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Lavorare al gassificatore di Malagrotta

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  • Lavorare al gassificatore di Malagrotta

    Ciao a tutti sono totalmente inesperto nel campo comunque vi scrivo solo per un consiglio riguardo all'impianto gassificatore Thermoselect che è entrato in funzione alla discarica di Malagrotta a Roma.
    da quanto ho capito è anche difficile misurare i livelli di diossina nell'aria...vallo a sapere se le emissioni sono fuori pericolo o no...
    Il fatto che a Karlsruhe lo abbiano chiuso vorrà dire qualcosa, e in europa c'è solo qui a ROma dove c'è il monopolio di ***I NOMI VANNO SCRITTI SOLO CON PROVE CERTE e FIRMANDOSI CON PROPRIO NOME E COGNOME VERO E VERIFICABILE!!! nll***, che sta a braccetto con i politici..capace di mettere a tacere qualsiasi scandalo.
    E' la discarica più grande d'europa, e ci sono intorno altri impianti come la raffineria...sarà l'area più inquinata d'Italia!
    forse mi sto facendo un terrorismo psicologico, sono troppo salutista o faccio bene a dubitare? devo prendere una decisione importante e quindi vi sarei grato se potete dirmi se ci sono effettivi rischi per la salute a lavorare in tale area oppure posso stare tranquillo. Spero di non essere troppo fuori tema.
    grazie!
    Ultima modifica di nll; 19-12-2008, 09:22.

  • #2
    Non mischierei le due cose, infatti per un inceneritore chiuso (quello che citi), ve ne sono molti altri in funzione e altri ancora in nuova costruzione. Man mano che la tecnologia evolve, è sempre maggiore l'attenzione verso l'abbattimento degli inquinanti e il maggior sfruttamento energetico nel funzionamento di questi inceneritori, al punto che anche il nome è cambiato e si preferisce chiamarli termovalorizzatori, proprio in virtù di queste migliorie apportate.

    I termovalorizzatori non sono certamente a emissioni zero, ma il conto va fatto con l'alternativa: siamo certi che bruciare i cumuli per strada produca meno diossina di un termovalorizzatore di ultima generazione? Siamo certi che le discariche, con l'ingombro del suolo, i percolati, i miasmi, l'impatto estetico, siano più ecologiche di un termovalorizzatore?

    Prima di lanciare critiche gratuite, occorre valutare quali siano le alternative e presentarle contestualmente alle critiche stesse, allora sì che siamo di fronte a critiche costruttive che possono essere prese in considerazione.

    Io sono ecologista, non un controtuttista.

    ••••••••••••

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    • #3
      Guarda, ti rispondo proprio perchè ho appena avuto un'offeta simile. Premettendo che ho lavorato anche in due centrali a biomasse, posso dirti questo:

      -in una centrale a biomasse, perfettamente in regola dal punto di vista legale/ambientale, ti ritrovi coperto di ceneri da quando entri a quando esci; naturalmente, ti tocca anche respirarle...
      E i fumi sono il meno, le ceneri vengono dallo svuotamento delle tramogge e dei silos, dagli inevitabili sversamenti a terra, da tutti i posti dove si va ad annidare etc...
      Negli impianti di termovalorizzazione, di solito è molto peggio.

      -dove ci sono i rifiuti, c'è proprio di tutto... avevo lavorato in un impianto di differenziazione e mi sono preso un sacco di infezioni e malattie strane, per la maggior parte combattute poi con successo (aggiungendo del lisoform alla pasta lavamani ed al bagnoschiuma) e cessate col mio allontanamento dall'impianto.

      -un impianto di termovalorizzazione è una miscela fra le due cose precedenti, e stando a quel che ho visto sul posto, è l'ultimo posto dove vorrei andare a lavorare...

      -mi hanno presentato il capo impianto (ingegnere).. come anche quelli delle centrali a biomasse, era tutto nero di fuliggine e pieno di cerotti... sembrava un minatore appena uscito dalla miniera di carbone, Ti lascio pensare in che stato possono essere il capo manutenzione che sta sotto di lui, gli operai che stanno ancora più sotto, e queli delle cooperative che sono all'ultimo gradino...
      Quelli della coop che laoravano in centrale con me erano moldavi, al rientro per le ferie li hanno fermati in frontiera per una visita medica... appena li hanno guardati in faccia, hanno pensato che fossero gravemente malati: naturalmente, avevano solo gli occhi rossi per la congiuntivite, e con il colorito grigio per la polvere che era penetrata sottopelle... però avevano un aspetto terrificante, sembravano zombie.

      MA....

      -devi valutare anche la tua situazione economica... di questi tempi, meglio non essere troppo schizzinosi...
      -non hai specificato quale mansione avresti: ovviamente, se fai il ragioniere in contabilità, non avrai grossi problemi (non quanti ne hanno invece gli operai)
      -puoi anche accettare per un tempo determinato, dove cercherai di approfondire al massimo le tue conoscenze tecniche ed amministrative, e cercare un'altro posto appena possibile. Farsi le ossa in un impianto, apprendere tecnica e teoria e la visione generale della tecnologia usata, è sempre utilissimo per le proprie attività future.

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      • #4
        Mi metterebbero nel reparto di trattamento acque, praticamente il percolato della discarica. Comunque ho mio fratello e mio cognato che lavorano al gassificatore vero e proprio e non hanno tutti quei disagi. L'unica mia preoccupazione è l'aria, perchè tutti quelli che abitano nei dintorni si lamentano e hanno protestato quando hanno visto che stavano aprendo un altro impianto che secondo loro avrebbe perggiorato ulteriormente la situazione. Ho intenzione di accettare l'offerta e poi periodicamente andare all'Arpa Lazio, che ha iniziato a fare controlli dell'aria, e informarmi se le emissioni sono accettabili.

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        • #5
          livingreen quello che hai scritto è terrificante!

          Chi frequenta il forum dovrebbe essere a conoscenza che prima di arrivare ad installare un impianto del genere bisogna fare altri passi indubbiamente meno costosi.
          Bisogna dirlo a tutti.. e non si tratta di essere disfattisti.

          PS: Non è il caso di parlarne su questo thread che rischiamo di uscire fuori tema
          «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

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          • #6
            Non è terrificante, è la realtà di molte aziende italiane (non necessariamente inceneritori). E non è detto che siano questi i più inquinanti...
            Comunque,
            Chi frequenta il forum dovrebbe essere a conoscenza che prima di arrivare ad installare un impianto del genere bisogna fare altri passi
            non è proprio giusto.
            Non è una questione di impianto...
            Quello che bisogna pretendere sono l'installazione dei filtri, i controlli ferrei, e la certificazione ISO9000 e 140000. Chi non è certificato deve accontentare solo l'ARPA...

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