FAI DA TE per il risparmio energetico: foto, link discussioni, suggerimenti per i volenterosi! - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

FAI DA TE per il risparmio energetico: foto, link discussioni, suggerimenti per i volenterosi!

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #61
    ho capito grazie.i miei caloriferi sono come il tuo della foto,quindi altro lavoretto da fare

    Commenta


    • #62
      Salve, in questo post aggiungo anche io foto di un lavoro sugli infissi.
      Cambio vetri da 3-9-3 non bassoemissivi (U 3,1 circa) a 4-15-4 bassoemissivi Saint Gobain 1,1.
      La cornice vermavetro è stata abbassata di quanto serve.
      Il serramento da 70 mm di legno regge bene, anche sulle porte finestre alte 2,7 m
      Cambio guarnizione da gomma a silicone

      Rimozione coprifilo e schumatura fra telaio e falsotelaio. Incollatura di 2 cm poliuretano a copertura della zona telaio-falsotelio-muro periferico-muro imbotte finestra. Copertura con 1 cm di legno.Nuovo coprifilo a filo parete.

      Obiettivo eliminazione spifferi e coibentazione parete imbotte (30 cm di mattone pieno contro 45 del muro circostante) raggiunto.

      Per finire, coibentazione interna cassonetti con EPS (in camere letto sotto EPS, guaina piombo)

      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20130601-00171.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 243.1 KB 
ID: 1941900Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20130601-00172.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 85.0 KB 
ID: 1941901Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20140129-00342.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 191.9 KB 
ID: 1941902Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20140129-00344.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 50.0 KB 
ID: 1941903

      E adesso cerco un consiglio.
      In taverna (che riscaldo assai raramente in inverno ma che non scende mai sotto 15 gradi, perche interrata salvo ultimi 70 cm e forse anche perche sopra ho riscaldamento a pavimento che qualche cosa trasmettera pure sotto..) ho orblemi di umidita nelle pareti contro-terra e per 30 cm anche nei muri principali non controterra (risalita)
      Il problema si evidenzia in pochisime zone che sono intonacate..e per nulla nel resto , dove avendo mattoni a vista pieni, l'umidita viene asorbita e rilasciata senza generare muffa (probabilmnete i ns nonni facevano mattoni poco aggredibili dalle muffe rispetto ai ns intonaci)
      Tali zone intonacate sono state fatte ove i mattoni a vista erano rovinati..ad esempio per tracce precedentemente realizzate nel muro..o dove il muro aveva avuto cedimenti non rimediabili...o che occorreva rimediare ricostrunedo la trama dei mattoni...ma al momento ci sembrava bello il gioco fra mattoni e zone intonacate..e in effetti lo è, soprattutto dove segue magari geometrie degli archi...ma non abbiamo pensata all'umidità.
      Altre zone intonacate sono attorno agli sguinci finestre...che prima erano senza infisi (solo grate)..io mettendo controtelaio ho dovuto mettere zanche...tamponando a cemento (col senno di poi era meglio mettere tasselli chimici e sigillare a schiuma cercando di stare solo nella zona del coprifilo..ma di nuovo il gioco estetico mattone-intonaco era voluto..)
      Insomma..non posso semplicemente riportare mattoni a vista dove sono intonacati..e poi occorrerebbe almeno sabbiarli (e non ho voglia di aprire cantiere..)

      Questo ad esempio è umidità risalita su muro non contro terra...a lato mattoni a vista senza segni umidità.



      Questo lo spessore in sbalzo rispetto mattoni e loro fughe
      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20140129-00341.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 204.1 KB 
ID: 1941905

      Questa una zona finestra..metto anche particolari di come si raccorda coi mattoni e col coprifilo.
      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20140129-00336.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 143.6 KB 
ID: 1941907Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20140129-00337.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 323.7 KB 
ID: 1941908Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG-20140129-00338.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 241.3 KB 
ID: 1941909

      Domande...come risolvo il porblema umidità?
      Devo dire che l'intonaco sotto la pittura sembra sano...sembra che l'umidità esterna non riesca ad evaporare verso interno e faccia scoppiare la vernice..potrebbe essere solo un porblema di vernice non traspirante?

