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Come entrare nel mondo del risparmio energetico! Inizio di una nuova ristrutturazione...

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  • #31
    Per quanto riguarda il Cop mi sono spiegato male, volevo dire che a parità di kwh termici una pdc aria/acqua non è comunque sempre più performante di una buona caldaia a condensazione e allora preferibile a quest'ultima?

    Quindi, pur cercando di coprire al max il fabbisogno termico con pdc aria-aria essendo la scelta più performante, per integrare nei mesi più freddi e per acs non vedreste meglio una pdc aria-acqua piuttosto che una caldaia? (Ad oggi con 10 ore di termosifoni a 45-50 gradi riesco a riscaldare con la vecchia caldaia)

    Oppure un apporto così minore relegato alla pdc aria-acqua non ne giustificherebbe l'impiego? E penso ad esempio ai mesi temperati e estivi, quando la utilizzerei solo per l'acs... in questo caso la pompa si attiverebbe solo alla richiesta di acqua (come la caldaia) oppure dovrebbe essere sempre in funzione per mantenere l'acqua a temperatura nell'accumulo?

    Grazie ancora!

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    • #32
      Se nele settimane più fredde scaldi casa con mandata 50 e 10 ore, hai le caratteristiche per passare ad una PDC aria acqua. Tieni la vecchia caldaia dove sta per emergenza, ma usa la PDC tutto anno. Per fare acs devi avere per forza un accumulo, mi pare di averlo già scritto no?
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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      • #33
        Si. Ma perdonami non capisco come funziona la pdc quando non c'è richiesta. Si spegne del tutto o rimane attiva? Cioè: considerando che il fabbisogno di acs è molto basso, nei mesi temperati e estivi non si rischia di spendere addirittura di più per la produzione di sola acs rispetto a una caldaia?

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        • #34
          Si accende quando deve caricare il boiler....finito il carico, si spegne...sino al carico successivo. Da me dura 10/15 minuti il carico...poi va a nanna
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • #35
            Riguardo il cop:
            Allo stato attuale conviene passare dal metano o gpl alla pdc perché vi è una grande convenienza soprattutto se si ha il fotovoltaico.
            Il cop minimo per superare il gpl è 1.98 mentre per il metano 2.3.
            La mia pdc ha un cop annuo di 3.8. In zone più fredde il cop si attesta sui 3-3.5.

            Per quanto riguarda il funzionamento, le pdc sono inverter cioè modulano a seconda delle richieste. Le pdc a inverter di norma si utilizzano senza serbatoio di acqua tecnica per i terminali ma ciò può servire se si ha una UTA e pochi litri di acqua tecnica che circolano in modo tale da diminuire gli spegnimenti totali della pdc.

            Di norma UTA, termosifoni e Termoconvettori hanno bisogno di un accumulo tecnico minimo sul ritorno (almeno così è installato il mio sistema). C'è anche un sistema che permette di preriscaldare l'acqua calda sanitaria tramite questo boiler per diminuire gli attacchi a massima potenza della pdc quando deve produrre la acs quindi anche più efficiente.
            Ovviamente questo in estate non si può fare.

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            • #36
              Bene. La tentazione di portare tutto a pdc è forte. Se devo intervenire sostituendo la caldaia, mi piacerebbe optare per la scelta più efficiente possibile.
              Per l'aria-acqua l'invasività dell'intervento sarebbe 0. La posizionerei nello sgabuzzino esterno della caldaia, la ventola andrebbe sul tettuccio. Nascosta, esposta a sud al sole e al vento.
              Le aria-aria un pochino più invasive e dovrei studiare bene come posizionarle, avendo diversi ambienti e il vano ingresso/scale abbastanza dispersivo. Di veramente invasivo rimarrebbe solo l'apertura del portafoglio! Quanto si può spendere per questo tipo di pdc?

              L'importante è che l'aria-acqua non abbia controindicazioni in termini di consumo rispetto a una caldaia anche con una bassissima richiesta di acs nei mesi da marzo a ottobre (considerando che la userebbe per lo più solo una persona anziana, per un paio di docce a settimana e poco più). Un boiler per quanto tempo riesce a mantenere al suo interno l'acqua a temperatura?
              Ultima modifica di litodanie; 07-06-2016, 11:03.

