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    Sono fioccati articoli su questo nuovo strumento per trattare i rifuti. C'è qualche studio a riguardo?
    Che ne pensate?

  • #2
    CITAZIONE (Zedemel @ 13/1/2008, 23:49)
    [MODERAZIONE: Anche se corto, non si cita un intero post. nll]

    Non lo so sinceramente, leggendo di fretta l'articolo del link riportato in un altro topic sul forum sembra tutto bello, anche troppo....ma vorrei approfondire...
    Se trovo qualcosa lo posto qui, puoi fare altrettanto?

    Grazie

    Edited by nll - 14/1/2008, 14:06

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    • #3
      CITAZIONE (Zedemel @ 13/1/2008, 23:49)
      [MODERAZIONE: Anche se corto, non si cita un intero post. nll]

      Puoi leggerei questo e ti fai una idea...

      Edited by nll - 14/1/2008, 14:07
      Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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      • #4
        CITAZIONE (CaloRE @ 14/1/2008, 12:25)
        [MODERAZIONE: Anche se corto, non si cita un intero post. nll]

        Ma quando parla di parti biodegradabili dai batteri, parla di rifiuti che dovrebbero essere messi nel cestino dell'organico? Perchè non si danno incentivi o sconti per chi separa l'organico che è quello che dovrebbe inquinare se non ho letto male? Perchè non si usano aree disabitate per il compostaggio?

        Edited by nll - 14/1/2008, 14:07

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        • #5
          Gli incentivi per chi fa compostaggio domestico ci sono da molte parti, ma non si tratta di contributi statali, sono i singoli Comuni, o i consorzi locali che incentivano questo tipo di raccolta.

          Sul compostaggio esiste una discussione apposita in questa stessa sezione, che tratta anche l'aspetto degli incentivi: è meglio proseguire lì questo argomento.


          ••••••••••••

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          • #6
            THOR (biotrituratore)

            skyTG http://www.skylife.it/videoTg24Single/61701

            FONTE http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=1758

            DETTAGLI TECNICI sono veri ?
            http://archingeo.files.wordpress.com/2008/...rbaninewl11.pdf

            commentate !

            aspetti positivi : non si bruciano rifiuti, riduzione volume,

            aspetti negativi : non può essere tutto così semplice, eventuali fughe NANOPOLVERI (entrano nei polmoni), polvere combustibile=rischio esplosioni? non credo che dividere il rifiuto-polvere formi frazioni davvero pure…

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            • #7
              CITAZIONE (kirlom @ 10/2/2008, 22:30)
              aspetti positivi : non si bruciano rifiuti, riduzione volume,

              aspetti negativi : non può essere tutto così semplice, eventuali fughe NANOPOLVERI (entrano nei polmoni), polvere combustibile=rischio esplosioni? non credo che dividere il rifiuto-polvere formi frazioni davvero pure…

              Mi sa che dovresti leggere meglio i dettagli tecnici. Gli aspetti positivi sono molto, ma molto maggiori. Non c'e' necessita' di grandi impianti, nessuna emissione di fumi, nessuna necessita' di raccolta differenziata estremamente spinta, si produce un buon combustibile dal potere calorico elevato utilizzabile sia nelle centrali termoelettriche sia come base per lavorazioni chimiche e di altro genere che quindi rappresenta un utile, le stesse ceneri della combusione della polvere combustibile sono di tossicita' estremamente ridotta rispetto a quelle degli inceneritori e possono essere in gran parte riciclate, i costi dovrebbero essere molto inferiori a quelli di un inceneritore, non e' soggetto a particolati cautele ambientali o sociali...

              Gli aspetti negativi mi sembrano tutte illazioni.
              Non puo' essere cosi' semplice? Non mi pare semplice. E' una tecnologia piuttosto complessa e sicuramente impegnativa da mettere a punto. Lo han fatto gli italiani, dobbiamo sempre essere i primi a non credere al profeta in patria?
              Le NANOPOLVERI (perche' tutto maiuscolo? :unsure: ) si producono in caso di combustione di materiali metallici o simili, non per trattamento meccanico. Non e' che ora possiamo metterci a ululare alla nanopolvere appena prendiamo in mano un sacchetto dell'immondizia!
              Il rischio esplosioni non e' citato da nessuna parte e non capisco nemmeno bene su quali basi si fonda. Non e' che se un materiale e' combustibile allora deve essere per forza esplosivo. Un vagone di carbone non esplode anche se puo' andare a fuoco.
              La cosa del dividere il rifiuto-polvere non l-ho capita!

              Invece mi pare che questa sia una tecnologia molto promettente, in grado di abbassare la scala a cui trattare i rifiuti che a questo punto puo' tornare ad essere comunale o al massimo consortile per i comuni piu' piccoli.
              Sara' sicuramente una tecnologia da testare sul campo.
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • #8
                L'articolo e' stato pubblicato in un'altra parte del forum a gennaio...

