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Risparmio energetico o uso efficiente dell'energia

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  • Risparmio energetico o uso efficiente dell'energia

    CITAZIONE (en.ergo @ 19/8/2007, 18:37)
    Spero che un giorno un qualche periodico dia risposta a queste domande:

    1. Cos’è il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia

    2. È vero o falso che per ottenere risparmio energetico bisogna rinunciare a comfort e/o servizi

    3. È vero o falso che le FER hanno un potenziale sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico

    Io credo che il risparmio energetico porti sempre alla rinuncia dell'uso di energia e quindi ad una diminuzione del comfort. Diverso è l'uso razionale dell'energia. Per esempio in una casa passiva quando la temperatura esterna è sotto 0 il risparmio energetico sarebbe spegnere la lampada a basso consumo di sera e restare al buio. L'uso efficiente dell'energia è invece tutta quella che evito di "trasformare" per mantenere la temperatura della casa.
    Credo che l'abolizione del termine "risparmio energetico" chiarisca meglio il progresso tecnologico legato ad un mondo meno energivoro.

  • #2
    snapdozier,
    CITAZIONE
    Io credo che il risparmio energetico porti sempre alla rinuncia dell'uso di energia

    Mi trovi assolutamente in disaccordo.
    L'energia puo' essere trasportata, immagazzinata e utilizzata meglio di come si fa oggi, una rivista a larga diffusione potrebbe essere molto utile per far comprendere questo concetto. Alla fine si ottengono le stesse prestazioni dei sistemi piu' energivori.

    Ciao
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
    -------------------------------------------------------------------
    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

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    • #3
      Appoggio l'intervento di Mario, infatti è ormai chiaro che il binomio risparmio energetico=rinuncia al comfort è un falso ideologico introdotto ad arte per spingere a consumi sempre crescenti.

      Viaggiamo più velocemente, con maggior sicurezza e con maggior comfort di un tempo (abbiamo quasi tutti motori turbocompressi, ABS, Airbag, climatizzatore e autoradio) eppure le vetture consumano decisamente meno e inquinano meno di quelle che avevamo solo 20 anni fa. Questa è tecnologia, che ha consentito di risparmiare, senza rinunciare a nulla, ma, anzi, dandoci maggiori benefici.

      E quali rinunce abbiamo fatto con le lampade a risparmio energetico? Soprattutto ora che costano sempre meno e che si stanno affacciando altri sistemi che permetteranno ulteriori risparmi e flessibilità (mi riferisco ai led ad alta luminosit&agrave?

      Risparmiare senza rinunce si può e direi pure "si deve"!

      Se una rinuncia ci permette anche di mantenerci sani e in forma (salire le scale, invece di usare l'ascensore), perché prenderla come una limitazione del nostro comfort? Ma molti vanno anche in palestra per fare un poco di movimento... e pagano! E magari ci vanno in auto percorrendo solo un paio di chilometri, per poi farsi mezzora di corsa sul tapis-roulant! Io questa la chiamo ipocrisia, non lo spegnere la luce quando non serve.

      ••••••••••••

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      • #4
        Quoto gli ultimi due messaggi di mariomaggi e nll. Purtroppo l'idea di risparmio energetico porta ancora con sè l'ombra di patimenti, rinunce e vacche magre.
        Ci vuole un segnale forte dai media per comunicare la sunny side della strada che porta alle rinnovabili.
        Vedere il costo maggiore iniziale come un mutuo energetico, volto a darci un futuro migliore. Idem per la forma mentis con cui le si devono affrontare. A mio parere questo è uno dei messaggi da passare.

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        • #5
          QUOTE (zintolo @ 20/8/2007, 01:27)
          Quoto gli ultimi due messaggi di mariomaggi e nll. Purtroppo l'idea di risparmio energetico porta ancora con sè l'ombra di patimenti, rinunce e vacche magre.
          Ci vuole un segnale forte dai media per comunicare la sunny side della strada che porta alle rinnovabili.
          Vedere il costo maggiore iniziale come un mutuo energetico, volto a darci un futuro migliore. Idem per la forma mentis con cui le si devono affrontare. A mio parere questo è uno dei messaggi da passare.

