A Brescia il miglior termovalorizzatore del mondo - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

A Brescia il miglior termovalorizzatore del mondo

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #31
    CITAZIONE (Armando de Para @ 4/2/2007, 20:08)
    l'idrogeno è una bufala se dipende da fonti fossili, con fonti alternative non è una bufala ma una delle possibili soluzioni (alla quale personalmente credo ancora poco)

    Dovevo specificare idrogeno per uso "automotive" diverso da un uso tipo questo: WIRELESS ENERGY LINE

    Commenta


    • #32
      CITAZIONE (Proxima @ 5/2/2007, 15:08)
      CITAZIONE (Armando de Para @ 4/2/2007, 20:08)
      l'idrogeno è una bufala se dipende da fonti fossili, con fonti alternative non è una bufala ma una delle possibili soluzioni (alla quale personalmente credo ancora poco)

      Dovevo specificare idrogeno per uso "automotive" diverso da un uso tipo questo: WIRELESS ENERGY LINE

      Due anni fa ho visto le prime broucure, ho chiamato e scritto ma non erano pronti...
      L'anno scorso mi sono ricordato e ho richiamato e riscritto, ma non erano pronti!!!
      Quest'anno????
      Avevano un progetto pilota che sfruttava il fotovoltaico per la produzione di idrogeno che veniva stoccato e poi utilizzato nel momento di bisogno, ipotizzavano questa applicazione per casette di montagna abbastanza isolate e frequentate per pochi mesi all'anno...
      Il responsabile del progetto mi disse che non erano pronti e che il progetto pilota rischiava di fallire per i costi astronomici, devo rivedere le email, ma dovrebbe essere andata così. <img src=">

      Commenta


      • #33
        Il bilancio energetico per produrre idrogeno è ovviamente in passivo, come per qualunque altro combustibile, del resto, se ci mettiamo ad analizzare la cosa seriamente. Il vantaggio risiede nella possibilità di utilizzare fonti pulite e rinnovabili per produrre idrogeno, certamente meglio utilizzabile come combustibile e come carburante rispetto al solare FV e all'eolico, per esempio, e altrettanto pulito, in quanto il prodotto della combustione dell'idrogeno è l'acqua.

        Sugli inceneritori. Non bisogna confondere i termovalorizzatori, con gli inceneritori, sebbene molti inceneritopri di vecchia concezione hanno in progetto la riconversione in termovalorizzatori.
        Si incenerisce il rifiuto combustibile non riciclabile per ridurne il volume (e non per aumentarlo, come qualcuno ha scritto qualche post fa), in modo da diminuire la quantità di materiale da conferire in discarica. Certamente non è una soluzione ottimale, perché va persa una risorsa per il teleriscaldamento e per la produzione di energia elettrica e questi non sono proprio tempi per favorire di questi sprechi.
        Per i filtri c'è sempre la possibilità di far meglio e nelle nuove centrali, siano esse termoelettriche, o inceneritori, questi nuovi filtri vengono installati. Rimane il problema di adeguare gli impianti esistenti e di mantenerli tutti, nuovi e vecchi, sempre aggiornati allo stato dell'arte in materia di filtraggio.

        Mi fa piacere avere un termovalorizzatore vicino a casa? Sì, rispondo, se l'alternativa è una fossa dove i compattatori scaricano di tutto e presto l'aria nei pressi diventa irrespirabile, ed è proprio l'alternativa che mi si pone in questi giorni: uno dei siti proposti per una eventuale discarica alternativa al termovalorizzatore è posto a 500m da casa mia!

        L'impianto che separa il riciclabile direttamente dall'indifferenziato è simile ad altri già in funzione da anni in Germania e prevede l'utilizzo di una combinazione di tecniche che, sfruttando le diverse caratteristiche fisiche, separano man mano un materiale dall'altro lungo la catena sulla quale viene fatto viaggiare il pattume. Solo il grosso dell'umido è separato già nella prima cernita grazie al riconoscimento ottico del sacchetto e conferito direttamente al compostaggio (anche il sacchetto stesso è compostabile).
        Questo impianto è in funzione dal 2000 e forse richiede già qualche intervento di manutenzione straordinaria, in quanto dalla scorsa estate ha iniziato a diffondere cattivi odori, cosa che prima non faceva. Spero che si intervenga presto e che se vi sono problemi di finanziamenti, che arrivino. L'idea era quella che i costi dell'impianto si sarebbero pagati da sé, con la vendita del materiale riciclato, ma evidentemente non è sufficiente. Allora perché non assegnargli anche parte del ricavo sulla raccolta rifiuti, quella parte che sarebbe stata destinata alla discarica di tutto il materiale che invece è stato riciclato?