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              • #37
                Per le pdc aria aria dipende dall'ambiente e dalla marca che si vuole mettere e dal tipo di prestazioni che si vuole.
                Per avere un cop ottimale ed un comfort degno ci vuole una daikin ururu sahara oppure un mitsubishi kirigamine.
                Macchine del genere costano sui 900-1000€.
                Ma non fanno acs.

                Una pdc aria acqua ha il vantaggio di dare un comfort notevole grazie ai terminali esistenti e l'assenza di aria che si muove. Inoltre produce acs.

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                • #38
                  Peccato che la pdc aria-acqua non mi possa anche rinfrescare d'estate altrimenti a mio modo di vedere come primo step sarebbe stato l'intervento perfetto, dovendo sostituire la caldaia andata, e più economico e meno invasivo rispetto a inserire 4 aria-aria (che nulla toglie potrei aggiungere a mano a mano). Grazie!

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                  • #39
                    Le pdc aria acqua sono reversibili cioè possono fare anche acqua fredda che può essere inviata nella batteria di raffreddamento della UTA per deumidificare e raffrescare l'ambiente.

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                    • #40
                      Certo, naturalmente per il momento scarto l'ipotesi vmc e uta sia per scarsità di isolamento sia per invasività e costi. E non avendo irraggiamento a pavimento escludevo la aria-acqua anche per il refrigerio estivo (sebbene sto leggendo da altri post che non sia neanche poi quel granché).
                      Però sempre da un altro post leggo di un utente che parla di una Samsung alla quale ha collegato degli split per il condizionamento.
                      È possibile o ho letto male io?

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                      • #41
                        Ci sono PDC a cui puoi attaccare una unità interna che produce acqua calda per riscaldare termi...ma anche split ad espansione diretta..mrslim misthubishi ma anche altre
                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                        • #42
                          E' una soluzione da preferire a dei sistemi separati aria-acqua / aria-aria? In termini di costi di realizzazione e di consumo?

                          Ho letto in un altro topic che qualcuno (mi sembrava proprio marco o tony) proponeva per una casa con poco isolamento, addirittura di mettere la pdc all'interno dell'abitazione invece che all'esterno, così da facilitare il lavoro della pompa che avrebbe sempre una temperatura più vicina, mentre il ricircolo di aria esterno/interno avverrebbe naturalmente con lo scambio degli spifferi. In una situazione come la mia con assenza di isolamento potrebbe essere la giusta soluzione? Controindicazioni?

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                          • #43
                            la Mr slim comuqnue ha il compressore nell'unita esterna.
                            Mettere compressore un casa..mi pare pessima idea , per rumore e vibrazioni..però magari qualcuno lo fa...non saprei..e lascia fuori solo evaporatore(con la ventola)? Io avevo un condizionatore poratile in quel modo..con inetsi gas rapidi, per poterlo spostare e installare facendo 1 foro nel muro...

                            mentre il ricircolo di aria esterno/interno avverrebbe naturalmente con lo scambio degli spifferi
                            spifferi? ma di che stai parlando

                            Un conto è parlare di una unita esterna a cui puoi collegare sia unita IDRONICA (che fa acqua calda) che split espansione diretta...ALTRO è parlare di pdc MONOBLOCCO (che hanno tutto fuori) o soluzioni miste (compressore interno e ventola esterna, che non conosco).

                            Ma non fare un minestrone di tutto che non ne esci.

                            Le pdc migliori sono quelle con uita esterna e unita idronica interna..s epoi una ha ALTRE esigenze, s cercano soluzioni specifiche..ma tu ne hai?
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                            • #44
                              Io al posto di una mrslim che è 8 kw a quel prezzo metterei un fancoil centralizzato e una pdc idronica da 11 kw.
                              Con un po in più hai una macchina mostruosa (zubadan) che può andare fino a -20 gradi e cop superiore a 2.

                              Io non ho una Mitsubishi ma una rotex hpsu con unità interna artigianale (problemi di spazio nel blocco caldaia).
                              Della rotex ho comprato solo centralina unità esterna e scambiatore. Tutto il resto l'ho costruito (pompe, serbatoio personalizzato e tubi trasporta gas e acqua) e inserito nel vano caldaia esistente.
                              Per l'acs ho preso un boiler standard da 150 litri installato nel bagno di servizio (distanza tra boiler e unità interna 50 cm).
                              Per il bagno più lontano ho installato un ricircolatore e tubi nuovi isolati (erano già da cambiare).
                              Il solare termico interviene sul boiler lavorando in precedenza.
                              Ho un boiler da 100 lt sul tetto e con un esp8266 controllo la temperatura dello stesso.
                              Openhab (il mio sistema di domotica) da la precedenza all'acqua solare (basta che sia maggiore di 50 gradi) sbloccando un elettrovalvola e chiudendo quella del boiler acs verso casa.
                              Se la temperatura è minore di 50 gradi e superiore ai 30 gradi, il boiler della pdc si carica con l'acqua del boiler solare anziché con la rete.

