Riscaldamento a pareti/soffitto radiante: qui tutte le domande e i dubbi - EnergeticAmbiente.it

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Riscaldamento a pareti/soffitto radiante: qui tutte le domande e i dubbi

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  • perchè il calore sale... e quindi scaldare dal soffitto vuol dire avere i piedi freddi (meno confort) e più differenza di temperatura tra piedi e testa (meno rendimento).
    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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    • Io ho da piu' di due anni (quindi ci ho fatto due estati e quasi due inverni) il radiante a soffitto (e in parte a parete). Comfort migliore di un sistema a pavimento (sostanzialmente equivalente in inverno e decisamente migliore in estate). Se dovessi scegliere tra due case equivalenti, una con radiante a pavimento e una con radiante a soffitto, non avrei nessun dubbio e sceglierei la seconda.
      I due punti di forza sono la maggior superficie radiante incidente (immagina di essere sul divano: con radiante a pavimento hai praticamente zero effetto radiante, con radiante a soffitto hai almeno 3-4 steradianti di illuminazione, ma vale in tutte le situazioni, non metti mobili sul soffitto!) e la bassa inerzia (stiamo parlando di case comunque con almeno un po' di isolamento), che permette una maggiore efficienza di funzionamento.
      Ho messo i miei dati di consumo in diversi post sul forum e visto che nessuno ne ha postati di migliori in termini di rendimento o consumi relativi, possiamo tranquillamente dire che sicuramente non ci sono assolutamente problemi di rendimento con un impianto a soffitto.

      Poi, come fa qui Riccardo, alcuni tirano fuori l'argomentazione del caldo che va verso l'alto e ovviamente lo ripetono anche tanti giggini idraulici/termoidraulici che si incontrano. Il problema di questa affermazione e' che dal punto di vista scientifico e' corretta, ma incompleta e in parte applicata a sproposito.
      E' applicata a sproposito in quanto in un sistema radiante, come dice il nome, la maggiore parte del calore viene trasmesso per irraggiamento e l'irraggiamento non ha alto e basso (ok, curva in base alla gravita', ma nel nostro caso questo effetto e' impercettibile:-), ma da una superficie calda si diffonde in tutte le direzioni (piu' fredde).
      E' incompleta perche' non quantificata: quanto e' la differenza di temperatura che si viene a creare? Possiamo immaginare che se la differenza di temperatura fosse di 5 gradi, come con i termosifoni ad alta temperatura o le stufe, ci sarebbero problemi di comfort. Se la differenza fosse di 0.1 gradi l'affermazione e' ancora giusta, ma sostanzialmente irrilevante.
      Avendo il sistema a casa mia, l'anno scorso ho preso delle misure e la differenza di temperatura tra 10-15 cm da terra e 2 metri di altezza era di circa 1.5 gradi (tenete conto che queste misure erano una caso limite, visto che io ho il pavimento controterra non isolato, in una casa isolata anche sotto sarebbe decisamente inferiore. Al piano di sopra ho radiante a parete e la differenza di temperatura era di 0.5 gradi, mi pare).
      Probabilmente una persona particolarmente sensibile (e anche alta:-) si accorge di questa differenza, ma possiamo comunque considerarlo un piccolo svantaggio del radiante a soffitto che e' pero' compensato dalla maggiore superficie radiante, ragione per cui il comfort invernale e' sostanzialmente lo stesso tra impianto a pavimento o a soffitto. L'affermazione "il calore sale" in questo contesto e' sostanzialmente irrilevante, lasciamola a chi non e' informato sulle cose e non qui sul forum.