        ••••••••••••

        Commenta


        • #34
          CITAZIONE
          Il bilancio energetico per produrre idrogeno è ovviamente in passivo, come per qualunque altro combustibile

          Se fosse così come dici, ad esempio la benzina e il gasolio prodotti dal petrolio costerebbero energeticamente di più di ciò che rendono.. non mi sembra che sia così, stessa cosa dicasi per le spremitura dell'olio vegetale etc...

          CITAZIONE
          Non bisogna confondere i termovalorizzatori, con gli inceneritori

          Non ho capito la differenza.

          CITAZIONE
          Solo il grosso dell'umido è separato già nella prima cernita grazie al riconoscimento ottico del sacchetto e conferito direttamente al compostaggio (anche il sacchetto stesso è compostabile).

          Immagina che il sacchetto blu del compostaggio per sbaglio sia pieno di antibiotici scaduti ed immagina che per sbaglio finisca in una vasca per la produzione di biogas....
          Non è solo immaginazione...è già successo e succederà sempre!!!

          Commenta


          • #35
            Il bilancio energetico è cosa diversa dal bilancio economico, forse qui stanno i tuoi dubbi, AdP. Anche per produrre il petrolio, se vogliamo andare a fondo, la Terra ha speso energia che in parte le è arrivata dal Sole, ma noi tendiamo a trascurare un fatto così lontano da noi nel tempo.

            Anche il petrolio, dal punto di vista inquinamento, potrebbe essere considerato pulito alla stregua dei biocombustibili, perché come questi ultimi non fa che restituire, nella combustione, quelle sostanze che in vita aveva prelevato dall'ambiente per il proprio ciclo vitale (il petrolio è il frutto della trasformazione di materiale organico del passato remoto). Il punto è che il bilancio degli inquinanti va in equilibrio solo se si immettono nell'ambiente nella stessa misura e nello stesso luogo da dove sono stati prelevati e possibilmente in tempi ravvicinati, cosa evidentemente non più possibile col petrolio.

            Un inceneritore può non essere un termovalorizzatore, mentre un termovalorizzatore può senz'altro essere annoverato tra gli inceneritori. La differenza è nel riutilizzo accorto dell'energia termica prodotta dall'impianto.

            Intanto il sacchetto dell'impianto in questione è verde e non blu, questo per fare un rimando a un'altra discussione sull'opportunità di uniformare i colori.
            Logicamente ho semplificato molto il lavoro che viene fatto nell'impianto che ho descritto: un controllo viene comunque eseguito e non solo per l'eventuale presenza di medicinali.

            ••••••••••••

            Commenta


            • #36
              Non vorrei andare OT, ma i due reattori con tecnologia di Santilli installati illo tempore a Verona e Cagliari non hanno più avuto diffusione?

              Commenta


              • #37
                CITAZIONE (nll @ 7/2/2007, 13:58)
                Il bilancio energetico è cosa diversa dal bilancio economico, forse qui stanno i tuoi dubbi, AdP. Anche per produrre il petrolio, se vogliamo andare a fondo, la Terra ha speso energia che in parte le è arrivata dal Sole, ma noi tendiamo a trascurare un fatto così lontano da noi nel tempo.

                Non faccio confusione, stiamo parlando di materie "prime" e della loro traformazione, se vuoi correggere la tua affermazione in questo modo la via è sbagliata, basta dire che hai fatto una affermazione non corretta...tutto qui, senza per forza tirare in gioco l'entropia dell'Universo, non muore nessuno anch'io sparo cavolate ogni tanto.. <img src=">

                CITAZIONE
                Un inceneritore può non essere un termovalorizzatore, mentre un termovalorizzatore può senz'altro essere annoverato tra gli inceneritori. La differenza è nel riutilizzo accorto dell'energia termica prodotta dall'impianto.

                Quindi concordi sul fatto che un termovalorizzatore è un inceneritore...bene.

                CITAZIONE
                Intanto il sacchetto dell'impianto in questione è verde e non blu, questo per fare un rimando a un'altra discussione sull'opportunità di uniformare i colori.

