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  • #61
    CITAZIONE (CaloRE @ 11/1/2008, 15:18)
    Nessun politico nazionale che parli di una legge per la riduzione del packaging (o della sostituzione dei contenitori) con lo stesso vigore con il quale promuovono leggi per la realizzazione di nuovi inceneritori... oppure dell'obbligo (per forza di legge) di effettuare la raccolta differenziata in tutte le regioni. C'è una strana miopia "economica" dei nostri politici e della nostra informazione nazionale verso gli inceneritori.

    Se non mi sbaglio la legge che obbliga alla raccolta differenziata c'è ed è il cosiddetto decreto Ronchi (vado a memoria, mi sembra che sia stato tramutato nella legge 22 del 1997). La situazione campana è disperata, ma gli obiettivi sono lontani anche in tante realtà del nord, per esempio a Milano città non si separa l'umido.

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    • #62
      CITAZIONE (taote @ 14/1/2008, 02:27)
      A voi i commenti.

      Non c'è che dire... un'altra mazzata!
      Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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      • #63
        CITAZIONE (CaloRE @ 14/1/2008, 09:58)
        Non c'è che dire... un'altra mazzata!

        Quindi le discariche non sono la soluzione?
        E allora che si fa? :B):
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • #64
          CITAZIONE (BrightingEyes @ 14/1/2008, 10:28)
          Quindi le discariche non sono la soluzione?

          BE, quando mi cadi su cose "basilari" come la differenza tra le discariche abusive e controllate... stiamo a perdere solo del tempo.
          Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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          • #65
            le discariche possono essere la soluzione se si lavora a monte e il rifiuto da conferire è "stabile" e limitato, fintanto che continuiamo a conferire possibili materie prime e materiale marcescente in grandi quantità, la soluzione non esiste.
            Per i rifiuti pericolosi servono luoghi stabili e controllati, con tutte le precauzioni necessarie, fintanto che si prendono le cose alla leggera queste simpatiche notizie continueranno ad esserci...
            Ci vuole un chiaro segno da parte della politica, invece che continuare a riempirsi la bocca di termovalorizzatori e discariche, si inizi a parlare seriamente di una strategia a livello nazionale finalizzata in primis alla riduzione dei rifiuti "normali" o speciali che siano. che questa stratregia la si attui ovunque in italia (non i soliti decenni solo per recepire la normativa e poi altri decenni per adeguarsi).

            Invece si continua a giocare a passarsi la palla e a parlare a vanvera, giusto stamattina leggevo le dichiarazioni di formigoni, probabilmente ci becceremo anche noi la nostra dose di rifiuti, fino a qualche giorno fa non potevamo assolutamente anche se ci saremmo resi disponibile se avessimo potuto, ora li accetteremo ma i nostri impianti non sarebbero adatti, domani?
            Allora mettiamo le carte in tavola, si può o non si può accogliere i rifiuti?
            Tecnicamente, dati alla mano, non esiste il non si potrebbe ma lo facciamo, se si può vediamo se renderci disponibili e quali difficoltà comporta, se non si può per limiti tecnici, per difficoltà a trattarli, per rischi per la salute dei cittadini o per l'integrità degli impianti non si ricevono punto.

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            • #66
              CITAZIONE (CaloRE @ 14/1/2008, 10:42)
              BE, quando mi cadi su cose "basilari" come la differenza tra le discariche abusive e controllate... stiamo a perdere solo del tempo.

              Dici? Io non credo! Io credo che occorra smetterla con le posizioni ipocrite del "sempre dalla parte della gente" e "cominciamo a dire NO poi si vedrà". Nessuno pensa a chiedere discariche abusive, ma spesso (almeno a me pare che spesso sia così) chi vuol opporsi alla discarica... tira fuori la storiella delle discariche abusive.
              A cosa si oppone la gente campana? Alle discariche abusive e chiede che se ne facciano di legali e controllate? Non mi risulta!
              Qual'è la soluzione che propone chi denuncia gli intrecci camorra-politica-economia? Scegliere una serie di località in maniera trasparente per costruirci discariche temporanee legali e controllate? Non l'ho letto da nessuna parte!

