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Riciclaggio pneumatici usati

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  • Riciclaggio pneumatici usati

    Il progetto e' interessante :
    - Recuperare i pneumatici
    - Riciclare, e ottenere granulare
    - usarlo per cementifici , e altri materiali Edili
    - Paese che lo riutilizza c'e'.
    Sara' una raccolta nazionale .

  • #2
    Anzitutto benvenuto in EnergeticAmbiente.it, se poi ti va di raccontarci qualcosa di te, sappi che ci sono apposite discussioni in "Comunicazioni al Forum".

    Sul tema del recupero degli pneumatici ne abbiamo parlato in altre discussioni, forse intendevi aggiungere qualche riferimento che è però rimasto intrappolato nella tua tastiera?

    Già ora esiste, come per gli oli usati, anche un consorzio obbligatorio per il ritiro delle gomme dai gommisti, che pure pagano per conferire il prodotto da conferire nei centri di recupero dei vari materiali che lo compongono.

    Non occorre rivolgersi all'estero, si tratta di una realtà da tempo operante anche in Italia.

    ••••••••••••

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    • #3
      riciclaggio pneumatici

      Grazie per il Vostro gradito intervento.
      Sono a conoscenza della realta' italiana , la mia idea non e' riferita solo all'italia , ma al riutilizzo granulare ottenuto , per usarlo in altri paesi , che necessitano di tale prodotto.

      Voi ne avete un' idea a riguardo ?

      Grazie

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      • #4
        Quel che si recupera in Italia rimane nel nostro paese, perché viene interamente utilizzato, quindi non si pone il problema.

        Lo sviluppo cinese richiede quantità sempre crescenti di energia e di materie prime per accompagnare le necessità delle proprie industrie, per questo motivo la Cina importa tutto quel che riesce in materie prime, ma non bastano, allora acquista rifiuti da riciclare, anche indifferenziati, che poi tratta per ricavarci quel che ancora le manca in termini di materiali per le sue lavorazioni.

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        • #5
          Originariamente inviato da zigurat56 Visualizza il messaggio
          - Riciclare, e ottenere granulare
          - usarlo per cementifici , e altri materiali Edili
          in che maniera, il granulare verrebbe usato nei cementifici?
          «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

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          • #6
            La riduzione in granulare è la prima fase del recupero, che serve soprattutto per separare la gomma dal metallo e dalla tela, poi si differenziano le applicazioni.

            Per gli pneumatici ancora in buono stato generale, è possibile rimuovere la maggior parte del battistrada, che viene trasformata in granulare di gomma, mentre allo pneumatico viene ripristinato un nuovo battistrada e rivenduto come "rigenerato", con prestazioni vicine al nuovo, ma a un prezzo decisamente più basso.

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            • #7
              già che ci siamo.. ricordo anche quest'altra discussione in tema:

              http://www.energeticambiente.it/inqu...invernali.html
              Fare si può! Volerlo dipende da te.

              Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

              Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
              Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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              • #8

                Note di Moderazione:



                Forse si dovrebbe prendere in considerazione il processo di pirolisi del pneumatico, tale processo è abbastanza "elastico" e può essere rivolto al recupero dei materiali oppure alla produzione d'energia. I gas possono essere a sua volta riutilizzati e/o venduti.


                Note di Moderazione:



                Il riutilizzo è limitato a ristretti campi d'utilizzo e poi i cementifici emettono nell'aria tutti i gas di scarico senza alcun filtro (per loro non è conveniente).
                Non sono a conoscenza se ci sia un Paese che riutilizza i pneumatici ma mi piacerebbe sapere il nome ed il tipo di riutilizzo.
                Ultima modifica di nll; 17-07-2010, 11:17. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                • #9
                  Giangi1964, in Italia non è consentito bruciare pneumatici in aria aperta (senza filtri) e gli impianti che utilizzano CDR, pneumatici compresi, devono relazionare tutto quel che utilizzano e le scorie che ne ricavano (ceneri), nonché il corretto smaltimento dei filtri esausti.

                  Non esiste che vi siano cementifici che legalmente brucino pneumatici senza alcun filtro, chi viola la Legge, se ne conosci qualcuno, va denunciato.

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                  • #10

                    Note di Moderazione:



                    Sì hai ragione ma i filtri per un'azienda rappresentano un costo e quindi non vengono rinnovati quando si dovrebbe cambiarli, speso e volentieri trattengono solo le particelle di grandi dimensioni e non le altre ecc.... Ti posso dire ciò perchè la mia esperienza di chimico mi ha portato a "toccare con mano" quanto ho citato sopra.
                    Ultima modifica di iP Tom; 17-07-2010, 16:31. Motivo: moderazione

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                    • #11
                      Giangi, i forni rotativi per la cottura del klincker nel nostro paese sono monitorati da un sistema di rilevamento in continuo che trasmette i risultati delle analisi alle Arpa provinciali le quali trasmettono in tempo reale al centro di raccolta di Roma ( servono per il calcolo della CO2 e sono il motivo del nostro debordare di emissioni rispetto a quelli che comperano nel 3° mondo il cemento) . Il sistema è propgrammato per l'interruzione del ciclo dopo poco tempo dal rilevamento del superamento dei limiti. Se sei a conoscenza di cementerie che non rispettano il protocollo e riescono a emettere senza essere monitorate , dovresti denunciarle invece di generalizzare senza fare nomi. Se controlli i bilanci degli ultimi anni dei grandi gruppi cementieri , l'abbattimento degli inquinanti è costato una buona parte degli investimenti , non penso che abbiano investito per emettere più di prima.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Giangi1964
                        ...la mia esperienza di chimico mi ha portato a "toccare con mano" quanto ho citato sopra...
                        Se la tua esperienza di chimico ti ha portato a rilevare quello, il tuo dovere di cittadino è far partire immediatamente una denuncia: quel che dici è un reato e va perseguito!

                        Nessuno dice che i filtri siano poco costosi, ma rientrano nelle spese d'esercizio di quegli impianti. La sostituzione periodica non è facoltativa e i filtri rimossi sono monitorati come giustamente fa notare Sulzer1.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                          Se la tua esperienza di chimico ti ha portato a rilevare quello, il tuo dovere di cittadino è far partire immediatamente una denuncia: quel che dici è un reato e va perseguito!
                          L'obbligo di segnalare operazioni non corrette fa parte della deontologia professionale del chimico iscritto all'albo; la non ottemperanza può prevedere anche la radiazione dall'albo oltre alle altre conseguenze legali della ommessa segnalazione.

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