          Sono letteralmente sbigottito che qualcuno possa lontanamente pensare ad un binomio risparmio energetico = rinuncia al comfort.
          Siccome qui qualcuno ha parlato di chiacchere, credo che sia il caso che citi un mio articolo "dalla casa passiva alla casa attiva":
          http://www.evanet.it/casa_attiva/
          Questo è l'esempio reale di come si possa riscaldare una casa ben isolata in zona climatica C con appena 500 watts (anche se la casa è a schiera in mezzo a due villette riscaldate) e come la si possa raffrescare efficacemente con sistemi a recupero energetico.
          La spesa per realizzare una casa di questo tipo che utilizza quanto più possibile materiali bioecocompatibili è di poco superiore, massimo il 20% compresi gli impianti, rispetto ad una cosiddetta casa tradizionale.
          Naturalmente in queste case non si rinuncia per niente al comfort, altrimenti i miei clienti che hanno realizzato case simili, mi avrebbero inseguito con una frusta.
          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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          • #6
            Credo di non essermi spiegato bene. Sto parlando dell'uso semantico dei termini. Il concetto di risparmio contiene in sé la privazione, il mancato utilizzo, l'accumulo. L'uso efficiente dell'energia è il concetto che deve essere proposto. Se io coibento la casa ed elimino gli sprechi non faccio risparmio energetico, faccio uso efficiente delle risorse.

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            • #7
              Stiamo andando OT, ma investire in coibentazione o apparecchiature a maggiore efficienza è risparmio energetico.
              Ho riletto ieri "Novecento" di Baricco, e credo in questo ambito adatterei un suo famoso incipit a semantica e semiologia.. <img src=">

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              • #8
                CITAZIONE (snapdozier @ 20/8/2007, 09:28)
                Credo di non essermi spiegato bene. Sto parlando dell'uso semantico dei termini. Il concetto di risparmio contiene in sé la privazione, il mancato utilizzo, l'accumulo. L'uso efficiente dell'energia è il concetto che deve essere proposto. Se io coibento la casa ed elimino gli sprechi non faccio risparmio energetico, faccio uso efficiente delle risorse.

                Quindi se hai spiegato bene e non ho capito male, l'uso efficiente dell'energia ci permette di risparmiare rispetto ai consumi precenti....

                p.s. anche chi non ha studiato la semantica riesce a risparmiare energia o ad essere più efficiente???

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                • #9
                  Non vorrei che diventasse un problema, si tratta di usare, nella comunicazione, l'aspetto positivo invece che negativo dello stesso concetto.

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                  • #10
                    di seguito propongo una bozza di risposta alla domanda "Cos’è il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia", naturalmente direte quello che non vi convince, nella speranza che alla fine si riesca a dare una definizione condivisibile al concetto di risparmio energetico.


                    Per risparmio energetico, in senso stretto, si intende il risparmio di fonti energetiche altrimenti utilizzabili, quindi, in concreto, si intende il risparmio di petrolio, metano, combustibili solidi e materiali fissili. Questo perché in massima parte le fonti energetiche rinnovabili non si possono risparmiare (ad es. non si può risparmiare l'energia solare incidente al suolo o il vento che soffia).

                    Le stesse fonti rinnovabili quindi spesso possono essere un mezzo di risparmio energetico: il loro utilizzo può ridurre il consumo di fonti energetiche altrimenti utilizzabili. Nello stesso tempo il risparmio energetico può essere quindi una forma di energia rinnovabile.

                    L'utilizzo razionale dell'energia (e quindi delle tecnologie efficienti) è un mezzo o un metodo, è ciò che permette il risparmio di risorse energetiche altrimenti utilizzabili. Ad esempio: se si utilizza energia per coibentare meglio la casa avrò un minor consumo di combustibili, (risparmio energetico passivo) se poi si utilizza altra energia per produrre e installare sistemi di riscaldamento e di generazione di energia elettrica per la casa tramite sistemi FER ( risparmio energetico attivo) si avrà ancora una riduzione di consumo di combustibili.