      Oppure..come posso rivestire tale zone sapendo che si tratta piu che latro di umidita che da fuori (o fondamenta) deve trovare sfogo dentro?
      Ho locale tecnico al pinao taverna, cemento al grezzo..nessun problema di macchine o muffa..probabilmnete umidità sale ed esce senza portarsi dietro sali o residui...

      Grazie Marco
      File allegati
      Ultima modifica di nll; 03-02-2014, 21:21. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

      Commenta


      • #63
        marcober, l'umidità se è da risalita non credo si risolva in fai da te solo con trattamenti/vernici/cappotto...

        Apri un 3d o usa quelli su umidità e isolamento pavimenti disperdenti, per capire se e come agire.

        mattoni e cemento in effetti ammuffiscono meno, forse gli intonaci hanno componenti più nutrienti... comunque non credo basti una pittura migliore.

        Beh visto che fai lavori notevoli.. mettiti all'opera e intervieni dall'esterno! Fai da te su vespaio e guaina... sarebbero foto buone per arricchire questo 3d!
        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

        Commenta


        • #64
          Riccardo..in effetti quando ho ristrutturato, siccome da un lato dovevo svavare, ho approfitato per mettere guaina bugnata di palstica (penso pvc, matttone) contro il muro..e da quel lato non ho il porblema..ma scavare tutta la casa era un costo elevato..e non avevo pensato a questa cosa..che comunque pe runa cantina è accettabile..non da problemi di odore..essendo limitata a zone finestre + una zona inserto intonaco fra i mattoni.
          poi ci sono un paio di zone di "risalita" per 30-40 cm..ma li non saprei cosa fare se non tagliare muro orizontale e schermare..o fare iniezioni di materiali appositi..ma di nuovo...non vale la pena.
          Vorrei invece ruisolvere il porblema zone finstre, pe runa questione estetica, e li non è risalita ma infiltrazione controterra.

          MA dove la apro la discusisone? oppure me ne segnali tu una "popolata"' Grazzzzie
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

          Commenta


          • #65
            mitico riccardo, mi aggiungo volentieri a questo 3D che scopro solo ora (sto vedendo cosa fare per il sottotetto di mio papà...).

            certo che tu li chiami "lavoretti" ... alla faccia ! tagliare una porta blindata, alzare le porte interne e rifare un pavimento a me sembrano cose veramente irraggiungibili ! ma chi sei ?!?!?

            complimenti anche a marcober x i lavori sugli infissi.

            ciao a tutti !

            PS. mi sa che questo forum ha attaccato la droga da risparmio energetico anche a me ... mi sa che quest'estate con la bella stagione faccio la festa a qualche ponte termico ... :-))

            Commenta


            • #66
              sono uno un po' fuori di testa... ma basta un po' di manualità e si riesce a fare qualsiasi cosa.
              Ovvio che ho cominciato con roba più facile, tipo manutenzione auto, nidi per uccelli, cuccia di legno coibentata per cane ecc ecc.

              Tanti litigi con la moglie per i troppi hobby...

              Comunque mi hai fatto venire in testa un aneddoto di quando ho comprato il parquet... mia moglie ancora lo racconta alle amiche...

              In negozio il negoziante continuava a chiedermi se ero veramente convinto di volermelo posare da solo, quando poi gli ho anche detto che volevo metterci sotto il sughero lui a ripetere che no, non si può fare, non garantiamo niente...
              All'uscita mia moglie ovviamente ha cominciato a menarla col fatto che volevo saperne di più degli addetti ai lavori.. e io ho risposto:

              "ma cosa credi che ne sappiano più di me? Quello ha detto così perchè credeva di avere a che fare con una persona normale!"

              Insomma, un minimo di presunzione e si fa tutto...
              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
              https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

              Commenta


              • #67
                cuccia di legno coibentata per cane
                Meraviglioso.

