Un inceneritore in Germania per bruciare i rifiuti di Napoli - EnergeticAmbiente.it

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Un inceneritore in Germania per bruciare i rifiuti di Napoli

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  • #91
    Non mi hai contrariato, Lawrence, caso mai mi hai contraddetto e, dato che riportavo le affermazioni di un imprenditore del settore, hai piuttosto contraddetto lui.

    Se permetti, nonostante tu sia nel settore dell'automazione industriale, io do più credito a chi è nell'automazione industriale specifica per il trattamento dei rifiuti. Il riconoscimento d'immagine l'ho seguito in quanto incaricato dell'aggiornamento tecnologico di un reparto, per la produzione di protezioni termiche. Non posso entrare nel dettaglio, ma ti posso garantire che i costi e le difficoltà tecniche non erano indifferenti, nonostante che il prodotto trattato fosse tutt'altro che un rifiuto da riciclare e con molte meno variabili.

    Ma, già che sei nel settore dell'automazione, perché non studi e realizzi un impianto in concorrenza con quello che ho citato io e lo poni sul mercato? Se davvero puoi ottenere quel che dici a costi bassi, non dovresti trovare difficolta a piazzarlo sul mercato e finalmente potremo risolvere il problema rifiuti senza gravarci dell'onere di differenziarli a monte.

    ••••••••••••

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    • #92
      Non ho sbagliato il termine, io non volevo contrariarti, cioè seccarti per quello che dicevo. Spesso a contraddire si secca più che che si discute. <img src=">


      CITAZIONE
      Ma, già che sei nel settore dell'automazione, perché non studi e realizzi un impianto in concorrenza con quello che ho citato io e lo poni sul mercato? Se davvero puoi ottenere quel che dici a costi bassi, non dovresti trovare difficolta a piazzarlo sul mercato e finalmente potremo risolvere il problema rifiuti senza gravarci dell'onere di differenziarli a monte.

      Tu sapessi come mi piacerebbe, anche perchè sarebbe una bella mole di lavoro e di guadagno. Ma il problema, come al solito non è come si fa a farlo ma come si fa a venderlo.
      Senza un ordine non ci sono i fondi, senza vedere l'impianto in funzione non si ottiene un ordine.
      Un impianto del genere può costare anche qualche milione di euro. Come d'altro canto, altri impianti che non solo ho già progettato, ma dei quali ho anche maggior competenza. Il problema non è il saperlo fare, ma avere i santi in paradiso per venderlo. In questo paese malato non si vende e non si compra se non per maniglie politiche. E anche nel privato non è molto differente. Non voglio fare un'analisi di quanto siamo messi male, ma gli amministratori, di solito non ne capiscono un tubo di tecnologia, di ingegneria, di automazione ecc... ma di politica e non quella economica. Se "Picone" (quello famoso) di Roma dice che si deve comprare un impianto per il raddrizzamento delle banane a 100 milioni di euro, non si discute ed i media sono tutti pronti lì a decantare come le banane escano un pò storte, ma perfettamente nella media CE e meno male che abbiamo acquistato il raddrizzatore altrimenti almeno metà delle banane sarebbero state scartate con enormi guai all'economia nazionale. Come fai a convincere quegli esseri che devono spendere dei soldi su qualcosa che non è raccomandato da "Picone"? E gli altri come li convinci che non sanno che le ruote si fanno rotonde perchè rotolano meglio?
      Ma non solo... ci sono una infinità di particolari per i quali non si riuscirebbe a fare nulla di buono che non sto ad elencare.

      Poi aggiungi a costi bassi. È un concetto molto brutto. Il termine che usano all'estero è a prezzi convenienti. Un impianto di riciclaggio che alla fine ha riciclato un certo volume di spazzatura recuperando i costi di ammortamento dell'impianto, più i costi di manutenzione e di conduzione riciclando al massimo possibile i materiali recuperati e chiudendo il bilangio in pareggio è già un successo. Non importa quanto sia il costo dell'impianto.
      Se parliamo di basso costo, come sempre, in tutti i settori, alla fine si ottiene sempre una ciofeca inutile che funziona solo per l'infinita buona volontà di chi ci lavora. E quando questo diventa impossibile, l'azienda va al fallimento dopo aver attinto il più possibile alle casse dello stato.
      Io ho imparato a non badare a spese se voglio ottenere il miglior risultato. Non è facendo il pidocchio che si guadagna. Si guadagna con le buone idee e con la bravura e facendosi il mazzo.
      Se non si ha un buon martello non si piantano i chiodi. Se non si ha un buon trapano non si fanno i fori. L'abitudine è quella di usare un sasso per piantare i chiodi, la menaruola di nonno per fare i fori ed i cerotti ed il disinfettante per riparare agli incidenti sul lavoro.
      Dimenticavo l'alternativa, martello cinese fatto di fusione di ghisa e zama riciclata, e trapano cinese che non fa nepure un foro se non lo si gira a mano. :lol:

      Considera anche che un impianto del genere, non si può costruire ed arrivare al massimo del rendimento se non si segue una modalità diversa dalla solita compravendita delle mutande al mercato. Per fare un impianto di quel tipo occorrono dei finanziamenti per realizzare il prototipo, modificarlo, rimodificarlo, cambiarlo ed aggiustarlo. Acquisire la tecnologia, che si traduce in insegnare alle persone che lo hanno costruito come e perchè è stato costruito in quel modo, come ci si è arrivati e come si deve fare per farne un'altro. Quello è il primo della serie, il prototipo che costerà non si sa quanto e non si sa che efficienza avrà. Chi investe deve investire e credere in questa operazione indipendentemente da quello che consulenti, esperti (più o meno esperti) hanno da dire. Questo tipo di decisionalità in Italia non c'è. Nessuno si prende la responsabilità di nulla, sempre per motivi politici, perchè la parte avversa boicotterà il lavoro e dimostrerà con tutti i mezzi leciti o lecitini che i soldi sono stati investiti male anche se i lavori danno risultati esaltanti.
      Se sei del settore devi ammettere che sia ad un livello peggiore del terzo mondo per ciò che riguarda l'automazione. Perchè almeno nel terzo mondo tu gli vendi gli impianti e loro dicono zi bwana e fanno come gli dici di fare, o si limitano a non farlo e oziare. L'italiano deve dimostrare tanto per cominciare che tu sei un imbecille e che l'impianto non funziona e se non ci fosse stato lui a salvare l'investimento chissà come si sarebbe potuto fare.
      I problemi sono questi, non se un robot costa 25 mila euro ed il sistema di visione altrettanti e se di robot ne occorrono tre o quattro e che strategia viene utilizzata, o se conviene usare un vaglio vibrante o una coclea con filtri a trappola o un bagno... Quei dettagli vengono molto dopo i grossi problemi legati al fattore "I". :lol:

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      • #93
        Non sono così pessimista come scrivi, anche perché la vendita di tecnologia era il mio mestiere prima dell'attuale e ho contribuito a impiantare diversi stabilimenti in molti Stati esteri, principalmente oriente e medio-oriente. Le idee si pagano eccome! Noi andavamo per il mondo con le idee e i capitali li mettevano i clienti ai quali vendevamo la tecnologia.

        Non ti abbattere quindi, ma fai e brevetta un progetto realistico, ben dettagliato, con un'attenta analisi dei costi e dei benefici. Analizza bene anche le caratteristiche dei possibili clienti, le loro esigenze e le loro disponibilità. Poi, magari con la collaborazione di un buon procacciatore d'affari che abbia agganci nel mercato che vuoi coprire, presenta i punti salienti del tuop progetto, rispondendo con puntualità ai rilievi che ti verranno mossi.


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        • #94
          Ecco, hai detto le parole magiche:

          CITAZIONE
          Non sono così pessimista come scrivi, anche perché la vendita di tecnologia era il mio mestiere prima dell'attuale e ho contribuito a impiantare diversi stabilimenti in molti Stati esteri, principalmente oriente e medio-oriente". Le idee si pagano eccome! Noi andavamo per il mondo con le idee e i capitali li mettevano i clienti ai quali vendevamo la tecnologia.

          Ho messo in neretto le parole magiche... :lol:
          Io come venditore faccio letteralmente schifo. Ho più probabilità come ballerina del can can... anche se non mi rado i peli da orso nelle gambe... :lol:
          Se così non fosse non sarei quì... Non mi abbatto più perchè ormai ho preso il numero per la fila dei suicidi ad un ponte quà vicino... :lol:
          Quello che dici l'ho fatto ormai per almeno cinque idee commerciali basate sull'innovazione che conosco e le risposte sono state:
          C'è già chi lo fa?
          No, per fortuna.
          Allora non si può fare.
          C'è già chi lo fa?
          Si...
          Allora non conviene farlo.
          Non conviene star a perder tempo se non ci sono probabilità di realizzare nulla. E le probabilità sono sempre le stesse. Meno di zero.
          La strategia per questo tipo di impianti innovativi è quella di investire un piccolo capitale raccogliendo un gruppo di persone preparate e competenti nei vari settori. E cominciare a fare delle prove dal vivo costruendo un pezzo di linea, testando e rilevando facendo statistiche reali, adattare e modificare, con spazzatura reale. Man a mano che quel pezzo raggiunge lo scopo fissato se ne aggiungono altri e altri ancora testanto e modificando, variando e correggendo. Cosa odiata dagli italiani che amano fare un progetto e subito dopo, farne un'altro dimenticandosi delle cag... che hanno fatto. Aggiustare, correggere, rilevare, modificare, aggiungere e rilevare di nuovo, rimodificare e correggere non è per il popolo di navigatori ed artisti, è per gli Svizzeri. Quindi, già mettere insieme un chimico esperto, uno o due meccanici disegnatori, qualche impiantista idraulico/pneumatico, e qualche elettrotecnico/elettronico/ informatico, capaci e competenti che non si prendano a morsi dopo due ore, è un'impresa da guiness dei primati. Ma mettiamo che per miracolo questo avvenga, si dovrebbe procedere come ho detto, per tentativi, per studio, e ricerca. Il riciclo dei rifiuti non ha una letteratura di anni alle spalle, come potrebbe avere la nautica, o la chimica per esempio. Quindi, nessuno è professore e ha le soluzioni pronte in mano.
          Ma a maggior ragione, un gruppo di studio e progettazione sarebbe per un paese disastrato come il nostro qualcosa da investirci per poi allargare questo tipo di tecnologia ad altri gruppi e alla fine, e siccome non si tratta di astronavi ma di spazzatura, in tempi brevi, avere delle aziende che producono impianti a tempo pieno per noi e anche per l'export.
          Ma, io non ci credo, ormai ne ho viste troppe, anzi, di più. E prima o poi l'elemento marcio manda all'aria tutte le migliori intenzioni. <_<

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          • #95
            A proposito di inceneritori:

            http://it.youtube.com/watch?v=3PhfMC...eature=related
            'This shit's got to go!' (J.Fresco)

            Zeitgeist: Moving Forward

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            • #96
              Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
              [MODERAZIONE: Il post duplicato è stato eliminato, grazie per la segnalazione, anche se andava fatta nell'apposita discussione in "Comunicazioni al Forum". nll]
              l'hai già postato quì:
              http://www.energeticambiente.it/show...#post118834237

              Odisseo
              Ultima modifica di nll; 28-04-2008, 10:48.
              (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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