              Ripeto la domanda più chiara così non perdiamo tempo... qual'è la proposta degli "ecoestremisti" per risolvere il problema rifiuti della Campania e per gestirlo in tutta Italia?

              Dò qualche spunto di esempio su cui magari si può cominciare a discutere:

              CITAZIONE (IPP @ 8/1/2008, 17:36)
              mi presento sono ipp e sono della provincia di Napoli, precisamente di Grumo Nevano....
              Forse un'isola falice per ciò concerne lo smaltimento dei rifiuti.
              Da diversi anni è stata adottata la raccolta differenziata nel comune.
              Sinceramente differenziare in casa i propri rifiuti, secondo il mio parere è segno di civiltà e responsabilità e personalmente sono felice di farlo.

              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • #67
                CITAZIONE (Lolio @ 14/1/2008, 09:53)
                Se non mi sbaglio la legge che obbliga alla raccolta differenziata c'è ed è il cosiddetto decreto Ronchi (vado a memoria, mi sembra che sia stato tramutato nella legge 22 del 1997). La situazione campana è disperata, ma gli obiettivi sono lontani anche in tante realtà del nord, per esempio a Milano città non si separa l'umido.

                Lolio, il trucco dei nostri politici è quello di spostare le date (e le percentuali) per obbligare la raccolta differenziata. Il decreto Ronchi prevedeva inizialmente, entro il 2006, l'obbligo di tutti i Comuni di raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti (in origine era da raggiungere nel 2003). La nuova normativa prevede l'obbligo di raggiungere il 65% entro il 2010.
                Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                • #68
                  obiettivi sempre migliori che cancellano quelli precedenti vicini alla scadenza... il prossimo sarà il 100% nel 2100

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                  • #69
                    QUOTE (CaloRE @ 14/1/2008, 11:20)
                    Lolio, il trucco dei nostri politici è quello di spostare le date (e le percentuali) per obbligare la raccolta differenziata. Il decreto Ronchi prevedeva inizialmente, entro il 2006, l'obbligo di tutti i Comuni di raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti (in origine era da raggiungere nel 2003). La nuova normativa prevede l'obbligo di raggiungere il 65% entro il 2010.

                    Si ma se si comincia a discutere di massimi sistemi e' finita.
                    Sara' pure vero che anche laddove si differenzia di piu' non si va oltre il 50%, sara' vero che comunque anche cosi' troppi rifiuti finiscono in discarica, sara' anche vero che bisognerebbe anche stimolare al ribasso la produzione dei rifiuti, sara' anche vero che il punto di visto dovrebbe essere esattamente l'opposto....

                    ma per Dio,

                    almeno chiunque vuole partire da un'analisi fattiva dei dati, NON PUO' non ammettere che un delta di 30 punti percentuali, al di la' dei numeri, corrisponde a migliaia di tonnellate di rifiuti.
                    E come dice BE, da qualche parte bisogna cominciare, e anche se le misure attuate non sono perfette, per lo meno ci sono.

                    In Campania siamo ancora all'anno zero. E siamo lontani dal capire che non ci si puo' sempre aspettare che le soluzioni arrivino dall'alto

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                    • #70
                      CITAZIONE (BrightingEyes @ 14/1/2008, 10:59)
                      Ripeto la domanda più chiara così non perdiamo tempo... qual'è la proposta degli "ecoestremisti" per risolvere il problema rifiuti della Campania e per gestirlo in tutta Italia?

