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Recupero energia termica con assorbitore ad ammoniaca

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  • Recupero energia termica con assorbitore ad ammoniaca

    Buongiorno a tutti
    manca molto all'estate ma mi chiedevo se era possibile modificare l'impianto termico in quanto il solare termico nel periodo estivo mi porta l'accumulo (850litri) a 95° e sono costretto ad oscurare metà dei 9 mq dei pannelli sotto vuoto.
    Non esistono sul mecato dei piccoli assorbitori ad ammoniaca che lavorano con 80/90° per fare il freddo?
    Perchè ovviamente quando ho 95° sull'accumulo devo "spingere" con l'aria condizionata...
    Qualcuno di voi più esperto li ha provati?
    Grazie
    RemTechnology
    "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
    (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
    Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

  • #2
    ciao Remtechnology.
    Anchio da tempo stavo valutando questa soluzione.
    Finadesso ho capito questo:
    1. oggi sul mercato il migliori sono le pompe di Robur aghp-ar. la capacita termica nominale e di circa 30 kw. Usano il metano per riscaldare soluzione di amoniaca. Da quanto ho trovato nella documentazione, temperatura nel bruciatore deve superare 180 gradi.
    sfortunatmente acqua a 95 non aiuta
    Ho pensato di scambiatore acqua olio e dopo concentratore solare per arivare a 180gradi, ma ci vorebbero 2 parabole di 300cm diametro per accumulare quantita calore per far funzonare pompa in modo che efficenza energetica supera consumo.
    e impianto sarebbe molto costoso.
    ho trovato alcu e pompe di Robur usate ma nn posso spendere 4 mila e per sperimentare. specialmente perche sembra che non si rrivera a buona soluzione senza alte temperature.
    2. Viesmann ha anunnciato la pompa ad sorbimento a zeolite. queta sarebbe molto meglio perche bastano 100gradi per farla funzionare. ma ... anunnciata un anno fa in fiera, finoggi non si trova sul mercato. invece ricambii per queta pompa sono disponibli nel catlogo viesman

    io non mi arrendo cmq. se ti viene qualche idea con piacere la sentirei.
    p.s. adesso sto pensando come costruire un impianto per rifreddamento estivo a casa mia.
    sono gia in isola fv
    saluti
    bogdans

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    • #3
      Ciao Bodans
      ti segue con molta attenzione nella discussione relativa ai Sistemi di Accumulo su FV che dal numero di visite e risposte mi sembra che interessi a molti utenti, lo scorso anno ho autoconsumato il 38% dei circa 6.000 kWh prodotti!
      Cercherò il prodotto della Viesman ma ho capito bene, non è in vendita ma ci sono i pezzi di ricambio?
      Continuo la ricerca e ci sentiamo
      A presto
      RemTechnologu
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      • #4
        cerca su google:
        Vitosorp 200-F

        Saluti!
        BogdanS
        Ultima modifica di nll; 13-01-2014, 00:27. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.

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        • #5
          Grazie del link
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          • #6
            Bogdans..da quel che avevo capito la pdc a zeolite-gas faceva solo caldo..o sbaglio?

            comuque basta che comprate questo..va con 75-95 gradi..

            http://personales.upv.es/vsoto/index_archivos/FTP/Solar/WFCYAZAKI.pdf

            O
            vviamente è del tutto controproducente avere una macchina ad adsorbimento per sfruttare qualche ora/anno di esubero domestico... la soluzione molto meno costosa è mettere il FV e una pdc..piu c'è sole..piu fa caldo..piu posso produrre freddo in autocosnumo (in alcuni modelli facendo acs gratis in parallelo..Mitsubishi Mr Slim o Argo..)

            Per questo credo che i piccoli adsorbitori non li avremo mai..perche invece di cercare di risolvere un problema..costa meno non generare tale problema (ammesso che di problema si tratti).

