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Conclusione carriera universitaria

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  • Conclusione carriera universitaria

    Buongiorno a tutti,
    mi scuso in anticipo per scrivere in questa sezione, la mia non è una domanda tecnica. Sono uno studente di ingegneria meccanica al quarto anno e devo fare una scelta importante per la conclusione dei miei studi. La mia scelta (di cuore) è quella di frequentare gli ultimi corsi relativi alla edilizia sostenibile, energie rinnovabili e smart grids. Vorrei inoltre fare una tesi riguardante le pompe di calore geotermiche. La mia paura è di fare una scelta sbagliata per quanto riguarda la mia futura professione, perché molte figure vanno a studiare questi argomenti: ingegneri civili, architetti, edili... ho paura di fare una scelta troppo di cuore senza pensare al mio futuro lavoro. Ingegnere energetico, con specializzazione in energetica e impianti termotecnici, interesse per la bioedilizia e le fonti di energia rinnovabili. Una volta uscito dall'università cosa sarò e cosa potrò fare?

    Un grazie in anticipo a chi mi dedicherà un pensiero e qualche considerazione al riguardo.

    Damiano

  • #2
    Farai quello che vuoi fare: nessuno - a parte te - baderà al tuo piano di studi. Al massimo, al punteggio finale che riuscirai a conseguire. Segui la tua passione, se vuoi avere successo.

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    • #3
      E' la domanda che ci siamo posti tutti verso la fine degli studi, almeno tempo fa la speranza c'era, oggi mi cadono le braccia e trovo davvero difficile dare consigli.
      Non ci vuole la sfera di cristallo per vederla grigia, e neppure voglio fare il menagramo, ma schiettamente qualunque decisione sensata tu prenda, avrai la buona probabilità di non azzeccarla, perché molto probabilmente ti toccherà cambiare totalmente lavoro, anche più volte, a meno che tu esca con un elevato punteggio, insomma un geniaccio.
      Se invece sei un umano, quando avrai il pezzo di carta sarà solo l'inizio, penso che ti dovrai specializzare anche in altri rami... oppure una buona soluzione è fare come scrive l'ottimista Top, se lo vuoi fortemente prendi la strada che più ti piace non te ne pentirai... come si dice "almeno ci ho provato".
      Da vecchio quasi rin********to posso solo dirti non mollare, auguri.
      Quando ho installato il fotovoltaico e l'Osmosi inversa, ho dovuto risolvere problemi che prima non avevo.:cry:
      Impianto da 4 kWp - 16 Pannelli Futura 250 Wp - 1 Inverter Bluenergy 4,4 kW.
      Caldaia a basamento Immergas NCX 25 Sirio Vip 1990 - rendimento 94,4%.:shocked:
      Meglio un amico sbronzo che un parente §tronzo.

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      • #4
        Vince, perché mai cambiare lavoro dovrebbe essere un dramma? Il dramma è non lavorare, non cambiare lavoro o imparare cose nuove. Il mondo è cambiato, gira veloce, l'unica cosa da evitare è stare seduti a lamentarsi perché il 'posto' per cui abbiamo studiato non arriva da solo a 5 minuti massimo di auto da casa. Quello che importa è avere capacità, le competenze si costruiscono. I giovani *brillanti* non espatriano perché qui non c'è lavoro, ma perché vogliono vivere in un posto migliore.

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        • #5
          La discussione è un pò generica per stare in una sezione tecnica precisa.
          Per tentare di restare in tema posso dirti che è sempre ottima cosa valutare bene le direzioni che prende l’evoluzione tecnica. Il campo dell’efficientamento energetico dovrebbe senz’altro essere uno di quelli (pochi) in forte espansione. E non vedo tutta sta concorrenza! Un ingegnere è un ingegnere. La concorrenza dell’architetto ci potrà essere in sede di applicazione delle tecnologie, forse, ma tutta la parte a monte del problema è più di pertinenza dell’ingegnere. E a livello aziendale la figura di riferimento è questa.
          La concorrenza di altre branche ingegneristiche è identica a quella dei tuoi colleghi meccanici. Alla fine è la preparazione personale, l’esperienza, la disponibilità lavorativa a fare la differenza, più che la branca in se!
          Certamente il lavoro sta cambiando velocemente, e l’automazione farà strage delle posizioni di livello medio-basso. Ma se c’è una categoria che ha probabilità di vedere incrementate le possibilità di lavoro è quella di chi quell’automazione dovrà progettarla, applicarla, gestirla!
          Certo non con la prospettiva del posto fisso a vita, ma a quello ormai han rinunciato tutti.
          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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          • #6
            Originariamente inviato da Top Visualizza il messaggio
            Farai quello che vuoi fare: nessuno - a parte te - baderà al tuo piano di studi. Al massimo, al punteggio finale che riuscirai a conseguire. Segui la tua passione, se vuoi avere successo.
            Grazie ci proverò...

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            • #7
              No! Top, non volevo dire che è un dramma, forse mi sono spiegato male, volevo dire che si stava bene "forse" quando si stava peggio, e che si deve preparare a cambiare tipologia di lavoro anche più di una volta, indi indirizzare è difficile.
              --------------
              Stranamente condivido quasi totalmente quello che scrive il super super super....... mod, ed ancor più stranamente quello che riporta in firma, belin forse diventando super super è migliorato non poco.
              E' vero non c'è tutta questa ressa attorno alla materia in oggetto, però le varie specializzazioni si stanno dando da fare non poco, cioè andando avanti non sarà difficile trovare es. un ingegnere edile che si trovi nelle condizioni di poter lavorare anche fuori dal suo ambito storico, il che significherà che la concorrenza sarà agguerrita.
              Fine OT.
              Quando ho installato il fotovoltaico e l'Osmosi inversa, ho dovuto risolvere problemi che prima non avevo.:cry:
              Impianto da 4 kWp - 16 Pannelli Futura 250 Wp - 1 Inverter Bluenergy 4,4 kW.
              Caldaia a basamento Immergas NCX 25 Sirio Vip 1990 - rendimento 94,4%.:shocked:
              Meglio un amico sbronzo che un parente §tronzo.

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