Salve a tutti, in attesa di conoscere che succederà col decreto rilancio, ho un quesito tecnico per accesso Ecobonus.

"Sostituzione scaldacqua tradizionale con scaldacqua pompa di calore". Qualcuno sa se per tradizionali sono inclusi anche gli scaldacqua a gas o se si intendono solo quelli elettrici?!

Hai presente Alitalia, ebbene andava fatta fallire o venduta una decina di anni fa, senza forzare la mano e il mercato faceva il resto.

Bene l'Italia come stato è piu o meno nelle stesse condizioni................................senza tanti pregiudizi
Una bella PATRIMONIALE, dicono che con il 15%, hanno gia fatto i conti eh!!, si riduce il nostro debito al 60% del Pil
E il 15% non è la rovina, anzi se gestita nel modo giusto sarebbe una "vera rinascita"
Io ci starei. se fai 4 conti vedi quanto debito pro capite abbiamo
Pagarlo ora o il doppio tra qualche anno che differenza fa.............................................for se il 110%

Se installi una pompa di calore vale come il cambio di caldaia a gas/metano pompa di calore, adesso 65%

Ti sei perso il meglio dell'ITALIA.......................e non racconto balle eh!!, compresa la Vespa e la 500

E vogliamo, a parole, rimettere in sesto l'Italia.
La prima cosa da fare sarebbe rimettere in sesto gli Italiani........................servirebbero 10 anni di virus a potenza almeno doppia

Metti che hai venduto casa da poco a 300.000€ e stai per ricomprare una da 300.000€.... Bellissimo ritrovarsi con soli 255000 € e senza casa... Ed è solo un esempio...

Il problema è che le aziende traballano (e con loro i relativi posti di lavoro) anche e soprattutto all'attuale pressione fiscale che rende davvero difficile essere competitivo a livello internazionale. Il mercato italiano poi è un'ecatombe...se si pensa che circa 1/4 del valore di un bene è costituito da IVA risulta evidente come si vada ad ammazzare la domanda già a monte...e su quella poca domanda quello che resta per il venditore spesso sono briciole.

Ora, dare incentivi "a pioggia" ha dimostrato in passato che non porta a nulla di buono...si ricava solo prezzi inflazionati, soluzioni argute per "sfruttare" le normative con azioni "all'italiana"...aumento dell'indebitamento pubblico, aumento delle tasse ecc.

Io ripeto sono d'accordo con la detrazione al 110% ma con presupposti e paletti ben chiari. Ossia tetti ragionevoli sui valori detraibili, controllo ferreo sui prezzi del mercato (se oggi 1Kwh di fotovoltaico costa 1400€ domani deve continuare a costare 1400€ e non passare improvvisamente a 2800€...altrimenti si arricchisce solo l'imprenditore, non aumenta l'occupazione e non viene ridistribuito il reddito e con esso la capacità di spendere e aumentare la domanda), responsabilità fiscale finale a carico del committente dei lavori ossia dare la possibilità di cedere a terza per avere un sconto immediato in fattura ma in 5 anni comunque spetta al committente tirare fuori i soldi...vuoi in detrazione irpef, di tasca propria oppure facendo un prestito.

Cosi si responsabilizza il cittadino (che fa da garante) e si innesca l'economica. Se il cittadino ha la bravura/fortuna di lavorare e avere "monte" irpef meglio per lui, ogni anno invece di pagare l'iperf pagherà i lavori...se non ha sufficente capitale irpef andrà a pagare di tasca propria (alla fine sta facendo lavori sulla propria abitazione e per il proprio interesse).

Se una persona i soldi già li possiede valuterà se pagare e poi andare in sconto o se cedere e poi detrarre dal proprio irpef o pagare in un secondo momento.

Lo stato comunque regala un 10% dell'investimento e comunque si accolla il mancato incasso dell'eventuale irpef futura.

