SMART LIGHTING illuminazione pubblica in CC (CeliBui) - EnergeticAmbiente.it

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SMART LIGHTING illuminazione pubblica in CC (CeliBui)

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  • SMART LIGHTING illuminazione pubblica in CC (CeliBui)

    Serve pure cominciare ad allestire la rete elettrica SMART
    con uno STANDARD che comprenda le ricariche veloci dei veicoli
    (anche autobus elettrici)ZEROFILO-BUS

    in alternativa alla rete ENEL a 220V (che mette paletti)
    si potrebbe usare la rete elettrica di proprieta comunale, quella dell illuminazione pubblica,
    modificandola anche in corrente continua X i led

    in pratica una micro grid "a isola" (FROM home TO home)su cui attaccare
    microcogeneratori <20kW
    pannelli solari (senza inverter)
    batterie NaCl-Ni,
    pompe di calore (che di notte usano energia ceduta AL COMUNE di giorno)
    paline per ricariche veloci
    .................................................. ......
    IL CAMBIAMENTO: la rete elettrica in mano ai cittadini, Berlino ci prova
    ------------------------------------------------

    L'utilizzo della rete elettrica COMUNALE dell illuminazione pubblica e' adattata anche perche cosi ci si mettono i sensori di movimento [CieliBui] e le lampade stradali che si accendono quando passa l'auto...

    risparmiando dal 50% in zone semi centrali all 80% in zone periferiche. rurali e montane)
    CELI BUI
    Ultima modifica di HAMMURABY; 25-10-2012, 09:23.

  • #2
    intervista da ecodallecittà
    "Operazione cieli bui": verso il decreto del governo per ridurre l'illuminazione pubblica. Il testo ufficioso - ECO dalle CITTA'

    RIDUZIONE DELLE SPESE PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA dal 60% in su...(da 250-290 euro a punto luce a 90 circa)

    La spesa annuale dei comuni italiani per l’illuminazione pubblica ha superato il miliardo di euro più le manutenzioni: la denuncia arriva dall’associazione “Cielo buio”, votata “all’illuminotecnica sostenibile”, dove si dice anche che i consumi e la spesa si potrebbero all’incirca dimezzare.

    Il super-revisore Bondi ha esplicitamente citato e ringraziato “Cielo Buio”..

    In questo caso l’autonomia degli Enti Locali è del tutto rispettata poiché sono i Comuni a gestire e pagare la illuminazione pubblica.
    In Italia si spende moltissimo per i lampioni. Innanzitutto perché la potenza installata è alta. “Secondo gli studi europei a disposizione, se confrontiamo il consumo pro capite per l’illuminazione pubblica con quello della Germania, ci accorgiamo che il nostro è doppio: 105 chilowattora contro 42 (la media Ue è 51).
    Inoltre abbiamo una potenza installata per superficie urbanizzata più che doppia rispetto a quella tedesca, doppia rispetto alla Francia e quasi quadrupla rispetto al Re gno Unito. Contrariamente ai Paesi sopra citati in Italia la sorgente più impiegata per illuminare è la lampada da 150 Watt, mentre oltre il 50% delle strade potrebbe essere illuminato con sorgenti da soli 70 Watt (nel rispetto di norme e leggi di settore) come negli altri Paesi”.

    Nonostante i tagli generalizzati delle spese e dei servizi sociali offerti dai comuni, in una parte dei casi la spesa è addirittura in aumento anche nel 2012, perché gli stessi Kilowattora costano ora di più. Secondo le previsioni di bilancio per il 2012, votate proprio in questi giorni, la spesa per l’illuminazione pubblica (consumi elettrici + manutenzione ) preventivata è di 15 milioni di euro a Torino, 32 milioni e 750.000 euro a Milano e 52.800.000 euro a Roma.
    Queste cifre rappresentano rispetto al 2011 un calo del 25% a Torino – grazie a un taglio vertiginoso delle spese sulle manutenzioni, ridotte a poco più di un terzo – un calo del 14% a Roma ma un aumento del 9% a Milano rispetto all’anno prima.A Torino i punti luce installati sono 96.000; a Milano 138.364 e a Roma 181.991. Nell’ordine, la spesa più cara è quella sostenuta dal Comune di Roma (290,12 euro a punto luce), seguita da Milano (236,9 euro) e Torino (156,25 euro).

