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Ristrutturazione appartamento e tanti dubbi

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  • Ristrutturazione appartamento e tanti dubbi

    Mi sto accingendo alla ristrutturazione del mio appartamento alla periferia di Roma, circa 105m2 1° piano di 2 con 3 esposizioni cortina esterna intercapedine e tamponature in foratini costruita a cavallo degli anni 70/80

    Dato che la disposizione dei locali non si adatta più alle nostre esigenze abbiamo deciso di ridistribuire gli spazi interni e ricavare una cameretta aggiuntiva, i pavimenti sono da rifare e coglierò l'occasione per rifare anche gli impianti che già mi hanno dato qualche piccolo problema e fino a qui qui certezze, poi il dubbio più totale.

    E' da un po che seguo il forum e mi ha sensibilizzato molto sulle tematiche ambiente/energia. Mi piacerebbe molto aumentare il confort della mia abitazione attualmente non accettabile e con spese di gestione per il riscaldamento molto elevate, probabilmente il grosso dei miei problemi è la caldaia vaillant a metano che è del '92 (credo una turboblock 24kW) ma non essendo in grado di valutarne i reali consumi e quanto possa essere invece inputato agli infissi, ai celetti delle tapparelle non isolati oppure allo scarso isolamento dei muri e tutti gli altri problemi derivati da una costruzione fatta senza il minimo criterio di efficenza energetica (credo un problema molto comune).

    Gli infissi sono in alluminio (senza taglio termico) rivestiti internamente in legno con doppi vetri ed anche loro necessitano di una manutenzione e sto seriamente valutando di sostituirli con altri in pvc.

    L'ambizione sarebbe quella di ottimizzare il budget facendo le attività che posso apportare un miglioramento, ma da solo è veramente complicato. La lettura di forum e blog ha aumentato da un lato la mia consapevolezza ed ha alimentato ulteriori perplessità oltre ad avermi fatto anche percepire quanta poca sensibilità ci sia negli addetti ai lavori (ovviamente quelli che ho conosciuto).

    Consigli?

  • #2
    Buonasera Kali.
    Come risposto già ad un altro utente bisognerebbe avere molti altri dati per poter dare consigli validi, tuttavia poichè hai in mente di fare dei lavori importanti è possibile che tu possa ottimizzare il tutto adottando la strategia fondamentale dell'integrazione tra edificio ed impianti.

    In generale per costruire edifici confortevoli ma poco energivori bisogna seguire 4 concetti fondamentali :

    1. isolare adeguatamente (molto ma non troppo)
    2. realizzare impianti che utilizzano fluidi a bassa temperatura (la più bassa possibile)
    3. ricambiare l'aria e recuperare l'energia
    4. schermare adeguatamente (se necessario)

    Pertanto la prima operazione consiste nel mettere in condizioni l'edificio di consumare poco, cioè isolare adeguatamente.
    Di seguito realizzare un impianto radiante a pavimento a bassa temperatura senza radiatori e dal comfort eccezionale (visto che devi rifare i pavimenti !!!), sul mercato esistono nuovi sistemi a bassissimo spessore.

    E poi .......

    Hai pensato ad utilizzare una Pompa di Calore come generatore ?
    Hai pensato a produrre l'acqua calda sanitaria in totale autonomia da tutto il resto con una PdC specifica ?
    Hai pensato ad un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata ?
    Hai pensato al raffrescamento e deumidificazione ?

    Un saluto cordiale

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    • #3
      Ho già installato 3 PDC che uso con gli split esclusivamente per il raffrescamento ed è una delle poche cose da salvare.
      Per quanto riguarda il riscaldamento con le PDC ho più di un dubbio anche la tariffa D1 mi convince poco, avevo anche preso in considerazione il fotovoltaico ma senza conto energia o senza batterie considerato che nelle ore diurne non c'è mai nessuno fatti due veloci calcoli non mi sembra una soluzione percorribile, costi iniziali alti e un piano di rientro troppo lungo.

