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Certificazione energetica in base ai consumi

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  • Certificazione energetica in base ai consumi

    Ho le fatture del combustibile utilizzato.
    Ho cercato le norme...fanno calcoli (o meglio stime) di un sacco di cose.
    Non è piu facile dire che negli ultimi 10 anni si consumava mediamente tot mc di metano annui (come da fatture allegate) e quindi il fabbisogno è quello?
    Do per scontato che è un calcolo preciso ma non so se si può fare.
    Probabilmente non lo farò ma mi è venuta la curiosità, mi sembra assurdo stimare una cosa quando si ha un dato preciso e inoppugnabile.
    Walk

  • #2
    Ciao!
    Hai postato nella sezione sbagliata... ... però la domanda è intelligente e interessante per cui ti rispondo anche qui, avvertendoti però che potrebbe essere spostata in Risparmio Energetico in casa, che sarebbe... casa sua, eh! eh!

    Anche se sembra apparentemente illogico, Walk, non si può e sarebbe anche scorretto.

    La certificazione energetica ha lo scopo di documentare in modo oggettivo e univoco la prestazione di un sistema edificio impianto, al fine di poterne confrontare l'esito con dei valori di riferimento normati o con quelli di altri immobili presenti sul mercato.
    Il fine è garanzia trasparenza al mercato, così come si è fatto con gli elettrodomestici, per capirci.

    Ovviamente per avere dati oggettivi e univoci devi valutare tutti gli immobili nello stesso identico modo, altrimenti finisci per confrontare mele con pere.
    E i mc di metano... ti sembrerà strano non sono un dato oggettivo.

    Essi rappresentano un dato reale di consumo dell'utenza per come è stato utilizzato nel decennio di riferimento, ad esempio che quella determinata utenza dentro...
    Praticamente certificheresti l'utenza con quella determinata persona e le sue abitudini dentro.
    Per capirci, i dati di consumo che hai in mano ti consentirebbero di certificare casa... con te dentro, è espressione del tuo rapporto con esso.
    Ma domani arriva un altro, lo usa diversamente e i consumi cambiano.

    Dato un appartamento di 70 mq, se dentro c'è vissuta una famiglia di quattro persone avrà avuto determinati consumi, se dentro ce n'era una ne avrà altri, se il proprietario è in giro per lavoro un mese si e uno no, ancora altri.
    Ma se le certifichi sui consumi reali, la stessa casa risulta penalizzata nel primo caso e agevolata nel secondo, nel terzo finisce in classe a anche se gli passano i gatti dagli infissi...!
    Per non parlare della dimensione, i consumi sono anche funzione della superficie abitabile, i mc di metano mica ti dicono quanto è grande casa!

    A quel punto comprenderai che occorre avere un protocollo di riferimento standard che consenta di calcolare in condizioni ideali la performance dell'immobile.
    Condizioni ideali che potranno essere molto distanti da quelle reali (personalmente ho rilevato discrepanze anche del 25% in alcuni casi), ma che ti consentono di dire con certezza se casa di Tizio è migliore sotto il profilo dell'efficienza di casa di Caio... senza Tizio e Caio dentro!

    I consumi reali vengono solitamente raccolti ugualmente con una periodicità minima di riferimento triennale per compensare l'influenza di variabili metereologiche (un inverno molto caldo ad esempio...) rispetto alla media climatica.

    Attualmente è normata in sede europea la procedura di calcolo per la climatizzazione invernale e il calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria (Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192, "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia" e s.m.i.).
    Sulla carta in tutta Europa si certifica con quella norma lì (la pratica è un po' più incasinata e te la risparmio, l'Energia è competenza regionale, il significa regione che vai recepimento che trovi...)
    Della procedura per il calcolo estivo ne sento parlare da 10 anni, ci sono diversi progetti di norma ma di ufficiale ciccia, idem per illuminazione ecc.

    Tieni conto infatti che a regime la procedura di certificazione riguarderà tutti i consumi energetici dell'utenza, pertinenze incluse, quindi non parliamo solo di metano.

    Spero di esserti stata utile!
    Ciao!

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    • #3
      Originariamente inviato da Denew Visualizza il messaggio
      Ciao!
      Hai postato nella sezione sbagliata... ... però la domanda è intelligente e interessante per cui ti rispondo anche qui, avvertendoti però che potrebbe essere spostata in Risparmio Energetico in casa, che sarebbe... casa sua, eh! eh!

