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Consigli sostituzione caldaia

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  • Consigli sostituzione caldaia

    Buongiorno a tutti,
    vi scrivo per ricevere qualche consiglio sulla sostituzione della caldaia per la mia abitazione.
    Abito in Lombardia in prov di Mantova e la casa da riscaldare è una villetta di 180 mq, degli anni 90, sicuramente non di classe energetica elevata, radiatori in alluminio.
    Negli anni abbiamo installato due stufe a legna, una in cucina (cucina economica) e una nel saloto. Grazie a questo il consumo di gas è diminuto di un 30%.
    Attualmente devo sostiture la caldaia attuale, perchè è giunta a fine vita, dopo 20 anni di servizio.
    Ho parlato con il mio attuale tecnico e mi ha prospettato 3 alternative:
    -Installare una caldaia a condensazione
    -Installare una caldaia a condensazione ibrida + PDC
    -Installare una caldaia a condensazione ibrida + PDF e FV
    Come prezzi, a grandi linee, installando un sistema Junkers, mi ha parlato di circa 3.000 per la prima soluzione, 6.000 per la seconda e 12-13K per la terza.
    Sono un po indeciso sul da farsi. Il consumo annuale di energia elettrica della mia abitazione è di circa 4.000KW
    Sono disposto a investire anche una certa cirfra ma solo se il gioco vale la candela ovviamente, se devo risparmiare 500 euro l'anno non mi pare una scelta vincente.
    Tra le tre opzioni voi su quale vi indirizzereste?
    Grazie

  • #2
    Aggiungo un dato: ho controllato sull’ultima bolletta e consumo 1040mc di gas all’anno, mi sembra un risultato molto buono, pensavo fosse più elevato li consumo, forse non mi conviene mettermi in ballo per tutto il sistema

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    • #3
      Ciao Wolfy,

      e di legna cosa consumi l'anno ?

      Perchè avere un calo del 30 % usando legna, allora sembra che i tuoi consumi non sono altissimi e quindi la casa non avrà un classe energetica alta, ma neanche bassa, bassa.

      Come gestisci ora il riscaldamento con queste 2 stufe. Hai valvole termostatiche sui termosifoni nei locali dove hai le stufe ?

      Con una nuova caldaia a condensazione con climatica è tutto potresti risparmiare (dipende tutto quanto usi quella attuale ovviamente) sul metano, in questo caso, il mio consiglio è cercarne una che modula molto, che quindi abbia una potenza minima molto bassa, 2 kWh per esempio, così quando avvi le stufe gli on/off della caldaia sono limitati e i consumi ringraziano.
      Se hai intenzione di ridurre l'utilizzo della legna (tra l'altro essendo in Lombardia, se le stufe non hanno un certo rendimento e certificazione, non potresti neppure usarle nel periodo invernale), potresti pensare anche ad una ibrida, l'efficienza migliora sicuramente, sopratutto nelle mezze stagioni, rispetto alla sola caldaia a metano e allora non sarebbe così importante trovare neppure una caldaia a metano che modula tanto.
      Se vuoi fare un investimento a lungo termine allora l'ultimo è l'ideale e potresti abbattere anche parte dei consumi attuali di EE se impianto FV è adeguato ai consumi totali.

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      • #4
        Grazie per la risposta.
        Le stufe sono nuove, con certificazioni e dichiarazioni di conformità delle stesse e dei lavori eseguiti a regola d'arte, sto ancora recuperandoci il 50%...
        Non ho valvole termostatiche. Diciamo che consumo forse "poco", però spingo molto sulla legna (circa 500€ anno) e ho un basso confort termico al piano superiore (nelle stanze da letto caloriferi chiusi) e in generale tengo una temperatura molto bassa. La caldaia si accende solo quando la T scende a meno di 18° (in casa ovviamente )

        Aggiungo: sono andato a vedere le bollette prima dell'installazione della stufa ad accumulo e consumavo circa 2300mc all'anno, quindi dire che il risparmio di gas è stato più del 50%

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        • #5
          Ciao Wolfy,

          il consiglio su quale scegliere, te l'ho dato prima ed è ancora valido, vorrei solo aggiungere qualche considerazione se deciderai per sostituire la sola caldaia a metano (la soluzione che risulta più economicamente vantaggiosa).
          Quindi se scegli di cambiare solo la caldaia a metano oltre a sceglierne una con potenza minima molto bassa, comprala con anche il suo termostato interno avanzato (per gestione climatica ecc), in modo da poter accedere alla detrazione del 65 % e metti le valvole termostatiche sui termosifoni nei locali che scaldi con le stufe.
          Questo oltre a permetterti la detrazione del 65 % ti permette di gestire automaticamente anche la caldaia quando usi la legna.
          In pratica utilizzando una gestione climatica del riscaldamento terrai le stanze non raggiunte dal calore delle stufe alla temperatura desiderata (e la mandata varierà in base alla T esterna, per migliorare i consumi), quindi il comfort ne guadagnerà e nel contempo i termo dove ci sono le stufe si chiuderanno da soli, per poi riaprirsi da soli se quel giorno non hai voglia di accendere la stufa.
          Il comfort e i consumi sicuramente migliorano, ma l'importante e scegliere correttamente la caldaia a metano.

          Per quanto riguarda le stufe, poco importa se sono nuove e con dichiarazione di conformità, dal 1 ottobre 2018 per essere utilizzate, in presenza di metano devono rispettare determinati rendimenti ed emissioni, che diventeranno ulteriormente restrittivi dal prossimo 1 ottobre 2019.