                              In estate la pdc è inoperosa per quanto riguarda la acs ma funziona in raffreddamento e non fa inversioni di cicli per produrre acs (salvo casi eccezionali).
                              Ho attivato la funzione smart grid della hpsu per autoconsumare dal fotovoltaico ma è disattivata da openhab se il solare termico ha acqua sufficiente.

                              Inoltre lavatrice e lavastoviglie vanno ad acqua calda (50 gradi più o meno) sia da solare che da pdc. In estate le lavatrici sfruttano la resistenza qualora l'acqua è poca (script progettato in base ai miei consumi e un integrazione con google calendar) per aumentare l'autoconsumo dal fv che è da 11 kw.

                              Precisazione: io non ho il cappotto termico per ora, ho solo fatto il tetto e gli infissi nuovi a triplo vetro lato nord e doppio lato sud con lamelle parasole.
                              La mia parete ha già uno strato di 5 cm di lana vetro tra i due blocchi ed è spessa in totale 45 cm.
                              Il cappotto deve essere condominiale ed è previsto tra 5 anni.

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                              • #45
                                Mi riferivo a questo post marco: http://www.energeticambiente.it/show...hp?p=119699750
                                Forse per uno scaldacqua è una soluzione sufficiente ma per gestire tutto l'impianto termosifoni no...?

                                Per un fabbisogno di acs molto basso e discontinuo (utilizzo praticamente solo nel finesettimana}, la scelta di una pdc è comunque preferibile a una caldaia a condensazione?

                                Non vorrei magari fare la spesa per un boiler da collegare alla pdc e poi far confluire la gran parte dei consumi a mantenere la temperatura nel boiler per tutto il periodo dell'inutilizzo.

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                                • #46
                                  Per utilizzo così limitato..boiler elettrico a resistenza.
                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                  • #47
                                    Io al posto di una mrslim che è 8 kw a quel prezzo metterei un fancoil centralizzato e una pdc idronica da 11 kw.
                                    Con un po in più hai una macchina mostruosa (zubadan) che può andare fino a -20 gradi e cop superiore a 2.
                                    In che rapporto di rendimento stanno termosifone in ghisa - fancoil - pdc aria-aria per il riscaldamento?
                                    E in che rapporto stanno fancoil - pdc aria-aria per il raffrescamento?

                                    Considerando una pdc aria-acqua a monte per termo e fancoil.

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                                    • #48
                                      Il rapporto di rendimento non esiste. Esiste il COP!
                                      Tutto quello che ti serve sapere è questo valore che dipende dalla zona in cui ti trovi cioè dalla temp esterna e dalla temp di mandata.
                                      Ovviamente 45 gradi di mandata stagionalmente (media di tutti i cop giornalieri) fa cop 3 o 3.2. Questo dalle mie parti oltretutto vado in climatica (la mandata si regola in base alla temperatura esterna) ed una volta ho trovato la mandata a 35 gradi.

                                      Più abbassi la mandata più aumenti il COP.

                                      I terminali non servono solo a distribuire il calore.
                                      I termosifoni in ghisa sono più lenti a distribuire il calore ma ciò non significa che sprechino energia, anzi.
                                      I fancoil sono più veloci e ti consentono di fare anche raffreddamento con un opportuna batteria.

                                      Il sistema termosifoni - fancoil canalizzati (o uta) è ottimo e l'ho sperimentato di persona. Con la Uta l'umidità è controllata alla grande sia in riscaldamento (evita aria secca) che raffreddamento (evita un eccessiva umidità).

                                      Ovviamente se vuoi risparmiare sul riscaldamento un impianto uta con vmc è ideale per evitare perdite per ricambi di aria.

