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Produzione di acqua calda

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  • Produzione di acqua calda

    Salve. Dal mio punto di vista la produzione di acqua calda sanitaria al minor costo possibile è un requisito fondamentale per la migliore gestione possibile dell'economia domestica. Per raggiungere concretamente tale obiettivo, negli anni scorsi avevo modificato una stufa a legna togliendo in parte la lamiera retrostante la suddetta stufa; in questo spazio avevo collocato a diretto contatto della camera di combustione una serpentina alettata (il condensatore) recuperata da un ex condizionatore guasto e richiudendo il tutto con la lamiera precedentemente tolta.
    Da breve è arrivata in casa, in sostituzione della vecchia stufa a legna, una moderna stufa a pellet modello base e cioè non idro o canalizzata; a motivo della sostituzione c'era da risolvere il vecchio progetto per ottenere l'acqua calda dalla nuova stufa a pellet senza dover spendere ulteriori importi. L'obiettivo è stato raggiunto collocando a stretto contatto della camera di combustione la solita serpentina alettata recuperata da un condizionatore destinato al macero. Ho preso un condensatore a forma di L, con un disco flessibile ho tagliato le dimensioni in eccesso e ho installato la serpentina nello spazio vuoto compreso tra la camera di combustione e le pareti della stufa, sui lati e sopra. Per collegare la serpentina ho utilizzato 4 metri di tubo plastico (diametro interno 8 millimetri) normalmente utilizzato negli autoveicoli per il trasporto carburante. Ho poi collegato il tubo plastico per carburanti ad altro tubo multistrato per uso idraulico ed infine al circolatore e al boiler solare. Un comune termostato economico elettronico (costo 9 euro) trasformato in differenziale, comanda il funzionamento del circolatore quando la sonda posizionata nei pressi della stufa a pellet rileva una temperatura maggiore di quella dell'acqua contenuta nel boiler. Sono molto soddisfatto della realizzazione! Con poca spesa ho assicurato acqua calda sanitaria per il fabbisogno domestico della mia famiglia.
    Aggiungo alcuni dati tecnici: la stufa a pellet funziona sempre al minimo (erogando 2,5 Kw secondo manuale). La temperatura dell'acqua varia da 39 a 40 °C, secondo la mia opinione più che sufficienti a garantire una fantastica doccia calda. Il boiler contiene 80 litri di acqua calda. Il circolatore assorbe mentre è in funzione 35 watt a 220 volt, forniti da un modesto impianto fotovoltaico.
    A disposizione di chiunque intenda chiedere chiarimenti, saluto cordialmente. Claudio

  • #2
    Interessante...
    1) Quanti sacchi di pellets consuma?
    2) Ogni quanto tempo devi pulire la stufa?
    3) L'impianto fotovoltaico di supporto al circolatore, di quanti kwp e'? Ha sistema di accumulo a batterie?

    Grazie
    1° 20 Kwp trinasolar, 3 sma 7000tl, tilt 25°, azimut 9° (in TOP 20 su 12mila impianti europei)
    2° 10 Kwp qixin solar, sma 12000tl, tilt 20°, azimut -105° e -15°
    3° 2 Kwp isola, mppsolar PIP3024GK, 2 batterie Haze 230Ah
    -----> noi amiamo il sole 365 giorni all'anno <-----

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    • #3
      Salve. Prima di scrivere le risposte preciso quanto segue: in seguito all'installazione della serpentina, con il circolatore in movimento, le pareti esterne della stufa in maiolica risultano tiepide (non scaldano l'ambiente). La temperatura dell'ambiente in cui è installata la stufa, funzionando sempre alla minima potenza, è diminuita di 1° C. L'ambiente è di circa 64 metri quadrati, però il calore si espande in altre stanze comunicanti. Il consumo di pellet orario è risultato essere di 0,45 Kg. (da manuale dichiarano 0,6 Kg.). Eseguo la pulizia della stufa tramite un pennello da pittura ogni 3 giorni; il vetro posto sulla porta frontale si sporca molto poco. Le ceneri residuo della combustione formano uno strato alto circa 4 centimetri nel raccoglitore che potrebbe raccoglierne fino a 15 centimetri. L'impianto fotovoltaico si compone di due pannelli, il primo da 300 W pep ed il secondo 210 W pep; sono collegati in serie e tramite un mppt da 20 Ampere alimentano un carico continuo di 95 Watt oltre a ricaricare e a mantenere carica la batteria da 70 Ah/ora. Con questo assorbimento di corrente, i pannelli garantiscono alimentazione permanente per 8 ore e mezza in caso di giornata soleggiata, poi con il lavoro di supporto della batteria, l'alimentazione è garantita per altre 3 ore. Ovvio che nelle giornate senza sole o con pioggia l'impianto fotovoltaico fornisce circa il 9% della potenza pep. Saluti da Claudio.

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