                      :woot: "ecoestremisti"... dovresti coniare dei nomignoli anche per quelli che se ne sbattono altamente della salute altrui... comunque,

                      bisogna ridurre drasticamente il packaging. Da subito. Va vietata in tutta Italia, a tempo indeterminato, la vendita al dettaglio di prodotti imballati, sia alimentari che non (compresa l'acqua minerale e le bibite gassate), introducendo l'obbligo dei contenitori riusabili per la vendita dei prodotti sfusi, con esenzioni limitate solo in alcuni casi e per ragioni sanitarie.

                      bisogna obbligare la raccolta differenziata. Da subito. Per essere efficiente, deve essere fatta porta-a-porta, con una responsabilizzazione diretta non solo di ogni singolo utente ma anche, e soprattutto, degli operatori ecologici.

                      bisogna costruire nuovi impianti di trattamento mirati a un ulteriore recupero di materiali dal rifiuto residuo (frazione organica stabilizzata, plastica, cartaccia e metalli). Le tecnologie per farlo sono disponibili e già sperimentate e il residuo che va in discarica può scendere fino al 10 per cento di quanto prodotto. A questo punto la costruzione di nuovi inceneritori perde ogni ragion d'essere: sia ambientale, sia anche, e soprattutto, economica.


                      CITAZIONE (EGO73 @ 14/1/2008, 11:36)
                      E come dice BE, da qualche parte bisogna cominciare, e anche se le misure attuate non sono perfette, per lo meno ci sono.

                      Io comincierei da quello che è ho detto (è un pensiero non mio ma comune a tutti gli "ecoestremisti").
                      Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                      • #71
                        Pensieri bellissimi ed esatti, precisi come un cecchino...non sono sarcastico lo penso davvero ed è proprio qui che volevo arrivare, per porre un quesito, anzi due: come raggiungere tecnicamente e logisticamente una cosa simile cioè:1) riduzione del packaging; 2) raccolta differenziata porta a porta??? perchè non iniziamo a pensare all'attuazione di queste cose tutti noi ecoestremisti, abbozziamo un disegno di legge e cominciamo a firmare una bella petizione??

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                        • #72
                          CITAZIONE (alfredo85 @ 14/1/2008, 13:13)
                          1) riduzione del packaging;

                          Obbligandolo per legge (senza più rinvii).

                          CITAZIONE (alfredo85 @ 14/1/2008, 13:13)
                          2) raccolta differenziata porta a porta???

                          idem come sopra... obbligandolo per legge (senza più rinvii).

                          CITAZIONE (alfredo85 @ 14/1/2008, 13:13)
                          perchè non iniziamo a pensare all'attuazione di queste cose tutti noi ecoestremisti, abbozziamo un disegno di legge e cominciamo a firmare una bella petizione??

                          Il decreto Ronchi del 1997 obbligava il raggiungimento della soglia del 35% di raccolta differenziata entro il 2003. Ma la legge è stata disattesa in maniera clamorosa, spostando la data di "obbligatorietà" (ad oggi il 2010)! Il problema dei rifiuti e del loro smaltimento (nazionale o campano) è e continua ad essere squisitamente politico e non tecnologico.
                          Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                          • #73
                            CITAZIONE (alfredo85 @ 14/1/2008, 13:13)
                            1) riduzione del packaging;

                            -tassazione del packaging
                            -pesante sensibilizzazione civile per il boicottaggio dei prodotti sovraimpacchettati
                            -istituzione di associazioni che certificano l'impegno di una certa azienda nella riduzione dei rifiuti sia a livello di packaging del prodotto sugli scaffali sia in imballaggi per trasporto e distribuzione
                            -incentivazione dei punti vendita che vendono al dettaglio con l'utilizzo di contenitori riutilizzabili
                            -incentivazione delle aziende che si attivano per l'utilizzo di contenitori riutilizzabili (con attivazione di un sistema di gestione del vuoto a rendere eventualmente con cauzione sui contenitori)

                            CITAZIONE (alfredo85 @ 14/1/2008, 13:13)
                            2) raccolta differenziata porta a porta???

                            -obbligatorietà per legge
                            -controlli sulle percentuali di riciclo
                            -standardizzazione del sistema di raccolta e post trattamento
                            -incentivazione del cittadino che si impegna con sconti sulle tasse

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                            • #74
                              CITAZIONE (CaloRE @ 14/1/2008, 11:42)
                              :woot: "ecoestremisti"... dovresti coniare dei nomignoli anche per quelli che se ne sbattono altamente della salute altrui...