Se non un cittadino ha poca irpef disponibile o non fa il lavoro (probabilmente non lo avrebbe fatto comunque e ci sta pensando ora solo perchè "gli viene gratis") oppure lo fa e detrae quello che può.

E' divertente vedere e leggere anche di persone che tra una cosa e l'altra stanno già detraendo tutto l'irpef (fondi pensione, interventi di ristrutturazione passati, bonus renzi, figli a carico ecc) e ora vogliono anche poter magari cambiare infissi o inserire pannelli fotovoltaici o fare il cappotto della casa gratis (come se non pagasse nessuno....quando qualcuno quelle cifre le deve pagare...e quel qualcuno sono tutti i cittadini che ogni mese pagano fiumi di tasse).

Ora se vogliamo che se ne vadano e chiudano le rimanenti aziende e attività allora la strada giusta da percorrere è quella di dare incentivi "a pioggia"....per poi recuperarli aumentando le tasse fino al giorno in cui avremmo 50% dei disoccupati e il 50% di occupati che pagheranno il 95% di tasse per mantenere tutti coloro che non hanno un'occupazione e i servizi vari.

Se si vuole far ripartire l'economia occorre stimolare gli INVESTIMENTI e stimolare l'interesse delle persone che i soldi li hanno e hanno possibilità di spendere. Lo stato (tutti i cittadini) non ha bisogno di ulteriori debiti ma di investimenti.

Dare incentivi a chi non ha capacità di spesa (irpef) e di invogliarli a spendere soldi che non hanno è come stimolare un giocatore di poker a smettere regalandogli una slot machine....

La patrimoniale, per chi ha più case, é giusta e sacrosanta.
Ma sull'unica casa di proprietá no, é ingiusta ed iniqua nei confronti di chi si fa un debito trentennale per avere qualcosa di suo, mentre c'é chi piange i morti per fregare i vivi pretendendo e ottenendo le case popolari.
Una patrimoniale secca, su tutte le proprietá, ha senso di esistere solo e unicamente nel caso in cui tutte le case fossero di proprietá, senza assistenzialismo alcuno, senza case popolari.
Io giá pago di mio a causa di un isee studiato nei particolari per ridurre al minimo la platea di usufruitori di determinati sconti o esenzioni, ho giá riportato il mio caso in essere.
Io con mutuo, collega senza mutuo, valore catastale di casa mia doppio rispetto la sua perché la mia costruzione 2001 con dati aggiornati, la sua ereditata, senza mutuo e costruita negli anni 70 con valore catastale del 60% della mia.
Entrambi con un figlio.
Mio isee 22mila e spicci euro, suo isee 12mila e spicci.
Stesso stipendio, moglie senza lavoro e unico figlio per entrambi.
Unica differenza il valore ai fini imu della casa.
Lui ha preso bonus bebé, bonus libri, bonus scuola e ogni sorta di bonus de li meglio ******cci sua, io ho preso sto cavolo.
Se a tutto questo devo pure metterci un ipotetico 15% da pagare di patrimoniale, estrapolato proprio dal valore ai fini imu della casa, ma che me la sò comprata a fare? Era meglio piagne miseria sotto al comune, o andarmene in affitto.


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Tutto è giusto e tutto è sbagliato , io coi miei 2 fratelli mi trovo una "seconda casa" in appennino , ereditata , che non vale niente perchè non c'è mercato, però ci paghiamo già IMU al massimo , TARI e bollette il doppio di una di residenza , che fai la butti giù che non puoi nemmeno quello

