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Grafico Circolatore Wilo
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Quello è il diagramma che ti indica le condizioni a cui può lavorare la pompa, ovvero se è adatta per garantire le portate e vincere le prevalenze del tuo impianto. Ad es: quella popmpa ti può garantiree 2 mc/h solo se le pdc del tuo impianto sono inferiori a 6,5 mca
Per massimizzare il DT più che agire sulla pompa (l'unica cosa è metterla in 'automatico'), sarebbe sostituire le valvole dei termo con valvole tarate (o ancor meglio, con valvole tarate a dp-compensato), altrimenti rischi di avere dei termosifoni che lavorano a DT molto minori di quelli di progetto e portate molto superiori (i termo con meno PDC 'bevono' più acqua imponendo quindi un salto termico minore).
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Essendo l'impianto molto vecchio anni '70, all'inizio di questo inverno ho cercato di regolare i detentori in modo da avere lo stesso DT sia sul radiatore più vicino che su quello più lontano.
Solo che non so a che valore impostare la prevalenza, ho notato che con prevalenza al max le valvole termostatiche tendono a fare un sibilo su alcuni radiatori, specie quando sono in fase di chiusura.
Forse devo abbassare la prevalenza?
Ma abbassando la prevalenza si riduce anche la portata?
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Mettendo le valvole a Dp costante il problema del sibilo lo risolvi.
Ricorda che con la regolazione 'statica' dei detentori l'impianto è in equilibrio solo se tutti i termo sono aperti, con le valvole 'dinamiche' invece il sistema è sempre in equilibrio. Se le valvole sibilano significa che c'è comunque troppa portata.
Tu non è che alzi la prevalenza, tu alzi la velocità della girante (che a seconda del carico si distribuisce tra portata e prevalenza e velocità del flusso).
Ricordati anche che è necessario un bypass automatico (o un termo sempre tutto aperto) per evitare di friggere la pompa a portata costante quando tutte le valvole sono contemporaneamente chiuse.
Ricordati che con le valvole calibrate avrai anche un consumo inferiore della pompa, perchè dovrà solo l'acqua necessaria.
Il mio consiglio è di mettere la pompa al minimo (velocità tale per cui il termo più sfavorito riesce a scaldare e tale termo abbia il detentore tutto aperto). Sugli altri regoli il 'massimo' col detentore e fai lavorare le termostatiche. Non è efficente come avere le valvole calibrate ma è meglio che avere l'impianto che va 'come vuole'
Se riduci la portata semplicemente la termostatica rimarrà aperta per più tempo.
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Ma si parla di separatore, non credo sia la stessa cosa di uno scambiatore a piastre. A sentimento se due liquidi stanno più tempo a contatto, vi è un maggior passaggio di calore se i due liquidi corrono quasi non vi è scambio termico. Vedi le valvole termostatiche quando iniziano a chiudere, quindi minor portata il liquido al ritorno si raffredda, mentre quando è tutto aperto no. O sto sbagliando qualcosa?
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... più o meno sono la stessa cosa, uno in mezzo ha del materiale, nell'altro si 'mescola' direttamente l'acqua.
L'unica cosa è che appunto ci sia abbastanza potenza e abbastanza carico.
Se hai troppa potenza e poco carico (circolatore secondario lento)-> caldaia con ritorno in caldaia caldo e casa fredda
troppo carico e poca potenza (circolatore primario lento) -> caldaia con ritorno freddo e termo freddi
NB: vale il duale
Nel tuo caso è simile a ciò che succede ad aprire il rubinetto a metà portata (con istantaneo on-off), avrai meno acqua in uscita ma più calda e, di coneguenza, un ritorno in caldaia dallo scambiatore più caldo.
Alla fine vale sempre la regola Pin = Pout, Nel tuo caso che Pin anzichè modularla con una temperatura la moduli con una portata. Se hai poca potenza è normale che il ritorno sia più freddo, ma non riesci nemmeno a scaldare adeguatamente.
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