                              E perchè coniarne altri? Va benissimo quello. <img src=">
                              Col termine "ecoestremista" non indico chi si preoccupa delle soluzioni realistiche, efficaci ed applicabili (a proposito, le soluzioni indicate sono un buon inizio, condivido in pieno <img src="> ), ma chi se ne frega del problema cercando di scaricarlo su altri al grido "NIMBY - NIMBY" (o variazioni sul tema).
                              Costoro "se ne sbattono altamente della salute altrui..." esattamente come i costruttori di inceneritori inquinanti o gli scavatori di discariche abusive. Nè più nè meno. Se non era chiaro è proprio questo atteggiamento che sta creando, e continuerà probabilmente a creare, gravi problemi a Saluggia per altri motivi!

                              Il problema campano è una grave emergenza e pensare di risolverlo ora con la gestione del packaging e la raccolta differenziata (a Napoli! <img src="> ) è pura fantascienza. Quello che occorre fare ora è trovare rapidamente soluzioni per contrastare l'emergenza e da subito INIZIARE il lungo percorso verso le soluzioni prospettate.
                              Degli inceneritori se ne potrà probabilmente fare a meno fra qualche anno in molte regioni d'Italia. In Campania un pò più avanti, ma senz'altro è vitale iniziare a provarci appena l'emergenza rientra. Un inceneritore è in costruzione, speriamo facciano presto a finirlo. Poi a disattivarlo nel momento in cui sarà inutile ci sarà tempo!
                              Nel frattempo servono discariche, sicure, controllate, accettate dalla popolazione e... campane!
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • #75
                                CITAZIONE (alfredo85 @ 14/1/2008, 13:13)
                                perchè non iniziamo a pensare all'attuazione di queste cose tutti noi ecoestremisti, abbozziamo un disegno di legge e cominciamo a firmare una bella petizione??

                                Eh già!... perchè? <img src=">
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • #76
                                  Io vorrei farlo ma non so da dove iniziare, magari tra gli utenti del forum c'è qualche avvocato o studente di giurisprudenza che sia un po' più ferrato in materia...

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                                  • #77
                                    CITAZIONE (scu @ 14/1/2008, 16:33)
                                    CITAZIONE (alfredo85 @ 14/1/2008, 13:13)
                                    2) raccolta differenziata porta a porta???

                                    -obbligatorietà per legge
                                    -controlli sulle percentuali di riciclo
                                    -standardizzazione del sistema di raccolta e post trattamento
                                    -incentivazione del cittadino che si impegna con sconti sulle tasse

                                    Il porta a porta è tecnicamente impossibile nei grossi agglomerati urbani. L'operatore come il postino che bussa alla porta è immaginabile, 30 famiglie che lasciano fuori i sacchetti dal portone con un identificativo è antiigenico e può causare effetti napoli in caso di mancata raccolta (che avviene molto più spesso di quello che credete per i più svariati motivi) in alternativa c'è la tessera magnetica personale che da accesso al cassonetto ma si perde totalmente il controllo sulla qualità del rifiuto e i furbi, per pagare meno, potrebbero buttare tutto nelle frazioni riciclabili.
                                    I controlli sulle percentuali di raccolta vengono già fatti per comune come obbligo, sul come ho dato una mia opinione e i riferimenti, per cui si dovrebbe immaginare i N.O.E. che perquisiscono ogni sacchetto per accertare la validità del materiale o spendere molti soldi per analisi merceologiche a tappeto (costo minimo 600 euro l'una, attualmente) con relativo aumento delle tasse.
                                    La standardizzazione esiste già, viene stilata una lista di tecnologie definite B.A.T. a cui gli impianti che aspirano alle certificazioni UNI 9000, 14000 e OOSHAS devono dimostrare di averle o di avere in previsione l'applicazione.
                                    Con lla nuova tassa si cerca di incentivare il cittadino ma a quanto pare nessuno la conosce.
                                    Qui si stà perdendo di vista la realtà. Il problema resta il fatto che le regole che ci sono non vengono applicate correttamente, prima di fare proclami non sarebbe meglio pretendere la legalità?