      Anche se sembra apparentemente illogico, Walk, non si può e sarebbe anche scorretto.

      La certificazione energetica ha lo scopo di documentare in modo oggettivo e univoco la prestazione di un sistema edificio impianto, al fine di poterne confrontare l'esito con dei valori di riferimento normati o con quelli di altri immobili presenti sul mercato.
      Il fine è garanzia trasparenza al mercato, così come si è fatto con gli elettrodomestici, per capirci.

      Ovviamente per avere dati oggettivi e univoci devi valutare tutti gli immobili nello stesso identico modo, altrimenti finisci per confrontare mele con pere.
      E i mc di metano... ti sembrerà strano non sono un dato oggettivo.

      Essi rappresentano un dato reale di consumo dell'utenza per come è stato utilizzato nel decennio di riferimento, ad esempio che quella determinata utenza dentro...
      Praticamente certificheresti l'utenza con quella determinata persona e le sue abitudini dentro.
      Per capirci, i dati di consumo che hai in mano ti consentirebbero di certificare casa... con te dentro, è espressione del tuo rapporto con esso.
      Ma domani arriva un altro, lo usa diversamente e i consumi cambiano.

      Dato un appartamento di 70 mq, se dentro c'è vissuta una famiglia di quattro persone avrà avuto determinati consumi, se dentro ce n'era una ne avrà altri, se il proprietario è in giro per lavoro un mese si e uno no, ancora altri.
      Ma se le certifichi sui consumi reali, la stessa casa risulta penalizzata nel primo caso e agevolata nel secondo, nel terzo finisce in classe a anche se gli passano i gatti dagli infissi...!
      Per non parlare della dimensione, i consumi sono anche funzione della superficie abitabile, i mc di metano mica ti dicono quanto è grande casa!

      A quel punto comprenderai che occorre avere un protocollo di riferimento standard che consenta di calcolare in condizioni ideali la performance dell'immobile.
      Condizioni ideali che potranno essere molto distanti da quelle reali (personalmente ho rilevato discrepanze anche del 25% in alcuni casi), ma che ti consentono di dire con certezza se casa di Tizio è migliore sotto il profilo dell'efficienza di casa di Caio... senza Tizio e Caio dentro!

      I consumi reali vengono solitamente raccolti ugualmente con una periodicità minima di riferimento triennale per compensare l'influenza di variabili metereologiche (un inverno molto caldo ad esempio...) rispetto alla media climatica.

      Attualmente è normata in sede europea la procedura di calcolo per la climatizzazione invernale e il calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria (Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192, "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia" e s.m.i.).
      Sulla carta in tutta Europa si certifica con quella norma lì (la pratica è un po' più incasinata e te la risparmio, l'Energia è competenza regionale, il significa regione che vai recepimento che trovi...)
      Della procedura per il calcolo estivo ne sento parlare da 10 anni, ci sono diversi progetti di norma ma di ufficiale ciccia, idem per illuminazione ecc.

      Tieni conto infatti che a regime la procedura di certificazione riguarderà tutti i consumi energetici dell'utenza, pertinenze incluse, quindi non parliamo solo di metano.

      Spero di esserti stata utile!
      Ciao!
      Ciao,
      chiedo venia per la sezione, la cert energetica mi servirebbe per ottenere il premio del GSE per il FV ecco perchè l'ho messa qui.
      Il tuo ragionamento non fa una piega, l'edificio deve essere paragonabile agli altri, io ero fuorviato dal premio del GSE (guardavo al miglioramento e non alla paragonabilità). E' giusto che si dia la cert in condizioni standard mentre i consumi dipendono anche da quanto gli abitanti sono freddolosi o quanto vanno in vacanza.
      Sei stata chairissima.

      Ora venendo al dunque...
      Mi devo fare il cert da solo per ottenere il premio del gse suddetto. Sono ferrato in ambito termico ma non ne so molto di norme per la cert energetica. Me la dai qualche dritta? Mi basterebbero i riferimenti e un modulo fac simile da riempire con i calcoli che farei secondo i riferimenti.
      Hai citato il dlg europeo, non c'è altro? La storia delle classi energetiche (A se <30kWh/mq, ecc...) è un invenzione del nord italia o è realmente adottata come norma? Vorrei tanto vederlo uno di questi certificati che vuole il GSE per il premio energetico, almeno mi faccio un idea se vale la pena sbattersi per farmelo. Quanto costa farmelo fare mediamente?
      Grazie per il confronto molto piacevole.
      Walk

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      • #4
        Okkei, allora se non trovi più qui la discussione saprai dove cercarla, eh! eh!!