      Nota: io parlo del mio impianto a soffitto/parente che e' fatto con pannelli EPS con lamina in alluminio che fa da diffusore del calore con scanalatura ad omega in cui si inserisce un normale tubo multistrato da 16 (il tutto poi ricoperto da cartongesso). Alcuni vendono pannelli in cartongesso con gia' immersi dentro tubicini da 8 mm che poi vanno collegati ad una dorsale da/verso il collettore: non metterei mai quel tipo di impianti, per varie ragioni.
      Padova (zona E, 2383 gg), casa di 100mq, due piani accostata, classe C, 2 persone, pdc ecodan 4 kW + hybridcube 300l, radiante a secco a soffitto/parete, 4.5 kWp FV su falda ESE, induzione, VMC VL-100, prelievo annuale 1500 kWh

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      • Buonasera diegran, non so quanto utile possa essere il dato relativo alla superficie radiante, perché questo è condizionato dalle prestazioni del fabbricato (grado di isolamento, dispersione delle pareti, superfici vetrate, esposizione al sole, contiguità con altri edifici, ecc.) e quindi difficilmente confrontabile con altri edifici. Nel mio caso, casa in classe A4, zona climatica E (prov. Vicenza), ti posso dire a titolo di esempio che nel reparto giorno (cucina-soggiorno di circa 60 metri quadri) la superficie radiante a parete è di circa 10 metri quadrati, distribuiti sulle pareti, costituiti da serpentina in rame annegata su intonaco in argilla dello spessore di circa 3 cm.

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        • beh prendo atto che diegran si trova bene, ma sull'efficienza se ricordo bene perfino le norme lo svantaggiano, giustamente.

          Chiariamo, si parla solo di qualche punto percentuale...

          Credo dipenda molto dal tipo di pannelli, ma se si usa il radiante in modo corretto (bassa temperatura e costante) avere più pannelli comporterebbe una T minore.
          In alto solo a circa 1m dalla testa, in basso a 0cm.

          Poi tu stesso illupus ti contraddici quando dici che in estate è decisamente migliore: quale sarebbe il motivo se non che il freddo scende?

          Non so dove abiti, una conclusione posso accettarla: in zona calda, se usato anche per raffrescare, i vantaggi superano gli svantaggi.
          In zona fredda io continuo a ritenere che non sia così. Ma io parlo a logica e con la teoria, tu esponi un caso vissuto...rimetti il link al tuo 3d per gli interessati!
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          • Mi scusi Riccardo ma con cosa mi troverei bene ? Non capisco...

            cosa sa ne pensate della rossatogroup e del suo sistema ? Troppo cari ? C’è di meglio o parità a meno ?

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            • I parametri per la certificazione indicano una differenza di 0.02 nel rendimento che nel contesto dato e' corretto. Dal punto di vista pratico le cose sono diverse e in questo periodo tutti lo possono sperimentare: si sta meglio fuori con 10 gradi e tempo nuvoloso, oppure con 5 gradi al sole? Tutti ti diranno la seconda delle due ipotesi. Ora, in pratica, in un ambiente con ampia superficie radiante (soffitto) ti basta una T ambiente inferiore rispetto ad un ambiente con superficie radiante inferiore, come nel caso del radiante a pavimento per avere lo stesso livello di comfort. La normativa prevede 20 gradi fissi (giustamente, gia' il tipico termoidraulico o certificatore non sa contare sulle dita 1+1, meglio non complicargli le cose...) e da li' nasce il minore coefficiente di rendimento dato. Nella pratica e' trascurabile.

              Non c'e' nessuna contraddizione in quello che ho scritto. Infatti ho detto che la maggior parte della trasmissione di calore avviene per irraggiamento e che c'e' un seppur piccolo gradiente termico e che questo e' uno svantaggio. Ma questo svantaggio (rispetto al radiante a pavimento) e' compensato dalla di gran lunga maggiore superficie irraggiante del soffitto rispetto al pavimento. D'estate quello che era uno svantaggio si trasforma in vantaggio e il vantaggio delle maggiore superficie radiante rimane, per cui un soffitto radiante e' sostanzialmente analogo ad uno a pavimento d'inverno e molto migliore d'estate (per non parlare del disagio di avere il pavimento freddo d'estate...).

