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caldaia o pdc?

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  • caldaia o pdc?

    buongiorno a tutti, sono nuovo di questo forum e dopo aver letto più post su quale sia il sistema di riscaldamento più efficace (efficiente ed economico) da parte vostra mi sorge un dubbio amletico....sto ristrutturando nel nord Sardegna una villetta indipendente, costruita fine anni 90 che si compone di piano terra e seminterrato entrambi di circa 90 mq. l'immobile è ben esposto (riceve sole tutto il giorno) ed coibentato da cappotto interno nei lati esposti mentre è presente un cavedio sui due lati interrati, gli infissi sono ad alta efficienza energetica e il tetto è combinato. mentre per il piano terra è già presente l'impianto di riscaldamento a radianti in ghisa il piano seminterrato né è sprovvisto, all'inizio l'idea era di installare una caldaia a pellet da 25kw e sfruttare la stessa per entrambi i piani, sfruttando il precedente impianto e integrando nel piano seminterrato composto da bagno, stanza e open space con scaldasalviette, termosifone(stanza) e termoconvettore (open space). fin qua ho ricevuto svariati preventivi su diverse soluzioni (caldaia+volano termico+asc+pannello termico) o caldaia (termoboiler laminox o ecompact 250 klover + volano termico ) e cosi via. leggendo i vostri post sono arrivato ad alcune considerazioni, usare una macchina termica come termoboiler o ecompact ha senso se poi devo inserire cmq un asc e un volano termico per evitare continue accensioni? e nei mesi caldi? a questo punto non sarebbe meglio acquistare una stufa/termostufa a pellet sfruttando la ventilazione per l'open space? ma soprattutto secondo voi potrei prendere in considerazione la pompa di calore (meno manutenzioni e sbattimenti per il pellet) inserendo un puffer a due scambiatori e asc, sapendo che l'impianto esistente ha tubi da 10/12 in rame e radiatori in ghisa?

  • #2
    Per un clima mite come quello della Sardegna e con una casa abbastanza ben isolata come la tua, ti conviene passare al riscaldamento a bassa temperatura. Potresti passare ai fan coil al piano di sopra e quello a pavimento al piano di sotto, che così riscaldi bene l'open space. In questo modo una PDC lavora in condizioni ottimali e spendi molto meno che a pellet/gas ed inoltre risolvi il problema ACS. Potresti anche investire in un fotovoltaico, così il risparmio è ulteriore.

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    • #3
      in sardegna.... e nella sezione ecologia e AMBIENTE:
      PDC ad espansione diretta e boiler in PDC.
      Nei bagni termoarredo elettrico e in assenza di VMC (che metterei) un aspiratore che richiama a buona portata aria da stanze adiacenti.
      Otterrai caldo.... e penso sia anche gradito.... fresco d'estate.
      F.


      Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk

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      • #4
        Sei in fase di ristrutturazione e io, in Sardegna, non rinuncerei anche al raffrescamento estivo.
        Però partiamo da quanto già hai.
        Sapresti dirci numero di termosifoni in ghisa (se riuscissi a dirci anche il numero di elementi e l'altezza sarebbe perfetto) al piano terra?

        Se scegli la pdc dimentica tutto quello che hai nominato e metti semplicemente un puffer pipe in tank per fare acqua calda sanitaria. Per il resto la pdc lavorerà in diretta su termosifoni e ventilconvettore senza nessun problema
        Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
        Ariston Nimbus Pocket 70M NET - Puffer TML Maxiwarm MX1W 800L per ACS (2 abitazioni) - 190mq totali termosifoni alluminio (120mq) ventilconv (70mq) Zona C 1240gg nessun isolamento - Contr Enel 6kw

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        • #5
          panoramix questa è un'altra soluzione che non avevo considerato e che non mi avevano proposto forse per i costi...

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          • #6
            max la pdc non mi produrrebbe acqua con una temperatura troppo bassa per far rendere al meglio i termosifoni in ghisa?

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            • #7
              Del convettore ti preoccupi dopo, è uno solo giusto?
              A meno che tu non voglia trasformare tutto a ventilconvettori allora il discorso cambia

              Invece se vuoi lasciare i termo senza offesa... dimmi prima come sono i termosifoni, numero ed elementi per ognuno e non ti preoccupare di temperature o altro altrimenti te lo avrei detto
              Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
              Ariston Nimbus Pocket 70M NET - Puffer TML Maxiwarm MX1W 800L per ACS (2 abitazioni) - 190mq totali termosifoni alluminio (120mq) ventilconv (70mq) Zona C 1240gg nessun isolamento - Contr Enel 6kw

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              • #8
                In sardegna, se non intendi usare lo stesso impianto anche per raffrescare, potresti benissimo lasciare la caldaia attuale (GPL o gasolio che sia), utilizzandola un mese all'anno o poco più e con temperature esterne 'miti' il risparmio che avresti con una PDC non rientrerebbe più. La PDC potrebbe avere senso se intendi mettere i ventilconvettori, in quel modo ti garantiresti sia riscaldamento che raffrescamento senza bisogno di split aria-aria ulteriori. La mia idea sarebbe lasciare caldaia e termo attuali (come eventuale backup), e aggiungere un sistema aria aria, così da usare le PDC. Per il discorso ACS, un sistema solare con resistenza elettrica di backup a metà altezza (nelle rare situazioni in cui non riesci a tenere i 300L caldi col solo solare, scaldi i 100L 'alti' con un elettrico tradizionale, oppure con una seconda serpentina collegata all'attuale caldaia dei termo. )

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                • #9
                  allora i termosifoni nel piano terra sono in tutte le stanze, nel salone (circa 40 mq) e nella camera da letto (25) sono 14 da 90 cm di altezza mentre nella cucina (20 scarsi) sono 11 da 90 e nella camera da letto sono 12 da 70....inoltre nella sala è presente anche un ventilconvettore datato...

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                  • #10
                    beh diciamo che sei al minimo sindacale solo perchè un po' aiuta il convettore in salone ma dovresti usare t medie e non proprio basse probabilmente.
                    La ghisa non è un problema ma dovresti aumentare sicuramente gli elementi (diciamo quasi raddoppiare nelle altre stanze eccetto salone) e così potresti mandare anche basse temperature.
                    Al raffrescamento estivo hai pensato? Se ti interessa fai prima a convertire a ventilconvettori solo per una questione di economicità rispetto al radiante.
                    Per convertire a ventilconvettori ti bastano 2 tubi per stanza messi sotto traccia e una presa di corrente, lavoro semplice in fase di ristrutturazione. Il radiante è più invasivo anche se il comfort è diverso, ma poi dovresti anche deumidificare per il fresco, insomma tutto altro lavoro rispetto a quello che stai facendo.
                    Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
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                    • #11
                      Giusto per capire, ci vivevi già e hai consumi storici da mettere? Ora c'è il GPL?
                      In ogni caso tutti ti stiamo consigliando delle soluzioni con PDC aria/acqua che ti fa ACS e perché lo stesso impianto di riscaldamento a bassa temperatura come fan coil o pavimento permette di fare anche il raffrescamento estivo che è molto importante.
                      Una soluzione a pellet è sicuramente esagerata, perché in inverno avrai poco da scaldare, considerando il clima mite e il buon isolamento e poi per 9-10 mesi all'anno l'ACS devi farla in un altro modo (PDC per ACS o solare termico).
                      Un'altra soluzione low-cost sarebbe di tenerti i termosifoni e la caldaia che hai già, fare l'ACS con una PDC e raffrescamento con dei climatizzatori split aria/aria, che integrerebbero anche molto sul riscaldamento.

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