                E stato sviluppata la cosa o e' un altra cosa insabbiata?



                Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.
                Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.
                Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.
                “Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno.
                Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.
                L’impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all’esterno.
                “Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.
                Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.
                Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.
                Roma, 7 gennaio 2008
                La scheda
                Che cosa: Thor (Total house waste recycling) sistema per il recupero e la raffinazione dei rifiuti solidi urbani
                Chi: Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr
                Per informazioni: Paolo Plescia, Istituto di studi sui
                [MODERAZIONE:
                1) Il contributo che hai qui segnalato DEVE essere di tua proprietà, o ne devi possedere l'autorizzazione per la pubblicazione, altrimenti avresti dovuto limitarti a segnalarne il link, perché lo si possa leggere nel contesto in cui è stato pubblicato. Senza informazioni ulteriori circa i tuoi diritti alla pubblicazione, l'articolo verrà rimosso;
                2) Rispetta la suddivisione degli argomenti nelle sezioni. Il tema NON è trattato con le biomasse, ma in questa sezione, dove è stata spostata la tua discussione, inglobandola nella discussione già esistente che tratta lo stesso argomento. nll]

                ci soono novita'

                sembra tutto svanito,,,,
                Ultima modifica di nll; 12-05-2008, 07:54. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                • #9
                  Mah....come separa?...se' e solo meccanico sara'per flotazione?
                  Ciao
                  __________________________________________________ ___________________________________________
                  Stirling

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    CITAZIONE (kirlom @ 10/2/2008, 22:30)
                    aspetti positivi : non si bruciano rifiuti, riduzione volume,

                    aspetti negativi : non può essere tutto così semplice, eventuali fughe NANOPOLVERI (entrano nei polmoni), polvere combustibile=rischio esplosioni? non credo che dividere il rifiuto-polvere formi frazioni davvero pure…

                    Mi sa che dovresti leggere meglio i dettagli tecnici. Gli aspetti positivi sono molto, ma molto maggiori. Non c'e' necessita' di grandi impianti, nessuna emissione di fumi, nessuna necessita' di raccolta differenziata estremamente spinta, si produce un buon combustibile dal potere calorico elevato utilizzabile sia nelle centrali termoelettriche sia come base per lavorazioni chimiche e di altro genere che quindi rappresenta un utile, le stesse ceneri della combusione della polvere combustibile sono di tossicita' estremamente ridotta rispetto a quelle degli inceneritori e possono essere in gran parte riciclate, i costi dovrebbero essere molto inferiori a quelli di un inceneritore, non e' soggetto a particolati cautele ambientali o sociali...

                    Gli aspetti negativi mi sembrano tutte illazioni.
                    Non puo' essere cosi' semplice? Non mi pare semplice. E' una tecnologia piuttosto complessa e sicuramente impegnativa da mettere a punto. Lo han fatto gli italiani, dobbiamo sempre essere i primi a non credere al profeta in patria?
                    Le NANOPOLVERI (perche' tutto maiuscolo? ) si producono in caso di combustione di materiali metallici o simili, non per trattamento meccanico. Non e' che ora possiamo metterci a ululare alla nanopolvere appena prendiamo in mano un sacchetto dell'immondizia!
                    Il rischio esplosioni non e' citato da nessuna parte e non capisco nemmeno bene su quali basi si fonda. Non e' che se un materiale e' combustibile allora deve essere per forza esplosivo. Un vagone di carbone non esplode anche se puo' andare a fuoco.
                    La cosa del dividere il rifiuto-polvere non l-ho capita!

                    Invece mi pare che questa sia una tecnologia molto promettente, in grado di abbassare la scala a cui trattare i rifiuti che a questo punto puo' tornare ad essere comunale o al massimo consortile per i comuni piu' piccoli.
                    Sara' sicuramente una tecnologia da testare sul campo.
                    ..... a me sembra una tecnologia promettente, comunque innovativa, ma come è possibile che non vi siano emissioni ???....

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                    • #11
                      se la citazione scritta nel post precedente non puo essere pubblicata, per favore la tolga mmediatamente dal forum non era nella mia volonta pubblicare cose non consentite.

                      provvedero quanto prima eventualmente a segnalare il link dell'articolo.

                      venendo alla questione trattata vorreisapere se ci sono sviluppi concreti riguardo alla evoluzione di questo modo di smaltire i rifiuti.
                      saluti

                      Commenta


                      • #12
                        scusate se m'intrometto,
                        ma con quale energia funzionerebbe l'impianto?

                        chi finanzia la costruzione?
                        chi decide dove costruire impianti del genere?

