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Dubbio relazione termotecnica

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  • Dubbio relazione termotecnica

    Ho un grosso problema con la relazione del termotecnico e nonostante un paio di incontri non riesco a vedere una soluzione.
    In primavera inizierò i lavori per costruire casa.
    Un buon involucro: cappotto da 12cm, tetto in legno, ventilato, isolato con 20cm di fibra di legno, massima cura dei ponti termici.
    La relazione del termotecnico prevede un impianto così composto:
    pdc da 6kw per riscaldamento a pavimento e raffrescamento estivo tramite fancoil per abbattere l'umidità estiva.
    Accumulo da 300 litri.
    solare termico (per decreto 28)
    minimo 2,7kw di fotovoltaico (sempre per decreto 28)
    Ora,
    ci son 2 cose che non mi tornano:
    1-mi sono letto il decreto 28, in particolare l'allegato 3...e per stabilire la quota di fotovoltaico obbligatoria c'è una formula che moltiplica una costante (il mio titolo edilizio è stato presentato a dicembre 2013) per la superfice in pianta a livello terreno. Ora, la mia casa sarà così composta:
    piano terra: 70mq+portico15mq+garage30mq(ovviamente solo gli 70mq sono isolati e riscaldati)
    primo piano 60mq
    Facendo un rapido calcolo, anche considerando la superfice del garage, a me risulta che la quota fotovoltaico dovrebbe essere molto minore dei 2,7kw dichiarati dal termotecnico...o sbaglio?
    2-Le pdc producono una quota di energia considerata rinnovabile. Una nota marca, nei suoi documenti dichiara che secondo la procedura di calcolo contenuta del dlgs.28/2011, avendo le pdc coefficiente stagionale SPF>2.88, la quota energia considerata rinnovabile, sul totale, è di circa il 65%.
    Se è così, con una pdc dovrei coprire le richieste del dlgs.28 per quanto riguarda il 50% dell'acs e il 20% del totale dell'energia necessaria per riscaldamento, acs e raffrescamento.
    A questo punto a che serve il solare termico?
    tanto più che in estate la pdc produce acs con cop molto alti e quindi il costo di un solare termico ci metterei svariati anni per ammortizzarlo...no?
    A conti fatti, secondo me c'è qualcosa che non va, e nonostante abbia espresso le mie perplessità al termotecnico, non c'è stato verso di avere una spiegazione...non so più se son io che non si sa spiegare o lui fa orecchie da mercante.
    A questo proposito, se qualcuno mi può segnalare in provincia di vicenza uno studio termotecnico serio (comprovato) mi farebbe un grosso favore.

  • #2
    premetto che io non sono un termotecnico, ma da quello che scrivi 2,7 sembrano giusti, o meglio fosse per me sarebbero anche 4 (ma io sono un megalomane) allora tu scalderai la casa con una PDC che va ad energia elettrica quindi devi vedere quanto consuma (immagino che i 6 kw che hai scritto siano termici) cmq guarda la PDC che potenza và a consumare a pieno regime (immagina il peggio che sia molto molto freddo) e poi considera che in casa ci abiti quindi avrai frigorifero televisore forno ferro da stiro lavatrice lavastoviglie e altre apparecchiature elettrich che andranno in contemporanea con la PDC.
    Probabilmente il conteggio ti risulta superiore di molto perché il FV viene considerato per gli usi domestici e non per portare avanti una PDC
    Io ti ripeto sono all'oscuro in materia, ma a logica se metto insieme potenza assorbita da PDC per riscaldamento + i normali consumi domestici, 2,7 kw di FV sono più che giusti, l'obbiettivo utopistico oggi su FV è AUTOCONSUMARE il 100% dell'energia prodotta dall'impianto evitando di utilizzare energia la notte che prelevi dalla rete e paghi.

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    • #3
      il solare termico, due pannelli, hanno un costo irrisorio sul totale. e il migliore rapporto soldi spesi/energia gratis generata.
      visto l'accumulo c'è gia (impianto PDC per acs) non vedo il problema del termico, che ti permette di non consumare nulla in estate.
      non conosco la normativa per determinare la dimensione minima del fv.

      la pdc per quanto affidabile è una macchina come tutte le altre. meglio raddoppiarle la vita utile utilizzandola solo quando serve.

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