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eliminare fornitura del gas

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  • eliminare fornitura del gas

    Buongiorno a tutti e complimenti per servizio che offrite veramente interessante e esaustivo.
    Tra un paio di mesi inizierò la ristrutturazione di un appartamento anni 60 di circa 80 mq con teleriscaldamento centralizzato. L'intenzione sarebbe quella di eliminare la fornitura di gas e usare induzione per cucinare e boiler elettrico ad accumulo per acs.
    Avete dei consigli da darmi su che tipo di soluzione potrebbe fare al caso mio? Siamo in due.
    Eviterei soluzioni troppo complicate e ingombranti anche se ho intenzione di fare realizzare un " locale tecnico" dove metterei anche lavatrice/asciugatrice ,proprio a ridosso del bagno.
    Diciamo che sto cercando una soluzione pratica,economica,silenziosa.
    Se avete già trattato queste tematiche potreste linkarmi la pagina ?
    Grazie
    Paolo

  • #2
    In che zona vivi? Mentre sei in ristrutturazione Innanzitutto pensa a come isolare meglio: se casa degli anni '60, potresti pensare a riempire l'intercapedine vuota con materiale isolante tramite insufflaggio, lavoro che si può fare anche dall'interno in una giornata di lavoro.
    Boiler elettrico a resistenza meglio di no, perché ti farà lievitare il costo in bolletta. Molto meglio uno scaldaacqua in pompa di calore, che occupa una superficie abbastanza piccola, più o meno come un elettrodomestico 60x60. In due bastano 150-200 litri.

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    • #3
      Grazie Panoramix,vivo a monza,in effetti voglio far fare due contro pareti che mi isolino dai 2 appartamenti confinanti più per un discorso acustico che di dispersione della temperatura.Non so se l'insuflaggio abbia entrambi le capacita. Qual'è il principio per cui il sistema che mi consigli è più economico,potresti indicarmi qualche modello per capire meglio di cosa si tratta?

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      • #4
        L'insufflaggio, che puoi fare solo sulle pareti esterne, aiuta a isolare termicamente e acusticamente (specialmente i materiali fibrosi come la cellulosa).
        Dovresti capire il concetto di COP, ma il principio è semplice: la resistenza converte 1kWh di elettricità in 1kWh termico (in realtà un pochino meno), mentre la pompa di calore sfrutta il calore dell'aria esterna e con 1kWh elettrico hai 3kWh termici (COP=3).
        Guarda questa sezione http://www.energeticambiente.it/pomp...alore-per-acs/ ma tanto per citarne uno:
        https://www.tavolla.com/ariston-3629...xoCHmMQAvD_BwE

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        • #5
          Ok letto quasi tutto ; ),capito il concetto di cop, forse nel mio caso sarebbe sufficiente un modello tradizionale senza pdc. Attualmente uso caldaia per acs e risc e la temperatura per la sanitaria è impostata su 46.5 C°.Come mai per i modelli elencati deve essere sui 55 C°?Il consumo alto è dovuto alla fase di riscaldamento dell'acqua o al mantenimento della temperatura?
          Attualmente consumo 1333 Kw all'anno che mi sembra accettabile per cui se per ipotesi raddoppiassi i consumi tra boiler e induzione ci starei dentro,anche perché eliminerei la fornitura del gas.

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          • #6
            plausibile immaginare di consumare 3kwh/giorno con pdc (1100kwh/anno) o 8/9 khw/giorno (3300kwh/anno) con boiler a resistenza
            Winter is coming ...
            PdC Daikin Altherma 3 ERLA11DV3 Integrated 230L
            https://monitoringpublic.solaredge.c...006#/dashboard

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            • #7
              Certo non è facile ipotizzare i consumi ci sono troppe variabili,capienza boiler,orari,abitudini,tariffe,temperature....pero la faccenda di dover canalizzare l'aria dello scaldabagno non è che mi piaccia tanto oltre tutto in condominio forse sarebbe un problema.

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              • #8
                In realtà non devi canalizzare aria ma portare i tubi del gas (meno di un pollice) se metti una macchina split con unità esterna. La PDC costa di più ma puoi detrarla al 50% tramite ristrutturazione e ti costa meno in bolletta di un boiler a resistenza, inoltre la potenza erogata è maggiore, quindi scalda l'acqua più in fretta e 55C indica la temperatura massima raggiungibile.
                Un boiler consuma sia in riscaldamento che in mantenimento, perché non è che l'isolamento sia un granché.

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                • #9
                  Mi sembrava di avere letto che per evitare che il locale dove è presente il boiler diventasse troppo freddo bisognava convogliare l'aria fuori dal locale,forse è valido per quelli con pdc incorporata? Quanti metri tra unita' esterna e boiler al massimo si possono avere? Lo scaldabagno è completamente "dipendente"dal motore esterno oppure ha una resistenza per scaldare l'acqua? I'unita' esterna è inverter?
                  Scusa se ti tempesto di domande ma per me è una cosa nuova.

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                  • #10
                    Esatto, le monoblocco raffreddano il locale, quindi devi prenderne una split. Guardati i modelli, ma in genere vale la regola dei climatizzatori split: circa una decina di metri di tubazione al max.
                    Si può mettere una resistenza come backup (in caso di avaria dell'unità esterna) in molti modelli, devi andarti a leggere le schede. Inverter ormai tutte.

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                    • #11
                      Grazie per la pazienza,ho visto i modelli ariston che mi sembrano presentati bene,altre marche affidabili anche dal punto di vista dell'assistenza e reperibilità dei pezzi di ricambio/accessori ? Per avere un impianto fatto su misura a chi devo chiedere,un idraulico,architettato,all'impresa che eseguirà i lavori? Cioè qualcuno che in base alle mie esigenze e alla fattibilità del lavoro possa consigliarmi il modello più adatto?

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