                Concordo, anche se nel mio quartiere sono blu.

                Commenta


                • #38
                  CITAZIONE (nll @ 6/2/2007, 09:26)
                  Mi fa piacere avere un termovalorizzatore vicino a casa? Sì, rispondo, se l'alternativa è una fossa dove i compattatori scaricano di tutto e presto l'aria nei pressi diventa irrespirabile, ed è proprio l'alternativa che mi si pone in questi giorni: uno dei siti proposti per una eventuale discarica alternativa al termovalorizzatore è posto a 500m da casa mia!

                  Conosci il tedesco???

                  Il termovalorizzatore di cui possiedo i dati al seguito è in funzione da solo pochissimi anni...
                  Questi dati non li pubblicherà mai nessuno...
                  Li possiedo perchè mi hanno chiesto una soluzione dopo che hanno speso qualche milione di € per i filtri speciali che avrebbero dovuto bloccare molte schifezze...

                  Beispiel Emissionswerte des xxxxxxxxx (xxxxxxxxx)

                  Schadstoff Menge pro Jahr

                  Arsen 29 kg

                  Cadmium 1 kg

                  Kohlenmonoxid 11,000 Tonnen

                  Cobalt 4 kg

                  Kohlendioxid 20,1 Millionen tonnen

                  Chrom 15 kg

                  Kupfer 29 kg

                  Chlor und verbindungen als HCl 80 Tonnen

                  Fluor- und Verbindungen als HF 22 Tonnen

                  Quecksilber 218 kg

                  Nickel 22 kg

                  NMVOC (Organische Gase und
                  Dämpfe ohne Methan) 31 kg

                  Stickstoffoxide als Stickstoffdioxid 14.000 Tonnen

                  OGD/VOC (Organische Gase und Dämpfe) 31 kg

                  Blei 36 kg

                  Staub (PM10) 426 Tonnen

                  Selen 44 kg

                  Schwefeldioxid 6.200 Tonnen

                  Staub (Gesamtstaub) 687 Tonnen

                  Zink 291^kg

                  Commenta


                  • #39
                    Avete visto la puntata di GAIA sui termovalorizzatori il del 31/3? hanno discusso solamente delle emissioni di PM10 facendo i dovuti raffronti con le emissioni delle automobili e rassicurando la gente delle basse emissioni... ma delle nanoparticelle (PM2.5) neanche l'ombra...nessun'accenno al fatto che queste particelle aumentino in maniera proporzionale al crescere delle temperature del termovalorizzatore!
                    Considerando tutti gli studi che dimostrano le interazioni dannose di questo tipo di particelle addirittura a livello di DNA...non vi sembra una omissione grave?

                    Commenta


                    • #40
                      CITAZIONE (hyxcube @ 2/4/2007, 15:04)
                      Avete visto la puntata di GAIA sui termovalorizzatori il del 31/3? hanno discusso solamente delle emissioni di PM10 facendo i dovuti raffronti con le emissioni delle automobili e rassicurando la gente delle basse emissioni... ma delle nanoparticelle (PM2.5) neanche l'ombra...nessun'accenno al fatto che queste particelle aumentino in maniera proporzionale al crescere delle temperature del termovalorizzatore!
                      Considerando tutti gli studi che dimostrano le interazioni dannose di questo tipo di particelle addirittura a livello di DNA...non vi sembra una omissione grave?

                      Semplice....le nano particelle non devono essere "quantificate", nonostante la loro elevata pericolosità, quindi nessuno te ne parla, non si vogliono s*******re per una cosa che per legge non esiste <_<

                      Commenta


                      • #41
                        Evviva, come sempre, la "buona informazione" che tranquillizza tanto lo spensierato popolo bue <_<
                        E le conseguenze sono immediatamente visibili tra la gente. Per esempio alla conferenza sulle rinnovabili che si è tenuta a Roma il 31 marzo c'è stato un intervento di un signore bresciano che decantava le ottime qualità del termovalorizzatore che aveva vicino casa perchè, come sosteneva il nostro bravo conduttore di GAIA, permetteva di disfarsi di ingombranti rifiuti, di riscaldare le case e di produrre energia...insomma mossa politico-mediatica riuscita!

