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Caffè Usato per alimentare Caldaie a legna

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  • Caffè Usato per alimentare Caldaie a legna

    Sapevate che il caffe usato puo essere reciclato per alimentare il fuoco al posto della normale legna ?
    Praticamente si usa del caffe macinato(quello che usiamo per fare il nostro espresso)che mes colato a della cera da candela e fatto asciugare in delle forme tipo astucci per sigari o i contenitori del baileys diventa meglio della legna .Pensate ogni giorno quanti kg di caffe vengono buttati dai nostri bar...

    http://www.time.com/time/2003/inventions/invjavalog.html

  • #2
    Sapevo che i cosiddetti "fondi di caffe'" delle macchinette moka, ma immagino sia fattibile anche con quelli delle macchine espresso, vengono da sempre usati a livello domestico come ammendanti e/o concimi per i vasi di fiori, e vanno comunque benissimo come materiale da aggiungere al resto nella compostiera. Anche questa e' un ottima via di riciclaggio. Qualche volta mi e' capitato di gettare nel caminetto acceso i fondi della moka, ma, essendo ancora umidi, hanno richiesto un po' di tempo a "prendere"

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    • #3
      ma x forza mescolato con cera da candele va messo nella stufa.. o anche da solo?

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      • #4
        ma il caffè serve solo da supporto alla ceraper evitare che fonda tutta assieme facendo si che si comporti come un tronchetto oppure contribuisce al potere calorifico del tutto in modo sostanzioso?

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        • #5
          CITAZIONE (scu @ 3/12/2007, 18:49)
          ma il caffè serve solo da supporto alla ceraper evitare che fonda tutta assieme facendo si che si comporti come un tronchetto oppure contribuisce al potere calorifico del tutto in modo sostanzioso?

          I fondi del caffe' bruciano anche da soli, sono sempre un materiale organico, ma non saprei se sviluppano poche o tante calorie. Ma se al posto della cera si usasse ad es. dell'olio usato di frittura, secondo me avremmo una specie di "diavolina" casalinga, per accendere la legna o il barbecue, senza la puzza di gasolio che emana quest'ultima.

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          • #6
            Ma tutta la sostanza organica brucia, il problema è che i fondi di caffé sono umidi così come la maggior parte del materiale che buttiamo appunto nella raccolta dell'umido e che viene avviato al compostaggio.

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            • #7
              logicamente li dovresti far seccare...
              quanto all'effetto diavolina sicuramente c'è anche con la cera, con in più il vantaggio che è anche solida invece che un'impasto unto e molle
              quello che volgio capire è: se impasto cera e caffè oppure cera e sabbia, quanto cambia in percentuale il calore erogato dal tronche tto della felicità?

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              • #8
                Io penso che il potere carolifico ,sia minore rispetto alla legna ..Tra qualche settimana andro a vivere in una yurt (tenda mogola)in inghilterra da li iniziero a sperimentare ...Inizialmente pensavo di fare un giro di tutti i bar per ottenere fondi di caffe ,la mia idea era di mischiare caffe asciutto con skarti di segatura e cera ...ma volevo trovare una soluzione alternativa alla cera ..dato che la cera bisogna aquistarla ...Qualcuno a qualche idea?
                Penso che l unico modo sia sperimentare.....
                Appena avro i risultati dei miei esperimenti li postero subito ....
                A presto
                E un augurio a tutti gli aspiranti tronchettari della felice notte calda al lume di caffe!!!!

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                • #9
                  CITAZIONE (Lolio @ 3/12/2007, 21:17)
                  Ma tutta la sostanza organica brucia, il problema è che i fondi di caffé sono umidi così come la maggior parte del materiale che buttiamo appunto nella raccolta dell'umido e che viene avviato al compostaggio.

                  Giusto, nel periodo "invernale" (ora) io ci brucio anche le bucce degli agrumi... le ossa del pollo, gusci d'uova... insomma tutto quello che brucia e scalda io lo riutilizzo. Poi la cenere la ri-uso (come additivo) al compost di casa fatto di sfalci di giardino.
                  Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                  • #10
                    Confermo per esperienza diretta che i fondi di caffè bruciano da soli... il problema è il costoso ( energeticamente parlando ) processo di essicazione.