                Commenta


                • #68
                  Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                  sono uno un po' fuori di testa... ma basta un po' di manualità e si riesce a fare qualsiasi cosa.
                  ... la pazzia e la manualita' sono armi micidiali.......

                  Commenta


                  • #69
                    Fai da te per il risparmio energetico? Ma eccomi.....

                    Ciao a tutti, quando si parla di fai-da-te sono in prima fila e porto il mio contributo a questa sezione.

                    Sarà un pò lunga la cosa perchè il lavoro stesso è stato lungo.
                    Ma andiamo a cominciare, mettevi comodi.

                    L’isolamento a cappotto in EPS (ETICS)


                    La mia è una casetta degli anni ’50 esposta su tutti i lati, sono circa 122 mq lordi.


                    Nessun tipo di isolamento, fatta in blocchi di cemento fatti a mano ed intonacata, un bel frigorifero in inverno, con i muri da 35cm è si bella solida ma all’epoca parlare di isolamento a mio padre non era cosa, era già tanto era farsi una casa.


                    La soluzione è il classico cappotto.


                    Ricopre tutto, non ci sono ponti termici ed è relativamente economico, ma quel che più mi preme è che lo posso fare da solo, se lo fanno i pittori edili tanto meglio lo posso fare io!


                    Faccio ricerche e trovo vari manuali del cappotto, dai più integralisti ai più “sponsorizzati” dalle varie case di rasanti ai più “Eco”


                    Scelgo il manuale Cortexa del Consorzio produttori del cappotto di qualità, completo con tutte le tipologie di applicazione.


                    In base alla mia zona climatica la E ed in base a calcoli sui Gr/g/k, vedo che l’EPS 100 da 10 cm ha una trasmittanza sufficientemente bassa per garantire un ottimo isolamento.


                    10cm non sono pochi…..





                    Anche per tagliarlo bene a filo ed a squadra non è facile, poi non voglio ritrovarmi milioni di palline che vagano per il giardino…..


                    Meglio farsi una taglierina a filo caldo per fare un lavoro pulito e preciso.
                    E taglierina sia!


                    Taglierina a filo caldo per lastre di polistirene espanso ed estruso fino ad uno spessore di 24 cm.


                    La costruzione è semplice e low-cost.


                    Due morali di legno fissati assieme a 90° come telaio per dare rigidità e robustezza, pannellini di tamponament in OSB per creare un piano di appoggio e scorrimento delle lastre





                    Un telaietto in tubi quadri 15x15mm saldati come parte mobile che supporterà il filo al Ni-Cr .
                    Il telaietto è fissato alle estremità a due tubi tramite collari pesanti da idraulica, i tubi si infilano con tolleranza di circa 2 decimi di mm in altri 2 tubi che sono fissati al telaio mediante barre filettate da 10mm






                    Sul fondo de telaio viene fissato una squadretta di alluminio che fa da guida alla lastra di EPS, questa viene fissata ortogonale al filo una volta che questo è montato in maniera definitiva.









                    Il supporto del filo al Ni-CR deve essere da un lato isolato elettricamente dal telaietto (sistema automotive con negativo a massa), entrambi i supporti del filo sono in ceramica che funge da isolante elettrico e per resistere ai 450°C del filo in fase di lavoro.





                    Inoltre su un lato si applica una molla tensionatrice che recupera la dilatazione del filo dovuta alla temperatura.





                    Per una maggiore durata del filo al Ni-Cr si applica un’interruttore sul telaietto a portata di dito per dare tensione al filo solo all’occorrenza.


                    File allegati
                    Ultima modifica di Grysogeno; 21-02-2014, 19:04.

                    Commenta


                    • #70
                      Il filo al Ni-Cr deve essere fissato tramite capicorda a pressione nudi, evitare di attorcigliarlo su se stesso perché in quel punto diventerà incandescente ed in breve tempo arriverà al punto di fusione.
                      Con il metodo del capicorda nudo, ho tagliato l’EPS per tutta la casa e pur avendo preparato due fili di ricambio, ho finito il lavoro con il primo filo montato.





