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Integrazione solare termico con scaldabagno elettrico istantaneo

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  • Integrazione solare termico con scaldabagno elettrico istantaneo

    Buongiorno a tutti.
    Ho il problema di integrare l’impianto solare termico con un boiler elettrico istantaneo centralizzato e mi serve un vostro autorevole parere.
    Ho il vincolo di non avere il gas e quindi non posso mettere uno scaldino a gas. Il riscaldamento della casa va per conto suo ed è fatto con dei climatizzatori multisplit alimentati da 2 pompe di calore aria aria. La casa è passiva.
    Siamo in 3 e l’impianto solare termico è dimensionato bene con una resa che copre tra il 70 e l’80% del fabbisogno (andrebbe bene per 4 persone con bollitore da 300 litri). La localizzazione della casa, esposta a sud, è nell’entroterra di Savona.
    Attualmente ad integrazione del termico ho messo un boiler elettrico da 80 litri che commuto a mano alla bisogna, ovvero escludo il bollitore del termico ed immetto il boiler elettrico nel circuito dell’acs, naturalmente quando l’acqua del bollitore non è sufficientemente calda. Questa soluzione però è manuale, scomoda ed inefficiente, infatti i due sistemi sono in alternativa, l’acqua tiepida del bollitore non viene sfruttata. Un ricorso all’uso di relè ed elettrovalvole per automatizzare il tutto lo escluderei.
    Pensavo invece, per sfruttare al massimo il lavoro dell’impianto solare termico e avere la massima comodità allo stesso tempo, di mettere all’uscita di questo uno scaldabagno elettrico istantaneo privo di accumulo, non ho infatti problemi di contatore enel (con potenza 6kWh). Praticamente sfrutterei la temperatura dell’acqua presente nel bollitore che anche in inverno sarebbe sempre maggiore della temperatura dell’acqua dell’acquedotto. Allo stesso tempo non dovrei ricordarmi di commutare nulla e l’acqua calda sarebbe in ogni caso sempre presente. Mettendo la temperatura in uscita dal boiler istantaneo a 40° i consumi dovrebbero stare sotto controllo. Quando l’acqua del bollitore ha temperatura maggiore dell’acqua prevista in uscita per lo scaldabagno questo non dovrebbe entrare nemmeno in funzione.
    I bagni da alimentare sono due, la casa è ben progettata e i bagni, la cucina e la lavanderia sono tutti vicini, per cui i tubi dell’acs saranno al massimo lunghi 5-6 metri non di più.
    Il mio quesito è: quale dimensionamento ci vuole per questo scaldabagno elettrico istantaneo? Noi in casa siamo in 3 al massimo possiamo fare due docce in contemporanea.
    Ho visto questo modello http://www.edilportale.com/upload/pr...e13e62f401.pdf ma mi sembra più indicato per produrre in decentralizzato, messo sotto un lavello.
    Forse potrebbe andare bene questo della AEG http://www.topsales.it/DDLELCD.pdf ma quale dei quattro modelli?
    Grazie.

    Cordiali saluti.

  • #2
    peccato sul tuo quesito non ci siano state risposte: sei riuscito comunque a recuperare delle informazioni?

    sto ristrutturando casa e dovrei prevedere un impianto da zero. Ho pensato e sto valutando diverse opportunità ed una di queste si basa su un basso costo d'investimento iniziale e tutto sommato un buon rendimento (credo). Per quanto riguarda l'ACS, questa dovrebbe essere correttamente dimensionata per 4 persone (la casa ha 3 bagni).

    A me è venuta più o meno la tua stessa idea, anche se un po più complicata. Il sistema si basa su:
    - pannello solare a circolaizone naturale da 260 LT.
    - caldaia a pellet con produzione di ACS istantanea
    - pompa di calore con boiler per produzione di ACS

    I 3 dispositivi sono messi in serie, nell'ordine che ho citato, e il funzionamento dovrebbe essere il seguente:
    - il pannello scalda l'acqua finchè può. D'estate farà un gran lavoro e sarà la fonte che darà il maggior contributo
    - la caldaia a pellet deve apportare il suo contributo soltanto se l'acqua del pannello non è a T sufficiente. D'inverno sarà a regime in quanto è utilizzata per riscaldamento, quindi "facilmente" dovrebbe fornire quel "delta energia" all'acqua già precendetemente pre-riscaldata dal pannelo, per raggiungere la T idonea. D'estate la caldaia verrà spenta.
    - la PDC per ACS entra in funzione soltanto se l'acqua fornita dal pannello + caldaia a pellet non è sufficiente. D'inverno non mi aspetto che debba contribuire al sistema. D'estate fornirà quel "delta energia" necessario per far raggiungere la T ideonea dell'ACS. Mi aspetto che entri in funzione prevalentemente quando c'è cattivo tempo.


    Al sistema di backup con PDC ci ho pensato successivamente: all'inizio stavo pensando ad una caldaitta a GPL alimentata da una bombola. Credo però la soluzione a PDC sia migliore, vista anche la disponibilità di un impianto fotovoltaico da 3kW.

    Che ne pensate?

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