Ciao a tutti, è un po' che non scrivo ma al terzo inverno nella nuova casa ho la necessità di capire come migliorare il confort e l'efficienza dell'impianto radiante. Dunque, partiamo con il chiarire la tipologia di impianto e come funziona ora.
L'appartamento è di circa 80 mq con isolamento in intercapedine da 10 cm di lana, finestre e porte nuove con doppi vetri, ug medio 1,2 mi pare di ricordare. La serpentina è installata su pannello liscio con foglio di alluminio e i metri di tubazione totali dell'appartamento sono circa 600 ( un po' meno ), da 17 di rdz. Sul collettore non ci sono valvole ed è tutto regolato con i regolatori di flusso. La caldaia è una baxi Platinum HT ga da 24 kW con modulazione 1:10, sonda esterna e climatica interna. Dunque, il primo inverno ( non molto freddo a 30 km a nord di Torino ) ho fatto lavorare la caldaia con la sonda interna con il problema che una volta raggiunto il setpoint di t ambiente l'impianto si spegneva per molte ore con la sgradevole sensazione di fresco anche se c'erano 21 gradi in casa. Questo succede perché anche al minimo la caldaia risulta comunque esuberante per i litri d'acqua dell'impianto ed in più la gestione baxi, in questi casi, prevede lo spegnimento del bruciatore per 1/2 volte dopo di che il sistema diventa instabile e la caldaia gira di continuo aumentando la t di mandata al crescere della t di ritorno. Anche impostando la t massima a 30 gradi questa non risulta rispettata quando la t di ritorno sì avvicina alla t di mandata. Da metà inverno scorso ho installato un termoregolatore ed una sonda a contatto sul collettore di ritorno in modo da tenere sotto controllo la temperatura e far spegnere il bruciatore. Ovviamente la pompa l'ho messa in servizio continuo. Capite però che è comunque una soluzione approssimativa che mi da sicuramente più benessere ma comunque non è l'ottimale anche sul piano della efficienza del sistema. Il prossimo anno dovrei ampliare l'impianto installando circa 50 mq di impianto radiante in mansarda e quindi vorrei capire cosa poter fare per migliorare il tutto. Un puffer potrebbe essere la soluzione ideale? Considerate che ora ( settimana freddina a Torino con -6 di notte e 2/3 gradi di giorno ) scaldo casa con una t media di ritorno di 24 gradi ed una t di mandata media di 28 ed il consumo annuo di gas per riscaldamento, ACS e cucina è di 650 MC di gas metano.
Scusate il poema
Grazie mille
L'appartamento è di circa 80 mq con isolamento in intercapedine da 10 cm di lana, finestre e porte nuove con doppi vetri, ug medio 1,2 mi pare di ricordare. La serpentina è installata su pannello liscio con foglio di alluminio e i metri di tubazione totali dell'appartamento sono circa 600 ( un po' meno ), da 17 di rdz. Sul collettore non ci sono valvole ed è tutto regolato con i regolatori di flusso. La caldaia è una baxi Platinum HT ga da 24 kW con modulazione 1:10, sonda esterna e climatica interna. Dunque, il primo inverno ( non molto freddo a 30 km a nord di Torino ) ho fatto lavorare la caldaia con la sonda interna con il problema che una volta raggiunto il setpoint di t ambiente l'impianto si spegneva per molte ore con la sgradevole sensazione di fresco anche se c'erano 21 gradi in casa. Questo succede perché anche al minimo la caldaia risulta comunque esuberante per i litri d'acqua dell'impianto ed in più la gestione baxi, in questi casi, prevede lo spegnimento del bruciatore per 1/2 volte dopo di che il sistema diventa instabile e la caldaia gira di continuo aumentando la t di mandata al crescere della t di ritorno. Anche impostando la t massima a 30 gradi questa non risulta rispettata quando la t di ritorno sì avvicina alla t di mandata. Da metà inverno scorso ho installato un termoregolatore ed una sonda a contatto sul collettore di ritorno in modo da tenere sotto controllo la temperatura e far spegnere il bruciatore. Ovviamente la pompa l'ho messa in servizio continuo. Capite però che è comunque una soluzione approssimativa che mi da sicuramente più benessere ma comunque non è l'ottimale anche sul piano della efficienza del sistema. Il prossimo anno dovrei ampliare l'impianto installando circa 50 mq di impianto radiante in mansarda e quindi vorrei capire cosa poter fare per migliorare il tutto. Un puffer potrebbe essere la soluzione ideale? Considerate che ora ( settimana freddina a Torino con -6 di notte e 2/3 gradi di giorno ) scaldo casa con una t media di ritorno di 24 gradi ed una t di mandata media di 28 ed il consumo annuo di gas per riscaldamento, ACS e cucina è di 650 MC di gas metano.
Scusate il poema
Grazie mille
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