                      Il filo al Ni-Cr per arrivare ai 450°C necessari per tagliare l'EPS è alimentato da un caricabatteria che abbia la funzione 24 volts a che eroghi circa 10A, in alternativa si può utilizzare un trasformatore primario 230v, secondario 30v- 7A da 200VA, ovvio che costa e non è facile reperirlo.


                      Per poter trasportare e quindi staccare e riattaccare il cavo di alimentazione della taglierina in maniera facile e sicura, si deriva dai fili delle pinze del caricabatterie una presa bipolare isolata a fast-on dove verrà inserita la corrispondente spina montata sul cavo di alimentazione della taglierina.









                      Questo il metodo utilizzato, come si vede ho lasciato il tutto grezzo perché il suo utilizzo è limitato al tempo di realizzazione del cappotto, una volta che i lavori sanno conclusi, il tutto verrà smontato e tutti i pezzi verranno recuperati e riposti, pronti per il prossimo progetto.


                      Linko un filmato sulla funzionalità della taglierina.


                      www.youtube.com/watch?v=75OByu44B_8...ayer_detailpage]






                      Da qui in poi comincia la posa del cappotto.


                      Di seguito alcune immagini del mio lavoretto:


















                      Commenta


                      • #71
                        Continua




















                        Commenta


                        • #72



                          L'infradosso verrà completato in un secondo momento e realizzato, dopo uno scavetto nel terreno, con XPS che arriverà a 10-20 cm sotto il piano campagna, al momento dell'inzio lavori se sradicavo piante e fiori la mia signora non avrebbe per nulla gradito , anche questi sono gli incovenienti in corso d'opera.......


                          Costo e materiali?




                          EPS100 da cm 10 140mq
                          Rete antialcale fibra di vetro mt 150
                          Tasselli a fungo da 150mm Fisher pz850
                          Angolare pvc con rete 50mt
                          Gocciolatoio PVC angolare con rete 70mt
                          Collante-rasante grigio per incollaggio pannelli 500kg
                          Rasante chiaro per fissaggio rete 400kg
                          Rasante chiaro per annegare rete 300kg
                          Rasante di finitura da fratazzare con frattazzo a spugna 250kg
                          Bombole poliuretano espanso per pistola 8
                          Profili sottofinestra in alluminio 10mt
                          Trabatello da 4 mt in alluminio modificato ed irrobustito con traversi in tubo da 20mm per migliorarne la stabilità 250 euro
                          Miscelatore per malta-pitture
                          Taglierina a filo caldo costruzione propria, 20 euro tra filo da resistenze da 0.8mm ed isolatori in ceramica, alimentato da caricabatteria.
                          Punte Hilti da 8 x 150mm 2pz


                          Per il momento ho speso 2300 euro.


                          Manca il primer e la pitturazione acril-silossanica, dovrei spendere in tutto sui 2700 euro.


                          Faccio notare la tecnica di fissaggio della rete.





                          La rete non è stata annegata subito alla prima passata ma solo fissata sulla "cresta" del rasante dato a spatole dentata, questo perchè per rispettare che la rete debba stare ad 1/3 della rasatura (manuale Cortexo), se la si annega subito con la prima delle 3 mani, la rete risulterà quasi aderente all'EPS, la seconda mano è a contatto sia con la rete che con il rasante sottostante con il risultato di una struttura più solida e al riparo da possibile distacco.


                          La terza mano sarà una "leccata" di finitura per poterla tirare con il frattazzo a spugna.


                          Se si nota non ho risvoltato l'EPS sulle finestre perchè ho le tapparelle basculanti, ovvero si aprono a pantografo verso l'esterno (una ribalta in basso), non ho voluto rinunciare a questa funzione perchè d'estate si possono aprire pur lasciando le tapparelle abbassate.