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                        • #13
                          "L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno." e non deve stare sempre acceso.

                          chi finanzia la costruzione? siamo sempre noi quelli che paghiamo.. dobbiamo solo sperare che i nostri soldi vengano spesi bene!

                          chi decide dove costruire impianti del genere? Sono sempre loro.. ma dovrebbe essere + semplice per le dimensioni contenute.
                          molto interessante il fatto che il THOR può essere montato su un camion o su navi.. così ce lo "subiamo" un pò ciascuno ; )
                          «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

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                          • #14
                            si è saputo qualcosa di nuovo sul thor?

                            Commenta


                            • #15
                              L'ultima notizia ufficiale sul Thor è di una nuova installazione a Sommariva in provincia di Cuneo, in collaborazione con Buzzi Unicem che ha un accordo di esclusiva per gli utilizzi nelle cementerie e un impianto a Fontenuova (RM) per trattare il sovvallo della differenziata.

                              Assing - Accordo Buzzi Unicem- Assing

                              Quindi il progetto Thor è ancora vivo.
                              Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                              • #16
                                confermo! Io ho scritto direttamente al suo inventore Paolo Plescia.

                                Da Domani mattina potete trovare l'articolo. sul mio blog.
                                Poi vi posto il link,
                                Il mio sito:www.unmondodifferente.com Campagne, iniziative, notizie, comportamenti per avere un mondo piu pulito, risparmiare soldi ed evitare sprechi di energia.

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                                • #17
                                  ecco il link all'articolo:

                                  Un Mondo Differente: AGGIORNAMENTO: Thor, il riciclaggio " indifferenziato "
                                  Il mio sito:www.unmondodifferente.com Campagne, iniziative, notizie, comportamenti per avere un mondo piu pulito, risparmiare soldi ed evitare sprechi di energia.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da romana Visualizza il messaggio
                                    ..... a me sembra una tecnologia promettente, comunque innovativa, ma come è possibile che non vi siano emissioni ???....
                                    Infatti le emissioni ci sono. Nella produzione di energia elettrica necessaria al suo funzionamento.

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                                    • #19
                                      Questa è stata la risposta di Paolo Plescia alla mia lettera in cui chiedevo chiarimenti:

                                      le emissioni del combustibile THOR sono paragonabili a quelle
                                      prodotte da un impianto a biomasse, essendo la frazione organica preponderante. Le
                                      emissioni dannose in un incenerimento o in un impianto a biomasse sono ascrivibili a
                                      tre situazioni differenti:
                                      1. presenza di plastiche con cloro, che danno luogo a diossine
                                      2. presenza di metalli e inerti, che apportano ceneri con metalli
                                      3. presenza di composti organici che bruciano a temperature molto elevate e, a
                                      temperature di combustione normali, formano idrocarburi policiclici aromatici
                                      Per le prime il sistema THOR determina la conversione del cloro organico (es. PVC)
                                      in cloro inorganico (normale NaCl o CaCl2) che risulta semplice da togliere dalla
                                      miscela del combustibile e comunque non pericoloso
                                      Per le seconde i metalli vengono tolti prima della micronizzazione, come gli inerti,
                                      e pertanto il contenuto di incombusti si riduce drasticamente nel finale
                                      Per i composti organici, la micronizzazione porta ad un abbassamento delle
                                      temperature di combustione, determinando così una combustione completa
                                      Può trovare informazioni più specifiche nel nostro sito LISA - Laboratorio con l'Industria per la Sicurezza Ambientale

                                      PP
                                      Scultrice:

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Grazie scultrice.e grazie a Paolo Plescia che ancora una volta si è domostrato molto disponibile a fornire informazioni su Thor.

                                        nella tabella in questa pagina si possono vedere anche alcuni dati tecnici.

                                        Dati tecnici sul combustibile THOR
                                        Il mio sito:www.unmondodifferente.com Campagne, iniziative, notizie, comportamenti per avere un mondo piu pulito, risparmiare soldi ed evitare sprechi di energia.

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                                        • #21
                                          Non sono ancora in grado di giudicare e mi ci vorrà un pò perchè devo capire dei dati e dei meccanismi scientifici che non sono alla portata di tutti però ho la sensazione che come al solito in Italia si preferisce dare la precedenza a progetti stranieri piuttosto che avvalersi dei nostri scienziati italiani!!!
                                          Scultrice:

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da CaloRE Visualizza il messaggio
                                            L'ultima notizia ufficiale sul Thor è di una nuova installazione a Sommariva in provincia di Cuneo,
                                            Se stanno provvedendo ad una nuova installazione possiamo dire che la fase sperimentale sia finita?
                                            sapete se ci sono altre installazioni in programma?
                                            «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

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