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Tetrapack

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  • Tetrapack

    Vedendo la pubblicità che gira ultimamente mi sono chiesto se esistesse un metodo per riciclare il tetrapack. Ho sempre pensato non fosse riciclabile; invece ho scoperto che può essere buttato assieme alla carta, anche se teoricamente questo dipende da comune a comune... Da quello che ho letto viene riciclato nelle cartiere separandolo dalla parte in alluminio e polietilene. Una buona notizia, anche perchè, almeno nella mia famiglia, il tetrapack e' una di quelle poche cose che finisce nel secco.

    per info .. google: riciclaggio tetrapak

  • #2
    Sì, l'accoppiato (Tetrapack è un marchio aziendale) in alcuni sistemi di raccolta è accettato, in quanto il sistema di trattamento dei materiali da riciclo consente la separazione della carta dagli altri componenti (solitamente plastica e alluminio). Purtroppo non tutte le aziende che trattano i rifiuti sono attrezzate per questo tipo di materiale e in molti casi l'accoppiato finisce con l'indifferenziato in discarica (nel migliore dei casi viene conferito al termovalorizzatore).

    Anche qui tocca rilevare che manca in Italia un coordinamento che consenta di differenziare tutto il differenziabile e concentrare il materiale negli impianti più adatti al ricliclo: dove non arriva uno, può subentrare un altro impianto.

    Faccio mio il tuo messaggio e lancio questo appello: che l'Italia si doti di un piano per il recupero delle risorse di riciclo.

    ••••••••••••

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    • #3
      Anche io sono rimasta molto perplessa vedendo lo spot di questi giorni, diversi tecnici che conosco ed esperti di rifiuti alla parola tetrapack si fanno il segno della croce...
      Mi hanno detto che comunque alla fine la separazione dei materiali è un processo antieconomico e il risultato è che finisce dritto in discarica, con buona pace della preziosa componente di alluminio sprecata e della biodegradabilità (campa cavallo...)

      Domandina cattiva (perchè a pensare male ci si prende spesso...). Ma il caro vecchio vetro no?

      Non ci sarebbe bisogno di giustificarne l'impiego su larga scala con uno spot.... <img src="> !

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      • #4
        mi avete incuriosito...... <img src="> che pubblicita' sta girando?

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        • #5
          CITAZIONE (denew @ 24/3/2007, 17:00)
          Domandina cattiva (perchè a pensare male ci si prende spesso...). Ma il caro vecchio vetro no?

          Ad esempio, alcuni produttori di latte, da queste parti (ABIT, Centrale del latte di Torino), utilizzano solo (o quasi) contenitori di vetro. Noi il latte lo compriamo "intero" in confezioni di Tetrapack... non grazie alla pubblicità ma per la praticità di quando fai la spesa (abbiamo 2 bambine piccole e fare la spesa è un'avventura... :wacko: )

          Ma il latte è l'unico prodotto che compro dentro confezioni di Tetrapack (ops, anche la panna da cucina). Forse, se il latte fosse venduto in locali specializzati (un pò come il vino nelle cantine sociali) allora mi attrezzerei con bottiglie (come faccio già con il vino)... :unsure:
          Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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          • #6
            Già che scrivi di Centrale del Latte di Torino e di Abit, preciso che le confezioni di latte fresco di quei marchi non sono costituite da accoppiato, bensì da cartone cerato, pienamente riciclabile. La separazione della cera dal cartone è semplicissima: è sufficiente un bagno in acqua calda per liquefare la cera e allontanarla grazie al diverso peso specifico. Quindi quel tipo di confezione puoi tranquillamente metterlo nel bidone della raccolta differenziata della carta/cartone (lo trovi scritto anche sulla confezione stessa).
            Gli stessi due marchi vendono il latte anche in bottiglie di vetro e in bottiglie di plastica, con prezzi che variano di poco, a parità di qualità del prodotto (tappo rosso - alta qualità - diversa scrematura - microfiltrato - ecc...)
            Entrambe hanno anche la linea UHT nel classico accoppiato della ditta sopra citata, in questo caso non trovi l'annotazione sul riciclaggio del materiale della confezione.