                    Domanda che non va sottovalutata è la seguente... come siamo messi ad emissioni? Qualcuno ne sa qualcosa?


                    A presto.
                    www.energeticambiente.it

                    www.energoclub.org

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                    • #11
                      CITAZIONE (SolarPrex @ 11/1/2008, 14:40)
                      Confermo per esperienza diretta che i fondi di caffè bruciano da soli... il problema è il costoso ( energeticamente parlando ) processo di essicazione.

                      proposta da ignorante : non si potrebbero semplicemente far essiccare al sole? tipo si potrebbero fare dei "tronchetti di caffè" pigiando i fondi in un sacchetto cilindrico (per esempio di carta) e mettendoli al sole d'estate...

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                      • #12
                        CITAZIONE
                        non si potrebbero semplicemente far essiccare al sole? tipo si potrebbero fare dei "tronchetti di caffè" pigiando i fondi in un sacchetto cilindrico (per esempio di carta) e mettendoli al sole d'estate...

                        effettivamente credevo bastasse così poco anche io ma non è così.

                        il problema è che per farlo essicare si dovrebbe spargerlo con uno spessore irrisorio su una ( dico io ) lamiera e farlo asciugare. Il fatto di metterlo già a blocco non consente una buona essicazione e quindi la produzione di quantità molto considerevoli di fumo ( e chissà cosa c'è dentro ).

                        inoltre c'è da dire che come dici tu avresti solo l'estate per poterlo essicare... e questo apre altre considerazioni da fare:

                        dove tengo tutto il fondo di caffè in attesa che ci sia la bella stagione per essicarlo?
                        dove trovo ( visto quanto detto prima ) le superfici per essicarlo in tempi ragionevoli ( dato che non credo che nessuno voglia passare le ferie ad agosto a rigirare il caffè in previsione dell'inverno ) ?
                        e... seppur ripetendomi... che emissioni introduco in atmosfera ( provate a pensare se questa abbondante biomassa si scopre che è altamente inquinante e tutte le stufe domestiche... e sapete bene che li dentro la combustione NON è proprio delle migliori ... cominciassero a bruciarla ignari dei danni ) ?

                        altre considerazioni che mi vengono in mente ripensando all'esperienza che avevo fatto:
                        ricordo di aver vistouna grande formazione diceneri... probabilmente perchè la combustione a cielo aperto non era di certo la cosa preferibile da praticare... quindi... qualcuno sa che produzione di ceneri ci si potrebbe aspettare?

                        a presto!

                        www.energeticambiente.it

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                        • #13
                          Novità?

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                          • #14
                            Non potrebbe essere un utilizzo ideale dell'essiccatore realizzato con pannello solare ad aria, realizzato dal nostro Claudiomenegatti?

                            Marco
                            Guardare indietro per andare avanti.

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                            • #15
                              studio eseguito sui "Fondi di caffè"

                              Di seguito vi riporto un documento redatto nel 1938 sull'utilizzo energetico dei fondi di caffè.
                              Certo è un documento datato e non dà indicazioni sugli inquninati prodotti dalla combustione però può dare qualche notizia a riguardo:

                              www.iss.it/binary/publ/cont/Pag.%2047%20-%2052%20Fondi%20di%20caffe.1202910164.pdf

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                              • #16
                                Se è per questo anche le cicche ed i fiammiferi bruciati sono potenzialmente fonte di energia... ci mettiamo a fare la raccolta dai portaceneri fuori dai bar?
                                Chiaro, bisogna eliminare con un passino la cenere, triturare il materiale dei filtri, e sottoporre il tutto ad un lavaggio chimico o dotare la stufa di un sistema che tolga la nicotina residua dai fumi....

                                La mia (bonaria) provocazione è per farvi render conto che la sistematica raccolta di fondi di caffè (e magari anche THE) in una casa comporta che dopo un' anno di lavoro forse riesco a mandarci avanti la stufa mezza giornata....

