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  • raccolta carta,legno,ferro ecc ecc....

    Salve a tutti....
    DOMANDA: Raccogliere carta, ferro, plastica, legno,vestiti, potrebbe diventare un lavoro?Mi spiego. Avendo un piccolo deposito con un terreno di 2000 quadrati, potre avviare un'attività del genere?La legislazione ti crea problemi al riguardo? Grazie della risposta

  • #2
    immagino un sacco di vincoli per la possibilità di contaminare il terreno, per la prevenzione incendi, dalla raccolta delle acque piovane allo stoccaggio dei rifiuti oltre ad un buon pacco di di burocrazia...
    però non so come sia normata la cosa

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    • #3
      Effettivamente vi sono delle normative da rispettare, ma occorre distinguere il tipo di materiali trattati, perché le differenze sono notevoli.

      Ti posso dire che già da molti anni vi sono ditte che si occupano di recuperare materiali ferrosi e metalli in genere, carta e cartone, vetro, plastiche, oli usati e, più recentemente, scarti di elettronica. Quindi la risposta è senz'altro "sì", si può fare del riciclo una occupazione e, se ben organizzata, può anche rivelarsi redditizia.

      ••••••••••••

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      • #4
        Per prima cosa devi essere iscritto all'albo.
        http://www.albogestoririfiuti.it/home.asp

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        • #5
          nicola, il link che hai fornito mi pare che riguardi chi si occupa di raccolta rifiuti non pericolosi in genere, ma non sono certo che sia obbligatoriamente applicabilòe anche a chi si interessa della sola raccolta, per esempio, di carta e cartone, oppure di acciaio e alluminio, o vetro, o plastica.

          La necessità dell'albo deriva dal vincolare le persone al rispetto delle norme di tutela ambientale, in particolare, ma non solo, per il sito ove confluiscono i rifiuti raccolti. Nel caso delle raccolte di cui sopra, escluso quelle degli oli usati e altre sostanze non solide, è da valutare se sussista l'obbligo d'iscizione all'albo, da una prima lettura non pare esservi questo vincolo.

          ••••••••••••

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          • #6
            Si è vero, ma la burocrazia è molta:

            http://www.ecodatamanager.com/ita/normativa.asp

            Esistono poi i vari consorzi di raccolta a cui si deve essere iscritti:

            http://www.conai.org/

            Anche la semplice raccolta poi implica lo stoccaggio o il conferimento, servono mezzi adeguati come le barchette e i compattatori che in buona parte richiedono la patente adeguata.

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            • #7
              C'è una possibilità per stoccare temporaneamente senza richiedere permessi o avere qualche figura iscritta ad una delle classi prescritte: per depositi temporanei di rifiuti non pericolosi della dimensione inferiore ai 20 m^3 (o se raggiunta la quota conferimento entro 3 mesi) il conferimento può essere non obbligatorio o richiedere permessi se tenuto per meno di 1 anno, per i rifiuti pericolosi 10 m^3 (o 3 mesi a quota raggiunta) per i rifiuti pericolosi.
              Dal testo unico ambientale che riprende il decreto ronchi.

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              • #8
                Ho sbgliato: esiste la procedura definita "comunicazione semplificata" per cui per trattare con i rifiuti non pericolosi definita nel decreto del 5-2-98 e assimilita nel testo unico. Non la conosco nei particolari ma basta comunicare all'ente interessato (credo il comune in cui si opera per il principio della privativa) che si tratta un determinato rifiuto e che si vogliono rispettare 4 punti fondamentali previsti dalla normariva. Il permesso dura per 5 anni.

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                • #9
                  Salve : ciò vale anche per la raccolta e riciclo del vetro? Grazie

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                  • #10
                    Per quanto riguarda i centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato
                    è stato recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 28 aprile, il Decreto del Ministero dell'Ambiente dell’8 aprile 2008.

                    Per allestire e gestire un centro di raccolta, in accordo alle disposizioni di legge, è necessaria l’approvazione del Comune territorialmente competente ed il gestore deve essere iscritto all'Albo nazionale gestori ambientali.
                    «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

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