                                      Io nella tua situazione farei così.
                                      - Isolo il sottotetto con il fai da te.
                                      - Sostituisco infissi con doppi o tripli vetri.
                                      - Installo una UTA.
                                      - Se possibile aumento gli elementi dei termosifoni per abbassare la temp di mandata.
                                      - Installo una Pdc reversibile con Accumulo tecnico per la Uta (la Pdc non riesce a sostenere la portata della uta che vuole più acqua) e boiler per acs.

                                      Occhio che i termosifoni non si possono sostituire con i fancoil, le portate sono diverse e ci vogliono tubi più grandi.

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                                      Nuovo sito che incoraggia la produzione e la vendita del biodiesel in italia
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                                      La titolazione

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                                      • #49
                                        Lo so Tony, mi piacerebbe mettere una vmc ma dovendo sostenere anche il costo di sostituzione della caldaia (con pdc o altra caldaia a condensazione) penso di spendere davvero tanto.

                                        Quanto può costare una vmc?

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                                        • #50
                                          Ciao litodanie,
                                          a mio parere dovresti darci un budget. Ma non una cifra con mille se e ma, ma una cifra massima oltre la quale non puoi andare. Da li si possono dare tutti i consigli del caso. Ah, per ACS saltuaria, visto che hai già il gas e solo se non lo vuoi eventualmente eliminare, metterei, se optassi per pdc, uno scaldabagno a gas per ACs istantanea. L'idea del boiler elettrico mi fa ribrezzo perchè:
                                          1) devi programmarne l'accensione per le docce che ovviamente non sai quando farai, senza contare che poi serve ACS per lavare le mani e la cucina.
                                          2) rendimento pessimo
                                          3) ACS limitata
                                          4) prezzo non diverso da uno scaldabagno istantaneo a gas.
                                          ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                                          • #51
                                            Hai ragione Lucas, ma di fatto non posso rispondere alla domanda che mi fai perchè neanche io so bene ancora quanto vorrò spendere e per cosa... sono partito con l'idea di sostituire la vecchia caldaia con un sistema più efficiente, e qui ho iniziato a conoscere impianti e rendimenti che non conoscevo.

                                            Adesso, ad esempio, il mio dubbio è capire se mi conviene installare 3/4 pdc aria-aria per tutta la casa, considerandone 2 per le camere da letto e un altra o addirittura 2 per il resto della casa (salone, sala pranzo e vano scale che conduce alle stanze) oppure optare per un sistema di vmc e canalizzare gli ambienti.

                                            La vmc, in assenza di un buon isolamento, che rapporto di rendimento ha rispetto a delle pdc?

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                                            • #52
                                              Per la vmc quello che conta è la tenuta all'aria della casa non l'isolamento. Quindi gli spifferi non ci devono essere.

                                              Perciò l'intervento sugli infissi e sul tetto è prioritario agli altri.

                                              Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
                                              Nuovo sito che incoraggia la produzione e la vendita del biodiesel in italia
                                              Eccolo qua!
                                              Perche biodiesel?
                                              La titolazione

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                                              • #53
                                                secondo me la vmc è solo utile se la casa è sigillata,per evitare di fare i ricambi d'aria manualmente,ma cambia
                                                se in casa ci vivono 2 persone o 6,quindi utile ma non indispensabile non credo che sia morto mai nessuno per
                                                mancanza di vmc o forse no chi lo sa

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                                                • #54
                                                  Non mi sono chiari alcuni punti.

                                                  1) Senza una prioritaria sostituzione degli infissi una vmc non renderebbe perchè ci sarebbe un costante ricambio di aria fredda (da spifferi) che farebbe decadere continuamente la temperatura. Ma la stessa cosa avverrebbe anche con delle pdc aria-aria, oppure le pdc prelevando aria dall'esterno ne risentirebbero di meno?

                                                  2) A parità di tenuta d'aria, in caso di cambio infissi e isolamento tetto, decido di mettere una vmc canalizzata nei vari ambienti e riscaldo casa (e rinfresco e deumidifico anche un po' d'estate, ma è secondario) oppure metto diverse pdc aria-aria (3,4? Poi come le distribuisco nei vari ambienti?) per coprire i 120 mq della casa, sempre per riscaldare e in secondo luogo rinfrescare e deumidificare. Avrò SENSIBILMENTE più efficienza con la vmc oppure non mi discosterei molto dalle pdc? Capisco che non sia facile e corretto dare numeri conoscendo l'ambiente solo a parole, ma vorrei capire perlomeno in che metro di paragone siamo tra i due sistemi... se una pdc per kwh può fornirne fino a 4 termici, una vmc? 4,5? 6? Millemila? ;-P

                                                  PS: Cosa cambia tra 2 o più persone? La qualità dell'aria ok, ma in termini termici?