    Se consideriamo invece la spesa per abitante, la città che paga di più è di gran lunga Milano: 24,40 euro. Segue Roma (18,97 euro) e per ultima ancora Torino (16,56 euro). Se nel 2012 Torino riesce a mantenere le spese (o almeno prevede di farlo) su un livello decisamente più basso rispetto alle due appena due anni fa, nel 2010, la situazione era molto diversa: la spesa per abitante era più alta a Torino (20 euro per abitante) contro i 19 euro di Milano e i 16 di Roma. La spesa per punto luce era invece di 226 euro a Roma, 197 a Torino e 190 a Milano.

    Le cifre raccolte sono arrivate all’associazione “Cielo Buio” dopo molti solleciti a uffici comunali e aziende che forniscono energia e manutenzioni – La bolletta energetica è sempre più alta anche se sono state installate molte lampade più efficienti. Ma l’efficienza non è stata utilizzata per risparmiare, bensì per illuminare di più con la stessa potenza. E la stessa potenza, ovvero lo stesso consumo, costa sempre di più. A questo si aggiungono i costi di manutenzione altissimi, sopra i 50, talvolta sopra gli 80 euro a punto luce all’anno. Sempre secondo “Cielo Buio” “questi costi di manutenzione sono una follìa.
    Pur tenendo conto di tutti i fattori, non si capisce perchè andar oltre i 40 euro per punto luce all’anno”.In generale, dice “Cielo Buio”, le spese sono così alte perché in Italia i Comuni non hanno l’intenzione e la forza di controllare le varie Iren A2A Acea, e perchè si approfitta politicamente della superficiale equazione luce=sicurezza. ” Se i tedeschi illuminano e consumano procapite la metà degli italiani sapranno quello che fanno. Noi no.

    Se a Roma si spendono 290 euro per punto luce l’anno, io dico che pur tenendo conto dei maggiori costi nelle grandi città, per ogni punto luce, tra consumi e manutenzione, non si dovrebbe spendere più di 135 euro all’anno, usando anche un po’ di riduzioni di flusso, e si potrebbe scendere a 97 euro con un po’ di impegno, in uno scenario virtuoso”.

    non è finita li... il 22 Agosto ero a Roma da Bondi per scrivere con lui un decreto che se va tutto come deve andare entro breve (non più di 30 giorni) sarà una spending review per fare risparmiare i comuni 950 milioni di Euro con investimenti per 1,7 Miliardi di Euro ..

    PRECISAZIONE: - i LED, nell'illuminazione PUBBLICA STRADALE (e sottolineo queste 2 parole) nonostante quello che vi hanno detto, vi diranno e cercano di farci credere, OGGI sono perdenti SEMPRE e COMUNQUE contro tecnologie tradizionali e lo sono per tutti e tre i costi tipici dell'illuminazione (proprio per questo un impianto d'illuminazione a led, oggi può essere un debito 3 volte):
    1- costi di primo impianto
    2- Costi dell'energia (a parità di rispetto delle norme) per la vita dell'impianto (25 anni)
    3- Costi di manutenzione per la vita dell'impianto (25 anni)
    Se volete qualche informazione e sfatare tanti miti sui LED
    CieloBuio (lato destro dello schermo SPECIALE LED).
    Detto questo il futuro anche in questi ambiti è dei LED (ma non lo è ora).
    mentre oggi i LED sono buoni da subito in applicazioni tipo ad esempio..... lumini del camposanto

    TECNOLOGIA di BASE: sensori di presenza sui lampioni
    ed il risparmio sara tanto piu elevato, quanto piu la zona e' periferica, rurale o montana
    Light is
    CieloBuio
    Ultima modifica di HAMMURABY; 26-10-2012, 10:20.

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    • #3
      un altro link utile

      Smart Lighting in the Cloud | Logica Blog

      NEL CASO VOLESSIMO FARE UNA RETE COMUNALE SMART.
      USANDO IL CIRCUITO DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA,
      la lombardia e' quella messa peggio, perche il 60% degli impianti di illuminazione sono di proprieta ENEL,
      mentre nel resto d'italia, la proprieta dell illuminazione di ENEL e' meno del 10%
      IN PRATICA GIA QUASI TUTTI DI PROPRIETA MUNICIPALE


      materiale superconduttore a temperatura ambiente
      Diboruro di magnesio - Wikipedia



      Ultima modifica di HAMMURABY; 26-10-2012, 10:31.

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      • #4
        microcogenerazione a celle (ex TOTEM FIAT)
        http://www.energoclub.it/doceboCms/p...Fuel_Cell.html



        trasmissione dei dati dai SENSORI DI MOVIMENTO in ONDE CONVOGLIATE

        come fare il modem
        http://filrub.altervista.org/wp/?p=12

        Ultima modifica di HAMMURABY; 29-10-2012, 11:03.

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