                          Difficoltà:


                          Eh il fare tutto da solo ha i suoi inconvenienti, portare tutto, se ti manca qualcosa devi scendere, su e giù.....per tagliare la rete mi son fatto un'elementare svolgibobina, bisogna avere l'accortezza di appendere un cordino sopra il trabatello e prima di salire ancorare la rete con un gancetto per poterla tirare su quando la si deve applicare, altra corda per tirare su il secchio del rasante.


                          Ovviamente il terreno dove appoggia il trabatello non è piano ed ogni volta che lo sposti devi livellare con spessori di legno, a volte un pò una croce ma comunque fattibile.


                          Altra difficolà il passaggio del tubo del metano che ovviamente è esterno, questo non può per normativa essere annegato o inglobato (schiumato) nell'isolante ed allora ho creato uno scanso nei pannelli pari al doppio della sezione del tubo stesso, lasciando il alto dove entra in casa un foro di sfogo nell'isolante verso l'esterno, così in caso di eventuali perdite, il metano sfoga verso l'esterno, stessa tecnica che viene usata per i metanodotti interrati, si chiama pipe-in-pipe con un tubo spia alla fine che esce all'esterno, fa in modo che eventuali perdite non vadano nel terreno.


                          In primavera finisco il lavoro ma intanto il cappotto fa già ottimamente il suo lavoro, il calore prodotto dalla mia piccola termostufa a pellet viene sfruttato tutto senza troppe dispersioni ed il prossimo anno, acquisto un bancale di pellet in meno, forse 2 calcolando i risparmi di quest'anno e quel che più conta la rotella del contatore del metano fà le ragnatele.........

                          Commenta


                          • #73
                            I miei complimenti. Sei in gamba!

                            L'unica cosa: ho visto quella parte della casa con quelle lastre di isolante per tetto che non ha grondaia: non temi che la pioggia ti imbeva i pannelli?

                            Come temperature superficiali interne, hai mica fatto delle misurazioni?

                            Come autorizzazioni al comune... come hai fatto?

                            Commenta


                            • #74
                              Pensavate fosse finita?
                              Ho fatto 30 e non faccio 31?



                              Con questo passo continua il percorso verso la progressiva diminuzione della dipendenza energetica verso


                              quelle parti che in regime di monopolio controllano il nostro bisogno energetico facendolo pagare a peso


                              d’oro.


                              Coibentazione del sottotetto abitabile e consolidamento delle travi e dei travetti in legno del tetto.




                              Sono passati 60 anni da quando il tetto della mia casetta è stato ultimato ed i segni del tempo cominciano a


                              manifestarsi, prima di procedere all’isolamento del pavimento meglio effettuare un consolidamento delle travi


                              del tetto che qualche piega cominciano a fare, se viene una nevicata da 1 metro e mezzo come è venuta in


                              Romagna ed in altre zone l'anno scorso, mi sa che tutto quel peso diventa eccessivo, meglio far scaricare un


                              pò di forze sui muri sottostanti, levandole alle travi.


                              In questo caso un reticolo è la soluzione, installato alla metà esatta delle lunghezza delle travi.





                              La base dei travetti del reticolo ha misura risultante di 18x10cm, mentre il restante è 10x10cm, il tutto


                              tenuto assieme e consolidato da viti mordenti da 6x110mm e 6x80mm a testa esagonale, la scelta del diametro


                              di 6mm delle viti è dettata dal fatto che diametri maggiori avrebbero corso il rischio di aprire la vena del


                              legno, cosa che con le viti da 6mm non è mai avvenuto.


                              Oltre alle viti il tutto prima di essere fissato è stato incollato con apposito collante specifico per legno.





























                              In un caso dove l'asse delle travi del tetto da consolidare non ha corrisposto con il muro sottostante, sono


                              dovuto ricorrere ad un trave di 20x16cm che appoggiasse sui muri e non sulla soletta, il tutto appoggiato su


                              blocchi in legno per non far annegare il trave nel successivo isolamento e copertura per escludere qualsiasi


                              appoggio sulla soletta.