      Il pavimento radiante è una delle cose che sto valutando ed a breve dovrei ricevere un preventivo per uno a spessore 0, il tradizionale l'ho scartato quasi a priori in quanto dovrei alzare il pavimento di 5/6 centimetri è decisamente troppo anche se sarei avvantaggiato dal fatto che devo sostituire finestre e porte compresa quella di ingresso che si aprirà nel verso opposto. Devo farmi però 2 conti perchè oltre al costo superiore rispetto al classico impianto a radiatori devo calcolare i costi maggiori per lo smantellamento del massetto attuale e degli impianti elettrici e idraulici che dovrei passare sui perimetri.

      L'isolamento invece è una delle cose che molto mi interessa. Sono molto confidente che l'intercapedine (che potrebbe essere tra i 15 e i 30cm) sia completamente vuota, fortunatamente a casa non ho problemi di muffa, fatto salvo per l'unico trave che ho a vista tra l'altro esposto a nord ma la formazione è molto, molto limitata.

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      • #4
        Sto ristrutturando anche io, che tipo di impianto a secco usi?

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        • #5
          mi piacerebbe installare il pavimento radiante (immagino tu ti riferisca a quello) ma ho tante difficoltà, mi sto facendo quotare zeromax di eurotherm in modo da capire di che cifre parliamo, dalla documentazione (che per tutti non è molta) sembrerebbe il miglior compromesso, ma avessi trovato uno che lo ha o un commento :/
          Ultima modifica di Kali; 10-04-2015, 09:52.

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          • #6
            Si, ovvio si parla di radiante a bassissimo spessore.
            Stai parlando con uno che era fancoil radiante sostenitore, ma alla fine tutti mi dicono che questo radiante, praticamente annegato in 1.5 cm max di una specie di malta ad alta trasmittanza ed incollato subito sotto le piastrelle sia la scelta migliore anche per andare via la mattina, spegnere l'impianto e rifarlo mettere a regime 2 ora prima di tornare a casa.

            Tu cosa ne pensi? hai anche tu sentito queste info? sono vere?
            Molti mi dicono che un tradizionale alza 1° ogni 2 ore, con il sistema ribassato non doverebbe essere cosi...

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            • #7
              sto cercando di capirlo anche io, ma questo mi sembra impossibile.

              in un impianto classico il massetto è molto più imponente quindi una maggiore inerzia, ma cmq dubito fortemente possa essere utilizzato on/off. negli impianti a bassa temperatura uno dei fattori che abbatte i consumi è proprio il sempre acceso (io sfrutterei sicuramente meglio la caldaia a condensazione che penso di acquistare)

              sarebbe bello avere qualche consiglio, ma l'argomento purtroppo non sembra molto conosciuto :/

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              • #8
                Sembra che l'interesse non ci sia per questo tipo di impianto.

                Domanda, il radiante a soffitto lo hai preso in considerazione?

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                • #9
                  già :/

                  il radiante a soffitto non mi piace e quindi l'ho scartato a priori

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                  • #10
                    Js111, Kali...un sistema radiante a pavimento si basa su alcuni presupposti...fra i quali:

                    - il tubo deve essere annegato in un massetto che offra la minima resistenza alla propagazione termica. Di solito gli elementi architettonici devono isolare..mentre qui si ha bisogno che non isolino...cioè che siano immediati nel ricevere e trasmettere calore e temperatura. quindi il primo compito del massetto è quello di trasmettere al meglio l'energia presente nel fluido.

                    -il secondo compito è di omogeneizzare la trasmissione... un tubo molto caldo...con passo elevato...e molto superficiale..avrebbe come risultato di costare poco ma di produrre zone sul pavimento a T piu elevate (magari oltre i limiti di legge) alternate a zone fredde..con un comfort molto basso specie nei periodo di maggio richiesta energetica. S einvece il tubo è a passo fitto, ben annegato e dentro un massetto che trasmette anche orizzontalmente l'energia, la T del pavimento è piu omogenea, e significa che hai piu superficie per trasmettere ala casa energia, e quindi la t MEDIA di tale superficie puo essere piu bassa, MA SOPRATUTTO la T puntuale puo essere piu bassa..non avrai magari 35 gradi sul tubo e 22 a metà..ma avrai 27 omogeneo.