              Come puoi vedere dalla firma, abito a Padova, zone E. Il soffitto radiante e' adattissimo anche alle zone fredde.
              Padova (zona E, 2383 gg), casa di 100mq, due piani accostata, classe C, 2 persone, pdc ecodan 4 kW + hybridcube 300l, radiante a secco a soffitto/parete, 4.5 kWp FV su falda ESE, induzione, VMC VL-100, prelievo annuale 1500 kWh

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              • ok ...ricordavo bene sul peggioramento rispetto a quelli a pavimento, anche se lieve.

                Tornando alla domanda di diegran, sarebbe bene avere qualche info sui lavori fatti, parla di ultimo piano...

                I pannelli radianti sono particolarmente indicati su case ben isolate, messi a soffitto all'ultimo piano (o anche sulle pareti) presuppongono un SERIO intervento di isolamento termico
                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                • Diegran nella ristrutturazione hai scritto che ti distaccherai dal centtalizzato. Gli altri condomini sono d'accordo? quanti appartamenti ci sono e quanti millesimi riscaldamento hai? Perché è importante che preventivamente vi mettiate d'accordo su questo, nel caso di appartamenti vecchi mi han riferito di applicazioni della uni 10200 con quote fisse del 55%, ma possono essere anche maggiori in casi limite (tutte case vacanze) anche del 90 percento.
                  Perché è inutile che investi e poi se ti hanno autorizzato a voce uno ci ripensa e ti fa pagare le quote fisse. Inoltre la Uni 10200 prevede gli obblighi dei contabilizzatori, ti puoi distaccare dalla caldaia o devi rimuovere i radianti e fare lavori nel tuo appartamento? Che sarebbe sempre meglio una operazione facilmente reversibile, casomai ti facessero problemi...
                  FTV: 4,55 kWp Qcells G5 da 325 Wp e inverter ZCS wifi (8 pannelli sud, 6 pannelli est).
                  https://www.solarmanpv.com/portal/Te...aspx?pid=71510
                  2 Condizionatori a PDC LG Quadro, 1 condizionatore LG Art cool wifi (sconsigliato wifi della LG-inutile e pieno di problemi).

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                  • Originariamente inviato da illupus Visualizza il messaggio
                    Alcuni vendono pannelli in cartongesso con gia' immersi dentro tubicini da 8 mm che poi vanno collegati ad una dorsale da/verso il collettore: non metterei mai quel tipo di impianti, per varie ragioni.
                    scusami ma da cosa nasce tale affermazione? potresti argomentare meglio?

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                    • È una palazzina diciamo di proprietà, genitori al piano terra, sorella al primo piano e noi all’ultimo, non dovrebbero sussistere problemi pertanto. I lavori sono tutti da fare, dai serramenti, al cappotto (o solo riempimento intercapedini) all rinnovo dell’isolamento del soffitto...

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                      • Originariamente inviato da afillofollifo Visualizza il messaggio
                        scusami ma da cosa nasce tale affermazione? potresti argomentare meglio?
                        1) Tubo piccolo, poca acqua di impianto, ti serve per forza un buffer aggiuntivo (probabile che l'idraulico lo installi nel modo sbagliato, in mandata con pompa aggiuntiva), quindi anche maggior spesa di materiale

                        2) Tubo piccolo, maggior prevalenza necessaria dalla pompa, maggior consumo

                        3) Pannelli di dimensioni predefinite, riduce la possibilita' di adattarsi alla geometria del soffitto ed occupare tutta la superficie con superficie radiante

                        4) Necessita' di decine di collegamenti dai pannelli alla dorsale: maggior costo in materiale, maggior rischio di perdita.