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                                    • #78
                                      sarebbe sufficiente secondo me, avere cassonetti con tessera magnetica e sensore di umidità e elettromagnetico , ognuno per un rifiuto diverso, dove tu inserisci il sacchetto, lui lo analizza ti prende i rifiuti e ti ridà il sachetto e se sbagli a conferire ti mangia la carta, ti risputa il sacchetto pieno e ti fa arrivare una multa. Vogliamo istituirne di questi cassonetti? facciamo una petizione!!

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                                      • #79
                                        QUOTE (alfredo85 @ 15/1/2008, 13:47)
                                        sarebbe sufficiente secondo me, avere cassonetti con tessera magnetica e sensore di umidità e elettromagnetico , ognuno per un rifiuto diverso, dove tu inserisci il sacchetto, lui lo analizza ti prende i rifiuti e ti ridà il sachetto e se sbagli a conferire ti mangia la carta, ti risputa il sacchetto pieno e ti fa arrivare una multa. Vogliamo istituirne di questi cassonetti? facciamo una petizione!!

                                        La tua descrizione assomiglia molto ad un robot che facesse da solo il lavoro di differenziazione a cui ognuno di noi e' chiamato...

                                        Scherzi a parte, il nostro impegno quotidiano e' il piu' efficace dei mezzi da applicare....

                                        Anche il modello sulla carta piu' perfetto, infatti, sarebbe fallimentare se non fosse accompagnato da un'eduzazione civica pronta e vigile....

                                        Da li bisogna partire...

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                                        • #80
                                          Senza sconfinare nella nanorobotica a cervello positronico per il cassonetto, non è affatto vero che la raccolta porta a porta è impossibile. Certo obbliga a discreto impegno e molti potrebbero pensare a fare i furbi. Ma se da un'analisi campione il mio sacchetto risulta non a norma e mi becco una multa adeguata l'impegno personale aumenta considerevolmente in maniera spontanea.

                                          Comunque per l'emergenza campana e per i prossimi 10 anni serve anche "altro". <img src=">
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • #81
                                            Certo serve mettere in moto l'inceneritore che stanno costruendo e farlo funzionare 24 ore al giorno a regime massimo per i prossimi 6 mesi, comunque un sensore magnetico, uno igroscopico, una connessione, un pannellino solare, un lettore ottico e qualche attuatore non è fantascienza, in un parchimetro o nella macchina al casello c'è all'incirca questa tecnologia

                                            macchina al casello significa quell'affare che sostutuisce il casellante umano

                                            un robot che ti fa un bel mazzo se sbagli o fai il furbo sarebbe molto educativo

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                                            • #82
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                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                              • #83
                                                Non esiste una sola metodologia per lo smaltimento/recupero dei rifiuti solidi urbani e ciascuna ha i propri aspetti positivi e negativi. A questo vanno aggiunti fattori ambientali, culturali e di locazione che possono far propendere per una soluzione differente da quella adottata dal "vicino".

                                                Una delle frasi che mi irrita di più in queste discussioni è quella "basta fare così..." e giù con lo sproloquio dell'ideuzza del momento elevata a panacea di tutti i mali: ma vogliamo fare un'analisi seria e prendere in considerazione più soluzioni, adattandole allo specifico di ciascuna realtà locale? La soluzione non esiste! Esistono svariate soluzioni che in concorso tra loro sono in grado, quantomeno, di limitare le problematiche legate ai rifiuti.

                                                Vi sono, certamente, sistemi in grado di discriminare le varie tipologie di materiali e di separarli, ma hanno un costo che non sempre giustifica la pigrizia degli utenti che non vogliono fare la differenziazione a monte. E poi c'è qualcuno che teme d'essere educato al rispetto ambientale? Differenziare i rifiuti è solo una delle cose che l'educazione di base ci dovrebbe insegnare per giungere, senza grosso sacrificio da parte nostra, a formarci una vera coscenza ecologica.