Qualcuno ha detto che questa è peggio di una guerra e forse è vero
Nell'immediato dopoguerra per ricostruire l'Italia la Patrimoniale arrivo al 36% per chi aveva di piu
Oggi noi abbiamo immensamente di piu dei nostri Nonni e Padri, almeno le bombe sono mancate
Eppure non si sono presi a fucilate, ....................hanno ricostruito tutto e noi pensando dio quattrino non possiamo permetterci di cacciare meno della metà...........................................all ora ci siamo meritati tutto e di piu,bene cosi a me poco importa ormai


edit

""il principale colpiva i patrimoni netti delle sole persone fisiche posseduti alla data del 28 marzo 1947, con esenzione di quelli inferiori a 3 milioni di lire (55mila euro) e una detrazione fissa di 2 milioni. Le aliquote andavano dal 6% al 61,61% per i patrimoni sopra 1,5 miliardi di lire (circa 27 milioni di euro 2011). I criteri di valutazione erano automatici per i beni immobili (coefficienti applicati al reddito dominicale per i redditi e alla consistenza per i fabbricati) e basati sul valore medio per gli altri cespiti, con un forfait per certi beni (denaro, depositi, titoli al portatore, gioielli e mobilio) fissato in percentuale variabile in base all’ammontare del patrimonio. Era prevista una dichiarazione per patrimoni netti di almeno 1,5 milioni. Il pagamento doveva avvenire in rate bimestrali entro un anno (due se il patrimonio era prevalentemente immobiliare), con possibilità di rateare il versamento fino al 1956, 1958 (patrimoni immobiliari o aziende industriali) e 1960 (cespiti danneggiati dalla guerra). Era ammesso il riscatto al tasso di sconto dell’otto per cento (12% per i patrimoni prevalentemente immobiliari)""

Che la casa di proprieta non sia un affare a livello economico è ormai risaputo, come utente finale non puoi specularci sopra
Nell'Isee la prima casa viene detratta mi sembra,almeno qualche anno fa quando fatto pure io, insieme al monte del capitale mutuo residuo
Se il valore rimane alto ............................................ ci sara un motivo, che dovresti "conoscere"

No pero puoi dichiararla in'agibile e sconnettere tutte le utenze, ci tieni un generatore per quando ti serve, e non dovresti nemmeno pagare IMU

Robe del genere non succedono...............................normalment e vengono applicate in percentuale per alcuni anni
Non penserai mica un colpo secco eh!!.....................sarebbe un suicidio

Posso dirti, con cognizione di causa, che fino agli anni 80/90 si campava bene un pò tutti, chi più chi meno, perché lo Stato controllava poco, tollerava troppo e spendeva e spandeva a piacere, potendo contare sulla leva dell'inflazione.
Da inizio anni 80 a inizio anni 90 lo stipendio di mio padre raddoppiò e anche qualcosa più, ma i debiti contratti negli anni 80 sempre la stessa cifra gli sono costati, non hanno inflazionato anche quelli portandoli ai valori aggiornati un decennio dopo.
E in 50 anni così é cresciuta l'Italia, con magagne di questo genere, con i buoni fruttiferi postali che triplicavano di valore dopo tot anni.
E si vuole vendere la favola che "i vecchi hanno fatto l'Italia"?
E c'ero bono pure io, con tutto il nero ed il sommerso che c'é stato, con mio nonno che partica con la "borsa nera" a vendere polli, uova e quant'altro al mercato cittadino, con mio padre che ha comprato casa nel 70 quando prendeva 75mila lire di stipendio con una rata di 40mila e un tasso del 12% sul mutuo, salvo prendere dopo un decennio quasi un milione di stipendio e continuare a pagarne 40mila di mutuo, io ho contratto un mutuo ventennale nel 2001 con una rata di 540 euro mensili e prendevo 1450 euro di stipendio, oggi la rata é sempre di 540 euro e di stipendio ne prendo 1750 con 22 anni di lavoro e solo grazie all'assegno familiare di 46 euro per mio figlio e le detrazioni di 125 euro per moglie e figlio a carico.
E i vecchi hanno fatto cosa, che fino agli anni 70 non esisteva nemmeno l'ici, hanno fatto case popolari a destra e manca con soldi pubblici per rivenderle a 4 soldi a quelli che le avevano date, gli enti tra poste, ferrovie, alitalia, sip, enel e chi più ne ha più ne metta hanno costruito praticamente delle cittá da dare ai propri dipendenti in affitto, per poi vendergliele a un tozzo di pane.
E questo é lo Stato, nel privato le porcate non mancavano in misura minore, figurarsi.
Ferrovieri in pensione con massimo a 42 anni di età, insegnanti in pensione dopo 20 anni di lavoro, famiglie intere infilate all'enel, dove era legittimo che il padre cedesse il posto al figlio e via così fino ad arrivare ad oggi.
E tutta quella roba, tutta la zozzeria di 70 anni di malagestione, di scelleratezza, di spese folli e investimenti senza senso, di opere incompiute e quant'altro, chi le dovrá pagare?
Prima hanno mangiato tutti, politici e cittadini, industriali e operai, non é che i soldi dati dallo Stato alla Fiat siano serviti ad altro se non mantenere i posti di lavoro eh, buona parte se li saranno mangiati gli Agnelli, ma a voglia quanti operai che sono potuti andare in pensione grazie a quelle "mazzette", perché tali erano se ne può dire quel che se ne vuole.
Bha, sto avvelenato.