            ••••••••••••

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            • #7
              CITAZIONE (CaloRE @ 28/3/2007, 11:50)
              CITAZIONE (denew @ 24/3/2007, 17:00)
              Domandina cattiva (perchè a pensare male ci si prende spesso...). Ma il caro vecchio vetro no?

              Ma il latte è l'unico prodotto che compro dentro confezioni di Tetrapack (ops, anche la panna da cucina). Forse, se il latte fosse venduto in locali specializzati (un pò come il vino nelle cantine sociali) allora mi attrezzerei con bottiglie (come faccio già con il vino)... :unsure:

              Esistono anche prodotti in bottiglie di plastica...

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              • #8
                CITAZIONE (denew @ 24/3/2007, 17:00)
                Domandina cattiva (perchè a pensare male ci si prende spesso...). Ma il caro vecchio vetro no?

                L'osservazione di Denew non deve cadere nel nulla, anzi va considerata con la dovuta attenzione e supportata a tutti i livelli anche se...
                Annoierò qualcuno ma tant'é...
                Nel paese che mi ospita è difficile trovare le lattine di birra, loro preferiscono le bottiglie.
                Anche il latte lo trovi in bottiglie di vetro (non tutte per carit&agrave e così molti altri prodotti che per semplicità o forse per praticità ci siamo abituati a vedere in recipienti diversi da quello logicamente naturale, ecologico (ma non so fin dove) e pulito: il vetro.
                Quando ero ragazzo il latte lo si comprava nelle bottiglie di vetro che restituivi al lattaio per cui non pagavi il vuoto, lo stesso era per molte conserve, acqua minerale, vino ed altri prodotto prettamente nostrani.
                il vetro veniva quindi ritirato, lavato, le etichette rimosse ed inviato a chi era in grado di suddividerlo e rispedirlo ai produttori.
                Tale sistema ha cessato di esistere per via degli alti costi della manopera ma il vetro conviene ancora se riciclato.
                Allora facciamo nostra questa campagna e promuoviamo il vetro, battiamoci e difendiamolo e vedrete che riusciremo a rallentare certi monopoli (quello del Tetrapak) o, magari, a farli fallire.

                Ci proviamo?

                MetS

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                • #9
                  Salve a tutti ,vorrei dire anchio la mia ,e replicare ad alcune inesattezze :
                  -L'Abit e la centrale del latte di torino usano anche loro (come tutte le altre centrali del latte ) accoppiato ,ora non sono sicuro al 100% ma non mi risulta che nel latte si usi carta con cera .
                  -La tetrapak non ha il monopolio dell' accoppiato ma semplicemente ha in itaslia la quota di mercato maggiore , tant'è che il suo prodotto ,una volta sotto brevettoè ormai scaduto percui, potrei se ne fossi capace farlo anch'io.
                  Il vetro anchio lo considero il miglioor contenitore in assoluto dal punto di vista di conservazione del gusto dell' alimento ,prova ne è semplicemente l'assaggio di varii prodotti uguali ma inpacchettati in contenitori diversi ,esempio la coca cola ,ed inoltre e l'unico realmente reciclabile ( aparte alluminio) ha due problemi uno il peso e l'altro la pericolosita se viene rotto.
                  Detto questo l'unico sistema di promuovere il vetro è creare un sistema di passaggio produttore-consumatore -produttore snello ,e incentivi fiscali .
                  Saluti

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                  • #10
                    già, il problema è trovare un sistema per le grandi catene di distribuzione. non so se un metodo del tipo vuoto a rendere possa funzionare in un ipermercato , ma sono altresì sicuro che un metodo valido esiste o può essere studiato.
                    il metodo del prodotto venduto alla spina potrebbe essere una soluzione però è solo una ipotesi anche se in qualche supermercato si vende già l'acqua e il detersivo alla spina, ma forse sono andato un pochettino off topic