                    Ora..se io ho un massetto tradizionale esistente..e lo freso...no ho garanzia che tale massetto sia idoneo a trasmettere energia in modo adeguato anche in orizzontale...e comunque se freso 1 cm e annego tubo, è ovvio che la piastrella in corrispondenza el tubo sarà piu calda di quella a lato..la cui porzione di massetto non beneficia di molta conduzione termica dal tubo, che si propagano in modo unidirezionale attorno al tubo e qindi trovandosi il tubo "quasi affiancato" non ne prende molta...rispetto ad avere un tubo "quasi sulla verticale ma spostato di qualche grado".

                    Quindi come minimo occorre avere contezza dei calcoli che compensino tali limiti intrinsechi del sistema e cioè verifica della T massima e minima prevista sulla superficie per la T di progetto della casa.

                    In pratica occorrerà avere un passo piu fitto del normale per compensare che i tubi sono superficiali..e prevedere T di mandata particolarmente basse per evitare di superare il limite legale della T superficiale e di compromettere il comfort..il tutto in base alle caratteristiche di trasmittanza del massetto che si va a incidere, cosa spesso difficile da determinare.

                    Il fatto che l'inerzia del sistema sia poi bassa,non è di per se un problema, anzi...
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                    • #11
                      Non sapendo quanti centimetri ho a disposizione una volta rimosso il massetto (potrei ipotizzare dai 5/8cm, troppo pochi per il classico pavimento radiante) e aggiungendo i maggiori costi dell'impianto, dello smantellamento e smaltimento del massetto e il suo rifacimento, forse è bene mettersi l'anima in pace rifare l'impianto di riscaldamento con i radiatori
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                      • #12
                        riprendendo il discorso, ottimizzando gli ingombri in un impianto "classico" ribassato è possibile rinunciare in parte all'isolamento inferiore ed essere a circa 10 cm
                        con quello che stavo prendendo in considerazione, utilizzando pannelli di gessofibra e collante per piastrelle specifici dovrebbe risolvere parzialmente il problema della distribuzione del calore si dovrebbero risparmiare 3/4 centimetri

                        esistono altre alternative?

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                        • #13
                          si, mi pare che ci siano sistemi che stanno sui 10 cm
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            Mi piacerebbe avere dei pareri sul riscaldamento, ho confusione tra pavimento, soffitto, fancoli radianti e poi metto una PdC, una condensazione o faccio la scelta dell'ibrido?

                            La casa è del 70, ho tirato su i pavimenti, spazio totale 10cm lordi, superficie 80m2.
                            Gli infissi sono alu con doppio vetro, ma non a taglio termico ed ovviamente non ho il cappotto e non intendo farlo nel breve, la casa è libera su tre lati, nord, sud, ovest, i pavimenti sono stati tolti con un risultato di 10cm lordi totali in cui passano impianti ed in cui incollo piastrelle da 1cm.

                            Da un computo energetico, basato sui ghisa esistenti anche se lievemente sovradimensionati sono giunto alla conclusione che la casa ha bisogno dai 100 ai 120 watt m2.

                            Sentendo anche pareri diversi di gente con impianti sottodimensioni, capisco e spero che sovradimensionare anche in una futura previsione del cappotto, significa magari poter addirittura far girare acqua ad almeno altri 3 gradi in meno e considerando che l'impianto a pavimento scelto è quello a secco o ribassato, (per diminuire al minimo l'inerzia termica, potendomi quasi compore come con dei caloriferi) mi darebbe inoltre una velocissima messa a regime.
                            Quindi magari al posto di tirare tubi con passo 15 si potrebbe tirarli con passo 10 esempio.