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Viene detratta una percentuale, non l'intero valore.
Nell'esempio con il mio collega casa sua vale 96mila euro ai fini imu, detratti 66mila.
Casa mia ai fini imu vale 180mila, detratti 103mila.
E sai perché questa differenza di valore catastale?
Perché la sua é stata accatastata negli anni 70, la mia nel 2001.
Casa mia di 82mq in periferia a Roma, dove non sono nemmeno pieno proprietario in quanto dovrò ancora comprare il terreno dal comune, vale più di un appartamento di 110mq a Piazza Navona, in pieno centro.
Vedi te quant'é equo l'isee.

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Mio Nonno e poi Mio Padre andavano con la "borsa nera" ma a piedi e al max in bici, una per famiglia
Tu quante auto hai in garage, forse nemmeno una bici pero'.....................i nostri "vecchi" ci hanno fatto un'autostrada a dodici corsie e noi facciamo crollare i ponti, non siamo capaci di "fare come loro", e questa la "piccola" differenza, è mancata la "manutenzione"
Siamo andati fuoristrada con la Ferrari e adesso paghiamo il "meccanico"
La "voglia" del sempre di piu ci ha portati ad avere sempre meno................................

Parlando personalmente, perché so che esiste chi fa il passo più lungo della gamba, certo...
Ma ho una Fiat Bravo del 2009, che ha sostituito una Fiat Bravo del 99, e solo dopo averci percorso 330mila km, questa ne ha 160mila quindi spero che almeno un altro decennio duri, sinceramente, sò giá di essere un illuso ma anche volendo ad oggi non potrei permettermi nulla dell'attuale panorama automobilistico, dove un'auto abbastanza grande per una famiglia parte da almeno 18mila euro.
Ho una moto, comprata nel 2011 in epoca "single", ferma da 4 anni in garage perché manutenzione e assicurazione costano, é arrivato mio figlio e da qualche parte ho dovuto tagliare, l'avrei anche venduta se mia moglie non mi avesse fermato, forse spera che un giorno potremo tornare a farci qualche passeggiata, chissá, mai dire mai.
Ho 2 biciclette e un triciclo per mio figlio, uso più questi da un anno a questa parte che non l'auto.
Mio padre ha sempre avuto l'auto, e anche mio nonno aveva una fiat 850 e faceva il muratore, da giovane aveva una ducati 98, dopo averla sbattezzata per terra ha realizzato un carretto con le ruote per andare a raccogliere l'uva.
L'altro mio nonno non aveva l'auto, aveva però un om30, il lupetto mi pare si chiamasse, per andare a raccogliere il latte nelle fattorie e trasportarlo alla fabbrica della solac, societá laziale.
Io non dico che chi c'é stato prima di me non abbia fatto una sega e abbia solo mangiato, la maggioranza assoluta ha lavorato spaccandosi la schiena, riuscendo pure a mangiare più di qualcosa, perché il doppio lavoro e i lavoretti del fine settimana erano all'ordine del giorno, e dubito solo nella mia famiglia insomma.
Non credo fossero solo i miei nonni a fare il vino e rivenderlo alla buona, a crescere e macellare i maiali e venderne poi le carni, o le galline o le uova o qualsivoglia cosa si riuscisse a produrre in campagna.
E quando é finito tutto questo?
Quando lo Stato ha deciso di metterci becco, giustamente dico io eh ci mancherebbe altro, ma quando sono arrivate leggi e regolamentazioni varie é finito tutto.
Per questo ribadisco il concetto, per decenni lo Stato ha fatto fare il cavolo che si voleva a chiunque, negli ultimi 20 anni invece con l'ingresso in europa e quindi l'adozione di provvedimenti più decisi e anche "vessatori" il nostro paese é andato sempre peggio, sempre.
Perché? Perché non siamo più liberi di fare il cavolo che ci pare, e non si può più controllare la propria moneta, proprio il giochino che ci ha permesso come nazione di crescere al pari di tante altre.
Finito il giochino finita la nazione, tant'é