                        5) Anche la parte dove passa la dorsale e si fanno i collegamenti non sara' superficie radiante

                        6) Tubi piccoli aumentano il rischio bolle o morchia nell'impianto, necessaria maggiore attenzione e manutenzione, termocamera per controllo

                        7) I collegamenti devono essere fatti secondo uno schema preciso per avere il corretto flusso su ogni pannello, al di sopra delle capacita' di un idraulico medio

                        8) Pannelli (generalmente) senza lamina di alluminio che aiuta a distribuire il calore su una maggiore superficie del pannello

                        Penso che basti:-)
                        Padova (zona E, 2383 gg), casa di 100mq, due piani accostata, classe C, 2 persone, pdc ecodan 4 kW + hybridcube 300l, radiante a secco a soffitto/parete, 4.5 kWp FV su falda ESE, induzione, VMC VL-100, prelievo annuale 1500 kWh

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                        • Non mi trovi pienamente in accordo con te.
                          Ci sono tanti sistemi di soffitto radiante, e non trovo male quello di una ditta del nord Italia che propone una soluzione di pannello sandwich, composto da lastra di cartongesso intarsiata, dove sono alloggiati tubi del diametro di 10 mm con isolante in eps da circa 4 cm.

                          Il sistema è molto modulare (sono d'accordo con te che altri non coprono sempre la superficie necessaria).
                          Ma la cosa che trovo interessante è che il passo della tubazione arriva ad essere addirittura fino a 3,5 cm.

                          Nel complesso, con un buon progetto, si ha una portata d'acqua buonissima potendo collegare l'impianto direttamente alla Pdc (con almeno un vaso d'espansione) il tutto con una superficie d'irraggiamento perfino migliore dei sistemi a tubazione "tradizionale".

                          I raccordi dorsale/pannelli, sono "a innesto" senza guarnizioni quindi in pratica equivale ad un tubo continuo (tra l'altro hanno garanzia a vita per tutta la durata dell'impianto).

                          La manodopera qualificata ahimè è una variabile che vale per tutti gli impianti.
                          Se non ci capiscono nulla c'è poco da fare!!!

                          Forse i prezzi sono diversi. Non so quanto incide il "tradizionale" ma quello con pannelli, necessita della spesa del cartongessista (struttura, contro struttura e stuccatura). Ma in quello tradizionale immagino ci sia bisogno di intonacare (grezzo+fino) quindi alla fine forse siamo li.

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                          • afillo: quel tubicino non lo consiglio. 10 mm di diametro esterno, significa massimo 8 mm di diametro interno, quindi spessore di 1mm e ridotta capacita' di impedire passaggio dell'ossigeno nell'impianto (che causa alghe e morchia e quindi malfunzionamenti). Poi prova a fare un calcolo della prevalenza necessaria con quel tubicino a passo 3.5 per un solo mq di superficie sono 28 metri di tubo.
                            Poi, se uno vuole per forza usare delle soluzioni peggiori di quelle disponibil... i soldi spesi male sono i suoi.
                            Padova (zona E, 2383 gg), casa di 100mq, due piani accostata, classe C, 2 persone, pdc ecodan 4 kW + hybridcube 300l, radiante a secco a soffitto/parete, 4.5 kWp FV su falda ESE, induzione, VMC VL-100, prelievo annuale 1500 kWh

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                            • Ciao, oggi mi è arrivato il preventivo della Rossato Group per pdc aria acqua con riscaldamento a soffitto, nel dettaglio mi propongono:
                              pannello radiante ecowall dry 100/120 62mq più 28mq di pannello di tamponamento per 4200€
                              Tubi, raccordi valvole e vari 3600 eur,
                              PDC air inverter II 10m 4700eur,
                              volano termico AR 100 410 eur,
                              Bollitore PdC 300 1341 eur,
                              Centralina XHCC-E 610 eur,
                              Deumidificatore Ecodry CN 300 1017 eur,
                              Poi servizi avviamenti vari per 704€
                              iva e manodopera per posa esclusa

                              Cosa ne pensate ?

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                              • Originariamente inviato da diegran Visualizza il messaggio
                                Poi servizi avviamenti vari per 704€
                                iva e manodopera per posa esclusa
                                e che hanno le mani d'oro?