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                                                  • #55
                                                    Originariamente inviato da litodanie Visualizza il messaggio

                                                    Ma la stessa cosa avverrebbe anche con delle pdc aria-aria, oppure le pdc prelevando aria dall'esterno ne risentirebbero di meno?
                                                    una pdc classica per riscaldare usa aria esterna..quindi non influenza l'interno.

                                                    Pwer altro punto..con una VMC (una cosa che ricambi aria al ritmo di 0,2-0,3 volte all'ora) ci scaldi SOLO una casa di classe A+++, perche col debole flusso di aria di una VMC trasporti poca energia (diciamo 1-2 kw di potenza aggiuntiva cioè OLTRE all'energia che recupera staticamente)...se non l'hai ( e se non la fai da zero ristrutturando mai ci arrivi), la VMC non basta ..devi mettere una UTA, cio una macchina che produca e distruibuisca piu energia (diciamo 10 kw per dare una idea), che poi fa anche la funzione della VMC.

                                                    Morale, a te una VMC mi sa che non basta ..per cui farei split diretti.
                                                    La resa (cop) degli split diretti è superiore ad una VMC, che dovendo distribuire aria calda da un punto a tutta la casa rende meno di una situazine in cui hai piu elementi scaldanti distribuiti...ma penso sia una cosa del tutto TRASCURABILE
                                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                    • #56
                                                      Ho capito.

                                                      Quindi un UTA immagino che abbia un'unità esterna come le pdc e una interna che poi smista il flusso d'aria nei vari canali? La funzione VMC poi fa il recupero per quanto può?

                                                      Se optassi per una soluzione distribuita con split dovrei mettere MINIMO, a logica, uno split per ogni camera abitata (2) e altri 2 al piano inferiore, dove tra salotto, sala, cucina e vano scale che conduce al piano superiore avrei una volumetria che non penso possa rendere sufficiente un solo split (parliamo di 50/60 mq con vano scale). Mi rimarrebbero comunque fuori la camera ospiti e i due bagni, e cercando di utilizzare il più possibile le pdc per riscaldare senza ausilio di termosifoni mi troverei con zone della casa non riscaldate.

                                                      Con la canalizzazione potrei aprire dei canali anche in questi ambienti distribuendo più uniformemente e intelligentemente i medesimi kw termici? Oppure -non so- non ho comunque volumetrie tali da dover necessariamente ricorrere a questa soluzione?

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                                                      • #57
                                                        La differenza tra uno split, il clima centralizzato e una uta é il controllo umidità.

                                                        Per il riscaldamento in inverno l'aria con alcuni split e condizionatori tende ad essere secca che potrebbe portare a problemi alla gola e malessere.

                                                        In genere in estate l'umidità deve essere il più bassa possibile mentre in inverno bisogna mantenersi sul 45%.

                                                        Per mia esperienza con gli split, aiuto ad installare questi apparati ma anche clima centralizzato e Pdc con Uta, ti posso dire che puoi mettere anche un 21000 btu nella zona centrale del piano ma l'aria non andrà mai in tutte le stanze perché l'aria circola in modo circolare dall'alto verso il basso.

                                                        Quindi gli split devono essere installati obbligatoriamente nelle stanze da servire.

                                                        Non mi ricordo l'esistenza di sistemi multisplit dove sia possibile mettere 2 9000 btu e un 7000 Btu in caso di zone piccole (inferiori a 10 mq).

                                                        Prima della Uta avevo un 12000 Btu della daikin ururu (1200€ con wifi) che serviva un area di 45 mq (soggiorno cucina open) e due climatizzatori ferroli da 9000 btu inverter nelle stanze da letto.

                                                        Spesa totale 2500€ compresa installazione.

                                                        Una Uta non è una pdc ma ci sono modelli che fanno anche da pdc e quindi anche Acs oltre a Riscaldare e umidificare oltre a Raffreddare e umidificare.

                                                        Le soluzioni monoblocco non mi piacciono e sono anche costose.