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                            • #15
                              ...A questo punto devo ribadire che io la casa la vivo in modo altamente discontinuo, la maggior parte del giorno la passo fuori casa, quindi se potessi abbassare notevolmente la temperatura di mandata durante la giornata per me sarebbe una cosa molto ottimale, ovviamente parere positivo vostro permettendo (sempre che così facendo alla fine non mi consumi di più che mantenendo la temperatura stabile)
                              Toccando la componente raffrescamento, d'estate si chiudono le mandate del pavimento e si aprono quelle dei fancoil così, no umido in pavimento e temperatura impostata effettivamente raggiunta, ovviando al problema pavimento e deumidificatore...

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                              • #16
                                ...Adesso non ho fatto un computo di energia assorbita, ma se penso che: deve girare la pompa di calore per fare raffrescamento, deve andare il deumidificatore che alla fine è un motore di un frigorifero con in più le ventoline per spingere aria, mi sa che mi costa un poco in termini di esercizio, rispetto a: pompa di calore + ventolina fancoil, oltre a non considerare il doppio impianto che dovrei comunque fare. Quindi giunti alla conclusione (e correggetemi se sbaglio) il pavimento radiante non fa male per chi soffre di vene varicose per via delle basse temperature...

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                                • #17
                                  ...Il pavimento ribassato o a secco come più si intende, mi riduce drasticamente l'inerzia termica, io a casa non ci sono mai, quindi rientro ipotetico h 18.00 e via max alle 08.00 diciamo che ho accorciato i tempi con messa a regime in due ore, a detta di chi lo vende. Sovradimensiono ovviando a scarso isolamento e perdite nel massetto anche se ben isolato.
                                  Abolisco il riscaldamento a soffitto perchè se si dice che il caldo fa bene se arriva dal pavimento perchè mantiene la zona testa ad una temperatura più bassa, scaldando quindi meglio gli arti inferiori, evitando perdite nel soffitto (non isolato) che andrebbe a sua volta isolato, con costi ulteriori e sempre qui, correggetemi se sbaglio

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                                  • #18
                                    .Ora per la parte generatore, mi piacerebbe avere un unico generatore per tutto, anche per la sanitaria ma sorge il dubbio: Monto una banale condensazione? Faccio tutto e solo a PDC? +tariffa D1. Serve accumulo/volano termico? Mi metto una bella Rotex? con o senza accumulo? Se volessi integrare con stufa a pellet idronica? Buio totale o quasi.
                                    Ricapitolando:
                                    radiante sottile, scelta ottima per il mio caso? se si che tipo? materiali usati?
                                    Dimensionamento generatore? 33kw condensazione; 10kw pdc? Grazie in anticipo

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                                    • #19
                                      il mio uso di casa è circa lo stesso, non sono il massimo esperto ma da come scrivi sembra che tu voglia usarlo on/off cosa che non è fattibile con questo tipo di impianti

                                      il massetto essendo più basso ha si meno inerzia e quini si scalderà più velocemente, ma l'acqua che mandi è a bassa temperatura circa 35° di conseguenza l'energia che immetti nell'impianto è sempre poca e casa continuerà a scaldarsi "lentamente" come un pavimento radiante classico

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                                      • #20
                                        Js111.... Il radiante è un lusso è un comfort....se te lo puoi permettere, fallo...non si sbaglia mai.Poi, fatta questa scelta, sei nelle condizioni di usare PDC o condensazione. ... Io su un radiante userei sempre e solo PDC, ovvio che bisogna investire di più rispetto ad una caldaia, e metterci anche un buon fv a supporto.
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #21
                                          Io ho il tetto che non posso toccarlo e non ho intenzione ora come ora di investire in un FV a supporto.
                                          Quindi andrei solo in D1 pura, risulta conveniente ancora o metto una condensazione senza troppi problemi?

                                          Un'altra domanda è questa, se metto un basso spessore, molti mi dicono che mettendo il tubo con sezione estrna da 1 cm quindi 0.7 interna è più soggetto ad ostruirsi.
                                          Quindi se dovessi mettere in basso spessore uno con un tubo più grande, non dovrebbe essere meglio?

                                          Poi è vero che in due ore un basso spessore mi porta la casa a 20.5 gradi, dopo 8 ore di spegnimento? e se si, perchè dovrei consumare di più che lasciandolo acceso sempre?