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                                • Quello che pensavo anche io, ma per il resto dei prezzi cosa ne pensate ?

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                                  • Salve,
                                    ho comprato casa e devo ristrutturarla. La casa è un appartamento, di circa 40 anni, al secondo piano (di 3 + soffitta) a Prato in classe energetica F.
                                    Dovendo ristrutturarlo completamente e sostituire la caldaia avevo pensato di sostituire il vecchio impianto di riscaldamento a radiatori con uno a pavimento e ho sentito varie ditte, e fondamentalmente mi trovo con due pareri discordanti e vorrei chiedere consiglio.
                                    Da un lato c'è chi mi consiglia di mettere il riscaldamento a pavimento e di valutare seriamente una pompa di calore invece della caldaia a condensazione ("così toglierei il gas"), mentre mi sconsiglia il riscaldamento a soffitto per confort ai piedi.
                                    Dall'altra mi consigliano "assolutamente" il riscaldamento a soffitto, ("perchè è migliore su tutti i fronti, se si rompe si ripara eazy, se metti i tappeti o mobili il riscaldamento a pavimento non funziona etc."), mi ammoniscono di non mettere "assolutamente" la pompa di calore perchè non riesce a riscaldare abbastanza, consuma tantissima energia e richiede di cambiare i kwh e anche se metto 6kwh non sono sufficienti.

                                    Il costo delle due soluzioni è più o meno simile :nel primo caso sarei attorno ai 15k tutto compreso (20 con la pdc) e nel secondo 12k + il cartongesso. Il soffitto è 2,79 metri e ho 6 cm di pavimento (massetto + mattonella, e mi hanno detto quindi che il pavimento si alzerebbe di 1 cm).

                                    Ora siccome ognuna delle due parti decanta le sue qualità e mi parla malissimo dell'altra parte vorrei avere qualche consiglio/parere.

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                                    • La pdc quasi sicuramente conviene: devi avere il posto per unita' esterna e accumulo per ACS. Dovresti fare una valutazione del bisogno energetico comunque per sapere che taglia mettere e se ti serva incrementare contatore (escluso che ti serva piu' di 6). Marche di pdc da considerare: mitsubishi oppure panasonic, eviterei le altre.
                                      Visto che ristrutturi, considera anche di isolare: avrai meno spese sia di impianto che poi di riscaldamento.

                                      Io ho radiante a soffitto e penso sia meglio di quelli a pavimento per varie ragioni che puoi leggere andando un po' indietro su questo thread, la questione dei piedi freddi e' un po' una cazzata come quella delle riparazioni; importante che sia quello con tubo multistrato da 16 e non quello coi tubi capillari. Con il radiante a pavimento vai comunque bene e se devi rifare il pavimento dovrebbe costarti meno, ma assicurati che venga anche isolato. Il radiante a soffitto come il mio porta via 4.5cm, resti perfettamente a norma per l'altezza. Lo stesso sistema si puo' utilizzare anche a parete, se serve integrazione, tipo nei bagni.
                                      Padova (zona E, 2383 gg), casa di 100mq, due piani accostata, classe C, 2 persone, pdc ecodan 4 kW + hybridcube 300l, radiante a secco a soffitto/parete, 4.5 kWp FV su falda ESE, induzione, VMC VL-100, prelievo annuale 1500 kWh

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                                      • ok, grazie mille.
                                        Ma quanto può convenire, + o -, la pdc rispetto alla caldaia a condensazione?
                                        si parla di una casa di circa 130 mq