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Ma infatti nessuno all'epoca era entusiasta de sta Europa, efosse per me approfitterei del'occasione per mollare tutto
Tanto non è che andrà a finire molto bene eh!! e ci vorranno diversi anni per rimediare e tanto valeva mandarli tutti a .................
Ma vedo che si cerca di spendere una montagna di soldi per mantenere l'attuale che non funziona più, io sono convinto di non vedere piu il sereno dopo la tempesta e ormai sono rassegnato
Non che Io abbia navigato bene eh!!, la prima lampada elettrica vista a 8 anni, acqua corrente in casa a 17 anni, la prima lambretta condivisa con mio padre a 19 anni e la prima 4 ruote a 21 dopo il "militare".......................15 anni ed un giorno in fabbrica a lavorare e dopo sei mesi perche non mi piaceva la fabbrica a fare il manovale
Certo che potevi fare..anche 16ore al giorno se avevi voglia e fiato, però erano pagate ed era possible farlo, e in questo modo sono passate anche delle brute crisi...................pero mai senza lavoro

Se non fanno il colpo secco , non colpiranno un bel niente da chi veramente ha danaro che nel frattempo farà sparire tutto, se già non lo sta facendo sparire o lo ha già fatto sparire perché sa prima di altri.

Nelle volte applicata si prende una data, sempre retroattiva, anche di anni e a quella data si legano i rapporti dare/avere
Dopo puoi anche far sparire il tutto tanto sai/sanno quanto devi versare

vedi esempio nel post 1600.............legge del 1950 con riferimento al 1947 per i conteggi
Retroattiva di 3 anni cosa puoi fare?, e adesso come minimo prendono il 31/12/19

avete idee piu' chiare delle mie? L'incentivo sara' legato a pompa di calore e/o caldaia a condensazione e/o cappotto termico... oppure sara' utilizzabile anche solamente per fotovoltaico + accumulo?

Ancora non è ne legge ne un'idea
Aspettiamo che il topolino esca allo scoperto

ognuno ha le sue idee e le situazioni sono molto varie, tuttavia non sono d'accordo con Lord sul concetto che 'lo fa chi può' e chi non può si accontenta... non è così che dovrebbe essere regolata la cosa pubblica
noi siamo 4 e abbiamo 1 casa (e grazie) dove abitiamo, non abbiamo seconde o terze case; ho comprato prima un appartamento nuovo con giardinetto in una zona appetibile e poi dopo 8 anni l'ho rivenduto e comprato una villetta spaziosa con un grande (per i miei canoni) giardino, perchè i bimbi avessero quello che io non ho avuto da piccolo
in questa casa ci ho investito facendo i lavori necessari e poi quelli che potevano essere intelligenti e risparmiosi
e continuerei a farlo se mi aiutassero con le normative, anche se oggi non ho più capienza irpef
perchè credo che i vantaggi non debbano essere dati solo a chi di soldi ne ha già tanti

e cmq l'isee è costruito davvero male, come si diceva la casa anche se unica conta molto, pesa decisamente più del reddito soprattutto se ha meno di 20 anni

Stamani in radio dicevano che il 110% sarà applicabile senza limiti di isee ma vincolato solo alla prima casa e che se la proprietà della prima casa è solo in parte 1 casa e una parte seconda casa ci sarà proporzionalità diversa.... un bel casino... aspettiamo dettagli.