                              Commenta


                              • #75
                                Davvero davvero complimenti!!

                                Se hai pagato coi bonifici giusti, con 150 euro di pratica puoi recuperare il 65% di quello che hai speso!
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                Commenta


                                • #76







                                  Ora che la parte strutturale è stata consolidata, si passa alla posa dell'isolamento del pavimento che è il


                                  solito EPS100 da 10cm di spessore, questa scelta è stata dettata dalla relativa consistenza dei pannelli in


                                  EPS che una volta coperti con pannelli di OSB3 antiumido da 12mm di spessore, permette la caspestabilità del


                                  tutto, in soffitta ho tutto l'anbaradan tecnico di pannelli, bollitore caldaia ecc. ecc.


                                  Si comincia dal più facile e dal recupero di parte dei ritagli risultati dal cappotto, con questi ritagli mi


                                  son fatto 6mq buoni, è stato un pò una rottura, come mettere insieme un puzzle, ma ho recuperato il 60% degli


                                  scarti, non male.


                                  In 4 viaggi ho portato a casa i pannelli di OSB3 dalla segheria, 9 alla volta, il portatutto della macchina


                                  più di 80kg non è consigliabile caricarlo, poi caricati sul tetto del garage e da l' infilati di traverso


                                  nella portina della soffitta, ci sono passati giusti infatti il pannello fa 125cm e la diagonale della


                                  portina fa 129cm, il tutto sempre da solo.






















                                  Fatta la parte più facile si passa a quella più incasinata dove i tubi del riscaldamento e dell'ACS si


                                  raguppano in prossimità del boler del solare e dalla caldaia, ci ho messo un pò ma il risultato non è stato


                                  malaccio.







                                  Commenta


                                  • #77












                                    Giusto una dimostrazione del procedere del lavoro, in questo caso semplice un passaggio di tubi e lo scanso


                                    per il travetto e la sua base.














                                    Non male vero?


                                    Ecco uno scorcio del lavoro quasi finto.

















                                    Ha già un'altro aspetto.

                                    Commenta


                                    • #78
                                      Il reticolo è poi stato unito su tutto il perimetro da travetti, i quali a loro volta sostengono le 4 travi


                                      pricipali tramite cunei tagliati alla stessa angolazione della spiovenza del tetto in modo da scaricare le


                                      forze sul reticolo sottostante.









                                      L'unione è stata effettuata tramite solidi angolari tagliati e forati a misura da barra da 50x50x5mm e


                                      fissati con le viti da 6x100mm a testa esagonale, dovevo avere la batteria dell'avvitatore Makita alla


                                      massima carica altrimenti non ce la faceva ad avvitare fino in fondo e ho un'avvitatore prof e batterie al


                                      litio da 3amp/h, in un caso si è tranciata la vite e le successive le ho dovute spruzzare co Teflon spray


                                      per arrivare fino in fondo, 4 viti ed un cambio batteria, dite che terranno? ;-))











                                      L'effetto dell'isolamento si è fatto subito sentire, mediamente la temperatura in casa è aumentata di 1.5-2 gradi, dopo 2 giorni ho dovuto abbassare la temperatura di mandata della mia idropellet da 65 a 60 gradi e da mezzanotte quando la idro si spegne, alla mattina alle 6 la temperatura pass da 22.5 a 21 gradi, qualche volta a 20.7.


                                      Con un sacchetto di pellet al giorno, scaldo (molto bene) casa e tengo in temperatura i 300lt del boiler dell'acqua sanitaria, la caldaia a metano è spenta da più di 3 anni.
                                      Ultima modifica di Grysogeno; 21-02-2014, 10:38.

                                      Commenta


                                      • #79
                                        e che devo dire...

                                        Sono veramente demoralizzato, ora tutti i miei lavoretti mi sembrano una quisquilia... insulsi ritocchini...

                                        Grysogeno ma dov'eri finora? Cavoli hai fatto outing tutto in un botto!