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                    • #11
                      quella dei prodotti "alla spina" è una buona idea, ma non la applicerei certamente a bibite, acqua o altro di commestibile che dovrebbe avere una certa garanzia di pulizia e di conservabilità, almeno su larga scala credo sia improponibile, però potrebbe essere un'ottimo sistema per detersivi e simili.
                      Il migliore sistema per i prodotti alimentari credo sia quello del vuoto a rendere per bibite, succhi, acqua, conserve e simili, soprattutto visto che molti di questi prodotti vengono già venduti in vetro, incentivare il processo di ritorno del vetro sarebbe semplice e poco costoso.
                      Un'altra ipotesi potrebbe essere quella di standardizzare i contenitori, le bottiglie di succhi e salsa di pomodoro già ora sono molto simili (le bottiglie dei miei succhi infatti finiscono da mia zia per la salsa...), quelle dell'acqua più o meno tutte uguali, contenitori di miele, conserve, sotttaceti, simili....
                      si potrebbero definire degli standard, un tot di tipi di contenitori universali e riportandoli al supermercato o alla piazzola di raccolta del comune o altrove si riceverebbe una cauzione pagata (anch'essa standardizzata) questi dovrebbero conferire i contenitori ai grossisti del vetro che poi li rivenderebbero ai produttori, oppurepotrebbero rivenderli loro stessi...

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                      • #12
                        CITAZIONE (fly.mez @ 4/10/2007, 22:22)
                        Salve a tutti ,vorrei dire anchio la mia ,e replicare ad alcune inesattezze :
                        -L'Abit e la centrale del latte di torino usano anche loro (come tutte le altre centrali del latte ) accoppiato ,ora non sono sicuro al 100% ma non mi risulta che nel latte si usi carta con cera .

                        Non erano inesattezze, è tu che sei disinformato: leggi sulla confezione ed eventualmente contatta loro. Per l'Abit premi QUI, mentre per la Centrale del Latte di Torino premi QUI.
                        Sul sito trovi poco, ma puoi telefonargli.
                        L'accoppiato lo usano per la panna UHT e per il latte UHT, mentre per il latte e la panna freschi usano il cartoncino cerato. Per il latte fresco utilizzano anche il vetro e la plastica.
                        Sono prodotti che acquisto più volte la settimana, quindi non mi baso sul sentito dire, anche se le stesse ditte citate lo comunicano spesso e volentieri nei loro inserti pubblicitari.

                        CITAZIONE (fly.mez @ 4/10/2007, 22:22)
                        -La tetrapak non ha il monopolio dell'accoppiato...

                        Nessuno lo ha affermato qui, ma, come per altri prodotti, come le pastiglie dei freni e l'acido acetilsalicilico, per esempio, ormai li si identifica col nome commerciale che li ha portati al grande consumo (non sempre corrisponde con l'inventore).

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                        • #13
                          CITAZIONE (scu @ 5/10/2007, 01:42)
                          [MODERAZIONE: Non si cita/quota l'intero post. O se ne estrae un breve periodo, o ci si limita a riferire utente, data e ora del post che si intende quotare. nll]

                          sarebbe un buon inizio, metterla sul lato economico soprattutto s si parla di risparmio dà sempre un minimo di risultato.

                          Edited by nll - 5/10/2007, 13:25

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                          • #14
                            Nella provincia di Cuneo è in distribuzione il latte "alla spina", con tutte le garanzie d'igiene e freschezza, oltre al prezzo, dato che sono gli allevatori stessi che si sono consorziati per offrire il servizio al consumo.

                            Vi sono apposite macchinette refrigerate che sono caricate ogni giorno con latte freschissimo. Si mette la bottiglia da 1 litro nell'apposita sede che poi si richiude e non permette l'accesso durante le operazioni di riempimento. I soldi (1 Euro) si inseriscono nell'apposita fessura e si avvia l'erogazione.