                        Commenta


                        • #42
                          Su QUESTO punto di vista, cioè produrre energia, teleriscaldamento, disfarsi di rifiuti, è vero che questi impianti rappresentano una soluzione migliore rispetto alle centrali tradizionali. Ma d'altra parte, quando si decantano le caratteristiche di questi Termovalorizzatori (da notare come suona bene il nome), nessuno parla di nano particelle o mutamento del microclima limitrofo. Tirando le somme, non so se questi impianti siano veramente migliori, avranno rendimenti più elevati, ma hanno la stessa (se non maggiore) "capacità di uccidere", l'incidenza dei tumori nelle vicinanze di inceneritori e termovalorizzatori è più elevata.

                          Commenta


                          • #43
                            il problema dei rifiuti e' sicuramente scottante.... e non solo quando vengono inceneriti.

                            Bisogna considerare la sostenibilita' ambientale ed economica dei vari possibili sistemi, la loro affidabilita' nel tempo e la attendibilita' dei risultati promessi. Casi come riportato da AdP riguardo l'idrogeno, sono molto comuni aziende che iniziano manovre di marketing prima dell'effettivo ingresso nel mercato (questo non vuol dire che la tecnologia non esiste, i motivi possono essere molteplici, spesso finanziari e contrattuali).

                            La soluzione al problema rifiuti non e' scontata e sicuramente va scelta considerando molto parametri, non solo tecnici.

                            A livello di ricerca soluzioni tecniche ce ne sono sempre in abbondanza. Anche i prototipi non mancano mai. Ma esempi che funzuionano in un caso confinato non per forza possono essere LA soluzione e spesso queste aziende rilasciano alcuni (pochi in genere) dati ma loro stesse si rendono conto di non essere ancora preparate per confrontarsi con la concorrenza.

                            Se qualcuno ha in mano sistemi ottimi (meno inquinanti, economici, riproducibili, compatti,...), bene per lui, fara' tanti soldi e recepira' consenso da parte di tantissime amministrazioni. Le varie lobby controllano molto, ma non tutto. Nelle "crepe del sistema" restano sempre degli spazi enormi, sufficienti per permettere ad una azienda (se ha prodotti validi) di affermarsi nella sua nicchia. Se un'azienda (non GM che ha interessi diversi) produce macchine elettriche che funzionano, le vendera'. Se ci si presenta ad una industruia con un sistema che permette un risparmio economico tramite la riduzione dei consumi energetici, questa accettera' di buon cuore a prescindere dal controllo dei petrolieri.

                            Cosi' per i sistemi di trattamento dei rifiuti: se un'azienda ha un sistema (maturo ovviamente, altrimenti non e' affidabile) con il quale puo' presentarsi a chi gestisce lo smantellamento dei rifiuti, e se questo sistema e' economico, meno inquinante ed affidabile..... bhe, riscuotera' successo.

                            Nel frattempo fronteggiamo il problema italiano, dove montagne di rifiuti vengono ammassati senza nessuna precauzione in ogni angolo di natura e dove spediamo all'estero tonnellate e tonnellate da smaltire.


                            Visto che non si puo' continuare con le discariche. Cosa facciamo?
                            Che sistemi (ripero: affidabili e sostenibili) migliori dei termovalorizzatori con un elevato controllo dei fumi abbiamo a disposizione?

                            Commenta


                            • #44
                              CITAZIONE (marco piana @ 2/4/2007, 20:59)
                              Che sistemi (ripero: affidabili e sostenibili) migliori dei termovalorizzatori con un elevato controllo dei fumi abbiamo a disposizione?

                              Il sistema migliore è senz'altro la riduzione di tutto il pattume inutile. Piccolo esempio: quando compriamo l'acqua la spesa maggiore và per gli imballi vari, e così per ogni cosa produciamo rifiuti inutilmente.

                              Certamente non è la soluzione del problema,sia chiaro, nè tantomeno io sono capace di risolverlo, ma la chiarezza di informazione viene prima di tutto. Se tutti fossero al corrente degli aspetti negativi di questa tecnologia ci sarebbe sicuramente più pressione per trovare metodi alternativi. Invece si continuano a fare termovalorizzatori, che recuperano l'investimento in fretta (cosa non si fà per i soldi).

                              Commenta


                              • #45
                                QUOTE (sssuper @ 2/4/2007, 21:22)
                                Il sistema migliore è senz'altro la riduzione di tutto il pattume inutile. Piccolo esempio: quando compriamo l'acqua la spesa maggiore và per gli imballi vari, e così per ogni cosa produciamo rifiuti inutilmente.