                                        Grazie veramente, un contributo notevole che anzi definirei estremo, veramente la dimostrazione che volendo si può fare TUTTO!

                                        C'è la curiosità di sapere in quanto tempo hai svolto tutti questi interventi, spero non tra ieri e stamattina perchè altrimenti ci tocca aprire un 3d sui tuoi superpoteri!

                                        Grazie di nuovo per quanto hai condiviso, e sono sicuro che non finisce qui...
                                        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

                                        Commenta


                                        • #80
                                          Originariamente inviato da LightPower Visualizza il messaggio

                                          ho visto quella parte della casa con quelle lastre di isolante per tetto che non ha grondaia: non temi che la pioggia ti imbeva i pannelli?

                                          Come temperature superficiali interne, hai mica fatto delle misurazioni?

                                          Come autorizzazioni al comune... come hai fatto?

                                          Dove non ho la grondaia, ovvero sul corpo avanzato, successivamente ho messo tre scossaline in lamiera per far scolare l'acqua piovana della copertura in lamiera grecata coibentata.

                                          Temperature interne dei muri sull'ordine dei 19-21° misurate con termometro a infrarossi a "pistola", questo con la casa "a regime".

                                          Sui soffitti queste temperature sono salite a 23-25°dopo la posa dell'isolamento sulla soletta della soffitta.

                                          Come autorizzazioni non ho fatto nulla visto che ho fatto tutto da solo.

                                          Commenta


                                          • #81
                                            Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                            e che devo dire...

                                            Grazie di nuovo per quanto hai condiviso, e sono sicuro che non finisce qui...
                                            ...e certo che non finisce qui Riccardo, ho ancora un paio di cartucce nel caricatore, tipo installazione di idropellet per impianto di riscaldamento (anche quello fatto tutto dal sottoscritto 23 anni fa) con anche boiler da 300lt per ACS con 2 serpentine, una delle quali è alimentata da pannelli solari termici autocostruiti.

                                            Se volete che pubblico qui......basta dirlo.

                                            Ovvio che i lavori sono andati avanti nel tempo, mica sono Mandrake eh....

                                            Commenta


                                            • #82
                                              Se volete che pubblico qui......basta dirlo.
                                              Ok! Pubblica!

                                              Quello che hai fatto merita di essere condiviso, hai un'abilità tecnico pratica non indifferente.

                                              Commenta


                                              • #83
                                                complimenti per l'impresa.
                                                ma la taglierina fai da te per il polistirolo... non ha prezzo..!

                                                Commenta


                                                • #84
                                                  Standing ovation .... che invidia...mi piacerebbe avere solo 1/10 delle tue capacità/conoscenze e spirito!!! Mi raccomando, come diceva riccardo, pubblica tutto...è un piacere leggerti e "vederti"!
                                                  Complimentoni.

                                                  Commenta


                                                  • #85
                                                    Fai da te evoluto, ovvero dalle parole ai fatti.


                                                    Passo dopo passo nel percorso che sto portando avanti da anni, per una graduale diversificazione da una dipendenza da un’unica fonte energetica, comincia con la costruzione e l’installazione di pannelli solari termici, l’installazione di una idrostufa a pellet , installazione di un serpentino di integrazione nel boiler dei pannelli e passa anche per l'isolamento termico della mia casetta situata nel profondo Nord-Est italiano.


                                                    Quì le temperature in inverno hanno punte anche di -13°C e non hanno i classici 180 giorni di freddo ma arrivano anche a 200.


                                                    Ma andiamo con ordine.


                                                    Ho iniziato con i pannelli solari termici per ACS a circolazione forzata, costruiti ed installati 7 anni fà e tutt’ora in piena efficenza senza il minimo segno del tempo.


                                                    Cominciando dal taglio e dalla piega dell'assorbitore in rame nell'officina del lattoniere.





                                                    Per poi passare all'imbastitura con i tubi nelle dimensioni definitive.





                                                    Per poi saldare a stagno il tutto assieme con una superfice di contatto estesa ed uniforme.