        Guarda che non è così semplice, un fac simile e via.

        Attualmente la parola giusta per descrivere la questione certificazione in italia è "sbando".

        Come ti dicevo le regioni sono competenti in materia energetica e prevalgono sulla norma nazionale, che resta valida ove non vi sia appunto recepimento regionale.
        E sai la testa che abbiamo.
        Hanno recepito in pochi, quei pochi a modo proprio, spesso in modo operativamente non significativo perchè mancano i decreti attuativi.

        Una cosa comune a tutti è che non tutti i tecnici possono certificare, ovviamente, altrimenti saremmo di fronte nè più e nè meno che ad un'asseverazione.

        Il certificatore deve avere determinati requisiti definiti dalla regione, ed essere accreditato in un apposito albo, perchè si assume una responsabilità pubblica (la certificazione entrerà negli studi dei notai, mica ciufoli!).

        Risponderti in via definitiva è difficile, devi informarti presso la tua Regione in merito al livello di recepimento, certo che se devi farlo solo per te stesso non credo l'accreditamento ti convenga, onestamente.

        Sei ferrato in ambito termico, in ambito edile come sei messo?
        Certifichi un sistema edificio impianto, non un impianto e basta.
        Non è un protocollo ovvio che in 10 minuti te lo fai senza averlo mai visto.
        Non te la cavi con quattro crocette.

        Tutto sommato credo ti convenga informarti e farti preventivare la prestazione, ti risparmi dei bei mal di testa.

        Il costo non è questa sede idonea per discuterlo... in realtà ne dovresti far due, una pre intervento e una post e dipende dall'immobile ovviamente, dimensioni, complessità delle stratigrafie e relativi interventi, idem per gli impianti. Fatti fare un po' di preventivi e poi valuti.

        In bocca al lupo!

        Commenta


        • #5
          Originariamente inviato da Denew Visualizza il messaggio
          Okkei, allora se non trovi più qui la discussione saprai dove cercarla, eh! eh!!

          Guarda che non è così semplice, un fac simile e via.

          Attualmente la parola giusta per descrivere la questione certificazione in italia è "sbando".

          Come ti dicevo le regioni sono competenti in materia energetica e prevalgono sulla norma nazionale, che resta valida ove non vi sia appunto recepimento regionale.
          E sai la testa che abbiamo.
          Hanno recepito in pochi, quei pochi a modo proprio, spesso in modo operativamente non significativo perchè mancano i decreti attuativi.

          Una cosa comune a tutti è che non tutti i tecnici possono certificare, ovviamente, altrimenti saremmo di fronte nè più e nè meno che ad un'asseverazione.

          Il certificatore deve avere determinati requisiti definiti dalla regione, ed essere accreditato in un apposito albo, perchè si assume una responsabilità pubblica (la certificazione entrerà negli studi dei notai, mica ciufoli!).

          Risponderti in via definitiva è difficile, devi informarti presso la tua Regione in merito al livello di recepimento, certo che se devi farlo solo per te stesso non credo l'accreditamento ti convenga, onestamente.

          Sei ferrato in ambito termico, in ambito edile come sei messo?
          Certifichi un sistema edificio impianto, non un impianto e basta.
          Non è un protocollo ovvio che in 10 minuti te lo fai senza averlo mai visto.
          Non te la cavi con quattro crocette.

          Tutto sommato credo ti convenga informarti e farti preventivare la prestazione, ti risparmi dei bei mal di testa.

          Il costo non è questa sede idonea per discuterlo... in realtà ne dovresti far due, una pre intervento e una post e dipende dall'immobile ovviamente, dimensioni, complessità delle stratigrafie e relativi interventi, idem per gli impianti. Fatti fare un po' di preventivi e poi valuti.

          In bocca al lupo!
          Grazie Denew, me la cavo bene anche in ambito di calcoli termici relativi all'edile. Diciamo che una volta che so cosa vogliono sono in grado di fare bene il lavoro. In realtà l'ho gia fatto per me stesso calcolando tutto ma non so se è un calcolo a norma. Si tratterebbe in realtà di un controllo.
          Se ti va di aiutarmi...sono nel Lazio...vorrei un punto di partenza poi me la cavo da me.
          Grazie ancora per la piacevole chiacchierata.
          Walk

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          • #6
            Sposto in Risparmio Energetico

            Pace!
            Gym
            Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
            Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
            Grazie!

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