                    Ciò che determina la scelta di metodi per il risparmio energetico attivo o passivo dovrebbe essere l'EROEI e il ROI. L’obiettivo è la riduzione dei consumi energetici mantenendo stessi comfort e servizi, spesso con risparmio anche economico

                    Nella accezione più comune per risparmio energetico si intende il minor utilizzo dell'energia a nostra disposizione nelle azioni di tutti i giorni, si compie attraverso comportamenti virtuosi, ad es. spegnendo le luci quando non servono, utilizzare veicoli di bassa cilindrata o anche biciclette o anche andare a piedi o anche stare a casa, in questo senso non c'è limite al risparmio energetico ma è una forma che riguarda più la sensibilità, l'etica e l'intelligenza individuale. In questo comportamento virtuoso ci può essere rinuncia a comfort e/o servizi, adottando uno stile di vita sobrio.

                    Per favorire il risparmio energetico ottenibile tramite l'utilizzo razionale dell'energia e delle tecnologie efficienti possono essere stabiliti a norma di legge degli standard minimi di efficienza energetica, con incentivi per chi adotta misure più efficienti della norma, incentivi non necessariamente economici

                    Per favorire il risparmio energetico conseguente ad uno stile di vita individuale sobrio, servono azioni di informazione e sensibilizzazione, quindi serve una promozione culturale, la sobrietà non può essere imposta per legge, né sperare troppo che possa essere adottata spontaneamente su larga scala nel breve periodo, anche se ciò naturalmente sarebbe auspicabile e utile.


                    A voi la palla
                    francesco

                    P.S. direi che siamo OT, propongo di spostare gli ultimi 9 post nella sezione di competenza, lasciando in questo 3d una indicazione dello spostamento di una discussione sul risparmio energetico in quanto OT

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                    • #11
                      ecco un buon sito

                      Download attachment
                      risparmio_energetico_in_casa.doc ( Number of downloads: 44 )

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                      • #12
                        CITAZIONE (snapdozier @ 20/8/2007, 08:28)
                        Il concetto di risparmio contiene in sé la privazione, il mancato utilizzo, l'accumulo. L'uso efficiente dell'energia è il concetto che deve essere proposto. Se io coibento la casa ed elimino gli sprechi non faccio risparmio energetico, faccio uso efficiente delle risorse.

                        Non credo sia frequentissimo, ma mi trovo a quotare Snapdozier e a puntualizzare che, aldilà delle ironie, ciò che dice dovrebbe essere alla base di tutte le discussioni sul vasto e magmatico mondo del "risparmio energetico".

                        Quando fondiamo, perchè le fondiamo, molte speranze sul "risparmio energetico" è basilare intendersi bene con quello che si vuole e si può ottenere.
                        La distinzione di en.ergo mi trova abbastanza d'accordo, ma fondare speranze esagerate sulla diffusione della "sobrietà" nei consumi molto, ma molto meno. Non si tratta di difendere lo spreco, si tratta di prendere atto dei comportamenti reali umani e adeguare gli interventi di conseguenza. Il problema non è affatto un problema "semantico". Anche nel mondo ambientalista si sta creando un forte contrasto fra le visioni di "sviluppo compatibile" e le visioni di "decrescita e condivisione".
                        Ognuno ha le proprie sacrosante idee, ovvio. Ma quando il problema è concreto e si propone una soluzione questa deve essere funzionale e applicabile, altrimenti si rivelerà presto un boomerang.

                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • #13
                          Io nel mio piccolo per certe applicazioni ho trovato come risparmiare
                          http://digilander.libero.it/i2viu/trasfoint.html
                          l'idea è nata dopo che Beppe Grillo aveva parlato dei trasformatori
                          per i campanelli che tenuti sempre accesi consumano solo in italia una decina di MW

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