                                Un bar ne fa svariate decine di chili al mese, comunque un quantitativo irrilevante se per riutilizzarli devi sottoporli ad un qualsivoglia trattamento "industriale" che ne porterebbe il costo sicuramente a livelli maggiori di un normale pellet di legna.
                                (di segatura scarti e trucioli una segheria ne fa quintali al giorno...e non vanno nemmeno essicati!)

                                Tuttavia, per dirvi che al posto giusto ogni cosa può essere una risorsa, ho visto un ristorante sul Collio friulano che stava pian piano (neanche tanto piano) facendo il "cappotto" della sala con i tappi di sughero delle bottiglie che i clienti si bevono... sai... ogni settimana fai un metro quadro...

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                                • #17
                                  Marcomato ha (involontariamente?) messo in evidenza un elemento fondamentale: il singolo non ha alcun ricavo reale dalla combustione dei propri (o altrui) rifiuti e il riciclo delle ceneri, salvo evitare che vadano in discarica. A questo punto però sorge un problema non meno serio: bruciare rifiuti in casa genera, in proporzione, più inquinanti che mandarli all'inceneritore, dove almeno fumi e polveri sono filtrati il più possibile. In più, un inceneritore collegato ad un impianto di produzione elettrica almeno usa tutti i rifiuti combustibili (non riciclabili) della collettività per dare un beneficio collettivo, mentre il singolo dovrebbe o essere di appetiti pantagruelici o accumulare sul retro PARECCHI rifiuti per scaldarsi la casa nella brutta stagione.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                    In più, un inceneritore collegato ad un impianto di produzione elettrica almeno usa tutti i rifiuti combustibili (non riciclabili) della collettività per dare un beneficio collettivo
                                    Su questa cosa si potrebbe discutere...

                                    Comunque qui non si sta parlando di bruciare rifiuti, ma un particolare tipo di origine naturale che potrebbe avere una resa energetica senza emettere grandi quantità di inquinanti...
                                    Anche se forse quel tipo di rifiuto potrebbe trovare un uso migliore ad esempio come concime che bruciando...

                                    Ma alla fine qualcuno sa che potere calorifico ha il fondo di caffè essicato?
                                    Alla fine sicuramente con i fondi del caffè di casa ci si fa poco, ma un grosso bar ne produce a chili ogni giorno, se ci fosse la possibilità di essicarli senza spendere energia (ad esempio al sole d'estate o utilizzando calore di scarto) e di bruciarli in qualche modo ottenendo una quantità di calore decente senza emissioni particolarmente più dannose rispetto alla combustione ad esempio della legna, non vedo perchè non si potrebbe utilizzare...
                                    Logicamente tutti questi "se" implicano una complessità realizzativa e tanti vincoli che fanno pensare non sia un sistema di fatto utilizzabile...
                                    però c'è chi si scalda con la ***** di vacca...

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                                    • #19
                                      Il Fondo di caffè disoleato brucia con circa 3800Cal/kg di energia ( quanto la legna di medio/bassa qualita ) se ben asciugato, e a 4000/4200 Cal/kg non disoleato cioe' come esce dalla caffettiera. Chi avesse già una macchina pellettatrice per la segatura o il cippatino puo' mescolare meta' e meta' in peso il fondo di caffe' con la segatura e pellettarlo o tronchettarlo ( la macchina lavora a caldo per far indurire la cellulosa e contemporaneamente asciga il caffè quanto basta)
                                      Nella stufa a camera chiusa (quelle con lo sportello vetrato per intenderci ) se caricato i fondi quando la stufa è calda e c'e' il letto di brace i fondi bruciano senza problemi.
                                      Quanto ad inquinamento ne piu' ne meno del pellet.
                                      Io presso a mano i fondi di caffettiera raccolti in due o tre giorni nei tubi vuoti della carta igenica o dello scottex, li chiudo con un tappo di cartacce fermato col nastro adesivo di carta e lancio i "tronchetti" nella stufa calda, bruciano benissimo e fanno pochissima cenere. I fondi del bar devo provare a pressarli in tubi di cartone piu' grossi (tipo i fondi dei rotoli dii tela) facendo similciocchi di legna e poi li metto ad asciugare vicino la legna in unangolo della legnaia per qualche settimana.

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