                                          Domanda più importante di tutti: che tipo di ribassato metto? marche? consigli?

                                          Grazie

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                                          • #22
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                                            1)lo spessore e il materiale del massetto impattano sulla "immediatezza" dell'erogazione..in teoria se avessi il tubo nudo, 1 minuto dopo che circola acqua calda ala sua superficie irradia in casa. Quindi è probabile che un massetto basso sia piu immediato a reagire ad una partenza..e poi si raffreddi anche piu velocemente.

                                            2) la "quantita" di energia trasferita in casa per unita di tempo invece (tranne appunto nel transitorio, cioè nel tempi di messa a regime del punto 1, in cui in casa dai poco perche se lo beve tutti il masetto) dipende essenzialmente dalla T a cui stai mandando. E siccome nel radiante "basso" manderai sempre ala stessa T del radiante "standard", se il tuo radiante "emette" ad esempio 5 kw a 28 gradi di mandata..sempre quelli restano.

                                            Se hai i mente di "scaldare in 2 ore partendo da 18-19 gradi di casa" ..potresti rimanere fortemente deluso.

                                            Tieni conto che l'energia che risparmi quando fai freddare casa NON E' l'energia che il generatore non ha erogato in quelle ore..perche poi a 20 gradi ci devi tornare prima o poi..ma è SOLO l'energia che la casa ha disperso IN MENO nelle ore in cui è rimasta a 19 gradi (o meno) rispetto a 20. Siccome la dispersione è funzione del delta T interno/esterno..piu cali interno, meno disperdi.

                                            Tuttavia metti che la tua casa a 20 gradi con fuori zero disperda 5 kw ogni ora, cioè se la tieni a 20 devi fornire 5 kw ogni ora, e lo fai ad esempio con una mandata a 28 gradi
                                            Metti che fai una pausa di 8 ore e lei cala da 20 a 18..cioè per 8 ore sta in media a 19..siccome la dispersione è funzione lineare del delta T (e non qaudratica), allora 1 grado su 20 sono il 5%..la tua casa disperderà 4,75 kwh..0,25 kw in meno ogni ora..per 8 ore sono 2 kwh...che in termini di energia termica sono abbastanza irrilevanti..probabilmente se cambi aria alla casa disperdi molto di più.

                                            Pero per riportarla a 20 gradi ti serve erogare la stesa energia che lei ha disperso nelle 8 ore precedenti + l'energia che lei disperde nelle ore che ci metti a riportarla a 20 gradi.
                                            Lei ha disperso 8*4,75=38 kw.. e continua a disperdere 4,75 all'ora.
                                            A quel punto..se riparti con mandata 28..emetti sempre 5 kw..e in pratica il gap di 38 non lo colmeresti mai visto che disperdi 4,75.
                                            Allora non ti resta che salire di T di mandata per erogare d più ma:
                                            - il radiante ha un LIMITE massimo di potenza..per legge deve essere progettato per non superare in superficie 29 gradi...quindi con alimentazione acqua magari attorno a 32-34...e in queste condizioni, con la casa a 20 gradi, emette circa 100 W al metro quadro..se hai 150 mq emetti 15 kw. Quindi siccome disperdi sempre 5 all'ota, hai un surplus di 10 kw e ci metti 4 ore a recuperare i 38 che mancano.
                                            - alzando la mandata da 28 (che potevi tenere se non facevi la pausa) a 33..probabilmente abbassi il cop di una entità tale che di certo vale ben piu dei 2 kwh termici che hai risparmiato nelle 8 ore di pausa.

                                            Ovvio che se hai una casa che disperde 15 kw all'ora e che quindi in 2 h crolla a 18...e hai termosifoni e caldaia da 35 kw che in 1 ora te la riportano a 20...le cose si ribaltano..se la pausa è abbastanza lunga, vale la pena di farla

                                            Per il resto...senza Fv la pdc su radiante gira ala pari col metano.
                                            Se ipotizzi cop 3,2..la D1 costa 0,24/3,2=7,5 cts al kwh termico..oggi gas mi pare costi 0,75/9,5=7,8 cts euro al kwh termico.