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                                        • La convenienza dipende dal consumo. Tipicamente 1 kWh termico costa 5 centesimi con pdc (senza FV come credo sia il tuo caso) e 8 centesimi con metano (a cui devi aggiungere 150-200 euro di fisso all'anno per manutenzione e fisso in bolletta). Per consumi di 5000 kWh termici sono poco piu' di 300 euro l'anno risparmiati.
                                          Padova (zona E, 2383 gg), casa di 100mq, due piani accostata, classe C, 2 persone, pdc ecodan 4 kW + hybridcube 300l, radiante a secco a soffitto/parete, 4.5 kWp FV su falda ESE, induzione, VMC VL-100, prelievo annuale 1500 kWh

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                                          • Buongiorno a tutti.
                                            Sto ristrutturando una casa dei primi del Novecento a Prato zona climatica F e per vari vincoli di natura architettonica e normativa (è un edificio vincolato) per il riscaldamento posso optare solo per:
                                            - ventilconvettori (al limite con piastra radiante)
                                            - riscaldamento radiante a soffitto
                                            I pregi e difetti teorici associati ai 2 sistemi penso di averli capiti, ho letto molto di quello che c'è scritto su questo forum e in altri siti.
                                            Se possibile, vorrei conoscere:
                                            - l'opinione di chi ha esperienza personale diretta di questi sistemi, soprattutto se si tratta di installazioni recenti;
                                            - l'opinione di tutti in merito alla possibilità di adottare i sistemi radianti a soffitto in una casa che dovrà sicuramente essere controsoffittata (per passare altri impianti sotto il solaio) ma che nonostante il controsoffitto avrà comunque i soffitti alti almeno 3.40/3.50 m (da qualche parte ho letto che oltre i 3 metri non ha senso installarli).

                                            Grazie a tutti e congratulazioni per questo bellisimo forum.

                                            Filippo

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                                            • Buona sera a tutti. E' un po che non scrivo sul forum ma dovendo iniziare i lavori in mansarda mi ritrovo qui a chiedere nuovamente consigli.
                                              Come dicevo devo finire la mansarda nella quale verrà ricavato un bagno ed il resto rimarrà un unico stanzone divisibile, un domani, in due piccole stanzette. La metratura totale del pavimento è di 50 mq, l'altezza al colmo è di 2,90 mt e il punto basso è di circa 1,10. Il tetto è in legno ( travi e perline da 2 cm ) ed è isolato con 10 cm di isotec con doppio foglio di alluminio. Le pareti perimetrali sono isolate in intercapedine con 10 cm di lana di roccia. Sono in fascia climatica E. Il piano inferiore, l'appartamento ( circa 80 mq ) è riscaldato con un impianto a bassissima temperatura ( l'acqua di mandata non sale mai sopra i 30 gradi ) ed una caldaia baxi luna platium ht ga da 24 kw. Detto più o meno tutto sulla geometria della mansarda passo alle domande. Considerando che vorrei alzare i pavimenti il meno possibile, in aggiunta al fatto che vorrei posare un pavimento il legno, vorrei evitare di installare il pavimento radiante che mi porterebbe via non meno di 8 cm di altezza. Che impianto potrei prevedere? Ho provato a fare una calcolo molto spannometrico dei mq di parete utilizzabile e sono circa 30 mentre il soffitto sarebbe praticamente tutta la superficie. Secondo voi un impianto a soffitto sarebbe da scartare? anche mettendo ulteriori 5/6 cm di isolante dietro il tubo? potrei farlo con lo stesso tubo da 17 dei pavimenti radianti coprendo poi il tubo con una lastra di cartongesso?

                                              Grazie dell'attenzione
                                              Attendo fiducioso

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                                              • Buona sera Cristiano, considerando la ridotta altezza della mansarda (l'altezza media del locale deve essere minimo di m 2,70) sei sicuro di poter fare un impianto a soffitto? Io per le stesse ragioni, nella ristrutturazione che sto ultimando ho previsto un impianto di riscaldamento a pareti radianti. Dopo aver visitato alcune abitazioni che utilizzano questo sistema, posso dire che il confort è molto elevato, e la parete radiante contribuisce ad incrementare l'isolamento della struttura verso l'ambiente esterno.