                                Certamente non è la soluzione del problema,sia chiaro, nè tantomeno io sono capace di risolverlo, ma la chiarezza di informazione viene prima di tutto.

                                Concordo pienamente. Io per primo spero in soluzioni che escludano i termovalorizzatori (o tecnologie che in qualche modo li rendano completamente ecologici).

                                La differenziazione e la riduzione della produzione dei rifiuti e' un ottimo e primo passo su cui sensibilizzare.

                                Volevo solo dire che purtroppo i grandi cambiamenti richiedono tempo e passi ponderati. Il problema termovalorizzazione lo paragono a centrali a gas naturale. Quelle nuove sono migliori di tanta porcheria a carbone che girava ma il mio auspicio e' sicuramente una conversione totale a rinnovabili. Cio' non significa che possiamo permetterci di spegnere queste centrali dal momento in cui compriamo energia dall'estero.

                                Spero vivamente che a breve la situazione cambi e che lo smantellamento dei rifiuti non sia piu' cosi' oneroso come e' ad oggi in termini ambientali e di vite umane.

                                Commenta


                                • #46
                                  La migliore soluzione per ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti è... non produrre rifiuti.

                                  Bene, ora dopo aver detto una cosa ovvia, ma irrealizzabile nei suoi termini assoluti, andiamo ad affrontare il problema con realismo.

                                  Mi pare che marco piana stia dicendoci proprio questo e io condivido la sua opinione.

                                  Già troppe persone sono uscite con idee rivoluzionarie, a volte miracolose, e davvero c'è da chiedersi perché continuamo ad arrovellarci alla ricerca di soluzioni diverse da quelle che ci suggeriscono questi geni incompresi.

                                  Ma forse la verità, come al solito, sta nel mezzo. Ci sono effettivamente soluzioni valide, che però necessitano ancora di verifiche, per evitare di risolvere da una parte e cadere in problemi più grossi dall'altra. Altre volte, è vero, ci sono di mezzo lobbies più o meno potenti che pongono i loro freni, ma la storia ci insegna che il progresso non si arresta e prima o poi questi poteri dovranno riconvertirsi e adeguarsi, per non soccombere alle innovazioni.

                                  E' pure vero che l'educazione delle persone non può non essere presa in considerazione e credo che questo lo si stia già facendo: è aumentata la sensibilità ecologica del cittadino medio, particolarmente da quando "ecologia" si è messa a fare rima con "risparmio economico".

                                  Non voglio sembrare chiuso alle nuove idee, ma possibilista che si stia cercando insieme la soluzione migliore. Certamente di errori ne sono stati fatti e tanti altri ne faremo. Chiunque abbia una idea è tentato dal ritenerla la migliore. Io preferisco che la si confronti con le altre idee e insieme si cerchi di sfruttare al meglio il contributo di ciascuno, ma per evitare il caos è necessario che il tutto venga coordinato da persone competenti e dalla mentalità aperta.

                                  ••••••••••••

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Non avete mai letto niente a proposito di quelle macchine che potremmo anche chiamare bruciatori di immondizia,ma che in realtà non bruciano proprio niente?...eh,si...è così perchè invece di bruciare scompongono la materia con le torce al plasma e il risultato è che non ci sono quasi per niente fumi dannosi.Niente diossine e fullereni perchè scomposti in semplici atomi che formano un syngas usato per produrre energia elettrica.La materia che invece non serve alla produzione di gas utile è fatta vetrificare in una lava dove anche le sostanze tossiche diventano inerti.Inoltre chi ha proposto un filtro con la cella elettrolitica a questo punto diventa antiquato,in quanto l'impianto stesso funziona a plasma.Sono in contatto con una ditta canadese e prima o poi troverò il modo di acquisire e poi acquistare il mio di impianto.Vogliono un sacco,ma un sacco di soldi ,la cifra non ve la dico neanche.Per risolvere tutti i problemi mi trovo un bel posticino che certamente non si troverà in Italia,quà c'è troppa burocrazia e le pecore guardano troppa tv

                                    Intanto leggete sta pagina e per favore informatevi di più:

                                    http://www.pyrogenesis.com/

                                    e ce ne sono un sacco di altre ditte che utilizzano tale tecnologia,in Italia c'è la Marco Polo e alcune altre che non cito ...chissà come avranno fatto

                                    Commenta


                                    • #48
                                      CITAZIONE (steblizz @ 22/4/2007, 15:23)
                                      Non avete mai letto niente a proposito di quelle macchine che potremmo anche chiamare bruciatori di immondizia,ma che in realtà non bruciano proprio niente?...eh,si...è così perchè invece di bruciare scompongono la materia con le torce al plasma e il risultato è che non ci sono quasi per niente fumi dannosi.