                                                        Sia per il clima centralizzato che per la uta devi prevedere tubazioni isolate e un tubo di scolo per acqua di condensazione dell'unità interna e per la Uta anche un tubo di acqua fredda per la funzione di umidificazione.
                                                        Io l'acqua di condensa prodotta in estate la recupero in una tanica e non la butto come fanno altri direttamente nello scarico per esempio del Water.
                                                        Produco quasi 50 litri in una sola giornata e mi devo ricordare di svuotare il serbatoio tutti i giorni.

                                                        Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
                                                        Ultima modifica di tony995; 04-07-2016, 12:42.
                                                        Nuovo sito che incoraggia la produzione e la vendita del biodiesel in italia
                                                        Eccolo qua!
                                                        Perche biodiesel?
                                                        La titolazione

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                                                        • #58
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                                                          Ho capito.

                                                          Quindi un UTA immagino che abbia un'unità esterna come le pdc e una interna che poi smista il flusso d'aria nei vari canali? La funzione VMC poi fa il recupero per quanto può?

                                                          Con la canalizzazione potrei aprire dei canali anche in questi ambienti distribuendo più uniformemente e intelligentemente i medesimi kw termici? Oppure -non so- non ho comunque volumetrie tali da dover necessariamente ricorrere a questa soluzione?
                                                          per la prima parte, esatto quel che dici.

                                                          Per a seconda..dosare aria in vari ambienti non è facile..cosa useresci per farlo? serrande motorizzate che aprono/chiudono quel canale quando termostato ambiente dice che è in termperatura?
                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          • #59
                                                            Per mia esperienza con gli split, aiuto ad installare questi apparati ma anche clima centralizzato e Pdc con Uta, ti posso dire che puoi mettere anche un 21000 btu nella zona centrale del piano ma l'aria non andrà mai in tutte le stanze perché l'aria circola in modo circolare dall'alto verso il basso.
                                                            Proprio per questo motivo mi domandavo se fosse necessario un sistema di climatizzazione centralizzata. Ricordo: potrei utilizzarlo anche per rinfrescare d'estate, ma il vero lavoro lo dovrà compiere per riscaldare d'inverno, al massimo delle possibilità, per non dover ricorrere ai termosifoni.

                                                            Per a seconda..dosare aria in vari ambienti non è facile..cosa useresci per farlo? serrande motorizzate che aprono/chiudono quel canale quando termostato ambiente dice che è in termperatura?
                                                            No, semplicemente per far arrivare l'aria calda in tutti gli ambienti il più possibile uniformemente, cosa che con più split non potrei fare, e per evitare di avere zone a ridosso dello split caldissime (/freschissime) e zone lontane freddissime (/caldissime).

                                                            Sia per il clima centralizzato che per la uta devi prevedere tubazioni isolate e un tubo di scolo per acqua di condensazione dell'unità interna e per la Uta anche un tubo di acqua fredda per la funzione di umidificazione.
                                                            Di che diametro sono in genere?

                                                            Esistono buoni sistemi di climatizzazione centralizzati che mi potete consigliare senza che siano necessariamente UTA? Oppure l'UTA è sempre preferibile per regolazione umidità... ecc?

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                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da litodanie Visualizza il messaggio

                                                              No, semplicemente per far arrivare l'aria calda in tutti gli ambienti il più possibile uniformemente,.
                                                              che significa UNIFORME?
                                                              Ogni stanza in base a come è esposta e come è abitaat ha necessita di riscaldamento e raffrescamento diverse e MUTEVOLI..per cui se tu mandi in ogni stanza la stessa quantita di aria , alla stessa T, è MATEMATICO che in una muori in un altra brini.
                                                              Quindi ..o il sistema è progettato per essere calibrato (esempio radiante...metti tot metri di tubo sotto le finestre...tot nei bagni..tot in cucina..ton in salone..etc...idem con numero elementi termosifoni)..oppure DEVI regolare (ma vedi anche coi termi, una valvola etrmostatica ormai la metti ovunque e non solo perchè è d'obbligo, ma per evitare di sovrascaldare).
                                                              E ad aria si fa con serrande...ma la faccenda si complica..oppure devi progettare i mcubui /ora in modo perfetto...ma ci vuole un progettista coi 2 attributi così...

                                                              mentre con 1 split in ogni zona e suo termostato..sei a posto...e non capita che mezza stanza sia fredda e mezza calda...e comuqnue vale sia per lo spliot che per sistema centralizzato con bocchette per ogni stanza (ma non capita se fai scaldare bene anche la struttura edilizia)
                                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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