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                                                • Ciao, ti ringrazio per la risposta. La prima idea che mi era venuta in mente era proprio quella di fare le pareti radianti. Ho messo in dubbio questa scelta per il semplice fatto che di mq di pareti ce ne sono pochi rispetto ai mq calpestabili. Facendo un contaccio mi pare che siano circa 30 mq, forse meno. Però proverò a contare nuovamente prendendo le misure come si deve. Il soffitto radiante mi è venuto in mente perché tra il filo basso delle travi e le perline ci sono 20 cm e i centimetri che andrei a perdere sarebbero di fatto comunque al di sopra del filo basso del trave.
                                                  Tu quanti mq di parete radiante hai?

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                                                  • Cristian82 non so quanto valore possa avere il mio dato, se non contestualizzato con la classe energetica del fabbricato. Comunque, su circa 140 mq di superficie netta calpestabile, per m. 2.70 di altezza, la superficie radiante complessiva delle pareti è di circa 70 mq.
                                                    Casa in legno, classe A3, zona E (prov. di Vicenza).

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                                                    • La casa è in classe C non avendo nulla che integri da fonti rinnovabili ma l'isolamento non è male. Sono 10 cm di lana di roccia in intercapedine e in mansarda, lato tetto, ci sono 10 cm di isotec. Abito in provincia di torino, quindi zona climatica E.
                                                      Quindi hai il 50% di radiante rispetto ai mq calpestabili ma il tuo involucro è certamente più performante del mio. Non so che fare ma devo decidermi perchè voglio iniziare i lavori. Comunque grazie delle risposte

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                                                      • Buongiorno a tutti, approfitto delle vs. conoscenza per un'informazione: dovendo fare il controsoffitto in alcuni locali per diminuirne l'altezza e migliorare l'isolamento e tenendo conto che vorrei sfruttare l'acqua refrigerata prodotta da una PDC già esistente (che attualmente uso solo in riscaldamento con termosifoni) secondo voi è meglio installare un soffitto radiante oppure una batteria aria/acqua canalizzata?
                                                        Nel caso in cui optassi per il soffitto radiante (penso che abbia un comfort migliore), per deumidificare potrei utilizzare l'acqua refrigerata a 7-8 °C ed utilizzare una valvola miscelatrice per regolare la T di mandata per il circuito radiante?
                                                        Grazie

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                                                        • Ciao a tutti,

                                                          cosa ne pensate dei sistemi radianti della Riscaldamento a pavimento | Eurotherm ?

                                                          Sono competitivi ?

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                                                          • Ciao!! Io vivo a Roma e sono molto indeciso se mettere radiante a pavimento o soffitto...mi spaventa la durabilità...i pannelli a soffitto mi convinco meno rispetto ad un tubo unico. Non conosco una ditta/progettista serio su Roma che possa avere progettare ed installare un impianto completo di radiante e trattamento dell’aria. Avete suggerimenti/nomi da farmi? Ho al massimo 10 cm a soffitto mi consigliate (anche in termini di durabilità) i pannelli da assemblare o l’impianto tradizionale col tubo unico ...? Grazie a tutti quelli che possono aiutarmi

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                                                            • Io sono completamente ignorante in materia ma tra i due in quei termini mi sembrava aver molti vantaggi quello a soffitto, specie in termine di eventuali rotture immagino che sia più semplice accorgersene e ripristinare (sia per via del pezzo non unico, della facilità maggiore nell'indivoduare dove si forma la perdita che per via del fatto che essendo a soffitto non devi rompere piastrelle
                                                              FTV: 4,55 kWp Qcells G5 da 325 Wp e inverter ZCS wifi (8 pannelli sud, 6 pannelli est).
                                                              https://www.solarmanpv.com/portal/Te...aspx?pid=71510
                                                              2 Condizionatori a PDC LG Quadro, 1 condizionatore LG Art cool wifi (sconsigliato wifi della LG-inutile e pieno di problemi).

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