Benvenuto a koli83..

se tu usi il termine "termovalorizzatore", io potrei usare il termine "cancrovalorizzatore" che comunque sarebbe più appropriato.

Almeno su questo forum dovremmo evitare di usare termini errati che deviano l'opinione dei lettori meno informati.

Ciao grazie per il benvenuto. Indipendentemente da come lo vuoi chiamare penso che la formuletta che cerco sia uguale e mi serve per la tesi dato che sto valutando le prospettive di termovalorizzazione della frazione umida e secca dei rifiuti della mia regione Se qualcuno è cosi gentile da fornirmela dato che nonostante le ricerche nn riesco ancora a trovare nulla

Per ora Ti anticipo che all'inceneritore è destinato ufficialmente soltanto il CDR che non è composto da rifiuti organici ma soltanto da materiali con potere calorifero maggiore ossia prevalentemente plastica, carta e legno che tra l'altro sono i materiali + riciclabili.

provo ad informarmi. quanto tempo ho?

Si lo so infatti per l'organico ho gia fatto tutta la valutazione con impianti di digestione anaerobica, ovviamente so che l'incenerimento nn è la soluzione ottimale. Mercoledi mattina devo portare i risultati al prof oggi pomeriggio metto su il foglio di calcolo excel per l'analisi economica di questi impianti. Ti ringrazio per la disponibilità

mmm.. hai scelto un argomento abbastanza tosto per la tesi.

devo dirti che al momento non ho trovato una formula generale ma credo dipenda dal modello dell'impianto e del potere calorifico inferiore del CDR.

Posso dirti per esempio che un termoSvalorizzatore che - secondo la legge di conservazione della massa) - trasforma 36.000 t/anno di risorse riciclabili (ipotizzando p.c.i. 2.500 Kcal/Kg) in inquinanti altamente tossici che ci troveremo per circa il 30% in discariche speciali, e la rimanente parte in aria e acqua, può produrre 9 GWh/anno (secondo il costruttore).

dovresti scalare l'energia necessaria per produrre altre 36.000 tonnellate di materie (prevalentemente plastica, carta e legno) e considerare la quantità di acqua, petrolio (per la plastica) ed alberi (anche per la carta) creare nuove materie prime. Anche l'estrazione del petrolio ha un costo non indifferente anche in termini di energia.

Poi se vuoi entrare nello specifico dovresti considerare che i costi sanitari per l'aumento delle patologie derivate da inceneritori avranno un bel peso.

Se riuscirai a fare i calcoli capirai perché un inceneritore valorizza soltanto il portafoglio dei pochi eletti.

PS: dimenticavo.. in uscita ci saranno anche gli scarti degli additivi per bruciare il CDR che hanno un bel peso.

Che dipendesse dal potere calorifico inferiore lo immaginavo analizzando i dati di altri impianti ho verificato che più o meno ogni 100000 ton/anno son 10 MW di impianto. Cmq grazie per l'aiuto