                                                ••••••••••••

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                                                • #84
                                                  La Russo Iervolino intervistata da Valerio Staffelli, in occasione della consegna di un tapiro d’oro, ha dichiarato che i campani erano persone intelligenti, in quanto non avevano permesso che venissero costruiti inceneritori o termovalorizzatori nella loro regione.

                                                  Bene noi altri italiani siamo i fessi che adesso bruciano i rifiuti campani nei loro inceneritori o nei loro termovalorizzatori.

                                                  Fin quando c’è gente che la pensa così il problema dei rifiuti campani non si risolverà mai.

                                                  A casa devono andare o meglio in discarica.
                                                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                                  • #85
                                                    Io sono sempre più convinto che l'unico modo per insegnare la differenziata ai cittadini è la coercizione, ora se la faccia un robot, un vigile o qualcun'altro questo è secondario, poi dopo qualche anno di questi cassonetti rompiballe, la gente si abituerà a farlo e lo insegnerà ai propri figli.

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                                                    • #86
                                                      CITAZIONE (alfredo85 @ 16/1/2008, 13:43)
                                                      Io sono sempre più convinto che l'unico modo per insegnare la differenziata ai cittadini è la coercizione, ora se la faccia un robot, un vigile o qualcun'altro questo è secondario, poi dopo qualche anno di questi cassonetti rompiballe, la gente si abituerà a farlo e lo insegnerà ai propri figli.

                                                      Sono d'accordo, mi ricordo quando si è vietato il fumo nei locali, sembrava una tragedia, adesso anche i fumatori non si lamentano più di tanto.

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                                                      • #87
                                                        Dal Blog di Grillo:

                                                        VEDI BRESCIA E POI MUORI


                                                        Brescia è il luogo santo dei piazzisti degli inceneritori. Vi si recano in pellegrinaggio per respirare l'aria salubre direttamente dal camino. Bevono il latte locale e fanno un giro in bicicletta nei dintorni. E' la vittoria della scienza contro le tenebre.
                                                        Per saperne di più su questo miracolo dell'innovazione ho deciso di aprire una piccola inchiesta. Oggi pubblico la prima parte del viaggio nell'inceneritore. Tenetevi forte.

                                                        "A Brescia vi sono inquietanti analogie con la Campania: nel latte di aziende dei dintorni della città si è recentemente scoperta una presenza di diossine fuori norma; si nota inoltre un’elevatissima incidenza di tumori al fegato.
                                                        Ma il Registro tumori dell’Asl, rassicurante, sostiene, senza dati verificabili, che ciò è imputabile all’eccesso di epatiti e di consumi di alcol (Giornale di Brescia, 10 novembre 2007). Va segnalato che l’ing. Renzo Capra, presidente di Asm, fa parte del Comitato scientifico del Registro tumori dell’Asl, di cui è anche finanziatore.
                                                        Si sostiene che vengono risparmiate 470 mila tonnellate l’anno di emissioni di CO2. ma non si dice che il confronto viene fatto con la discarica e non con il riciclaggio, che consente risparmi di emissioni di CO2 tre volte superiori (AEA Technology. Waste management options and climate change, European Commission, 2001).
                                                        A Brescia si finge di fare la raccolta differenziata. Ma questa viene annullata dal continuo aumento dell produzione dei rifiuti, assimilando gli speciali. In 10 anni, da quando funziona l’inceneritore, il rifiuto indifferenziato da smaltire è sempre rimasto pari a 1,1 Kg/giorno/pro capite, esattamente come la Campania, 5-6 volte superiore a quello indifferenziato dove si fa la RD “porta a porta” con tariffa puntuale (es. Consorzio Priula Treviso). L’inceneritore del resto ha bisogno di rifiuti ed Asm è riuscita a compiere il “miracolo” di mantenere le stesse quantità in 10 anni!
                                                        Per gonfiare i risultati Asm dà i numeri in chilowattora ( 570 milioni ), facendo finta di non sapere che l’unità di misura, fuori dal domicilio privato, è il gigawattora (milioni di KWh) o il terawattora (miliardi di KWh). In verità il megaimpianto di Brescia ( 800.000 tonnellate/anno ) ha una potenza pari ad un decimo di una normale centrale turbogas; il costo impiantistico per MW installato è 5-6 volte quello di una centrale turbogas; la resa è di circa 20% del potere calorifico presente nei rifiuti contro un 55% di una centrale turbogas; la poca energia ricavata è annullata dallo spreco di altri materiali preziosi ( 5-6 mila tonnellate di ferro; 6 mila tonnellate di alluminio; centinaia di tonnellate di rame, ogni anno nelle ceneri, nel caso di Brescia ). Insomma nell’inceneritorista Lombardia, con 13 impianti, il contributo di questi alla produzione di energia elettrica è pari al 2%!
                                                        E’ una macchina dello spreco e antieconomica che si regge solo sugli scandalosi contributi Cip6 - per l’inceneritore di Brescia, oltre 60 milioni di euro l’anno, per 8 anni, il doppio dell’investimento impiantistico!.
                                                        Nel 2006 l'inceneritore Asm è proclamato "campione del mondo", avendo vinto il "Wtert 2006 Industry Award". Sennonché l'Ente premiatore, Wtert, della Columbia University ha tra gli sponsor la Martin GmbH, Germany, produttrice dello stesso impianto Asm." Marino Ruzzenenti, www.ambientebrescia.it

