Pirolisi scarti alluminio - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Pirolisi scarti alluminio

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Pirolisi scarti alluminio

    Buongiorno a tutti,
    vorrei realizzare un piccolo impianto pilota per la pirolisi di scarti derivanti dalle lavorazioni meccaniche (alluminio).
    Vorrei chiedere se qualcuno ha esperienza a riguardo e può darmi alcune info riguardo i dettagli del processo od indirizzarmi verso libri/siti...
    Ho difficolta a trovare documentazione riguardante le reazioni chimiche che si innescano e di tempi necessari, nonché modelli matematici riguardanti il processo.
    Ringrazio anticipatamente.

    Stephan

  • #2
    Ciao caro prova a dare un'occhio qui

    Donau Carbon Technologies s.r.l.: Pirolisi degli Scarti di Alluminio

    cordialmente

    Francy

    Commenta


    • #3
      Ciao Francy,
      ti ringrazio della risposta.. ho parlato con Mr. Donau, ma io sono interessato alla teoria del processo...ed al dimensionamento dell'impianto..Lui vuole vendere un impianto non spiegarmi...
      Buona Giornata

      Stephan

      Commenta


      • #4
        Uhm... ma quello a me sembra un comune essiccatore di torniture per fonderia, con l'eccezione del (presunto) recupero di calore.
        Di solito, bisogna consumare un sacco di gas per essiccare tutta l'acqua dei lubrorefrigeranti, e il postcombustore è obbligatorio a causa del trascinamento di polveri. Nelle fonderie, si tratta dell'impianto più inquinante.
        Spero solo che per pirolisi non si intenda "che se ne ricava energia", perchè è tutto il contrario...Al massimo, puoi sperare di spendere meno mettendo un recuperatore al camino... ma voglio vedere chi va poi a pulirlo!

        http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...90491159,d.bGg
        http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...90491159,d.bGg
        http://timglobalmedia.com/events/wp-...ent_Brizzi.pdf

        La Sesia Online | Cronaca

        Commenta


        • #5
          ciao carissimo living

          si è vero !

          la soluzione di "pulitura" dell'alluminio via pirolitica , prima della rifusione, è la peggiore in assoluto per quel che riguarda sia gli inquinanti(aria, acqua) sia il consumo energetico

          purtroppo , sthefan chiedeva esplicitamente descrizioni sul metodo di depurazione Al per pirolisi ..

          Chiaramente , l'alluminio è preferibile riciclarlo , piuttosto che estrarlo dalla bauxite (processo oneroso sia in termini di consumi energetici , sia in termini di inquinanti prodotti , sia in termini di sfruttamento risorse minerali).

          Dipende dal processo di riciclo adottato .( http://www.aluplanet.com/documenti/a...enti/Cap13.pdf )

          cordialmente

          Francy
          Ultima modifica di innominato; 10-04-2015, 17:59.

          Commenta


          • #6
            Ciao a tutti...

            Ciao Francy...
            Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
            Chiaramente , l'alluminio è preferibile riciclarlo , piuttosto che estrarlo dalla bauxite (processo oneroso sia in termini di consumi energetici , sia in termini di inquinanti prodotti , sia in termini di sfruttamento risorse minerali).
            ......concordo. Io qui ci ho passato l'infanzia fino all'età di 10 anni, e sempre con problemi di salute sopratutto respiratori. Erano dovuti alle sostanze chimiche (acido solforico e soda caustica) di cui facevano gran uso negli impianti; per non parlare poi delle polveri provenienti anche dalla super centrale termoelettrica a carbone...il tutto a poche decine di metri da dove abitavo. Ovviamente non esisteva alcun controllo per le emissioni e l'inquinamento, e tanto meno alcun interesse per la salute di chi viveva e vive ancora li.
            Un vero schifo....

            PORTOVESME: FANGHI ROSSI ANCORA INCUBO PER GLI AMBIENTALISTI

            Scusatemi per l'OT..ma quando ci penso mi vengono i brividi ancora oggi.....

            Saluti
            Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

            Commenta


            • #7
              Allora.. Diciamo che quello è un semplice essicatore per trucioli, il post combustore io l'avevo inteso più per poter bruciare i composti organici.Vorrei fare un bilancio massa/energia di ogni fase, ma mi mancano le basi sulla chimica del processo.E francy ha inteso perfettamente, il mio intento è quello di ottenere alluminio, non recuperare energia, anche perché sono convinto che dovrebbe esistere un punto di equilibrio dove i contaminanti organici presenti nell'alluminio, sono sufficienti per fornire l'energia per essiccare altro truciolo...l'uso del post per abbattere le polveri risponde ad una norma specifica?Buona serata Ste

              Commenta


              • #8
                ciao stephan ,vai tranquillo che anche il grande living aveva capito bene , comunque secondo me si potrebbe procedere alla pulitura dei truccioli di alluminio , con metodi a solvente e recupero .. cosa ne pensi?

                Renato , capisco perfettamente il tuo messaggio , ed hai fatto bene a segnalarlo

                Commenta


                • #9
                  Con i contaminanti presenti nella massa non autosotieni certamente la temperatura, sono quantità davvero misere. La maggior parte è acqua, e per questo si chiama "essiccatore", e siccome l'acqua è pericolosissima in una fonderia bisogne asciugare perfettamente tutto il materiale. Quello che ho visto io aveva un bruciatore con un ugello da 3 pollici che faceva una fiamma di una decina di metri di lunghezza, e il materiale aveva così pochi contaminanti che non prendeva fuoco niente (giustamente, altrimenti avrebbe presofuoco anche l'alluminio).

                  I fumi grassi e gli incombusti si accumulano nelle condotte prima del postcombustore, e se non viene pulito ad intervalli regolari ogni tanto prendono fuoco come nei camini di casa oppure esplodono (le condotte ed il postcombustore sono zeppe di portelli antiesplosione).

                  Alla fine, il processo è uno dei più energivori nell'ambito delle fonderie, e la grande quantità di polveri è praticamente ingestibile. Filtra, brucia, pulisci come ti pare, ogni settimana ti ritrovi con venti centimetri di polvere sulle capriate del capannone, ed alla prima esplosione tutte queste tonnellate di polvere ti cadono tutte in testa...

                  E' uno dei processi più energivori e sporchi che esistano.

                  Per le emissioni si deve stare attenti, si rischia il penale (vedi link precedente). Io non mi occupo più di emissioni, ma tutto comincia dal decreto 152/del 2006 che ormai sarà già stato rivisto venti volte fra aggiornamenti, nuove leggi e recepimenti di direttive europee

                  Commenta


                  • #10
                    Ciao Living,
                    ti ringrazio per le risposte.. probabilmente il semplice essiccatore ha questi problemi considerando anche il fatto che ci butti dentro trucioli altamente reattivi, per il discorso energetico ho visto anche deoleatori per trucioli, quindi ero convinto che ci fosse maggior quantità di inquinante utilizzabile per il processo.
                    Lo stesso processo vedo che però viene usato anche per rimuovere i film dalle lastre di alluminio (ad esempio lattine), qui hai gli stessi problemi?
                    Nei due casi, vorrei capire cosa entra (contaminanti) e cosa esce (fumi) e le velocità di processo.
                    I uno dei link ho letto che i fumi in uscita vengono passati nel post combustore per abbatterli.. ma per quanto tempo ed a che temperatura? ci sono norme che definiscono ciò?..non sapete indicarmi letteratura specifica s tali processi?
                    :-)

                    Commenta

                    Attendi un attimo...
                    X