            In pratica penso che oggi installare 1 termoboiler da qualche centinaio di W e un paio di pannelli FV che lo alimentano in autoconsumo quando c'è sole (cioè nelle stesse ore in cui produrrebbe il termico) costi uguale (o forse a anche meno se i 2 pannelli FV sono "aggiunti" ad un FV gia in costruzione) rispetto ad un termico di produzione equivalente...col vantaggio che l'esubero del FV (a carico ACS terminato) lo giro sul condizionatore (in autoconsumo o in scambio), e i condizionatori entry level hanno dei costi ormai bassi...
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              Buongiorno Marcober
              nel mio caso ho già il FV e la pdc ma il solare termico mi serve per fare integrazione per il riscaldamento nei mesi intermedi, che in genere sono circa 4/5 mesi all'anno. I pannellio FV nel microclima che abbiamo noi nel periodo invernale producono ben poco e pensavo di recuperare la parte termica eccedente che ho per circa 4 mesi all'anno per convertirla in freddo
              Ho anche i condizionati a basso consumo di nuova generazione (consumano poco e sono silenziosi) ma ripeto mi secca oscurare metà dei 9 mq di pannelli sottovuoto visto che l'impianto ce l'ho, il ragionamento che fai tu è corretto se guardi solo la situazione estiva ma nel mio caso nel bilancio economico della mia abitazione casa copre il 100% dell'ACS per 10 mesi all'anno e il 24% del riscaldamento.
              Ho visto il link della macchina che hai proposto ma è di 30 kW a me ne bastano 4 kW solo che al momento non esiste...
              Comunque la tecnologia Solarcooling esiste ma per il momento ancora a livello alti, ho trovato una macchina da 15 kW di una nota casa tedesca
              Buona continuazione
              "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
              (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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              • #8
                Rem...scusami ma che tu sia indipendente al 100% per ACS a Verona da febbraio a fine Novembre (10 mesi anno) ci credo poco..ma produce anche quando c'è nebbia? e piove? e nevica?
                Ok che siamo tutti fieri dei ns impianti...ma non facciamoli diventare dei miracoli..

                E comunque ..aldila che sia un impianti piccolo per acs o grande per integrare anche riscaldamento..il concetto non cambia

                Baso il mio ragionamento su dati di Portalsole...c'è un impianto in provincia di Spezia (zona gia buon ape ril sole) che fa solo ACS..quindi integra su boiler a T medio-alte..bene , negli ultimi 30 gg ha raccolto 6 kw con 2 pannelli...

                Poi ci sono impianti lombardi che integrano riscaldamento e quindi raccolgono di piu perche lavorano su puffer a T piu basse e leggo:
                25 kw su 3 pannelli
                40 kw su 3 pannelli
                95 su 5
                220 su 4

                Ora se eliminiamo il primo e ultimo perche sono casi speciali fortunati/sfortunati ..diciamo che una media è 67 su 4 pannelli

                4 panneli Rotex + accumulo..quanto costano? diciamo 6000 euro?

                Ora..negli ultimi 30 gg i miei FV hanno raccolto 40 kwh/kwp....diciamo che avrei speso 2000 euro per un Ariston per fare ACS (oppure analogo costo per una pdc aria aria per integrare riscaldamento)..e con 4000 euro avrei messo 2 kwp, che avrebbero prodotto 80 kwh elettrici..che la pdc avrebbe trasformato in 200 kwh termici (confronto con 67 del termico)

                La spesa sarebbe stata analoga, ma avrei prodotto molto di più...o nel miglior caso del termico (220 kwh su 4 pannelli) avrei prodotto uguale..ma pii ci sono 4-5 casi in cui la produzione è decisamente molto molto sotto.

                E poi avrei una pdc che in estate puo anche raffreddare, cosa che il termico (appunto) non puo fare (serve famoso adsorbitore..ma se pure ci fosse..i 6.000 euro cosa diventano? 10.000..e allora con 10.000 metto il doppio di pdc e fv e la resa raddoppia..etc etc)

                Morale...se in inverno vado gia meglio (o ben che vada uguale)..quando c'è molto sole..col fv posso monetizzare con esubero immesso in rete...oppure autocosnumare con altro (valorizzando ancora meglio)...oppure usare la famoso pdc (che rientra nei 6.000 euro) e raffrescare...mentre col termico posso solo o spegnere o coprire dei pannelli.