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                                                        • #88
                                                          CITAZIONE (nll @ 15/1/2008, 17:40)
                                                          Una delle frasi che mi irrita di più in queste discussioni è quella "basta fare così..." e giù con lo sproloquio dell'ideuzza del momento elevata a panacea di tutti i mali: ma vogliamo fare un'analisi seria e prendere in considerazione più soluzioni, adattandole allo specifico di ciascuna realtà locale? La soluzione non esiste! Esistono svariate soluzioni che in concorso tra loro sono in grado, quantomeno, di limitare le problematiche legate ai rifiuti.

                                                          Hai ragione, io sono per una gestione personalizzata in base al territorio e volendo i comuni sono già in grado di gestire la cosa dal punto di vista politico. Infatti gli appalti vengono dati in privativa e viene rilasciato un capitolato che l'azienda deve rispettare, per cui le liste civiche dovrebbero anche esprimersi in questo senso.

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                                                          • #89
                                                            CITAZIONE (taote @ 16/1/2008, 15:39)
                                                            Dal Blog di Grillo:...

                                                            Evabbè, abbiamo capito che gli inceneritori hanno le corna e puzzano di zolfo. E' un problema per bresciani, svizzeri, lituani, portoghesi, e resto del mondo. Ci penseremo.
                                                            A Napoli però non ci sono... quindi ndò sta il problema?? :unsure:

                                                            Ripeto, caso mai non fossi stato chiaro. Assodato che si sta discutendo del problema della rumenta campana e che i campani non vogliono che vengano usati gli inceneritori (i loro... quelli degli altri van benissimo! :sick: ).

                                                            La domanda risorge spontanea:

                                                            COME C....AVOLO DEVONO SMALTIRSI LA LORO RUMENTA I CAMPANI????

                                                            Risposte serie, concise e terrestri pls. Lasciamo i biocosi e le torce al plasma alla NASA ed ai romanzi di fantascienza! <_<
                                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                            • #90
                                                              Risposta concisa e terrestre:

                                                              Il biocoso come lo chiami tu ovvero il trattamento meccanico-biologico, è veloce da costruire, non comporta pericoli x ambiente e salute e andrebbe benissimo intanto per ridurre la quantità di spazzatura, recuperarne alcune parti, rendere meno pericolosa la parte residuale compattata, da cui se si volesse, al posto di discarica o incenerimento, si potrebbero produrre cemento sintetico, combustibile, syngas tramite processi a impatto molto basso o quasi nullo.

                                                              Apparte che la torcia al plasma la usano e non è fantascienza, anhe se è costosa e valida piùche altro per i rifiuti tossici, ma il trattamento meccanico-biologico e la dissociazione molecolare esistono e si possono mettere su in poco tempo con costi contenuti.

                                                              Ma contemporaneamente va avviata una seria raccolta differenziata.

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