                                            Diciamo che dovendo comunque comprare una caldaia..il costo incrementale far le 2 macchine magari non è altissimo (specie se per caldaia devi fare canna fumaria nuova)..e con detrazione 65% diventa sopportabile..sapendo che:
                                            - hai una macchina che fa anche fresco (e se mettevi comunque aria condizionata allora investimento finale è simile)
                                            - un domani che metti FV puoi avere un grosso vantaggio, cosa che la caldaia ti preclude.

                                            Sui marchi non ti so dire..ma onestamente..un tubo è un tubo..andrei piu a fiducia sul posatore..val di più una buona posa e un buon impianto (come componenti ma soprattutto come dimensionamento e corretta imostazione della distribuzione e regolazione) che non il "tipo di tubo" che possono proporti..che giralo come vuoi, è sempre un tubo, non farà certo miracoli.
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                            • #23
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                                              - alzando la mandata da 28 (che potevi tenere se non facevi la pausa) a 33..probabilmente abbassi il cop di una entità tale che di certo vale ben piu dei 2 kwh termici che hai risparmiato nelle 8 ore di pausa.
                                              Come hai espresso bene questo concetto... cosi chiaro.
                                              peccato che il 90% continua a spegnere il riscaldamento pensando che questo sia fonte di risparmio..

                                              Il tuo concettto vale , anche se in misura minore, per la caldaie.. per le PDC diventa praticamente cruciale tra l'essere soddisfatti del proprio impianto o considerarlo un errore ( quando invece è solo regolato male )..

                                              ti quoto al 100%
                                              Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                              Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                              • #24
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                                                Ma se invece usassi una condensazione, allora le cose cambierebbero, perchè sarei tenuto semplicemente a dare una botta, senza la perdita di cop, giusto?

                                                Poi se dovessi installare PDC, per la sanitaria come faccio? La PDC scalda casa, poi mi faccio la doccia, la PDC mi blocca il riscaldamento e dovrebbe buttare tutto in sanitario?
                                                Posso permettermi di non mettere una seconda PDC od un accumulo? mi consuma troppo questa scelta? mando crisi la PDC?
                                                Grazie

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                                                • #25
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                                                  ovvio che se scaldi accumulo NON stai scaldando casa...ma il carico di 200 lt di sanitaria con delta 5 gradi (esempio da 40 a 45) da me dura 12 minuti circa
                                                  Il radiante nemmeno lo sente...un termo si raffredda ma non congela..e comunque lo caricherai 2-3 volte al giorno...non sarà certo un dramma.


                                                  Il tuo concettto vale , anche se in misura minore, per la caldaie.. per le PDC diventa praticamente cruciale tra l'essere soddisfatti del proprio impianto o considerarlo un errore ( quando invece è solo regolato male )..
                                                  Si e no..occorre considerare 2 elementi:

                                                  con pdc... se la pausa la faccio cadere di notte (o meglio far le 24 e le 7, le ore piu fredde) e poi "spingo" con qualche grado in piu di giorno approfittando di un cop migliore..magari il bilancio cop è comunque positivo (specie se quanto spingo ho del fv a supporto)..con una caldaia la T esterna incide quasi zero, e quindi fermarsi è davvero un risparmio ridicolo, che ti leva magari 1 punto di condensazione dopo per recuperare.

                                                  con una pdc però, alle volte non fermarsi è piu una questione di "soppravvivenza"..nel senso che un corretto dimensionamento prevede proprio che non ti fermi mai ..in modo che nella settimana peggiore la sfrutti tutta (e magari fai anche 100 ore con 3 kw di resistenze..io sono assolutamente a favore di tale dimensionamento tirato)...e poi te la ritrovi perfetta in tutte le altre settimane dell'inverno , dove allora puoi fare il giochino di prima (spengo poche ore gelide precedenti l'alba)
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                    Va bene, ho avuto modo di metabolizzare e di comprendere meglio quello che mi hai detto. Concordo!

                                                    Grazie!

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