                                      Hei hai scoperto l'acqua calda???

                                      Le torce al plasma si consumano in circa 300 ore, i fermi macchina continui distruggono i refrattari...

                                      La migliore soluzione al mondo è questa http://www.inentec.com/ ma continuano a tenere dei prezzi molto elevati e comunque è una soluzione per rifiuti pericolosi..tutti gli altri rifiuti possono essere riciclati e valorizzati in modo molto più efficiente..

                                      CITAZIONE
                                      Inoltre chi ha proposto un filtro con la cella elettrolitica a questo punto diventa antiquato

                                      Ti sbagli per i SINGAS è molto innovativa come soluzione.

                                      CITAZIONE
                                      Intanto leggete sta pagina e per favore informatevi di più

                                      Cosa che ti consiglio altrettano spassionatamente...

                                      Hai molte idee e molto ben confuse!

                                      Commenta


                                      • #49
                                        CITAZIONE (Armando de Para @ 31/1/2007, 18:55)
                                        Ne sei certo??? ...la tecnologia italiana è risultata migliore e non solo in questo campo... <img src=">

                                        Una volta tanto vorrei spendere una parola a favore.
                                        La nostra tecnologia non e' seconda a nessuno e non solo quella.
                                        le aziende spendono per produrre il meglio e si fanno ricerca in proprio.
                                        Purtroppo non sempre, anzi quasi mai, i nostri politici sono capaci di promuovere il Made in Italy all'estero lasciando troppo spesso le aziende ad arrangiarsi.
                                        E non va meglio con le aziende nostrane.
                                        So per certo che ENEL utilizza equipaggaimenti e macchinari spesso di vecchia tecnologia e concezione.
                                        Eppure tecnologie e nuove idee sono state ad essi presentati (vedi i pannelli al plasma per la riduzione degli agenti inquinanti) ma scartati perche' non sufficentemente promossi da chi prende evidentemente bustarelle dagli altri.
                                        L'Italia e' ancora un paese giovane dal punto di vista politico e sociale.
                                        paesi come il Regno Unito o la Francia che possono vantare forti tradizioni hanno anche una classe dirigente che pensa principalmente al bene del paese, quello reale e non solo apparente, prima di quello personale (e del portafoglio).
                                        Cresceremo ma viene difficile pensare a breve....
                                        campa cavallo che l'erba.... non crescera' piu', fra un po' manchera' anche l'acqua....


                                        MetS

                                        Commenta


                                        • #50
                                          MetS-Energie, il tuo intervento mi pare un poco polemico e forse anche un tantino ingiustificato, preferisco quando si interviene come fa Armando de Para, documentando quanto viene scritto, anche se non sempre ci troviamo a trarne le stesse conclusioni.

                                          E' stato recentemente stilato un rapporto, commissionato dal governo, sulla ricenca in Italia (ricerca in generale, non su uno specifico argomento), dove si evidenzia che la quasi totalità della ricerca pura è finanziata con denaro pubblico. E' dalla ricerca pura che si hanno le scoperte più innovative, mentre le aziende si limitano in genere alla ricerca applicata e all'industrializzazione.

                                          Se è vero che l'Itallia è lontana dalle percentuali d'investimento in ricerca che hanno i maggiori paesi sviluppati del mondo, la nostra posizione si fa ancora più critica se teniamo conto dei soli investimenti operati dall'industria: davvero briciole.

                                          Sovente prendiamo ad esempio gli altri per criticare l'operato dei nostri governi, perché ci è comodo che siano altri a farci trovare pronte le innovazioni tecnologiche e le invenzioni. Una nota canzone diceva che "gli altri siamo noi", è quindi ora che anche le nostre aziende si decidano a consorziarsi per massimizzare gli investimenti nella ricerca e puntino anche alla ricerca pura, quella che toglie lo scienziato dalla necessità di garantire risultati certi in tempi brevi, vero freno alle scoperte realmente innovative.

