attuale sperimentazione, pneumatico:



                                                          Questa sopra è l'anteriore,
                                                          mentre la posteriore è questa:



                                                          Le sospensioni pneumatiche sono le stesse utilizzate sulle mountain bike più prestazionali per cui le asperità delle strade italiane sono un problema sostanzialmente risolto. Tieni anche conto che quel prototipo di ruota con le razze elastiche hanno un grosso problema: non reggono bene sforzi assiali ma solo radiali per cui non andrebbe bene sul velomobile, visto che in curva non si inclina e quindi lo sforzo non rimane radiale come sulle biciclette. Inoltre sono ruote abbastanza pesanti. Le sospensioni ci sono, non vale la pena di aggiungere altri sistemi che tra l'altro non sarebbero personalizzabili a seconda dei terreni (gli ammortizzatori pneumatici sono completamente regolabili, basta modificare la pressione di carica).

                                                          Per quanto riguarda il resto, il nemico principale del velomobile è il peso. Guardandolo da fuori sembra una realizzazione quasi banale e invece dietro ad ogni scelta c'è una precisa progettazione che tiene conto di avere un mezzo perfettamente funzionante e guidabile ma soprattutto leggero. Ciò che non c'è non pesa, diceva un famoso progettista di Formula 1 del passato e la filosofia che abbiamo seguito, nel nostro piccolo, è la stessa. Una ruota posteriore sterzante non serve per rendere il mezzo più maneggevole, anzi, diventa instabile alle alte velocità. Altri costruttori ci hanno provato, con sistemi più o meno complessi ma il risultato è che sopra a una certa velocità, il mezzo diventa pericoloso.

                                                          Qui trovi una bellissima realizzazione di mezzo con la sterzata posteriore (a due ruote). Se hai la pazienza di leggere a un certo punto si dice che il progetto è stato abbandonato proprio perchè diventa instabile alle alte velocità:

                                                          The Recumbent Blog » Blog Archive » “The Rocket Lean-steer Velomobile”

                                                          Inoltre lo Zephyrus ha un diametro di sterzata di solo 4 metri o poco più tanto che alcuni amici lo hanno soprannominato "da carrello della spesa" che consente di girare in un fazzoletto; tieni conto che la maggior parte di questi mezzi ha un raggio molto più grande, che mediamente è di 8-10 metri, anche più di una automobile. Anche qui, è stata dura fare delle sospensioni che facessero anche questo ma alla fine il risultato è stato sostanzialmente quello voluto.
                                                          Stesso discorso per sterzo e freni. Lo sterzo via cavo è molto complesso da mettere a punto e dà una sensazione di guida sgradevole mentre uno sterzo diretto tipo go-kart (i componenti sono gli stessi) dà grande sicurezza, cosa confermata dai vari utenti che ci sono saliti sopra. Utilizzare sistemi elettrici "by wire" darebbe molti problemi, poichè deve essere un mezzo semplice che deve funzionare anche senza corrente. IN ogni caso la batteria presente per luci e USB per caricare il telefonino è da 12V - 10Ah, sufficiente per avere una autonomia con le luci accese di circa 10 ore. Poi credo che quasi tutti i velomobili avranno la pedalata assistita (36V - 13.6Ah) ma questo sarà un impianto comunque separato dal precedente anche per motivi di sicurezza.

                                                          Qui puoi vedere un bellissimo trike con lo sterzo via cavo, forse è l'unico caso di veicolo che resta abbastanza guidabile:
                                                          shpv

                                                          Per la trazione anteriore: occorrerebbe usare in differenziale (peso, costo) e due giunti omocinetici (o cardanici), con il solo scopo di accorciare la catena. Tieni anche conto che la maggior parte delle biciclette reclinate e trike hanno la trazione posteriore e questo anche perchè è più facile da fare, la catena lunga ha un attrito comunque ridottissimo e un altissimo rendimento (98-99%) e si possono usare praticamente tutti componenti di derivazione ciclistica, abbattendo i costi.
                                                          Altro argomento: la pedalata con mani. Il problema è solo uno. Il cuore. Inutile aumentare complessità e peso di un velicolo per aggingere la trazione con le mani. Semplicemente perchè, quando si spinge con le gambe, il primo organo ad arrivare al limite non sono le gambe ma il cuore. Arrivati alla soglia massima, occorre mollare mentre le gambe, seppur piene di acido lattico, nella maggior parte dei casi, potrebbero continuare. Ci sono stati alcuni tentativi ma nessuno ha dato risultati convincenti. Sul forum BRI se ne è parlato ma poi si è arrivati a questa inesorabile conclusione.

                                                          Oggi abbiamo consegnato il primo velombile che ci hanno ordinato e stanno arrivando altri ordini. Il progetto sembra avere molto seguito.

                                                          Martedì ci potrete vedere su Rai Due verso mezzogiorno ai "Fatti Vostri", abbiamo fatto una bella chiacchierata con Magalli e anche lui sembrava molto interessato.

                                                          Ultima modifica di Markciccio; 24-01-2015, 20:08.

                                                          Commenta


                                                          • #59
                                                            Domani mattina verso mezzogiorno, RAI DUE
                                                            Ultima modifica di Markciccio; 27-01-2015, 19:07.

                                                            Commenta


                                                            • #60


                                                              Per chi se lo fosse perso, al minuti 5:20 trovate il nostro intervento:

                                                              Video Rai.TV - I Fatti Vostri 2014-2015 - Simulatore per avvicinare i giovani al volo. Un simulatore di volo. La prima auto italiana a pedali - I Fatti Vostri del 27/01/2015
                                                              Ultima modifica di Markciccio; 27-01-2015, 19:50.

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X