                            Gli allevatori sono ben ripagati delle spese per la distribuzione delle macchinette sul territorio e gli utenti possono acquistare un prodotto di qualità a un prezzo fisso e contenuto.

                            Purtroppo non mi risulta che vi siano altre simili iniziative in Italia, ma questo forum è un buon osservatorio per verificarlo.

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                            • #15
                              CITAZIONE
                              Non erano inesattezze, è tu che sei disinformato....

                              Saluti a tutti ,evidentemente quello disinformato sei tu , nei siti elencati dice esattamente quello che dicevo e cioe che nel latte fresco usa carta accoppiata , comunque tanto per essere sicuro e convirceti basta che fai questa operazione :
                              Finito di berti il latte, apri la confezione , a questo punto ( non farti ingannare da vedere il bianco della carta all'interno) con un coltello incidi in modo superficiale una V ,sempre con il coltello o con l'unghia gratta la pellicola superficiale nella punta della V ti accorgerai che essa sara composta da una pellicola sottilissima di polistirene piu la carta che rimane attaccata a essa .
                              Vorrei ribadire che non è assolutamente pericoloso l'accoppiato ed è sicuramento meglio dal punto di vista organolittico della plastica ,inoltre cosa importante anche se è OT bevete solo latte fresco rispetto all'UHT ,credetemi è mooooooooolto ma mooooolto meglio .
                              Saluti

                              Commenta


                              • #16
                                ho visitato i siti indicati, e se è vero che si parla di carta accoppiata, non viene però nemmeno menzionato l'alluminio.
                                La Centrale del Latte di Torino, ad esempio, riporta:

                                "Il Latte prende forma.

                                Alla fase di risanamento segue quella di confezionamento necessaria ed indispensabile per concludere il ciclo garantendo al consumatore un prodotto salubre e genuino. Una corretta sanificazione degli impianti preserva dal pericolo di una contaminazione del latte già trattato termicamente. Il latte viene confezionato in bottiglie di vetro e in pacchetti tipo TetraRex."

                                Il TetraRex è un poliaccoppiato di carta e politene, senza alluminio. Vedi link, e LINK2.

                                La Abit, invece dichiara di usare il PurePack, che esoste in diverse versioni:
                                "The main board structures used in Pure-Pak® cartons are divided into four different types, as described below.

                                PE board
                                This is used for fresh products with short shelf life in chilled distribution. PE (Polyethylene) is the sealing layer providing protection from moisture and bacteria. Paperboard provides stiffness, strength and light protection

                                Alu board
                                This is used for aseptic and hot filled products with long shelf life in ambient distribution and fresh juices in chilled distribution. Aluminium provides the best oxygen barrier and light protection.

                                EVOH board
                                This is a none foil barrier alternative the Alu board. It can be used for extended shelf life and long shelf life in ambient and chilled distribution. EVOH-barrier represents a none foil alternative as an oxygen barrier where the light barrier of aluminium foil is not required.

                                In all cases board weight (gram\m²) will vary depending on the size of pack selected."


                                Nel caso di prodotti freschi, dicono, si usa il politenato.

                                Leggo anche su italimballaggio:

                                "Le materie prime: dinamiche
                                La produzione di poliaccoppiati da converter, nel corso del 2003, ha richiesto l’utilizzo di 215.000 tonnellate di film plastici, 29.000 tonnellate di carta e cartoncino e 26.500 tonnellate di foglio sottile di alluminio. Nell’ambito dei film plastici, se polietilene e polipropilene continuano a essere i polimeri più utilizzati (circa il 75%), si riscontra uno sviluppo interessante per il poliestere metallizzato e le altre tipologie di polimeri (EVOH, NYLON ecc...), in relazione alla crescita del confezionamento in atmosfera protettiva (imballaggi semirigidi termoformati ricavati da foglia). Le confezioni esclusivamente di carta (carta paraffinata) risultano in progressiva diminuzione, sostituite da carta accoppiata con film plastico o da accoppiati film/PP espanso (perlato).
                                Nel 2003, rispetto agli anni precedenti, è invece cresciuto l’utilizzo del foglio sottile di alluminio, mentre si è confermato il successo dei film plastici metallizzati.
                                La tendenza a un maggiore impiego dell’alluminio (foglio o metallizzazione) si spiega con l’esigenza di proteggere molti prodotti (pensiamo ai piatti pronti) dagli agenti esterni con un’elevata capacità di barriera.
                                Per quanto riguarda i poliaccoppiati flessibili, in particolare, si registra una discreta concentrazione produttiva, con una decina di attori che detengono circa il 70% della produzione complessiva. In quest’area, inoltre, si possono distinguere due tipologie di aziende: gli accoppiatori di film che presentano un’integrazione a monte con la produzione dei film plastici e talvolta con altre materie prime (carta o alluminio), e gli accoppiatori “non integrati” (categoria invero più diffusa)."

                                In ogni caso la dicitura CA indica i derivati a base cartacea COMPRESI gli alluminati, e comunque a carta e la plastica ( e l'alluminio) non sono separabili per cui non è riciclabile.

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                                • #17
                                  Saluti , evidentemente ho saltato il fatto di dire che nell' UHT si usa la carta con alluminio( in realta è formata da strato politene + carta + alluminio + politene)perchè garantisce una maggior resistenza alla luce ed è usata appunto su prodotti che devono durare anche parecchi mesi;
                                  Nel latte fresco si usa invece un accoppiato formato da politene + carta + politene, per prodotti che devono durare una due settimane al massimo;
                                  Ma il fatto che usi questo non è peggio di una soluzione carta e cera visto che le cere industriali sono fatte con la paraffina ,anzi il politene usato e di solito quello di prima qualità per usi alimentari.
                                  Inoltre sebbene anchio preferisca il vetro su certi generi alimentari non bisogna demonizzare la plastica che ha tanti inconvenienti ma anche qualita che la rendono in certi casi insostutuibile ma bensì eventualmente a puntare su plastiche derivate non dal petrolio ma dal mais (tipo materbi o simile)che garantirebbero un reciclo o tuttalpiu una biodegrabilità .

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                                  • #18
                                    Come ha spiegato benissimo ieri sera al Mu day a Napoli Beppe Grillo, il tetrapack è una tragedia ecologica. Lo stesso dicasi per le bottiglie di plastica di acque minerali, che se ne trovano miliardi.


                                    L'ideale è di ritornare al deposito da pagare quando si acquistano le bottiglie. Come fanno in Germania.

                                    Altra idea è quella di avere in ogni supermercato dei banchi dove si acquista sfuso il latte, l'acqua minerale, l'aranciata ecc.. Portando cioè i propri contenitori e pagando per quanto va nei contenitori che ci si porta appresso.

                                    Senza contenitori, senza plastica, senza tetrapack.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      io l'acqua la compro con il vetro a rendere, me la portano a casa e il si portano via il reso...
                                      Si usa la plastica perchè è più comodo non perchè non esiste più il servizio...
                                      Il mercato lo fa il consumatore non il venditore, nei supermercati è sparito il vuoto a rendere perchè la genete ha iniziato a comprare l'usa e getta

                                      Il tetrapack se vedi la pubblicità del vino in brick sembra una manna dal cielo, magari si potrebbe iniziare a impedire tale tipo di pubblicità delirante. Anche se qualcuno che ricicla il tetrapsck ora c'è.

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                                      • #20
                                        da me il tetrapack (1 contenitore d 2 lt alla settimana circa) finisce nell'indifferenziato, debitamente compresso. Perciò, almeno d'inverno, lo taglio e lo lascio asciugare, poi lo getto nella stufa a legna quando è ben accesa e il cartone fa una bella fiammata. La mattina dopo getto l'alluminio, e la cenere finisce nell'orto.

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