                Ora..per chi l'ha GIA messo..ovvio..sembra uno spreco buttare via calore in estate..e lo è..ma io mi chiedo..ma perche metterlo e non optare per sistemi che a parità di costo hanno funzioni invernali piu performanti ed anche un contributo estivo decisivo (il grosso del FV poi si fa in estate..e se si pensa che l'investimento incrementale rispetto al termico è zero, allora è gratis..)
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • #9
                  Marcober
                  come hai detto alla fine io gli impianti li ho già installati: PdC, caldaia a condensazione, solare termico sottovuoto 9mq, accumulo per riscaldamento da 600 l, 250 l per ACS all'interno del locale impianti e uso la fonte che mi costa di meno.
                  Lo scorso anno ho spento PdC/Caldaia a fine giugno perchè era un anno assurdo mentre nel 2012 ho spento tutto il 12.03 e riacceso il tutto a metà novembre.Si ho scritto male intendevo dopo febbraio e a novembre.
                  Ricordo anche che la PdC non è la panacea di tutti i male a meno che tu non abbia un costo zero dell'energia elettrica anche se come me hai 6 kWp di fotovoltaico.
                  Nessuno penso che abbia la verità in mano penso che ogni impianto sia stato pensato e costruito secondo un'idea di base e la copertura economica, io ho gli impianti dal 2008 e sono contento sia della resa sia del funzionamento, ma la casa è anche una classe A, certificata Casa Clima (non dichiarata dall'agenzia di vendita...)
                  Dico solo e ribadisco che mi secca molto buttare via una tonnellata circa di acqua a 90° perchè non ho un sistema di recupero, certo fino ad oggi non sono certo morto di caldo perchè il FV mi ha tenuto in piedi tranquillamente i condizionatori
                  La mmia PdC non è bivalente perchè è dura "tagliare" il rendimento sia per il caldo che con il freddo con una macchina normale perchè diciamola tutta che con il costo dell'energia che si ha in Italia (FV o No) le addizionali sono pesanti fossimo in Francia/Germania sarebbe diverso. Ho anche il contatore dedicato BTA per la PdC ma gira e rigira che se riesco a convertire il caldo in freddo ad un rendimento qualsiasi piuttosto che sprecarlo sarebbe come si dice "grasso che cola!"
                  Comunque concordo con te, questa è la mia specifica esperienza ma non vale per tutti...
                  Ciao
                  "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                  (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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                  • #10
                    Infatti...pero come discorso generale per nuove costruzioni..o per chi non ha nulla e deve approcciare..io il termico lo vedo superato/inutile ..una cosa che ti costringe a stare col gas..se invece fai il alto sul FV/PDC..allora ti stacchi e il termico diventa (per me) rodondante..una spesa che non rientra più.
                    ovvio che negli anni passati di iniziava prima col termico..spesa piu bassa e tecnologia piu nota..ma ora..le qualita delle pdc sono note e comprovate..arrivera tariffa D1... il FV costa la meta del 2009..insomma..tutte condizioni che (a mio modesto avviso) dovrebbero spingere verso scelte diverse...
                    Per questo penso che un miniassorbitore non lo vedremo mai..penso vedremo sempre meno termico anche..
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                    • #11
                      A proposito di D1, ma bisogna avere solo la PdC ed è sperimentale su richiesta:



                      Il 2014 potrebbe essere un anno d'oro per le pompe di calore in Italia;fino al 31 dicembre questa tecnologia godrà delle detrazioni fiscali del 65% e da giugno sarà superato anche uno dei più grossi ostacoli alla diffusione di questa tecnologia nel nostro paese: il costo dell'elettricità. Come abbiamo anticipato (
                      vedi qui), infatti, è in arrivo una nuova tariffa elettrica dedicata. Una novità che migliora nettamente la convenienza economica di questo modo di climatizzare gli ambienti: per chi installa una pompa di calore, la nuova tariffa consentirà un risparmio di diverse centinaia di euro l'anno sulla bolletta elettrica.
                      Fino a oggi il sistema di tariffe in vigore, strutturato in maniera progressiva, cioè con prezzi crescenti all'aumentare dei consumi, è stato un forte disincentivo alla diffusione delle pompe di calore elettriche (pdc). Le pdc, infatti, se dal punto di vista energetico sono tra le tecnologie per il riscaldamento più efficienti, implicano notevoli consumi elettrici: per una pdc aria-aria o aria-acqua a dimensione di abitazione monofamiliare (ad esempio da 10 kWt di potenza) installata al Nord Italia possiamo stimare un consumo annuo di circa 5.000 kWh (mentre i modelli con sonda geotermica, più costosi, hanno consumi ridotti del 20-25%). A questo si aggiunga il fatto che quasi sempre l'installazione di una pdc elettrica impone di richiedere l'aumento della potenza della connessione, passando così dalla tariffa D2, riservata agli allacciamenti residenziali con potenza fino a 3 kW, alla più cara tariffa D3, o alternativamente, di installare un secondo contatore, con relativo onere una tantum (circa 500 euro).
                      Conti alla mano con il sistema attuale riscaldarsi con una pdc, dal punto di vista della bolletta elettrica, è un vero e proprio salasso, perché con l'aumentare dei consumi il prezzo del kWh sale: ad esempio, nella tariffa D2 la componente energia (cui vanno aggiunti oneri e imposte) passa dagli 0,4 centesimi (n.b. proprio 0,4 non 4) della fascia 0-1.800 kWh ai 12 della fascia oltre i 4.440 kWh annui. Al momento, un cliente residenziale con una connessione da 3 kW di potenza e 2.700 KWh di consumi annui paga il kWh circa 19 centesimi di euro. Se installasse una pompa di calore da 10 kWt, ipotizzando che i suoi consumi salgano a 7.700 kWh annui e la potenza impegnata a 4,5 kW, con relativo passaggio alla D3, pagherebbe il kWh oltre un terzo in più: circa 31 centesimi.
                      Le cose miglioreranno nettamente con la nuova tariffa che sarà in vigore da giugno, alla quale potranno accedere, in via sperimentale e volontaria, gli utenti che installino una pdc come impianto di riscaldamento principale in un'abitazione di residenza, anche nel caso in cui scelgano il mercato libero. Con il nuovo sistema tariffario infatti il costo del KWh sarà costante, a prescindere dai consumi. Gli utenti che la sceglieranno potranno accedere alla tariffa D1 e pagheranno tutti i kWh consumati - compresi quelli destinati alla pdc - circa 21 centesimi (a seconda di come verranno aggiornati oneri di sistema, di rete e imposte da qui a giugno).
                      Conseguenza pratica? Per il nostro consumatore ipotetico che si scalda con la pompa di calore elettrica (7.700 kWh l'anno di consumi e potenza impegnata 4,5 kW) la bolletta dovrebbe scendere dai potenziali 2.404 euro di oggi (in caso scegliesse il servizio di maggior tutela) a circa 1.620 euro l'anno: un risparmio di quasi 800 euro l'anno!
                      È evidente che la novità piaccia ai produttori di pompe di calore: "La progressività delle tariffe elettriche italiane era un grosso ostacolo alla diffusione delle pompe di calore in Italia", spiega a QualEnergia.it, Fernando Pettorossi, responsabile del gruppo Pompe di calore di Anima-Co.Aer., l'associzione dell'industria italiana del settore che, spiega "pur essendo stata all'avanguardia, finora è stata costretta a esportare circa il 50% della produzione". "Giudichiamo in maniera molto positiva - continua Pettorossi - la nuova tariffa che sarà introdotta. Ora la palla è nelle mani degli operatori della filiera: bisogna trarre il massimo da questo 2014 che si annuncia l'anno più propizio per questa tecnologia visto che, oltre alla nuova tariffa, fino al 31 dicembre sono ancora in vigore le detrazioni fiscali del 65%, l'incentivo più attraente per le pdc
                      08 gennaio 2014
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