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          • #6
            Se hai disponibilità economica isolare di più è il migliore investimento che puoi fare. Partirei dal tetto che disperde molto in genere. Poi puoi puntare a impianti più efficienti anche solo pdc.
            Qualsiasi sarà il combustbile, minore dispersione minore sarà il fabbisogno, e aumenti sempre il comfort.
            pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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            • #7
              Se è la casa della vita, sicuramente investirei.... isolamento, fv e pdc, e per me la soluzione con termosifoni e casa non nuova (quindi anche post isolamento con ponti termici vari) è sempre pdc ibrida (se si ha il metano).
              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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              • #8
                Ma visti i consumi conviene puntare su una PDC? Già consumo molto più di corrente che non di gas.
                Il picco ce l'ho in estate, infatti cambierò a breve il condizionatore (anche quello ha 20 anni o forse più...)
                Poi ho dei dubbi sul FV, dato che il mio consumo è al 75% in fasce notturne...

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                • #9
                  Ciao Wolfy,

                  se il consumo l'hai sopratutto d'estate, considera che d'estate con FV ti raffrescherai praticamente gratis, se il consumo è prettamente nelle fasce notturne e non riesci a spostarlo negli orari di produzione del FV, non c'è nessun problema perchè c'è SSP che sull'energia scambiata (cioè immessa e prelevata) ti ritorna il 65% di quello che spendi.
                  Quindi visti i prezzi e le detrazioni il FV in ogni caso rimane una buona soluzione per chi a consumi già alti di EE

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                  • #10
                    Vorrei capire una cosa, ma usando una PDC in affiancamento ad una condensazione non andrei ad aumentare i consumi di EE e a diminurire quelli del gas?
                    Se invece pensassi ad una PDC a gas? Tipo la Robur?

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Wolfy Visualizza il messaggio
                      Grazie per la risposta.
                      Diciamo che consumo forse "poco", però spingo molto sulla legna (circa 500€ anno) e ho un basso confort termico al piano superiore (nelle stanze da letto caloriferi chiusi) e in generale tengo una temperatura molto bassa.
                      [...]
                      Aggiungo: sono andato a vedere le bollette prima dell'installazione della stufa ad accumulo e consumavo circa 2300mc all'anno, quindi dire che il risparmio di gas è stato più del 50%
                      Risparmi 1200mc di metano cioè 800€ (0.7€/mc ai prezzi attuali), però ne spendi 500€ di legna. Forse intendevi che mettendo la legna hai risparmiato il 30% sui costi del riscaldamento, non sui consumi di metano? Calcolare il risparmio sulla base economica è sempre un po' difficile, visto che i prezzi di gas/elettricità e la legna variano negli anni. Può essere che in passato, con il prezzo del metano alto, usando la legna hai risparmiato di più.

                      Fra le tre opzioni, tutte ti faranno risparmiare qualcosa, la domanda è quanto? Io azzarderei, escludendo il contributo del camino, quindi considerando la situazione degli anni con solo metano:
                      1) Condensazione con regolazione basata sulla t esterna: un 15-20% in meno su consumi di metano (e quindi anche di costi), ammesso che la caldaia precedente non fosse a condensazione
                      2) Ibrida: dimezzi almeno i consumi di metano, maggiori costi elettrici (a spanne trasferisci 3kWh sull'elettrico per ogni mc di metano rispetto alla situazione con condensazione)
                      3) Ibrida+FV: vedi sopra, ma risparmi di più a livello economico dato che con il meccanismo dello SSP il kWh lo paghi circa 7cent invece di 20. Da valutare a parte il costo dovuto all'impianto FV maggiorato

                      In tutti e tre i casi monti le valvole anche sui termosifoni all'ultimo piano, così ne migliori in comfort.
                      In tutti e tre i casi spese detraibili al 50-65% e iva agevolata al 10%.

                      Nel caso (1) puoi continuare a usare la legna, ma avendo una caldaia più efficiente il risparmio non potrebbe essere importante tanto quanto adesso.
                      Considera che se passi alla pdc ibrida (2,3) devi sfruttarla il più possibile facendo circolare l'acqua nei termosifoni in tutta la casa per 15-18h ore al giorno con mandata a bassa temperatura. A quel punto non conviene più integrare con la legna sia a livello pratico che economico, magari la si accende solo qualche giorno particolarmente freddo per evitare che parta il gas, ma come detto al caso (1) potrebbe non esserci un vero risparmio. Nulla vieta che saltuariamente si accenda la stufa perché comunque c'è e fa piacere (sempre che il comune lo permetta ancora…) ma sarebbe poco economico.

                      Stai trascurando i consumi dovuti all'acqua calda in estate, che in nessun modo puoi fare a legna. Quanti mc sono a giugno-luglio? Un modo per integrare sarebbe il solare termico (Scelta tra solare termico e fv con pompa di calore post #9) o pdc per sola acqua sanitaria con accumulo.
                      Montare gli split per raffrescare/deumidificare, ma anche riscaldare le mezze stagioni è una buona idea, a condizione che si metta il FV. Spesa detraibile al 50% e iva agevolata al 10%.

                      Con i tuoi consumi attuali elettrici abbastanza importanti, un impianto da almeno 3kWp sarebbe da fare comunque, mentre andrebbe più grande se mettessi la pdc. Non importa che consumi molto la notte, perché il meccanismo dello scambio sul posto (SSP) premia chi ha un impianto che in un anno produce più o meno la stessa quantità di energia consumata. E' chiaro che sarebbe meglio avere molti consumi in F1 per andare in autoconsumo, ma i carichi si possono spostare un po': lavatrice e lavastoviglie a mezzogiorno. Comunque il kWh prodotto al mattino e prelevato nella notte alla fine costa circa 7cent (cioè un terzo del mercato).

                      Per solare termico e FV ti consiglio di guardare le altre sezioni del forum

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