                                          ••••••••••••

                                          Commenta


                                          • #51
                                            CITAZIONE (nll @ 23/4/2007, 13:19)
                                            Sovente prendiamo ad esempio gli altri per criticare l'operato dei nostri governi, perché ci è comodo che siano altri a farci trovare pronte le innovazioni tecnologiche e le invenzioni. Una nota canzone diceva che "gli altri siamo noi", è quindi ora che anche le nostre aziende si decidano a consorziarsi per massimizzare gli investimenti nella ricerca e puntino anche alla ricerca pura, quella che toglie lo scienziato dalla necessità di garantire risultati certi in tempi brevi, vero freno alle scoperte realmente innovative.

                                            Ciao NLL, forse mi sbaglio ma questa è una delle volte che MetS non è stato polemico... <img src=">

                                            Su quanto hai scritto concordo, ma in verità con l'inventore si pagano sempre i conti più salati...ma questa è un'altra storia <img src=">

                                            Commenta


                                            • #52
                                              CITAZIONE (nll @ 23/4/2007, 13:19)
                                              MetS-Energie, il tuo intervento mi pare un poco polemico e forse anche un tantino ingiustificato, preferisco quando si interviene come fa Armando de Para....

                                              nll

                                              Ci sono cose che vorrei dire ma non posso, contratti da rispettare ed impegni presi.
                                              Prendi per buono quello che leggi e prova a leggere fra le righe.
                                              In fondo come dice ADP per una volta che non sono polemico....

                                              Ricorda che onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità (ADP).

                                              Ciaoooooooooooo

                                              MetS

                                              Commenta


                                              • #53
                                                L'azienda per la quale lavoro vive di ricerca e ciò che produce difficilmente diventa "produzione", si tratta solitamente di pezzi unici, ma che si avvalgono di tutta la tecnologia consolidata esistente (purtroppo solo di quella consolidata, in quanto anche l'affidabilità è essenziale per la buona riuscita dei nostri progetti). Per giungere a rendere affidabile una nuova tecnologia è necessario provarla e riprovarla in condizioni estreme. Questo lo facciamo, ma lamento che la stessa azienda ha ridotto di molto gli investimenti sulla ricerca pura, quella non finalizzata, quella che non è direttamente pagata dallo Stato, o dalle università, o dalla comunità internazionale. Questa situazione particolare calza perfettamente col rapporto che ho citato ed è quello che pone l'Italia nei gradini più bassi della classifica degli investitori in ricerca tra i paesi più industrializzati.

                                                ••••••••••••

                                                Commenta


                                                • #54
                                                  CITAZIONE (nll @ 31/1/2007, 19:32)
                                                  segnalando il riconoscimento del termovalorizzatore di Brescia: le capacità ci sono, le menti pure, anche la volontà della base non scherza, quel che latita è il versante politico/legislativo, che si limita a togliere i finanziamenti ai termovalorizzatori, per dirottarli sul fotovoltaico...

                                                  Ho realizzato il SW del DCS (potenti PLC) e avviato varie termovalorizzatori in Italia. In particolare due a Bolzano, Terni, due a Colleferro, San Vittore del Lazio, Schio, 3° linea di Trieste, e a Milano viale Zama.

                                                  Devo dire che la tecnologia Italiana e quasi del tutto assente, i forti nel settore sono i Tedeschi per la parte incenerimento, e scorie, e gli'americani per la parte turbina a Vapore.
                                                  Quello che e prodotto in Italia e quasi sempre su licenza straniera, quindi non credo che quello di Brescia sia diverso.

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    scusate, non sono un addetto ai lavori ma, in definitiva, il termovalorizzatore di brescia riformula i fumi in modo da eliminarne la sostanze nocive?

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Io spero vivamente che non li costruiamo più, sti ***** di termomostruttori io li chiamo cosi, guarda qua ma guadalo tutto e ascolta bene quello che è detto non esisto filtri per le nano particelle di 0.01

                                                      http://video.google.com/videoplay?docid=7395495186822276391



                                                      se abiti da quelle parti scappa se vuoi campare ciao.

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        CITAZIONE (nll @ 3/4/2007, 09:41)
                                                        La migliore soluzione per ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti è... non produrre rifiuti.

                                                        Bene, ora dopo aver detto una cosa ovvia, ma irrealizzabile nei suoi termini assoluti, andiamo ad affrontare il problema con realismo.

                                                        Mi pare che marco piana stia dicendoci proprio questo e io condivido la sua opinione.