                                                    Passando poi alla brasatura a Castolin del collettore con i tubi dell'assorbitore.








                                                    Una bella prova di tenuta per 24 ore a 4.5 bar di pressione


                                                    Ultima modifica di Grysogeno; 21-02-2014, 18:45.

                                                    Commenta


                                                    • #86
                                                      Un lavaggio di 4 ore con acqua e soda e poi solo acqua per eliminare grassi, acidità ed impurità determinate dalle lavorazioni.








                                                      Quando il tutto è testato, via sul tetto dove avevo già installato la staffatura.





                                                      Un rapido fissaggio sulla struttura e montaggio della vetratura





                                                      Installazione del boiler da 300lt , montaggio valvolame e raccorderia, il tutto in acciaio inox, ottone e rame, scartando lo zincato per evitare l'effetto pila di Volta (rame-zinco), tubazioni in rame da 22mm con 40mm di isolamento tra pannelli e boiler, le tubature di adduzione sempre in rame da 16mm hanno isolante per 13mm di spessore e rivestite in alluminio.











                                                      Commenta


                                                      • #87
                                                        Costruito ed installato il sistema di controllo del pannello solare, con predisposizione per controllo seconda sepentina di integrazione riscaldata da impianto a pellet o altra eventuale biomassa.
                                                        Il tutto è alimentato da gruppo di soccorso con accumulatori ed inverter 12-220 Volts ac, con scambio automatico dopo 10 secondi dalla mancanza di tensione di rete.













                                                        Centralina di controllo pannelli-bollitore Steca Sundra con regolazione velocità del circolatore in base al deltaT e funzione antistagnazione estiva.


                                                        Valvola motorizzata di scambio, quando l’acqua del bollitore è sotto i 45°C viene mandata all’ingresso della fredda della caldaia a metano, sopra i 45°C viene mandata ai rubinetti passando per una valvola termostatica che limita la temperatura a 50°C quindi asserve la funzione antiscottatura.






                                                        Secondo passo:


                                                        Installazione di idrostufa a pellet da 11.3 kw .





                                                        Piccola, economica ed efficente, acquistata on line da Stesil e pagata 2200 euro portata a casa.


                                                        Il migliore acquisto che potessi fare.


                                                        Collegata in parallelo all'impianto di riscaldamento a metano, dove avevo preventivamente lasciato sulla tubazione principale, gli stacchi con valvole proprio per questa eventualità, dopo 20 anni si è rivelata una giusta scelta, è bastato arrivare con 2 tubi da 22mm in rame dalla termostufa, raccordarli ed aprire le valvole e dopo aver sfiatato l'impianto è andato in funzione.

                                                        C’è sempre uno stacco con valvola a sfera in caso serva aggiungere un altro vaso di espansione o trasformare l’impianto a vaso d’espansione aperto.
                                                        Ultima modifica di Grysogeno; 21-02-2014, 18:52.

                                                        Commenta


                                                        • #88
                                                          Terzo passo:


                                                          Installazione di una serpentina di integrazione nel boiler ACS, scaldata dalla idrostufa a pellet nello stesso circuito dei radiatori.
                                                          Controllata da valvola motorizzata, la quale è comandata da un termostato ad isteresi regolabile, la cui sonda è nel boiler dei pannelli.
















                                                          Ho scelto volutamente di installare il serpentino di integrazione perché è montato in basso nel bolier nel posto della flangia di ispezione, in questo modo riscaldo tutti i 300lt di acqua, nei boiler con 2 serpentine, quella di integrazione è posta in alto e porta a temperatura solo una porzione, circa 1/3 di tutta l’acqua disponibile, circa 100lt che giudico insufficienti per una riserva .

                                                          Commenta


                                                          • #89
                                                            Ma che lavoro fai nella vita?

                                                            Commenta


                                                            • #90
                                                              Visti i lavori svolti negli anni...sevposso chiedere, quali sono i prossimi step?Gli infissi sono già stati sostituiti?

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X