Questo è tirato a chi ha 2 case , segnate mezza a uno e mezza all'altro per pagare meno IMU,TARI, etc mi sembra giusto....

Ma anche no, non facciamo di tutta l'erba un fascio.

Secondo voi per un installazione programmata per la settimana prossima conviene sospendere il tutto temporaneamente in attesa del decreto, per capire se si potrà usufruire del 110%?

Non credo convenga più aspettare, stanno partorendo il solito mostriciattolo inapplicabile. Poiché non capiscono un casco , stanno confondendo un provvedimento che serve all’economia con uno di supporto sociale ai “poveri” con solo la prima casa (magari una villa da 2 milioni di euro).
voglio vedere chi fa i lavori adesso (io si) ma non sull’immobile che ne aveva più bisogno.
Sono proprio degli incapaci, preferiscono pagare reddito e cassa integrazione senza lavoro,
ora sì che il default è assicurato , poco lavoro , grande disoccupazione.

Gli interventi verdi finanziati con il superbonus al 110% per la riqualificazione energetica di condomini e singole abitazioni dovranno garantire «il miglioramento di almeno due classi energetiche da dimostrare mediante l'attestato di prestazione energetica (Ape)». È una condizione necessaria per accedere al beneficio. Allo stesso modo i materiali isolanti utilizzati per il “cappotto” termico dovranno rispettare i requisiti minimi ambientali previsti dal decreto Ambiente 11 ottobre 2017.

Sono due delle modifiche dell'ultima ora apportate agli articoli del decreto rilancio che istituiscono il superbonus. Vogliono rendere ancora più verde l'intervento agevolato. Anche per il sismabonus lo sconto al 110% sarà concesso a una condizione nuova: che contemporaneamente si sottoscriva una polizza assicurativa anticalamità.

LE NOVITÀ

1. Interventi agevolabili con classe energetica migliore di due step
Dimostrazione con l’Ape
Per avere diritto al superbonus al 110% per la riqualificazione energetica di condomini e singole abitazioni gli interventi verdi effettuati sugli edifici dovranno garantire «il miglioramento di almeno due classi energetiche da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape)»

2. Cappotto termico in base ai requisiti minimi ambientali
Oltre al doppio salto di classe energetica per poter accedere al superbonus i materiali isolanti utilizati per il “cappotto” termico degli edifici dovranno rispettare i requisiti minimi ambientali previsti dal decreto Ambiente 11 ottobre 2017. Un requisito aggiuntivo per rendere ancora più verde l’intervento agevolato

3. Impianti, per gli edifici unifamiliari spesa fino a 30mila euro
Nei ritocchi dell’ultim’ora alla norma sul superbonus verde viene introdotto un tetto agli importi degli interventi sugli «edifici unifamiliari»: il limite di spesa agevolato viene fissato a 30mila euro per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali. Per i condomìni il tetto è di 30mila euro per il numero di unità immobiliari del condominio

4. Nei condomini colonnine per ricarica delle auto elettriche
Tra gli interventi agevolabili innovativi che entrano nel decreto per il rilancio dell’economia elaborato dal governo ci sono anche le colonnine condominiali per la ricarica delle auto elettriche.La misura era stata anticipata al Sole 24 Ore il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro

5. Asseverazioni dei progetti per evitare frodi
Per evitare che qualcuno faccia il furbo e agevoli spese non ammesse servirà una asseverazione del progetto da parte dei tecnici abilitati e una copia sarà trasferita all’Enea. Le modalità di trasmissione e le relative modalità attuative saranno definite con un decreto del Ministero dello Sviluppo economico entro trenta giorni

6. Il visto di conformità fiscale per lo sconto in fattura
Tra le misure previste nel decreto rilancio ce ne è anche una che riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura. Per queste due tipologie viene introdotto una sorta di «visto di conformità» che il contribuente dovrà richiedere al responsabile dei centri di assistenza fiscale


Non sono le uniche modifiche dell'ultima ora al testo che, comunque, nel suo impianto fondamentale resta lo stesso anticipato dal Sole 24 Ore nei giorni scorsi: un potentissimo incentivo a fare i lavori, con la possibilità generalizzata di cedere il credito di imposta alle banche e agli altri intermediari finanziari e con la facoltà - fortemente potenziata - dello sconto in fattura che consente di realizzare i lavori senza pagare nessun anticipo. Anche gli interventi trainanti (necessari cioè per accedere al 110%) restano tre: isolamento termico, caldaia a pompe di calore o a condensazione, messa in sicurezza sismica dell'edificio.

Un secondo gruppo di modifiche al testo riguarda il tetto agli importi degli interventi. Due le limitazioni più rilevanti. La prima riguarda gli «edifici unifamiliari» per cui viene posto un limite di spesa agevolato a 30mila euro per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali.

Questo conferma ancora di più che l'intervento agevolato è pensato dal governo soprattutto in favore dei condomìni per cui il tetto di spesa agevolato, ben più alto, si ricava dalla cifra di 30mila euro moltiplicata per il numero di unità immobiliari del condominio. Va però detto che nel nuovo testo viene esplicitamente prevista la possibilità di intervenire, oltre che sulle «parti comuni» dell'edificio, anche sulle «singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale».

I pannelli solari
L'altro tetto alla spesa modificato nelle ultime ore riguarda i pannelli solari che possono essere installati con l'agevolazione massima se saranno abbinati a uno degli interventi “trainanti”. Questa spesa ha un doppio limite: complessivo di 48mila euro e un limite per Kw di potenza nominale dell'impianto che viene ora ridotto da 2.400 a 1.600 euro. Resta fermo a mille euro invece il limite per Kw per i sistemi di accumulo integrati nell'energia fotovoltaica, che sono una delle grandi novità del decreto.

Qui c'è invece un ulteriore allargamento delle possibilità di intervento perché gli impianti si potranno installare contemporaneamente ai pannelli o anche successivamente, senza perdere l'agevolazione. Sempre in materia di pannelli solari, pure viene prevista una condizione: che l'energia non autoconsumata venga ceduta al Gse.

Fra gli interventi agevolabili innovativi che entrano nel decreto ci sono anche le colonnine condominiali per la ricarica delle auto elettriche, come per altro aveva anticipato al Sole 24 Ore il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

C'è poi un terzo gruppo di modifiche, che si poteva dare per scontato ma che non era previsto nella precedente versione del testo. Come evitare che qualcuno faccia il furbo e agevoli spese non ammesse? Si esplicita quanto già previsto con gli interventi ammessi all'ecobonus: servirà una asseverazione del progetto da parte dei tecnici abilitati e una copia sarà trasferita all'Enea. Le modalità di trasmissione e le relative modalità attuative saranno definite con un decreto del Ministero dello Sviluppo economico entro trenta giorni dalla data di conversione del decreto legge.

Anche per gli interventi antisismici l'efficacia degli interventi sarà asseverata da «professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico». Lo stesso tecnico dovrà attestare «la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati».

Infine per la cessione del credito e per lo sconto in fattura viene introdotto un «visto di conformità» che il contribuente dovrà richiedere al responsabile dei centri di assistenza fiscale.

FONTE: IL SOLE 24 ORE (sito web)

Aziende aderenti al superbonus 110% e sconto in fattura