                                                        Già troppe persone sono uscite con idee rivoluzionarie, a volte miracolose, e davvero c'è da chiedersi perché continuamo ad arrovellarci alla ricerca di soluzioni diverse da quelle che ci suggeriscono questi geni incompresi.

                                                        Ma forse la verità, come al solito, sta nel mezzo. Ci sono effettivamente soluzioni valide, che però necessitano ancora di verifiche, per evitare di risolvere da una parte e cadere in problemi più grossi dall'altra. Altre volte, è vero, ci sono di mezzo lobbies più o meno potenti che pongono i loro freni, ma la storia ci insegna che il progresso non si arresta e prima o poi questi poteri dovranno riconvertirsi e adeguarsi, per non soccombere alle innovazioni.

                                                        E' pure vero che l'educazione delle persone non può non essere presa in considerazione e credo che questo lo si stia già facendo: è aumentata la sensibilità ecologica del cittadino medio, particolarmente da quando "ecologia" si è messa a fare rima con "risparmio economico".

                                                        Non voglio sembrare chiuso alle nuove idee, ma possibilista che si stia cercando insieme la soluzione migliore. Certamente di errori ne sono stati fatti e tanti altri ne faremo. Chiunque abbia una idea è tentato dal ritenerla la migliore. Io preferisco che la si confronti con le altre idee e insieme si cerchi di sfruttare al meglio il contributo di ciascuno, ma per evitare il caos è necessario che il tutto venga coordinato da persone competenti e dalla mentalità aperta.

                                                        spiacente ma non è utopia e ti spiego il perchè:

                                                        con la differenziata porta a porta siamo arrivati a riciclare più del 70% e ci sono paesi che pagano solo per il secco non riciclabile dunque un risparmio non indifferente.

                                                        la restante frazione del secco va passata sotto il trattamento meccanico biologico, così ne recuperi un altro 70% riciclando ulteriormente

                                                        resta la frazione di scarto che deve essere riprogettata in modo da essere riciclabile anch'essa pena una multa colossale alla casa produttrice del "rifiuto" incriminato.

                                                        "zero waste" è una realtà che funziona a San Francisco , stamo parlando di una metropoli multietnica con quasi un milione di abitanti e non è utopia

                                                        Commenta


                                                        • #58
                                                          CITAZIONE (nacnac @ 24/9/2007, 22:58)
                                                          spiacente ma non è utopia e ti spiego il perchè:
                                                          con la differenziata porta a porta siamo arrivati a riciclare più del 70% e ci sono paesi che pagano solo per il secco non riciclabile dunque un risparmio non indifferente. la restante frazione del secco va passata sotto il trattamento meccanico biologico, così ne recuperi un altro 70% riciclando ulteriormente resta la frazione di scarto che deve essere riprogettata in modo da essere riciclabile anch'essa pena una multa colossale alla casa produttrice del "rifiuto" incriminato. "zero waste" è una realtà che funziona a San Francisco , stamo parlando di una metropoli multietnica con quasi un milione di abitanti e non è utopia

                                                          Nacnac pur approvando quanto scrivi devo, purtroppo corregerti.
                                                          La raccolta differenziata e' attiva praticamente solo al nord, difetta al centro ed e' quasi inesistente al sud.
                                                          Non so dove hai preso quella percentuale che non risulta nemmeno in paesi piu' evoluti come Germania, Francia, UK ecc.
                                                          A Frisco sicuramente sono stati capaci di organizzare meglio la raccolta differenziata, meglio che in Italia.
                                                          Ma la California e' un altro paese anche per gli stessi americani, figurati per l'Italietta dei campanili.

                                                          Bisogna cambiare la cultura della convivenza con gli altri prima di poter vedere dei consstenti cambiamenti nel modo come il paese sa e deve organizzarsi.
                                                          Dubito che cio' pero' succeda presto stante la classica cecita' del nostro sistema politico.

                                                          A+
                                                          MetS

                                                          Commenta


                                                          • #59
                                                            consorzio priula treviso
                                                            città di Novara: in 18mesi dal 30% al 70%

                                                            googolate in giro e vedrete che basta un po di buon senso ed una classe politica con le palle (perdonatemi il termine se offensivo cancellate il post)

                                                            e tanto per rimanere in topic
                                                            visita all'inceneritore di brescia

                                                            Commenta


                                                            • #60
                                                              sull'inceneritore di brescia verte pure una sentenza dell'UE

                                                              ecco la notizia in pdf

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X